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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 17 ottobre 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 13 ottobre 2018


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, la domenica veniamo ad ascoltare la Parola del Signore, veniamo a nutrirci per raggiungere la perfezione a cui il Signore ci ha chiamati. La perfezione si raggiunge solamente attraverso la Sua Parola e se riusciamo a modellare la nostra vita sulla base di Essa.
Questa è la scuola. alla quale non si studia per ottenere un bel voto, ma per plasmare la nostra vita. Saremo bravi in questa scuola tanto quanto sapremo vivere la Parola di Gesù.
Oggi Gesù ci chiede come è il nostro rapporto con i beni terreni. E’ una domanda che ci si deve porre continuamente in un cammino cristiano.
Nel brano del Vangelo Gesù incontra un ricco che osservava i Comandamenti, ma non aveva trovato la realizzazione della propria vita. Cercava qualcosa di più e in effetti era chiamato a qualcosa di maggiore.
Gesù gli ha detto: “Una cosa sola ti manca. Va, vendi quello che hai. Dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguiMi”. Egli, però, non era disposto ad un passo così radicale. Non è stata la ricchezza ad impedirglielo, ma il suo legame con i beni. Non era libero. Non aveva il cuore libero. Osservava tutti i Comandamenti, ma non era realizzato, altrimenti non sarebbe venuto da Gesù a porGli questa domanda.
Analizziamo come è venuto da Gesù. Marco ci dice che è venuto di corsa e si è gettato in ginocchio. Evidentemente era turbato. Non ha posto questa domanda per curiosità, ma per lui aveva un grandissimo interesse. Evidentemente non aveva pace nonostante tutti i suoi averi.
La vita non realizzata spesso distrugge l’uomo. Una persona può sembrare felice esternamente, ma solo lei stessa e Dio sanno cosa succede nell’intimo. Dio conosce i misteri del cuore dell’uomo.
Proprio di questo ci parla la lettera agli Ebrei che abbiamo ascoltato. La Parola di Dio è viva ed è operante; scruta i pensieri del cuore e nessuno si può nascondere ad Essa.
L’uomo di questo Vangelo sicuramente è cosciente di ciò, perchè si inginocchia davanti a Gesù e Lo chiama “buono”. Gesù conosce il suo interiore. Egli è buono e non può non vedere le mancanze che questo uomo ha dentro di sé. Per questa ragione nella Sua bontà gli dice: “Una cosa sola ti manca”. Quest’uomo era chiamato a qualcosa di più grande, ma il cuore non lo ha permesso, perchè era imprigionato dalla grande ricchezza che aveva.
Cari fratelli e sorelle, non dobbiamo consolarci dicendo “io non sono ricco, non ho grandi cose; non ho questi problemi”. La ricchezza è solo un’immagine. Il legame si può avere con le cose, ma anche con le persone. Alcuni sono talmente legati ad altre persone che trovano in esse il senso della vita. Quando tali persone muoiono comincia per esse la crisi.
Nulla e nessuno può dare all’uomo il senso della vita se non Dio. Dio è il senso della vita. Chi è disposto a seguirLo vivrà una vita giusta.
Per questa ragione Gesù dice a Pietro che chi ha lasciato tutto per il Signore riceverà già sulla terra cento volte case, campi, e altri beni e la vita eterna nel tempo che verrà. Chi scopre il senso della vita in Dio può diventare veramente ricco.
Gesù mostra agli apostoli questo giovane, perchè se ne va triste indipendentemente dalle ricchezze possedute. Gli apostoli, invece, rimangono con quel Gesù che non ha dove posare la Testa. Essi, però, sono realizzati e contenti perchè hanno lasciato tutto per seguirLo. Se guardiamo la loro vita vediamo che tutti gli apostoli avevano un lavoro, famiglia. Hanno lasciato tutto perchè hanno visto che Gesù conosceva il loro intimo e che solo Lui poteva dare senso alla propria vita. Sicuramente erano coraggiosi, ma erano anche umili e nell’umiltà sta la saggezza.
Il libro della Sapienza dice: “pregai e mi fu elargita la prudenza. Implorai e ricevetti lo spirito della sapienza”. Un uomo superbo non può essere saggio e non può vivere una vita sensata. Solo colui che sa di aver bisogno dell’aiuto del Signore riceve la saggezza.
Lo scrittore del libro della Sapienza pone la Sapienza al di sopra di ogni cosa e virtù: sopra l’oro e l’argento e addirittura sopra la luce. Chi ha la sapienza ha tutto. Quindi possiamo anche dire: chi ha Cristo ha tutto. Questo indipendentemente dai problemi o dalle persecuzioni.
Gesù è il Verbo di Dio che conosce l’interiorità di ogni persona. Gesù ci invita ogni giorno a vivere seguendo la Sua Parola.
Se veniamo a Messa e sentiamo la Parola di Dio, ma non cerchiamo di metterLa in pratica nella nostra vita siamo come questo ricco che non poteva liberarsi dal legame che lo univa alle ricchezze possedute. Ciascuno di noi sa quanto vive ciò che viene predicato da Gesù. Quanto viviamo
la Sua Parola?
La Sua Parola opera e penetra fino al punto da dividere l’anima dallo spirito. L’uomo non avrà pace finché non metterà la propria vita al seguito della Parola di Dio.
Come vi ho detto tutti noi siamo alla scuola di Dio, giorno dopo giorno, domenica dopo domenica. Alla Sua scuola ascoltiamo la Sua Parola e Cristo buon Maestro. Un buon Maestro merita alunni buoni. Un buon alunno è un alunno umile, perchè sa che dal Maestro si può apprendere la Sapienza della vita.
Per questo motivo accettiamo l’umiltà e liberiamo il nostro cuore da ogni legame terreno per essere liberi per Cristo e seguire la Sua Vita, ascoltando la Sua Parola e regolandoci su di Essa.
La nostra vita avrà senso e potremo vivere la gioia vera.
Amen.
fra Zvonimir Pavičić

Registrazione: F. Deagostini  Trascrizione: A. Bianco

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