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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 30 agosto 2013

Apparizione straordinaria a Ivan del 30 agosto 2013 alla Croce Blu alle ore 22:00

Carissimi,
ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 30 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00:
«Vorrei evidenziare particolarmente ciò che è più importante dell'incontro di stasera con la Madonna.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice ed all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto:

"Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi ha steso le mani qui ed ha pregato per un tempo prolungato su tutti noi, ha pregato particolarmente su voi malati presenti e su voi sacerdoti.
Poi ci ha benedetto con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che voi avete portato perché venisse benedetto.
Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato particolarmente per la santità nella famiglia e per i giovani.
Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed ho raccomandato in modo particolare tutti voi malati presenti.
Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la famiglia e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto:

"Andate in pace, cari figli miei!"».

Fonte: IdM
 
 

Video Adorazione Eucaristica del 29 agosto 2013 a Medjugorje

 

Apparizione straordinaria a Ivan domani 30 agosto 2013

 

Carissimi, Krizan ci ha appena comunicato che domani sera, Venerdì 30 Agosto 2013, Ivan avrà una apparizione alla Croce blu alle ore 22:00.

Uniti nella preghiera …

 

lunedì 26 agosto 2013

Commento di Marija al messaggio da Medjugorje del 25 agosto 2013

"Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione. Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e che non avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: “ Desidero essere segno per gli altri”. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Una cosa che mi ha molto colpito a Medjugorje in questo mese di agosto è il numero altissimo di sacerdoti che si è avvicendato durante tutto il mese e in modo speciale i sacerdoti della Chiesa dell’Est: è molto incoraggiante.

Marija: Grazie a Dio qui continuano ad arrivare tantissimi pellegrini: non solo al Festival dei giovani e non solo per agosto. Anche ieri sera, per l'Adorazione del sabato sera, sembrava di essere ancora al Festival dei giovani. Tutta la grande spianata dietro la Chiesa era piena di gente che adorava Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Sì, vengono anche sacerdoti ortodossi, come pure sacerdoti greco-cattolici e sacerdoti Maroniti dal Libano. Si vede spesso la bandiera libanese ed è molto bello incoraggiare questa gente e dire loro che la Madonna ci vuole bene:perché il Libano è vicino alla Siria e anche Papa Francesco ha chiesto di pregare per la pace perché la Siria potrebbe coinvolgere anche il Libano.Tanti pellegrini libanesi mi hanno chiesto di dire alla Madonna che loro vogliono la pace non soltanto in Siria ma anche in Libano, perché ci sono tanti profughi che arrivano.

P. Livio: Oggi Papa Francesco era particolarmente commosso e angosciato per la situazione in Siria tanto è vero che ha chiesto a tutta la gente che c’era in piazza S. Pietro di ripetere con Lui: “Regina della Pace, prega per noi”. E’ stato bellissimo vedere tutta le gente che invocava la Regina della Pace per la pace in Siria.

Marija: Dobbiamo farlo, tanto più che la Madonna è con noi. Questo messaggio è molto forte. Mi ha colpito molto la frase: “ ... non abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e non avete voluto fare”. Voluto! La Madonna ci chiama a vivere da cristiani nella libertà e nella semplicità. Un'altra cosa bella è quando faccio testimonianza e chiedo quanti sono qui per la prima volta; ogni volta vedo l’80% delle persone che alzano la mano con entusiasmo e vedi che hanno il desiderio di mettere in pratica nella vita il messaggio della Madonna. Grazie al cielo Medjugorje ha ancora questa freschezza. Lo vedi nel cuore dei pellegrini e anche nel cuore della Parrocchia. Adesso nella Parrocchia di Medjugorje sono oramai cambiati tutti i frati: entra sangue nuovo, gioia ed entusiasmo nuovi. Parlo con molti pellegrini e vedo che tante persone che erano lontane dalla fede, il Signore le sta guidando verso una conversione profonda e decisa. Tante volte noi cristiani abbiamo paura di dire chi siamo ed ecco chela Madonna ci sta incoraggiando a pregare con entusiasmo, con forza e a testimoniare con la nostra vita che siamo cristiani: nelle famiglie, nei posti di lavoro, ovunque noi siamo.

P. Livio: Ho visto nei giorni della Madonna Assunta delle file lunghissime ai confessionali, impressionante.

Marija: Adesso ci sono tanti confessionali, sia sulla sinistra che sulla destra della chiesa, e tante volte si vedono file ovunque: più di prima. Lo Spirito Santo qua è molto presente come frutto della presenza della Madonna e sta cambiando tanti pellegrini che erano lontani da Dio. E' tanto diverso da altri Santuari, perché la freschezza della presenza della Madonna qui si sente molto forte.

P. Livio: Anche perché la Madonna ha detto che a Medjugorje da' particolari grazie di conversione.

Marija: Sì, ma anche di guarigione. Ci sono tante persone che arrivano dicendo che hanno avuto la guarigione e noi diciamo loro che devono raccogliere e presentare tutti i documenti che testimoniano la guarigione, come avviene anche negli altri Santuari, a Fatima, a Lourdes... Anche qu ic'è un archivio con queste documentazioni.

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje oggi

Video Adorazione a Medjugorje del 22 agosto 2013

 

Audio Commento al messaggio del 25 agosto 2013 - P.Livio/Marja

 

Fonte: RADIO MARIA

Audio Commento al messaggio del 25 agosto 2013 alla veggente Marja

 

 

Fonte: RADIO MARIA

Breve commento di Padre Livio al Messaggio del 25 agosto 2013

Cari amici,

La Madre ci ricorda innanzi tutto che la sua presenza in mezzo a noi è un dono che le concede l'Altissimo, perché possa guidarci verso la conversione.

Questo è stato il suo impegno in questo lunghissimo tempo, durante il quale ogni giorno ha seminato nei nostri cuori e li ha invitati alla conversione, affinché germogliasse la preghiera la pace e l'amore.

La Madonna vuole che noi siamo come il seme evangelico di grano che, morendo sotto terra, produce il centuplo.
Ci ammonisce a non perdere questo momento di grazia, perché un giorno ci pentiremmo di non aver fatto ciò che non abbiamo voluto fare, cioè convertirci.

Infine ci esorta a riprendere con rinnovato entusiasmo in modo da essere un segno di conversione per gli altri.

Siano lodati Gesù e Maria

Buona giornata

Padre Livio

Fonte: Radio Maria FB

Madonna di Czestochowa

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Ciò che rese in breve tempo Jasna Gòra il più famoso santuario della Polonia non fu la forza della tradizione che vuole l'Evangelista Luca autore del quadro, realizzato su di un legno che formava il tavolo adoperato per la preghiera e per il cibo dalla Sacra Famiglia.
Ciò che rese questo luogo famoso è la presenza miracolosa della Madre, che attraverso l'Immagine ha sempre richiamato pellegrini da tutta la Polonia e dal mondo intero, come attestano i numerosissimi ex-voto.
La storia del santuario è molto travagliata, poiché fu oggetto di numerosi attacchi.

Tra i tanti, ricordiamo quando nel 1655 l'esercito svedese entrò in Polonia. La nobiltà polacca, divisa da lotte intenstine, si rifiutò di combattere. Tutto il paese cadde così sotto la dominazione svedese. L'armata svedese, costituita da tremila uomini, raggiunse Jasna Gora, esigendo l'immediata resa del santuario. Nonostante ciò, il priore di Jasna Gora decise di continuare la difesa del sacro luogo. Egli disponeva di 170 soldati, 20 nobili e 70 monaci. Ben pochi in paragone ai tremila soldati svedesi! Al rifiuto della proposta di arrendersi l'esecito svedese sferrò l'attacco. Il combattimento, durato 40 giorni, si concluse con la vittoria dell'esercito di Maria.
La vittoria riportata dalla piccola fortezza di Jasna Gora, chiamata con disprezzo "pollaio" dal generale svedese, risultò di grande importanza religiosa e politica. L'attacco a Jasna Gora fu considerato una violazione dei sentimenti religiosi e la vittoria fu ascritta non già alla bravura dei soldati né alla solidità della fortificazione, ma alla tutela della stessa Madre di Dio, Protettrice di quel luogo. Dopo questi episodi, tutto il paese cominciò a combattere contro gli svedesi invasori.
Il 1° aprile del 1656 il re Giovanni Casimiro pronunciando solennemente nella cattedrale di Leopoli i suoi voti, consacrò tutto il paese alla protezione della Madre di Dio, proclamandola Patrona e Regina delle terre del suo Regno. Da quel momento alla Santissima Vergine Maria furono affidate le sorti della nazione. Jasna Gora divenne così simbolo di libertà religiosa e politica per il popolo polacco.

Nel 1948 quando l'ideologia comunista si faceva minacciosa, il morente Primate pronunciò parole che si rivelarono profetiche: "La vittoria, quando verrà, sarà vittoria della Madre Santissima", messaggio che fu eredità del nuovo Primate, Wyszynski.
Relegato dai comunisti in una prigione stalinista, Wyszynski compose una supplica alla Vergine, nella quale la gratitudine per ogni bene ricevuto si mescolava alla preghiera per una Polonia libera e alla promessa di una vita irreprensibile in ringraziamento per la libertà. Il 26 agosto 1956, alla presenza di un milione di persone, la supplica del cardinal Wyszynski, ancora prigioniero, vide la luce e il successivo 26 ottobre Wyszynski fu liberato.

Il 4 giugno 1979 venne a Jasna Gòra il Primo Papa polacco, Giovanni Paolo II che iniziò il suo pellegrinaggio con queste parole: «Si sta realizzando la volontà di Maria: eccomi!... Sono qui e ricordo una vecchia canzone dei confederati di Bar: "Siamo servitori di Cristo, servi di Maria!"...  Il servo chiamato da questa terra, preso dai piedi di Jasna Gòra, ove spesso sostavo come voi e che mi ha visto in ginocchio sulla nuda terra come voi spesso state per ore e ore ...» Durante i tre giorni di soggiorno del Papa si incontrarono con lui circa tre milioni e mezzo di fedeli. Giovanni Paolo II, pronunciando un atto di affidamento della Chiesa universale, della patria, di tutti gli uomini e di se stesso alla Madonna, esclamò: "Madre, sono tutto tuo e tutto ciò che è mio è tuo!". Egli offrì anche una rosa d'oro che è stata collocata sull'altare della Madre di Dio.

 

Fonte: IdM

domenica 25 agosto 2013

Messaggio a Marija del 25 agosto 2013

"Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione. Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e che non l’avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: “ Desidero essere segno per gli altri”. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

sabato 24 agosto 2013

Apparizione straordinaria a Ivan del 23 agosto 2013 sul Podbrdo alle ore 22:00

Carissimi, ecco le parole di Ivan sull’apparizione da lui avuta stasera, Venerdì 23 Agosto 2013, sul Podbrdo alle ore 22:00.
“Oggi, come ogni giorno dopo l’incontro con la Madonna, vorrei descrivere a tutti voi ciò che è più importante dell’incontro di stasera.
All’inizio desidero dire che è veramente difficile descrivere a parole l’incontro con la Madonna ed è difficile trovare le parole giuste perché io possa dire tutto. Perciò utilizzo queste parole che io ho e desidero dirvi ciò che è più importante.
Anche oggi la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all’inizio ci ha salutato tutti col consueto saluto materno:

“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.
Poi ha steso le mani qui su tutti noi ed ha pregato per un tempo lungo qui su tutti noi nella sua lingua aramaica.
Poi ha pregato qui in particolare su voi malati presenti.
Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi vi invito: aprite i vostri cuori alla pace. Cari figli, pregate. Pregate il Re della pace affinché vi doni la pace. Apritevi a Lui, Egli è il vostro Re. Cari figli, particolarmente in questo tempo pregate per la pace nel mondo, pregate per i miei progetti che desidero realizzare, progetti di pace. Pregate, cari figli! Pregate affinché la pace regni nel mondo. Grazie per aver detto di sì anche oggi alla mia chiamata”.
Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Anche oggi, come sempre, io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare tutti i malati presenti e tutti coloro che si sono particolarmente raccomandati nella preghiera.
Poi la Madonna ha steso ancora le mani ed ha continuato a pregare su tutti noi e dopo questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto:

“Andate in pace, cari figli miei!”.
Fonte: IdM e grazie anche a Vittorio

Video/Audio della lettura del Messaggio









Fonte fote: Radio Maria FB

giovedì 22 agosto 2013

Apparizione straordinaria a Ivan domani sera alle ore 22:00 sul Podbrdo

Carissimi, Krizan ci ha comunicato che domani 23 agosto, Ivan avrà una apparizione alle ore 22 sul Podbrdo.

Medjugorje: Preghiera di Guarigione del 21 agosto 2013

Preghiera di guarigione del 21 Agosto 2013
prega Fra Stanko Cosic


Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore mio, Signore mio! A tutte le persone che hai incontrato nella tua vita hai cosí chiesto e anche a me stasera chiedi: “Che cosa vuoi? Vuoi essere sano?” E io, insieme a loro voglio risponderti: “Sí, Signore! Voglio vedere! Voglio essere sano!” Io credo, ma tu aiuta la mia incredulità! Aiutami a credere ancora di piú! Signore, il mio sguardo vuole volgersi verso di te, affinché possa incontrare il tuo sguardo!

Canto: Hvala Criste... + Alleluia...

Signore mio, come quella donna Samaritana, io ho sete, sete di fonte
d’acqua, sete di acqua che tu mi dai. E tu mi chiedi: “Attingi e dammi da bere!” Signore, che cosa posso darti? Che cosa posso io dare a te? Che cosa posso io dare a te se non i miei limiti e le mie debolezze? Ma tu mi benedici, tu mi dai la tua onnipotenza, tu mi dai l’unità con te. Perció, Signore, dammi la fonte dell’acqua viva! Dammi il tuo cuore affinché io possa essere libero, per vivere in unione con te, per vivere nella fiducia verso di te.

Canto: Danke Jesus... + Merci Jesu... + Alleluia...

Signore, qui davanti a te, con me porto la mia malattia, porto la mia
dipendenza, io porto il mio passato, porto tutte quelle persone con le quali è difficile realizzare un rapporto. Porto tutti i problemi famigliari e tutte le delusioni di me stesso. Come andare avanti, Signore? Come mi perdoni, come guarisci questo? Io voglio credere, voglio aprire il mio cuore a te. Signore, fammi vedere la via, fammi vedere la via verso la salute, verso il senso, la via all’unione con te.

Canto: Gracias Jesus,,, Sc’cram Jashuà... + Alleluia...

Spirito Santo, tu sei al centro del mio cuore. Tu mi fai vedere che io ho i peccati, ma che io non sono il peccato! Tu mi fai vedere che io sono debole, ma al centro del mio cuore io sono santo, perché io sono figlio di Dio! Spirito Santo, insegnami a pregare! Nella mia impotenza, prega tu in me, realizza tu una vicinanza maggiore a Dio. In me realizzi te stesso, così che posso amare me stesso e di potermi accettare, di potermi rispettare! Ogni volta quando io non so dove, tu Spirito Santo, grida tu in me: “Abbà, Padre!”


(Kyrie eleison... Benedizione con il crocifisso...)

Canto: Ave, ave, ave, Maria! Ave, ave, ave, Maria!

Fonte: IdM

Adorazione Eucaristica a Medjugorje di mercoledì 21 agosto 2013, guidata dal parroco fra Marinko Šakota.

 

 

grazie a Flavio Deagostini

25 agosto 2013: Veglia di Preghiera nella Chiesa del SS. Salvatore


02 Bologna, Chiesa di San Salvatore

Domenica sera 25 agosto 2013, come ogni mese, in unione a tutti i gruppi di preghiera nello spirito di Medjugorje, di Bologna e tutta l'Italia in attesa del Messaggio da Medjugorje, veglia di preghiera aperta a tutti alle ore 20,45 nella Chiesa del SS. Salvatore largo Cesare Battisti Bologna, con Adorazione del Santissimo Sacramento e recita del Santo Rosario con la presenza e guida del sacerdote P. Roberto Viglino
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Con l’occasione ricordo anche l’altro appuntamento mensile del Gruppo di Preghiera Regina della Pace:
  • Sabato 31 agosto 2013: consueto pellegrinaggio mensile al Santuario della Madonna di S. Luca con partenza dal Meloncello alle ore 08:10: preghiera delle prime tre parti del S. Rosario salendo a piedi al Santuario, S. Messa alle ore 09:30 e quindi discesa pregando l’ultima parte del S. Rosario
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RATZINGER: “ME L’HA DETTO DIO!”

Senza titolo 1

Avevo ipotizzato, su queste colonne, il 3 maggio scorso, che nell’epocale rinuncia al papato di Benedetto XVI vi fosse un aspetto misterioso, anzi, forse addirittura mistico. Adesso filtrano voci che fanno trasparire proprio questa possibilità.

Prima di vedere queste testimonianze faccio un passo indietro. Come e perché avevo formulato quell’ipotesi?

Mi avevano colpito le poche – ma significative – espressioni con le quali Benedetto XVI aveva motivato il suo clamoroso gesto (in un certo senso) senza precedenti.

Nel suo ultimo Angelus da pontefice, il 24 febbraio 2013, prendendo spunto dal Vangelo di quella domenica, sulla Trasfigurazione, disse:

“Meditando questo brano del Vangelo, possiamo trarne un insegnamento molto importante. Innanzitutto, il primato della preghiera, senza la quale tutto l’impegno dell’apostolato e della carità si riduce ad attivismo… Inoltre, la preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni, come sul Tabor avrebbe voluto fare Pietro, ma l’orazione riconduce al cammino, all’azione. ‘L’esistenza cristiana – ho scritto nel Messaggio per questa Quaresima – consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio’ (n. 3)”.

Poi papa Benedetto proseguì così:

“Cari fratelli e sorelle, questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in questo momento della mia vita. Il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui ho cercato di farlo fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze. Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria: lei ci aiuti tutti a seguire sempre il Signore Gesù, nella preghiera e nella carità operosa”.

Le espressioni usate da Benedetto furono davvero insolite: “in questo momento della mia vita il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’ … Dio mi chiede questo”.

Sono frasi che tuttora colpiscono e fanno riflettere soprattutto perché Joseph Ratzinger è sempre stato un uomo di poche parole, che calibra molto attentamente ciò che dice e usa i termini religiosi con il consapevole rigore del grande teologo.

Dunque, mi dissi, come può aver usato per caso quelle espressioni? Come poteva affermare così perentoriamente “Dio mi chiede questo” se si fosse trattato solo di una sua decisione personale derivante da sue valutazioni?

Oltretutto in quel momento era il pontefice regnante e quello era il discorso attentamente preparato con cui voleva spiegare al popolo cristiano la sua rinuncia. Mi pareva impossibile che avesse alluso per caso, per due volte consecutive, a un’esplicita chiamata di Dio al ritiro come motivazione della sua scelta.

Io avevo dunque ipotizzato di prendere alla lettera quello che il Papa aveva detto. Ritenevo che, in qualche modo misterioso, Dio avesse veramente illuminato il pontefice su quella decisione (magari confermando una possibilità già seriamente considerata da Benedetto).

Ebbene, in queste ore è emerso qualcosa che porta proprio in questa direzione.

Infatti l’agenzia Zenit, che si occupa dei fatti della Chiesa ed è molto accreditata, riferisce ciò che ha saputo confidenzialmente dalle rarissime persone che, nelle ultime ore, hanno potuto far visita al papa emerito che ha deciso di stare “nascosto al mondo”.

“Qualcuno” scrive l’agenzia (nel servizio firmato da Salvatore Cernuzio) “ha avuto il privilegio di sentire dalle labbra del Papa emerito le motivazioni di questa scelta”.

Da questi resoconti sappiamo che Benedetto “osserva soddisfatto le meraviglie che lo Spirito Santo sta facendo con il suo Successore, oppure parla di sé, di come questa scelta di dimettersi sia stata un’ispirazione ricevuta da Dio.Così avrebbe detto Benedetto ad uno degli ospiti di questi rari incontri… ‘Me l’ha detto Dio’, è stata la risposta del Pontefice emerito alla domanda sul perché abbia rinunciato al Soglio di Pietro. Ha poi subito precisato che non si è trattato di alcun tipo di apparizione o fenomeno del genere; piuttosto è stata ‘un’esperienza mistica’ in cui il Signore ha fatto nascere nel suo cuore un ‘desiderio assoluto’ di restare solo a solo con Lui, raccolto nella preghiera”.

Non è dato sapere che tipo di “esperienza mistica” sia stata. Sembra si debbano escludere manifestazioni clamorose come delle apparizioni, ma – come sa chi conosce la letteratura mistica – sono tante le modalità con cui Dio si rivela e parla alle anime.

L’agenzia prosegue così:

“Lo stesso Ratzinger – ha rivelato la fonte che preferisce rimanere anonima – ha dichiarato che questa ‘esperienza mistica’ si è protratta lungo tutti questi mesi, aumentando sempre di più quell’anelito di un rapporto unico e diretto con il Signore. Inoltre, il Papa emerito ha rivelato che più osserva il ‘carisma’ di Francesco, più capisce quanto questa sua scelta sia stata ‘volontà di Dio’ ”.

Certo è che Benedetto e Francesco sono due straordinari uomini di Dio, dalla storia e dal temperamento diversissimo, ma con una cosa in comune, quella essenziale su cui si basa l’affetto e la stima reciproca: l’assoluta umiltà personale di fronte al primato di Dio che per loro è tutto.

Forse la Provvidenza, con quella rinuncia e questa convivenza di un papa emerito e un papa regnante, ha voluto indicare al mondo  e alla Chiesa un grande segno di unità e comunione, un esempio straordinario di distacco dalle cose mondane (mentre tanti, anche ecclesiastici, appaiono bramosi di poltrone e potere). E ha voluto farci capire che nulla è più importante della preghiera e della contemplazione. Anche per cambiare la Chiesa e il mondo.

Va detto – a conclusione – che nel secolo XX non è affatto insolito che si sappia di “esperienze mistiche” di uomini che sono stati chiamati alla Cattedra di Pietro.

E’ notissima la “visione” sul futuro della Chiesa di Leone XIII, il papa della “Rerum novarum”, come pure quelle di Pio X (peraltro proclamato santo).

Egualmente note sono le esperienze mistiche di Pio XII. Io stesso infine – nel libro “I segreti di Karol Wojtyla” – ho raccolto la testimonianza che mi ha dato il cardinale Deskur, l’amico storico di Karol Wojtyla, sulle esperienze mistiche di quel papa polacco che ha segnato così profondamente la storia del XX secolo, dell’Europa e della nostra generazione.

Questi casi, che solitamente trapelano con gli anni, dovrebbero far capire che la Chiesa non è anzitutto un’entità sociologica, culturale o politica, ma un vero mistero. Essendo composta da uomini che hanno veramente fra loro, accanto a loro – in un modo misterioso – il Signore dell’universo e della storia.

Antonio Socci

Da “Libero”, 21 agosto 2013

DIGNITÀ REGALE DELLA SANTA VERGINE MARIA

Our Lady of Medj painting

EssendoCi poi fatta la convinzione dopo mature ponderate riflessioni, che ne verranno grandi vantaggi alla chiesa se questa verità solidamente dimostrata risplenda più evidente davanti a tutti, quasi lucerna più luminosa sul suo candelabro, con la Nostra autorità apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. [1] Ordiniamo ugualmente che indetto giorno sia rinnovata la consacrazione [2] del genere umano al cuore immacolato della beata vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione.

Procurino dunque tutti di avvicinarsi ora con maggior fiducia di prima, quanti ricorrono al trono di grazia e di misericordia della Regina e Madre nostra, per chiedere soccorso nelle avversità, luce nelle tenebre, conforto nel dolore e nel pianto, e, ciò che conta più di tutto, si sforzino di liberarsi dalla schiavitù del peccato, per poter presentare un ossequio immutabile, penetrato dalla fragrante devozione di figli, allo scettro regale di sì grande Madre. I suoi templi siano frequentati dalle folle dei fedeli, per celebrarne le feste; la pia corona del Rosario sia nelle mani di tutti per riunire insieme, nelle chiese, nelle case, negli ospedali, nelle carceri, sia i piccoli gruppi, sia le grandi adunanze di fedeli, a cantare le sue glorie.[3] Sia in sommo onore il nome di Maria, più dolce del nettare, più prezioso di qualunque gemma; e nessuno osi pronunciare empie bestemmie, indice di animo corrotto, contro questo nome ornato di tanta maestà e venerando per la grazia materna; e neppure si osi mancare in qualche modo di rispetto ad esso.

Tutti si sforzino di imitare, con vigile e diligente cura, nei propri costumi e nella propria anima, le grandi virtù della Regina celeste e nostra Madre amantissima. Ne deriverà di conseguenza che i cristiani, venerando e imitando sì grande Regina e Madre, si sentano infine veramente fratelli, e, sprezzanti dell'invidia e degli smodati desideri delle ricchezze, promuovano l'amore sociale, rispettino i diritti dei poveri e amino la pace, Nessuno dunque si reputi figlio di Maria, degno di essere accolto sotto la sua potentissima tutela, se sull'esempio di lei non si dimostrerà mite, giusto e casto, contribuendo con amore alla vera fraternità, non ledendo e nuocendo, ma aiutando e confortando.

In molti paesi della terra vi sono persone ingiustamente perseguitate per la loro professione cristiana e private dei diritti umani e divini della libertà: per allontanare questi mali nulla valgono finora le giustificate richieste e le ripetute proteste. A questi figli innocenti e tormentati rivolga i suoi occhi di misericordia, che con la loro luce portano il sereno allontanando i nembi e le tempeste, la potente Signora delle cose e dei tempi, che sa placare le violenze con il suo piede verginale; e conceda anche a loro di poter presto godere della dovuta libertà per la pratica aperta dei doveri religiosi, sicché servendo la causa dell'evangelo, con opera concorde e con egregie virtù, che nelle asprezze rifulgono ad esempio, giovino anche alla solidità e al progresso della città terrena.

Pensiamo anche che la festa istituita con questa lettera enciclica, affinché tutti più chiaramente riconoscano e con più cura onorino il clemente e materno impero della Madre di Dio, possa contribuire assai a che si conservi, si consolidi e si renda perenne la pace dei popoli, minacciata quasi ogni giorno da avvenimenti pieni di ansietà. Non è ella l'arcobaleno posto sulle nubi verso Dio, come segno di pacifica alleanza? (cf. Gn 9, 13). «Mira l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto; esso è molto bello nel suo splendore, abbraccia il cielo nel suo cerchio radioso e le mani dell'Altissimo lo hanno teso» (Eccli 43, 12-13). Chiunque pertanto onora la Signora dei celesti e dei mortali - e nessuno si creda esente da questo tributo di riconoscenza e di amore - la invochi come regina potentissima, mediatrice di pace; rispetti e difenda la pace, che non è ingiustizia impunita né sfrenata licenza, ma è invece concordia bene ordinata sotto il segno e il comando della volontà di Dio: a fomentare e accrescere tale concordia spingono le materne esortazioni e gli ordini di Maria vergine.

Desiderando moltissimo che la Regina e Madre del popolo cristiano accolga questi Nostri voti e rallegri della sua pace le terre scosse dall'odio, e a noi tutti mostri, dopo questo esilio, Gesù, che sarà la nostra pace e la nostra gioia in eterno, a voi, venerabili fratelli, e ai vostri fedeli, impartiamo di cuore l'apostolica benedizione, come auspicio dell'aiuto di Dio onnipotente e in testimonianza del Nostro amore.

Roma, presso San Pietro, nella festività della maternità di Maria vergine, l'11 ottobre 1954, XVI del Nostro pontificato.

Fonte: PIO XII LETTERA ENCICLICA AD CAELI REGINAM

Note:

[1] spostata al 22 agosto

[2] consacrazione spesso richiesta dalla Madonna a Medjugorje

[3] possiamo rileggere a questo proposito il seguente messaggio:

Messaggio del 25 febbraio 1988
Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla preghiera e all'abbandono totale a Dio. Sapete che vi amo e per amore vengo qua per mostrarvi la strada della pace e della salvezza delle vostre anime. Desidero che mi obbediate e non permettiate a satana di sedurvi. Cari figli, satana è forte, e per questo chiedo le vostre preghiere e che me le offriate per quelli che stanno sotto il suo influsso, perché si salvino. Testimoniate con la vostra vita e sacrificate le vostre vite per la salvezza del mondo. Io sono con voi e vi ringrazio. Poi nel cielo riceverete dal padre la ricompensa che vi ha promesso. Perciò, figlioli, non preoccupatevi. Se pregate, satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

mercoledì 21 agosto 2013

Maria era gioiosa nel ritorno a Nazareth

2.500 persone erano presenti, il 20 agosto, quando la Vergine Maria è apparsa alla veggente Vicka Ivankovic-Mijatovic nella Basilica di Nazareth dell'Annunciazione. "È giunto il momento di sapere per la gente di qui"  ha detto Vicka  dopo diverse visite in Terra Santa, quando le sue apparizioni erano state private.

Medjugorje visionario veggente veggente Vicka Ivankovic Mijatovic apparizione basilica dell'Annunciazione Nazareth Israele terra santa 20 agosto agosto 2013 1

Foto: Hanan Telhami

Vicka ha avuto la sua apparizione il 20 agosto di fronte a questa statua della Vergine Maria nella Basilica dell'Annunciazione, Nazareth.

Nazareth ha accolto la Madonna con un affluenza di 2.500 persone in una Basilica dell'Annunciazione gremita di Martedì, quando  la veggente di Medjugorje Vicka Ivankovic-Mijatovic ha avuto la sua apparizione quotidiana nella chiesa col nome di uno dei più grandi GIORNI DI FESTA di Maria.

"E 'stato meraviglioso, incredibile, c’erano più di 2.500 persone, ed erano così felici. Abbiamo avuto una grande santa Messa, più di 25 sacerdoti erano presenti, e molte persone si sono confessate" ha detto a Medjugorje oggi Charbel Maroun, il Presidente del Movimento mariano dei laici nella Galilea.

Medjugorje visionario veggente veggente Vicka Ivankovic Mijatovic apparizione basilica dell'Annunciazione Nazareth Israele terra santa Maranatha 20 agosto agosto 2013

Vicka prega prima della sua apparizione nella Basilica dell'Annunciazione, con Charbel Maroun alla sua destra

E se le persone erano felici, anche la Vergine Maria lo è stata, ha detto Vicka  dopo la sua apparizione, una prima parte del pellegrinaggio  internazionale Maranatha:

"Vicka ci ha detto che la Madonna  stasera  era molto felice, e che  ci ha benedetto tutti"  ha detto Charbel Maroun.

"Vicka ci ha detto che la Madonna era allegra e felice con Maranatha, e che  ha pregato per tutte le persone e benedetto tutti i presenti" ha detto  l’ editore Gabriel Paulino di Medjugorje Brasil.

Medjugorje vsionary veggente veggente Vicka Ivankovic Mijatovic apparizione Madonna basilica dell'Annunciazione nazareth terra santa israele 20 agosto agosto 2013 Maranatha pellegrinaggio

Foto: Hanan Telhami

Oltre 25 sacerdoti hanno concelebrato la Messa nella Basilica dopo apparizione di Vicka il 20 agosto. Tra loro c'era il vescovo locale.

Dopo diverse visite in Terra Santa, questa volta sarà diverso per Vicka, che avrà la sua apparizione quotidiana all'interno di basiliche e chiese durante il pellegrinaggio:

"Vicka mi ha detto che è stata in Terra Santa più di 8 volte, ma che questa è la prima volta che lei può dare alla gente il messaggio della Madonna.Perché, ha detto, questo è il momento.È giunto il momento per la gente di qui di sapere "  racconta Charbel Maroun a Medjugorje oggi.

La Messa è stata presieduta dal vescovo locale Marcuzzo. Tra i concelebranti c’era arcivescovo André Leonard di Bruxelles, Belgio, il fondatore del movimento Maranatha.

"Mons. Marcuzzo era così felice. Mi ha detto che lui poteva sentire la nuova Pentecoste nella Chiesa ", ha affermato Charbel Maroun.

In precedenza il Martedì, Vicka era salita sul monte Tabor, dove Gesù si trasfigurò e divenne radioso davanti agli occhi di San Pietro, Giovanni e Giacomo, come descritto in Matteo 17: 1-9, Marco 9: 2-8, e Luca 9: 28 - 36.

Medjugorje visionario veggente veggente Vicka Ivankovic Mijatovic apparizione basilica dell'Annunciazione Nazareth Israele Pellegrinaggio in Terra Santa Maranatha 2013 Agosto 21 Agosto

Vicka saluta una bambina nella Basilica dell'Annunciazione

"Centinaia di persone erano lì, circa 700" ha detto Charbel Maroun.

"E Vicka ha salutato tutti."

Circa 550 pellegrini provenienti da 13 paesi hanno aderito alla settimana di pellegrinaggio che si svolge per l'intenzione di guarigione del genere umano .Essi potranno viaggiare attraverso la Terra Santa fino al 27 agosto.

 

Fonte: libera traduzione dell’articolo di Medjgugorje Today

 

Alcune foto della visita pubblicate su Medjugorje Today profilo FB

Photo: Hanan Telham

Photo from August 20: Gabriel Paulino / Medjugorje Brasil

Photo by Hanan Telhami:
Vicka and local coordinator Charbel Maroun by the Basilica of the Annunciation, Nazareth, on August 20

giovedì 15 agosto 2013

Caffarra: "Maria assunta in cielo nello spirito e nella carne, oggi uso impudico del corpo della donna"

Il cardinal Carlo Caffarra ha celebrato la messa dell'Assunzione nel parco di Villa Revedin. Ecco il testo recitato nel corso della sua omelia:

"In questa grande solennità mariana, la più grande, noi celebriamo il passaggio di Maria da questo mondo alla gloria eterna. Possiamo dire che oggi è “la Pasqua della Madonna”, il giorno della sua risurrezione.

La nostra, infatti, è precisamente la celebrazione del fatto che la madre di Dio è entrata nella gloria celeste anche col suo corpo. A diversità di ciò che accade a ciascuno di noi, il corpo di Maria non ha conosciuto la corruzione del sepolcro. Terminato il corso della sua vita terrena, è stata innalzata alla gloria celeste non solo nel suo spirito ma anche nel suo corpo.

Vorrei offrirvi alcune riflessioni sul fatto che nella gloria celeste c’è il posto anche per il nostro corpo. Anche per il nostro corpo c’è posto in Dio.

1. Avete sentito l’insegnamento dell’Apostolo nella seconda lettura. «Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti». Ciò che è accaduto a Maria nel suo corpo; il fatto che il suo corpo “si sia vestito di incorruttibilità e il suo corpo mortale di immortalità”, è dovuto al fatto della risurrezione di Gesù. E’ la resurrezione di Gesù la causa dell’esaltazione di Maria alla gloria del cielo, in corpo e anima. Ci dice ancora l’Apostolo: «se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti», dal momento che «tutti riceveranno la vita in Cristo».

Cari fedeli, vedete come noi oggi celebrando il trionfo sulla morte della Madre, celebriamo per ciò stesso il trionfo di Gesù.

Se dunque il corpo di Maria è già stato glorificato, come lo sarà il nostro, il corpo non è un bagaglio di cui dobbiamo, prima o poi, scaricarci come di un peso. Il nostro corpo è la nostra persona, e la nostra persona è il nostro corpo. La redenzione, la salvezza della nostra persona non sarebbe vera, non sarebbe totale se non fosse anche la redenzione, la salvezza del corpo.

Non possiamo separare il corpo dalla persona, e considerarlo come fosse “qualcosa” e non “qualcuno”: lo stesso rispetto che si deve alla persona, lo si deve al suo corpo.

Considerate, fratelli e sorelle, come tutti i doni della salvezza ci vengono dati attraverso il corpo. E’ il corpo del bambino che è lavato nel S. Battesimo; è la nostra fronte che è stata unta nella Cresima; è mangiando una piccola ostia che noi ci uniamo al corpo di Gesù; è unendo umanamente i loro corpi, che gli sposi portano a compimento la sacramentalità del loro matrimonio.

Cari amici, lo splendore e la dignità del corpo è veramente riconosciuta nella nostra cultura? Ci sono purtroppo molti fatti che ci dicono di no.

L’uso impudico del corpo della donna è spesso il mezzo per reclamizzare e vendere prodotti di ogni genere. Il fatto che la persona umana è persona-uomo e persona-donna, è oggi considerata una diversità che non ha in se stessa e per se stessa significato e valore. Non si riconosce più la ricchezza spirituale che si trova diversamente nel corpo della donna e nel corpo dell’uomo. In un numero sempre maggiore di Paesi, è legalizzato l’affitto dell’utero, la peggiore degradazione del corpo femminile, ridotto a produttore di bambini.

2. Consentitemi ora, cari fratelli, alcune altre considerazioni.

Dobbiamo essere grati all’evangelista Luca che ha conservato alla Tradizione della Chiesa il «cantico di Maria», il Magnificat, che abbiamo risentito ancora una volta nel Vangelo. E’ un’effusione di quanto Maria sentiva nel suo cuore, espressa in modo originale. Ma è anche evidente che questo cantico è come una seta intessuta di fili che sono citazioni bibliche.

Che cosa ci dice questo fatto? «Che Maria era, per così dire, a casa nella parola di Dio, viveva della parola di Dio, era penetrata dalla parola di Dio» [Benedetto XVI, Insegnamenti I (2005) LEV, 395]. Maria era illuminata dalla sapienza di Dio. Questa era per Maria la chiave interpretativa della sua vicenda personale e dalla vicenda umana.

Cari amici, stiamo vivendo l’Anno della Fede. E’ la fede che apre la finestra della nostra vita alla luce di Dio: diventiamo capaci di pensare come pensa il Signore. La fede quindi ci dona i criteri giusti per giudicare e valutare. Ve ne ho dato un esempio qualche minuto fa, confrontando la considerazione che Dio ha del corpo umano e la considerazione che ne ha la cultura in cui viviamo.

Chiediamo insistentemente a Maria, durante questo Anno della Fede, di essere sempre più illuminati dalla luce della fede; di non abbandonare l’interpretazione della nostra vita ai potenti di questo mondo; di conoscere, amare, e pensare con la parola di Dio".

Fonte: Quotidiano.net

15 agosto 2013 : Assunzione della Beata Vergine Maria

 

E' un mistero grande quello che oggi festeggiamo, è soprattutto un mistero di speranza e di gioia per tutti noi: in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno  seguire come ha fatto Maria. Questa festa parla allora del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell'oscurità del male che c'è nel mondo la luce del bene.
(Benedetto XVI Angelus, 15 agosto 2011)

martedì 13 agosto 2013

MEDJUGORJE : Martedì 13 agosto 2013 h.18.45 APPARIZIONE A MARIJA PAVLOVIC

 

App.Marija

 

Fonte: FB Radiomaria

Apparizione straordinaria a Ivan del 12 agosto 2013 alla Croce Blu alle ore 22:00

Carissimi,

ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 12 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00:

«Vorrei descrivervi l'incontro di stasera insieme alla Madonna e dirvi ciò che è più importante. È sempre difficile descrivere a parole l'incontro con la Madonna ed è difficile trovare le parole giuste per poter dire tutto con esse. Perciò utilizzo queste parole che io ho per descrivervelo brevemente.

Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto:

"Sia lodato Gesù, cari figli miei!".

Poi ha steso le mani qui su tutti noi e ha pregato per un tempo prolungato.

Poi ha pregato in particolare qui su voi malati presenti.

Poi ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che avete portato perché fosse benedetto.

Poi la Madonna stasera ha continuato a pregare in particolare per un tempo prolungato per la pace nel mondo e per la pace nelle famiglie. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare tutti voi malati presenti.

Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la pace e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto:

"Andate in pace cari figli miei!".

Ecco questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Stasera non c'è stato un messaggio particolare, la Madonna ha pregato per un tempo lungo particolarmente per la pace nelle famiglie e per la pace nel mondo».

domenica 11 agosto 2013

venerdì 9 agosto 2013

Apparizione a Ivan dell’8 agosto 2013 alle 18:45

Ivan 1
Ivan 2
Ivan 2
Ivan 4
Ecco le parole della Madonna ad Ivan,durante l'Apparizione:

”La Madonna invita i sacerdoti alla santità ad essere il suo specchio a promuovere la preghiera nelle parrocchie e nelle famiglie come primo passo per migliorare il mondo
 
Ivan 5







Fonte: Facebook RadioMaria


Video Apparizione a Mirjana del 2 agosto 2013

 

mercoledì 7 agosto 2013

"Le apparizioni di Medjugorje antidoto alla fine del mondo"


Il direttore di Radio Maria: "La Madonna vede che l'uomo rifiuta Dio e può distruggere il pianeta. Perciò è venuta come regina della pace, per preservarci"
Di Maurizio Caverzan – Il Giornale, 23 maggio 2013

Insieme con il teologo francese René Laurentin, padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore con Diego Manetti de I segreti di Medjugorje, è uno dei massimi conoscitori del fenomeno delle apparizioni mariane nel villaggio della ex Jugoslavia.

Padre Livio, tra qualche settimana saranno 32 anni che la Madonna appare a Medjugorje: come va letto un fenomeno di così lunga durata?

«Queste sono le più lunghe apparizioni pubbliche da quando esistono le apparizioni mariane. Fanno parte di un piano che va da Fatima a Medjugorje come la Madonna stessa ha detto. Ovvero, che è venuta a completare quello che ha iniziato a Fatima riguardo a un tempo di pace per l'umanità. I veggenti stessi dicono che siamo ancora all'inizio di questo piano in parte realizzato con la conversione della Russia già in atto grazie alla riconquistata libertà religiosa. Per la maggior parte però deve ancora realizzarsi perché l'apostasia dalla fede è anch'essa in atto in Occidente e nel medesimo tempo il mondo per la prima volta nella storia umana è a rischio di autodistruzione».

È questo pericolo di autodistruzione a rendere indispensabile un'iniziativa così potente della Madre di Gesù?

«La Madonna ha detto di essere venuta per risvegliare la fede in un mondo nuovo che è senza Dio. La Madonna vede che stiamo costruendo un mondo senza Dio: per questo siete infelici e per questo non c'è né futuro né vita eterna. L'autodistruzione è una possibilità concreta: l'uomo può distruggere il pianeta sul quale vive e la Madonna è venuta come Regina della pace per preservarci».

Nel libro I segreti di Medjugorje che il Giornale pubblicherà da domani lei scrive dando un'indicazione metodologica che «dobbiamo saper leggere le vicende umane nella loro connessione con gli avvenimenti spirituali». Poi usa termini molto forti parlando di «scontro apocalittico», di «combattimento» tra le forze del male e del bene.
«La Madonna ha dato la visione teologica dell'attuale momento storico fin dai primi mesi dell'apparizione quando ha detto che è in atto una battaglia tra suo Figlio e Satana. Che suo Figlio avrebbe vinto, ma che anche Satana avrebbe avuto la sua parte».

Che parte sarebbe?

«Come già a Fatima, la Madonna ha detto che oggi molte anime vanno all'inferno».

Perché in questi messaggi trova grande spazio il ruolo di Satana. Normalmente siamo abituati a non parlarne, a considerarlo come un'entità di altri tempi...

«Il messaggio centrale di Medjugorje è che Gesù Cristo è il salvatore del mondo, e che il cielo è la meta cui dobbiamo tendere con tutte le nostre forze. Al centro c'è l'amore di Dio. Ma la Madonna parla a un mondo che in gran parte rifiuta Dio e quindi apre la prospettiva all'inferno. Una delle sue frasi ricorrenti è che “all'inferno ci va chi ci vuole andare”. Il catechismo parla di autoesclusione».

Lei scrive nel suo libro che con le sue apparizioni, con i suoi messaggi è come se la Madonna supplisse a «una mancanza di catechesi» e volesse guidare i cristiani attraverso le parole rivelate ai veggenti. È così?

«Non c'è dubbio che come non ha fatto in nessun'altra apparizione, a Medjugorje dà messaggi regolari che sono una vera e propria forma di evangelizzazione. Una evangelizzazione materna, semplice ma molto profonda e molto cattolica, cioè assolutamente conforme alla sana dottrina».

Ma non le pare che, grazie ai media, mai come in questi anni la catechesi del Papa, vicario di Cristo, sia divulgata in tutto il mondo?

«C'è un'impressionante sintonia fra ciò che la Madonna dice e ciò che gli ultimi tre papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, insegnano. Ovvero: la centralità della persona di Cristo. Da qui discende tutta la vita cristiana: i sacramenti, in modo particolare la confessione e l'eucarestia, la preghiera».

Insisto: non basta già seguire il magistero del Papa e dei vescovi per essere cristiani?
«Sì, certo. Però non bisogna dimenticare che la Madonna svolge un compito materno che non sostituisce quello della Chiesa ma lo sostiene».

Come possiamo inquadrare la scelta dei sei veggenti?

«A mio parere la cosa più significativa è la scelta di un paesino collocato dentro la famosa cortina di ferro. La Madonna ci ha preparato al crollo del comunismo che ha profetizzato fin dal 1981, ovvero dieci anni prima che avvenisse. Poi esortando al digiuno e alla preghiera ha ottenuto da lì che non scoppiasse la terza guerra mondiale come poteva accadere».

Questi sei ragazzi non avevano niente in particolare: perché sono stati scelti?


«Perché, secondo le parole della Madonna, “non erano né migliori né peggiori di altri”. Però bisogna dire che dopo 32 anni sono stati fedeli al loro compito, anche perché nei primi anni sono stati fatti oggetto di persecuzioni da parte dello Stato e della polizia politica anche con minacce alle famiglie, interrogatori, reclusioni improvvise».

Più che alla località di Medjugorje le apparizioni sono legate a loro: Marija vive in Italia, a Monza, Ivan trascorre lunghi periodi a Boston.

«Tutti i sei veggenti sono radicati a Bjakovici, la frazione di Medjugorje, a ridosso della collina delle prime apparizioni dove anche Marija e Ivan trascorrono buona parte dell'anno. È a Medjugorje che la Madonna dà particolari grazie, come Lei ha detto. Però queste apparizioni non sono legate al luogo, ma alla persona del veggente in qualsiasi parte della terra si trovi».

Qualcuno dice che in questi anni i veggenti si sono arricchiti.

«A Medjugorje tutte le famiglie vivono sull'accoglienza dei pellegrini. Non ci sono altre possibilità di lavoro. Tutti cercano di avere a disposizione almeno 50 letti per poter ospitare un pullman. Anche i veggenti, che hanno famiglie con parecchi figli, provvedono in questo modo al loro sostentamento. Casa e lavoro fanno parte del “pane quotidiano” che chiediamo al Signore. C'è anche da dire che a Medjugorje la domanda di alloggio è superiore all'offerta».

Perché è così importante la questione del crollo del comunismo? Mi pare non per una questione di classi e di censo, quanto per una questione filosofica: rappresenta la pretesa dell'uomo di fare senza Dio.

«La questione del comunismo riguarda la sua visione atea e materialistica della vita che però, negli anni, è stata supportata dallo Stato con la persecuzione della Chiesa. Non è tanto una questione politica, ma ideologica nel senso che questa visione rimane tuttora la vera grande tentazione del mondo moderno. Cioè l'uomo mette se stesso al posto di Dio. Pretende di salvarsi da solo, di essere autosufficiente».

La Madonna insiste sul digiuno e la penitenza. È un cristianesimo un po' quaresimale quello che affiora da queste apparizioni?

«Quello che appare a Medjugorje è un cristianesimo centrato sulla preghiera, in particolare sui sacramenti dell'eucarestia e della confessione. Oggi la tentazione più grave è la perdita della fede e l'antidoto più efficace è la preghiera».

Credere nelle apparizioni di Medjugorje però non è vincolante per essere cristiani? «Medjugorje è il più grande evento in duemila anni di cristianesimo. Perdere questa occasione di avere la Madonna come guida nel cammino spirituale è in un certo senso imperdonabile. Sarebbe insensato trascurare o snobbare un aiuto del genere».

La Chiesa però non l'ha ancora riconosciuto ufficialmente.

«La Chiesa non darà ufficialità finché l'evento non si sarà concluso. Ma nel medesimo tempo vigila su Medjugorje e si rallegra per le conversioni».

Fonte: Radio Maria

Video Messaggio a Mirjana del 2 agosto 2013

 

 

grazie a Marco

martedì 6 agosto 2013

La Casa della Madonna ad Efeso

Non si sa con certezza se la Vergine Maria morì a Efeso oppure a Nazareth, comunque sul monte Salnisso, c'è una piccola cappella che da oltre un millennio, è conosciuta come Meryem Ana, ovvero la“Casa della Madre Maria”. In questo luogo c'è la casa ove visse i suoi ultimi anni terreni Maria. Per gli archeologi l'edificio - almeno nelle sue fondamenta - risale al I ...secolo d. C ed è meta di un continuo pellegrinaggio di contadini, fedeli, studiosi e persino Papi.
Meryem Ana per lo Stato è un museo, per musulmani e cattolici è un piccolo santuario ecumenico, dove pregano insieme e portano ex voto di ringraziamento. Per i mussulmani Maria è “solo” la Madre di Gesù, che per loro fu solo un profeta e non il figlio di Dio. Maria (Maryam) è citata nel Corano ed è anche l’unica donna chiamata con il suo nome. Questo fatto spiega perché anche i musulmani vengano qua per invocare il suo aiuto, per superare le difficoltà della vita.
Oggi davanti alla casa della Madonna, c'è un cartello che spiega che le mura perimetrali col focolare centrale, furono ritrovate grazie alle visioni della monaca Anna Caterina Emmerich vissuta tra il 1774 e il 1824, che trascorse la sua esistenza bloccata in un letto con lancinanti dolori. La monaca, che non era mai stata in Terra Santa, descrisse con precisione le sue visioni che però erano considerate “vagheggiamenti” mistici e poetici. Nel 1891 le pressioni della Superiora delle Figlie della Carità di Smirne, convinsero i Lazzaristi padre Henry Ioung e padre Eugène Poulin a cercare la casa. Dopo attenti studi i due religiosi trovarono su un fianco del monte Salnisso i resti dell'edificio, che nonostante le trasformazioni subite nel tempo, era come aveva indicato la Emmerich.


Sulla strada che da Smirne porta verso il sud-est della Turchia, in direzione di Pamukkale, un cartello segnala Ephès, ma la imboccano solo i pullman dei turisti, perché Ephès è tutta ed esclusivamente per loro: la gente vive a Selçuk, una cittadina che ne ha raccolto la popolazione, ma non l'importanza e lo splendore. Ephès è una città dissepolta e si stenta a cred...ere che tra le rovine abbiano sfilato bibliche processioni dietro la statua della dea Artemide, o quella più modesta che nel 431 accompagnò con le fiaccole sulla Via dei Cureti i vescovi che avevano proclamato, nella chiesa ancora in piedi, che la Madonna è veramente Madre di Dio. Come si stenta a credere che della numerosa comunità cristiana d'un tempo non vi sia rimasto nessuno: Selçuk è interamente musulmana.
Gli Atti degli Apostoli parlano a lungo della Chiesa di Efeso, nata dalla predicazione di Paolo e di Giovanni, il quale, nella lettera inviata al suo angelo, ne loda la bontà e la tenacia nell'opporsi all'eresia nascente. Tuttavia, se di essa non rimangono le anime, rimangono almeno i luoghi. Luoghi vivi, perché colmi ancora della presenza dei tre protagonisti della nascente comunità cristiana: la Madonna, san Giovanni e san Paolo.
La Madonna è presente nella Basilica del Concilio, dove i cattolici di Smirne ricordano ogni anno con una particolare liturgia la proclamazione della sua divina maternità; san Giovanni sopravvive nel sepolcro custodito nella Basilica fatta costruire dall'imperatore Giustiniano, e nella quale la diocesi di Smirne organizza il venerdì santo una solenne Via Crucis;
Paolo è presente nella scuola di Tiranno in cui insegnò per due anni «a tutti quelli, giudei e greci, che abitavano in Asia» nelle ore più calde del giorno. Non è molto, d'accordo, ma è la fiamma che non si spegne, tenuta accesa anche da migliaia di pellegrini che ripercorrono le vie di Paolo, contro il quale insorsero gli argentieri della città che trasformarono il teatro (c'è ancora anche quello) in un'arena.
Il luogo più vivo, comunque, è il piccolo santuario di Meryem Ana, la Madre Maria, posto in cima al Bülbül Dag (collina dell'usignolo) e nel quale, secondo una tradizione che risale al II secolo, si conserva la casa in cui visse la Madonna.
Quando se ne era persa completamente la memoria, fu ritrovato grazie alle pressioni che la Superiora delle Figlie della Carità di Smirne fece ai lazzaristi padre Henry Ioung e padre Eugène Poulin. Avendo letto nella Vita della Madonna scritta secondo le rivelazioni della beata Anna Caterina Emmerick, che la Vergine era vissuta sulla collina sovrastante Efeso, la suora pregò i due sacerdoti di controllare l'esattezza delle informazioni. Era il 1891. Le insistenze di madre Marie Mandat de Grancey costrinsero un bel giorno i due renitenti lazzaristi a tentare l'avventura, che si concluse con il ritrovamento della casa nel luogo esatto segnalato dalla Emmerick. Padre Poulin era un vecchio soldato dell'armée napoleonica e padre Ioung scienziato di unghia dura, per cui non si arresero facilmente e fecero un'indagine meticolosa prima tra i resti della casa e poi tra gli abitanti della vicina Sirinçé, scoprendo che essi, pur essendo ortodossi e quindi in teoria necessariamente propensi alla tradizione favorevole alla dormitio della Madonna a Gerusalemme, erano invece convinti che essa fosse avvenuta sul Bülbül Dag, dove ogni 15 agosto si recavano in pellegrinaggio.
Da allora Meryem Ana è diventato un piccolo santuario ecumenico perché musulmani e cattolici vi pregano abitualmente insieme e insieme portano ex voto di ringraziamento. Per lo Stato è un museo (si paga un biglietto di ingresso), per la gente è l'evi cioè «la casa» di Meryem.
Per questo la Conferenza episcopale turca l'ha proclamato santuario mariano nazionale. È il santuario che Benedetto XVI visiterà oggi, seguendo l'esempio di Paolo VI, che vi si recò nel 1967, e quello di Giovanni Paolo II che si inginocchiò davanti all'immagine della Madonna senza mani (le perse quando fu gettata in un dirupo durante la prima guerra mondiale) nel 1979. Indagini fatte da vari archeologi, tra cui il professor Adriano Prandi nel 1965-67, hanno rivelato elementi che fanno risalire il nucleo originario ai primi secoli della nostra era. Nell'attesa che altri riprendano le indagini tra i platani sopravvissuti all'incendio dell'estate scorsa che ha distrutto tutto il bosco che circonda il santuario, risparmiando solo la cappella e le abitazioni dei religiosi e delle religiose che lo custodiscono, la buona gente pensa al presente e si preoccupa del futuro che, messi sotto la protezione di Meryem Ana, saranno affrontati con serena fiducia. Anche questo è un modo di restituite a Efeso l'importanza di un tempo, giacché anche oggi il luogo, più che dei monumenti che la abbelliscono, è dei pellegrini che vi arrivano da tutto il mondo non per vedere le malefatte degli uomini, ma per ammirare le opere di Dio.
Che sono ancora molte, anche se in pochi altri luoghi, come a Efeso, si ha la conferma particolarmente espressiva di Eraclito, che vi nacque. La dottrina del suo perpetuo divenire si legge in tre mondi: quello pagano nell'Artemisio, di cui rimane in piedi una sola colonna; quello musulmano, vigilato dal minareto della moschea di Isa Bey, sottostante la basilica di San Giovanni; quello cristiano, vivo nella Chiesa del Concilio e in quella di San Giovanni, ma soprattutto nel santuario di Meryem Ana, visitato da quasi due milioni di pellegrini l'anno. Dei tre rimane ha quindi limitato i danni del divenire solo il mondo cristiano, cosa che Eraclito non aveva previsto.

Casa della Madonna ad Efeso

Fonte: Radio Maria Facebook

Messaggio straordinario a Ivan sul Podbrdo del 5 agosto 2013 alle ore 23:00

Carissimi, ecco le parole di Ivan sull’apparizione da lui avuta ieri sera, 5 Agosto 2013, sul Podbrdo alle ore 23:00:

«Anche stasera, come ogni giorno dopo l’incontro con la Madonna,vorrei avvicinare anche a voi l’incontro di stasera, descrivervelo, anche se è molto difficile descrivere l’’incontro con Lei: è difficile trovare le parole giuste e descrivere la bellezza della Madonna, descrivere l’incontro con Lei, quel sentimento, quell’esperienza. Ciò che è sempre la cosa più difficile è descrivere in particolare l’amore della Madre, quanto la Madre ci ama, quanto desidera aiutarci, la sua perseveranza nel guidare tutti noi verso Suo Figlio. Perciò, con queste parole che io ho, desidero dirvi ciò che è più importante dell’incontro di stasera.

Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto molto gioiosa e felice, ha salutato tutti noi col suo materno saluto:

“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi ha steso le mani qui su tutti noi ed ha pregato per un tempo prolungato nella sua lingua aramaica. Ha pregato particolarmente qui su voi malati presenti e su voi sacerdoti. Poi la Madonna ha detto:

"Cari figli, anche oggi, in questa mia grande gioia, guardando tutti voi con cuore aperto e con cuore gioioso, vi invito tutti a pregare responsabilmente per la pace. Pregate, cari figli, affinché la pace regni nel mondo, affinché la pace regni nel cuore degli uomini, nel cuore dei miei figli. Perciò siate i miei portatori di pace in questo mondo inquieto; siate il mio segno vivo, un segno di pace là dove vi incontrate con gli uomini, nella vostra parrocchia. Siate il mio segno, siate la mia luce, il mio specchio per gli altri. Sappiate, cari figli, che sono sempre con voi, che prego per tutti voi e che intercedo per tutti voi presso Gesù, presso mio Figlio. Perciò perseverate nella preghiera. Grazie per aver detto sì anche oggi alla mia chiamata".


Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto anche tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie. In particolare tutti gli ammalati e tutti coloro che si sono raccomandati in modo particolare nella preghiera. La Madre intercede per tutti noi dinanzi a suo Figlio. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi in questa sua grande gioia ed in questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto:

“Andate in pace, cari figli miei!”.

Ecco questo è ciò che è più importante di questo incontro di stasera, di un incontro pieno di gioia. Grazie!».

Podbrdo ore 23 Foto di Laura Marcazzan Budimir

Grazie a Vittorio del msg e a Laura della foto

lunedì 5 agosto 2013

OGGI 5 AGOSTO COMPLEANNO DELLA MADONNA

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Cari amici, il 1° Agosto del 1984 la Regina della pace ha rivelato il giorno esatto della sua nascita, celebrata liturgicamente dalla Chiesa l'8 Settembre:
" Il 5 Agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate, digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?"
Cari amici, quale regalo migliore potremmo fare alla Madre del dono del nostro cuore purificato dal male? Quale gioia più grande potremmo darLe di quella di essere i suoi apostoli per il trionfo del suo Cuore Immacolato?
Siano lodati Gesù e Maria.


Buon Compleanno alla Madonna!

 

Padre Livio

domenica 4 agosto 2013

Apparizione straordinaria a Ivan sul Podbrdo alle ore 23:00 del 5 agosto 2013


Domani sera, lunedì 5 agosto 2013,  alle ore 23:00 sul Podbrdo, apparizione straordinaria a Ivan.

San Giovanni Maria Vianney–Tutte le grazie sono nelle mani della Santa Vergine

La santa Vergine viene spesso paragonata ad una madre: in realtà ella supera di gran lunga la migliore delle madri. La migliore delle madri, infatti, di tanto in tanto punisce il figlio che le dà un dispiacere; crede di fare la cosa giusta. La santa Vergine, invece, non agisce in questo modo: è così buona che ci tratta sempre con amore.

Il suo Cuore di Madre è solo amore e misericordia, il suo unico desiderio quello di vederci felici. E’ sufficiente rivolgersi a lei per essere esauditi.

Il Figlio ha la sua giustizia, la Madre non ha che il suo amore. Dio ci ha amati fino a morire per noi; tuttavia, nel Cuore di Nostro Signore, regna la giustizia, che è un attributo di Dio, nel Cuore della Vergine santissima esiste solo la misericordia… Immaginate il Figlio, pronto a punire un peccatore: Maria si lancia in suo aiuto, ferma la spada, chiede grazia per il povero peccatore: “Madre mia, le dice Nostro Signore, non posso rifiutarti nulla. Se l’inferno potesse pentirsi, tu otterresti la grazia per lui”.

La santissima Vergine fa da mediatrice tra suo Figlio e noi. Malgrado il nostro essere peccatori, è piena di tenerezza e di compassione per noi. Il figlio che è costato più lacrime alla madre non è forse quello che le sta più a cuore? Una madre non si prende forse cura sempre del più debole e del più indifeso? Un medico, in un ospedale, non ha forse maggiore attenzione per i malati più gravi?

Quando parliamo delle cose terrene, del commercio, della politica… ci stanchiamo presto, ma quando parliamo della santa Vergine, è come se fosse sempre una novità. Tutti  i santi hanno avuto una grande devozione per la santa Vergine; nessuna grazia viene dal cielo senza prima passare per le sue mani. Non si entra in una casa senza prima parlare al portinaio: ebbene! La santa Vergine è la portinaia del cielo. Penso che alla fine dei tempi la santa Vergine potrà finalmente godere di un po’ di tranquillità, ma finchè il mondo dura, tutti la tirano da ogni parte… La Santa Vergine è come una madre che ha molti figli; è continuamente occupata ad andare da uno all’altro.

Quando si vuole offrire qualche cosa ad un personaggio importante, si fa presentare l’oggetto dalla persona che egli preferisce, di modo che l’omaggio gli sia più gradito. Allo stesso modo le nostre preghiere, presentate dalla santa Vergine, hanno tutt’altro valore, perché la santa Vergine è la sola creatura che non abbia mai offeso Dio.

Quando le nostre mani hanno sfiorato delle piante aromatiche, esse profumano tutto ciò che toccano; facciamo quindi passare le nostre preghiere per le mani della santa Vergine ed ella le renderà profumate.

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ATTO DI AMORE

di  S. Giovanni M. Vianney - Curato D'Ars

Ti amo, mio Dio, e il mio desiderio

é di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita.

Ti amo, o Dio infinitamente amabile,

e preferisco morire amandoti,

piuttosto che vivere un solo istante senza amarti.

Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo

è di amarti eternamente.

Ti amo, mio Dio, e desidero il cielo,

soltanto per avere la felicità di amarti perfettamente.

Mio Dio, se la mia lingua non può dire ad ogni istante: ti amo,

voglio che il mio cuore te lo ripeta ogni volta che respiro.

Ti amo, mio divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me,

e mi tieni quaggiù crocifisso con te.

Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti

e sapendo che ti amo.

Fonte: IdM

venerdì 2 agosto 2013

Messaggio a Mirjana del 2 agosto 2013

“Cari figli,  se solo sapeste, se solo vorreste, in piena fiducia, aprire i vostri cuori, capireste tutto, capireste con quanto amore vi chiamo, con quanto amore desidero cambiarvi, per rendervi felici, con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio. Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, perciò, figli miei, pregate, perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore, amore con il quale anche la croce non sarà più insopportabile perché non la porterete da soli. In unione con mio Figlio, glorificate il nome del Padre Celeste. Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli. Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la Sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con Lui, affinché Lo seguano, perciò vi insegno ad amare, perché solo se avrete amore potrete risponderGli. Nuovamente vi invito: amate i vostri pastori, pregate affinché in questo tempo difficile il nome di mio Figlio si glorifichi attraverso la loro guida.
Vi ringrazio.”

La Madonna ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti portati.

Lettura del Messaggio a Mirjana subito dopo l'apparizione


grazie a Vittorio