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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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domenica 30 aprile 2017

Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 aprile 2017

"Cari figli, amate, pregate e testimoniate la mia presenza a tutti coloro che sono lontani. Con la vostra testimonianza ed il vostro esempio potete avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia. Io sono con voi e intercedo per ciascuno di voi perché con amore e coraggio testimoniate ed esortiate tutti coloro che sono lontani dal mio Cuore Immacolato. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 aprile

Questo messaggio inizia con tre imperativi: il primo è amate”, il secondo è pregate”, il terzo è testimoniate”.

Non sono esortazioni, sono come comandi che la Madonna rivolge ai suoi figli.

Sono tre imperativi legati fra loro: l'amore per Dio genera la preghiera, nella preghiera noi amiamo Dio e riceviamo il Suo amore, col cuore ricolmo dell'amore di Dio, lo testimoniamo agli altri. Queste tre parole ricorrono spesso nei messaggi della Madonna: l'amore, la preghiera e la testimonianza.

La testimonianza è testimonianza di vita e riguarda la nostra esperienza di Dio, la nostra esperienza del Suo amore, l‟esperienza della Sua luce, della Sua consolazione, l‟esperienza della Sua salvezza.

Noi sperimentiamo l‟amore di Dio nella preghiera personale, nei Sacramenti, specialmente nel Sacramento della Confessione, dove sperimentiamo il perdono di Dio, e nell'Eucarestia dove partecipiamo al mistero pasquale della morte e della Resurrezione e partecipiamo alla vita di Cristo Risorto come uomini nuovi.

Tutto questo è la vita cristiana nel suo dinamismo quotidiano: pregare, amare, testimoniare!

Però la Madonna in questo messaggio fa una precisazione particolare: “testimoniate la mia presenza”, la Sua presenza a Medjugorje: il 25 giugno saranno 36 gli anni dall‟inizio delle Apparizioni.

Questa lunga presenza ha creato un beneficio enorme per la Chiesa.

Medjugorje è stata in tutti questi anni una fonte di luce, di grazia, di conversione, di rinnovamento spirituale per tutta la Chiesa.

Questa presenza della Madonna e il suo grande valore non è stata ancora compresa appieno. Recentemente Monsignor Komarica, che fu presidente negli anni „90 della commissione incaricata di seguire il cammino spirituale di Medjugorje, ha detto: ”non abbiamo ancora capito l'importanza di questa presenza di Maria, non solo per i Balcani, esposti negli anni „90 a guerre e a tensioni, ma per tutto il mondo”.

Noi dobbiamo testimoniare questa presenza di Maria a Medjugorje, raccontando molto semplicemente quello che abbiamo sperimentato.

E la Madonna ha detto: “il messaggio più importante che io do qui a Medjugorje è quello della conversione”, e quindi quando si torna a casa, si torna a casa con questo lascito spirituale: abbiamo scoperto che abbiamo una Madre che intercede per noi, che ci guida e ci porta a Gesù.

Quando uno va a Medjugorje, si confessa e partecipa all'Eucarestia, fa la Comunione, fa quel cammino che la Madonna vuole si faccia, cioè che chi va a Lei va a Gesù, va alla Confessione, va alla Santa Messa!

Chi conosce la Madonna sa che è tutta orientata verso Gesù.

Diceva San Giovanni Paolo II: “con Maria si ama Gesù, con Maria si crede, con Maria si testimonia per Gesù, con Maria si lavora per Gesù, con Maria si è innamorati di Gesù!

Noi dobbiamo testimoniare questa Sua presenza; quello che abbiamo sperimentato raccontarlo a quelli che sono lontani, che magari non credono, che sono nell'indifferenza, ma che sono anch'essi figli di Maria.

Anch'essi sono assetati di Dio, anch'essi hanno bisogno di luce, di pace, di gioia e questo “a tu per tu” è quanto la Madonna ci chiede!

Con la vostra testimonianza ed il vostro esempio potete avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia”.

La testimonianza e l‟esempio di vita cristiana di persone che, tornando da Medjugorje, sono cambiate possono avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia. Quelli lontani da Dio, nel senso che uno non crede più, ha lasciato la fede, ha lasciato la pratica, ma anche quelli che hanno conservato la fede e la pratica, ma non vivono in grazia di Dio.

La Madonna ci accompagna, ci dice che è con noi: “Io sono con voi e intercedo per ciascuno di voi presso il Cuore di Gesù perché con amore e coraggio testimoniate ed esortiate tutti coloro che sono lontani dal mio Cuore Immacolato.

Senza amore non si fa niente, l'amore deve essere il motore della nostra vita, ma ci vuole anche il coraggio, perché oggi bisogna andare controcorrente, perché si sperimenta l'ostilità nei confronti di Dio, di tutto ciò che è buono e santo, (in un precedente messaggio la Madonna aveva detto “pregate e lottate”), e qui aggiunge la parolaesortate”.

Dobbiamo pregare per loro, dobbiamo amarli, testimoniare con amore e coraggio, dobbiamo esortarli perché si avvicinino al suo Cuore Immacolato.

Nel messaggio dato a Mirijana il 2 Aprile la Madonna ci invitava a portare l'amore di Gesù a chi non lo ha conosciuto e aveva detto: “Cari apostoli del mio amore, spetta a voi diffondere l'amore di mio Figlio a tutti coloro che non l'hanno conosciuto!

In questo messaggio ci invita invece a testimoniare la sua presenza e sembra che la Madonna abbia fretta di chiamare tutti perché andiamo verso un inasprimento del combattimento escatologico, satana sciolto dalle catene gioca tutte le sue carte per portare l'umanità alla rovina, per portare le anime all'inferno, per portare il mondo all'autodistruzione.

La Madonna ha fretta di chiamare a raccolta tutti i suoi figli, specialmente quelli che sono lontani, perché anche loro poi facciano parte, come ha detto nel messaggio del 2 aprile, di quell'esercito di piccole luci del mondo che Lei istruisce col Suo amore perché splendano di uno splendore pieno.

La Madonna è qui per vincere la battaglia fra il bene e il male, fra l'impero delle tenebre e gli apostoli di Maria, e vuole appunto che siano sempre più numerose queste schiere di apostoli e queste luci siano sempre più luminose.

Facciamo il proposito dentro di noi di essere parte di queste luci che illuminano il mondo, di questi apostoli che sono al servizio della Madonna.

La battaglia contro l'impero delle tenebre e contro satana sciolto dalle catene non è una battaglia facile, ma la Madonna è con noi e intercede per noi, perché con amore e coraggio testimoniamo e lottiamo!

Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Questi messaggi meditiamoli, leggiamoli una volta al giorno, mettiamoli in pratica, sono la lettura materna del Vangelo con la quale la Madonna nutre il nostro cammino spirituale.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

venerdì 28 aprile 2017

Commento della veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria:

"Cari figli! Amate, pregate e testimoniate la mia presenza a tutti coloro che sono lontani. Con la vostra testimonianza ed il vostro esempio potete avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia. Io sono con voi e intercedo per ciascuno di voi perché con amore e coraggio testimoniate ed esortiate tutti coloro che sono lontani dal mio Cuore Immacolato. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

P. Livio: Mi pare che in questo messaggio, come anche in quello dato a Mirjana il 2 aprile, la Madonna voglia chiamare tutti i suoi figli a diventare le sue mani tese verso tutti, come missionari.

Marija: La Madonna ci dice: “Amate, pregate, testimoniate”: ci chiede di essere apostoli, missionari. Anche il Santo Padre ci sta chiedendo questo. C’è relazione tra il missionario e il martire, perché dobbiamo morire a noi stessi per poter testimoniare. Il seme deve morire per dare la vita. Ci dice: “Con la vostra vita e con l’amore che Dio vi dà, testimoniate!”. Ci chiede di amare Dio sopra ogni cosa, ci chiede di pregare Dio e il frutto di tutto questo sarà la testimonianza. Ci chiede di attaccare bottone con ogni persona, anche con i lontani, con coloro che sono confusi per parlare loro di Lei. Come gli apostoli a Pentecoste: riempiti di Spirito Santo, hanno perso la paura e hanno cominciato a testimoniare. Così a noi chiede di essere testimoni di fede, di amore, di preghiera, testimoni di Dio e della sua grazia.

P. Livio: Nel messaggio del 2 aprile la Madonna ha detto: "Spetta a voi diffondere l’amore di mio Figlio a tutti coloro che non l’hanno conosciuto", cioè la Madonna ci chiede di far conoscere Gesù. Ma oggi ci dice: "Testimoniate la mia presenza"; cioè vuole che noi testimoniamo che Lei è qui presente in mezzo a noi, è qui ad aiutarci... Come ha detto qualche giorno fa Mons. Franjo Komarica, Vescovo di Banja Luka: "Questa sua presenza non è compresa in tutta la sua importanza".

Marija: Mons. Komarica, che era presidente della commissione per Medjugorje, una volta parlando con me ha detto: “Mai abbiamo pensato al messaggio della Madonna con serietà”... Oggi come mai dobbiamo deciderci ad accogliere ciò che Lei chiede. La Madonna ha detto: “Io sono qua come Regina della pace. Fate pace tra voi uomini e pace con Dio. Per questo dovete adorare Gesù, pregare Gesù”. L’Arcivescovo di Spalato Mons. Frane Franic credeva alle apparizioni e durante la guerra la sua città, nonostante fosse piena di militari, non è stata bombardata, mentre invece Banja Luka è stata massacrata. E Mons. Komarica mi ha detto: “Io non avevo preso seriamente i messaggi della Madonna. Ho capito dopo”.

P. Livio: Con le parole "testimoniate la mia presenza", mi pare che la Madonna voglia dire: "Voi che venite a Medjugorje, sperimentate la mia presenza, che Io ci sono, che sono vostra Madre; poi dovete raccontare agli altri la grazia che avete ricevuto, la grazia della mia presenza".

Marija: Esattamente. Ricordo che nei primi anni sulla Collina facevamo il canto “Alabarè” dicendo: “Anche l’Italia si salverà, ma con la Kraljica Mira”, con la Regina della pace. Sono convinta che oggi anche in Italia la gente, le famiglie sono in una confusione totale. Se non ci attacchiamo a Dio, alla Madonna e alla preghiera, non usciremo da questa crisi, da questa confusione, da queste ideologie. Per esempio stiamo spalancando la porta all’eutanasia con una legge: se uno non ama più vivere, si ammazza; una persona anziana è un peso per la società... Invece la Madonna dice che siamo importanti.

P. Livio: Nel messaggio che ha dato a te all’inizio del nuovo millennio, la sera del 1° gennaio 2001, la Madonna ha detto: "Specialmente ora che satana è sciolto dalle catene, vi invito a consacrarvi al mio Cuore Immacolato e al Cuore di mio Figlio Gesù". Ora ci chiede di avvicinare i lontani al suo Cuore Immacolato. E’ attraverso il suo Cuore Immacolato che noi arriviamo a Gesù e che otteniamo le grazie, anche la pace nel mondo.

Marija: E’ un po’ quello che Don Bosco chiamava “sogno”, ma in realtà era più visionario di noi veggenti, cioè la visione di due pilastri: Eucarestia e Maria. Oggi più che mai dobbiamo attaccarci all’Eucarestia e a Maria... Ho letto che oggi ogni cinque secondi c’è una persona che muore per Gesù! Mai ci sono stati tanti martiri come oggi!

P. Livio: Questa volta la Madonna ci dice di testimoniare con coraggio, vuole che usciamo dalla timidezza...

Marija: Sì, perché la Madonna ci dice: “Di cosa avete paura? Io sono con voi. Gesù è con voi”.... Ci manca il coraggio. Non era così all’inizio delle apparizioni quando eravamo pronti a morire per Gesù... Anche questa volta mi sono detta che questo è un messaggio per me, perché la Madonna vuole svegliarmi e dirmi che devo testimoniare, devo amare di più, devo pregare di più, con la preghiera del cuore, profonda, devo diventare preghiera...

P. Livio: Ancora adesso sei tu che devi chiedere alla Madonna di dare il messaggio?

Marija: Si. La Madonna arriva, prega, io raccomando le persone, poi Lei rimane in silenzio e io le chiedo se mi può dare il messaggio. Finito il messaggio, benedice dicendo: “Andate in pace”. E io subito prendo carta e penna e scrivo il messaggio... Una volta, quando i comunisti hanno messo delle cimici in canonica, la Madonna non è apparsa, ma è apparsa in sacrestia e ci ha detto che non era apparsa perché c’erano le cimici... Purtroppo oggi tanti cristiani sono tristi e non sanno testimoniare con gioia. Abbiamo bisogno di coraggio, di avere gioia ed entusiasmo; solo così potremo convertire con la nostra parola, con il nostro esempio e la nostra vita tante persone che hanno bisogno e ci stanno aspettando...

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

Video - Međugorje, 27 aprile 2017, Giovedì della II settimana di Pasqua, omelia della Santa Messa vespertina.

 

 

Bellissima omelia di Fra Marin Karačić che concelebra con 65 sacerdoti.

Video - Preghiera di guarigione del 26 Aprile 2017 guidata da Fra Perica Ostojić

 


Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, tu hai promesso di rimanere con noi fino alla fine del mondo. Perciò credo profondamente che sei adesso qui con noi, perché sei Emanuel, Dio con noi. Tu conosci ciascuno di noi per nome, capisci la mia lingua e conosci anche la situazione nella quale mi trovo, ma lo stesso Tu hai deciso di incarnarti in questo mondo. Incarnati anche nella mia vita, Signore: liberami e rendimi capace di testimoniare e di annunciarti. Signore, in questi momenti vorrei sentire la Tua chiamata, risentire la Tua parola di consolazione, vorrei incontrare il Tuo sguardo di speranza e sentire il Tuo tocco d’amore.

Canto: Hvala, Criste... Alleluia...


Signore, mediante Tuo Figlio ci hai promesso lo Spirito Santo. Perciò invoco che il Tuo Spirito scenda su di me, per allontanare da me tutto quello che mi distacca da Te, per calmare in me quello che non riesco a calmare, affinché io possa lodarti, affinché io possa glorificarti e possa essere e vivere alla Tua Presenza. Adesso, nel silenzio del tuo cuore, ascolta la voce di Gesù che ti sta dicendo: tu sei buono, tu sei figlio di Dio amato, tu sei figlia di Dio amata. Indipendentemente da tutte le ferite e fragilità, è bello che tu esista perché sei unico.
Canto: Graçias Jesus... Jenky, Jesu... Alleluia...


Signore, sempre, quando Ti cerchiamo con umiltà e fede forte e chiediamo a Te qualcosa, Tu ci dai sempre di più di quello che abbiamo chiesto. Perciò Ti prego: aiutami a riconoscere il Tuo dito nelle cose che mi circondano, perché, anche se sto male, senta che non sono abbandonato ma che Tu mi dai forza e che Tu trasformi il dolore in un sincero sacrificio, la forza che un sincero sacrificio trasforma in una vera gioia. Signore, accresci la mia fede, affinché io possa portare la mia croce e non fuggire da essa, perché, solo attraverso l’accettazione della Croce di Cristo, Tu guarisci tutte le ferite, che abbiamo ricevuto nella nostra vita. Signore, nella Tua Risurrezione, Tu vivi nella mia vita, affinché io possa camminare nella Tua Verità.

Kyrie, eleison...

Tutti voi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Fonte:  (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

Padre Slavko: Desidero guidarvi verso la preghiera del cuore

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Maria sa che anche questa è una cosa che dobbiamo imparare e vuole aiutarci a farlo. Queste due cose che Maria ci ha dettò di fare - dare spazio alla preghiera e la preghiera personale - sono le condizioni per la preghiera del cuore. Nessuno può pregare con il cuore se non si è deciso per la preghiera e solo allora comincia davvero la preghiera del cuore.
Quante volte a Medjugorje sentiamo chiedere cosa significa e come si fa a pregare con il cuore? Come si deve pregare affinché sia davvero una preghiera con il cuore?
Ognuno può cominciare subito a pregare con il cuore, perché pregare con il cuore significa pregare con amore. Pregare con amore non vuol dire però sapere pregare bene e aver memorizzato bene la maggior parte delle preghiere. Significa invece cominciare a pregare quando ce lo chiede Maria e nel modo che abbiamo fatto sin dall'inizio delle sue apparizioni.
Quindi, se qualcuno dice: "Non so pregare, ma se tu mi chiedi di farlo, comincerò come so fare", allora in quel momento è cominciata la preghiera con il cuore. Se invece pensassimo di cominciare a pregare solo quando sapremo davvero pregare con il cuore, allora non pregheremo mai.
La preghiera è una lingua e pensate a cosa accadrebbe se noi decidessimo di parlare una lingua solo quando l'avremmo imparata bene. In quel modo, non saremmo mai in grado di parlare quella determinata lingua, visto che chiunque cominci a parlare una lingua straniera inizia proprio col dire le cose più semplici, facendo pratica, ripetendo più volte e facendo degli errori e alla fine imparando davvero quella lingua. Bisogna essere coraggiosi e cominciare in qualsiasi modo si riesca a fare e poi, con la preghiera quotidiana, allora impareremo anche a pregare con il cuore.
Questa è la condizione di tutto il resto, di cui Maria ci parla nel resto del messaggio. Maria dice...
Solo così capirete che la vostra vita è vuota senza la preghiera
Spesso, quando abbiamo il vuoto nel cuore non ce ne accorgiamo e cerchiamo delle cose che colmino il nostro vuoto. Ed è spesso da quì che comincia il cammino delle persone. Quando il cuore è vuoto molti cominciano a ricorrere a ciò che è male. È il vuoto dell'anima che ci porta alla droga o all'alcol. E' il vuoto dell'anima che genera il comportamento violento, i sentimenti negativi e le cattive abitudini. Se il cuore invece riceve la testimonianza della conversione di un altro, allora si accorge che è stato il vuoto dell'anima a spingerlo verso il peccato. Per questo, è importante che ci decidiamo per la preghiera e che in essa scopriamo la pienezza della vita e questa pienezza ci trasmette la forza di liberarci del peccato, delle cattive abitudini e di cominciare una vita che valga la pena di essere vissuta. Poi Maria sottolinea...
Voi scoprirete il senso della vostra vita quando avrete scoperto Dio nella preghiera
Dio è fonte di Vita, di Amore, di Pace e di Gioia. Dio è luce ed è la nostra via. Se siamo vicini a Dio, la nostra vita avrà uno scopo e questo indipendentemente da come ci sentiamo in quel momento, se siamo sani o ammalati, ricchi o poveri, perché lo scopo della vita continua a sopravvivere e domina ogni situazione che incontriamo nella vita. Questo scopo, naturalmente, possiamo trovarlo unicamente in Dio e grazie a questo scopo che troviamo in Lui ogni cosa acquisterà valore. Anche se ci imbattiamo o commettiamo un peccato e anche se è un peccato grave, anche la grazia è grande. Se ci si allontana da Dio, invece, si vive nelle tenebre, e nelle tenebre ogni cosa perde colore, ogni cosa è uguale all'altra, spenta, ogni cosa diventa irriconoscibile e così non si trova più la via. Per questo è fondamentale che noi stiamo accanto a Dio. Poi, alla fine, Maria ci implora dicendo...
Perciò, figlioli, aprite la porta del vostro cuore e capirete che la preghiera è la gioia senza la quale non potete vivere
Ci viene spontaneo chiederci: come possiamo aprire il cuore a Dio e che cosa ce lo fa chiudere. E' bene che ci rendiamo conto che tutto ciò che ci succede, il bene come il male, è in grado di chiuderci o di aprirci a Dio. Quando le cose vanno bene, si rischia davvero di allontanarsi da Dio e dagli altri, cioè di chiudere il nostro cuore a Dio e agli altri.
La stessa cosa può accadere quando si soffre, perché allora ci si chiude e si incolpano Dio o gli altri delle nostre sofferenze e ci si ribella a Dio o agli altri, che sia per odio, per dolore o per depressione. Tutto questo può farci correre il pericolo di perdere il senso della vita Ma in genere, quando le cose vanno bene, si dimentica facilmente Dio e quando vanno male si ricomincia a cercarlo.
Quante persone hanno cominciato a pregare solo quando un dolore ha bussato alla porta del loro cuore? E allora dovremmo chiederci come mai aspettiamo che un dolore sfondi la porta del nostro cuore per deciderci ad aprirla a Dio? Ma è proprio questo il momento di dirci e di credere che alla fine ogni cosa volge al bene. Ed è per questo che non è giusto pensare che sia per volontà di Dio che soffriamo. Perché se poi lo diciamo anche a un altro, che cosa penserà questi del nostro Dio? Quale immagine si farà di Dio, se pensa che sia Lui a volere la nostra sofferenza?
Quando soffriamo, quando le cose vanno male, allora, non dovremmo dire che è la volontà di Dio, ma piuttosto che è volontà di Dio che noi, attraverso la nostra sofferenza, possiamo crescere nel suo amore, nella sua pace e nella sua fede. Per capirlo meglio, pensiamo a un bambino che soffre e che dice ai suoi amici che sono i suoi genitori a desiderare la sua sofferenza.
Che cosa penseranno gli amici di quei genitori? Naturalmente nulla di buono. Ed è quindi bene che anche noi nel silenzio del nostro cuore, ripensiamo al nostro comportamento e cerchiamo cosa ha chiuso le porte del nostro cuore a Dio, o che cosa invece ci ha aiutati ad aprirle La gioia di cui parla Maria è una gioia evangelica, la gioia di cui parla anche Gesù nei Vangeli.
È una gioia che non esclude il dolore, i problemi, le difficoltà, le persecuzioni, perché è una gioia che li trascende tutti e porta alla rivelazione della vita eterna assieme a Dio, nell'amore e nella gioia eterna. Qualcuno disse una volta: "La preghiera non cambia il mondo, ma cambia la persona, che poi a sua volta cambia il mondo". Cari amici, vi invito ora in nome di Maria, qui a Medjugorje, a decidervi per la preghiera, a decidervi ad avvicinarvi a Dio e a cercare in Lui lo scopo della vostra vita. Il nostro incontro con Dio cambierà la nostra vita e allora saremo in grado, gradualmente, di migliorare anche il rapporto nella nostra famiglia, nella Chiesa e in tutto il mondo. Con questo appello vi invito ancora a pregare...
Cari figli, anche oggi vi invito tutti alla preghiera. Sapete, cari figli, che Dio concede grazie speciali nella preghiera; perciò cercate e pregate, perché possiate comprendere tutto ciò che vi offro qui. Io vi invito, cari figli, alla preghiera col cuore; sapete che senza preghiera non potete comprendere tutto ciò che Dio programma attraverso ciascuno di voi: perciò pregate. Desidero che attraverso ognuno si realizzi il disegno di Dio, che cresca tutto ciò che Dio vi ha dato nel cuore. (Messaggio del 25 aprile 1987)
Dio, Padre nostro, Ti ringraziamo di essere nostro Padre, di chiamarci a Te e di desiderare di stare con noi. Ti ringraziamo perché con la preghiera possiamo incontrarTi. Liberaci da tutto ciò che soffoca il nostro cuore e il nostro desiderio di stare con Te. Liberaci dall'orgoglio e dall'egoismo, dalla superficialità e risveglia il nostro profondo desiderio di incontrarTi. Perdonaci se spesso ci allontaniamo da Te e se Ti incolpiamo della nostra sofferenza e della nostra solitudine. Ti ringraziamo perché desideri che preghiamo, in Tuo nome, per le nostre famiglie, per la Chiesa e per tutto il mondo. Ti imploriamo, concedici la grazia di aprirci all'invito alla preghiera. Benedici coloro che pregano, così che possano incontrarTi nella preghiera e attraverso di Te trovino uno scopo nella vita. Dona a tutti coloro che pregano anche la gioia che viene dalla preghiera. Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te, che si sono allontanati da Te perché ora stanno bene, ma Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te perché sono nella sofferenza. Apri il nostro cuore al Tuo amore così che in questo mondo, attraverso Tuo Figlio Gesù Cristo, possiamo essere testimoni del Tuo amore. Amen.
P. Slavko Barbaric

Fonte:    Maria a Medjugorje

giovedì 27 aprile 2017

Preghiera di guarigione del 23Aprile 2017 guidata da Fra Vjeko Milcevic

 

Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Gesù, vivo e risorto, crediamo che Tu sei con noi, crediamo che Tu puoi entrare nelle nostra vita, nonostante i nostri peccati, nonostante le nostre chiusure. Preghiamo per la fede, Signore, per la fede che Tu sei vivo, che Tu sei con noi, per la fede che Ti possiamo incontrare. Fa’ che possiamo credere che soltanto in Te è la nostra pace, che solo Tu doni la vita vera. Noi preghiamo per la fede, nonostante le nostre paure e i nostri dubbi, perché Tu sei il nostro Signore e nostro Dio. Tu vieni incontro a noi, ci benedici, Tu ci doni la Tua vita. Anche noi, Signore esclamiamo: “Mio Signore e mio Dio!” Abbi pietà di noi!

Canto: Hvala, Criste... Alleluia...


Signore, Tu dici anche a noi: “Pace a voi!” Aiutaci ad aprire il nostro cuore e la nostra vita alla Tua Pace. Adesso Ti cerchiamo nei sentimenti e nei rumori. E Tu, che sei nato nel silenzio della notte, che sei risorto nel silenzio della notte, ci doni la Tua Pace e ci inviti alla Tua Pace. Ti preghiamo: aiutaci ad innamorarci dei momenti di silenzio adesso, educaci alla preghiera del silenzio perché la nostra vita sia aperta alla Tua vita, le nostre ferite appoggiate alle Tue piaghe e il nostro amore sostenuto dal Tuo Amore. Calmaci dentro di Te, Signore. Con la Tua pace benedici ciascuno di noi. Con la Tua pace benedici questo mondo, pieno di odio e di guerre. Con la Tua pace benedici ogni cuore umano, ferito dall’odio e con il desiderio di vendetta. Tu sei la nostra pace, Signore! Noi crediamo alla Tua parola. Noi crediamo che tutto avviene nel bene, che la Tua pace avviene quando Tu dici: “Pace a voi!”Abbi pietà di noi!

Canto: Grazie, Gesù... Danke, Jesus... Alleluia...


Signore Gesù, Tu sei il volto della Misericordia di Dio, Tu sei l’Amore incarnato. Tu ci doni la forza di rialzarci dopo ogni nostra caduta, dopo ogni fallimento nel peccato. Fa’ che sappiamo ritornare sempre al Tuo Amore, incontrare Te nel Sacramento della Riconciliazione. Ci ridoni il Tuo volto. In esso Tu ci dici che noi non siamo il peccato, anche se siamo peccatori, perché la Tua grazia ci trasforma. Fa’ che il nostro amore cresca per mezzo dell’Eucaristia, perché sappiamo vivere avendo la Tua forza. Fa’ che sappiamo amare e testimoniare con la Tua forza nelle cose più semplici della nostra vita, perché Tu ci visiti, perché Tu ci mandi nel mondo. Fa’ che sappiamo incontrarti nella semplicità della fede, che, per mezzo del Tuo Spirito, diventa una cosa bella, un amore vissuto. Abbi pietà di noi, Signore!

Canto: Thankyou, Jesus... Merci, Jesu... Alleluia...

Signore Gesù, vivo e risorto, Signore e Maestro, attraverso le Tue ferite, i segni del Tuo dolore, i Tuoi discepoli Ti hanno riconosciuto. Così il tuo dolore e la Tua ferita sono diventati il segno del Tuo Amore. Il segno della Tua presenza, il segno che Tu sei con loro. Preghiamo per tutti i fratelli e sorelle che portano la croce della malattia, per tutti gli ammalati gravi, per tutti coloro che non vedono il senso della loro sofferenza, per coloro che sono nell’inganno credendo di essere abbandonati. Tu ci mostri il dolore e dici: “Sono Io!” Trasforma i nostri occhi, Signore, perché nella Tua Croce possiamo riconoscere il Tuo Amore e la Tua presenza, perché Tu hai sofferto per la nostra salvezza. Con la Tua Croce tutti i dolori del mondo sono stati trasformati e benedetti, e anche la nostra morte, perché Tu sei vivo e risorto. Signore, Ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle sofferenti. Se è la Tua santissima Volontà e se è per il bene dei Tuoi fedeli, dona loro la guarigione che Ti chiedono, pregandoti e guardando Te, credendo nella Tua presenza. Anche noi esclamiamo dicendo: “Gesù Figlio di Davide, Gesù Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di noi!”

Canto: Kyrie, eleison...

La Tua benedizione, Signore, di pace, di riconciliazione e di guarigione si versi su tutti noi, su tutti coloro che sono nella nostra preghiera, sulla Chiesa e sul mondo intero. Lo chiediamo a Te che vivi nei secoli dei secoli: Padre + e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Fonte: (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

Video - Commento di P. Livio al Messaggio del 25 Aprile 2017 a Marija

martedì 25 aprile 2017

Messaggio a Marija del 25 aprile 2017

"Cari figli! Amate, pregate e testimoniate la mia presenza a tutti coloro che sono lontani. Con la vostra testimonianza ed il vostro esempio potete avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia. Io sono con voi e intercedo per ciascuno di voi perché con amore e coraggio testimoniate ed esortiate tutti coloro che sono lontani dal mio Cuore Immacolato. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Marija Pavlovic comunica a R. Maria il Messaggio del 25 aprile 2017 da Medjugorje

grazie a Vittorio

Video - Preghiera di guarigione del 23Aprile 2017 guidata da Fra Vjeko Milcevic

 

Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Gesù, vivo e risorto, crediamo che Tu sei con noi, crediamo che Tu puoi entrare nelle nostra vita, nonostante i nostri peccati, nonostante le nostre chiusure. Preghiamo per la fede, Signore, per la fede che Tu sei vivo, che Tu sei con noi, per la fede che Ti possiamo incontrare. Fa’ che possiamo credere che soltanto in Te è la nostra pace, che solo Tu doni la vita vera. Noi preghiamo per la fede, nonostante le nostre paure e i nostri dubbi, perché Tu sei il nostro Signore e nostro Dio. Tu vieni incontro a noi, ci benedici, Tu ci doni la Tua vita. Anche noi, Signore esclamiamo: “Mio Signore e mio Dio!” Abbi pietà di noi!

Canto: Hvala, Criste... Alleluia...


Signore, Tu dici anche a noi: “Pace a voi!” Aiutaci ad aprire il nostro cuore e la nostra vita alla Tua Pace. Adesso Ti cerchiamo nei sentimenti e nei rumori. E Tu, che sei nato nel silenzio della notte, che sei risorto nel silenzio della notte, ci doni la Tua Pace e ci inviti alla Tua Pace. Ti preghiamo: aiutaci ad  innamorarci dei momenti di silenzio adesso, educaci alla preghiera del silenzio perché la nostra vita sia aperta alla Tua vita, le nostre ferite appoggiate alle Tue piaghe e il nostro amore sostenuto dal Tuo Amore. Calmaci dentro di Te, Signore. Con la Tua pace benedici ciascuno di noi. Con la Tua pace benedici questo mondo, pieno di odio e di guerre. Con la Tua pace benedici ogni cuore umano, ferito dall’odio e con il desiderio di vendetta. Tu sei la nostra pace, Signore! Noi crediamo alla Tua parola. Noi crediamo che tutto avviene nel bene, che la Tua pace avviene quando Tu dici: “Pace a voi!”Abbi pietà di noi!

Canto: Grazie, Gesù... Danke, Jesus... Alleluia...

Signore Gesù, Tu sei il volto della Misericordia di Dio, Tu sei l’Amore incarnato. Tu ci doni la forza di rialzarci dopo ogni nostra caduta, dopo ogni fallimento nel peccato. Fa’ che sappiamo ritornare sempre al Tuo Amore, incontrare Te nel Sacramento della Riconciliazione. Ci ridoni il Tuo volto. In esso Tu ci dici che noi non siamo il peccato, anche se siamo peccatori, perché la Tua grazia ci trasforma. Fa’ che il nostro amore cresca per mezzo dell’Eucaristia, perché sappiamo vivere avendo la Tua forza. Fa’ che sappiamo amare e testimoniare con la Tua forza nelle cose più semplici della nostra vita, perché Tu ci visiti, perché Tu ci mandi nel mondo. Fa’ che sappiamo  incontrarti nella semplicità della fede, che, per mezzo del Tuo Spirito, diventa una cosa bella, un amore vissuto. Abbi pietà di noi, Signore!

Canto: Thankyou, Jesus... Merci, Jesu... Alleluia...


Signore Gesù, vivo e risorto, Signore e Maestro, attraverso le Tue ferite, i segni del Tuo dolore, i Tuoi discepoli Ti hanno riconosciuto. Così il tuo dolore e la Tua ferita sono diventati il segno del Tuo Amore. Il segno della Tua presenza, il segno che Tu sei con loro. Preghiamo per tutti i fratelli e sorelle che portano la croce della malattia, per tutti gli ammalati gravi, per tutti coloro che non vedono il senso della loro sofferenza, per coloro che sono nell’inganno credendo di essere abbandonati. Tu ci mostri il dolore e dici: “Sono Io!” Trasforma i nostri occhi, Signore, perché nella Tua Croce possiamo riconoscere il Tuo Amore e la Tua presenza, perché Tu hai sofferto per la nostra salvezza. Con la Tua Croce tutti i dolori del mondo sono stati trasformati e benedetti, e anche la nostra morte, perché Tu sei vivo e risorto. Signore, Ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle sofferenti. Se è la Tua santissima Volontà e se è per il bene dei Tuoi fedeli, dona loro la guarigione che Ti chiedono, pregandoti e guardando Te, credendo nella Tua presenza. Anche noi esclamiamo dicendo: “Gesù Figlio di Davide, Gesù Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di noi!”

Canto: Kyrie, eleison...

La Tua benedizione, Signore, di pace, di riconciliazione e di guarigione si versi su tutti noi, su tutti coloro che sono nella nostra preghiera, sulla Chiesa e sul mondo intero. Lo chiediamo a Te che vivi nei secoli dei secoli: Padre + e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Fonte: (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

domenica 23 aprile 2017

Video - Adorazione Eucaristica del 21 Aprile 2017, presieduta da Fra Marinko Šakota

 


L’Amore di Dio è come il sole.
Questo Amore, mi ispiri.
Preghiamo per quanti non lo conoscono.

Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam... Alleluia...

Gesù, Ti adoriamo! Tu ci dici che l’Amore di Dio è come il sole che brilla sui buoni e sui cattivi. Apri i nostri cuori all’Amore di Dio qui e adesso.

Canto: Jubilate Deo, omnis terra! Servite Domino in laetitia!
Alleluia, alleluia! In laetitia!

O Gesù, ispirami con il Tuo Amore. Fammi crescere nell’Amore. Fammi amare e non solo coloro coi quali sono in buoni rapporti.

Canto: Insegnaci, Signore, a perdonare come anche Tu ci hai perdonato!
Insegnaci, Signore, ad amare come anche Tu ci hai amato!
Signore Gesù (X3), pietà di me!

Gesù, preghiamo per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio e per coloro che non sono capaci di perdonare. Dona loro l’esperienza del Tuo Amore.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica.

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralixa mira...

Andate in pace...

Fonte: (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

sabato 22 aprile 2017

25 Aprile 2017 : Veglia di Preghiera in attesa del Messaggio Mensile da Medjugorje nella Chiesina di Padre Marella

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Martedì 25 aprile 2017, come ogni mese, nello spirito di Medjugorje e in unione con tutti i gruppi di preghiera d'Italia, si terrà la veglia di preghiera aperta a tutti in attesa del Messaggio a tutto il mondo, nella Chiesina di Padre Marella in Via del Lavoro n. 13,  Bologna, alle ore 21:00 : Adorazione del Santissimo Sacramento e preghiera del Santo Rosario, con la presenza e guida del sacerdote P. Roberto Viglino O.P.

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Con l’occasione ricordo anche gli altri appuntamenti del Gruppo di Preghiera Regina della Pace:
  • Giovedì 27 aprile 2017:  si terrà la consueta Veglia di Preghiera  settimanale alle ore 20:30  presso la Chiesina  di  Padre Marella in Via del Lavoro, 13 a Bologna
  • Sabato 29 aprile 2017: consueto pellegrinaggio mensile al Santuario della Madonna di S. Luca con partenza dal Meloncello alle ore 08:00 preghiera delle prime tre parti del S. Rosario salendo a piedi al Santuario, S. Messa alle ore 09:30 e quindi discesa pregando l’ultima parte del S. Rosario.

VIDEO - Adorazione Eucaristica dell 20 aprile 2017, presieduta da Fra Vjeko Milcevic

 


Davanti a Te, Vivo e Risorto, Ti adoriamo.
Aiutaci ad imparare ad essere Pane.
O Maria, insegnaci a seguire Gesù.

Canto: Laudate, omnes gentes! Laudate Dominum!...
Alleluia, alleluia! Cantate Domino!...

Signore e Maestro nostro, Maestro vivo, risorto, Ti adoriamo! Siamo qui con Te, la nostra vita è davanti alla Tua vita, il nostro volto davanti la Tuo volto, il nostro corpo e il nostro sangue davanti al Tu Corpo e davanti al Tuo Sangue, davanti al Tuo Amore. Grazie perché possiamo incontrarti, grazie perché possiamo accostarci alla Tua mensa. Ti adoriamo!

Canto: Gesù, io credo in Te... Alleluia...

Signore e Maestro, vivo e risorto, apri gli occhi del nostro cuore, perché sappiamo riconoscere il Tuo Amore, perché sappiamo vivere del Tuo Amore, perché sappiamo amare col Tuo Amore. Aiutaci ad imparare ad essere come il pane: il dono e l’amore per gli altri. Tu sei il Pane Vivo. Noi desideriamo che Tu sia il pane e la forza della nostra vita. O Maria, Madre della Chiesa, Madre dell’Eucaristia, anche Tu insieme con noi adori il Tuo Figlio. Insegnaci a seguirlo sempre!

Canto: Canta Alleluia al Signor...

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison...
Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto.

Canto finale: Zdravo, Karlice mira! Zdravo, Maiko ljubavi! (bis)...

Fonte: (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

domenica 16 aprile 2017

« Pregate per poter accettare la croce »

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Se ci domandiamo che cosa ha detto qui la Madonna sulla croce, sulla sofferenza, non troveremo molto, ma troveremo molti punti come inviti. Una volta - era un Venerdì Santo - ha detto in un messaggio: « Non abbiate paura di portare la vostra croce, mio Figlio Gesù è con voi ». La Madonna sa che noi abbiamo la croce, ma ci invita a portarla, perché non siamo soli: « Mio Figlio Gesù è con voi ». L'anno scorso, prima della festa della Croce, ha detto: « Vi invito, pregate davanti alla Croce, perché dalla Croce vengono grandi grazie », e ci ha tutti invitati anche a consacrarci. Consacrarsi alla Croce perché, come? La Madonna non ci ha spiegato come ci si deve consacrare alla Croce, ma noi possiamo sapere cosa significa consacrare. Su questo punto ci aiuta anche la tradizione della Chiesa, l'esperienza mistica di tanti santi. Consacrarsi alla Croce, consacrarsi attraverso la Croce al Signore, significa abbandonarsi, dare la propria vita. Nel consacrarsi alla Croce è molto importante questo: domandarci se questa Croce mi parla. In ogni famiglia cristiana e sicuramente anche nella tua famiglia c'è la Croce o sul muro o sul Rosario. Quante volte noi vicino alla Croce bestemmiamo, ci comportiamo male, egoisticamente, con orgoglio, offendiamo, non vogliamo riconciliarci. Se è così - e tante volte è così - significa che non siamo consacrati alla Croce, cioè la Croce non ci parla, perché la parola della Croce è sempre: riconciliatevi, perdonate, amate senza condizioni.
Se abbiamo capito la Croce capiremo tutto. Se non capiamo la Croce non capiremo mai niente della nostra vita cristiana. La Madonna vuole che noi capiamo la Croce, perché Lei stessa l'ha capita, non perché è fuggita dalla Croce, ma l'ha accettata, con suo Figlio Gesù.
Nell'ultimo messaggio ha parlato sulla Croce e sulla sofferenza, esprimendo un desiderio: « Desidero che per voi la vostra croce sia gioia ». Se la Madonna lo desidera significa che è possibile. La Madonna non dice mai una parola vuota, e se dice che desidera, è possibile che per me e per te, la mia e la tua sofferenza, le nostre croci diventino gioia. Ci ha mostrato anche la via per la quale si può arrivare: « In modo particolare, cari figli, pregate per poter accettare la croce, la sofferenza, con amore ».
Non ci invita ad accettare subito, ma a pregare per poter accettare. Noi se abbiamo tristezza, molti problemi, molta sofferenza, se siamo disperati, forse a questo punto non possiamo accettare questo messaggio. Forse ci fa anche rabbia se dice: « Prendete con gioia, accettate con gioia la vostra croce, con amore ». Possiamo domandarci: quando abbiamo pregato l'ultima volta per la grazia di poter accettare la croce, la sofferenza con amore come Gesù? È questo il punto che dobbiamo capire, ma lo possiamo solo attraverso la preghiera. La Madonna non è contenta se noi soffriamo, non è sicuramente felice se noi portiamo le croci. Non dobbiamo aver paura davanti a questo invito.
« Accettate con amore la sofferenza ». La Madonna ci vuole insegnare una strategia con la quale possiamo lottare contro la croce, contro la sofferenza. Noi abbiamo già trovato tante volte dei falsi mezzi nei confronti della sofferenza. Allora quando noi proviamo a fuggire dalla sofferenza, dalla croce, non vogliamo accettarla, ogni croce non accettata diventa doppia. La Madonna invitandoci ad accettare la sofferenza ci indica una strada, un cammino di guarigione. Infatti dice più avanti: « Solo così posso con la gioia darvi le grazie e guarigione che Gesù mi permette ».
Vedete, quando si accetta la sofferenza con amore, come Gesù, questa è l'ultima condizione per essere guariti.
Vi vorrei dire ancora una parola e discernere due fonti della sofferenza. Esiste una sofferenza che ci viene perché amiamo e un'altra perché non vogliamo amare, cioè perché facciamo il peccato, perché odiamo. Quando uno ama, con l'amore è sempre collegata la sofferenza, la croce, perché l'amore sempre ci guida verso gli altri e negli altri incontriamo sempre tanta sofferenza. Se li amiamo soffriamo, ma questa sofferenza ci fa maturare, ci aiuta e aiuta gli altri. Per esempio, quando una mamma ama il suo bambino e questo è ammalato, ha delle sofferenze, la mamma stando con lui sicuramente diventa una mamma più matura e il suo amore si purifica. È sempre così. Questa sofferenza accompagna sempre l'amore e a questo punto possiamo forse più facilmente capire da dove veniva la sofferenza di Gesù e la sofferenza della Madonna.
Umanamente parlando la Madonna dice che soffre e tante volte l'hanno vista piangere. Chi è in Cielo non può soffrire, ma in questo modo la Madonna ci dice che ci ama e ci vuole educare all'amore per poter capire la sofferenza, per poterla portare e per poter aiutare gli altri ad essere salvati dalla sofferenza. Da questa sofferenza che viene perché si ama, non possiamo essere salvati, perché Gesù stesso non era salvato. Ma c'è un'altra sofferenza. Se uno odia, non vuole perdonare, qual è la sua sofferenza? Il rancore. Non può essere mai contento, non può essere mai felice, perché l'odio distrugge, non può portarci la vita. Questa sofferenza è pericolosa, perché distrugge personalmente coloro che portano odio e che non vogliono riconciliarsi e queste persone distruggono le altre. Pensate ad un ubriaco, ad uno che beve molto, quale è la sua sofferenza? Qual è la sofferenza della sua famiglia? Diventa un problema, diventa una sofferenza grande. Se uno prende la droga, quanta sofferenza! Vedete il discernimento? Se noi cristiani capissimo questa sofferenza che viene dal peccato capiremmo che dobbiamo lasciare il peccato per poter avere l'amore. Quando abbiamo l'amore, io vi dico, non ci interessa più la sofferenza, ci interessa solo una cosa: amare in ogni momento, in ogni situazione. E qui, oggi, festeggiando, celebrando la Croce dovremmo capire questo punto della vita cristiana. Allora la Madonna ci invita ad avvicinarci alla Croce, a pregare davanti alla Croce, a consacrarci alla Croce. E non ha paura perché sa quale significato hanno avuto la Croce e la sofferenza nella sua vita e nella vita di suo Figlio. La Madonna ha capito il suo dovere: siamo nati proprio sotto la Croce quando Gesù ha detto: « Madre ecco il tuo figlio » e al discepolo: « Ecco la tua Madre ». Possiamo dire che in quel momento è nata la nostra Chiesa, la nostra comunità. Come ogni madre, Maria vuole educarci e come Regina dei profeti non poteva nasconderci la Croce, non poteva non parlare sulla sofferenza e doveva invitarci alla conversione, perché tutti i profeti dovevano fare così. Solo i falsi profeti hanno promesso la pace, non hanno parlato della sofferenza, non hanno parlato del bisogno della conversione.
La Madonna, come Regina dei profeti, ci invita a pregare per poter accettare le croci e per poter, con la croce, con la nostra sofferenza, ottenere un mondo nuovo.
(P. Slavko Barbaric - 14 settembre 1986)
http://medjugorje.altervista.org/doc/pslavko/85-lacroce.php

mercoledì 12 aprile 2017

Video - Međugorje, 10 aprile 2017, lunedì della Settimana Santa, omelia della Santa Messa vespertina presieduta da fra Marinko Šakota.

 


Omelia della santa Messa serale - Medjugorje, 10 aprile 2017

Dal Vangelo secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betania, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Parola del Signore.

Carissimi fratelli e sorelle, abbiamo sentito che Gesù và a casa degli amici Maria, Marta e Lazzaro. E’ una casa in cui andava volentieri. Maria, Marta e Lazzaro Gli volevano bene ed anche Egli voleva loro bene. Ricordiamo che Gesù ha pianto per Lazzaro.
Questi amici preparano per Lui la cena, perchè è arrivato un Amico.
Succede, però, qualcosa di straordinario: Maria prende un vaso colmo di 300 grammi di puro nardo assai prezioso, cioè un vaso molto grande, ne cosparge il contenuto sui piedi di Gesù e poi gli asciuga con i capelli. Questo è un fatto che secondo Giuda Iscariota non doveva verificarsi.
Quindi abbiamo due punti di vista di questo fatto: Maria versa il puro nardo che si usa in occasioni speciali e Giuda che osserva la cosa con occhi diversi. Per lui si tratta di uno spreco di qualcosa che si può usare materialmente. Si potevano ottenere 300 denari e utilizzarli per i poveri. Pare una cosa buona. Perchè sprecare questo profumo prezioso? Bisogna ricavarne un guadagno. Bisogna fare del bene agli altri e aiutare i poveri.
Maria, invece, versa questo nardo.
Questa è l’atmosfera che troviamo nel Vangelo di oggi.
Ora ci domandiamo: che cosa significa questo atto di Maria? E’ veramente senza senso, come pensa Giuda Iscariota? Oppure un senso c’è?
Un tale atto non ha senso negli occhi dell’uomo che guarda tutte le cose nella prospettiva dell’interesse e del denaro. Ma in verità un tale atto ha tanto senso, è tanto buono, è tanto importante.
Consideriamo l’amicizia. E’ una cosa buona. E’ molto buono avere amici e andarli a trovare e passare del tempo con loro. Noi non consideriamo questo un tempo perso. Lo abbiamo regalato, donato, consumato per gli amici. Per noi è un piacere stare con gli amici. Anche se abbiamo comprato qualcosa di prezioso e lo abbiamo regalato agli amici per noi non sarà una perdita, ma è molto importante.
Un atto del genere è la santa Messa. Questo tempo lo abbiamo impiegato, ma non lo consideriamo tempo perso. Questo tempo lo abbiamo donato al Signore, all’Amico, perchè riteniamo che ciò abbia tanto senso e sia molto importante per noi.
Signore, ti dono questo tempo, questa santa Messa.
Non abbiamo nessun guadagno da questa santa Messa. Magari abbiamo anche speso qualcosa. I pellegrini hanno dovuto spendere per venire. Noi che siamo vicini abbiamo dovuto spendere per la benzina. Ma non pensiamo che tutto ciò sia una perdita. Riteniamo che tutto questo abbia tanto senso. . E’ veramente importante per noi.
Anche Maria ha pensato ciò e così tutta la casa si è riempita di quel profumo.
La stessa cosa capita quando noi facciamo atti che non portano nessun guadagno, ma sono ricchi di senso.
Questo vale per la preghiera e per la santa Messa. Non guadagniamo nulla, ma hanno tanto senso.
Anche nella preghiera possiamo essere distratti. Ma in realtà dobbiamo essere come Maria. Lei stava ai piedi di Gesù senza fare niente. Lei ascolta e contempla. Guarda e riceve. Non dobbiamo fare nulla nella preghiera. Come dice Gesù non dobbiamo dire tante parole.
La Madonna ci insegna a farlo col cuore.
Ricordiamo la critica della Bibbia: “Questo popolo mi venera con le labbra, ma il suo cuore è lontano da Me”.
Dio non ha bisogno delle nostre parole, non ha bisogno delle nostre opere, ma ha bisogno del nostro cuore.
Col cuore dobbiamo essere vicini al Cuore di Gesù. Dobbiamo essere collegati al Suo Cuore. Dobbiamo essere due amici.
Gli amici si incontrano senza avere alcun guadagno. Semplicemente ci piace stare in compagnia di Gesù.
Fratelli e sorelle, spesso troviamo difficoltà, perchè alcune volte siamo come Giuda. La società cerca sempre il guadagno dalle cose.
Esiste il detto che “il tempo è denaro”. Bisogna sfruttare ogni momento. Bisogna fare tutto per interesse. E cosa succede? Che perdiamo alcuni valori. Perdiamo le amicizie.
Se guardiamo le amicizie per interesse perdiamo la gioia. La gioia è il frutto di un’amicizia gratuita.
Quando facciamo qualcosa di gratuito succede quello che è successo nella casa di Maria quando hanno sentito quell’aroma di nardo.
Fratelli e sorelle, oggi siamo nella grande prova di cercare solamente l’interesse.
David dall’Australia era ricco, ma non era contento. Gli amici che frequentava erano benestanti, ma la loro compagnia non gli portava gioia e soddisfazione. Lui cercava proprio questo.
Un giorno ha visto alla tv una signora e ha capito che era veramente gioiosa. Ha capito che doveva trovarla. Ma chi era? Cercando ha scoperto che era Madre Teresa di Calcutta.
Aveva le possibilità così ha comprato il biglietto dell’aereo e l’ha trovata a Calcutta.
Le ha chiesto: “Madre Teresa, sento che lei è una persona felice. Mi può dire perchè lo è?”
“Sono felice perchè Dio mi ama!”
Lui ha pensato: “Sono felice perchè Dio mi ama? Non mi sembra”.
Ha domandato di nuovo: “Madre Teresa, cerchi di rispondermi un’altra volta e mi dica perchè lei è felice. Non sono contento della risposta precedente”Lei era indaffarata e ha risposto veloce: “Sono felice perchè io amo Dio” Cercava di concludere questo discorso.
David pensava: “Ma io sarò felice quando tornerò in Australia se amerò Dio? Non sono soddisfatto”.
“Madre Teresa, non sono contento. Tenti un’altra volta”.
Adesso Madre Teresa ha compreso che questo era veramente un uomo alla ricerca e gli ha detto: “Ascoltami. . Io sono felice perchè dono e do agli altri”.
E’ tornato in Australia e ha cominciato a donare se stesso agli altri, a cercare le persone nel bisogno.
e ha ritrovato la felicità.
Cari fratelli e sorelle, quando guardiamo l’universo ci meravigliamo, perchè in un tale sistema la terra è solamente una piccola briciola. Le galassie sono enormi. Perchè tanto spreco?
Fratelli e sorelle, la risposta la troviamo nell’Amore di Dio che si dona, che si espande su di noi.
Perchè tutti questi colori nella natura? Non si poteva fare diversamente in modo da avere più guadagno? Ma Dio si dona. Se guardiamo la natura non vediamo fini di interesse, ma ha tanto senso.
Fratelli e sorelle, veniamo alla santa Messa senza cercare alcun interesse, ma siamo venuti qui per riposare, per stare con l’Amico e trascorrere tempo con Lui. Sicuramente non ci siamo pentiti di questa scelta, anzi ne siamo gioiosi.
Fratelli e sorelle, desidero condividere con voi un altro pensiero. Si tratta della conclusione del Vangelo di oggi.
La gente veniva per vedere Gesù, ma anche Lazzaro e quindi i capi dei Farisei decisero di uccidere anche Lazzaro. Come è interessante l’occhio umano. La gente vede un atto buono nel fatto che Gesù ha resuscitato Lazzaro, mentre i capi dei Farisei vedono qualcosa di cattivo. In un atto buono l’uomo può vedere il male.
Come è interessante questo. L’occhio umano. Il modo di vedere. Il cuore umano è dove nasce il modo di vedere. Se il nostro cuore è nelle tenebre noi vedremo le tenebre attorno a noi.
Se l’uomo guarda la luce vedrà anche l’ombra, ma se l’uomo vuole vedere solo l’ombra non vedrà anche la luce.
Se voglio vedere solo ciò che è negativo in una persona vedo solo il negativo. Se non voglio vedere niente di bello rimango fissato solo sulle cose negative che possono essere anche tanto piccole come la pagliuzza nell’occhio.
Gesù ci dice che quando vedi la pagliuzza nell’occhio del fratello devi verificare lo stato del tuo cuore e scoprirai una trave che non ti permette di vedere ciò che c’è oltre la pagliuzza. Quella trave non mi permette di vedere il bene che c’è nell’altro.
Noi veniamo dal nostro Amico Gesù per verificare il nostro modo di vedere e per permetterGli di cambiare il nostro cuore.
Questi momenti in cui doniamo gratuitamente il nostro tempo sono importanti. Non ho alcun interesse, ma voglio stare solo con Gesù e permetterGli di cambiarmi.
Sono importanti in famiglia i momenti in cui si desidera stare insieme senza interessi.
Colazione, pranzo, cena sono momenti importanti non solo per mangiare, non solo per nutrire il corpo, ma per stare insieme.
Nella preghiera e nella Messa non c’è nessun guadagno, ma tutti sentiamo come la chiesa si è riempita del profumo di questo nardo. La casa si è riempita con la pace, con la gioia, con l’amore.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

lunedì 10 aprile 2017

Video - 23 marzo 2017 - Veglia di preghiera del Gruppo Regina della Pace guidata da padre Serafino Tognetti




23 marzo 2017, Veglia di preghiera del Gruppo Regina della Pace di Bologna guidata da padre Serafino Tognetti.
Esterni girati presso la Chiesina di Padre Marella in Via del Lavoro, 13 a Bologna.

TRASCRIZIONE INTERVISTA DI PAOLO BROSIO A MONS. HOSER

 

Paolo Brosio: La porta a Gesù. Lei ha detto: qui si vive un'esperienza cristocentrica, Via Crucis, Confessione, Santa Messa. Lei ha detto: io ho lavorato tanti anni in Europa, in Belgio, in Francia, qui si vive una crisi di fede.

Mons. Henryk Hoser: Crisi di fede vissuta nei vecchi paesi cristiani di Europa, soprattutto Occidentale. Questo diviene deserto il punto in cui è vissuta la fede. In alcuni paesi la pratica religiosa cristiana- cattolica, è caduta a livello del due o tre per cento dei credenti battezzati. E allora, questi luoghi grandi, santuari mariani, in Europa o altrove, sono tanto importanti: sono la fonte di nuova luce, fonte di nuova grazia, di nuova ispirazione, nuova evangelizzazione. E allora: approfittiamo di questa opportunità di recuperare i grandi luoghi della salvezza. Abbiamo quest'anno il centesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, e le altre apparizioni sono nella stessa linea di manifestare la grandezza di Dio, di Dio Padre che si prende cura di tutti i suoi figli.

Paolo Brosio: Ha parlato con 4 veggenti Ivanka, Marija, Jakov e Mirjana. Poi, ha comprato un bastone, è salito sulla collina ed è andato sul luogo dell'apparizione. Che cosa ha provato salendo questa collina

Mons. Henryk Hoser: Approvato nel senso della pratica religiosa

Paolo Brosio:
Che cosa ha sentito nel cuore?

Mons. Henryk Hoser: Ho visto prima di tutto la figura della Madonna che è posta lì. E ciascuna figura della Madonna è occasione di pregare, di entrare in contatto con Lei e affidarsi alla sua protezione materna

Paolo Brosio: In Polonia, nella sua Diocesi di Varsavia-Praga, lei ha numerose parrocchie che partecipano a pellegrinaggi a Medjugorje. Quindi lei conosceva i frutti, ma non ancora l'albero? E' venuto a conoscere anche l'albero adesso? E ha una buona impressione, perché la sua omelia e la sua conferenza stampa sono una gioia per chi crede e ha riscoperto la fede.

Mons. Henryk Hoser: Si, non posso dire il cambiamento dei miei diocesani di Varsavia-Praga perché sono molto dispersi. Ma sono tutti felici di venire qui, di pregare qui, di trovare una ispirazione per la loro vita, una motivazione; di essere fedeli a Gesù Cristo, alla Madonna e alla grazia del Battesimo. Questi sono punti importanti dell'esperienza dei pellegrini.

Paolo Brosio: Qual è il più grande miracolo di Medjugorje?

Mons. Henryk Hoser: La conversione. Senza dubbio, la conversione: questo è lo scopo anche di altri grandi luoghi di apparizioni riconosciuti. Dov'è [il santuario] la gente si dirige per pregare insieme. Lì è finalmente un grande luogo della Grazia di Dio.

Paolo Brosio: Grazie

(Intervista di Paolo Brosio, 6 aprile 2017, Medjugorje)
(trascrizione di Franco Sofia)

Preghiera di guarigione del 9 Aprile 2017 guidata da Fra Perica Ostojić

 

canto: Hvala, Criste...

Signore, tu hai promesso di rimanere con noi fino alla fine del mondo. Io credo che adesso tu sei qui con noi. Perciò ti prego: tocca il mio cuore, purifica i miei pensieri. Col cuore puro io posso incontrarti, lodarti e ringraziarti. Signore, quando Tu sei presente, tutto il resto perde forza. Io credo che Tu sei Dio Onnipotente. Perciò credo che Tu sei un Dio Onnipotente anche nella mia vita.

Canto: Grazie, Gesù,...

Signore, Padre Misericordioso, attraverso Gesù Cristo ci hai annunciato il Tuo Amore. Perciò voglio la mia vita a questo Amore, affinché l’Amore di Cristo la riempia, affinché l’Amore di Cristo mi rafforzi e mi innalzi sopra la logica di questo mondo, per poter perdonare quando gli altri mi offendono e per avere la forza di amare anche quando gli altri non mi amano. Con la venuta di Cristo la mia vita diventi il luogo dove gli altri possono riconoscere l’Amore.

Canto: Thankyou, Jesus...

Signore, adesso voglio affidarti anche il mio dolore e la mia sofferenza. Chinati su di me, peccatore, e sconfiggi ogni male nella mia vita. Signore, nella potenza della Tua grazia, perdona tutti i miei peccati. Ispirami alla conversione del mio cuore per poter lasciare le pietre quando vado a incontrare gli altri. Signore, liberami da qualsiasi malizia. Accresci la mia fede. Rafforza il mio amore, affinché, completamente libero, io possa incontrare il prossimo portando i frutti del Tuo Amore verso di me. Signore, liberaci da qualsiasi malattia, soprattutto dalle malattie mortali, che non sappiamo accettare. Quando Tu sei presente, tutto il resto perde la sua forza. Perciò aiutami ad accettare la croce della mia vita per permettere che la risurrezione entri nella mia vita. Vieni, Signore Gesù! Accresci la mia fede, rafforzami e convertimi!

Canto: Danke, Jesus...

Kyrie, eleison...

Dio Onnipotente benedica tutti voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali avete pregato, nel Nome del Padre + e del Figlio + e dello Spirito Santo.

Amen.

Fonte:  (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica dell 8 aprile 2017, presieduta da Fra Vjeko Milcevic

 


Nei nostri occhi c’è la notte,
il bacio di Giuda, il tradimento di Pietro...
Il Tuo Amore ci fa discepolo amato!

Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam...

O nostro Signore, Maestro e Signore, noi siamo qui perché vogliamo
essere con Te, perché vogliamo seguirti fino alla fine, fino alla Croce,
fino all’ultimo, che non è la fine ma la vita. Abbi pietà di noi!

Canto: Gesù (X8)... Amen...

O Signore, abbi pietà di noi. Davanti al Tuo volto, ecco i nostri
occhi, i nostri cuori. Nei nostri occhi c’è la notte, c’è il bacio di Giuda,
c’è anche il rinnegamento di Pietro. Solamente il Tuo Amore può trasformarci
in discepolo amato. Abbi pietà di noi!

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia
benedetto.

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...

Fonte: (Trascrizione INFO a cura di P. Armando Favero)

Commento di Padre Livio al messaggio a Mirjana del 2 marzo 2017

Messaggio a Mirjana del 2 marzo 2017
"Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede. Vengo ad aiutarvi a vivere con amore le parole di mio  figlio, in modo che il mondo sia diverso. Per questo raduno voi, apostoli del mio amore, attorno a me. Guardatemi col cuore, parlatemi come ad una Madre dei vostri dolori, delle vostre sofferenze, delle vostre gioie. Chiedete che preghi mio Figlio per voi. Mio Figlio è clemente e giusto. Il mio Cuore materno desidererebbe che anche voi foste così. Il mio Cuore materno desidererebbe che voi, apostoli del mio amore, parlaste con la vostra vita di mio Figlio e di me a tutti coloro che sono attorno a voi, in modo che il mondo sia diverso, in modo che ritornino la semplicità e la purezza, in modo che ritornino la fede e la speranza. Perciò, figli miei, pregate, pregate, pregate col cuore. Pregate con amore, pregate con le buone opere. Pregate perché tutti conoscano mio Figlio, che il mondo cambi, che il mondo si salvi. Vivete con amore le parole di mio Figlio. Non giudicate, ma amatevi gli uni gli altri, affinché il mio Cuore possa trionfare. Vi ringrazio!"

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 marzo 2017

Per comprendere bene questo messaggio bisogna fare qualche semplice osservazione. Innanzitutto la Madonna ripete per ben sei volte la parola “pregate”: figli miei pregate, pregate, pregate col cuore. Pregate con amore, pregate con le buone opere. Pregate perché tutti conoscano mio Figlio”. Questa è la chiave di interpretazione del messaggio, cioè la preghiera compie miracoli nei nostri cuori e nel mondo. Senza preghiera non si può vivere.

Nel messaggio la Madonna ci fa capire che ha un obiettivo preciso: cambiare il mondo e ripete per quattro volte la parola mondo. Pregate perché “il mondo sia diverso”, poi ripete ancora “che il mondo sia diverso”, e poi “che il mondo cambi”, “che il mondo si salvi”.

Ma chi sono i soggetti che devono fare questo? Gli apostoli del suo amore. La Regina della Pace attraverso i messaggi a Mirjana ripete spesso, e in questo messaggio due volte, l’espressione: apostoli del mio amore. Chi dunque deve pregare? Gli apostoli del suo amore.

Chi sono gli apostoli del suo amore? Quelli che Lei ha radunato intorno a sé e che hanno risposto alla sua chiamata, sono quelli che devono guardare alla Madre col cuore, “guardatemi con il cuore”, dobbiamo parlare con Lei e magari sfogarci con Lei, raccontarLe i nostri dolori, le nostre sofferenze e le nostre gioie.

Gli apostoli del suo amore devono essere giusti e clementi come suo Figlio e con la propria vita devono parlare agli altri di Gesù e di Lei in modo tale che il mondo cambi.

Come deve cambiare il mondo? Il mondo deve cambiare nel senso di ritornare alla semplicità e alla purezza in modo tale che ritornino la fede e la speranza in questo mondo e così possa essere salvato.

Poi la Madonna conclude il messaggio dicendo agli apostoli del suo amore: “vivete con amore le parole di mio Figlio. Non giudicate, ma amatevi gli uni gli altri, affinché il mio Cuore possa trionfare”.

Questa dunque è la struttura del messaggio dove le parole fondamentali sono “pregate” e “il mondo”, perché sia diverso, perché cambi, perché si salvi, perché nel mondo ritornino la semplicità e la purezza, la fede e la speranza. I soggetti sono gli apostoli del suo amore, quelli che Lei ha radunato attorno a sé, che vivono con amore le parole di suo Figlio non giudicando, ma amando e così gli apostoli del suo amore diventano quelli che preparano il trionfo del suo Cuore Immacolato.

La Madonna guarda questo mondo e dice che questo mondo deve cambiare assolutamente, perché altrimenti corre sulla via della rovina. Come può cambiare?

Può cambiare attraverso di noi, cambiando noi stessi.

Vediamo ora il messaggio frase per frase.

"Cari figli, con materno amore vengo ad aiutarvi ad avere più amore, il che significa più fede. Vengo ad aiutarvi a vivere con amore le parole di mio Figlio, in modo che il mondo sia diverso”.

La Madonna viene per aiutarci, non viene per indicare se stessa, o per affermare se stessa, viene per aiutare noi in modo tale che viviamo con amore le parole del Vangelo, le parole di suo Figlio, e così facendo, aiutando noi, intende cambiare il mondo.

Per questo raduno voi, apostoli del mio amore, attorno a me”.

Per questo la Madonna appare a Medjugorje da così tanto tempo, per questo ha raggruppato attorno a sé gli apostoli del suo amore che sono quelli che hanno risposto alla sua chiamata e dice loro: “Guardatemi col cuore, parlatemi come ad una Madre dei vostri dolori, delle vostre sofferenze, delle vostre gioie”. Vorrei invitarvi ad avere una bella immagine della Madonna nelle vostre case, Lei che vi guarda con amore e ogni giorno fermatevi davanti a parlare con Lei. Parliamo, sfoghiamoci, offriamo, ascoltiamo.

Chiedete anche che preghi mio Figlio per voi”, “prega per noi peccatori”. “Mio Figlio è clemente e giusto”. Misericordia e giustizia vanno sempre insieme, non c’è misericordia che non sia giusta e non c’è giustizia che non sia misericordiosa. Gesù è la misericordia perciò è clemenza e giustizia.

Il mio Cuore materno desidererebbe che anche voi foste così”, uomini

clementi e giusti, dove la parola giustizia significa conformità della propria vita alla volontà di Dio.

Il mio Cuore materno desidererebbe che voi, apostoli del mio amore”, apostoli vuol dire missionari, “parlaste con la vostra vita”, non tanto con le parole, “di mio Figlio e di me a tutti coloro che sono attorno a voi”. Le parole oggi sono svalutate, è un fiume immenso di foglie secche che il vento porta via. È la presenza di Gesù nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nella tua vita che fa sì che gli altri prestino orecchio quando parli della Madonna e di suo Figlio,

in modo che il mondo sia diverso, in modo che ritornino la semplicità e la purezza, in modo che ritornino la fede e la speranza”. E così vivendo Gesù nel proprio cuore, vivendo Maria nel proprio cuore, noi cambiamo noi stessi e il mondo diventa diverso.

E così nel mondo ritorna la vita semplice per cui attraverso le piccole cose scorgiamo la presenza di Dio nella nostra vita, la purezza e la Madonna ha detto che il mondo non tiene più conto della purezza, della purezza dell’anima, si vive nel peccato. Insieme alla semplicità e alla purezza ritornino la fede e la speranza. Anche nel messaggio precedente la Madonna ha detto “le radici della fede sono la preghiera e la speranza”.

Perciò, figli miei, pregate, pregate, pregate col cuore”.

Intensifichiamo la preghiera quotidiana, dobbiamo pregare continuamente, cercare Dio giorno e notte, dire le nostre preghiere, il Rosario, nella Quaresima la Via Crucis, la meditazione davanti alla Croce, guardare con amore Gesù Crocifisso. “Pregate con amore, pregate con le buone opere”, e anche le buone opere sono preghiera.

Pregate perché tutti conoscano mio Figlio, che il mondo cambi, che il mondo si salvi”. Preghiamo per la conversione del mondo, perché gli uomini ritornino alla fede, perché cerchino non l’uomo, ma Dio.

Dobbiamo pregare perché tutti conoscano Gesù, Lui solo è il Salvatore del mondo, Lui solo è la via, la verità e la vita, Lui solo è il mediatore tra Dio e gli uomini, è il solo Salvatore, il solo Signore, testimoniarLo con la nostra vita, in modo tale che il mondo cambi e che il mondo si salvi.

Non solo pregare, ma “vivete con amore le parole di mio Figlio”.

Non giudicate, ma amatevi gli uni gli altri”, questo è un programma di vita, giudicare è come dire: “io sono buono e gli altri sono cattivi”.

Guardiamo tutti con passione e con amore, più sono lontani, più guardiamoli con compassione, “affinché il mio Cuore possa trionfare”, e così noi, apostoli del suo amore, aiutiamo la Madonna e il suo Cuore Immacolato a trionfare, ma questo trionfo avviene nei nostri cuori e poi si diffonde nel mondo.

Vi ringrazio!"

In questo messaggio c’è tutta la preoccupazione della Madonna che il mondo si perda. Vi do un consiglio: scrivete il messaggio del 25 febbraio e il messaggio del 2 marzo e così ogni giorno leggetelo, fino al mese prossimo e vedrete che ricchezza straordinaria troverete, quale nutrimento spirituale per la vostra anima e vi renderete conto che lo capirete ogni volta di più, chiedendo anche la grazia dello Spirito Santo per farvi comprendere queste bellissime parole della nostra Madre.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

venerdì 7 aprile 2017

Angolo teologico – Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori (28) – Messaggi a Marija del 25 marzo 2017 ed a Mirjana del 2 aprile 2017


Messaggio a Marija del 25  marzo 2017
"Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito tutti ad aprire i vostri cuori alla misericordia di Dio affinché attraverso la preghiera, la penitenza e la decisione per la santità iniziate una vita nuova. Questo tempo primaverile vi esorta, nei vostri pensieri e nei vostri cuori, alla vita nuova, al rinnovamento. Perciò, figlioli, io sono con voi per aiutarvi affinché nella determinazione diciate SI a Dio e ai comandamenti di Dio. Non siete soli, io sono con voi per mezzo della grazia che l'Altissimo mi dona per voi e per i vostri discendenti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


Commento teologico

Dopo l’invito pressante ad essere accoglienti e aperti alla divina misericordia, la Vergine espone due grandi luminose indicazioni: la prima riguarda la nostra vita cristiana e la seconda il nostro atteggiamento interiore verso Dio. Vediamone una alla volta:

1. La vita nuova nel rinnovamento di santità. Quando si parla di “vita nuova” non si intende il modo di vivere terreno e materiale, ma una esistenza rinnovata nello spirito e nell’animo. Si tratta cioè di ricuperare e fare riemergere in noi gli aspetti più alti e nobili della nostra maniera di esistere, in modo da distaccarci dalla usuale mediocrità, o meglio, da un compromesso costante tra le esigenze forti e luminose della fede cristiana e il nostro comodo personale e il nostro egoismo ed edonismo. La Vergine ci scuote per essere consapevoli che, oggi, nei tempi difficili in cui ci troviamo, non è sufficiente una vita cristiana superficiale a fior di pelle e piuttosto esteriore, priva di entusiasmo e di impegno costante. Occorre fare il salto o passaggio dalla mediocrità alla santità quale atteggiamento di totale riferimento a Dio e al suo amore, che deve riempire il nostro animo e renderci svegli e dinamici nel seguire i suoi insegnamenti. Maria SS.ma allude alla “stagione primaverile” e al “tempo di grazia” della Pasqua ormai prossima per sollecitare l’anima a uscire da un torpore spirituale e da una sonnolenza insignificante: “questo tempo primaverile vi esorta, nei vostri pensieri e nei vostri cuori, alla vita nuova, al rinnovamento”.

Ella ci elenca le strade da percorrere o i mezzi da usare: “attraverso la preghiera, la penitenza e la decisione per la santità iniziate una vita nuova”. Sono i tre armamenti che ci consentono di risollevarci e riprendere un cammino vigoroso, coraggioso e fruttuoso ... Con “la preghiera” ardente e sincera si ravviva il nostro atteggiamento verso Dio, facendolo il centro e la fonte di tutte le nostre movenze: pensieri, sentimenti, azioni. Si riaccende la lampada fulgida del primato del Signore, cioè del primo sommo comandamento: «amerai il Signore tuo Dio con tutte le tue forze». Se ci poniamo in tale disposizione verticale, avremo la luce, la forza, la guida sicura per camminare sui sentieri della santità, che non è altro se non vivere in costante unione con Dio e muoversi sotto le sue mozioni e indicazioni. Vi è poi “la penitenza” quale impegno concreto di manifestare il nostro amore al Signore con il sacrificio e le sofferenze che accettiamo e affrontiamo nel suo nome santissimo. In effetti la preghiera si fa vita se è accompagnata dal sacrificio, come questo si fa strumento di bene se sostenuto e vivificato dalla preghiera. Infine occorre un forte scossone che ci fa “decidere per la santità”. Ciò significa che non possiamo attuare un autentico cammino di santità se la nostra volontà non si decide in modo radicale e totalizzante ad essere sempre conformi al divino volere ed eseguire i suoi santi amabili comandamenti. Dalla volontà e dai buoni propositi nasce il nuovo modo di pensare e di agire che ci porta sui sentieri in cui troveremo i segni di una realtà più bella e buona, più sana e benefica per noi e per l’umanità. È quanto ci insegna la nostra Madre e Regina. Ascoltiamola ed eseguiamo le sue indicazioni.

2. Decisione per un SI totale a Dio. Questo secondo elemento sta a compimento e sostegno del precedente, come si è accennato. Non può esserci vera santità senza una vera interiore determinazione di aderire in tutto e per tutto a nostro Signore e alla sua Parola a cui siamo commisurati. Ma come è possibile fare una cosa del genere per noi che siamo così deboli, incostanti, pigri, immersi nelle realtà mondane? La Vergine ci viene maternamente in soccorso: “perciò, figlioli, Io sono con voi per aiutarvi affinché nella determinazione diciate SI a Dio e ai comandamenti di Dio”. Tale soccorso è molto prezioso, in quanto ci sostiene nel nostro cammino quotidiano, dove spesso siamo sommersi e distratti da mille incombenze e disimpegni, venendone come schiacciati ... La consapevolezza che Ella è al nostro fianco ci offre sollievo e ci sprona a non lasciarci sopraffare dalle numerose e travolgenti faccende mondane. Da qui si capisce il motivo della sua presenza continua in mezzo a noi e del suo generoso impegno di sottrarci al male per farci ritornare al bene vero: costruire una vita santa in Cristo Signore.

Quale meraviglia! Sapere e constatare concretamente di essere protetti, abbracciati, guidati da una così sapiente e dolcissima Madre! Lasciamo che il nostro cuore e i nostri sentimenti, i nostri atteggiamenti e le nostre azioni quotidiane siano sostenute e inebriate da un tale grande amore. Veramente in questo contesto è possibile e fattibile diventare santi. Non possiamo pensare di essere soli nell’affrontare un così rigoroso e rigoglioso cammino di santità. Ella ci assicura del suo appoggio indefesso: “non siete soli, Io sono con voi per mezzo della grazia che l’Altissimo mi dona per voi”. Che cosa di più suadente e incoraggiante? Forse, l’unica condizione necessaria è decidersi di dire il nostro SI o dare il nostro assenso pieno a Gesù per vivere una tale stupenda avventura di santificazione con Maria e per Maria sempre.

 

 

Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2017
“Cari figli, apostoli del mio amore, spetta a voi diffondere l’amore di mio Figlio a tutti coloro che non l’hanno conosciuto. A voi, piccole luci del mondo, che io istruisco con materno amore perché splendano chiaramente di uno splendore pieno. La preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo. Perciò, figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e col sacrificio. Mio Figlio vi ha mostrato la via: Lui, che si è incarnato ed ha fatto di me il primo calice; Lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare. Perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la verità. Non abbiate paura di cambiare voi stessi ed il mondo diffondendo l’amore, facendo in modo che mio Figlio sia conosciuto ed amato amando gli altri in Lui. Io, come Madre, sono sempre con voi. Prego mio Figlio che vi aiuti affinché nella vostra vita regni l’amore: l’amore che vive, l’amore che attrae, l’amore che dà vita. Questo è l’amore che io vi insegno, l’amore puro. Spetta a voi, apostoli miei, riconoscerlo, viverlo e diffonderlo. Pregate per i vostri pastori con sentimento, affinché possano testimoniare mio Figlio con amore. Vi ringrazio!”


Commento teologico

Si possono notare tre passaggi logicamente concatenati: nel primo Maria torna sul concetto che i figli suoi sono le piccole luci del mondo per diffondere la verità e l’amore di Cristo; il secondo indica l’esemplarità della grande Luce che è Gesù, il Crocifisso, dove si contempla il suo amore sconfinato; nel terzo viene esposto il senso più vero e forte dell’amore di Cristo e dei cristiani.

1. Voi piccole luci del mondo. La preoccupazione di Maria è rivolta su due fronti: l’uno riguarda le persone che ancora non hanno conosciuto il Figlio suo Gesù, cioè l’umanità non cristiana o i cristiani scristianizzati; l’altro si posa sui suoi figli che sono considerati quali strumenti più adatti per effondere l’amore di Gesù nel mondo e suscitare le conversioni a Cristo. I due intenti si collegano uno all’altro nel senso che la diffusione del Vangelo si deve effettuare in maniera sincera ed efficace. Ciò spetta propriamente a coloro che hanno devozione per Maria e ascoltano i suoi insegnamenti. I figli suoi perciò diventano l’oggetto centrale delle sue esortazioni. Essi devono essere le fiaccole ardenti che fanno risplendere la luce suprema di Cristo: “voi, piccole luci del mondo, io istruisco con materno amore perché splendano chiaramente di uno splendore pieno”. Il compito è assai impegnativo e non possiamo esonerarci dal compierlo e portarlo avanti con perseveranza. A tale scopo viene riproposta l’importanza della preghiera quale mezzo indispensabile e anche il più semplice e accessibile per effettuare la missione che la Vergine ci propone. Lo dice espressamente: “la preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo”.

Fa impressione l’insistenza sulla preghiera e l’indicazione del suo valore insostituibile, in quanto essa precisamente è adatta a portare l’amore nei cuori. In effetti la preghiera, che si eleva a Dio a favore dei peccatori, costituisce un filo robusto che fa scendere la potenza e l’amore divini dentro la creatura umana, sciogliendo la sua durezza e facendo sentire la delicatezza e la soavità dell’amore salvifico di Gesù. Non esiste altro mezzo ugualmente potente. Di ciò dovremmo prendere coscienza e non pensare che la preghiera non serva a nulla e ciò che conta è soltanto l’azione esteriore verso i poveri e i bisognosi. Non è giusto. Le creature umane hanno bisogno anzitutto di guarire le ferite del cuore, la carenza d’amore, l’inquietudine e l’amarezza, la solitudine e depressione. Sono situazioni talmente delicate e complesse che solo l’intervento divino può sanare e questo avviene in forza della preghiera che consente a Dio di scendere, toccare e guarire i malanni dell’anima e le sofferenze interiori.

La Vergine dichiara che una preghiera autentica ed efficace deve avvolgere, accompagnare e sostenere tutta l’esistenza umana nei suoi molteplici aspetti come viene detto: “perciò, figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e con il sacrificio”. Bisogna fare attenzione alla frase colta nei singoli termini che descrivono la modalità di una preghiera intensa anche come vita, pensiero e azione. Si dice anzitutto che la preghiera contiene parole ovvero è un modo di esprimersi nei confronti del Signore, ma non si può fermare solo alle parole, essa implica anche i sentimenti, nel senso che deve sgorgare dal profondo dell’animo. Inoltre comporta l’amore misericordioso, in quanto deve tradursi in opere e gesti di compassione e di pietà per i poveri e diseredati; infine la preghiera abbraccia anche il sacrificio, cioè deve essere intrisa di compunzioni e di penitenza con l’accettazione e la sopportazione di sofferenze e di prove dovute sia all’esistenza umana sia alla stessa vita cristiana.

2. Gesù, la via e la fonte della salvezza. Con questo secondo elemento si ricava il punto centrale per due ragioni: la prima è quella che la Chiesa vede in Cristo l’unico perfetto esemplare per una vera opera evangelizzatrice; la seconda sprigiona da questo tempo di Quaresima che stiamo vivendo e in cui si ricorda e si rivive la passione e la morte di Gesù sulla croce: “Lui, che col suo sublime sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare”. Per il cristiano Gesù crocifisso costituisce il libro più bello e completo e incisivo che sia mai stato scritto e vissuto, per manifestare l’amore assoluto e infinito. Ne segue che ogni discepolo non può non seguire le tracce del suo Maestro. Da qui nasce l’importanza e la vitalità del sacrificio quale compartecipazione alla passione di Cristo e insieme condivisione della Sua opera salvifica. Ma la cosa più significativa sta nel fatto che proprio lei, la Madonna, si fa espressione totale e originaria di tale amore sacrificale: “mio Figlio vi ha mostrato la via: Lui, che si è incarnato e ha fatto di me il primo calice”. Ella è “il primo calice” cioè il primo fondamentale contenitore del sangue di Cristo versato sulla croce, volendo indicare che Ella è stata prescelta, al di sopra di tutte le creature umane, per essere vicinissima al Figlio, in quanto sua Madre e cooperatrice all’evento dell’incarnazione e della salvezza attuata dal Figlio suo. Lei si definisce il calice. Sorprendente espressione per manifestare la disponibilità e la generosità con cui ha partecipato all’immolazione redentrice del Figlio. E noi, piccoli suoi figli e discepoli del Figlio, ci inseriamo in questo mirabile mistero di dolore e di amore, per diventare anche noi collaboratori e strumento per la diffusione dell’amore immenso del Crocifisso. Niente di più affascinante e coinvolgente! Dobbiamo rendercene conto per vivere e offrire ogni nostra sofferenza con l’amore a Cristo e ai nostri fratelli più lontani e peccatori.

L’esortazione successiva risulta chiara e consequenziale: “perciò, figli miei, non abbiate paura di dire la Verità”. La Verità, come sappiamo, è Gesù stesso e quindi è Lui che dobbiamo affermare con fermezza davanti al mondo non credente, è Lui che dobbiamo testimoniare con coraggio e delicatezza, è Lui che dobbiamo amare sopra ogni cosa ed è Lui che risana e guarisce le ferite di numerose persone malate, assetate di amore e disperate: “non abbiate paura di cambiare voi stessi e il mondo diffondendo l’amore”. Perciò, carissimi cristiani, facciamoci animo per essere anzitutto noi stessi inebriati dall’amore di Cristo e poi pronti a trasformare il mondo da un ambiente avvilente e oscuro a un’abitazione nuova e luminosa. Così facendo, l’intento di Maria si attua e si potrà vedere un’umanità più felice e serena perché ha conosciuto e accolto l’amore di Gesù: “fate in modo che mio Figlio sia conosciuto ed amato amando gli altri in Lui”.

3. L’amore salvatore di Cristo e dei cristiani. L’ultimo elemento è come la conclusione che raccoglie quanto è stato detto, ponendovi un’ulteriore spinta di vitalità: “prego mio Figlio che vi aiuti affinché nella vostra vita regni l’amore: l’amore che vive, l’amore che attrae, l’amore che dà la vita”. Sembra una specie di inno all’amore vero e puro. Esso vive, nel senso che non muore mai e vive in eterno, ma insieme attrae, perché intenerisce ogni cuore, anche il più duro e pietrificato. Lo dice Gesù stesso che quando è innalzato sulla croce attira tutti a sé, in forza del suo amore totale e incondizionato. Per questa ragione l’amore dona la vita ed è fecondo per sua natura come dicevano gli antichi: «amor diffusivum sui», cioè l’amore si diffonde e si propaga da solo, per sua stessa energia vitale, per la sua costituzione di dolcezza e forza, di abbandono e di alacrità. Ne segue che noi, apostoli dell’amore, dobbiamo “riconoscerlo, viverlo e diffonderlo”. Si tratta di un meraviglioso programma di vita nel presente e nel futuro.

O Vergine Madre, dal nostro cuore dolente e avvilito si innalza a te la nostra filiale e fiduciosa preghiera. Il mio cuore non desidera altro che accogliere, possedere, far vibrare e comunicare quest’Amore infinito, che tu hai portato nel tuo grembo immacolato e che hai offerto nella croce al Padre celeste per la nostra redenzione. O Madre mia, ho sete ardente di tale amore e ti chiedo umilmente di intercedere, affinché esso scenda profondamente dentro il mio cuore e lo rinnovi, lo vivifichi, lo guarisca da ogni ferita. Soprattutto ti chiedo una cosa essenziale: aiutami ad innamorarmi dell’Amore, che è tuo Figlio, in modo che non possa mai più perderlo né separarmi da esso. Soltanto quell’amore mi dona serenità, coraggio, speranza e tanto tanto fuoco per ardere d’amore, cosicché possa inondare il mondo intero. Aiutami, o Vergine Madre. Il tuo Cuore immacolato diventi il mio rifugio e il mio tabernacolo dove possa palpitare del tuo stesso amore per tuo Figlio. Amen.

 

Don Renzo Lavatori

don_renzo_lavatoriDon RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.