“Cari figli! Per la Sua misericordia, Dio mi ha permesso di essere con voi, di istruirvi e di guidarvi verso il cammino della conversione. Figlioli, tutti voi siete chiamati a pregare con tutto il cuore perché si realizzi il piano della salvezza per voi e tramite voi. Siate coscienti figlioli, che la vita è breve e vi aspetta la vita eterna secondo i vostri meriti. Perciò pregate, pregate, pregate per poter essere degni strumenti nelle mani di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
martedì 28 maggio 2019
mercoledì 15 maggio 2019
La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 aprile 2019
“Cari figli! Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
P. Livio: E’ un messaggio molto bello e ricco di spunti. C’è un’allusione al tempo che viviamo, tempo della misericordia, con riferimento alla festa di domenica prossima. Giovanni Paolo II ha voluto che la prima domenica dopo Pasqua fosse dedicata alla Divina Misericordia.
Marija: E’ vero. La Madonna in tante occasioni usa dire “questo è tempo di grazia” e oggi aggiunge “tempo di misericordia”. Io penso che questo è tempo di misericordia non soltanto per noi, ma anche per tanti che sono nel peccato, sono lontani. La Madonna dice: “Sfruttate questo tempo di grazia e di misericordia. Ritornate a Dio, ritornate ai suoi Comandamenti”.
P. Livio: La Madonna fa riferimento al "vento dell’odio e dell’inquietudine", forse pensando alla situazione generale del mondo, forse anche a queste persecuzioni nel giorno di Pasqua, con le bombe che hanno ucciso tanti bambini e tanti cristiani mentre celebravano la Pasqua in Sri Lanka.
Marija: E’ vero. E’ stato un martirio con tanti pazzi che si sono esplosi per ammazzare tanti innocenti nelle chiese. Inquietudine in tante persone perché non abbiamo più un posto sicuro... Anche nelle chiese non puoi essere tranquillo e in pace a pregare; così negli aeroporti. A Parigi è bruciata Notre Dame e non si sa ancora se è un attentato o un incidente casuale. Ci sono tante cose che creano questa inquietudine e questa incertezza. La Madonna invece ci dice che la nostra certezza e la nostra gioia deve essere in Gesù Risorto.
P. Livio: Lei dice non di essere odio e inquietudine, ma di essere amore e preghiera. Ricordo che quando ci fu quell’attentato dell’11 settembre 2001 alle due torri di New York, nel messaggio del 25 settembre 2001 la Madonna disse: " ... satana vuole la guerra e l’odio ... siate portatori di pace in questo mondo senza pace". Oggi ci dice: " ... siate amore e preghiera".
Marija: La Madonna vuole che noi siamo amore, perché Gesù è morto sulla croce per amore. Noi a Medjugorje durante il Venerdì Santo è stato bellissimo vedere i pellegrini e i parrocchiani, giovani, anziani, le famiglie nella preghiera. E’ un altro modo di vivere, con la gioia nel cuore perché abbiamo Gesù, il quale ci dà un amore enorme donando la sua vita. Gesù è colui che guariva e che guarisce anche oggi, Lui che è morto per noi sulla croce, che è risorto e che anche oggi riempie tanti cuori, riempie di vita tante persone che erano morte. Sono venute a Medjugorje e sono risorte spiritualmente a una vita nuova. Chi dalla droga, chi da situazioni incredibili, sono risorti! ... Oggi, 25 aprile, in Italia ci sono tante idee, di destra e di sinistra ... dobbiamo amare l’Italia e soprattutto dobbiamo pregare perché l’Italia ritorni a Dio, perché senza Dio non abbiamo futuro, come ci ha detto la Madonna.
P. Livio: Mi ha fatto impressione che in questo tempo pasquale, che è momento di grande gioia per la risurrezione di Gesù, la Madonna è venuta a dirci che satana fa soffiare il vento dell’odio, dell’inquietudine e del disordine. Quindi dobbiamo stare attenti a non farci travolgere e capire che il diavolo vuole distruggere questo momento di gioia e di festa che è la Pasqua.
Marija: Esattamente... Dobbiamo essere coscienti chi siamo e dove andiamo. Tante volte, quando faccio testimonianza, dico: “Cosa sono cento anni qua a confronto dell’eternità?” E noi guardiamo tante piccole cose materiali, sapendo che non porteremo niente di là. La vita è corta. La Madonna ci invita a vivere quei pochi anni che abbiamo nella gioia con Gesù Risorto.
P. Livio: La Madonna dice: " ... voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto". Cioè dobbiamo essere tali da rallegrare Gesù, da far sì che Lui sia contento di noi. Certo è Lui che dà la gioia a noi, ma anche noi dobbiamo dare la gioia a Gesù.
Marija: Alla fine la Madonna ha detto: “Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui”. Quando tante volte vedo in chiesa dei volti tanto seri, troppo cupi, mi domando dove è Gesù in questi cuori. Invece noi dobbiamo essere in ogni situazione la speranza, dobbiamo essere la gioia e la preghiera, come dice la Madonna. Soprattutto nei primi anni, quando i comunisti ci opprimevano e la nostra vita era in pericolo, in tante occasioni non sapevamo cosa fare; ma la Madonna ci diceva sempre: “Pregate, digiunate e siate testimoni”. Tante volte abbiamo detto alla Madonna: “Siamo piccoli e abbiamo paura”. E Lei diceva: “State tranquilli, Io sono con voi”. E non soltanto la Madonna, ma anche Gesù era con noi. Così ci sentivamo forti perché eravamo in Lui.
P. Livio: Questo messaggio riecheggia la Pasqua. Dice: "Siate la gioia di Gesù Risorto". E più volte ripete la parola "Risorto". Ci chiama a risorgere dal peccato, da una vita mediocre, da una fede morta e cominciare una nuova vita ....
Marija: Ancor oggi c’è gente che muore per Gesù, come vediamo in questi attentati e anche in molti missionari; o come quel giovane seminarista, Rolando Rivi, che mentre lo uccidevano ha gridato: “Io sono di Gesù”. Noi non dobbiamo morire perché nessuno ci punta il fucile, ma abbiamo bisogno di testimoniare la nostra esperienza di Dio. In Quaresima qui a Medjugorje, andando sulle Colline, nella natura, sul Krizevac facendo la Via Crucis, certo fai un po’ fatica, ma senti che il tuo cuore si riempie di una gioia che non è tua perché sei con Gesù. La Madonna dice che quando siamo con Gesù abbiamo questa esperienza di Dio, di incontro con Dio e abbiamo dentro di noi qualcosa che possiamo trasmettere agli altri. E quando abbiamo questa esperienza di preghiera e di Dio nel nostro cuore, siamo sereni.
P. Livio: La Madonna ha detto una parola nuova: "Siate fieri". Cioè non solo sereni, non solo contenti, ma fieri. Come a dire un santo orgoglio di essere cristiani, di non aver paura o vergogna di essere cristiani, perchè siamo risorti in Cristo...
Marija: Io credo che il paganesimo è così forte che ci sta soffocando e a volte sembra che non abbiamo argomenti con cui discutere. Dicono: “Dio non c’è. Io non credo.” ... E’ successo Venerdì Santo andando sul Krizevac facendo la Via Crucis, c’era una giovane coppia e alla 9° stazione vedo che il loro bambino piange molto forte. Mi avvicino e chiedo perché. La mamma mi dice: “Non ha pace perché Gesù è caduto sotto la Croce, pensa a Gesù che soffre e piange per Lui. Digli qualcosa, digli che tu hai visto Gesù”. Il bambino trattiene le lacrime, mi guarda e mi chiede: “Tu hai visto Gesù?” “Sì, ho visto Gesù”. Allora Lui è rimasto contento. Ho capito che dobbiamo dirlo: “Sì io ho visto, io ho sentito”. In verità io vedo Gesù Bambino a Natale, ma una volta, nei primi anni, quando ci hanno portato in prigione, abbiamo visto Gesù incoronato di spine e pieno di piaghe. Mi sono venute in mente le donne che cercavano Gesù nel sepolcro, ma Gesù non c’è, è risorto. E l’hanno testimoniato. Anche noi con la nostra esperienza, con la nostra vita e la nostra fede dobbiamo dire: “Io l’ho visto, io lo sento, io credo”. Dobbiamo dare la nostra testimonianza... Mi pare che oggi ci manca questa forza di testimoniare in modo semplice e aperto. Invece a volte ci vergogniamo, ci lasciamo prendere anche noi da quel vento dell’odio e dell’inquietudine ... Per questo la Madonna ci dice di pregare e di amare, perché, quando preghiamo ed amiamo, il diavolo non può fare niente...
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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
Fonte: Medjugorje Oggi
sabato 4 maggio 2019
Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 aprile 2019
"Cari figli, questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 aprile
Il messaggio della Regina della Pace è veramente commisurato alla situazione presente. Prima di tutto fa riferimento al tempo Pasquale, il tempo della Resurrezione, della vittoria di Cristo sulla morte; Cristo risorto è con noi fino alla fine del mondo.
La Madonna ha poi lo sguardo sulla festa della Divina Misericordia e dice: “Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi”, è il momento della Misericordia, del perdono dei peccati. Gesù apparendo agli Apostoli nel Cenacolo dice: “pace a voi, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno rimessi”.
La Madonna fa quindi riferimento esplicito alla situazione che la Chiesa sta vivendo: è il tempo del genocidio dei cristiani del mondo.
La persecuzione dei cristiani dall'ultimo secolo e mezzo è talmente vasta, che sono state uccise in odio della fede decine di milioni di persone.
La persecuzione dei cristiani, il sangue dei martiri è uno dei segni dei tempi ultimi secondo la rivelazione Biblica, secondo i Vangeli, secondo l'Apocalisse, questo dà, insieme all'apostasia, una collocazione al tempo nel quale viviamo.
La Madonna colloca la sua esortazione nel contesto della Pasqua, la morte non esiste per chi vive in Cristo Risorto, come Gesù stesso ha detto: “chi crede in Lui non muore, ma ha la vita eterna”.
Dobbiamo preoccuparci di non farci occupare dal vento della discordia e dell'odio, della guerra, dell'opposizione, di tutto ciò che è veleno satanico che inquina i cuori.
Dobbiamo vivere nella gioia di Cristo Risorto, vivere e alimentare questa gioia di Cristo Risorto mediante la preghiera, in particolare l'Eucarestia, unendoci a Cristo Risorto e testimoniare l'amore, la pace e il perdono.
Questa è la medicina di Dio, poi il mondo avrà le medicine che poi a volte non sono neanche molto efficaci, però non c'è dubbio che la medicina di Dio è proprio questa: combattere la menzogna con la verità, l'odio con l'amore, la discordia con la concordia, il disordine con l'ordine, ciò che è male con ciò che è bene.
La Madonna ci invita a essere testimoni coraggiosi e perfino dice che dobbiamo essere fieri di vivere in Cristo Risorto e di testimoniarLo.
Vediamo adesso il messaggio in tutti i suoi passaggi:
“Cari figli, questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi”. La prima espressione “tempo di grazia” che ricorre spesso nei messaggi della Regina della Pace, è in qualche modo specificata, con l'espressione “tempo di misericordia”. Tempo di misericordia a indicare la festa della Divina Misericordia, che San Giovanni Paolo II ha fissato come data la prima Domenica dopo Pasqua.
La Divina Misericordia è l'essenza stessa di Dio che è amore e il suo amore è più grande di qualsiasi peccato, però nel medesimo tempo si richiede da parte nostra di aprire il cuore alla Divina Misericordia; l'umiltà di riconoscerci peccatori, l'umiltà di ammettere i propri peccati, il pentimento per aver offeso Dio infinitamente buono e di essere amato, la contrizione del cuore e il proposito di una vita nuova, una vita da cristiani risorti e quindi una vita morta al peccato e viva di grazia.
Questo è il modo per ricevere la Divina Misericordia per ciascuno di noi.
Poi la Madonna descrive la situazione attuale. La Madonna vede ciò che noi non vediamo, sa benissimo che in questi attentati nelle Chiese c'è un progetto globale di persone che sono al servizio del diavolo e dice: “non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi”, non fatevi prendere da questo vento satanico, il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine, vuole l’inimicizia, il diavolo vuole l’agitazione e quindi vegliate sui vostri cuori, siate sentinelle sulle porte dei vostri cuori e chiudete le porte a questo vento grazie alla preghiera, grazie alla grazia di Cristo risorto, grazie all’invocazione perché la grazia di Dio tocchi i cuori anche di chi si è lasciato convincere dal diavolo a usare la violenza.
Nella traduzione del messaggio viene usata la parola “inquietudine”, a mio parere sarebbe più adatta la parola “agitazione”, perché in italiano la parola “inquietudine” ha qualche valenza positiva: un cuore inquieto che va alla ricerca della verità, invece qui si parla dell’opera di satana.
Il Cardinale Simoni diceva che da tante rivelazioni private pare che decine di milioni di demoni si siano abbattuti sul mondo per metterlo in agitazione, suscitare l’odio.
“Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi, non metta le radici nei vostri cuori”, perché se mette le radici nei nostri cuori, satana esercita un potere su di noi, ci usa come suoi strumento di guerra, di lotta e di odio, “vigilate, non permettere che cresca in voi questo veleno e operate perché si dissolva attorno a voi”, nei nostri habitat, nei luoghi nei quali viviamo, nelle famiglie, nelle comunità, nei rapporti umani.
“Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera”.
Lo Stato deve proteggere i suoi cittadini e deve perseguire chi compie violenza, deve giudicare secondo le leggi, ma il nostro compito è un altro: diffondere la pace di Cristo, l’amore di Cristo, il perdono di Cristo, pregare per i persecutori come ci insegnano i martiri cristiani, si prega per la loro conversione e invece del male noi diffondiamo il bene, invece dell’odio, dell’agitazione, della maldicenza, tutte espressioni della lingua biforcuta di satana, noi esprimiamo le parole del perdono, come Gesù in Croce: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
“Il diavolo vuole l’inquietudine l’agitazione e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi”.
Se siamo presi dall’agitazione, dall’inimicizia e dall’odio, diventiamo strumenti del diavolo, se invece siamo preghiera, perdono, amore, noi siamo la gioia di Gesù Risorto, siamo i suoi apostoli, i suoi strumenti, e la Madonna ci ricorda il mistero pasquale che è il cuore del cristianesimo, che celebriamo in ogni Santa Messa, “Gesù Risorto è morto e risorto per ciascuno di voi”, tutti gli uomini, compresi i non credenti, compresi quelli di altre religioni, compresi gli stessi attentatori che hanno dimostrato una impietà unica perché ridendo e scherzando si sono fatti saltare in mezzo ai bambini e noi ci chiediamo a che livello di devastazione può arrivare un cuore umano, ebbene in mezzo a questa desolazione, in mezzo a questo inferno dei cuori, “voi siate la gioia di Gesù Risorto il quale anche per loro è morto ed è risorto”, e attende che anche loro muoiano al male e risorgano a una vita nuova.
La Misericordia è per tutti, tutti pentendosi possono ricominciare una nuova vita.
“Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna”. Cristo è il vincitore, Cristo è il vivente, è il Salvatore, è il Signore, il padrone del mondo Possono farvi saltare con le bombe, ma la vostra vita è vita eterna, siete già nell’ambito dell’immortalità. “Perciò, figlioli, consapevoli che Cristo ha vinto, che in Cristo siete risorti, siete immortali, testimoniate senza paura, testimoniate l’amore, la pace, testimoniate Cristo Risorto, Cristo unico Salvatore del mondo, testimoniate la potenza della Croce che salva, e siate fieri di essere risorti in Lui”.
Risulta che sia la prima volta che la Madonna usa questa espressione: “siate fieri”, perché siamo in un mondo nel quale si cerca di ridurre i cristiani in una situazione di sudditanza psicologica e sociologica.
Ma noi che seguiamo Cristo, nella nostra umiltà, nella nostra condiscendenza piena di amore per chi ha bisogno, noi sappiamo che siamo i vincitori, siamo coloro che sono salvati, e guardiamo gli altri che sono schiavi del maligno, del male e della morte e non diciamo “vi sta bene”, non diciamo “arrangiatevi”, ma preghiamo per loro, per la loro liberazione, per la loro salvezza, per la loro conversione.
Questo dà fastidio al demonio, ruba a lui la preda che tiene nei suoi artigli,
“siate fieri di essere risorti in Lui”, la fierezza dell’umiltà, la fierezza della consapevolezza della vittoria di Cristo, la gioia di essere suoi, la gioia di poter donare agli altri quella vita eterna che è stata donata a noi.
La Madonna ci riporta sempre al cuore di tutte le cose.
Non ci pentiremo mai di aver risposto alla chiamata della Regina della Pace.
“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it
venerdì 26 aprile 2019
Messaggio a Marija del 25 Aprile 2019
“Cari figli! Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
lunedì 8 aprile 2019
Commento di Padre Livio di Radio Maria al Messaggio a Marija del 25 marzo 2019
"Cari figli, questo è tempo di grazia. Come la natura si rinnova a vita nuova anche voi siete invitati alla conversione. Decidetevi per Dio. Figlioli, voi siete vuoti e non avete gioia, perché non avete Dio. Perciò pregate affinché la preghiera sia per voi vita. Nella natura cercate Dio che vi ha creati, perché la natura parla e lotta per la vita e non per la morte. Le guerre regnano nei cuori e nei popoli, perché non avete pace e non vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello. Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 marzo
Questo messaggio è stato dato nella festa dell'Annunciazione e la Madonna, come in tutte le festività, è apparsa con la veste dorata.
Questa Apparizione, nonostante la solennità dell'Annunciazione, è durata pochissimo, circa due minuti.
Marija ha cercato di fare una piccola battuta dicendo che la Madonna aveva fretta di tornare in Cielo, perché nel giorno dell'Annunciazione si fa festa.
In realtà la Madonna può essere in terra o in Cielo nel medesimo momento.
A mio parere la brevità dell’Apparizione sta a indicare che la Madonna è triste nel vedere come ci stiamo preparando alla Pasqua.
È come se volesse dire: “vengo, ma non mi prendete sul serio, non mettete in pratica i messaggi. Vi invito alla preghiera e alla conversione e siete nella tiepidezza, siete ancora in uno stato di peccato, non avete preso sul serio il cammino quaresimale”.
E ci dice: "Cari figli, questo è tempo di grazia. Come la natura si rinnova a vita nuova anche voi siete invitati alla conversione”. Quindi la conversione è il risvegliarsi della vita così come avviene nella natura che con la primavera ricomincia a produrre germogli, fiori e frutti.
Che cos’è la vita nuova? È la vita nella grazia. La situazione invernale è tipica di chi è in peccato mortale. Chi è in peccato mortale è in una situazione di morte, è in una situazione di vuoto, di guerra interiore, di cattiveria, di egoismo, di oscurità, senza gioia e senza pace.
In che cosa consiste la conversione? La conversione consiste nel passare da uno stato di peccato mortale a uno stato di grazia, nel troncare i legami del male, le passioni disordinate, le proliferazioni dell’egoismo e dell’incredulità e spezzare le catene del diavolo.
Facciamo un esame di coscienza del male che ci intacca, che ci rende schiavi, del male che ha invaso la nostra anima, di tutte le deviazioni sulla via del male che noi percorriamo o coltiviamo durante la giornata.
“Decidetevi per Dio”. Dopo l’esame di coscienza alziamo lo sguardo verso il Crocifisso, affidando il male che abbiamo alla sua misericordia, spezzando il cuore nel dolore per aver offeso Gesù che ci ama, avendo al suo amore contrapposto il nostro disamore e il nostro egoismo.
Quindi il proposito di camminare nella vita nuova, di essere un cristiano in pace con Dio e con i fratelli: questo è l’inizio della conversione. Confessiamoci e decidiamoci per Dio.
Vediamo i passaggi con i quali la Madonna descrive la nostra situazione esistenziale: “Figlioli, voi siete vuoti e non avete gioia, perché non avete Dio”; la Madonna descrive la situazione di morte, dicendo che siamo vuoti, vuoti di valori, vuoti di fede, vuoti di carità, vuoti di speranza.
Il vuoto di bene viene riempito dal male: invece dell'amore c'è l'odio, c'è l'egoismo, ci sono i vizi capitali, invece della grazia c'è il peccato;
“siete vuoti”: il vuoto è una situazione insopportabile da un punto di vista esistenziale, perché quando siamo vuoti, siamo inquieti, infelici;
“e non avete gioia”: se ci sentiamo tristi, se ci sentiamo inquieti è perché abbiamo perso Dio, è perché non riusciamo più attraverso la preghiera a dare spazio a Dio, perché abbiamo chiuso le porte, le finestre della nostra anima e non splende più il sole e siamo nella tenebra, siamo nell'inerzia, siamo nella tiepidezza, siamo nell'abulia; “perché non avete Dio”: questa è la situazione di morte nella quale ci troviamo. “Perciò pregate affinché la preghiera sia per voi vita”. Cioè la Madonna ci dice: “da una situazione di morte nella quale vi trovate, dovete aprirvi a Dio, alla preghiera, cambiare vita”.
Poi la Madonna ha un passaggio bellissimo, mai detto prima: “Nella natura cercate Dio che vi ha creati, perché la natura parla e lotta per la vita e non per la morte”.
Se avete a casa una pianta vedete che ci sono dei ramoscelli che lottano e riescono a mantenersi verdi e a sbocciare e altri ramoscelli che rimangono secchi.
C’è proprio una lotta per conservare la vita, una lotta per uscire dalla morte invernale e ritornare a fiorire.
E così anche noi dobbiamo lottare per la nostra vita, non si esce dal peccato senza la lotta, senza il sacrificio, senza l’impegno, senza il sudore di sangue, poi, dopo, arrivano le lacrime della gioia.
Perché se sei in peccato mortale la tua vita va verso la perdizione.
Queste sono parole sante che non senti più, ma sono le parole vere del Vangelo. “Le guerre regnano nei cuori”: prima di tutto la guerra tra il bene e il male che c'è nel nostro cuore, fra la coscienza che ci rimprovera e noi che cerchiamo di acquietarla, di zittirla, che cerchiamo di soffocarla;
poi la guerra nei confronti degli altri, possono essere le persone di famiglia, possono essere le persone che incontriamo nel lavoro, nella vita, di cui parliamo male, alle quali siamo ostili, nei confronti delle quali siamo freddi, per cui non vediamo in essi dei fratelli, ma dei nemici;
“perché non avete pace”: alla situazione di vuoto, di mancanza di gioia, di mancanza di Dio si aggiunge la situazione di fermento del male, delle guerre che regnano nei cuori, della mancanza di pace.
Perché avere la pace del cuore, perché andare a letto tranquilli con la pace nel cuore e svegliarsi con la pace nel cuore e vivere la giornata con la pace del cuore, è un bene preziosissimo ed è il più grande bene che si possa avere sulla terra, ed è un anticipo del Paradiso;
“e non vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello”: questa situazione di agitazione, di cattiveria, di durezza di cuore, per cui non vediamo più negli altri dei fratelli, per cui non siamo in pace con noi stessi e diffondiamo l'inquietudine negli altri, è la situazione di morte dalla quale la Madonna vuole che usciamo!
“Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera”: ritorniamo alla preghiera personale, alla S.Messa, al Rosario, prepariamo la Confessione pasquale, prepariamo con la Pasqua a morire al peccato e iniziare una vita di grazia.
Siamo in tempi difficili, ricordiamoci che il futuro è incertissimo e quindi dobbiamo essere quei tralci verdi attaccati alla vite che non periscono mai, perché chi muore nell’anima, va alla morte eterna, chi invece vive nell’anima va alla vita eterna.
Facciamo il proposito di ritornare a Dio, alla preghiera, preparando la vita nuova della Pasqua.
“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it
mercoledì 27 marzo 2019
La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 marzo 2019
“Cari figli! Questo è tempo di grazia. Come la natura si rinnova a vita nuova anche voi siete invitati alla conversione. Decidetevi per Dio. Figlioli, voi siete vuoti e non avete gioia perché non avete Dio. Perciò pregate affinché la preghiera sia per voi vita. Nella natura cercate Dio che vi ha creati perché la natura parla e lotta per la vita e non per la morte. Le guerre regnano nei cuori e nei popoli perché non avete pace e non vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello. Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
P. Livio: Mi pare che questo messaggio riprenda il tema della Quaresima.
Marija: Esattamente. E’ un invito alla conversione. Io oggi per questa festa mi aspettavo un messaggio un po’ più festoso. Si vede che c’era festa in Paradiso, perchè la Madonna è arrivata, mi ha dato il messaggio ed è andata. L’apparizione è stata brevissima e io ho provato un po’ di invidia per la festa che oggi ci sarà stata in Paradiso... La Madonna è arrivata con i vestiti dorati, come in tutte le sue feste... Invece negli altri giorni di solito la Madonna rimane più a lungo, nella preghiera; e noi raccomandiamo le persone che ci hanno chiesto. E’ bellissimo quando raccomandiamo qualcuno, vedere la Madonna che si mette a pregare in lingua aramaica, che noi non capiamo. Di solito l’apparizione dura più a lungo quando la Madonna prega. Quando c’è una festa, pare che la Madonna abbia fretta di tornare in Paradiso a festeggiare...
P. Livio: Questo significa che la Madonna è molto libera nello scegliere il tempo della durata...
Marija: E’ vero. Non dipende da noi... Lo vedo in tante occasioni. E’ bellissimo e fonte di grande gioia vedere la delicatezza che ha per noi, come quando si avvicina, ci dà un bacio, ci abbraccia e qualche volta ci dice qualcosa di particolare per noi...
P. Livio: A volte tu hai avuto apparizioni lunghissime di una o due ore.
Marija: Sì. Una volta ero in una comunità dove abbiamo avuto giornate intense di preghiera e quando la Madonna è apparsa, ha detto che voleva pregare su ogni membro della comunità... E’ stato bellissimo, diverso da come avveniva a Medjugorje, perchè arrivavano tanti pellegrini a cercarci e tante volte non sapevamo neanche chi siamo dalla stanchezza. Durante il giorno nelle nostre case arrivavano i pellegrini, durante la notte si pregava; ci alzavamo presto, così che dormivamo tre o quattro ore per notte. Tante volte eravamo esausti. Per fortuna ognuno di noi trovava qualche famiglia o qualche comunità che ci invitava. Io avevo questa comunità e mentre ero con loro, durante le apparizioni, la Madonna pregava su ciascuno, rimaneva più a lungo e dava messaggi. Sono stati momenti di grande grazia per me e soprattutto per la comunità... Io vedevo la Madonna che pregava su ciascuno, ma queste persone non sapevano quanto la Madonna pregava su di loro. Ero io che, vedendo, dicevo quando la persona poteva andare perchè aveva finito... La Madonna pregava in lingua aramaica e io non capivo cosa diceva. Abbiamo chiesto alla Madonna in che lingua pregava e Lei ci ha detto che pregava nella sua lingua nativa.
P. Livio: A volte la Madonna non ti è apparsa. Ricordo che non ti è apparsa una settimana intera e tu sei rimasta molto male.
Marija: Sì, a volte la Madonna ci ha chiesto questo sacrificio. A Vicka molto di più. Per noi era una penitenza, ma anche occasione per meditare e pensare che questo tempo che viviamo con la Madonna è una grazia che ci dà Dio senza alcun nostro merito. E’ la stessa grazia che sta dando anche oggi che siamo ancora in tre ad avere le apparizioni quotidiane: Ivan in America, io per lo più in Italia o a Medjugorje e Vicka a Medjugorje o in Croazia a causa delle terapie per la sua schiena, perchè in Croazia ci sono questi centri dove a volte rimane per mesi. Abbiamo le apparizioni là dove ci troviamo. A volte sono andata in tanti Paesi lontani, anche con Padre Slavko, e a volte la Madonna prende l’occasione per dare dei messaggi particolari... Ogni volta ho visto una grande grazia. Mi ricordo quando siamo andati in Russia col Vescovo Padre Paul Hnilica, che Papa Giovanni Paolo II aveva incaricato di rifare in Russia l’atto di consacrazione. Abbiamo avuto dei momenti che all’occhio umano erano assurdi, ma per gli occhi della fede erano momenti di grande grazia. Tante chiese che erano chiuse da settanta anni di comunismo, in quell’occasione si aprivano e io ero quella che portava la statua della Madonna nella chiesa dopo settanta anni. Non ti dico la tenerezza e le emozioni che ho vissuto durante quei 15 giorni. Siamo partiti da Vienna fino a Mosca quasi sempre con la macchina. Era prima del crollo del comunismo. Abbiamo visto cose incredibili! ... Un giorno ci siamo trovati in un posto dove c’erano due chiese vicinissime, una cattolica e una ortodossa. C’erano tanti sacerdoti e tante persone, soprattutto malati e anziani... Hanno tolto il filo spinato che divideva gli ortodossi dai cattolici e lì ho visto l’unità dei cristiani. Il mio cuore era pieno di gioia nel vedere questo popolo di Dio che pregava la Madonna! Dalle sette del mattino fino alle nove di sera: battesimi, cresime, prime comunioni, matrimoni! Eravamo esausti, ma pieni di gioia, anche per vedere quelle chiese che erano state imbiancate dopo essere state usate come magazzini per concimi chimici, di cui avevano portato via tutti i sacchi, mentre le famiglie vi portavano le statue di S. Anna, di S. Antonio, che avevano tenute nascoste in casa e le mettevano nelle nicchie della chiesa dopo settanta anni.
P. Livio: Tornando al messaggio, visto che siamo in piena Quaresima e in cammino verso la Pasqua, fa impressione che per la terza volta di seguito la Madonna ci parli della natura. A gennaio ci ha detto: "Nel calore del vostro cuore cresca il chicco della speranza e della fede"; a febbraio ha detto: "Voi, come la natura, nascerete alla vita nuova nell’amore di Dio"; e oggi dice: "Come la natura si rinnova, anche voi siete invitati alla conversione" e anche: "Nella natura cercate Dio che vi ha creati perchè la natura lotta per la vita e non per la morte". Cioè con la Pasqua dobbiamo uscire dalla morte del peccato mortale per tornare alla vita nuova della grazia.
Marija: Esattamente. Io vedo in questo messaggio che la Madonna ci invita a lottare, come fa la natura, per uscire da un certo nichilismo, da una chiusura. Ricordo che durante il comunismo dicevano che la fede deve essere solo una cosa tua o della tua famiglia. Invece no, perchè è la mia vita. Non devo essere uno del branco, ma devo testimoniare la mia fede con libertà e con gioia perchè ho fatto esperienza di Dio. Con la primavera si risvegliano incontri di preghiera, grandi manifestazioni come il family day... Dobbiamo rinnovarci e chiederci chi siamo e cosa vogliamo. Vediamo nel mondo tanti cristiani martiri per la fede, mentre noi in Europa siamo diventati indifferenti... Dobbiamo ascoltare la Madonna e fare come per esempio S. Francesco, che era così innamorato di Dio da cercare di avvicinare tutti a Dio e alla Madonna. Anche noi con la nostra vita col nostro esempio e la nostra testimonianza... La Madonna ci chiama a vita nuova...
P. Livio: E’ forte la frase: "Voi siete vuoti e non avete gioia perchè non avete Dio".
Marija: E’ vero. La Madonna ha anche detto: “Senza Dio non avete futuro”. Cosa ci può dare l’uomo? Niente. Specialmente oggi manca la creatività e siamo tutti dipendenti da questi media, social, ecc. Siamo come pecore. Tu entri in un treno o un tram: ognuno è per conto suo, davanti al computer, al telefono. La Madonna per questo ci invita a rinnovare la nostra vita, una vita di conversione. Ricordo che nei primi anni le persone che venivano a Medjugorje non rimanevano indifferenti, non la consideravano un’esperienza solo per loro, ma, tornando a casa, coinvolgevano altre persone e dicevano: “Noi abbiamo trascorso tutta la notte sulla Collina delle apparizioni, la Madonna è apparsa... è stato bellissimo! Devi andare anche tu! Vieni con come! Fai anche tu questa esperienza!” E poi, quando fai esperienza di Dio e della Madonna, esperienza della preghiera, senti sempre più il bisogno di continuare, ... perchè la nostra anima non ha pace fino a quando non riposa in Dio (S. Agostino). Dobbiamo avvicinarci a Dio e cercarlo in ogni cosa...
P. Livio: La Madonna dice che la natura lotta per la vita e anche noi dobbiamo lottare per la nostra conversione, ... per diventare a Pasqua persone vive e non persone vuote... Per arrivare alla conversione, alla vita nuova, dobbiamo accogliere quello che la Madonna dice alla fine: "Ritornate alla preghiera". Se preghiamo, troviamo Dio; se non preghiamo, la nostra vita è vuota. Siamo a metà del cammino quaresimale e dobbiamo fare un esame di coscienza su come ci stiamo dedicando alla preghiera...
Marija: Sì. Sapete che la Madonna al venerdì ci ha chiesto di fare digiuno a pane e acqua; poi ha chiesto il digiuno anche il mercoledì. Ci invita alla rinuncia, soprattutto a rinunciare al peccato e iniziare una vita nuova... Ricordo che abbiamo fatto tante rinunce, in Quaresima solo verdura e frutta. Anche se eravamo bambini, non ci ha fatto male, anzi. Perchè il digiuno ci rinforza, ci purifica. Lo dicono anche i medici: il nostro organismo, che continua a lavorare, quel giorno si ferma e si riposa... La Madonna ci ha detto che con la preghiera e il digiuno anche le guerre si possono allontanare; non solo le guerre nel mondo, ma anche le guerre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie. Se siamo cristiani, soprattutto se siamo cristiani mariani, coraggio e avanti! ...
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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
martedì 26 marzo 2019
Messaggio a Marija del 25 marzo 2019

Marija Pavlovic comunica il Messaggio del 25 Marzo 2019 a R. Maria
sabato 2 marzo 2019
Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 febbraio 2019
"Cari figli, oggi vi invito alla vita nuova. Non importa quanti anni abbiate, aprite il vostro cuore a Gesù che vi trasformerà in questo tempo di grazia e voi, come la natura, nascerete alla vita nuova nell'amore di Dio e aprirete il vostro cuore al Cielo e alle cose celesti. Io sono ancora con voi perché Dio me lo ha permesso per amore verso di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 febbraio 2019
Come sapete i messaggi del 25 del mese sono rivolti alla Parrocchia di Medjugorje e a tutti quelli che hanno risposto alla chiamata.
Sono molto più brevi di quelli del 2 del mese, ma sono comunque intensi e originali.
Questo messaggio ha alcune parole nuove particolarmente significative, che rallegreranno il cuore di molti. La Madonna ci invita alla conversione con un’espressione, questa volta, diversa: “vi invito alla vita nuova”.
Cos'è la conversione? La conversione è l'inizio di un vita nuova in Cristo Gesù. Che cosa implica? Implica il convergere, il girare: se sei sulla strada che porta alla rovina, devi uscire fuori e decidere di prendere la strada che porta sulla via della salvezza.
Cos'è la vita nuova della conversione? È la morte al peccato!
Lasciare il peccato e le occasioni di peccato, lasciare una vita nelle tenebre e nell’ombra della morte, spezzare le catene della schiavitù, tagliare le radici dei vizi, spezzare il dominio del diavolo sulla nostra vita, il dominio della menzogna, il dominio dell'iniquità e decidere la conversione, decidere di aprire il cuore a Cristo, di accogliere la sua parola, la sua grazia, il suo amore e, con la collaborazione della nostra volontà, incominciare una vita nuova, una vita di preghiera, una vita nuova nell'osservanza dei comandamenti di Dio e dei precetti di Dio, delle parole del Vangelo vissute nella nostra vita.
Si inizia una vita anche di pratica Sacramentale attraverso l'Eucarestia, la Santa Messa, la Confessione, si diventa uomini nuovi, creature nuove, in Cristo Gesù. La conversione è una vita nuova.
La Madonna questa volta fa una “battuta”, che lì per lì sorprende, ma che ha un grande significato, e dice: “non importa quanti anni abbiate”.
La conversione è un fatto che riguarda tutti, è una chiamata universale che riguarda tutte le età, dai giovani agli anziani.
Ebbene tutti sono chiamati a uscire fuori dalla vita racchiusa nel labirinto del mondo, nelle tenebre del mondo, una vita intramondana, senza apertura sull'eternità, senza apertura alla trascendenza, alla grazia di Dio. Tutti sono chiamati a uscire fuori e a convertirsi, quindi “non importa quanti anni abbiate”.
Anche un istante prima della morte, siamo chiamati alla conversione.
Anche gli anziani devono avere la forza di cambiare vita, di non lasciarsi andare, di non arrendersi all'incredulità, di non arrendersi al peccato, anche i giovani sono chiamati alla conversione e non a dire: “intanto che sono giovane mi godo la vita e poi..”, non è un godere la vita, è un dissipare la vita, dicendo: “magari da vecchio mi converto”.
No, la chiamata alla conversione, alla vita nuova è per tutti!
La Madonna in questo messaggio fa accenno alla stagione nella quale viviamo e dice: “come la natura” in questo mese di Marzo si risveglia e rinasce, così anche voi dovete lasciare l'inverno del peccato e “nascerete alla vita nuova nell’amore di Dio”. “aprite il vostro cuore a Gesù che vi trasformerà in questo tempo di grazia”, il tempo di grazia che è la Quaresima.
Non dimentichiamo mai che la conversione è prima di tutto opera di Dio, perché se Dio non venisse a cercarci, se noi non fossimo inquieti e scontenti di una vita di peccato e di una vita senza Dio, se non avessimo neanche la nostalgia di Dio, il desiderio di Dio, saremmo come i pipistrelli che si sono abituati al buio della notte e poi quando escono fuori rimangono accecati. Attraverso questa scontentezza Dio ci chiama, ci fa sentire la Sua presenza, dunque è Dio che prende l'iniziativa di chiamarci a vita nuova, è il Suo amore; però a noi tocca aprire il cuore!
Cosa vuol dire: aprire il cuore? Aprire il cuore vuol dire andare oltre le realtà di questa terra, andare oltre l'effimero, andare oltre il confine angusto della finitezza, uscire fuori dalla galleria dove ci siamo rinchiusi come le talpe; uscir fuori, andare oltre l'orizzonte del visibile, l'orizzonte del passeggero e così “aprirete il vostro cuore al Cielo e alle cose celesti”, e quindi prendere consapevolezza che la terra è il luogo dove noi siamo di passaggio, siamo pellegrini.
Il concetto di essere pellegrini sulla terra è fondamentale per la comprensione della vita cristiana. Noi siamo in viaggio verso una meta che è oltre il tempo, oltre la morte, è la meta del Cielo, “il Cielo è la meta a cui dobbiamo tendere”, dice la Madonna, e quindi concepire la vita come un pellegrinaggio verso l'eternità da fare giorno per giorno.
E quando siamo stanchi, perché ovviamente è un pellegrinaggio difficile, un combattimento spirituale, abbiamo bisogno dell'acqua viva della Grazia, abbiamo bisogno dei Sacramenti, in particolare la Confessione, la Comunione, abbiamo bisogno della preghiera personale, abbiamo bisogno degli “indicatori di strada”, come li chiama la Madonna, che sono i “dieci comandamenti”. Guardando la meta riprendiamo coraggio, non fermiamoci, non guardiamo indietro e se si cade ci si rialza!
Questa è la fatica quotidiana del cammino spirituale, che questa decisione di rinascere in Cristo possa maturare in questo tempo di Quaresima!
“Io sono ancora con voi perché Dio me lo ha permesso per amore verso di voi”. Poi la Madonna, nella parte finale, risponde a quelli che, come Lei dice: “non l'hanno accolta, a quelli che non la prendono neanche in considerazione”.
La Madonna ha frasi abbastanza amareggiate, amare, a questo riguardo, tante volte ha detto: “come in altre parti sono venuta a voi, così anche qui vengo per invitarvi alla preghiera, per invitarvi alla conversione, per invitarvi a rinascere, per risvegliare la fede. Perché vi stufate? Perché mormorate? Perché vi infastidite per la mia presenza? La mia presenza è per voi, è un segno del mio amore materno, è un segno dell'amore di Dio e io ho chiesto all'Altissimo di rimanere così tanto tempo qui in mezzo a voi, perché voi vi state perdendo, figli miei!”
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Questo appello alla vita nuova è il messaggio che la Madonna ci dà in questo tempo di Quaresima.
Rileggiamo in questo periodo i messaggi della Madonna, così a forza di sentirli, noi assimiliamo il linguaggio della Madonna, il suo modo di pensare, il suo modo di parlare e così si vede che siamo i suoi figli.
“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it
La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 febbraio 2019
Cari figli! Oggi vi invito alla vita nuova. Non importa quanti anni abbiate, aprite il vostro cuore a Gesù che vi trasformerà in questo tempo di grazia e voi, come la natura, nascerete alla vita nuova nell'amore di Dio e aprirete il vostro cuore al Cielo e alle cose celesti. Io sono ancora con voi perché Dio me lo ha permesso per amore verso di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
P. Livio: So che sei influenzata ... Come hai interpretato la frase "Non importa quanti anni abbiate?" E’ la prima volta che parla così.
Marija: Penso che la Madonna ci dica che non possiamo dire: chi sono, da dove sono, quanti anni abbiamo: siamo tutti chiamati dalla Madonna. Siamo tutti giovani per il Paradiso. Sia i vecchi come anche coloro che sono appena nati, grazie a Dio, sono tutti chiamati alla vita eterna. Per questo credo profondamente che la Madonna ci sta ripetendo: “Cominciate una vita nuova, non è mai troppo tardi. Lasciate il peccato e cominciate una vita di santità”.
P. Livio: Allora anche se anziani e magari un po’ pigri nella vita spirituale, possiamo ritornare giovani, nascere a vita nuova... Come dice il salmo: "Nella vecchiaia daranno ancora frutti e saranno vegeti e rigogliosi" (Salmo 91,15).
Marija: E’ vero. Le persone più anziane hanno più tempo, hanno più possibilità di pensare e pregare. I più giovani sono invece presi da tante cose. Ma siamo chiamati tutti a cominciare il nostro cammino di vita nuova con Dio. Già la Madonna ci ha detto: “Senza Dio non avete né futuro, né vita eterna”. Anche stasera la Madonna ci sta aiutando e dicendo di ritornare a Dio, di aprirci alla vita eterna e a pensare che Dio c’è; perché tanti non credono... Una nonna mi ha raccontato che quando parla ai suoi nipoti, la ubbidiscono. Quando invece parla la mamma, tante volte le parole entrano da un orecchio e escono dall’altro. I nonni sono segno di esperienza, di stabilità... Quello che lasciamo ai nostri nipoti, resterà per sempre. Diamo Dio e non tanto le cose materiali. Diamo Dio: è la cosa più bella che possiamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti.
P. Livio: La Madonna ricorda la primavera: "Nascerete alla vita nuova come la natura". D’inverno è un po’ come la vita nel peccato mortale, la vita senza la grazia, quando siamo rami secchi; ma come la natura si risveglia, ritorna la vita. Possiamo dire che chi è senza Dio, è un ramo secco anche se giovane.
Marija: Come quando la Sacra Scrittura parla delle ossa secche, ma poi, col soffio di Dio, riprendono vita. Noi dobbiamo permettere a Dio che ci arrivi il suo soffio attraverso la preghiera, la lettura della Sacra Scrittura. La Madonna ci ha detto di mettere la Sacra Scrittura in un posto visibile e di leggerla ogni giorno...
P. Livio: Mi ha colpito questa frase che ricorre in tanti messaggi: "Aprite il vostro cuore al Cielo e alle cose celesti". ... La Madonna ci ricorda che siamo passeggeri. Credo che sia perchè oggi tanti pensano che la vita sia solo questa sulla terra e che con la morte finisce tutto.
Marija: Penso che la Madonna voglia dirci che tutte le schiere di angeli, arcangeli, santi, martiri e anche i nostri morti noi li possiamo chiamare e pregare ogni giorno. In modo particolare ha chiesto di pregare per le anime del purgatorio perché loro non possono pregare per sè stesse, ma possono intercedere per noi presso Dio. Dobbiamo sempre pensare alle cose celesti e a quelli che ci hanno preceduto e ci hanno dato l’esempio con la loro vita.
P. Livio: Questa è la comunione dei santi. In passato la Madonna ha detto di essere inviata dall’Onnipotente e anche in questo messaggio dice: "Io sono ancora con voi perchè Dio me lo ha permesso". Sembra quasi che la Madonna chieda a Dio di poter prolungare la sua presenza.
Marija: E’ bellissimo questo. Nella sua umiltà dice a tutti noi di fare come Lei, serva di Dio e obbediente: di permettere a Dio di guidare la nostra vita. Anche la presenza della Madonna a Medjugorje è un dono per l’umanità. Credo che questo non l’abbiamo tanto capito. Oggi l’uomo diventa sempre più egoista, sempre più prepotente. Invece la Madonna ci invita alla preghiera, alla conversione, alla pace, al rispetto, all’amore, alla condivisione, come hanno fatto i primi cristiani. Ma ci sono tante incertezze, c’è chi accumula cose materiali, ma quando moriremo non avremo più bisogno di niente e torneremo a Dio senza niente...
P. Livio: Questa presenza così lunga è un segno dell’amore di Dio e dell’amore della Madonna.
Marija: Sì. Si dice che Dio scrive diritto anche sulle righe storte. Oggi l’uomo è storto, l’umanità è storta. Abbiamo visto in questi giorni anche nella stessa Chiesa questa pedofilia, queste situazioni incredibili. Come si può arrivare a situazioni così? Agli occhi del mondo questa piaga oscura il cristianesimo, ma dimentichiamo tantissimi sacerdoti che sono vissuti per Dio e per il prossimo, che, come Madre Teresa hanno sacrificato tutta la loro vita per gli altri, per i più bisognosi. Io credo che la Madonna è qua per così lungo tempo per dirci che questa è una opportunità per noi e per questa umanità: ritornare a Dio, a una vita nuova.
P. Livio: Tu, Vicka e Ivan avete ancora l’apparizione ogni giorno. Quando vedi la Madonna cosa provi?
Marija: E’ un Paradiso! Mi mette voglia di Paradiso. Tutte le volte vorrei attaccarmi al suo vestito e non staccarmi più perché è troppo bello quel momento, quel contatto intimo con la Madonna, che non è possibile spiegare agli altri. Per questo tante volte non ne parlo perché tanti sono curiosi ma non vanno in profondità, non capiscono... Mi colpisce il suo amore verso questa povera umanità, verso questo popolo sbandato che la Madonna vuole riportare a Dio... La Madonna qualche volta appare triste, a volte sorridente; qualche volta seria, a volte gioiosa. In questo ultimo tempo soprattutto la vedo molto decisa, desidera aiutarci con una forza che esce da Lei. La Madonna è la speranza per questa umanità. A volte noi ci arrendiamo e diciamo che arrivi ciò che deve arrivare. Invece Lei è sempre pronta ad accoglierci, ad amarci, convertirci, chiamarci per portarci a suo Figlio Gesù... Mi sembra una imperatrice che sa di avere dietro di sé un esercito e sa che vincerà. Lei è positiva.
P. Livio: E noi cosa dobbiamo fare?
Marija: Noi dobbiamo convertirci, pregare e amare. Come diceva S. Agostino: “Ama e fai quello che vuoi”. Quando abbiamo Dio e rispettiamo la sua legge, Lui ci guiderà e ci aiuterà a vivere, a capire, crescere e migliorare ogni giorno.
P. Livio: Nell’ultimo messaggio che ha dato a Mirjana, ci ha detto: "Non dovete aver paura di difendere la verità". Vuol dire che la verità di Cristo è attaccata e noi dobbiamo difenderla.
Marija: Perché oggi noi cristiani siamo tiepidi e un cristiano tiepido non ha niente da dare. Adesso nel tempo della Quaresima siamo chiamati alla conversione, alla vita nuova. Quando siamo pieni di Dio, possiamo dare Dio agli altri. Se siamo vuoti, se non preghiamo, non andiamo ai Sacramenti, non andiamo alla Messa, non abbiamo niente da dare... Una volta ha detto che dobbiamo dare agli altri l’amore che Dio dà a noi, ma se noi non l’abbiamo... Così per la fede... Il messaggio della Madonna all’inizio non lo capisci, ma se lo rileggi più volte, cominci a meditarlo pezzo per pezzo, ti entra nel cuore, poi nella mente e cominci a cambiare anche il tuo linguaggio. Senti il bisogno di condividerlo con altri, di coinvolgere e offrire ad altre persone quello che vivi tu, l’esperienza di Dio nel tuo cuore... Ricordo che una volta in Quaresima la Madonna ci ha mandato sul Krizevac: c’era la bora e tanto freddo... Quella notte la Madonna ci ha detto che voleva da noi una novena, ogni sera. Alla fine ha pregato su di noi e noi le abbiamo offerto i nostri sacrifici. Ci ha detto: “Mi avete aiutato in un progetto”. Poco dopo abbiamo sentito di catastrofi in Arabia Saudita e alcune persone ci hanno detto che era avvenuto un miracolo. Quante volte! Un amico che è ammalato, un altro senza lavoro, senza casa, altri che hanno bisogno di pace, altri di Dio: tante volte vediamo la potenza della preghiera. La preghiera non ha limiti, la preghiera va oltre. Per questo non dobbiamo stancarci di pregare...
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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
Fonte: Medjogorje Oggi
martedì 26 febbraio 2019
Messaggio a Marija del 25 febbraio 2019

Marija comunica il Messaggio del 25 febbraio 2019 a R. Maria
mercoledì 30 gennaio 2019
La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 gennaio 2019
“Cari figli! Oggi, come madre vi invito alla conversione. Questo tempo è per voi, figlioli, il tempo del silenzio e della preghiera. Perciò, nel calore del vostro cuore cresca il chicco della speranza e della fede e voi, figlioli, di giorno in giorno sentirete il bisogno di pregare di più. La vostra vita diventerà ordinata e responsabile. Comprenderete, figlioli, di essere di passaggio qui sulla terra e sentirete il bisogno di essere più vicini a Dio e con l’amore darete testimonianza della vostra esperienza dell’incontro con Dio, che condividerete con gli altri. Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Si. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
P. Livio: Questo messaggio sembra un invito ad entrare negli esercizi spirituali: silenzio, preghiera e conversione.
Marija: Mi sembra che ci stiamo avvicinando alla Quaresima.
P. Livio: Oggi è la festa della conversione di San Paolo: c’è anche questo riferimento molto importante.
Marija: Sì, proprio con questo invito alla conversione. Ogni due o tre mesi ci invita alla conversione. Si vede che ci stiamo allontanando e Lei, con la sua autorità di Madre, ci dice: “Convertitevi!”.
P. Livio: Secondo te, la Madonna ha scelto il 25 del mese per dare il messaggio perchè coincide con diversi altri 25? 25 gennaio conversione di San Paolo, 25 marzo l’Annunciazione, 25 dicembre Natale ...
Marija: 25 giugno anniversario. Non saprei, ma la Madonna è attenta ai momenti importanti per la Chiesa ... La Madonna non si stanca ad invitarci alla conversione, a dirci che il Paradiso ci aspetta e che dobbiamo impegnarci.
P. Livio: A proposito del silenzio, secondo te nella nostra vita così caotica riusciamo a trovare il silenzio? Per me è facile perchè vivo da solo, ma uno che vive in famiglia come fa?
Marija: Mi ricordo che già nei primi giorni delle apparizioni ha invitato tante volte il nostro gruppo parrocchiale di preghiera ad andare sulla Collina e rimanere nel silenzio ... Ricordo che questi momenti erano preziosi per la nostra vita. Penso che finché non rimaniamo noi con Dio nel silenzio, non faremo l’esperienza dell’incontro con Dio. Credo che la Madonna voglia aiutarci ad avere questo incontro con Dio. Alcuni dicono: “Io non ho esperienza di Dio. Io non credo”. Questo perchè non abbiamo dato tempo, non siamo rimasti con Lui. La Madonna ci ha detto nei primi anni: “Non conoscete una persona se non state con quella persona”. Così è con Dio se non stiamo con Lui nella preghiera. E nel silenzio sentiamo la sua voce ...
P. Livio: La Madonna ha fatto altre volte allusione al chicco di grano che viene seminato in autunno, resta sotto la neve e poi spunta a primavera; così oggi dice che col calore del nostro cuore possiamo far crescere il chicco della speranza e della fede.
Marija: Sì, credo che la Madonna stia già pensando a questo albero, che è la nostra vita spirituale, che cresce grazie alla preghiera ... e può diventare un grande albero se noi ci apriamo a Dio e alla Madonna col nostro sì.
P. Livio: E’ anche vero che, come dice la Madonna, se noi cominciamo a pregare, poi si sente il bisogno di pregare di più.
Marija: Sì. Diciamo che mangiando si impara a mangiare. Così possiamo dire che pregando si impara a pregare. Quando uno comincia a pregare, all’inizio è difficile. Qui a Medjugorje molti pellegrini cominciano a pregare come mai prima e poi sentono il bisogno di pregare di più anche ritornando a casa. Questo è uno dei frutti bellissimi di Medjugorje: la preghiera che poi diventa preghiera continua ... diventa l’esperienza personale dell’incontro con Dio. Un conto è sentire altri parlare o testimoniare e altro è l’esperienza propria di conversione e di preghiera ... Ricordo che nei primi anni qui abbiamo pregato tantissimo ... Tante volte restavamo tutta la notte sulla Collina delle apparizioni pregando. Queste esperienze sono esperienze vitali per noi oggi, perchè abbiamo avuto l’incontro con Dio, non soltanto attraverso la Madonna, ma l’incontro personale con Dio: io e Dio. La Madonna ci chiede ora di fare questa esperienza personale, ci chiama ad essere più vicini a Dio ...
P. Livio: Mi ha colpito la frase: "La vostra vita diventerà ordinata e responsabile"... Ordinata vuol dire che dobbiamo rispettare una gerarchia di valori: Dio al primo posto, le cose spirituali e l’anima al primo posto e poi tutte le cose materiali ... Responsabile può voler dire che ognuno è responsabile della propria vita e solo tu ne rispondi davanti a Dio... La Madonna dice: "Comprenderete, figlioli, di essere di passaggio qui sulla terra". Quando nella preghiera si incontra Dio, si incontra l’eternità e si capisce che la vita qui sulla terra è, come dice la Madonna, un battito di ciglia, passa presto; ma però c’è un traguardo da raggiungere. Non è vero che finiamo nel nulla, come molti pensano che con la vita finisce tutto.
Marija: E’ vero. Per questo la Madonna ha portato Jakov e Vicka fisicamente a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno: la vita non finisce qua, la vita finisce in Paradiso, ma quel Paradiso dobbiamo guadagnarlo. Per questo occorre responsabilità e mettere ordine nella nostra vita, seguendo i Comandamenti di Dio. Per questo la Madonna ci sta chiamando a proseguire questo cammino terreno, ad essere più vicini a Dio nell’amore, nella testimonianza, per fare esperienza dell’incontro con Dio.
P. Livio: Certo che se si incontra Dio, lo si può testimoniare, altrimenti siamo dei cembali squillanti non credibili. Questo vale anche per noi sacerdoti: se non incontriamo prima Dio nella preghiera, le nostre parole non riescono a convincere nessuno.
Marija: Sono convinta che tutti abbiamo bisogno di questo incontro con Dio, incontro amorevole, perchè il Signore si dona se noi siamo aperti, se diciamo il nostro “sì”, se cominciamo a mettere ordine nella nostra vita, perchè il disordine provoca solo confusione ...
P. Livio: Nella frase finale "Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Sì", mi pare di vedere un riferimento alla Giornata Mondiale della Gioventù, che ha come slogan la frase della Madonna: "Ecco la serva del Signore; si compia in me secondo la tua parola" (Lc. 1,36). Pare dica che ci deve essere il nostro "sì" come c’è stato il suo "sì" alla volontà di Dio.
Marija: Hai fatto un bel collegamento. Non avevo pensato a questo. Questo incontro con i giovani a Panama mi è caro in modo particolare perchè ci sono diversi sacerdoti e comunità molto legati a Medjugorje. Hanno fatto incontri preparatori, anche una giornata mariana ... Ho mandato loro un messaggio per dire che sono con loro nella preghiera perchè questi giorni, per l’America Latina e per i giovani di tutto il mondo, siano momenti di grande grazia ... Oggi c’è tanta confusione, tanti che si allontanano dalla fede ... La Madonna ci invita: “Ritornate alla preghiera, ritornate alla conversione, ritornate all’incontro personale con Dio” ... Grazie a Dio ci sono ancora tante persone che pregano, tanti giovani che hanno la speranza nel cuore ... C’è la speranza perchè c’è la Madonna ed è qui con noi. Lei è la Donna del “sì” e della speranza. Quando gli apostoli erano confusi, Lei ha detto: “Pregate!”. Sì, preghiamo! Oggi abbiamo un buon motivo per pregare di più nel silenzio del nostro cuore, della nostra camera, come dice Gesù. Che ogni giorno la preghiera diventi sempre più forte per poter combattere ogni male... Non dobbiamo dimenticare che questo è il tempo della Madonna, che la Madonna è con noi e noi dobbiamo con decisione, con determinazione, con orgoglio, con fede e con speranza andare avanti, pregare e testimoniare senza paura e senza vergogna la nostra bellissima fede, che Dio ci ha dato col suo amore anche attraverso la Madre di suo Figlio e che ci manda ogni giorno... Non scoraggiamoci, ma preghiamo ...
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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
Fonte : Medjugorje Oggi
venerdì 25 gennaio 2019
Messaggio a Marija del 25 gennaio 2019

martedì 25 dicembre 2018
Messaggio a Marija del 25 dicembre 2018
“Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù che è il Re della pace. Lui vi dona la pace, che questa pace non sia solo per voi, figlioli, ma portatela agli altri nella gioia e nell'umiltà. Io sono con voi e prego per voi in questo tempo di grazia che Dio desidera darvi. La mia presenza è il segno dell'amore, mentre sono qui con voi per proteggervi e guidarvi verso l'eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
martedì 27 novembre 2018
Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 novembre 2018

Cari amici, leggiamo e commentiamo il messaggio della Regina della Pace del 25 Novembre 2018 attraverso la veggente Marija.
Il messaggio del 25 novembre è chiaramente intonato al tempo di Avvento che comincia la prossima domenica. La Madonna è particolarmente attenta ai tempi liturgici della chiesa in particolare alla Quaresima, alla Pasqua e all’Avvento perché ci preparano ai due misteri principali della fede. L’avvento è il mistero di Dio che si fa uomo nel grembo della Vergine Maria che viene donato al mondo il giorno di Natale e la Pasqua è il compimento della redenzione attraverso la morte di Gesù per i nostri peccati e la sua gloriosa resurrezione.
Il tempo di Avvento cari amici, è descritto dalla Madonna come tempo di grazia, come tempo di preghiera, tempo di attesa e tempo di donazione. Cerchiamo di capire brevemente queste espressioni.
Tempo di grazia. L’Avvento non è soltanto un ricordo del Natale, di un evento storico che è accaduto, ma è un tempo in cui la grazia del Natale viene riproposta.
E’ come se il dono di Gesù, la grazia del Natale - avvenuta a Betlemme e che ha avuto come protagonisti i pastori, i magi, come tutti coloro che lo hanno accolto - venisse riproposta nel corso della storia in tutto il tempo del Natale affinché quel mistero venga rivissuto personalmente nei nostri cuori. Quello che avvenne a Natale, quando Gesù è stato donato al mondo, deve avvenire oggi per ognuno di noi. Potremmo dire molto semplicemente che il nostro cuore deve essere quella culla dove la Vergine Maria depone il bambino Gesù.
Il tempo di Natale è questo tempo di grazia che si rinnova ed è un tempo in cui dobbiamo preparare il momento d’incontro con Gesù attraverso il raccoglimento in noi stessi, attraverso la preghiera che è esperienza di Dio, esperienza del trascendente, esperienza della grazia, esperienza dell’incontro con il Signore. In questo itinerario di preghiera dovremmo anche un po’ guardare nel nostro cuore perché è nella preghiera, cari amici, che vediamo le cose sbagliate della nostra vita , ed è nella preghiera che riusciamo a capire perché siamo infelici, perché siamo inquieti. Capiremo perché esistono le tracce del male, le cattive tendenze, i cattivi comportamenti, tutto ciò che in qualche modo fa si che la nostra coscienza ci rimproveri e non ci lasci tranquilli.
La preghiera è anche tempo di ascolto della nostra coscienza per vedere in che cosa dobbiamo cambiare, per vedere dove dobbiamo operare, incidere perché il nostro cuore possa essere la culla del bambino Gesù.
Tempo di attesa, cari amici, che è un’attesa ovviamente del giorno di Natale ma anche attesa dell’incontro con Dio che avverrà sicuramente al termine dalla nostra vita perché Dio è venuto in Gesù Cristo, attraverso la Vergine Maria. Dio viene ogni Natale. Dio verrà alla fine dei tempi e per noi la fine dei tempi è il momento in cui lasceremo questo mondo. Al riguardo la Madonna ci ha detto che non c’è felicità più grande che l’abbraccio di mio Figlio. Quindi dobbiamo prepararci anche in questo senso affinché il nostro cuore sia sempre puro e pronto alla venuta del Signore.
Tempo di donazione che non va inteso nel senso “dell’elemosina”, la parola donazione implica il dono del nostro cuore a Gesù.
Il più bel regalo di Natale che possiamo fare a Gesù è un cuore natalizio, cioè un cuore pieno di pace, di amore, di perdono ed è il miglior regalo che possiamo fare anche ai nostri famigliari e a tutti quelli che conosciamo; un atteggiamento interiore di bontà, di perdono, di condivisione.
La Madonna dice “Dio si dona a voi perché voi lo amiate al di sopra ogni cosa”. Prima di tutto il primato d’amore di Dio. Dio ci ama e noi contraccambiamo quest’amore donando il cuore, nel medesimo tempo diamo agli altri quell’amore che Dio dona a noi. Perché senza l’amore di Dio noi siamo egoisti, non siamo capaci di amare, amiamo più noi stessi degli altri. Solo aprendoci all’amore di Dio saremo poi capaci di amare rettamente gli altri donando loro l’amore di Dio.
Questo avviene attraverso l’apertura del nostro cuore all’amore di Dio ma anche delle famiglie, perché Natale, cari amici, è anche la festa della famiglia, la festa della Sacra Famiglia. Non solo i cuori singoli, ma le famiglie si aprono a Dio e questo itinerario al Natale sia un tempo di preghiera di amore e di donazione.
Come dicevo allora:
*Preghiera aprendo il cuore a Dio,
*Amore rispondendo all’amore di Dio,
*Donazione dando agli altri l’amore che Dio da a noi.
C’è poi un passaggio bellissimo sul quale la Madonna non aveva mai così insistito nel passato. Sono parole nuove quando la Madonna dice “attenzione non scoraggiatevi nel fare il bene, perché difronte al male che dilaga molte volte noi ci scoraggiamo e diciamo cosa posso fare io, cosa vuole che sia il mio poco bene che faccio rispetto al male che inonda il mondo”, e ci scoraggiamo.
La Madonna già nel messaggio di Miriana, due mesi fa, ci aveva detto “anche il più piccolo gesto di bene che voi fate contribuisce a fermare l’onda del male nel mondo” e dice “non scoraggiatevi, non rinunciate a fare del bene, perché il bene è come un seme che si pianta poi diventa un grande albero”.
Non scoraggiamoci di fare il bene, come dice la Madonna “voi dovete essere come quella luce accesa, come la fiammella che impedisce a satana di rinchiudere l’umanità in una coltre di oscurità totale.” In un’oscurità totale, se accesa una piccola candela, voi potete fare le scale senza precipitare. Diversamente, se non ci fosse quella piccola candela , non riuscireste a stare in piedi.
Così la Madonna dice “attenzione! non rinunciate a fare il bene.” Ogni vostro pensiero, ogni vostro sentimento, ogni vostra azione, ogni vostra testimonianza si vede.
Dall’alto la vedono, si sentono i buoni effetti, si percepiscono, arrivano lontano. Voi pensate: quando in una famiglia c’è una persona buona, come la bontà contagia tutti gli altri. Se in una famiglia c’è una persona che perdona, questo perdono contagia tutti gli altri.
“Bonum est diffusivum sui” dice un’affermazione teologica del medioevo - “il bene diffonde sé stesso” - è come il sole che illumina e che riscalda. Così noi, cari amici, facendo il bene produciamo frutti che si vedono, si sentono e arrivano lontano. Quando facciamo questo, cari amici, il diavolo è arrabbiato. Ma quando il diavolo è arrabbiato (e magari ci fa i dispetti, perché fa anche molti dispetti attraverso gli altri, attraverso le situazioni, e manifesta tutta la sua rabbia nei nostri confronti perché preghiamo , perché testimoniamo, perché siamo fedeli), noi dobbiamo essere contenti, vuol dire che siamo sulla buona strada. Invece quando il diavolo ti lascia stare, non ti tocca è perché ormai ti ha al guinzaglio, (come il gatto che ormai ha sistemato i topi e quindi va a caccia di altri)… così fa il diavolo, quando ti ha sistemato, ti ha iniettato il suo veleno, per cui ormai sei paralizzato, va alla caccia di altri, di quelli che pregano, che testimoniano , che fanno il bene. Quindi quando tu vedi che il diavolo è arrabbiato devi fregarti la mani di gioia perché vuol dire che sei sulla buona strada. Perciò il nemico è arrabbiato e usa tutto per allontanarti dalla preghiera.
La Madonna sempre gentilmente ci ringrazia “per aver risposto alla chiamata” però domandiamoci se abbiamo risposto alla chiamata e se meritiamo quest’affermazione della Madonna che in qualche modo ci promuove. Sappiamo che lei dice “molti mi hanno accolto ma un numero enorme neanche mi prende in considerazione”. Guai a noi se dovessimo essere computati in questo numero enorme che dopo 37 anni e più, in cui la Regina della Pace è stata presente, noi non abbiamo approfittato.
Fonte: RadiMaria
La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il Messaggio del 25 novembre 2018
“Cari figli! Questo tempo è tempo di grazia e di preghiera, tempo di attesa e di donazione. Dio si dona a voi perché lo amiate al di sopra di ogni cosa. Perciò, figlioli, aprite i vostri cuori e le vostre famiglie affinché quest'attesa diventi preghiera ed amore e soprattutto donazione. Io sono con voi, figlioli e vi esorto a non rinunciare al bene perché i frutti si vedono, si sentono, arrivano lontano. Perciò il nemico è arrabbiato e usa tutto per allontanarvi dalla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
P. Livio: Mi sembra un messaggio intonato al tempo di Avvento che ci vuol preparare al Natale.
Marija: Sì, è un bellissimo messaggio adatto per questo tempo di Avvento, che è “tempo di grazia, tempo di preghiera, tempo di attesa e di donazione”, come dice la Madonna.
P. Livio: L’Avvento stesso è un tempo di grazia e poi anche un tempo di attesa, nel senso che il Natale non è soltanto un ricordo, ma è veramente un evento che deve avvenire nei nostri cuori.
Marija: E’ vero: nei nostri cuori, ma la Madonna dice anche nelle nostre famiglie...
P. Livio: Ci sono tante cose che aiutano a preparare il Natale. Certo al primo posto c’è la preghiera. Però, specialmente nelle famiglie, ci sono tante cose che aiutano a ricordare questo evento... e non fare un Natale consumistico. Che consigli daresti tu?
Marija: Qui da noi c’è una bellissima usanza nel tempo di Avvento, una Messa al mattino presto, durante la quale una volta si accendevano le candele e non la luce elettrica. E’ una Messa molto frequentata. Anch’io, se sono a Medjugorje in tempo di Avvento, la frequento... E’ una tradizione croata, non so esiste in Italia...
P. Livio: Il pericolo oggi, anche nelle famiglie cristiane, è che questo tempo di Avvento sia un tempo in cui si corre per il consumismo. Sono anche cose belle, ma guai a noi se mancasse la preghiera personale e la preghiera nelle famiglie. E’ bene fare cose belle come i presepi, in modo tale che si ricorda veramente chi è il festeggiato, che cioè il Natale è il giorno in cui è nato Gesù, il giorno del suo compleanno.
Marija: E’ vero, perchè sta diventando solo un fatto consumistico, mentre la Madonna ci sta dicendo che deve essere un tempo di attesa, un tempo di preghiera, di grazia e di donazione. Anche un tempo di amore, un tempo di Dio, in cui siamo chiamati a mettere Dio sopra ogni cosa.
P. Livio: Di donazione... Certo, Dio si dona a noi perchè lo amiamo, ma è anche la donazione che la Madonna si aspetta da noi, il dono del nostro cuore. Penso che sia il più bel dono che possiamo fare prima di tutto a Gesù nel giorno di Natale.
Marija: Ti ricordi quando nei primi anni a Natale la Madonna ha chiesto al nostro gruppo di preghiera di offrire a Gesù Bambino nel presepe un fiore come segno della donazione del nostro cuore? Io ricordo questo fatto con nostalgia e tanta gioia. Eravamo bambini e c’era tanto entusiasmo, che qui a Medjugorje si vive con uno spirito particolare, perchè qui la Madonna regna, questa è la sua terra e quando Lei parla, si ascolta in modo speciale. Sembra che tutto diventi un po’ “celeste”. Anche le cose quotidiane quelle non tanto importanti, qui a Medjugorje diventano bellissime, perchè tutto vediamo con gli occhi della Madonna, con occhi “celesti”. Per cui quando la Madonna chiedeva qualcosa, quella cosa dovevamo farla e questo ci dava una gioia immensa. Ricordo che per quel Natale cercavamo un fiore, ma qui a Medjugorje durante il comunismo non c’erano fiori. C’erano solo garofani rossi perchè era il fiore ufficiale del comunismo. Così siamo andati a cercarne fino a Mostar, a Ljubuski, lontano, per poterlo donare a Gesù...
P. Livio: A Medjugorje c’è anche la bellissima tradizione del presepe vivente...
Marija: Durante il comunismo questo era proibito. Ma adesso possiamo mettere un presepe anche davanti alla casa, sul balcone, sulle finestre. Cerchiamo di dare un segno; per noi il presepe è importante. Possiamo mettere anche una luce, una candela, uno scritto di “Buon Natale”. A volte in un negozio chiedo una cartolina per Natale e mi danno Babbo Natale, alberi o altro. No, per me il Natale è il presepe.
P. Livio: Tanti fanno festa a Natale senza sapere chi è il festeggiato.
Marija: Sì, oggi c’è tanta confusione. Noi dobbiamo testimoniare proprio questo. Non dico che non dobbiamo fare l’albero di Natale, ma soprattutto facciamo il presepe.
P. Livio: Poi in questo tempo di Avvento dobbiamo rinverdire il Rosario in famiglia, che è il modo migliore per prepararci al Natale.
Marija: E’ una bella sfida. Cominciamo a vivere questo tempo. Poi diventa vita, diventa normale. Così ha fatto la Madonna con noi all’inizio. Ha cominciato a chiederci di pregare sette Padre nostro, Ave Maria, Gloria più il Credo. Poi, pian piano, sempre di più, dicendo: “Finchè la vostra vita diventi preghiera”. Non dico che dobbiamo pregare 24 ore, ma il nostro cuore deve sì pregare 24 ore...
P. Livio: Mi ha molto colpito una cosa che c’è nel messaggio di oggi e c’era nel messaggio dato a Mirjana il 2 ottobre, dove la Madonna ha detto che "Anche il più piccolo bene, il più piccolo segno d’amore, vince il male sempre più visibile". Oggi dice la stessa cosa in modo ancora più forte: "Vi esorto a non rinunciare al bene perchè i frutti si vedono, si sentono e arrivano lontano". Forse noi non ci rendiamo conto che il bene, la verità, l’amore, le cose belle, hanno una importanza fondamentale perchè nel mondo il bene vince sul male... Non siamo consapevoli quanto sia importante durante la giornata dire una preghiera, dire una parola buona, dare una testimonianza, fare un’opera buona... Il bene è silenzioso ma inarrestabile e arriva lontano...
Marija: Io l’ho visto soprattutto nei primi anni quando i pellegrini poi tornavano portando altri pellegrini, perchè erano pieni di entusiasmo che trasmettevano... Oggi spesso siamo negativi, siamo pessimisti, chiusi dentro noi stessi. Per questo la Madonna ci chiama ad essere amore, ad essere preghiera, ad essere donazione per gli altri... Se viviamo così, la Madonna ci mette in guardia dicendo che il nemico è arrabbiato e fa di tutto per allontanarci dalla preghiera. Non dobbiamo però temere. La Madonna ha detto una volta che il diavolo è legato ad una catena... Una persona che prega, è una persona che crede, una persona positiva, ottimista, ha tante cose da dare, da condividere. Uno che non prega è persona negativa, non ha nulla da donare.
P. Livio: Nel tempo di Natale il segno più concreto della conversione è la confessione. Un tempo c’erano file enormi ai confessionali... Ora sta un po’ riprendendo, anche grazie alla Regina della Pace. Dobbiamo capire che non possiamo accogliere Gesù nel nostro cuore se siamo nel peccato mortale.
Marija: ... Soprattutto oggi a noi cristiani manca la gioia di essere cristiani. Ci sono persone che stanno morendo per Gesù in tante parti del mondo e noi, che siamo in questa Europa opulenta, siamo così insignificanti, indifferenti. Sto cercando con la mia vita di trasmettere questo: dobbiamo essere dei testimoni con entusiasmo... Ieri abbiamo ricordato il diciottesimo anniversario della morte di Padre Slavsko e il giorno dopo, come oggi, la Madonna ha detto nel messaggio: “Vostro fratello Slavko è nato al Cielo e intercede per voi”. Con quale entusiasmo Padre Slavko ha vissuto la sua vita! Quando l’hanno mandato a Medjugorje perchè ci seguisse essendo psicologo si è innamorato della Madonna e dei suoi messaggi: è diventata la sua vita. Con entusiasmo e una gioia immensa. Mi ricordo che veniva in casa nostra anche solo per dieci minuti, ma lasciava il segno e i bambini mi dicevano: “Che bello quando Padre Slavko arriva a casa nostra!”. Quando vedeva i malati psichici, diceva: “Devono rimanere a Medjugorje, perchè se noi qui, dove c’è la Madonna, non diamo loro la speranza, chi darà loro la speranza?”. Non siamo neanche coscienti di questa speranza che Dio ci sta dando attraverso la Madonna. Vediamo che il mondo va male, che a tantissimi non interessano i suoi messaggi... Io mi arrabbierei; invece Lei è sempre positiva, ha sempre speranza. La Madonna vuole portarci tutti in Paradiso.
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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria
... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
Fonte: Medjugorje Oggi