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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 26 dicembre 2008

Messaggio a Jakov del 25 dicembre 2008

Nell'ultima apparizione quotidiana del 12 Settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Colo che avrebbe avuto l'apparizione una volta all'anno, il 25 Dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest'anno. La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 9 e 48 ed è durata 6 minuti.

La Madonna ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli, oggi vi invito in modo speciale a pregare per la pace. Senza Dio non potete avere la pace ne vivere in pace. Per questo, figlioli, oggi in questo giorno di grazia aprite i vostri cuori al Re della pace affinchè nasca in voi e vi doni la sua pace e voi siate portatori della pace in questo mondo inquieto.Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Messaggio del 25 dicembre 2008

"Cari figli, correte, lavorate, raccogliete ma senza benedizione. Voi non pregate! Oggi vi invito a fermarvi davanti al presepe e a meditare su Gesù che anche oggi vi do, affinché vi benedica e vi aiuti a comprendere che senza di Lui non avete futuro. Perciò, figlioli, abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù affinché Lui vi guidi e vi protegga da ogni male. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."


Commento di Padre Danko
Buon Natale! Che la gioia del piccolo Gesù illumini il vostro cuore! - In questo giorno in cui celebriamo il Natale, la festa della nascita di Gesù, la Madonna ci ha dato un messaggio che è insieme ammonizione e invito. Lei dice: “Cari figli, correte, lavorate, raccogliete, ma senza la benedizione”. Tutte queste parole sono vere e ci toccano di più, perché vengono dalla bocca della Madonna. Possiamo scorgere come ci siamo tutti preoccupati per le cose materiali: lavoriamo tanto, ma non c’è la benedizione. Non c’è perché Dio non è al primo posto. In questi ultimi giorni prima di Natale, si può scorgere come i mercati, i grandi magazzini e i parrucchieri sono più pieni che i confessionali. Dedichiamo tanto tempo all’aspetto esteriore, ma per la purezza interiore dell’anima non lottiamo così tanto.

Se fossimo preoccupati per la nostra salvezza e per la vita spirituale come per le cose esteriori, qui sulla terra sboccerebbe presto il paradiso. La Madonna ci ammonisce che non preghiamo. La maggioranza dei cattolici la mattina, prima di andare a lavorare, fa solo il segno della croce, senza una preghiera profonda. Alla sera, stanchi del lavoro, si addormentano alla seconda Ave Maria e così di giorno in giorno il corpo si stanca e l’anima ancora di più. Poi ci chiediamo: perché non c’è la benedizione? Perché Dio non ci ascolta? Lui ci ascolta, ma noi non ascoltiamo Lui e ogni volta che viene non ci trova. La Madonna ci invita a fermarci davanti al presepe per meditare e riflettere su Gesù, che Lei ci ha portato, perché Gesù ci benedica e ci aiuti a capire che senza di Lui non abbiamo futuro. Il Natale, la nascita di Gesù, è la festa dell’eterno e immenso amore di Dio, il quale è entrato nella nostra storia prendendo l’innocente immagine di Bambino. Per meditare e riflettere sulla nascita di Gesù, dobbiamo tenere in mente che questa non è una bella storia su un piccolo bambino, sui pastori, sugli angeli, sui re Magi, che hanno vissuto nei tempi lontani; questa è la festa che parla sul legame continuo tra Dio e l’uomo. Questo non è l’evento che è successo tanti anni fa, ma è l’evento che dovrebbe succedere ogni giorno in noi. Dio si è incarnato e ogni giorno diventa “Dio con noi”. Lo incontriamo nella santa Messa, nei sacramenti, nella preghiera e nelle opere buone. Gesù vuole nascere incessantemente in noi che siamo i suoi figli e figlie prediletti e anche nella comunità dei suoi fedeli che è la Chiesa. La Madonna ci dà la soluzione per tutte le nostre paure, angosce e inquietudini: è lo stesso suo Figlio Gesù Cristo. Lei dice: “Abbandonate le vostre vite nelle mani di Gesù, affinchè Lui vi guidi e vi protegga da ogni male”. Solo nelle mani di Dio e nel suo cuore avremo la protezione adeguata da ogni specie di male. Siamo testimoni della buona notizia e siamo gioiosi come ci invita l’apostolo Paolo. Non siamo come i cercatori d’oro i quali tutta la loro vita cercano, scavano, trovano l’oro e restano sempre più poveri sebbene lo abbiano tra le mani. Siamo gioiosi e umili testimoni, ricchi dell’umiltà e dell’amore di Dio.

PREGHIERA A GESU’ BAMBINO: Mio Gesù, figlio del Creatore del cielo e della terra, Tu in una gelida grotta hai una mangiatoia come culla, un po’ di paglia come letto e poveri panni per coprirti. Gli angeli ti circondano e ti lodano, ma non sminuiscono la tua povertà. Caro Gesù, redentore nostro, più sei povero e più ti amiamo perché hai abbracciato tanta miseria per meglio attirarci al tuo amore. Se fossi nato in un palazzo, se avessi avuto una culla d’oro, se fossi stato servito dai più grandi principi della terra, ispireresti agli uomini maggior rispetto, ma meno amore; invece questa grotta dove giaci, questi rozzi panni che ti coprono, la paglia su cui riposi, la mangiatoia che ti serve da culla, tutto ciò attira i nostri cuori ad amarti. Ti dirò come San Bernardo: “Più tu diventi povero per me, più sei caro all’anima mia”, poiché, se ti sei ridotto così, lo hai fatto per arricchirci dei tuoi beni, cioè della tua grazia e della tua gloria. O Gesù, la tua povertà ha indotto tanti santi ad abbandonare tutto: ricchezze, onori, corone, per vivere poveri con te povero. O mio Salvatore, stacca anche me dai beni terreni, affinché divenga degno del tuo santo amore e possedere te bene infinito. Ti dirò dunque come sant’Ignazio di Loyola: “Dammi il tuo amore e sarò ricco abbastanza. Non cerco altro. Tu solo mi basti, o mio Gesù, mia vita, mio tutto”. O Maria, Madre di Dio e Madre mia, tu tutto puoi con le tue preghiere: ottienimi la grazia di amare Gesù sempre, sino alla morte. Amen. (Sant’Alfonso Maria de Liguori).

Per intercessione della beata Vergine Maria, vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. Pace e bene.

Padre Danko

martedì 2 dicembre 2008

Messaggio a Mirjana del 2 dicembre 2008

“Cari figli! In questo santo tempo di gioiosa attesa Dio vi ha scelto per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza delle vostre anime farà una dimora scelta. La illuminerete con le buone opere e così con cuore aperto attenderete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio, cari figli”.


Il commento al messaggio di Padre Livio di Radio Maria


Come sapete dal 1987 la veggente Mirjana riceve l’apparizione della Madonna ogni 2 di ogni mese, la Regina della Pace scende a pregare per i non credenti, per coloro che non conoscono l’Amore di Dio.
Il messaggio dato a Mirjana il 2 dicembre, come quello del 25 novembre dato alla veggente Marja, è centrato sul tempo liturgico, come spesso avviene nei messaggi della Madonna che, come Madre della Chiesa, accompagna la Chiesa nel suo cammino. Quindi il messaggio è rivolto al tempo di Avvento chiamato "santo tempo di gioiosa attesa". Cosa vuol dire "santo tempo"? E' un tempo in cui noi dobbiamo santificarci, un tempo in cui Dio ci dà anche grazie di santità; è un tempo in cui noi dobbiamo purificare il cuore e fare del cuore purificato la culla dove la Vergine Maria deporrà il Bambino Gesù. E' un tempo santo, di santificazione, ma c'è anche, come in tutta la Liturgia, d'altra parte, il tema della gioia. Perché la gioia? Perché Gesù è venuto, è già venuto; gioia per l'evento della Redenzione, perché il Figlio di Dio si è fatto Uomo e ci ha salvati, ci ha liberati dal potere delle tenebre, dal peccato, dalla morte, da una vita senza senso, senza prospettive e ci ha spalancato il sole del suo Amore che ci illumina.
Inoltre la gioia del Natale ha anche una componente molto umana. Noi sappiamo infatti che quando nasce un bambino c'è sempre una grande gioia nella famiglia e in tutti i parenti; così anche nel Natale c'è questa gioia, perché Dio è quel Bambino che la Vergine Maria ci ha donato nella notte del Natale, quel bambino è Dio.
"In questo santo tempo di gioiosa attesa", noi viviamo il tempo di Avvento come un tempo di santificazione e di gioiosa attesa. Gioia perché Gesù è venuto, attesa di che cosa? Attesa perché il Natale è un evento che si ripete. Questa volta però non si ripete nella grotta di Betlemme, il Natale si ripete in ogni cuore, come ha detto la Madonna nell'ultimo messaggio del 25 novembre: "In questo tempo di grazia vi invito a pregare perché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore".
Poi la Madonna dice questa espressione che ci chiama ad una grande responsabilità: "Dio vi ha scelti per realizzare i suoi grandi progetti" queste parole hanno tutto il senso della presenza della Madonna a Medjugorje, dove Lei ha scelto proprio una parrocchia perché si convertisse, perché la gente che va lì a Medjugorje si converta; così tutti coloro che rispondono alla chiamata sono coloro che Dio ha scelto per i suoi grandi progetti. Quali sono questi grandi progetti? Lo dice la Santa Vergine dopo: in un mondo che caccia ed elimina Dio, in un mondo in cui satana si impadronisce dei cuori e li distrugge, come ha detto la Madonna nel messaggio del 25 ottobre, la Madonna sceglie dei cuori in cui Dio possa abitare, in modo tale che da questi cuori si sprigioni la luce, la speranza, la gioia, la pace, l'amore che invadano il mondo e lo salvino. E' veramente un grande progetto: si tratta di sconfiggere satana che vuol mettersi al posto di Dio. E come si sconfigge satana che vuole mettersi al posto di Dio? Attraverso tanti cuori che sono la dimora di Dio e quindi la dimora della pace, della gioia, della verità e dell'amore. Questo è il grande progetto a cui siamo chiamati, quello della nostra santificazione, perché è con la santità che si combatte l'immoralità, con la fede che si combatte l'incredulità, con l'amore che si combatte l'odio, con la verità che si combatte la menzogna.
Per questo grande progetto, per questa grande vittoria che Dio vuole ottenere attraverso Maria, ci vuole l'umiltà. Questa è anche una caratteristica del Natale, Natale è il tempo della gioia, ma anche il tempo dell'umiltà perché Gesù nasce in una grotta, nasce nella notte, fuori da Betlemme, nasce come un diseredato. Solo gli umili pastori Lo riconoscono e quindi il Natale veramente ha i tratti dell'umiltà, umiltà che deve essere anche la nostra. Pensiamo a Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù, sembra una famiglia di rifugiati e poi ai pastori: queste poche, umili persone sono quelle che hanno celebrato il Natale, è su di esse che il Cielo si apre e proclama la Pace in terra agli uomini di buona volontà, sono queste le persone che hanno cambiato il mondo; dal momento in cui Gesù è nato, il mondo è radicalmente cambiato. Questo evento continua nella storia, continua nei cuori delle persone; noi siamo chiamati a far rivivere con la nostra umiltà questo Natale, noi siamo i pastori, noi siamo gli umili, i piccoli che devono far rivivere la notte di Natale in tutto il mondo.
"Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza, delle vostre anime farà una dimora scelta." Siamo in un mondo in cui satana si impadronisce dei cuori e cerca di cacciare Dio dal mondo, cacciare Cristo dal mondo e prendere lui stesso il posto di Dio, ma noi facciamo prendere il posto del nostro cuore a Dio perché è in questo modo che Dio caccerà fuori il principe di questo mondo, facendo delle nostre anime la sua dimora.
Quindi nella preghiera, nel silenzio, nel raccoglimento, nella purificazione del cuore prepariamo la culla del cuore perché sia la dimora di Gesù, questa dimora scelta ci richiama alla grotta di Betlemme, la mangiatoria, dove la Vergine Maria ha deposto il piccolo Gesù, sia la nostra anima, il nostro cuore.
Però non basta, la Madonna dice che la luce della grotta di Betlemme, la luce stessa degli angeli, la stella che illuminava, questa luce devono essere le nostre opere buone. Il Natale è anche la festa della bontà, la Madonna pensa ai pastori che portarono i doni, i Re Magi che portarono i doni, anche noi non dobbiamo limitarci a vivere il Natale interiormente nella dimensione dell’amore di Dio, ma viverlo anche nella dimensione dell’amore del prossimo, attraverso la riconciliazione delle nostre famiglie, attraverso il perdono reciproco, attraverso il dono della pace nelle famiglie, nelle comunità, nei quartieri, nei luoghi di lavoro, attraverso le buone opere. Possiamo certamente nelle nostre spese di Natale che sempre ci sono pensare anche a fare atti di carità, atti di generosità, questi atti sono una luce che illumina le nostre anime. Così dunque con l’umiltà, con la preghiera, con le opere buone noi con cuore aperto aspettiamo la nascita di Gesù che si dona a noi in tutto il suo infinito e generoso amore. "Vi ringrazio, cari figli".

Come vedete è un messaggio che emana tutto il mistero del Natale.

Padre Livio

Fonte: http://www.medjugorjeliguria.it/