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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 26 settembre 2015

Messaggio a Marja del 25 settembre 2015

"Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. La preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia e voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio. Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perché la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Marija Pavlovic comunica a R. Maria il Messaggio del 25 Settembre 2015

grazie a Vittorio

venerdì 25 settembre 2015

L’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare

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Numerosi pellegrini evidenziano che la cosa che più li colpisce a Medjugorje è l’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare. A partire dal primo settembre, nella parrocchia di Medjugorje, essa si tiene il martedì ed il sabato dalle ore 21:00 alle ore 22:00, ed il giovedì dopo la Santa Messa serale. Ogni 25 del mese si svolge altresì l’Adorazione notturna: l’Adorazione comunitaria inizia alle ore 21:00 e si protrae per un’ora. Al suo termine, il Santissimo resta esposto in chiesa fino alle ore 7:00 del mattino del 26 del mese.

Fonte: Parrocchia di Medjugorje

lunedì 21 settembre 2015

PREGHIERA DEL MATTINO DI FRA STANKO MEDJUGORJE, 4 AGOSTO 2015

 

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Amen

Canto: Veni Sancte Spiritus

Vieni o Spirito Creatore,
visita le nostre menti.
Riempi della Tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore, dono del Padre Altissimo,
acqua viva, fuoco, Amore, Santo Crisma dell’anima.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Dito della Mano di Dio, promessa del Salvatore,
irradia i Tuoi 7 doni, suscita in noi la Parola,
sii luce all’intelletto, fiamma ardente nel cuore,
sana le nostre ferite col balsamo del Tuo Amore.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Difendici dal nemico, reca in dono la pace.
La Tua guida invincibile ci liberi dal male.
Luce di Eterna Sapienza svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre, al Figlio Risorto con lo Spirito Consolatore
adesso e nei secoli dei secoli.
Amen

Canto: Veni Sancte Spiritus

Dal Vangelo secondo Matteo
Dopo che la folla ebbe mangiato subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finchè non avesse congedato la folla.
Congedata la folla salì sul monte in disparte a pregare.
Venuta la sera Egli se ne stava lassù da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde. Il vento, infatti, era contrario.
Sul finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare. VedendoLo camminare sul mare i discepoli furono sconvolti e dissero: “E’ un fantasma!” E gridarono dalla paura.
Subito Gesù parlò loro dicendo: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Pietro allora Gli rispose: ”Signore, se sei Tu comandami di venire verso di Te sulle acque”.
Ed Egli disse: “Vieni”.
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma vedendo che il vento era forte si impaurì. Cominciando ad affondare gridò: “Signore, salvami!”
E subito Gesù tese la Mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perchè hai dubitato?”
Appena saliti sulla barca il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a Lui dicendo: “Davvero Tu sei il Figlio di Dio”.
Compiuta la traversata approdarono a Genesaret e la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione.
Gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del Suo mantello e quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Signore Gesù, Tu sai:
sempre di nuovo mi trovo davanti a situazioni di vita nuova.
Sento paura di tutto ciò che è sconosciuto. Ho paura di tutto ciò che non riesco a controllare. Ho paura di ciò che è diverso.
Tu sai Signore che spesso Tu non sei sulle mie vie, ma mi aspetti in un altro posto. Vuoi da me qualcosa di diverso.
Sei qui vicino a me con le parole “coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Nelle tempeste della mia vita, quando perdo la direzione giusta, quando cerco la consolazione del mio dolore, quando divento straniero a me stesso, nel momento in cui non trovo la gioia della mia vita, desidero vedere Te in quella tempesta. Il Tuo Sguardo.
Desidero sentire le Tue parole: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Signore, Tu sei qui.
Dove io non ti aspetto.
Tu sei vicino quando io penso di non essere degno di stare alla Tua presenza e ho il sentimento profondo di non esserTi vicino con la mia vita.
Ho l’esperienza dell’ipocrisia, delle ricerche.
Eppure Tu sei qui e dici: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Signore, Ti dono le mie tempeste, perchè Tu le possa calmare quando Tu ritieni che sia il momento opportuno.
Ti dono il mio coraggio, perchè Tu lo rafforzi, perchè io possa camminare sul mare, sulle onde, nelle tempeste per venire da Te.
Ti ringrazio per tutte le opportunità, per tutti i momenti di inquietudine, terremoti, fuochi che mi guideranno alla brezza leggera della Tua presenza.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Quando Tu sei entrato nella barca dei Tuoi discepoli tutto si è calmato. Il vento è cessato.
Signore, tante cose segnano ogni singola vita.
Ho ferite che faccio fatica ad accettare, ma credo che quando entrerai nel mio cuore ci sarà la pace. e il silenzio.
Tu mi darai la forza, affinchè, assieme a Te, io possa incamminarmi con gli altri che sono nelle tempeste e vivono gli stessi miei dolori, che hanno la mia stessa fame d’Amore.
Signore, credo profondamente che Tu mi guidi verso coloro che soffrono nelle stesse situazioni che io ho vissuto.
Signore, converti tutto in benedizione. Entra nella nostra vita. Porta la pace.
Ci donerai la forza nelle lotte contro l’inquietudine per poter accettare tutto ciò che ci arriva.
Pace anche nelle grandi tempeste.
Gesù, Tu hai abbracciato la Tua croce. Simone Ti ha aiutato a portare la Tua croce.
Tu Signore, assieme a ciascuno di noi, porti la nostra croce.
Abbiamo fame del Tuo Sguardo. Abbiamo nostalgia del Tuo abbraccio.
Signore, portaci la pace.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Adesso tutti insieme nel silenzio metteremo le nostre preghiere davanti al Signore.
Rimanete nel silenzio per un attimo con la musica in sottofondo e mettete davanti al Signore tutto ciò che portate nella vostra vita.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Adesso tutti insieme diremo la preghiera che ci ha insegnato nostro Signore.
Padre Nostro.

Il Signore sia con voi.
Vi benedica Dio Onnipotente
Padre, Figlio e spirito Santo
Amen

 

 

Fonte: IdM (trad. Andrea Bianco

domenica 20 settembre 2015

Commento di padre Livio al Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2015

"Cari figli, cari miei apostoli dell’amore, miei portatori di verità, vi invito nuovamente e vi raduno attorno a me affinché mi aiutiate, affinché aiutiate tutti i miei figli assetati d’amore e di verità, assetati di mio Figlio. Io sono una grazia del Padre Celeste, mandata per aiutarvi a vivere la parola di mio Figlio.Amatevi gli uni gli altri. Ho vissuto la vostra vita terrena. So che non è sempre facile, ma, se vi amerete gli uni gli altri, pregherete col cuore, raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il Paradiso. Là vi attendo io, vostra Madre, perché io sono là. Siate fedeli a mio Figlio ed insegnate agli altri la fedeltà. Sono con voi e vi aiuterò. Vi insegnerò la fede, perché sappiate trasmetterla agli altri nel modo giusto. Vi insegnerò la verità, perché sappiate discernere. Vi insegnerò l’amore, perché sappiate cos’è il vero amore. Figli miei, mio Figlio farà in modo di parlare attraverso le vostre parole e le vostre opere. Vi ringrazio".


Commento di Padre Livio al messaggio del 2 settembre 2015

Questo messaggio è densissimo, è uno di quei messaggi, che io chiamo sintetici, nei quali la Madonna sintetizza tutte le tematiche che Le stanno più a cuore. Quindi andrebbe meditato parola per parola, frase per frase lungo tutto il corso del mese e soprattutto andrebbe vissuto, perché soltanto vivendoli i messaggi si capiscono nella loro grandezza.

Tuttavia, a mio parere, in questo messaggio c’è un’idea portante: per ben quattro volte è usata la parola “aiutare”.

Due volte la parola aiutare esprime l’aiuto che noi diamo alla Madonna, e due volte la parola aiutare esprime l’aiuto che la Madonna dà a noi.

D’altra parte conoscete bene quella famosa espressione della Madonna “aiutatemi ad aiutarvi”. Questa è l’idea portante di questo messaggio: “il Padre Celeste mi ha inviato ad aiutarvi, però voi aiutate me a salvare i miei figli, perché soltanto attraverso di voi io posso aiutarvi, perché soltanto attraverso di voi mio Figlio farà sì di aiutare gli altri che sono lontani attraverso le vostre parole e le vostre opere”. È bellissimo.

Questa è l’architrave del messaggio: “il Padre Celeste invia me ad aiutare voi e voi dovete aiutarmi a portare i lontani a mio Figlio. Mio Figlio vi aiuterà in modo tale che le vostre parole e le vostre opere Lo riflettano, Lo comunichino agli altri. Quindi è un aiuto reciproco che ci diamo, il Cielo aiuta noi per aiutare quelli che sono lontani”.

Cerchiamo allora di lasciarci illuminare da qualche parola particolarmente bella come quella con cui si apre il messaggio: “Cari figli, cari miei apostoli dell’amore, portatori di verità”. Sono le parole classiche della Madonna, noi siamo i testimoni della fede, gli apostoli dell’amore, i portatori della pace, i portatori della verità, mani gioiosamente tese, siamo coloro dei quali la Madonna oggi si serve come suoi apostoli di cui profetizzava il Monfort: “verrà il tempo in cui la Madonna stessa formerà i suoi apostoli che sono appunto gli apostoli dell’amore, i portatori della verità, che avranno nella mano destra il Crocifisso e nella mano sinistra il Santo Rosario, e “vi raduno intorno a me”, che bella questa espressione, vi invito nuovamente, “affinché mi aiutiate”.

La Madonna ci dice: “venite, ho bisogno di voi, senza di voi perdo troppi figli, troppi vanno dietro al diavolo, datemi una mano, aiutatemi. Vi chiamo

intorno a me perché mi aiutiate e aiutiate i miei figli”, quelli che sono ancora lontani, che non si sono ancora induriti nel male, che non sono ancora diventati corrotti, come direbbe Papa Francesco, almeno quelli che nelle tenebre cercano la luce, nel labirinto cercano la strada, quelli che sono assetati di amore e di verità, assetati di mio Figlio”.

Gli uomini sono stati creati con il desiderio di Dio, con il desiderio di infinito, di eternità, di immortalità, di santità, di bene, di misericordia.

Quante persone vagano nel deserto del mondo assetate, ma non trovano un’oasi dove dissetarsi. Noi dobbiamo essere quell’oasi.

Vi raduno intorno a me perché mi aiutiate ad aiutare i miei figli assetati di amore e di verità, assetati di mio Figlio”.

Io stessa”, dice la Madonna, “sono per voi una grazia del Padre Celeste mandata per aiutarvi”, in che senso? “a vivere la parola di mio Figlio”. La Madonna è qui da 34 anni per spiegarci il Vangelo, per insegnarci a pregare, per rafforzarci nella fede, per portarci al Cuore di Gesù, per amare Gesù sopra ogni cosa.

Come io sono stata una grazia per voi, perché incontriate mio Figlio, così voi siete una grazia per i miei figli assetati di amore perché possano dissetarsi presso il Cuore di mio Figlio”.

Quindi dobbiamo avere verso gli altri un atteggiamento di misericordia e di amore, “amatevi gli uni gli altri”.

La Madonna lo ammette: “so che la vostra vita terrena non è sempre facile, l’ho vissuta anche io”.

Nessuno ha sofferto quanto Lei vedendo come suo Figlio era trattato, però, dice la Madonna “se voi vi amerete gli uni gli altri, vi sosterrete gli uni gli altri, vi aiuterete gli uni gli altri, se voi vi perdonerete a vicenda, se voi vi aprirete nella preghiera con il cuore e accoglierete nel vostro cuore l’Amore di Dio, la croce della vita sarà più leggera e anche in questa valle di lacrime si potrà sorridere”.

Allora la luce del Paradiso, la pace del Paradiso, la gioia del Paradiso vi illuminerà già, vi verrà data in anticipo, per cui “raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il Paradiso”.

La Madonna ha detto in un precedente messaggio: “io già nella mia vita ho vissuto un pezzo di Paradiso”.

Il Paradiso è la meta a cui dobbiamo tendere che la Madonna ci ha indicato tante volte. La Madonna è qui da tanto tempo, perché vuole che tutti noi siamo con Lei in Paradiso: “là vi attendo io, vostra Madre, perché voglio che i miei figli siano là dove c’è il Cuore della Madre”.

Prosegue: “siate fedeli a mio Figlio”, la fede come fedeltà, senza guardare a destra e a sinistra i falsi miraggi, le false luci, le false verità, gli abbagli satanici, “ed insegnate agli altri la fedeltà”. Oggi molti abbandonano la fede, insegniamo la fedeltà a Gesù specialmente ai ragazzi, ai giovani.

La Madonna ci dice ancora una volta in che cosa consiste il suo ruolo materno: “sono con voi e vi aiuterò”.

Cosa farà? Quello che ha fatto finora, lo ha fatto per 34 anni, lo fa adesso, lo farà nel prossimo futuro:

vi insegnerò la fede, perché sappiate trasmetterla agli altri nel modo giusto”. Qual è il modo giusto? Quello della testimonianza e dell’amore.

Vi insegnerò la verità, perché sappiate discernere” tra la falsa verità e la falsa luce, le menzogne della serpe infernale, oggi la falsa profezia, la colonizzazione ideologica, come la chiama Papa Francesco, perché sappiate discernere.

vi insegnerò l’amore perché sappiate cos’è il vero amore”, la parola amore è molto usata, ma cosa vuol dire? Pochi vivono l’amore nel suo vero significato che è il dono di sé.

Figli miei”, la Madonna è qui per insegnarci il Vangelo, per portarci a suo Figlio e quando suo Figlio è in noi, “mio Figlio farà in modo di parlare attraverso le vostre parole e le vostre opere”. Così saremo pane vivo per gli altri, luce di verità per gli altri, amore che riscalda per gli altri. Saremo quelli che aiuteranno questo mondo, che aiuteranno a far sì che l’amore trionfi in questo mondo.

Basta che scegliamo una parola di questo bellissimo messaggio e la ruminiamo nel nostro cuore perché diventi sangue del nostro sangue, carne della nostra carne.

La Madonna ci invita a lavorare nella sua vigna, la vigna del Signore.

Ci invita ad aiutarLa, ad aiutare gli altri come Lei aiuta noi.

Non rimaniamo passivi, diciamo il nostro “Sì, nella libertà dei figli di Dio”, come ha detto nel messaggio del 25 agosto.

La Madonna ci invita e ci dice di rispondere “” senza se e senza ma, senza scuse.

Molti dicono “aspetto, chissà cosa dirà la Chiesa, il mio parroco….”, la Chiesa lascia liberi i fedeli di rispondere “” alla chiamata della Madonna, di credere o di non credere, perciò la Madonna dice “Sì, nella libertà dei figli di Dio”, non trovate scuse per rimandare la decisione, perché domani potrebbe essere troppo tardi.

Siamo profondamente grati alla Madonna per questa sua infinita bontà con la quale ci guida.

Viviamo una grande e immensa grazia, la Madre di Dio ci fa da catechista:

Vi insegnerò la fede, vi insegnerò la verità, vi insegnerò l’amore”.

C’è un futuro davanti a noi in cui “ci insegnerà”.

“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

sabato 19 settembre 2015

L'APPARIZIONE ED IL MESSAGGIO DI LA SALETTE: LE LACRIME DELLA MAMMA CELESTE...

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Carissimi, oggi festeggiamo  l'apparizione approvata di La Salette (Francia), avvenuta il 19 settembre 1846.
Riflettiamo insieme sul messaggio ancora attuale che la Mamma Celeste ci ha voluto donare in quell'occasione.

Una bella Signora appare a Melania e Massimino, due ragazzini di 15 e 11 anni che pascolano le mucche su una montagna a 1800 metri d´altezza.

Si tratta di una donna seduta, con i gomiti sulle ginocchia ed il viso nascosto tra le mani: sta piangendo. La bella Signora porta sul suo petto una croce con sopra un Cristo splendente. Ai lati della traversa orizzontale della croce, sono posti gli strumenti della passione: a destra un paio di tenaglie e a sinistra un mar­tello.
La Signora piange a dirotto...e, mentre le lacrime scendono copiose, prende a parlare con quelle parole che sono giunte fino a noi:
"Venite avanti, bambini miei; non abbiate paura; io sono qui per annunziarvi una grande notizia.
Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar cadere il braccio di mio Figlio; esso è così grave e così pe­sante che non posso più sostenerlo!
Da quanto tempo io soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, io devo pregarlo continuamente, e voi non ci fate caso.  Voi avrete un bel pregare, un bel fare; mai potrete com­pensarmi della pena che mi sono presa per voi!
Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole
concedere...
Coloro che conducono i carri non sanno smettere di bestemmiare il nome di Mio Figlio.
Queste sono le due cose che appe­santiscono tanto il braccio di mio Figlio!
Se il raccolto va a male, è soltanto per colpa vostra. Ve l'ho fat­to vedere l'anno scorso con le patate... voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate guaste, voi bestemmiavate il nome di Mio Figlio! Esse continueranno a marcire, e quest'anno a Natale non ve ne saranno più!
Se avete del grano, non bisogna seminarlo, perché tutto quello che seminerete sarà mangiato dagli insetti, e quello che verrà cadrà in polvere quando lo batterete. Sopraggiungerà una grande carestia, ma prima che essa venga, i bimbi al di sotto dei sette anni saranno colti da un tremore e morran­no tra le braccia di coloro che li terranno. I grandi invece faranno peni­tenza per la fame. Le uve marciranno e le noci diventeranno cattive.
".

La conversazione tra la Signora e i veggenti prosegue con l´affidamento di un segreto. Quindi la Mamma Celeste continua con una promessa:

"Se invece si convertiranno, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate si troveranno seminate da loro stesse!."

Quindi confidenzialmente e maternamente la Vergine dice ai due piccoli:

"Dite bene le vostre preghiere, bambini miei?"

"non molto, Signora..." rispondono.

"Ah! Bambini miei, - riprende la Madonna - bisogna farle bene, sera e mattina. Quando non avrete tempo, dite almeno un Pater e un 'Ave Maria; e, quando lo potete, ditene di più.
A messa non vanno che alcune donne già anziane. Gli altri la­vorano di domenica tutta l'estate e, l'inverno, quando non sanno che fare, non vanno alla messa che per burlarsi della religione. In Quaresima vanno in macelleria come dei cani!
Non avete mai veduto del grano guasto, bambini miei?"

"no, Signora!" rispondono.

Ora la Signora si rivolge a Massimino:

"Ma tu, bimbo mio,  tu ne devi aver ben visto una volta, vicino a Coin, con tuo padre. Il padrone del podere disse a tuo padre: "Ve­nite a vedere il mio grano guasto". Voi ci siete andati tutti e due. Prendeste due o tre spighe di grano nelle vostre mani, le avete stro­finate, e tutto andò in polvere. In seguito voi siete ritornati. Quan­do non eravate più che una mezz' 'ora distanti da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane, dicendoti: "Prendi, bambino mio, man­gia ancora del pane quest'anno; non so chi ne mangerà l'anno ven­turo, se il grano continua ancora a guastarsi in questo modo".."

"Oh sì, Signora, ora ricordo. Prima non me lo ricordavo più..."

Il colloquio con la Vergine ha termine con un accorato appello:

"Ebbene, bambini miei, voi lo farete sapere a tutto il mio po­polo..."

La Signora passa davanti ai pastorelli, attraversa il pic­colo ruscello, posando i piedi su una pietra che emerge a metà  e, giunta a due o tre metri dall'altro lato, ripete senza voltarsi né fermarsi:  "Su, bambini miei, fate dunque sapere ciò a tutto il mio popolo!"

Detto ciò si eleva da terra e, lentamente si solleva:  è raggiunta dagli sguardi attoniti di Massimino e Melania che vedono la Sua figura dileguarsi e confondersi con la luce di cui è avvolta, quindi scompare anche la luce.

Facciamo attenzione al "costume" con cui Maria si presenta, al luogo geografico da Lei scelto, alla condizione so­ciale dei veggenti, al momento storico dell' apparizione. Tutto ha la sua importanza per comprendere il vero signi­ficato del messaggio di Maria. A La Salette Maria è addolorata per i nostri peccati, fa vedere le sue lacrime e mostra i segni della passione di Gesù Cristo. Esorta a evitare i peccati di omissione e com­missione (santificare la domenica, seguire le norme della Quaresima e non bestemmiare), bene espressi dalle tenaglie e dal martello, strumenti materiali della crocifissione di Gesù. Fa vedere Gesù sulla cro­ce per strapparci il pentimento sincero dei nostri peccati, vera causa della morte di suo Figlio.
La Madre Celeste ci fa notare come il comportamento spirituale delle anime è strettamente legato ai flagelli della natura: carestie e malattie mortali sono le conseguenze dei nostri peccati, mentre la provvidenza di Dio ci aiuta se viviamo santamente: "Se invece si convertiranno, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate si troveranno seminate da loro stesse!" "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" Mt 6,33. Guardiamoci intorno e vedremo anche oggigiorno gli stessi avvertimenti. Come porre rimedio? La fede e la storia ci dicono che la Vergine Maria ci ha sem­pre avvisati e soccorsi, non ci ha abbandonati mai. Ha uno stile dav­vero materno, che le apparizioni degli ultimi secoli ci hanno ancora una volta dimostrato. Maria è sempre madre di Dio e madre nostra,  avvocata, aiuto dei cristiani e ri­fugio dei peccatori. Ascoltiamola e viviamo ciò che ci chiede: Rosario, Digiuno, Eucarestia, lettura della Bibbia, Confessione.

 

Fonte: IdM-Buona giornata!

OMELIA DI FRA IVAN FILIPOVIC Medjugorje, 2 agosto 2015


Sia lodato Gesù Cristo.
Il mio cuore è veramente gioioso, perchè posso salutarvi in questa diciottesima domenica dell’anno proprio da quest’altare durante il festival dei giovani.
Abbiamo sentito le letture previste per questa domenica.
Nella prima lettura tratta dal libro dell’Esodo noi ci siamo incontrati coi nostri amici, nostri conoscenti: il popolo d’Israele. Tutti conosciamo la storia di questo popolo.Tutti conosciamo la loro schiavitù in Egitto. Tutti noi sappiamo che era difficile per loro, che stavano male. In quella difficoltà hanno alzato lo sguardo verso il cielo. invocando l’aiuto del Signore. Sappiamo che il Signore ha mandato loro Mosè che li ha guidati dalla schiavitù alla libertà, dall’Egitto alla Terra promessa.
Sappiamo che questa strada non era facile. La via di nessuna conversione è facile. Vediamo gli israeliti che mormorano. Loro preferirebbero tornare in Egitto. Sotto quella schiavitù c’erano anche delle cose interessanti, c’erano anche dei piaceri. Non era tutto sofferenza.
Certi legami che ci legano al passato qualche volta sono molto forti. Penso che capiti nella vita di ciascuno di noi. Tutti noi qualche volta siamo schiacciati dal peccato e sentiamo il bisogno di una vita nuova, di incamminarci in una nuova libertà. San Paolo direbbe di abbandonare quell’uomo vecchio per rivestirsi di un uomo nuovo. Tutti noi abbiamo questo bisogno.
Tutti noi abbiamo un legame col passato e mormoriamo, come se fossimo legati da un elastico che qualche volta ci tira indietro, cercando di riportarci all’inizio. Sarebbe stato impossibile arrivare alla Terra promessa, alla libertà senza l’aiuto di Dio, se il Signore non ci fosse vicino, se Lui non fosse nostro vero amico come nella lettura di oggi. Egli manda agli israeliti la Manna, il pane dal cielo, che per loro è un segno che Dio gli amava e era con loro. La Manna era il segno di appoggio e sicurezza che erano sulla via giusta: “Perseverate. Io sono con voi!” Per loro era segno della presenza divina che Dio li vuole liberi.
Oggi, nel Nuovo Testamento e nella Chiesa, abbiamo qualcosa di più. Gesù dice nel Vangelo: “Io sono il pane vivo. Io sono il vero pane. Io sono il Figlio di Dio che il Padre ha mandato e per voi è diventato il pane. Non sono un segno che Dio è con voi. Io sono il vero pane, vero Dio in mezzo a voi”.
Cari giovani, cari fratelli e sorelle, vi sarete fermati qualche volta nella vita davanti a questo grande mistero: la presenza di Gesù nel Pane Eucaristico. Così che avete veramente pensato: “Ma è possibile? E’ possibile che in quel pezzettino di pane, in quell’Ostia che il sacerdote nella preghiera eucaristica consacra sull’altare, ci sia Dio vivo? Dio vivo che è diventato pane. E’ possibile che nei nostri Tabernacoli, nelle nostre chiese abbiamo Dio vivo? Non un segno, non un simbolo, non una storia, ma Dio davvero vivo?”
Qualche volta vi siete posti questa domanda sul serio? Noi siamo uomini dalla mente ristretta. Qualche volta siamo schiacciati da problemi esistenziali. A causa del nostro caos qualche volta siamo anche superficiali e trattiamo i Sacramenti in modo superficiale.
Questo ve lo dico per mia esperienza personale, come sacerdote. Ma qualche volta veramente dobbiamo fermarci su questo Pane Eucaristico. Dobbiamo veramente chiederci: “Ma veramente credo che Quello è Gesù in mezzo a noi? Ma crede questo mio cuore? Sa questo mio cuore fermarsi, aprirsi e nella fede permettere che Gesù vivo lo abbracci e lo baci?”
Questo festival dei giovani, questo raduno a Medjugorje è proprio il momento in cui dobbiamo fermarci davanti al Pane Eucaristico a chiederci: “Gesù, ma Tu sei davvero vivo? Tu sei il Vero Dio che si è fatto pane per me? La nostra fede è così forte, così salda, per provare quell’incontro con Dio vivo nel Pane Eucaristico?”
Negli studi di teologia i professori sudano e si stancano per spiegarci il Mistero Eucaristico. Usano quelle lunghe frasi che neppure posso ricordare, per spiegarci in modo teologico che Gesù è nell’Eucaristia. Noi uomini, però, abbiamo un intelletto che è troppo limitato per capire ciò. E’ come se volessimo travasare tutto il mare in un bicchiere. Ma chi può farlo? Chi può comprendere con l’intelletto il vero senso della presenza di Dio vivo in quel pezzettino di pane?
Questo è difficile farlo con la mente, ma soprattutto è difficile tenerlo nel cuore.
Ma c’è un’altra cosa: l’esperienza del cuore. Cioè quando il cuore sente Dio vivo nell’Eucaristia. Lì non c’entra l’intelletto. Quando il cuore prova Dio vivo e presente in mezzo a noi.
Voi sapete che nel 2005 si è svolto a Roma il Sinodo dei Vescovi con tema “l’Eucaristia”. Hanno chiamato una suora, Madre Elvira Petrozzi che ha fondato la comunità Cenacolo alla quale appartengo anc’io come sacerdote. Quando è arrivato quest’invito alla nostra casa centrale di Saluzzo tutti noi abbiamo pensato che qualcuno volesse prenderci in giro. Pareva strano che un invito venisse dalla curia di Roma per una suora a partecipare al Sinodo dei Vescovi dove si discuteva Di Eucaristia. Quando abbiamo capito che questo era vero e non uno scherzo tutti siamo rimasti shoccanti. “Ma cosa fa suor Elvira in mezzo a Cardinali e Vescovi? Cosa può dire lei dell’Eucaristia?”
Dopo la seconda lettera che è arrivata abbiamo capito: l’hanno invitata come testimonianza, perchè la Chiesa in quella comunità ha visto il Miracolo Eucaristico. Ha visto che quella suora si è incamminata in quell’avventura credendo solo a Dio e a Gesù nell’Eucaristia. Hanno visto una suora che ha avuto il coraggio di mettere gli uomini che si erano persi nella vita in ginocchio davanti a Gesù Eucaristico, mentre tutti le dicevano che avevano bisogno di uno psicologo, psichiatra, medicine, istruzione. Lei non aveva nulla. Aveva solo la fede. Sapeva che Gesù è vivo nell’Eucaristia. Lei diceva: “Gesù ha aiutato me. Se loro Lo incontrano sarà per loro sufficiente. Dall’Egitto passeranno nella Terra promessa. Quel Pane disceso dal cielo anche per loro riempirà i vuoti della loro vita e li libererà da ogni male”. Questa pareva una cosa stolta da parte di una suora, ma alla fine ha portato un grande frutto.
Proprio per queste esperienze io credo che Gesù è vivo, è presente nel Pane Eucaristico. Credo che non ci sia bisogno di andare lontano per convincersi di questo. Basta che ciascuno guardi nella propria vita. Abbiamo qualche esperienza di Gesù Eucaristico?
Io, personalmente, non posso spiegare nè a voi nè a nessuno al mondo come da tossicodipendente da eroina, legato con le catene dal maligno che mi portava a fare del male a me stesso e agli altri e a ferire le persone attorno a me e a distruggere la mia vita, oggi sono sacerdote della Chiesa Cattolica.
Come si può spiegare questo passaggio dal mio Egitto, dalla mia morte, dal mio uomo vecchio all’uomo nuovo, alla Terra promessa, alla piena libertà? Non ci sono spiegazioni, se non Gesù vivo e presente nel Pane Eucaristico. Quello è il vero Dio. Nella mia conversione tutto ciò che è più importante è avvenuto davanti all’Eucaristia. Ogni passo che mi ha portato alla vita nuova nel sacerdozio è avvenuto davanti all’Eucaristia. Non sarebbe onesto se non avessi detto davanti a tutti voi: “sì, io sono un miracolo eucaristico!”
Ciascuno di questi fratelli che sono con me nel Cenacolo è un miracolo eucaristico. Ognuno di voi, a modo, è un miracolo eucaristico.
Questo Dio vivo, questo Gesù nell’Eucaristia è il cuore della nostra Chiesa. Lui è il cuore e l’anima della Chiesa Cattolica.
Nella Chiesa e anche nel Cenacolo sono radunate persone fragili, povere. E’ incredibile come questa Chiesa viva da duemila anni nonostante i nostri peccati: peccati dei Papi, dei Cardinali, di ogni credente. Questo continua ad accadere, ma la potenza eucaristica la rialza. Continua a costruire. Anche in questi momenti difficili è un Segno di speranza per questa umanità.
Quando oggi ho pensato all’omelia per questo incontro mi sono ricordato di alcune persone care che mi hanno portato a Gesù Eucaristico. Vorrei approfittare di quest’occasione per dare a voi i consigli che esse hanno dato a me.
Voi che venite spesso a Medjugorje e vi sentite figli di Medjugorje avrete sicuramente sentito parlare di fra Slavko Barbaric.
Sono venuto in comunità stanco della vita, più morto che vivo. Ho cominciato, seguendo suor Elvira, a recarmi davanti all’Eucaristia, a pregare anche se non capivo nulla, a dedicare qualche ora del mio sonno alla preghiera. All’inizio del mio cammino un gruppo di noi giovani si è incontrato con fra Slavko, grande amico di questa comunità. Lui ci parlava del digiuno, della preghiera. Uno di noi gli ha detto: “Ma fra Slavko, non posso andare all’adorazione Eucaristica, perchè quando vado mezz’ora in silenzio non riesco a concentrarmi. La mia testa và in diverse direzioni: ho due fratelli in guerra, la mamma ammalata. Io mi sono drogato. Mi sono distrutto la vita. Ho distrutto la vita a tante persone. Quando mi metto in silenzio la mia testa và a destra e a manca. Non riesco a concentrarmi Nemmeno sapendo che sono davanti a Dio. Allora cosa devo farne della preghiera?” Fra Slavko gli ha risposto e questo gli è rimasto scritto nel cuore. Questo è un grande consiglio di preghiera. L’ho accettato e l’ho messo in pratica anche nella mia vita. Lui ha risposto: “Tutte queste preoccupazioni che tu hai e che non ti fanno concentrare devono diventare la tua preghiera. La sostanza della preghiera. Per poterlo fare hai bisogno dell’aiuto della Madonna. Quando entri nella cappellina chiedi alla Madonna che ti aiuti a mettere tutte le preoccupazioni nelle Mani e nel Cuore di Gesù. Tutto ciò che ti disturba deve diventare la sostanza della preghiera. Lascia a Gesù le preoccupazioni. Tutto quello che ti opprime nella vita, quello che non ti lascia in pace, i tuoi pensieri, ciò di cui non ti puoi liberare, ciò che pensi sempre perchè ti preoccupa, tutto questo con l’aiuto della Madonna mettilo nel cuore di Gesù. Quando hai messo tutto nelle Sue Mani e nel Suo Cuore non preoccuparti. Tutto andrà bene. Con Lui andrà tutto bene”.
Quando fra Slavko ha detto queste parole tutti i grandi pesi sono caduti dalle mie spalle. E’ incredibile come quelle parole abbiano facilitato la mia vita.
Questo sia un consiglio per questi giorni qui a Medjugorje. Quando siamo davanti a Gesù la Madonna ci aiuti ad affidare tutto a Lui.
Adesso vi trasmetto un altro evento eucaristico che è rimasto nel mio cuore. L’incontro in piazza San Pietro con Papa Francesco il giorno della Pentecoste del 2013. C’erano radunati i movimenti e le comunità laiche della Chiesa. La piazza era piena di gente. Un gruppo nostro della comunità Cenacolo era presente sotto il sole. Era una giornata pesante a causa del sole e del caldo. Il Papa è venuto e ha cominciato a parlare. Da diversi movimenti sono state poste al Santo Padre cinque domande. Sapete cosa ha detto? “Devo dirvi la verità: sembra che queste cinque domande che mi avete posto io non le conosca. Invece non è vero. Me le hanno dette alcuni giorni prima e io mi sono preparato le risposte”. Poi ha aggiunto: “Tutto deve partire dalle ginocchia piegate nell’adorazione eucaristica”. Ha detto: “Possiamo fare tantissimi incontri, possiamo organizzare lezioni, catechesi, scrivere libri, discutere dei problemi del mondo, della nuova evangelizzazione, possiamo fare tante cose. Tutto questo, però, è inutile se prima non abbiamo un vero incontro con Dio inginocchiati davanti a Gesù Eucaristico”. Ci ha confidato: “Ogni sera, magari anche stanco, prima di addormentarmi vado in cappella davanti a Gesù. Non so nemmeno cosa dirGli. Tante volte a causa della stanchezza mi addormento addirittura. Ma già la coscenza del mio cuore che è vivo nel Pane Eucaristico e mi guarda rende tutto più facile. Tutto è già a posto. Sono già pronto per una nuova giornata”.
Cari giovani, vorrei lasciarvi anche questa testimonianza di Papa Francesco come consiglio. Sia a voi che a me. I giovani hanno grandi ideali, grandi sogni. E’ bello sognare tante belle cose, ma sognate con la Madonna e con Gesù. Per tutto quello che dovete realizzare partite sempre dalle ginocchia. Partite dall’incontro con Gesù nell’Eucaristia: dalla santa Messa e dall’Adorazione.
Ieri è venuto un sacerdote dall’Honduras e mi ha detto: “Sono venuto a Medjugorje con la speranza di incontrarti, perchè ho letto in un libro la tua storia, come da tossicodipendente sei diventato sacerdote. Noi abbiamo tantissimi problemi in Honduras: narcotraffico, omicidi, lotte tra gruppi mafiosi. Non so come aiutare”.
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: “Signore mio, perchè mi ha trovato? Cosa posso dirgli?” Mi avrebbe fatto dispiacere lasciarlo andare senza suggerimento dopo che ha fatto tantissimi chilometri. Insieme siamo arrivati alla conclusione: “Partiamo inginocchiati. Partiamo dall’Adorazione Eucaristica. Così tutti questi problemi, come ci ha insegnato fra Slavko, con l’aiuto della Madonna li mettiamo nel Cuore e nelle Mani di Gesù. Lasciamo che sia il Signore a risolvere i problemi dell’Honduras e noi con umiltà Lo seguiamo”.
Andiamo con Lui, perchè sicuramente non ci perderemo mai.
La beata Vergine Maria veramente ci aiuta in questo incontro con Suo Figlio che incontreremo anche in questa Eucaristia e nell’Adorazione Eucaristica di questa sera.
Vi benedica questo Pane disceso dal cielo.
Amen.

mercoledì 16 settembre 2015

PREGHIERA DEL MATTINO DI FRA STANKO MEDJUGORJE, 4 AGOSTO 2015

 

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Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Amen

Canto: Veni Sancte Spiritus


Vieni o Spirito Creatore,
visita le nostre menti.
Riempi della Tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore, dono del Padre Altissimo,
acqua viva, fuoco, Amore, Santo Crisma dell’anima.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Dito della Mano di Dio, promessa del Salvatore,
irradia i Tuoi 7 doni, suscita in noi la Parola,
sii luce all’intelletto, fiamma ardente nel cuore,
sana le nostre ferite col balsamo del Tuo Amore.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Difendici dal nemico, reca in dono la pace.
La Tua guida invincibile ci liberi dal male.
Luce di Eterna Sapienza svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre, al Figlio Risorto con lo Spirito Consolatore
adesso e nei secoli dei secoli.
Amen

Canto: Veni Sancte Spiritus

Dal Vangelo secondo Matteo
Dopo che la folla ebbe mangiato subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finchè non avesse congedato la folla.
Congedata la folla salì sul monte in disparte a pregare.
Venuta la sera Egli se ne stava lassù da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde. Il vento, infatti, era contrario.
Sul finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare. VedendoLo camminare sul mare i discepoli furono sconvolti e dissero: “E’ un fantasma!” E gridarono dalla paura.
Subito Gesù parlò loro dicendo: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Pietro allora Gli rispose: ”Signore, se sei Tu comandami di venire verso di Te sulle acque”.
Ed Egli disse: “Vieni”.
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma vedendo che il vento era forte si impaurì. Cominciando ad affondare gridò: “Signore, salvami!”
E subito Gesù tese la Mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perchè hai dubitato?”
Appena saliti sulla barca il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a Lui dicendo: “Davvero Tu sei il Figlio di Dio”.
Compiuta la traversata approdarono a Genesaret e la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione.
Gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del Suo mantello e quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Signore Gesù, Tu sai:
sempre di nuovo mi trovo davanti a situazioni di vita nuova.
Sento paura di tutto ciò che è sconosciuto. Ho paura di tutto ciò che non riesco a controllare. Ho paura di ciò che è diverso.
Tu sai Signore che spesso Tu non sei sulle mie vie, ma mi aspetti in un altro posto. Vuoi da me qualcosa di diverso.
Sei qui vicino a me con le parole “coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Nelle tempeste della mia vita, quando perdo la direzione giusta, quando cerco la consolazione del mio dolore, quando divento straniero a me stesso, nel momento in cui non trovo la gioia della mia vita, desidero vedere Te in quella tempesta. Il Tuo Sguardo.
Desidero sentire le Tue parole: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Signore, Tu sei qui.
Dove io non ti aspetto.
Tu sei vicino quando io penso di non essere degno di stare alla Tua presenza e ho il sentimento profondo di non esserTi vicino con la mia vita.
Ho l’esperienza dell’ipocrisia, delle ricerche.
Eppure Tu sei qui e dici: “Coraggio, sono Io. Non abbiate paura”.
Signore, Ti dono le mie tempeste, perchè Tu le possa calmare quando Tu ritieni che sia il momento opportuno.
Ti dono il mio coraggio, perchè Tu lo rafforzi, perchè io possa camminare sul mare, sulle onde, nelle tempeste per venire da Te.
Ti ringrazio per tutte le opportunità, per tutti i momenti di inquietudine, terremoti, fuochi che mi guideranno alla brezza leggera della Tua presenza.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Quando Tu sei entrato nella barca dei Tuoi discepoli tutto si è calmato. Il vento è cessato.
Signore, tante cose segnano ogni singola vita.
Ho ferite che faccio fatica ad accettare, ma credo che quando entrerai nel mio cuore ci sarà la pace. e il silenzio.
Tu mi darai la forza, affinchè, assieme a Te, io possa incamminarmi con gli altri che sono nelle tempeste e vivono gli stessi miei dolori, che hanno la mia stessa fame d’Amore.
Signore, credo profondamente che Tu mi guidi verso coloro che soffrono nelle stesse situazioni che io ho vissuto.
Signore, converti tutto in benedizione. Entra nella nostra vita. Porta la pace.
Ci donerai la forza nelle lotte contro l’inquietudine per poter accettare tutto ciò che ci arriva.
Pace anche nelle grandi tempeste.
Gesù, Tu hai abbracciato la Tua croce. Simone Ti ha aiutato a portare la Tua croce.
Tu Signore, assieme a ciascuno di noi, porti la nostra croce.
Abbiamo fame del Tuo Sguardo. Abbiamo nostalgia del Tuo abbraccio.
Signore, portaci la pace.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Adesso tutti insieme nel silenzio metteremo le nostre preghiere davanti al Signore.
Rimanete nel silenzio per un attimo con la musica in sottofondo e mettete davanti al Signore tutto ciò che portate nella vostra vita.

Canto: Veni Sancte Spiritus

Adesso tutti insieme diremo la preghiera che ci ha insegnato nostro Signore.
Padre Nostro.
Il Signore sia con voi.
Vi benedica Dio Onnipotente
Padre, Figlio e spirito Santo
Amen

 

 

Fonte: Idm (Andrea Bianco)

martedì 15 settembre 2015

TESTIMONIANZA DEL VEGGENTE JAKOV Medjugorje, 1 agosto 2015


Adesso viene una persona che ride e che porta il sorriso. Ogni volta che lo incontro lui ride e porta gioia agli altri.
Questo è Jakov.
(applauso)
Il nostro caro Jakov è nato nel ’71 a Sarajevo.
Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 25 giugno 1981 fino al 12 settembre 1988. Quel giorno, affidandogli l’ultimo segreto, la Madonna gli ha detto che lui avrebbe avuto l’apparizione per tutta la vita una volta l’anno, il giorno di Natale.
Jakov è sposato. Ha tre figli. Vive con la famiglia a Biakovicy, nella parrocchia di Medjugorje.
La Madonna gli ha fidato l’intenzione di pregare per i malati.
Jakov, per favore, prendi la parola.


Jakov:
Per prima cosa saluto tutti voi. E’ una grande gioia vedervi qui così numerosi. In particolare voi giovani.
Quando oggi ho pensato cosa dirvi mi sono ricordato di quelle parole della Madonna: “Cari figli, oggi vi invito…” Per questo penso che se oggi siete qui così numerosi è perchè siete stati chiamati qui dalla Madonna. Siete qui perchè anche Dio ha voluto che voi vi trovaste oggi qui.
Vi auguro che ogni vostro cuore possa capire quell’amore immenso che la Madonna ha per ciascuno di noi. Forse in modo particolare per voi giovani. Io credo che ognuno di noi è importante per la Madonna. Noi siamo i Suoi figli.
La Madonna, venendo qui a Medjugorje, non è venuta solo per Jakov, Vicka, Ivan, Mirjana, Marija, Ivanka. Lei è venuta per tutti noi. Per questo invito sempre i pellegrini quando ho una testimonianza, come faccio anche oggi qui, le prime parole quando si arriva a Medjugorje siano parole di ringraziamento: “Grazie Signore. Grazie Madonna. Grazie per tutti i doni e per tutte le grazie. Grazie Signore in modo particolare perchè permetti alla nostra Madre di essere da tanto tempo qui con noi”.
Tutti noi siamo importanti per Maria. Tutti noi siamo i Suoi figli. La prima cosa che dovete fare a Medjugorje è dire il vostro “sì”. Dire il vostro sì alla Madonna e a Dio. La Madonna è venuta qui per un solo motivo: vuole portarci a Gesù.
Credo che ciascuno di noi sia importante per la Madonna. Ciascuno di noi è una perla preziosa per la Madonna. Non permettiamo che quella pietra preziosa si sporchi.
Cerchiamo sempre che Lei illumini la noostra vita. In particolare voi giovani venendo qui a Medjugorje non pensate: “Da oggi la mia vita sarà più facile”. Tutti nella vita avremo delle cadute. Tutti avremo delle croci. Come le ho avute io nella mia vita. Spesso avevo cadute e crolli. Le croci. Ma in ogni momento, anche quando pensavo di vivere nella tenebra, sempre ho visto quella luce. La luce divina che sentivo che mi parlava nel mio cuore e mi diceva: “Sono qui. Non avere paura. Io sono con te. Tu sei Mio figlio. Ti aiuterò Io”. Questo era Dio.
Per questo vi invito: la prima cosa che fate quando venite a Medjugorje è la santa Confessione. Liberiamo il nostro cuore da tutto quello che ci ostacola dall’avvicinarci al Signore, ad accettarLo nel nostro cuore, ad accettare tutto ciò che la Madonna in questi 34 anni ci ha chiesto e a cui ci invita.
Io sono il più giovane dei sei veggenti. Penso che abbiate visto che sono il più giovane. In questi giorni avete visto quanto sono invecchiati…
La mia infanzia prima delle apparizioni era la vita di un bambino normale di 10 anni. Ho vissuto una fede molto semplice. Quello che mi hanno insegnato i miei genitori. Pregavo spesso nella mia famiglia, ma non ho mai pensato di chiedere al Signore il dono di vedere la Madonna. Perchè io sapevo solo che la Madonna esiste, che Dio esiste, ma che Loro semplicemente si trovavano in cielo.
Tutto è cambiato il 25 giugno 1981. Adesso posso dire che quello era il giorno più bello della mia vita. Posso anche dire che quello era il giorno della mia nuova nascita, il giorno in cui Dio mi ha dato la grande grazia di vedere la Madonna. Mi ricordo sempre con gioia questo primo incontro con la Madonna sulla collina delle apparizioni, quando per la prima volta ho guardato gli occhi della Madonna. Quanto amore ho visto nei Suoi occhi. Nello stesso momento ho sentito quell’amore anche nel mio cuore. Mi sono sentito tanto amato, tanto protetto. Mi sono sentito come figlio di una Madre. E’ stato il primo momento nella mia vita che ho sentito la Madonna come mia Madre. E ho amato la Madonna come mia Madre.
Dopo la prima apparizione siamo rimasti in preghiera. Anche se eravamo piccoli avevamo capito di aver ricevuto un grande dono, una grande grazia. Ma nello stesso tempo abbiamo ricevuto anche una grande responsabilità. Ci siamo chiesti come da quel momento sarebbe stata la nostra vita. Avrei saputo fare tutto ciò che la Madonna avrebbe voluto da me? Queste domande andavano avanti fino a quando la Madonna ci ha dato un messaggio in cui diceva: “Cari figli, è sufficiente che voi apriate i vostri cuori, il resto lo farò Io da sola”. Allora ho capito che io come bambino non potevo fare tanto, ma potevo fare una cosa: dire il mio “sì”. Dire il mio sì al Signore e donare la mia vita ed il mio cuore nelle Loro mani.
Da quel momento per me è iniziata una nuova vita. Una nuova vita col Signore e con la Madonna. Andando avanti e crescendo nella fede ho capito che è un grande dono vedere la Madonna, ma ho capito di aver ricevuto un dono più grande: quello di conoscere Gesù attraverso la Madonna.
Questo, come vi ho detto poco fa, è il motivo per cui la Madonna viene qui a Medjugorje. Lei viene per portarci a Gesù. Per farci vedere la via che ci porta a Gesù Cristo. Questa via è la preghiera, la conversione, la pace, il digiuno e la santa Messa.
So che tanti, soprattutto voi giovani, quando sentono questi messaggi si chiedono: “Come si può fare tutto questo?” Questa era anche la prima domanda che mi sono fatto. Ma quando ami la Madonna come tua Madre, quando accetti nel tuo cuore la Madonna come tua Madre allora nulla sarà difficile. Devi anche cercare il dono da parte di Dio di fare ogni cosa con amore e con il cuore.
Per questo ogni volta la Madonna dice: “Cari figli, aprite i vostri cuori”. E quando parla della preghiera dice: “Pregate con il cuore”.
Non potete tornare da Medjugorje pregando tre ore, come la Madonna ha chiesto. Ma cominciate pian pianino.
La Madonna ci ha portato alla Sua scuola di preghiera. Prima di tutto ci ha detto di pregare il Credo e 7 Pater, Ave, Gloria. Poi ci ha detto di pregare un Rosario. Dopo ci ha detto di pregare tre parti del Rosario. Poi ha detto di pregare tre ore al giorno. Quando nel tuo cuore senti che nella preghiera ricevi la pace, che hai gioia e che nella preghiera ricevi tutte le risposte alle domande che ti poni nella vita, allora tu cominci a pregare. Non sarà difficile pregare.
Siete qui a Medjugorje. Siete qui in questo luogo dove Dio ci da grandi grazie da 34 anni. Vi invito di chiedere da Dio il dono di pregare con il cuore. Nessuno può descrivere cos’è la preghiera col cuore, ma ogni cuore può sentirlo. Chiedete a Dio questo dono.
La Madonna ci invita anche alla conversione.
Perchè si viene a Medjugorje? Non si viene per i veggenti. Noi viviamo una vita normale come ognuno di voi. Nessuno di noi è santo. Noi vogliamo vivere la santità. Noi vogliamo essere santi, perchè la Madonna invita tutti noi alla santità, ma siamo come ogni altro uomo.
Non venire a Medjugorje per cercare i segni. Non stare mezz’ora a guardare il sole per vedere se potete trovare qualche segno. Questo non è Medjugorje.
Medjugorje non sono io, Jakov. Non è quando gira il sole.
Medjugorje è una cosa completamente diversa. Medjugorje è il cambiamento della vita. Medjugorje è conoscere una nuova vita. Medjugorje è conoscere Dio. Medjugorje è iniziare una nuova vita con Dio e con la Madonna.
Questo è Medjugorje.
Capite? Comprendete? Ciascuno di voi che è venuto a Medjugorje è stato chiamato dalla Madonna. Ma dovete capire che da questo momento ciascuno di voi ha una grande responsabilità.
La Madonna dice: “Cari figli, voglio che ciascuno di voi diventi Mio apostolo nel mondo”. Oggi i più grandi apostoli nel mondo sono i giovani.
Spesso sento diverse critiche ai giovani. No. Noi abbiamo tanti giovani buoni, positivi, che aiutano altre persone. Tanti giovani vanno nelle missioni. Ma di loro si conosce pochissimo.
Voi avete un grande valore per la Madonna. Potete fare tante cose.
Quando tornate da Medjugorje non è solo importante dire. “Noi siamo stati a Medjugorje”. Questo non dovete neanche dirlo. Ma altre persone o altri giovani che voi incontrate devono riconoscere Medjugorje in voi. Devono riconoscere la luce di Medjugorje attraverso voi e la vostra vita.
Tanti giovani oggi hanno paura della conversione perchè pensano: “Se mi converto devo stare 24 ore al giorno inginocchiato”. No. Non significa questo. Convertirsi significa avere Dio al primo posto nella propria vita, ma nello stesso tempo vivere una vita normale.
Io posso dire che sono cresciuto con la Madonna, ma uscivo anche con gli amici. Quando hai Dio nel cuore tu sempre saprai cosa è positivo e cosa negativo.
Perciò non abbiate paura di convertirvi qui a Medjugorje. Non abbiate paura di aprire i vostri cuori.
Questi giorni che passate qui a Medjugorje siano giorni di grazia per voi. Giorni favorevoli per aprire il vostro cuore a Dio, come Lei sempre dice.
Io credo che qualche volta noi non comprendiamo quanto ci ama la Madonna.
La Madonna viene da 34 anni. Quante volte abbiamo pensato: “La Madonna viene per me”?
Lei dice semplicemente “Cari figli”. Quanti di noi pensano che Lei viene per me, perchè sono Suo figlio, perchè mi ama?
Lei dice sempre alla fine del messaggio: “Grazie per aver risposto alla Mia chiamata”. Pensiamo un attimo a queste parole: la Madonna ringrazia noi. Con questo possiamo capire che la Madonna crede ancora in noi. Lei ha fiducia che noi Le apriremo i cuori, così che Lei può portare Gesù.
Ricordiamoci delle parole della Madonna in cui si vede tutto il Suo Amore immenso, Amore materno: “Cari figli, se voi sapeste quanto vi amo piangereste di gioia”.
Credo che oggi a tutti noi, e in modo particolare a voi giovani, Lei voglia dire: “Se voi sapeste quanto vi amo piangereste di gioia”.
Per questo torniamo da Medjugorje con il souvenir più bello che c’è a Medjugorje: torniamo con la pace e l’amore nei nostri cuori. Torniamo con Dio al primo posto nel nostro cuore e iniziamo a testimoniare.
Pregherò per tutti voi, per tutte le vostre intenzioni, per tutti i malati. Nello stesso momento invito tutti voi a pregare per noi qui a Medjugorje, perchè abbiamo bisogno di preghiere.
Ciò che unisce noi di Medjugorje con voi pellegrini è proprio la preghiera. Per questo rimaniamo sempre uniti in preghiera.
Adesso preghiamo un’Ave Maria per tutte le vostre intenzioni.

domenica 13 settembre 2015

12 settembre SS. Nome di Maria

Nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria:


1) "AMAREZZA"
questo significato è stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mosè, fu chiamata così perchè, quando nacque, il Faraone cominciò a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.
Questa interpretazione può essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci:
[Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore...
Inoltre il diavolo, di cui il Faraone è figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.


2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mosè, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), così "Maria è la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)
Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.
Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mosè e Maria, madre di Dio, è ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mosè è la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. è la tympanistria nostra, cioè dei Cristiani: il cantico di Mosè del N.T. sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione è sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei più grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.

3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Così S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente).
Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realtà non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare.
La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":
Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).
Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.
S.Brigida: "ecco perchè il nome di Maria è soave per gli angeli e terribile per i demoni"

Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...
Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè:
"Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mosè, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioè "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)

4) PIOGGIA STAGIONALE
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE)
Maria è considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".
Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice:
"[P.I. 20] Che cos'è, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredità esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa così indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?"
Maria, pioggia di grazie, formerà e manderà sulla terra una pioggia di missionari.


5) ALTEZZA
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi è sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.
Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO
questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, può essere tradotto:
ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo è il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre)
oppure ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria


***
Di tutti queste ipotesi, qual è quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perchè nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce.

da Don Giuseppe

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fonte: IdM

giovedì 3 settembre 2015

Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 agosto 2015

Cari figli! Anche oggi vi invito: siate preghiera. La preghiera sia per voi le ali per l’incontro con Dio. Il mondo si trova in un momento di prova, perché ha dimenticato e abbandonato Dio. Per questo, figlioli, siate quelli che cercano e amano Dio al di sopra di tutto. Io sono con voi e vi guido a mio Figlio, ma voi dovete dire il vostro “SI” nella libertà dei figli di Dio. Intercedo per voi e vi amo, figlioli, con amore infinito. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 agosto

Come sempre i messaggi dati dalla Madonna attraverso la veggente Marija, che sono rivolti alla Parrocchia e a tutti quelli che hanno accolto l'invito di Maria, sono più brevi, ma più comprensibili, con frasi che lasciano stupiti per la densità che contengono.
Questa espressione: siate preghiera”, è formidabile! Se io dovessi dire cos'è la preghiera, direi: la preghiera è Maria in preghiera.

Perché la Madonna è preghiera fatta carne, perché, come diceva Papa Giovanni Paolo II, la Madonna è tutta orientata a Dio e quindi, siccome la preghiera è orientamento radicale, totale a Dio, possiamo ben dire che la preghiera è la Madonna in preghiera e la Madonna ci invita a essere anche noi preghiera: siate preghiera”.

Come si fa ad essere preghiera? Si è preghiera quando siamo uniti a Dio, siamo uniti a Dio nella fede, nell'amore, nell'invocazione, nelle scelte della vita, nel compiere la Sua volontà, nella testimonianza. Benché sia vero che ci devono essere i tempi di preghiera che illuminano i vari momenti della giornata e anche della nostra notte, ciò nonostante noi dobbiamo essere preghiera vivente. In che modo? Con la mente orientata a Dio, col cuore orientato a Dio, con la volontà orientata a Dio, con le nostre scelte orientate a Dio. Siamo uniti a Dio attraverso le virtù teologali della fede, della speranza, della carità. Per mezzo di Maria siamo uniti a Cristo che intercede per noi presso il Padre e siamo preghiera vivente qualunque cosa facciamo.

La preghiera sia per voi le ali per l’incontro con Dio”. Dio ci ha dato uno strumento per colmare la distanza che ci separa da Lui ed è la preghiera. Se noi vogliamo incontrare Dio dobbiamo incominciare a pregare. Senza Dio non si può vivere, così come senza il sole la terra diventerebbe una lunga e gelida notte invernale. La Madonna ha detto: “senza preghiera non si può vivere”, la preghiera ci porta a Dio, e proprio per questo è fonte di gioia, di pace e di felicità.

Poi la Madonna dice: “il mondo ha dimenticato e abbandonato Dio”, questo mondo che non prega, anzi che perseguita Dio, che perseguita Cristo, che perseguita la Chiesa, che perseguita i cristiani, essendo entrato sotto l'influsso del demonio, adesso “si trova in un momento di prova”, prova che stiamo vivendo, la prova dell'odio, la prova della guerra, la prova della vita infernale che viviamo gli uni contro gli altri; questo perché non si prega, non si cerca Dio, non si ama Dio. O c'è Dio o c'è il demonio! O c'è Cristo o c'è il principe di questo mondo.

Il nome di Dio è molto usato e molto abusato. La Madonna nel messaggio del 25 settembre 2001, dopo l’attentato alle due torri a New York, tenne a precisare che Dio non è il Dio con il quale noi pretendiamo di uccidere gli altri, esiste un solo Dio, che è il Dio dell'amore, della pace!

Allora qual è il compito di noi credenti? È di far sì che Dio stia in questo mondo attraverso la nostra preghiera, attraverso i nostri cuori che Lo cercano e Lo amano al di sopra di tutto, e a quelli che dimenticano Dio, che Lo perseguitano, che danno spazio al demonio dobbiamo rispondere aprendo il cuore a Dio, facendo entrare nel nostro cuore il Dio dell'amore e della pace, portando agli altri il Dio dell'amore e della pace.

Se là c'è la notte noi dobbiamo essere il giorno, se là c'è la tenebra, dobbiamo essere la luce, se là c'è la menzogna, dobbiamo essere la carità, la bontà, se là c'è la prepotenza dobbiamo essere la generosità, il male si combatte col bene! La tenebra si combatte con la luce! La menzogna si combatte con la verità! La cattiveria si combatte con la bontà! “Per questo, figlioli”, in questo momento di prova dove il principe delle tenebre sta soffiando il vento contagioso dell'odio e della guerra, noi dobbiamo essere “quelli che cercano e amano Dio al di sopra di tutto” e lo testimoniano. La Madonna ci dice: “Io sono con voi e vi guido a mio Figlio”, “Io sono qui per stimolarvi a cercare Dio, ad amare Dio, perché voglio che incontriate mio Figlio, conosciate, viviate mio Figlio. Sono qui per aiutarvi”, ma voi dovete dire il vostro “Sì”. Bella questa espressione, “nella libertà dei figli di Dio”, non per paura, non per malavoglia, non perché siamo costretti, no! Il “” lo si dice nella gioia, lo si dice senza condizioni!

Bisogna arrivare a decidersi per Dio, decidersi per Cristo, decidersi per la conversione, decidersi per la santità, decidersi per il Paradiso! Sono espressioni della Madonna queste! Dire questo “” eleva la vita all'altezza del Cielo, la riempie, la dilata, la rende divina, perché attraverso quel “” Dio viene ad abitare nel nostro cuore.

Poi la Madonna ci ricorda che è la Madre: “Intercedo per voi”, capisce i nostri bisogni, ci aiuta anche quando neanche sappiamo che c'è, come una madre protegge i figli anche se non se lo meritano e noi intercediamo con Lei: e vi amo, figlioli, con amore infinito”.

Chiediamo alla Madonna la grazia di capire quanto ci ama, attraverso l'amore di Maria noi prepariamo il cuore a capire quanto Dio ci ama.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Abbiamo veramente risposto a questa chiamata? Mi viene in mente quello che ha detto il Papa all'Angelus: “Trovare un momento di raccoglimento e chiederci chi è per me Gesù?” Chiediamocelo, e la Madonna ha detto: “le mie parole sono preziose e dovrete renderne conto a Me e a mio Figlio”.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

Angolo teologico – Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori (9) – Messaggio a Marja del 25 agosto 2015 e Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2015


Messaggio a Marija del 25 agosto 2015


clip_image002"Cari figli! Anche oggi vi invito: siate preghiera. La preghiera sia per voi le ali per l’incontro con Dio. Il mondo si trova in un momento di prova, perché ha dimenticato e abbandonato Dio. Per questo, figlioli, siate quelli che cercano e amano Dio al di sopra di tutto. Io sono con voi e vi guido a mio Figlio, ma voi dovete dire il vostro “SI” nella libertà dei figli di Dio. Intercedo per voi e vi amo, figlioli, con amore infinito. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”


Commento teologico

Il messaggio è incentrato sulla "preghiera ", che viene espressa in maniera forte e coinvolgente : "siate preghiera ".
Ciò significa che ogni cristiano non solo deve fare atti di preghiera ma lui stesso diventa preghiera, in modo che la preghiera sia la vita della sua vita, in certo senso si incarni in lui, faccia con lui un solo essere.
Egli si fa soggetto orante in maniera continua e concreta.
La preghiera non solo scandisce ogni momento della sua giornata, ma si identifica a lui tanto che dove sta e agisce, li si trova sempre la preghiera che sale a Dio e si immerge in Dio.
Un aspetto questo veramente interessante e profondo. Se ne ricava la verità che senza la preghiera il cristiano perde la propria identità e soprattutto svuota la sua vita del sostegno che gli consente di vivere e lavorare sempre e ovunque nella coerenza e fedeltà a Cristo.
Il fatto doloroso che nel mondo si stia vivendo "Un momento di prova", che tutti costatiamo a tutti i livelli, trova la sua ragione proprio nella  dimenticanza e dell'abbandono di Dio. Per cui se il mondo vuole risolvere la crisi spaventosa in cui è incappato, deve tornare a Dio rivelato in Cristo. Ciò è possibile tramite la preghiera intensa.
La Vergine esorta i figli suoi ad essere un contrappeso al materialismo e all'edonismo che conduce alla dissoluzione della umanità, rimettendo Dio al primo posto come è giusto. Essi lo "cercano e lo amano al di sopra di tutto". Lei ci guida al Figlio suo Gesù, affinché lo amiamo con tutto il nostro cuore, mostrandogli una disponibilità piena, una adesione libera e gioiosa. Per compiere tale nobile compito Ella ci assicura la sua intercessione materna e il suo amore infinito. A noi il coraggio e la forza per essere nel mondo un segno e un germe visibile dell'amore di Dio Padre misericordioso.


Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2015
 
clip_image003“Cari figli, cari miei apostoli dell’amore, miei portatori di verità, vi invito nuovamente e vi raduno attorno a me affinché mi aiutiate, affinché aiutiate tutti i miei figli assetati d’amore e di verità, assetati di mio Figlio. Io sono una grazia del Padre Celeste, mandata per aiutarvi a vivere la parola di mio Figlio. Amatevi gli uni gli altri. Ho vissuto la vostra vita terrena. So che non è sempre facile ma, se vi amerete gli uni gli altri, pregherete col cuore, raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il paradiso. Là vi attendo io, vostra Madre, perché io sono là. Siate fedeli a mio Figlio ed insegnate agli altri la fedeltà. Sono con voi e vi aiuterò. Vi insegnerò la fede, perché sappiate trasmetterla agli altri nel modo giusto. Vi insegnerò la verità, perché sappiate discernere. Vi insegnerò l’amore, perché sappiate cos’è il vero amore. Figli miei, mio Figlio farà in modo di parlare attraverso le vostre parole e le vostre opere. Vi ringrazio”.
 
Commento teologico

L'idea centrale è quella della missione ed evangelizzazione.

I cristiani sono "miei apostoli dell'amore, miei portatori di verità ". Si tratta di una realtà fondamentale dell'essere e dell'agire del cristiano convinto e deciso. In effetti si notano troppo spesso dei fedeli pur devoti e credenti, i quali restano chiusi dentro una prospettiva personale e soggettiva, senza sentire l'ansia e lo zelo per la diffusione del Vangelo nel mondo, fra le creature umane. Da qui l'invito pressante della Vergine. Da una parte si vede il dilagare dell'indifferentismo religioso e del materialismo sfrenato, dall'altra parte non vi è il contrappeso di coloro che comunicano il vero amore e la verità salvifica di Gesù.

Occorrono oggi cristiani vigorosi e  zelanti.

Certamente non è facile svolgere l'azione missionaria in mezzo a gente che offende e disprezza i valori spirituali, ma la Vergine assicura la sua protezione e il suo aiuto. Ella è qui in mezzo a noi con lo scopo di coinvolgere tutti in questa benedetta opera di santificazione e di evangelizzazione. Perciò non dobbiamo temere né lasciarci prendere dalla paura e dallo scoraggiamento. Maria lo dice : "io sono una grazia del Padre celeste, mandata per aiutarvi a vivere la parola di mio Figlio ". A noi spetta accogliere tale incitamento e farlo nostro con serenità e fiducia. Si tratta di un compito delicato e non sempre facile. Ella ne è consapevole in quanto è vissuta concretamente sulla terra e ha condiviso le nostre situazioni umane. Tuttavia offre il soccorso dell'amore, un amore vero e fraterno che deriva da suo Figlio e che viene trasmesso a noi dallo Spirito Santo. Questo amore vissuto fedelmente diventa  caparra per la vita eterna quale anticipazione del paradiso: "raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il paradiso ", dove Ella ci attende tutti per condividere con noi la vita piena e immortale. Tale fiduciosa attesa ci rende alacri e vigilanti, pronti a essere ricolmati della beatitudine celeste.
L'importante che siamo fedeli alla verità che è Gesù e che viene trasmessa dalla Chiesa, sapendo riconoscere e rigettare quegli aspetti che non corrispondono a tale verità. La Vergine si fa maestra: "vi insegnerò la fede, perché sappiate trasmetterla agli altri nel modo giusto ". Il suo è il medesimo  compito della divina Sapienza, come viene chiamata dalla tradizione "Sedes Sapientiae ". Noi dobbiamo diventare suoi discepoli diligenti e docili. In mezzo a tanta confusione, la nostra missione è ben chiara: riconoscere la verità e respingere la menzogna, seguire il bene e allontanate il male, accogliere la luce e fuggire dalle tenebre , non soccombere al peccato ma  ricercare la grazia divina . Accanto a Maria quali suoi seguaci fedeli avremo la gioia di portare nel nostro mondo tenebroso la luce fulgida di Gesù  che ci porta alla salvezza.

 
 
 
don_renzo_lavatoriDon RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.
Don Renzo Lavatori ha recentemente pubblicato un altro volume sull’angelologia: L' angelo, un fascio di luce sul mondo, La Fontana di Siloe, Torino, 2014 (cliccare sul link per ordinarlo)
Notizie più dettagliate sul Sito Ufficiale di Don Renzo Lavatori (cliccare sul link)

mercoledì 2 settembre 2015

Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2015

“Cari figli, cari miei apostoli dell’amore, miei portatori di verità, vi invito nuovamente e vi raduno attorno a me affinché mi aiutiate, affinché aiutiate tutti i miei figli assetati d’amore e di verità, assetati di mio Figlio. Io sono una grazia del Padre Celeste, mandata per aiutarvi a vivere la parola di mio Figlio. Amatevi gli uni gli altri. Ho vissuto la vostra vita terrena. So che non è sempre facile ma, se vi amerete gli uni gli altri, pregherete col cuore, raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il paradiso. Là vi attendo io, vostra Madre, perché io sono là. Siate fedeli a mio Figlio ed insegnate agli altri la fedeltà. Sono con voi e vi aiuterò. Vi insegnerò la fede, perché sappiate trasmetterla agli altri nel modo giusto. Vi insegnerò la verità, perché sappiate discernere. Vi insegnerò l’amore, perché sappiate cos’è il vero amore. Figli miei, mio Figlio farà in modo di parlare attraverso le vostre parole e le vostre opere. Vi ringrazio”.
 
 

 

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