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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 13 giugno 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 10 giugno 2018

    
   
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, abbiamo sentito un Vangelo interessante in cui Gesù è “fuori di Sé” e sembra disinteressarsi della Sua famiglia. Tra queste due cose si inserisce il dialogo su satana e sul peccato contro lo Spirito Santo.
Non possiamo dire esattamente cosa voglia dire che Gesù era “fuori di Sé”. Diversi biblisti lo spiegano in vari modi, ma dalle frasi che precedono questo brano possiamo concludere che Gesù aveva tanto da fare.
Gesù era in casa e stava facendo una pausa dalla predicazione, ma arriva tanta gente e e Lui non ha riposo. Addirittura non ha tempo per mangiare..
Tanti arrivano da Lui non solo con curiosità come gli scribi, ma con difficoltà e pene. Vengono perchè hanno sentito che Gesù guarisce le persone.
Il popolo riconosce in Lui il Maestro e il profeta.
Non è proibito parlare della Sua stanchezza. Tutti si aspettavano qualcosa da Lui.
Gli scribi non arrivano con fede. Vengono per osservare e farsi un giudizio su Gesù. Secondo loro Lui scaccia i diavoli per mezzo di Beelzebul. Il loro giudizio è sconvolgente. Hanno sbagliato. Hanno errato completamente conclusione.
Anche se si diceva che fosse fuori di Sé Gesù era normale e attento.
Egli risponde agli scribi. Attraverso parabole da spiegazioni per spiegare i misteri che superano l’uomo e il suo mondo. Egli parla dell’assurdità dell’accusa che Gli viene mossa. Se scacciasse i demoni nel nome del principe dei demoni vorrebbe dire che il potere del diavolo sarebbe finito. Vediamo, però, che non è così, perchè ci sono altri posseduti.
Gesù opera con il potere dello Spirito Santo.
Egli dice che tutti i peccati verranno perdonati, ma non quello contro lo Spirito Santo.
Fratelli e sorelle, anche noi spesso ci troviamo nella situazione di giudicare certi eventi. Facilmente pronunciamo i nostri giudizi senza pensare troppo. Gesù stesso ci ammonisce: “Guai a coloro che peccano contro lo Spirito Santo”.
Nella preghiera iniziale abbiamo chiesto proprio il dono dello Spirito per pensare in modo giusto e metterlo in pratica.
Solo per mezzo dell’ispirazione dello Spirito Santo possiamo vedere le cose in maniera corretta. Perciò dobbiamo sempre, come cristiani, chiedere allo Spirito Santo di illuminare la nostra mente e il nostro cuore così da poter discernere il bene e il male.
Lo Spirito Santo ci dona uno sguardo puro per vedere il mondo visibile, ma anche quello invisibile, quello eterno.
San Paolo ci spiega nella lettera ai Galati che lo Spirito Santo porta amore, gioia, pace, generosità, servizio, bontà, fedeltà, mitezza.
Se riconosciamo queste virtù nella nostra vita allora possiamo dire che collaboriamo con lo Spirito Santo. Se, invece, non abbiamo questi frutti dobbiamo essere in crisi, perchè siamo distaccati da Dio.
Parlo come Paolo e dico “frutto” e non “frutti” dello Spirito, perchè è impossibile averne uno solo e non avere anche gli altri.
Cerchiamo di desiderare questi frutti e di chiederli.
Otterremo il frutto dello Spirito Santo e la vita eterna.
Chi non vorrebbe avere i doni dello Spirito Santo e portare il Suo frutto nella propria vita?
Purtroppo, fratelli e sorelle, questo frutto si perde facilmente con il peccato. Lo abbiamo sentito nella prima lettura tratta dalla Genesi.
Il peccato porta la divisione. L’uomo si nasconde da Dio, perchè non è più in rapporto con lui. E’ stato rovinato anche il rapporto con gli altri uomini e con tutto il creato. A questo punto iniziano le accuse: l’uomo accusa la donna e lei accusa il serpente.
L’uomo non è più in un rapporto perfetto verso Dio. Dio continua a guardarlo in maniera perfetta, ma l’uomo ha perso la chiarezza del proprio sguardo.
Dio non ha abbandonato l’uomo e non lo ha condannato.
La cacciata dall’Eden è la via verso la redenzione, la via verso Cristo che sconfiggerà il peccato e distruggerà la divisione tra l’uomo e Dio. Gesù porterà la pace tra l’uomo e Dio. Solamente, però, per colui che lo desidera.
Gesù manderà lo Spirito Santo e condurrà l’uomo alla Verità.
Fratelli e sorelle, la Verità è la Sua Parola. Quella Parola che sentiamo ogni giorno quando celebriamo l’Eucaristia. Dobbiamo regolarci secondo questa Parola. Essa deve essere la notizia più importante di ogni giorno.
L’uomo di oggi cerca notizie e ogni tanto controlla per vedere se ci sono novità.
Noi cristiani dobbiamo cercare sempre più la Sua Parola e regolare ogni giorno la nostra vita su di essa.
Il Vangelo di oggi finisce con un evento insolito. Mentre Gesù era “fuori di Sé” - come dicevano alcuni - è venuta Sua Madre con i Suoi fratelli per chiamarLo.
Gesù prende spunto per far capire un’altra cosa ai Suoi discepoli e a coloro che Lo ascoltano. Sua Madre, i Suoi fratelli e le Sue sorelle sono coloro che compiono la Volontà di Dio.
Gesù non ignora i Suoi, ma dobbiamo capire cosa intende dire. Il fatto di compiere la Volontà di Dio e sopra ogni legge, addirittura prima dei rapporti familiari.
Chi compie la Volontà di Dio collabora con Lui e aiuta a costruire il Suo Regno. Colui che collabora con Dio non può ignorare il suo prossimo.
Colui che collabora con Dio porta il frutto dello Spirito Santo e conduce se stesso e il prossimo verso il Regno dei Cieli, la Patria Celeste per tutti coloro che credono in Dio.
Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, serbava nel Suo Cuore tutti gli eventi che riguardavano Suo Figlio. Ascoltava le Sue Parole e metteva in pratica la Volontà di Dio.
PreghiamoLa di portarci sulla via giusta per compiere la Volontà del Padre, affinchè anche noi possiamo chiamarci “fratelli e sorelle di Gesù”.

fra Zvonimir Pavičić

Registrazione F. Deagostini – Trascrizione A. Bianco

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