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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 29 giugno 2018

Međugorje, 26 Giugno 2018 omelia della Santa Messa vespertina presieduta da fra Miro Šego.

Omelia della santa Messa
Medjugorje, 26 giugno 2018
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore.


cari fratelli e sorelle, cari parrocchiani, cari pellegrini, cari ascoltatori, ieri abbiamo celebrato in modo solenne il 37. anniversario delle apparizioni della Madonna e della grazia di Dio in questo luogo.
37 anni fa, come oggi, io, ragazzo di 15 anni, ho partecipato per la prima volta all’apparizione. Quell’evento è stato per me una cosa nuova, insolita, incomprensibile. Non mi era chiaro come i veggenti potessero iniziare e terminare di pregare nello stesso momento, come guardassero tutti nella stessa direzione. Io e gli altri presenti non abbiamo visto nulla se non il paesaggio e notato il silenzio di quel momento. Stavo attento ad ogni dettaglio e ad ogni movimento, le lacrime delle donne e la preoccupazione negli occhi degli adulti.
Tutto questo per un bambino come me era indescrivibile eppure tanto reale.
Quel silenzio è stato rotto improvvisamente dalla voce dei veggenti che hanno cominciato a pregare “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo”. Dopo questa preghiera nuovamente il silenzio. E poi, dopo un altro istante, hanno pronunciato tutti assieme: “Se ne va”.
Noi curiosi abbiamo chiesto: “Cosa è successo? Qual è il messaggio? Cosa ci ha detto?” In quel momento ero impaurito, confuso, ma allo stesso tempo felice, perchè ero cosciente che stava succedendo qualcosa di magnifico.
Ieri dopo la Messa serale ho letto il messaggio. Era molto simile a quelli dei primi giorni: “Cari figli, questo è il giorno che mi ha donato il Signore per ringraziarLo per ciascuno di voi, per coloro che si sono convertiti e hanno accettato i Miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità. Gioite figlioli, perchè Dio è misericordioso e vi ama tutti con il Suo Amore immenso e vi guida sulla via della salvezza tramite la Mia venuta qui”.
In queste Sue parole, dateci tramite la veggente Marija e rivolte all’umanità, c’è l’incoraggiamento e la speranza, cioè ciò di cui noi cristiani di quest’epoca abbiamo bisogno. Dio ci dice tramite queste parole che per mezzo di Maria noi che partecipiamo a questi eventi siamo in unione con Lui. Questo, fratelli e sorelle, è il senso e l’obbiettivo della nostra esistenza.
Può succedere che guardando Maria dimentichiamo tutto ciò che Lei ha fatto prima per giungere alla meta. Ciascuno di noi, nel proprio ruolo e nel luogo in cui si trova, è invitato a percorrere la via che ha percorso la Madonna e a vivere il Suo abbandono. La Sua Vita non è iniziata con l’Assunzione, ma con l’abbandono a Dio sempre, anche quando non capiva. Umanamente guardando la Sua Vita non era per niente facile.

Non dobbiamo dimenticare il rapporto di Maria con Dio. Ella non ha ricevuto soltanto, ma ha anche dato tanto, si è abbandonata a Lui.
Tanti cristiani tra noi non vivono il Cristianesimo come dovrebbero fare. Per molti non è contemplata la donazione, ma significa solamente ricevere. E’ una logica commerciale che utilizziamo quando ne abbiamo bisogno. Pensiamo che basti essere fedeli e non vogliamo impegnarci e metterci a disposizione della Volontà di Dio per il bene nostro e di tutti.
Fratello, sorella, il nostro Cristianesimo dovrebbe essere riconoscibile da ciò che facciamo, da ciò che diciamo. Dovrebbe essere più facilmente riconoscibile dal rapporto che abbiamo con Dio piuttosto che da ciò che diciamo di Dio.
Che cristiano è colui che non ha nessun rapporto con Dio, che prega poco e non va a Messa?
Fratello e sorella, il nostro Cristianesimo dovrebbe essere riconoscibile anche dal nostro rapporto con gli altri, chiunque essi siano. Che cristiano è colui che trascura i propri impegni verso la famiglia, che non è fedele al coniuge, che trascura e offende i genitori, che non vive il fidanzamento come dovrebbe essere e si difende dicendo che così fanno tutti?
Che cristiano è colui che sfrutta l’operaio, trascura gli impegni, parla male, calunnia e odia, non parla con i fratelli e non si interessa di loro?
Il nostro Cristianesimo dovrebbe essere riconoscibile anche dal rapporto verso noi stessi. San Paolo dice: “Non sapete che siete il Tempio di Dio e lo Spirito di Dio dimora in voi? Se qualcuno con la propria vita distrugge questo Tempio di Dio anche lui sarà distrutto, perchè Dio è santo”. Questo si trova nella lettera ai Corinzi.
Se noi siamo il Tempio di Dio e se lo Spirito di Dio è dentro di noi che Cristiano è colui che distrugge se stesso, la propria salute, beve, trascura la propria dignità cristiana, non è preoccupato per la salvezza dell’anima?
Adesso spetta a noi verificare noi stessi e il nostro modo di pensare e di rapportarci. Cogliamo l’occasione di questo luogo e di questo tempo e il messaggio che ci è stato donato.
Un aneddoto racconta di un professore che ha chiesto ai propri studenti se qualcuno aveva una domanda. Non attendendosi nessuna domanda è rimasto stupito quando un giovane ha chiesto: “Qual è il senso della nostra vita?” Alcuni studenti stavano uscendo e hanno sorriso nell’udire questa domanda. Il professore sorpreso ha osservato a lungo lo studente per capire se la domanda era seria o era solo uno scherzo. Quando ha capito che lo studente ha posto un quesito serio ha tirato fuori dalla tasca il portafoglio e da esso uno specchio grande quanto una moneta: “Ero bambino al tempo della guerra. Un giorno ho visto lungo la strada tanti pezzetti di uno specchio che qualcuno aveva frantumato. Siccome non avevo giocattoli ho preso un pezzettino di specchio per giocarci. Presto ho capito che potevo indirizzare la luce del sole in tanti luoghi in cui essa non sarebbe potuta arrivarci da sola. Quando sono cresciuto ho capito che quello non era un gioco, ma che avrei potuto farlo nella vita. Anch’io sono un piccolo pezzetto di uno specchio che non conosco nella sua integrità e posso portare, nel mio piccolo, un po' di luce, comprensione, tenerezza nelle tenebre degli angoli nascosti del cuore umano. Se gli altri vedranno ciò e si impegneranno forse faranno altrettanto e porteranno la luce dove non c’è. Questo, secondo me, è il senso della vita. Conservo questo pezzettino di specchio, perchè con il gioco della luce mi ha mostrato la via”.
Carissimi fratelli e sorelle, noi sappiamo che l’obbiettivo della nostra esistenza è raggiungere l’unione con Dio nell’eternità e che Maria ha raggiunto in pienezza.
Ascoltando il Vangelo di oggi comprendiamo che non possiamo raggiungere quella meta vivendo come forse viviamo, perchè questa non è la via che porta lì.
Gesù dice: “Entrate per la porta stretta”. Per poter passare attraverso di essa è necessario liberarsi da tutto quello che è in più, da tutti i pesi che ci opprimono. Ci vuole impegno, fatica, rinuncia. Senza ciò non si può far nulla. Non possiamo continuare a vivere senza muoverci; senza impegno non si raggiunge nulla nè nella vita celeste nè nella vita terrena.
Quando si tratta della vita celeste dovremmo impegnarci tanto.
Oggi siamo invitati a scoprire la forza del messaggio di Dio che ci viene dato qui. La Madonna ha sottolineato tante volte nei messaggi che nella nostra vita cristiana servono la preghiera, il digiuno, la Confessione e l’Eucaristia. Questo è ciò che muove la nostra vita e ci apre alla novità del Vangelo di Cristo, vivendo un rapporto cristiano con Dio, con noi stessi e con gli altri per poter giungere un giorno all’unione con Maria e con i santi.
La Madonna ci invita chiaramente nell’ultimo messaggio: “Cari figli, vivete con gioia e abbandono alla Presenza di Dio, perchè questo tempo che vi è donato è tempo di grazia. Questo è il tempo della Volontà di Dio, perchè Lui è il Padrone e il Signore della storia”.
Siamo invitati a sfruttare questo momento. Questo tempo di grazia forse sarà decisivo nella nostra vita. Oggi ci invita ad essere aperti, coraggiosi.
Per aprirci al Signore e alla Sua grazia non dobbiamo avere paura, perchè nella Sacra Scrittura sta scritto: “Se il nostro cuore ci condanna Dio è più grande del nostro cuore”.
Teniamo conto di due realtà: la porta verso la vita eterna è stretta e il Cuore di Dio è largo.
Nell’ultimo messaggio Maria ci invita ad accettare questa offerta e a concretizzarla nella nostra vita.
Gesù ci dice chiaramente che ciascuno di noi si condanna o si premia da solo. Ciascuno apre da solo la porta dell’eternità.
Perciò, fratelli e sorelle, oggi apriamo le orecchie del cuore per sentire e comprendere il messaggio della Madre per essere incoraggiati dalla Sua Parola e assieme a Lei ringraziamo per questo giorno e per la grazia che il Signore ci ha donato.
Amen.
fra Miro Šego

Registrazione: F. Deagostini – Trascrizione: A. Bianco

giovedì 28 giugno 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 24 giugno 2018 officiata da fra Marinko Sakota



Dal Vangelo secondo Luca
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, perchè la Madonna è apparsa per la prima volta sul Podbrdo il 24 giugno 1981, nella solennità di san Giovanni Battista? E’ stato un caso oppure la Madonna ha scelto proprio quel giorno per visitare questa regione montuosa?
Visto dalla prospettiva attuale tutto ci dice che non è stato un caso. Quel giorno è stato il punto da cui tutto ha avuto origine.
Perchè Giovanni? Chi era Giovanni? Uno spartiacque posto tra l’antico e il nuovo Testamento. Con lui si è concluso un periodo della storia e ne è iniziato un altro. La Madonna ha iniziato con Giovanni e questo significa che ha voluto iniziare qualcosa di molto serio, qualcosa della cui importanza non siamo coscienti.
Ella ci ha posto davanti un esempio per capire quando parla di conversione. Per capire il digiuno dobbiamo guardare Giovanni che preparava la via per Gesù. Giovanni ci sia d’esempio.
Ci sono molte similitudini tra Giovanni e Maria.
Nella festa di san Giovanni Battista la Madonna ci ha portato Suo Figlio Gesù che teneva tra le braccia. Cosa ha voluto dirci? Quello che diceva Giovanni: “Ecco il Messia. Ecco l’Agnello di Dio. Ecco Colui in cui trovare pace”.
Giovanni era una voce nel deserto. Non lo è forse anche Maria da 37 anni? Nel deserto presente nei cuori degli uomini.
Chi ha percepito per primo la venuta di Maria ed ha esultato di Gioia? Giovanni nel grembo di sua madre Elisabetta. Avete mai pensato a questo? Un bambino non ancora nato ha riconosciuto ed ha annunciato il Messia. Un bambino non ancora nato! Che messaggio per i nostri tempi!
In quel periodo Maria portava nel Suo Grembo un Bambino appena concepito. Nella festa di san Giovanni Battista ha portato tra le Sue braccia il Bambino Gesù. Molti cuori hanno percepito la Sua venuta. Per primi quelli dei veggenti, poi quelli dei parrocchiani e dei fedeli delle parrocchie vicine e alla fine quelli dei fedeli di tutto il mondo. Sì, del mondo intero.
Matteo scrive: “Da tutta Gerusalemme, tutta la Giudea e la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano confessando i loro peccati”. Sì, confessando i loro peccati. Qui a Medjugorje ne siamo testimoni.
Maria ha scelto la solennità di Giovanni Battista, ma anche questa parrocchia, due colline - il Podbrdo e il Krizevac - e ciascun individuo.
Le due colline sono come le due braccia in cui Nostra Madre ci accoglie. Quei monti sono più di due semplici colline. Uno, infatti, è Betlemme, il luogo in cui Maria ha portato il Bambino Gesù e l’altro è il Golgota, dove la Stessa Madre prega ai piedi della croce di Suo Figlio.
Una collina ci porta a far nascere Gesù in noi e l’altra ci conduce alla Resurrezione. Nella vallata troviamo la chiesa presso la quale ci confessiamo e nella quale ci nutriamo.
Questi tre luoghi sono un triangolo? No. Direi piuttosto che sono un cuore.
Ecco che allora ci diventa chiaro il messaggio di Maria. Ella desidera che La seguiamo e La imitiamo. Lei è andata sui monti e nel Tempio. Tutto ciò che faceva lo faceva col Cuore.
I monti sono un invito ad un esodo, ad uscire dal modo quotidiano di pensare, di vedere le cose. Saliamo i monti per uscire da noi stessi e sperimentare un modo diverso di vedere e di pensare per mezzo della meditazione dei misteri del Rosario sul Podbrdo e della Via Crucis sul Krizevac. Saliamo sui monti per conoscere noi stessi alla luce di Gesù e per permetterGli di cambiare i nostri cuori. Ma i nostri monti non sono la meta finale del nostro cammino.
Luca scrive: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa in una città di Giuda”. E poi Luca scrive ancora: “Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta”. Maria desidera che andiamo più spesso sui monti Podbrdo e Krizevac per staccarci da amici e nemici, dal lavoro, dalle ricchezze e dalla povertà, dalle gioie e dalle preoccupazioni per poterci avvicinare a Gesù.
Tutto questo per poi dirigerci verso una città della Giudea ed entrare nella casa di Zaccaria, cioè per dirigerci verso gli altri, ma come persone diverse e con Gesù nel cuore.
Quando entriamo nella casa, come ha fatto Maria da Elisabetta, i cuori delle persone che incontriamo devono sussultare di gioia.
Quando abbiamo preoccupazioni rechiamoci sui monti così il nostro passo diventerà più sereno e il nostro cuore cambierà.
Ricordiamo le parole di fra Slavko Barbaric. Egli diceva: “Le arrabbiature, i nervosismi, le bestemmie, le ubriachezze, i litigi, le dipendenze da droghe, le insoddisfazioni, le mormorazioni, le insicurezze, le paure sono solo alcuni dei segni che ci indicano che abbiamo perso quel ritmo che ci rende felici e ci da la possibilità di incontrare noi stessi, gli altri, la natura e Dio.
La droga, l’alcol, la musica molto alta, le urla, i consumi smodati di cibi e bevande sono solamente disperati tentativi di arrivare ad un ritmo nuovo.
Fra Slavko continua: “Per poter tornare al ritmo originario di pace oggi è necessario prendere molto più tempo per pregare, per stare in silenzio, per leggere la Parola di Dio rispetto ai tempi passati, perchè ci sono sempre più situazioni che ci distolgono da quel ritmo.. Perciò i molti cristiani che pregano e celebrano la Messa velocemente e si confessano distrattamente non entrano nel ritmo nuovo e non hanno la forza di cambiare nulla nella loro vita.
La salvezza sta nella preghiera, nel stare con Dio e nel tornare a noi stessi”.
La Madonna ci mostra la via per trasformarci da Marta, con una vita di stress e inquietudine per tante cose che sembrano molto importanti, in Maria che è cosciente che una sola cosa è necessaria: andare sulla montagna e nel Tempio, ascoltare la Sua Parola e rimanere in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento o recarsi nel Confessionale o pregare con il Rosario in mano, leggere la Sacra Scrittura o mangiare pane e acqua nel giorno di digiuno.
Maria ha scelto la solennità di san Giovanni Battista, perchè Giovanni è molto attuale anche oggi.
Oggi molti singoli e molti stati non conoscono la propria identità. Non sanno chi sono.
Giovanni è per noi l’esempio dell’uomo che sa chi è e chi non è. Egli dice di non essere il Verbo, il Messia, Elia, nè il profeta. Lui sa chi è: “Io sono la voce di uno che grida nel deserto”. Giovanni è completamente appagato di ciò che è. Non è infelice per quello che non è e che non può essere.
Gesù dice di Giovanni che è un profeta. E’ più di un profeta: è l’ambasciatore e precursore del Messia. Queste dichiarazioni di Gesù riguardo a Giovanni sono chiare, ma la seguente ci confonde: “Tra i nati da donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista”, tuttavia il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui”. Nessuno è più grande di Giovanni, ma allo stesso tempo ciascuno è più grande di lui. Come si può comprendere ciò?
Agli occhi degli uomini nessuno era più grande di Giovanni che con la sua vita virtuosa superava tutti gli altri. Da un punto di vista naturale Giovanni aveva raggiunto la vetta. Era molto stimato. Le persone lo cercavano. Addirittura circolava la voce che fosse lui il Messia.
Noi come avremmo reagito se fossimo stati al posto di Giovanni? Quelle voci non ci avrebbero fatto piacere? Noi avremmo cercato di far sì che tutto ruotasse attorno al nostro ego e che fossimo più grandi degli altri..
Noi vorremmo essere qualcuno agli occhi degli altri. Giovanni non è rimasto solo “un nato da donna”. Non si è fermato ad un livello naturale, ma è nato nuovamente. Giovanni ha superato lo stadio in cui si vuole essere importanti davanti agli altri. Giovanni misura se stesso a partire da Gesù. Giovanni cresce in sapienza e comprende che Gesù deve crescere ed egli deve diminuire.
In altri brani del Vangelo Giovanni dice: “Colui che viene dopo di me è più grande di me”. “Io non sono degno di di sciogliere i lacci dei Suoi sandali”.
Giovanni ci insegna che la cosa principale è imparare a conoscere la propria missione conoscendo e accettando se stessi. Dobbiamo essere felici per come siamo, essendo consapevoli di avere grandi possibilità di fare del bene.
Noi ci troviamo ancora al livello di “nati da donna”, al livello naturale in cui cresciamo fisicamente e psichicamente, aumenta la nostra cultura e sviluppiamo i nostri talenti. Vogliamo diventare qualcuno agli occhi degli altri uomini. Vogliamo possedere una casa, una ditta, un hotel e avere titoli per essere apprezzati. Questo è il livello naturale. L’importante è non pensare che questo sia il culmine dello sviluppo del nostro essere.
Il nostro sviluppo deve proseguire. Seguendo l’esempio di Giovanni dobbiamo scendere nel nostro cuore al livello in cui si svolge l’azione del Regno di Dio in noi, là dove nasciamo di nuovo dall’alto.
Questo è ciò che la Regina della Pace ci insegna qui da tanti anni.
Ricordiamo le critiche che Gesù rivolgeva ai Suoi contemporanei: “E’ venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e voi non gli avete creduto. I pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. Voi, invece, pur avendo veduto queste cose non vi siete pentiti per credergli”.
La Madonna ha scelto san Giovanni perchè ci pone di fronte ad un bivio: possiamo rimanere al livello di quegli scribi venuti da Gerusalemme per interrogare Giovanni - “Sei tu il Messia?” - e poi sono rimasti tali e quali. Oppure possiamo scegliere di ascoltare Giovanni e il suo invito rivolto a noi, a me personalmente: “Convertiti!”
Possiamo rimanere al livello di chi si interessa di Medjugorje e vuole sapere perchè le apparizioni durino così a lungo e perchè siano stati scelti quei veggenti oppure possiamo ascoltare l’invito di nostra Madre che dice: “Convertiti. Impara a pregare col cuore. Lascia che Dio cambi il tuo cuore”.
Se ascoltiamo questi inviti ci dobbiamo domandare: forse io ho bisogno di conversione. Forse nella mia vita c’è qualcosa che devo cambiare.
Noi cosa facciamo? Ci interessiamo di Medjugorje e continuiamo a contare i pellegrini oppure cerchiamo di ascoltare quello che la Regina della Pace ci dice?
Alcuni parlano di ospiti, turisti, stagioni… E’ diverso parlare di turista o di pellegrino. Il primo non mi mette in discussione, ma il pellegrino sì. Se quella persona venuta da lontano è un pellegrino allora anch’io sono spinto a domandarmi “Chi sono io?” “Cosa faccio?”
E’ diverso parlare di “stagione turistica” o di “tempo di grazia”.
Il concetto di stagione non mi provoca, mentre il secondo mi mette di fronte ad alcune domande: Io come vivo questo tempo di grazia? Forse trascuro questo tempo dato alla mia generazione fra mille?
Ma anche tu, stimato pellegrino, puoi vivere Medjugorje in due modi: cercando di fare di tutto perchè la tua permanenza in hotel sia confortevole chiedendo la tv in camera, il climatizzatore e l’ascensore. Oppure puoi scegliere la strada che ti porta a crescere. Nei giorni di pellegrinaggio puoi scegliere di esercitarti a vivere alla scuola della Madonna. Puoi scegliere di pregare col cuore in silenzio, di digiunare col cuore, di fare adorazione col cuore, di partecipare col cuore all’Eucaristia, di incontrare il Padre Misericordioso nella Confessione, di leggere col cuore la Sacra Scrittura, di pregare il Rosario sul Podbrdo o la Via Crucis sul Krizevac.
Giovanni apriva gli occhi alle persone che andavano a lui. Anche la Madonna lo fa. Ascoltiamo alcune delle Sue parole.
“Voi, cari figli, volete ricevere grazie, ma non pregate”.
“io non posso aiutarvi, perchè voi non volete mettervi in cammino”.
“Voi parlate, ma non pregate”.
“Correte, lavorate, accumulate ma senza benedizione”.
“Voi non pregate”.
“Figlioli, non sapete vivere in grazia di Dio”.
“Figlioli, vivete in un tempo in cui Dio vi da grandi grazie, ma voi non sapete metterle a frutto”.
“Vi preoccupate di tutto, ma dell’anima e della vita spirituale il meno possibile”.
“Risvegliatevi dal sonno della vostra anima”.
“Dite di sì a Dio con tutte le forze”.
“Figlioli, voi amate poco e pregate ancora meno”.
“Siete smarriti e non sapete quale sia la vostra meta”.
“Prendete la croce. Guardate Gesù e seguiteLo”.
Giovanni e Maria non si fermano alla critica, ma ci mostrano una via d’uscita. La conversione.
Il digiuno a pane e acqua il mercoledì e il venerdì unito alla preghiera ha un profondo legame con la conversione.
A volte noi ci addormentiamo o vacilliamo e pensiamo che sia tutto a posto. Soltanto quando iniziamo a digiunare comprendiamo quante cose in realtà trascuriamo.
Il digiuno ci scuote e invita ad uscire da varie forme di schiavitù e cecità. Ci invita a lasciare le cose che vogliono convincerci di essere molto importanti, ma che in realtà ci rendono schiavi.
Il digiuno ci indirizza all’unica cosa necessaria, a quel tesoro in cielo che è incorruttibile. Quando iniziamo a digiunare ci ricordiamo di quella frase: “Uomo, ricordati che sei polvere”. E anche all’altra: “L’uomo non vive solo di pane, ma di ogni Parola che esce dalla Bocca di Dio”.
Ricordiamo la domanda che Giovanni rivolse a Gesù dalla prigione: “Sei Tu il Messia?” Gesù come risponde a Giovanni? “Dite a Giovanni: i sordi odono, gli storpi camminano, i ciechi vedono”. Gesù rimanda ai frutti presenti nelle persone.
Anche qui alcuni si chiedono: Sarà vero che la Madonna appare? Cosa risponderebbe Gesù? “Guardate i frutti”.
Vedendo tanta gente venire qui ci domandiamo cosa spinga tanta gente a mettersi in viaggio verso Medjugorje da ogni angolo del globo terrestre. Cosa spinge le persone a fare un viaggio lungo alcuni giorni per venire a digiunare 6 giorni alla Domus Pacis? Osservando i loro volti si vede, però, che sono il ritratto della felicità vera.
Quelle persone sono venute qui, perchè qui il cielo è vicino. Sono venute per soddisfare le necessità dell’anima, Sono venute a conoscere l’Amore più grande e a conoscere il Cuore del Padre Misericordioso. Sono venute per trovare la pace del cuore che nessuna inquietudine può rubare.
Cari parrocchiani, da 37 anni voi vi trovate tra prove e grazie. La Madonna vi chiama ad essere come Maria, ma le vostre necessità vi invitano ad essere come Marta. Certamente dobbiamo anche essere come Marta e preoccuparci di alcune cose, altrimenti dove troverebbero alloggio tanti pellegrini. Non dobbiamo, però, rimanere soltanto a livello delle preoccupazioni esteriori. C’è una grande tentazione. Quella di giustificare la propria assenza alla santa Messa o alla preghiera con le varie incombenze..
Quando siamo fisicamente vicini, ma ci siamo allontanati interiormente allora anche la Messa e la preghiera diventano incombenze. Mentre quando ci avviciniamo interiormente allora la preghiera e la Messa diventano una necessità dell’anima.
Come possiamo risvegliarci da questo sonno e non dimenticare l’unica cosa importante?
Come si può trascorrere durante la giornata dei momenti ai piedi dell’Amico della nostra anima?
Non dobbiamo mai abituarci a ciò che sta accadendo qui. Per noi è una grande prova essere così vicini fisicamente, ma poter essere spiritualmente tanto lontani.
Si può essere così vicini alla sorgente e tuttavia rimanere assetati e privi di una crescita spirituale.
Ricordiamo il figlio maggiore della parabola del Padre Misericordioso. Egli era fisicamente vicino al padre e non era una persona cattiva. Era rimasto accanto a suo padre e lavorava con diligenza, ma tuttavia sbagliava, perchè il suo cuore non si era sviluppato. Non era cresciuto spiritualmente e il suo cuore non era simile a quello del padre in cui regnava l’amore. Perchè non era diventato simile? Perchè non lo conosceva.
Anche per noi stare qui può essere una prova. Possiamo essere fisicamente vicini, ma non conoscere ciò che nostra Madre ci dice. Non possiamo permetterci di essere lontani dal Suo Cuore.
Nostra Madre ci ha scelti e ci ha affidato un ruolo particolare. Non possiamo permetterci che non si sviluppi il nostro cuore, come vuole Lei. Non possiamo permettere che i nostri figli abbiano tutto ciò che offre il mondo senza che crescano spiritualmente.
Non possiamo permetterci di sapere col telefonino tutti i dettagli di ciò che capita nel mondo e non sapere cosa capita nel nostro cuore.
Ci sono parrocchiani consapevoli che lottano e vanno controcorrente. Nonostante tutti gli impegni lasciano ogni cosa e vengono a Messa al mattino o alla sera. Vanno sulla collina delle apparizioni o sul Krizevac. Pregano in famiglia o creano gruppi di preghiera.
Io sono testimone di questo. Essi accolgono gratuitamente nelle loro case veramente tante persone invalide o sacerdoti durante i loro ritiri.
Fanno tante altre cose senza essere visti.
In questi giorni si è svolto il settimo pellegrinaggio internazionale per persone con invalidità. C’è davvero del buono in moltissime persone della nostra parrocchia.
Le persone con invalidità hanno risvegliato questo sentimento e così è nato il movimento di amore e di bontà. Questo è proprio ciò che la Madonna vuole che avvenga qui. Lei vuole tirare fuori la bontà del nostro essere, quella bontà che è presente in noi.
Infine ricordiamo le parole di Gesù su Giovanni Battista: “Egli è una lampada che arde e risplende, ma voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce”.
Come i Giudei anche noi siamo stati ispirati dalla figura di Giovanni il Battista. Anche noi abbiamo voluto rallegrarci alla sua luce solo per un attimo per poi continuare a vivere come se nulla di particolare fosse avvenuto.
Ricordiamo che nella solennità di san Giovanni Battista 37 anni fa anche i cuori dei nostri nonni e delle nostre nonne, dei nostri padri e delle nostre mamme hanno sussultato di gioia così come il cuore di Elisabetta.
Questa solennità è un’occasione per far sì che il nostro cuore torni a smuoversi e che la gioia si risvegli in noi stessi. E’ un’occasione per rialzarci e decidere di ricominciare da capo.
C’è una ragione per farlo: la Madre Celeste è venuta a noi.
Amen.
fra Marinko Sakota

Registrazione: F: Deagostini Trascrizione A. Bianco

Adorazione Eucaristica del 26 giugno 2018 presieduta da Fra Dragan Ružić



Gesù, nutrimi per la Vita Eterna... salvami dalla morte eterna...
Unito a Te sono felice, con Te di che cosa avrò paura?...

Canto: Kumbaya, my Lord, Kumbaya... O Lord, Kumbaya.
Vieni a noi, Signor, vieni a noi... Signore, vieni a noi.


- Gesù, questo Pane è il tuo Corpo: nutrimi, Signore della Vita
Eterna! Gesù, questo Vino è il Tuo Sangue: Redentore, salvami dalla morte
eterna! O Santissima Eucaristia, mia vita e mia speranza, Ti adoro, Ti amo,
credo in Te e confido in Te.

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

- O Gesù, unito a Te io sono felice. Di che cosa aver paura se io
sono con Te? Tu sei mio Dio, mio Salvatore, la mia Via verso la Vita Eterna
e la beata Risurrezione. Gesù uniscimi a Te e Ti prego di non permettere
mai che io mi separi da Te.

Pater noster...

Tantum ergo... Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralice mira...
Zdravo, Kralice Maria! Zdravo, Maiko ljubavi! (bis)
Zdravo (X3), Marijo! (bis)

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica del 25 giugno 2018 presieduta da Fra Zvonimir Pavičić


Gesù, grazie per Maria, per il Suo Amore, che veglia, guida e ci
accompagna...
Per opera dello Spirito Santo ha portato nel mondo il Salvatore...

Canto: Adoramus Te, Domine...

- Maria, nostra Madre, grazie perché Tu ci guidi sempre al Tuo
Figlio Gesù. Gesù, grazie perché ci hai dato la Tua Madre perché fosse la
nostra Madre. Grazie per il Suo Amore per noi, Amore che veglia su di noi,
che ci accompagna e che ci guida.

Canto: Adorate mio Figlio, adorate Gesù!
Aprite il vostro cuore, Pace portate al mondo!

- Signore, la Beata Vergine Maria, per opera dello Spirito Santo ha
portato nel mondo il Salvatore del mondo. Manda anche a noi il Tuo Spirito
Santo, che ci renda capaci di amare come Tu ci hai amato, che ci renda
capaci di diventare Tuoi Testimoni in questo mondo.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio
sia benedetto..

Canto finale: Adoramus te, Domine...

(L’adorazione silenziosa continua in Chiesa per tutta la notte, fino alle
ore 7.00 di domani mattina).

Fonte: Dalla diretta...
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

martedì 26 giugno 2018

Messaggio a Marija del 25 giugno 2018

"Cari figli! Questo è il giorno che mi ha dato il Signore per ringraziarLo per ciascuno di voi, per coloro che si sono convertiti e che hanno accettato i miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità. Figlioli, gioite, perché Dio è misericordioso e vi ama tutti con il Suo amore immenso e vi guida verso la via della salvezza tramite la mia venuta qui. Io vi amo tutti e vi do mio Figlio affinché Lui vi doni la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Marija Pavlovic comunica a R. Maria il messaggio del 25 Giugno 2018 da Medjugorje

lunedì 25 giugno 2018

Adorazioni Eucaristiche del 23 e 24 giugno 2018 a Medjugorje

Adorazione Eucaristica del 23 giugno 2018

presieduta da Fra Zvonimir Pavičić


Signore Gesù, stasera io sono qui perché voglio incontrarti...

In questi momenti di silenzio voglio pregare per coloro che...

Grazie, Signore, per...io camminerò nella Tua Verità.


Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam... Alleluia...


- Signore Gesù, Ti adoro nel Santissimo Sacramento dell’altare. Tu

hai promesso di rimanere con noi fino alla fine del mondo. Io credo

profondamente nella Tua Presenza qui e adesso. Stasera io sono qui perché

voglio incontrarti, lasciarti entrare nella mia vita, dimorare e

glorificarti.


Canto: Gesù, io credo in Te... Alleluia...


- Signore Gesù, in questi momenti di silenzio voglio pregare per

coloro che hanno chiesto le nostre preghiere, soprattutto per coloro che

portano le sofferenze fisiche e psichiche. Signore, con la Tua mano,

rialzali, guariscili, sii l’Amore che trasfigura.


Canto: Guariscimi, o mio Signor! Guariscimi, o mio Signor!

Con il Tuo Sangue guariscimi! Guariscimi, o mio Signor!

Alleluia...


- Grazie, Signore, per la Tua Presenza. Grazie per l’Amore che

metti sempre nel mio cuore. Guidami, Signore! Io camminerò nella Tua Verità.


Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio

sia benedetto.


Canto finale: Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.

Zdravo (X3), Marijo. (bis)


Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Adorazione Eucaristica del 24 giugno 2018

presieduta da Fra Francesco Rizzi.


Signore Gesù, grazie per il dono della Presenza e accompagnamento di Tua

Madre...

Il Tuo Spirito ci guidi sempre sulla via della Pace, alla scuola della

R.dP...

..Grazie ché ci chiami a collaborare al Trionfo del Suo Cuore Immacolato..


Canto: Oh, oh, oh!Adoramus Te, Domine...


- Signore Gesù, grazie per il dono della Presenza e

dell’accompagnamento di Tua Madre. Grazie per le Confessioni, per tutte le

Sante Comunioni, per le Conversioni e per le Opere che sono nate in questi

trentasette anni. Noi Ti adoriamo!


Canto: Canta Alleluia al Signor...


- Signore Gesù, il Tuo Spirito ci guidi sempre sulla via della Pace

e alla scuola della Regina della Pace, per incontrarci con Te, che sei il

Re della Pace e dei nostri cuori.


Canto: Veni, Sancte Spiritus...


- Signore, grazie ché ci mandi Tua Madre. Grazie ché ci chiami a

collaborare al Trionfo del Suo Cuore Immacolato. Signore, aumenta la nostra

fede. Con Maria, Tua Madre, Ti adoriamo e confidiamo in Te!

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica.


Canto finale: Adoramus te, Domine...


(L’adorazione silenziosa continua in Chiesa, per tutta la notte, fino alle

ore 5,30 di domani mattina).


Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

25 giugno 1981 il primo incontro con la Regina della Pace

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Una rara fotografia dei veggenti sul Podbrdo con p. Slavko nei primi tempi

Il primo incontro con la Regina della Pace

Non posso dire che il mattino del 25 giugno 1981 mi fossi svegliata, perché non credo di essere riuscita a dormire la notte, visto lo stato d’animo in cui mi trovavo. Ciononostante, uscii presto insieme ai cugini per andare a raccogliere il tabacco, come facevo in qualsiasi altro giorno a Međugorje.

Vesna e Milena mi ricordarono che quella sera avevamo concordato di andare a casa di nostra zia e che sarebbe venuto anche Marko. Annuii, ma la sola cosa che volevo fare era ripensare alla donna che avevo visto sulla collina.

Mentre lavoravo nei campi non vidi gli altri – quelli che, come me, sarebbero stati chiamati “i veggenti”. Immersa nella monotonia della raccolta e della posatura del tabacco, ripercorsi mentalmente quanto era accaduto il pomeriggio precedente. Avevo davvero visto ciò che avevo visto?

Mentre si avvicinava l’ora in cui il giorno prima avevo avuto la visione, mi sentii pervasa da una strana sensazione. Qualcosa dentro di me mi spingeva a tornare sulla collina. Era un impulso troppo forte perché lo ignorassi.

“Zio Šimun”, dissi, “sento che devo tornare sulla collina. Posso?”

Lo zio mi guardò e ci pensò su un momento. “Okay”, disse alla fine, “ma io e tua zia veniamo con te. Vogliamo vedere quello che succede”.

Uscimmo subito di casa. Una volta arrivati ai piedi del Podbrdo, sembrava che metà del paese ci avesse preceduto. La notizia si era sparsa in fretta a Bijakovići. Quando rintracciai tra la folla Ivanka, Vicka e Ivan, tre lampi di luce bianca attirarono il nostro sguardo sulla collina. Fummo sbalorditi vedendo la stessa figura apparsa il giorno precedente. Stavolta si trovava un po’ più in alto sulla collina.

Altri due ragazzi che non erano con noi il giorno prima – Marija, di 16 anni e Jakov, di 10, un mio cugino – ci raggiunsero e corsero insieme a noi verso quella signora.

La gente, rimasta giù, era esterrefatta vedendoci salire a velocità incredibile sul ripido pendio; sembrava che avanzassimo per forza d’inerzia fra i massi e i cespugli di spine. Alcuni cercarono di correre dietro di noi, ma non riuscivano a tenere il passo. Io ero una ragazza di città, non particolarmente sportiva, ma andavo avanti senza sforzo. Era come se volassi – o se qualcosa mi trasportasse – verso il punto in cui si trovava la donna.

“Ci vogliono almeno 12 minuti per arrivare fin lì”, disse più tardi lo zio, “eppure i ragazzi ci sono arrivati in due minuti.

A vederli mi sono spaventato”.

Appena la fissai da vicino, mi resi conto che quella donna non era di questo mondo. Immediatamente – e senza volerlo – ci inginocchiammo. Non sicuri su cosa dire o fare, iniziammo a pregare il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria. Con nostro grande stupore, la donna iniziò a pregare insieme a noi, rimanendo in silenzio solo durante l’Ave Maria.

Una bellissima aura azzurra la circondava. La sua pelle irradiava una luce color olivo, e i suoi occhi mi ricordavano l’azzurro chiaro del mare Adriatico. Un velo bianco le nascondeva quasi tutti i neri capelli, ad eccezione di un ricciolo sulla fronte e delle ciocche che le scendevano sul velo.

Tutta la scena sembrava sovrannaturale, dal bagliore blu-grigio del suo lungo vestito all’intensità mozzafiato del suo sguardo. Già la sua presenza apportava un senso di pace e amore materno; io, comunque, ero molto spaventata perché non capivo cosa stesse succedendo.

“Djeco moja, ne bojte se”, disse in perfetto croato. Figli miei, non abbiate paura. La sua voce aveva un tono melodico che nessun essere umano riuscirebbe a imitare, sembrava musica.

Ivanka trovò il coraggio di chiederle una cosa, una cosa che ovviamente le bruciava dentro: “Come sta mia madre?”

La Madonna guardò Ivanka con tenerezza e rispose: “È con me”.

Uno degli altri ragazzi le chiese se sarebbe tornata l’indomani, e lei, dolcemente, annuì. Nel complesso, comunque, in quel primo incontro ci furono poche parole. Era come se ci fosse l’intento di far abituare tutti a un fatto che poi si sarebbe regolarmente ripetuto.

Ero sempre stata timida. Da bambina, quando qualcuno veniva a trovarci, correvo in un’altra stanza e chiudevo la porta. Se la mamma mi invitava ad uscire, rimanevo in silenzio in disparte finché gli ospiti non se ne fossero andati. E quel pomeriggio… mi sentii semplicemente stupefatta. L’unica cosa che desiderassi era fissare la bellezza di quella donna e godere di quell’amore intensissimo che mi trasmetteva guardandomi.

Dopo un po’, le persone del paese ci raggiunsero sulla collina. Nessuna di loro vide quello che avevamo visto noi, ma in seguito ci riferirono di essere rimasti scioccati notando l’espressione che avevamo sul viso durante l’apparizione e vedendo che muovevamo le labbra senza emettere suoni. Ci sentivano parlare solo quando pregavamo o a volte, quando rispondevamo ad alcune domande.

Più tardi rimasi sconvolta ascoltando altre persone descrivere l’apparizione; era come se degli estranei mi avessero osservato mentre dormivo. Ma la gente del posto si era convinta già da quello che aveva visto che stessimo vivendo qualcosa di incredibile: sei ragazzi, dei quali solo alcuni si conoscevano fra loro, erano inginocchiati su rovi e sassi acuminati, con i volti smaglianti e lo sguardo trasfigurato rivolto verso qualcosa di invisibile. Come venni a sapere in seguito, gli scienziati considerarono la nostra esperienza uno stato di estasi. Per me era stato come essere in Paradiso.

“Ci lascerai un segno, in modo che la gente possa crederci?”, disse Vicka.

La Madonna sorrise; poi Vicka mi chiese l’ora. Sul momento mi sembrava una strana richiesta, ed ero troppo confusa per guardare l’orologio. Speravo che quell’incontro non terminasse mai, ma alla fine doveva comunque concludersi.

“Andate in pace”, disse la Madonna. E d’un tratto iniziò ad ascendere, scomparendo lentamente nell’azzurro. Nello stesso istante, sentii di tornare in questo mondo, un momento accompagnato da molto dolore e tristezza. Desideravo ardentemente restare per sempre con la Madonna.

Da “Il mio cuore trionferà” di Mirjana Soldo

domenica 24 giugno 2018

24 giugno 1981 la prima Apparizione

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Rarissima foto del Pdbrdo (Collina delle Apparizioni) nei primi tempi

L’apparizione

Il 24 giugno 1981 mi svegliai con il sorriso. Era la festa di San Giovanni Battista, il profeta descritto nella Bibbia come “la voce che grida nel deserto per preparare le vie del Signore”. Ma la mia gioia non aveva tanto a che fare con San Giovanni Battista, quanto con il fatto che quel giorno non saremmo dovuti andare a raccogliere il tabacco. Durante le festività a Međugorje non si lavorava, il che significava avere molto tempo libero.

Era l’occasione perfetta per stare insieme a Ivanka. La sua famiglia abitava accanto alla casa di mio zio, così, quando andai a trovarla, decidemmo di fare una passeggiata per i dintorni di Bijakovići. Ci incamminammo per una strada stretta, per poi fermarci ad una casa lì vicino per vedere se Vicka, un’altra ragazza del posto, volesse venire con noi. In quel momento stava dormendo, ma la madre promise di dirle che eravamo passate.

All’epoca, la gente a Međugorje non chiudeva mai la porta a chiave ed era normale che tra vicini si entrasse nelle reciproche case senza avvisare. Il passatempo preferito nel paese era parlare con gli altri. Continuando la passeggiata, sentimmo dire da qualcuno, in una casa lì vicino: “Dove state andando?”. Poi però, passata l’ultima casa del paese, tornò il silenzio.

Mentre camminavamo su una strada sterrata ai piedi della collina del Podbrdo, parlammo di un fortissimo temporale che si era abbattuto di recente nella zona. Le linee telefoniche erano ancora danneggiate dopo che un fulmine aveva colpito la centralina telefonica principale. Parlammo poi del più e del meno: di quello che avevamo fatto a scuola, delle nuove amicizie, delle ultime mode e di altri discorsi tipici delle ragazze adolescenti.

Ma su quelle conversazioni serene incombeva un argomento che nessuna delle due voleva sollevare: la morte della mamma di Ivanka, passata a miglior vita meno di due mesi prima in seguito a una lunga malattia. Era una santa donna, che aveva accettato di soffrire fino all’ultimo senza lamentarsi. Com’era usanza in Erzegovina, Ivanka si era vestita a lutto il giorno del funerale della madre e avrebbe continuato per un anno a indossare abiti simili.

Mentre passeggiavo con lei, sentivo la tristezza nella sua voce e notavo una certa sofferenza nei suoi occhi. Speravo che l’aria fresca l’avrebbe tirata un po’ su di morale, seppur momentaneamente. E infatti, mentre parlavamo e ci raccontavamo le nostre esperienze, iniziò a sorridere.

Stanche del cammino, ci sedemmo su un punto all’ombra sotto la collina, verso le 5 o le 6 del pomeriggio. Nel bel mezzo della conversazione, Ivanka esclamò: “Penso che sulla collina ci sia la Madonna!”

Aveva lo sguardo fisso verso il Podbrdo, ma pensavo che stesse scherzando, così non guardai.

“Ah certo, è senz’altro la Madonna!”, replicai. “Sarà venuta a vedere cosa combiniamo noi due perché non aveva niente di meglio da fare”.

Mentre continuava a dirmi ciò che aveva visto, ero piuttosto seccata. I nostri genitori ci avevano insegnato a rispettare la fede e a non nominare mai il nome di Dio invano, quindi il pensiero che Ivanka stesse scherzando con la Madonna mi spaventava e mi faceva sentire a disagio.

“Io vado”, dissi, e mi diressi verso casa. Ma quando arrivai ai confini del paese, sentii una forte stretta al cuore. Qualcosa mi chiedeva di tornare indietro; era una sensazione così forte che mi obbligò a fermarmi e a voltarmi.

Trovai Ivanka nello stesso punto: saltava su e giù, con lo sguardo fisso sulla collina. Non l’avevo mai vista in quello stato di eccitazione e, quando si voltò verso di me, sentii i brividi lungo tutto il corpo. La sua carnagione, normalmente abbronzata, era diventata bianca come il latte e i suoi occhi erano raggianti.

“Adesso guarda, ti prego!”, supplicò.

Mi voltai lentamente e guardai in alto, verso la collina. Quando vidi una figura, il mio cuore fu pervaso dalla paura e dallo stupore, ma con la mente cercai di razionalizzare.

Nessuno saliva su quella collina, ma quello che vidi era inconfondibile: lì, tra i sassi e gli arbusti, c’era una giovane donna.

Sono viva o morta? Ecco che cosa mi chiesi quando fissai per la prima volta la bellissima donna che era sulla collina. Avevo il cuore in subbuglio, tanto da non riuscire a distinguere le varie emozioni che si susseguivano l’una dietro l’altra.

Datti un pizzicotto, pensai. Starai sognando!

In quei primi momenti frenetici non osai avvicinarmi alla donna. A circa cento metri di distanza era difficile distinguerne il volto, ma riuscii a individuare che indossava un vestito blu e grigio e che teneva in braccio un bambino.

Una madre non salirebbe mai su una collina con un bambino piccolo in braccio, pensai.

Ero troppo intenta a fissare quella donna per prestare attenzione a ogni altra cosa, ma ricordo vagamente che attorno a noi si radunarono altri ragazzi del posto, tra cui un ragazzino di nome Ivan, che portava delle mele. Non appena vide quello che vedemmo noi, le lasciò cadere tutte e scappò. Vicka, quando ci raggiunse, era così spaventata da togliersi le scarpe per correre via più in fretta.

Ivanka e io, dopo che Vicka era fuggita, ci guardammo l’un l’altra. Senza dire una parola, scendemmo rapidamente dalla collina.

Entrai di corsa a casa di mio zio gridando: “Credo di aver visto la Madonna!”.

Da “Il mio cuore trionferà” di Mirjana Soldo

Venerazione della Croce del 15 e 22 giugno 2018 a Medjugorje

Venerazione alla Santa Croce del 15 giugno 2018
guidata da fra Marinko Šakota




Gesù crocifisso, risveglia i nostri cuori... come quello del buon
ladrone...
Ti prego: dammi la grazia di poter accogliere... come Tu hai accolto...
Grazie, per tutte le persone con handicap che sono venute in questi
pellegrinaggi..

Canto: Santo è il Signor! Santo è il Signor!
Santo è il Signore Iddio! Santo è il Signor!...


- Gesù crocifisso, sospeso sulla Croce, Maria, nostra Madre ci
invita a pregare davanti alla Croce. Risveglia i nostri cuori, come hai
svegliato il cuore di colui che era sospeso accanto a Te e lui si è aperto
a Te.

Canto: Signor Gesù, ricordati di me, quando sarai nel Tuo Regno! (bis)

- O Gesù, mentre Ti contemplo sospeso sulla Croce, Ti prego: dammi
la grazia di poter accogliere me stesso, ad accogliere la mia croce, ad
accogliere gli altri, come Tu hai accolto la Tua Croce.

Canto: Domine Jesu (X4), Jesu...

- Gesù, grazie per tutte le persone con handicap che sono venute in
questi pellegrinaggi. Dona a tutti noi un cuore grande e aperto, largo,
affinché possiamo riconoscere Te nel dolore, affinché possiamo riconoscere
la grazia di riconoscere Te.

Kyrie, eleison...

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Andate in pace...

Canto finale: Ave, Maria, gratia plena! Dominus tecum, Benedicta Tu!

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Venerazione alla Santa Croce del 22 giugno 2018
guidata da fra Marinko Šakota



Gesù crocifisso, eccoci...vediamo così le nostre croci alla luce della
Tua Croce...
È un’altra cosa vedere la propria croce davanti a Te e alla Tua Croce...
Porta il mio cuore e il mio sguardo vicino al Tuo Cuore e al Tuo sguardo,
mentre...

Canto: Santo è il Signor! Santo è il Signor!
Santo è il Signore Iddio! Santo è il Signor!...


- Gesù crocifisso,eccoci davanti alla Croce. Maria, nostra Madre ci
invita a pregare davanti alla Croce, perché, così, vediamo le nostre croci
alla luce della Croce.

Canto: Gesù, Gesù! Eccomi io son davanti a Te!
Gesù, Gesù! Io mi dono a Te, o mio Signor! (X3)


- È una cosa quando guardo la mia croce da solo, davanti a me
stesso e un’altra cosa quando la vedo davanti a Te e davanti alla Tua
Croce. Dammi la grazia di accettare me stesso e la mia croce, e di
accettare gli altri, le difficoltà e tutto quello che non è come io ho
desiderato o voluto. Fammi accettarlo come Tu hai accettato la Tua Croce.

Canto: Domine Jesu (X4), Jesu...

- O Gesù, porta il mio cuore e il mio sguardo vicino al Tuo Cuore e
al Tuo sguardo, mentre stai pregando il Padre: “Padre, perdona loro: non
sanno quello che fanno.” Dammi la grazia di poter pregare così adesso.

Kyrie, eleison...

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Andate in pace...

Canto finale: Ave, Maria, Ave! Ave, Maria, Ave!

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

sabato 23 giugno 2018

Messaggio straordinario a Ivan del 22 giugno 2018 sul Podbrdo alle ore 22:00

Carissimi, ecco quanto Ivan ha comunicato circa l’apparizione da lui avuta stasera, venerdì 22 giugno 2018, sul Podbrdo alle ore 22:00:

«Come ogni volta, dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinarvi e descrivervi l’incontro di stasera.

Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e ci ha salutato tutti col suo materno saluto:
“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha detto:

“Cari figli, anche oggi vi invito alla pace. Decidetevi per la pace, decidetevi per Gesù: Egli è la vostra pace! Incamminatevi insieme a Lui. Siate miei apostoli di pace! Perciò pregate e non stancatevi nella preghiera. Prego per tutti voi, e per tutti voi intercedo presso mio Figlio. Grazie, cari figli, per la perseveranza, perché fate il bene e perché insieme a voi realizzo i miei piani attraverso la mia venuta qui”.

Poi la Madonna ha pregato per un periodo di tempo su tutti noi, ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto

Ho raccomandato tutti voi: le vostre necessità, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare i malati.

Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi, e in questa preghiera se n’è andata, nel segno della luce e della croce, col saluto:
“Andate in pace, cari figli miei!”».

Omelia della santa Messa Medjugorje, 21 giugno 2018



Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore.


Stimati pellegrini, fratelli e sorelle, il Vangelo che abbiamo appena sentito fa parte del discorso di Gesù sulla montagna.
Gesù si preoccupa di come prega la gente. Ogni cosa che attira su di sè l’attenzione è una preghiera falsa. Egli dice: “Così fanno gli ipocriti quando pregano nelle sinagoghe o nelle strade per essere ammirati dalla gente”.
La preghiera non significa pronunciare parole come fanno i pagani. Le labbra non sono sufficienti. Bisogna includere anche il cuore. Solamente dal cuore puro esce la vera preghiera al Padre Celeste.
Gesù ha voluto sottolineare che siamo figli di un unico Padre Celeste e che ci rivolgiamo a Lui non come ad un padrone, ma come ad un Padre.
Nel Padre Nostro ben 8 volte si ripetono le parole “noi” e “nostro” e mai “io” e “mio”.. Al Padre Celeste ci rivolgiamo assieme esprimendo i nostri bisogni e non escludiamo nessuno. Tutti dobbiamo pregare a vicenda e perdonarci reciprocamente.
“Dove due o tre sono radunati nel Mio Nome Io sono in mezzo a loro”.
Fratelli e sorelle, spesso chiedo alle persone se pregano come famiglia. Le risposte di chi non lo fa sono interessanti. “Non abbiamo tempo, perchè lavoriamo”. “Raramente ci troviamo assieme, perchè i figli vanno a scuola”. “Tutti siamo stanchi”. Non c’è grande desiderio.
Una signora, quando le è stato chiesto se prega assieme a suo marito, ha risposto: “A lui non interessa la preghiera. Si è innamorato della televisione. Nemmeno io gli interesso più. Guarda lo sport e le telenovela. Anch’io le guardavo anni fa. Non pregava neppure da giovane. Ma adesso che mi sono convertita questo mi da fastidio. Lui non parla quasi con me, salvo quando litighiamo”.
Purtroppo, fratelli e sorelle, le scuse per non pregare potrebbero andare avanti in tanti modi. Qualcuno và in chiesa quando c’è un funerale di un amico o di un parente oppure il giorno di Natale o di Pasqua.. Ma questo è per abitudine e non per il valore della Messa o della preghiera.
La signora di cui abbiamo parlato continua: “Mi sembra che mio marito non creda nemmeno. Lui è un pagano battezzato. E’ 40 anni che non si confessa. Mi dispiace per i figli. Ho rimorsi di coscienza. Non abbiamo dato loro grandi esempi. Adesso non posso consigliare nulla e mi sento colpevole per la loro tiepidezza verso Dio e verso la Chiesa. Cosa sarà dei loro figli? Quando ho conosciuto mio marito non mi interessava se era credente, se andava in chiesa e se pregava. Non mi dava fastidio nemmeno il fatto che bestemmiasse. Mi importava solamente il fatto che mi amasse. Ha accettato di sposarmi in chiesa solamente perchè i miei insistevano. Poi mi sono adeguata al suo modo di vivere. Abbiamo tre figli e, grazie a Dio, non ho abortito. Adesso, però, sono sicura che non ho vissuto una vita matrimoniale come insegna la Chiesa. I figli sono battezzati e cresimati. Dicevo: ‘Darò loro quello che danno gli altri, per non essere diversi’. Sono passati diversi anni. I figli sono cresciuti e si sono sposati. Lo hanno fatto in chiesa solo perchè io ho insistito. A loro la chiesa e la Messa non interessano. E’ come se avessero copiato il mio comportamento giovanile. Quando oggi parlo loro della domenica e della santa Messa la loro reazione è scarsa. Ho paura per il loro futuro. Anche i nipoti sono turbati dai loro litigi. Se potessero iniziare a pregare cambierebbe tutto nelle loro famiglie e nel loro matrimonio”.
Questa signora ha cominciato a parlare della preghiera e dei Sacramenti solo quando i figli sono andati via di casa. Ma non ha perso la speranza. Ha capito che la preghiera è importante nella sua vita. Non è sufficiente essere battezzata e cresimata e sposata in chiesa. La fede non è una cosa folcloristica, ma è la vita con Dio.
La signora prosegue: “Una vicina di casa che spesso veniva a Medjugorje mi ha ispirato a pregare il Rosario. Ho cominciato a pregarlo ogni giorno. Poi sono andata con lei ad un seminario e la mia immagine del Signore e della preghiera è cambiata. Ho capito che Dio non è tra le nuvole lontano dalla terra. Non è neppure qualcuno che incute paura. Dio si è rivelato in Gesù Cristo e oggi si dona nei santi Sacramenti. Ho capito che Gesù è vicino a noi come lo era agli apostoli e ai discepoli e che ogni Sua Parola che sentiamo è uguale a quella che sentivano i Suoi apostoli, non ha perso valore. Oggi, quando partecipo alla santa Messa, sento la Presenza di Gesù in quel pezzettino di pane: ‘Prendete e mangiate. Questo è il Mio Corpo’.
Anche la mia Confessione non è più formale. Mi ricordo della mia Confessione prima del matrimonio. Era un sacrilegio. Non potevo nemmeno immaginare che si trattasse dell’incontro con Gesù vivente. Per me la Confessione era un incontro con il sacerdote che era peccatore. Perciò non serviva dirgli tutto. Perciò certi peccati li ho nascosti. Oggi credo nella Confessione e so che Dio mi perdona tutti i peccati.
Credo nella Parola di Gesù: ‘A chi perdonerete sarà perdonato e a chi non perdonerete non sarà perdonato’. La parola ‘pentimento’ non è solo un termine, ma un vero dispiacere perchè ho rattristato il Signore.
Adesso sono convinta, quando prego il Padre Nostro, che perdonare il prossimo significa la guarigione sua e anche mia.
Nel Sacramento della Confessione Dio ci da la grazia per perseverare nel bene ed evitare il peccato mortale. Sono consapevole che la preghiera nel peccato e senza desiderio di pentimento non può portare frutto, perchè Dio entra solo nel cuore puro”.
Fratelli e sorelle, se perseveriamo nella preghiera nutriremo la nostra fede e Dio ci aiuterà a cambiare noi stessi e la gente che sta attorno a noi.
La Madonna spesso nei messaggi invita le persone singole e le famiglie alla preghiera del santo Rosario e alla Messa domenicale.
Così sia.
Amen.
fra Karlo Lovrić

Registrazione F. Deagostini Trascrizione A. Bianco

Adorazioni Eucaristiche del 14 e 16 giugno 2018 a Medjugorje

Adorazione Eucaristica del 14 giugno 2018
presieduta da Fra Perica Ostojić


Signore Gesù,adesso in ginocchio davanti a Te...
Tu sei presente qui adesso...

Canto: Laudate, omnes gentes, laudate Dominum!
Alleluia, alleluia! Cantate Domino!


- Non c’è stata la traduzione.

Canto: Signore, aiutaci ad amarti sempre più!
Signore, aiutaci ad amarci sempre più!


- Signore, Tu conosci tutto, Tu sai tutto. Adesso in ginocchio
davanti a Te desidero essere ciò che sono, con tutta la mia fragilità,
vulnerabilità, con tutte le mie debolezze. Nel silenzio desidero ascoltare
la Tua voce, Signore, desidero sentire la Tua Presenza, il tocco della Tua
Grazia. Grazie, Signore Gesù!

Canto: Guariscimi, o mio Signor! Guariscimi, o mio Signor!
Con il Tuo Sangue guariscimi! Guariscimi, o mio Signor!
Alleluia...

- Signore Gesù, Tu sei presente qui adesso. Tu sei Emanuele, Dio
con noi. Conosci ciascuno di noi per nome. Tu vedi e comprendi tutti i
problemi del mondo, e Tu Ti sei incarnato in un tale mondo. Incarnati,
Signore, anche nella mia vita. Salvami, liberami. Fa’ che io sia capace di
testimoniarti e annunciarti.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio
sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)



Adorazione Eucaristica del 16 giugno 2018
presieduta da Fra Francesco Rizzi.


Signore Gesù, donaci l’umiltà e la fede, Signore, per ascoltare e vivere
la Tua Parola
Grazie per il dono della preghiera del cuore e il dono di Tua Madre...

Canto: Vive Jesus, el Senor...


- Signore Gesù, Ti adoriamo qui presente in mezzo a noi. Apriamo i
nostri cuori, accogliamo la Tua Parola perché porti frutto in noi e
attraverso di noi. Liberaci dal male che soffoca la Tua Parola. Donaci
l’umiltà e la fede, Signore, per ascoltare e vivere la Tua Parola.

Canto: Gesù, io credo in Te... Alleluia...

- Grazie, Signore, per il dono della preghiera del cuore. Grazie
per il dono di Tua Madre. Donaci l’Amore e l’umiltà per ascoltare e vivere
i Suoi insegnamenti. Donaci il Tuo Santo Spirito. Noi confidiamo in Te!

Canto: Veni, Sancte Spiritus...


- Signore, davanti a Te sono i nostri cuori feriti: liberali dal
male. Grazie, Signore, che ci liberi nel Sacramento della Confessione per
portare frutto e costruire il Tuo Regno di pace, di giustizia e di perdono.
Signore, Ti preghiamo con Maria per i nostri fratelli malati. Noi
confidiamo in Te!

Tantum ergo...Orazione.

Canto: Gesù... (X8)


Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...
Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.
Zdravo (X3), Marijo. (bis)

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

sabato 16 giugno 2018

Apparizione straordinaria a Ivan del 15 giugno 2018, alle ore 22:00 sul Podbrdo

Carissimi, ecco ciò che Ivan ha comunicato circa l’apparizione da lui avuta stasera, venerdì 15 giugno 2018, sul Podbrdo alle ore 22:00:

«La Madonna oggi è venuta a noi gioiosa e felice e ci ha salutato tutti col suo materno saluto:
“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi ha steso la mani e ha pregato qui su tutti noi e sui malati per un tempo prolungato.

Ci ha donato la sua benedizione materna.

Poi la Madonna ha detto:

“Cari figli, anche oggi in modo particolare desidero invitarvi all’Eucaristia. La Messa sia il centro della vostra vita! In particolare, cari figli, l’Eucaristia sia nelle vostre famiglie: la famiglia deve andare alla Santa Messa e celebrare Gesù. Gesù deve essere il centro della vostra vita! Perciò rinnovate, cari figli, rinnovate la preghiera familiare e incamminatevi dietro a Gesù. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”.

Ho raccomandato tutti voi, le vostre necessità, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in particolare i malati. Poi la Madonna se n’è andata in preghiera, nel segno della luce e della croce, col saluto:
“Andate in pace, cari figli miei!”».

mercoledì 13 giugno 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 10 giugno 2018

    
   
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, abbiamo sentito un Vangelo interessante in cui Gesù è “fuori di Sé” e sembra disinteressarsi della Sua famiglia. Tra queste due cose si inserisce il dialogo su satana e sul peccato contro lo Spirito Santo.
Non possiamo dire esattamente cosa voglia dire che Gesù era “fuori di Sé”. Diversi biblisti lo spiegano in vari modi, ma dalle frasi che precedono questo brano possiamo concludere che Gesù aveva tanto da fare.
Gesù era in casa e stava facendo una pausa dalla predicazione, ma arriva tanta gente e e Lui non ha riposo. Addirittura non ha tempo per mangiare..
Tanti arrivano da Lui non solo con curiosità come gli scribi, ma con difficoltà e pene. Vengono perchè hanno sentito che Gesù guarisce le persone.
Il popolo riconosce in Lui il Maestro e il profeta.
Non è proibito parlare della Sua stanchezza. Tutti si aspettavano qualcosa da Lui.
Gli scribi non arrivano con fede. Vengono per osservare e farsi un giudizio su Gesù. Secondo loro Lui scaccia i diavoli per mezzo di Beelzebul. Il loro giudizio è sconvolgente. Hanno sbagliato. Hanno errato completamente conclusione.
Anche se si diceva che fosse fuori di Sé Gesù era normale e attento.
Egli risponde agli scribi. Attraverso parabole da spiegazioni per spiegare i misteri che superano l’uomo e il suo mondo. Egli parla dell’assurdità dell’accusa che Gli viene mossa. Se scacciasse i demoni nel nome del principe dei demoni vorrebbe dire che il potere del diavolo sarebbe finito. Vediamo, però, che non è così, perchè ci sono altri posseduti.
Gesù opera con il potere dello Spirito Santo.
Egli dice che tutti i peccati verranno perdonati, ma non quello contro lo Spirito Santo.
Fratelli e sorelle, anche noi spesso ci troviamo nella situazione di giudicare certi eventi. Facilmente pronunciamo i nostri giudizi senza pensare troppo. Gesù stesso ci ammonisce: “Guai a coloro che peccano contro lo Spirito Santo”.
Nella preghiera iniziale abbiamo chiesto proprio il dono dello Spirito per pensare in modo giusto e metterlo in pratica.
Solo per mezzo dell’ispirazione dello Spirito Santo possiamo vedere le cose in maniera corretta. Perciò dobbiamo sempre, come cristiani, chiedere allo Spirito Santo di illuminare la nostra mente e il nostro cuore così da poter discernere il bene e il male.
Lo Spirito Santo ci dona uno sguardo puro per vedere il mondo visibile, ma anche quello invisibile, quello eterno.
San Paolo ci spiega nella lettera ai Galati che lo Spirito Santo porta amore, gioia, pace, generosità, servizio, bontà, fedeltà, mitezza.
Se riconosciamo queste virtù nella nostra vita allora possiamo dire che collaboriamo con lo Spirito Santo. Se, invece, non abbiamo questi frutti dobbiamo essere in crisi, perchè siamo distaccati da Dio.
Parlo come Paolo e dico “frutto” e non “frutti” dello Spirito, perchè è impossibile averne uno solo e non avere anche gli altri.
Cerchiamo di desiderare questi frutti e di chiederli.
Otterremo il frutto dello Spirito Santo e la vita eterna.
Chi non vorrebbe avere i doni dello Spirito Santo e portare il Suo frutto nella propria vita?
Purtroppo, fratelli e sorelle, questo frutto si perde facilmente con il peccato. Lo abbiamo sentito nella prima lettura tratta dalla Genesi.
Il peccato porta la divisione. L’uomo si nasconde da Dio, perchè non è più in rapporto con lui. E’ stato rovinato anche il rapporto con gli altri uomini e con tutto il creato. A questo punto iniziano le accuse: l’uomo accusa la donna e lei accusa il serpente.
L’uomo non è più in un rapporto perfetto verso Dio. Dio continua a guardarlo in maniera perfetta, ma l’uomo ha perso la chiarezza del proprio sguardo.
Dio non ha abbandonato l’uomo e non lo ha condannato.
La cacciata dall’Eden è la via verso la redenzione, la via verso Cristo che sconfiggerà il peccato e distruggerà la divisione tra l’uomo e Dio. Gesù porterà la pace tra l’uomo e Dio. Solamente, però, per colui che lo desidera.
Gesù manderà lo Spirito Santo e condurrà l’uomo alla Verità.
Fratelli e sorelle, la Verità è la Sua Parola. Quella Parola che sentiamo ogni giorno quando celebriamo l’Eucaristia. Dobbiamo regolarci secondo questa Parola. Essa deve essere la notizia più importante di ogni giorno.
L’uomo di oggi cerca notizie e ogni tanto controlla per vedere se ci sono novità.
Noi cristiani dobbiamo cercare sempre più la Sua Parola e regolare ogni giorno la nostra vita su di essa.
Il Vangelo di oggi finisce con un evento insolito. Mentre Gesù era “fuori di Sé” - come dicevano alcuni - è venuta Sua Madre con i Suoi fratelli per chiamarLo.
Gesù prende spunto per far capire un’altra cosa ai Suoi discepoli e a coloro che Lo ascoltano. Sua Madre, i Suoi fratelli e le Sue sorelle sono coloro che compiono la Volontà di Dio.
Gesù non ignora i Suoi, ma dobbiamo capire cosa intende dire. Il fatto di compiere la Volontà di Dio e sopra ogni legge, addirittura prima dei rapporti familiari.
Chi compie la Volontà di Dio collabora con Lui e aiuta a costruire il Suo Regno. Colui che collabora con Dio non può ignorare il suo prossimo.
Colui che collabora con Dio porta il frutto dello Spirito Santo e conduce se stesso e il prossimo verso il Regno dei Cieli, la Patria Celeste per tutti coloro che credono in Dio.
Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, serbava nel Suo Cuore tutti gli eventi che riguardavano Suo Figlio. Ascoltava le Sue Parole e metteva in pratica la Volontà di Dio.
PreghiamoLa di portarci sulla via giusta per compiere la Volontà del Padre, affinchè anche noi possiamo chiamarci “fratelli e sorelle di Gesù”.

fra Zvonimir Pavičić

Registrazione F. Deagostini – Trascrizione A. Bianco

Omelia della santa Messa Prefestiva serale Medjugorje, 9 giugno 2018




Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, tutti noi possiamo vedere che il mondo in cui viviamo è pieno di litigi e divisioni. Si tratta di un mondo di discordia.
Le letture di oggi ci confermano che questo è vero, ma ci rivelano che Dio ha desiderio di cambiare questa situazione e di riparare ciò che l’uomo ha rovinato.
Nel libro della Genesi sta scritto che Dio ha creato il mondo e l’uomo per vivere in pace. Dio ha creato un mondo perfetto. L’uomo è l’apice del creato. Regnava la concordia in tutto il creato, tra le creature e tra gli uomini stessi.
Non c’era la malvagità e la morte come conseguenza del peccato.. Questa pace è stata distrutta dal desiderio dell’uomo di essere come Dio. Per essere come Lui gli uomini hanno cominciato a correre verso la perdizione rovinando le regole lasciate dal Creatore.
Hanno voluto avere la conoscenza del bene e del male che era riservata solo a Dio. Gli uomini hanno provato a ridefinire il bene e il male. Tutto ciò che Dio ha proibito essi lo considerano giusto e desiderabile. Questo ha delle conseguenze su tutto il creato.
Se guardiamo attentamente vediamo che ogni nostro peccato dipende dal fatto che non osserviamo ciò che Dio ci comanda. Pensiamo di sapere tutto meglio di Lui e quindi anche quello che è giusto e buono. Qui avvengono i problemi, perchè le cose malvage per alcune persone diventano normali e quotidiane.
Le conseguenze sono tragiche: legalizzazione dell’aborto e di altre pratiche immorali.
Tutto questo porta ad interrompere i rapporti tra gli uomini e Dio.
La prima lettura di oggi parla di tre rapporti che sono stati distrutti. Il primo è quello tra l’uomo e Dio.
Adamo si nasconde da Dio, perchè ha paura avendo trasgredito il Suo comando. La paura è la consapevolezza del peccato.
Il secondo rapporto rovinato è quello tra l’uomo e la donna. Cominciano a rimproverarsi a vicenda. Non solo: cominciano anche a vergognarsi l’uno davanti all’altro. Si vestono e nascondono per non vedere la propria realtà. Anche il rapporto tra tutti gli uomini è rovinato.
L’ultimo rapporto danneggiato è quello tra gli uomini e tutto il creato.
Adesso l’uomo deve lottare per sopravvivere, sudare, lavorare, avere paura per la propria vita.
Dio aveva creato il mondo come luogo di pace e concordia. Purtroppo il Suo Paradiso è andato distrutto per colpa dell’uomo.
La bella notizia, però, è che Dio non ha abbandonato l’uomo. Egli continua a lavorare con l’uomo invitandolo sempre a rinnovare l’unione persa con Adamo ed Eva.
Nella lettera di san Paolo ai Corinzi abbiamo sentito parlare della potenza di Dio che per mezzo di Gesù ci libera dal peccato e dalla morte.
“Colui che ha resuscitato Gesù dai morti risorgerà pure noi”. Queste sono parole molto forti per credere a Dio.
A noi sembra che tutto sia rovinato e perso, ma Dio, per mezzo di Gesù, vuole riparare ciò che abbiamo danneggiato.
Nel Vangelo di oggi i parenti di Gesù non capiscono cosa stia facendo. Pensano che sia fuori di Sé. Cercano di scongiurarlo a non fare certe cose.
Gli scribi, le persone più colte di quell’epoca, dicono che Egli compie certe cose in nome del demonio.
Gesù, attraverso parabole, spiega che non è venuto da satana, bensì per legarlo e impedire che gli uomini lo seguano.
Dicendo così gli scribi bestemmiano e compiono un grave peccato che non si può perdonare. Non perchè Dio non possa perdonare, ma perchè le persone che aderiscono all’opera di satana rinnegano ogni possibilità di perdono e non lo chiederanno mai.
Senza pentimento non c’è assoluzione e perdono.
Gesù è venuto per riparare e riportare l’ordine. L’ha fatto con la Sua Vita, Morte, ma sopratutto con la Sua Resurrezione. Ha sconfitto la morte e ci ha dato la vita eterna.
Nella vita eterna avremo un rapporto diretto con Dio.
La concordia nella famiglia del Signore può essere rinnovata. Possiamo farlo con la nostra fede in Gesù e nella Sua Parola.
La famiglia di Gesù è composta da coloro che credono in Lui e mettono in pratica tutto ciò che Lui ordina.
In questo cammino, fratelli e sorelle, siamo aiutati oggi anche dalla Chiesa. Ogni giorno ci mostra Gesù, unica nostra Via e Verità.
Gesù dice: “Chi mette in pratica la Volontà del Padre è Mio fratello e sorella”.
Per noi uomini non è facile credere a Dio in tutto, perchè abbiamo la ragione e la libertà. Abbiamo la possibilità di stabilire da soli ciò che è giusto e ciò che non lo è, ma ogni volta che lo facciamo arriviamo al disordine nella nostra vita.
Questa domenica siamo invitati a meditare sulla Misericordia del Signore che rinnova ogni cosa. Essa ci aiuta a rinnovare la nostra vita. Dio ci porta all’unione con Lui senza giudicarci per i nostri errori, ma ci libera e ci dona la pace.
Gesù è Colui per mezzo del quale possiamo recuperare la grazia persa. Gesù è Colui su cui ci possiamo appoggiare nelle nostre difficoltà. Lui è la Via che ci porta a Dio.
Solo per mezzo di Lui tutto sarà rinnovato.
Il Vangelo di oggi è il Vangelo dell’umiltà, perchè Gesù vuole radunare attorno a Sé queste persone.
Per Lui non importa il ceto sociale, la vita delle persone o altre cose che per noi uomini contano. Per Gesù l’unica cosa importante è che mettiamo in pratica la Volontà del Padre.
Gesù vuole questo perchè ci ama e desidera che Lo riconosciamo nelle Sue opere. Tutto ciò che ha fatto Dio è giusto. Anche se abbiamo la ragione tante cose rimangono al di fuori della nostra capacità di comprendere.
Una di queste cose è il confine tra il bene e il male. Non abbiamo il diritto di spostarlo o modellarlo. Non possiamo chiamare Gesù collaboratore del diavolo.
Perciò, fratelli e sorelle, è necessario tornare sempre alle Scritture e a Gesù. Dobbiamo imparare da Lui, perchè è mite e umile di Cuore.
Oggi ci ricordiamo anche del Cuore Immacolato di Maria.
Ella si è sottomessa in tutto alla Volontà del Signore.
E’ impossibile immaginarLa fare qualcosa contraria al Signore.
Il Suo Cuore Immacolato, cioè senza peccato, è il riflesso del Cuore di Gesù.
Lei ci invita continuamente a seguire Gesù e a vivere secondo la Sua santa Volontà.
Qui a Medjugorje questo si realizza in modo particolare tramite il Sacramento della Confessione. E’ un atto per mezzo del quale noi ridiamo a Dio il posto nel nostro cuore che gli appartiene e dal quale era stato cacciato con i nostri peccati.
Fratelli e sorelle, il Cuore Immacolato di Maria ci illumini per andare sulla strada di Gesù Cristo.
La Sua intercessione ci accompagni.
Amen.


Registrazione F. Deagostini – Trascrizione A. Bianco

Preghiere serali a Medjugorje dall’8 giugno all’11 giugno 2018

Venerazione alla Santa Croce dell’8 Giugno 2018
guidata da fra Perica Ostojić



Signore Gesù, innocente hai preso la pesante Croce per...
Ti hanno offeso ma Tu non hai mai cessato di amare...
Tu sei venuto nel mondo per servire e non per essere servito...

Canto: Isus...

- Signore Gesù, Tu, che eri innocente, hai preso la pesante Croce sulle Tue spalle perché hai voluto salvare me, salvare noi tutti. Aiutaci, Signore Gesù, ad accettare le croci della nostra vita per poter vedere la luce del mattino di Pasqua.

Canto: Bless the Lord, my soul, and bless His Holy Name.
Bless the Lord, my soul: He rescues me from death!
(Benedici il Signore, anima mia, e benedici il suo Santo Nome!
Benedici il Signore, anima mia: Lui mi libera dalla morte!) (cfr. Salmo 102).


- Signore Gesù, Ti hanno offeso ma Tu non hai mai cessato di amare, Tu hai pregato per i Tuoi nemici. Aiutaci, Signore, a non rispondere mai al male col male. Rendi i nostri cuori simili al Tuo Cuore.

Canto: Sacro Cuore di Gesù, noi Ti amiamo!
Sacro Cuore di Gesù, confidiamo solo in Te! (bis)


- Signore Gesù, Tu sei venuto nel mondo per servire e non per essere servito: il frutto del Tuo Amore è l’umiltà. Rendici umili, Gesù, affinché possiamo essere Tuoi apostoli del Tuo Amore in questo mondo.

Kyrie, eleison...

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Canto finale: Ave, Maria, gratia plena! Dominus tecum, Benedicta Tu!

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica del 9 maggio 2018
presieduta da Fra Perica Ostojić




Signore Gesù, aiutaci ad ascoltare la Tua voce, a sentire come scorre la Tua Grazia..
Prego per... e per coloro che soffrono le conseguenze delle guerre e violenze..
Imprimi il Tuo Amore puro nel mio cuore, affinché...

Canto: Santo è il Signor! Santo è il Signor!
Santo è il Signore Iddio! Santo è il Signor!...


- Signore Gesù, Ti adoriamo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Aiutaci ad aprire i nostri cuori al Tuo Spirito. Aiutaci ad ascoltare la Tua voce, a sentire come scorre la Tua Grazia, affinché possiamo dire, come la Beata Vergine Maria, il nostro “Sì!” a Te, con un cuore puro e gioioso.

Canto: Signore, aiutaci ad amarti sempre più!
Signore, aiutaci ad amarci sempre più!

- Signore Gesù, prego per coloro che hanno chiesto le nostre preghiere, in modo particolare per coloro che sono perseguitati e che soffrono le conseguenze delle guerre e della violenza. Signore Gesù, sii la loro consolazione.

Canto: Guariscimi, o mio Signor! Guariscimi, o mio Signor!
Con il Tuo Sangue guariscimi! Guariscimi, o mio Signor! Alleluia...


- Grazie, Signore Gesù, per la Tua Presenza e per il Tuo Amore.. Imprimi il Tuo Amore puro nel mio cuore, affinché io non Ti dimentichi mai e non mi separi mai da Te.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...
Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.
Zdravo (X3), Marijo. (bis)


Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Preghiera di guarigione del 9 giugno 2018
guidata da fra Zvonimir Pavičić



Alleluia, alleluia, alleluia... Hvala, Criste...

Signore, per il parto della Vergine Maria, Tu hai redento il mondo. Per mezzo di questo corpo ricevuto da questa Vergine, per la Sua disponibilità e fede, sei entrato nel mondo. Lei ha aperto la porta del Suo Cuore perché Tu potessi portare la Tua vittoria sulla morte, donandoci la Vita Eterna, e portarci all’unione nel Regno dei Cieli.

Multsum, Eskisus... Shuk’rain Jajasu... Alleluia...

Signore, anche noi veniamo davanti a Te. Per l’esempio della Beata Vergine Maria, noi apriamo il cuore, affinché Tu possa entrare in esso.. Noi Ti apriamo la nostra vita, affinché Tu possa guarire tutto quello che ci ostacola ad abbandonarci completamente a Te, a donarci a te con tutto il cuore. Signore, Ti presentiamo tutte le nostre malattie e le nostre angosce, tutto quello che è di peso, tutto quello che ci allontana da Te. Donaci la salute del corpo e dell’anima. Fa’ che noi possiamo pregare per poter seguire Te. Signore, grazie!

Danke, Jesus... Dzenki, Jesu... Alleluia...

Grazie, Gesù, perché sei sempre con noi. Grazie perché non ci abbandoni mai. Tu non ci abbandoni nelle nostre malattie e nelle nostre difficoltà, perché Tu sai che noi abbiamo bisogno di Te. Anche adesso Ti invochiamo e Ti preghiamo: esaudisci le nostre preghiere. Per intercessione della Beata Vergine Maria, donaci la salute del corpo e dell’anima, per poterti seguire in modo perfetto. Fa’ che la nostra fede possa crescere sempre di più! Guariscici, Signore!

Kyrie eleison...

Voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali stasera avete pregato, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Preghiera di guarigione 10 giugno 2018
guidata da Fra Perica Ostojić




Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Gesù, per Amore verso l’uomo sei venuto in questo mondo. Entrando nella mia storia, essa è diventata una storia di salvezza.. Tu conosci tutta la mia vita e tutta la mia storia, conosci anche la mia fede. Tu mi ami e con i tocchi della Tua grazia mi riporti continuamente nelle Tue braccia e, indipendentemente dal mio valore, io torno a Te. Signore, aiutami a oppormi a tutte le tentazioni che ho nel mio quotidiano. Indipendentemente dalle mie inquietudini interiori, sento che valgo ai Tuoi occhi.. Metto la mia speranza nelle Tue piaghe, perché io sono a Tua immagine, che Tu mi vuoi così proprio come sono, adesso e in questo tempo. Perciò, Signore, Ti chiedo di saper accettare me stesso, abbastanza forza per poter lavorare su me stesso, per poter crescere nella spiritualità, di poter crescere nell’amore verso il mio prossimo.

Hvala, Criste... Grazie, Gesù... Alleluia...

Signore, Tu conosci tutto. Perciò adesso davanti a Te lascio le maschere che ho messo nella mia vita. Liberami da tutto questo, io voglio stare con Te, per essere quello che sono, con tutte le mie fragilità e le mie debolezze. Signore, solo tu puoi cambiare la mia vita. Perciò Ti prego: vieni, Signore Gesù! Entra nella mia vita, glorificati nella mia vita. Accresci in me la pace, che viene dalla Tua Presenza piena di Amore e di tenerezza.

Thankyou, Jesus... Danke, Jesus... Alleluia...

Signore Gesù, La Tua Presenza è una Potenza che allontana ogni male. La Tua Potenza può trasformare in santità anche la mia debolezza, la mia povertà. Perciò entra nella mia vita, nel mio cuore che qualche volta si oppone. La Tua Potenza allontani da me ogni male, affinché la Tua Presenza sia la forza nella lotta contro le malattie del corpo e dell’anima, per guarire da tutto ciò che si è accumulato come conseguenza del peccato. In modo particolare, Gesù, ti prego per tutti coloro che hanno perso la forza, feriti da diverse situazioni della loro vita. Signore, sii Tu la loro ispirazione, sii tu la loro motivazione. La Tua Presenza sia la forza della loro vita.

Kyrie eleison...

Tutti voi presenti qui, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali stasera avete pregato, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo. Amen.

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione e revisione a cura di P. Armando Favero)


Preghiera di guarigione del 11 giugno 2018
guidata da Fra Dragan Ružić



Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Dio, nostro Padre, noi sappiamo che Tu esaudisci le Tue preghiere, le preghiere del Tuo Figlio. Ti preghiamo allora nel Suo Nome. Signore, Padre nostro, Ti invochiamo affinché il Tuo Potere regni attraverso la nostra preghiera subito adesso, affinché sia compiuta la Tua Volontà, sia manifestato il Tuo Amore, e che tutto ciò che si oppone al Tuo Amore sia allontanato.
Noi crediamo che Gesù ha ogni potere nel Cielo e sulla terra e che ogni ginocchio deve piegarsi davanti a Lui, e che ogni lingua deve professare che Lui è il Signore.
Signore Gesù, Ti lodiamo,Ti ringraziamo perché sei buono, Ti ringraziamo per la Tua Bontà, per la Tua Misericordia e per la Tua compassione. Ti ringraziamo per tutto questo, Gesù! Gesù, ascolta questa preghiera che ti rivolgiamo per intercessione della Beata Vergine Maria.
Crediamo in Te, Gesù Cristo, Figlio di Dio; crediamo che Tu ci ami così come siamo in questo momento. Crediamo che Tu sei presente nella nostra vita, nelle nostre sofferenze e nelle nostre difficoltà. Crediamo e sappiamo che a Dio nulla è impossibile. Sappiamo che Tu, Gesù, Figlio di Dio, se vuoi puoi guarirci adesso da ogni malattia.
Signore, Ti prego: perdonaci i nostri peccati e abbi pietà di noi.
Imponi la Tua mano, la mano di Buon Pastore, su ogni parte del mio corpo ammalato, e tutto questo te lo chiedo per mezzo della forza del Tuo Santo Nome, che guarisce. Libera e perdona.
Signore, per mezzo delle Tue Sante Piaghe, Ti prego: guariscimi da ogni mia malattia. Aggiungo le mie sofferenze alle Tue, Signore Gesù, e Ti offro tutto questo per intercessione della Beata Vergine Maria. Mi affido a Te e confido in Te. Grazie, Signore!

Hvala, Criste... Grazie, Gesù... Alleluia...

Signore Gesù, Ti presento stasera i miei difficili stati d’animo nei quali spesso mi trovo, gli stati di inquietudine, di troppa sensibilità. Ti presento i sensi di colpa, di vergogna, sensi di colpa, dubbi, stati di noia, pensieri di suicidio. Ti presento tutti i momenti nei quali ho sentito il bisogno di odiare, il bisogno di vendetta. Tu sai, Signore, che gli scontri interiori spesso m i fanno soffrire e rendono il mio cuore inquieto, ferito, ammalato. Le vie umane che ho percorso non mi hanno aiutato, anzi mi sono rivolto alle persone sbagliate e questo ha peggiorato ancora di più il mio stato d’animo. Con le mie forse non riesco a uscire da questi stati d’animo. Perciò Ti prego, Signore: intervieni Tu. Tu che agli Apostoli nel Cenacolo hai detto: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.” Alla radice di molti scontri c’è la mancanza d’amore, e perciò soltanto l’Amore può guarire tutto questo.. Signore Gesù, credo nel Tuo Amore! Tu mi ami, ha dato la Tua vita per amore verso di me. Fa’ che io senta il Tuo Amore, questo Tuo Amore, affinché nel Tuo Amore io possa ritrovare la mia pace, il controllo su me stesso, fa’ che io possa trovare la pace e una vita nuova! Liberami, Signore, da ogni stato che mi provoca dolore, ed effondi su di me il Tuo santo Spirito, i cui frutti sono amore, pace e gioia. Grazie, Signore Gesù!

Thankyou, Jesus... Merci, Jesu... Alleluia...

Signore Gesù, Ti ringrazio perché mi hai slavato sulla Croce. Ti ringrazio per il Tuo Amore tanto profondo e immenso. Ti ringrazio perché il Tuo Amore può entrare nel mio spirito e può aiutarmi a vivere la vita in pienezza.
Signore, stasera divento cosciente non solo che Tu sei il Salvatore del mondo ma anche il mio Salvatore personale.
Signore, entra nel mio cuore, libera il mio spirito dall’influsso del maligno, dalle sue opere, da ogni suo influsso, perché desidero rinunciare a ogni influsso del maligno e a tutte le sue opere.
Signore, Ti do il permesso e anche l’incarico di guidare la mia vita. Aiutami ad essere Tuo amico e membro della Tua famiglia.
Donami i Tuoi santi doni, i doni dello Spirito Santo. Grazie, Signore, per ogni dono, per tutto ciò che Tu hai fatto, che fai in questo momento e che farai nel futuro.
Signore, fa’ che nella mia vita sia fatta soltanto la Tua santa Volontà. Grazie, Signore Gesù!

Kyrie, eleison...

Il Signore sia con voi..
Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo. Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di P. Armando Favero