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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 28 febbraio 2011

Video Apparizione a Marija Pavlovic 27 febbraio 2011 a Riva del Garda


Video della Apparizione della Regina della Pace alla veggente Marija Pavlovic a Riva del Garda (TN) il 27 febbraio 2011.




Fonte: Radio Maria

sabato 26 febbraio 2011

Video Commento di P. Livio a Messaggio del 25 Febbraio 2011


Commento di Padre Livio al Messaggio del 25 febbraio 2011 da Medjugorje.




Fonte: Radio Maria

Video Marija Pavlovic legge il Messaggio del 25 Febbraio 2011


Marija Pavlovic legge il Messaggio del 25 Febbraio 2011 che ha ricevuto dalla Regina della Pace, a Radio Maria.




Fonte: Radio Maria

venerdì 25 febbraio 2011

Messaggio del 25 febbraio 2011

"Cari figli, la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."



Ascolta la lettura del messaggio


Fonte: Regina Mundi


Commento al messaggio del 25 febbraio di Padre Livio di Radio Maria


Un messaggio meraviglioso, cari amici, che va visto nella prospettiva della Quaresima. La Madonna è sempre attentissima ai momenti liturgici e, siccome questo è il messaggio del 25 prima della Quaresima che comincerà fra circa dieci giorni, la Madonna ci invita chiaramente alla conversione, parola che ritorna tre volte in questo messaggio.
La Madonna ci prospetta la Quaresima come un cammino di conversione. Ma attenzione alla bellezza del messaggio: che cos’è la conversione? Per spiegarsi la Madonna fa riferimento alla natura. La Madonna tante volte ha fatto riferimento alla natura e specialmente al passaggio dall’inverno alla primavera, perché la Madonna ama prendere ad esempio per la vita spirituale questo passaggio. Il motivo è che il messaggio più importante che Lei dà a Medjugorje è quello della conversione. Lei ha detto che: - la conversione è il messaggio più importante che Io do qui a Medjugorje -.  Il bello è che lo ha detto con la veggente Marjia a Monza. La Madonna anche quando parla altrove, dove i veggenti si trovano nelle altre parti del mondo, parla prima di tutto per la Parrocchia, poi per tutta la Parrocchia ideale formata da tutti coloro che accolgono la chiamata.
Perché la Madonna fa spesso riferimento a questo passaggio? Perché la conversione è un passaggio dalla morte alla vita. L’inverno è la stagione della morte quando la natura dorme, sembra morta. In autunno cadono le foglie, l’autunno è una specie di agonia, poi c’è la morte apparente dell’inverno, come la nostra morte, che è sempre in attesa della resurrezione dei corpi.
La conversione è come il passaggio dall’inverno alla primavera, cioè il passaggio dalla morte alla vita. Il primo passo per la conversione è proprio questo, che si risveglia la coscienza, la grazia agisce nei nostri cuori e si risveglia la vita spirituale e quindi rientra la luce nei nostri cuori, filtra la luce, si riaccende l’amore, così come in primavera le gemme cominciano a spuntare sui rami.
Allora la Madonna dice: - nel vostro cammino di conversione, siete in questa fase, nei primi passi della primavera, state anche voi passando dalla morte del peccato alla vita della Grazia -. La Madonna, nel messaggio del 25 gennaio, come anche nel messaggio che aveva dato a Natale ad Ivan, si era rallegrata per questo risveglio che si sta attuando nei nostri cuori, per questa risposta che Le dà tanta gioia e che Lei sta cercando di consolidare. Però questi primi passi sono come le prime gemme che un colpo di gelo potrebbe di nuovo riportare alla morte. Dovete impegnarvi a fondo - dice la Madonna - nel cammino di conversione, in modo tale che queste gemme, questo risveglio della Vita Divina, della Vita della Grazia in voi prosegua come proseguono naturalmente i rami degli alberi dove alle gemme subentrano bellissimi fiori. La Madonna quando parla di fiori, dice sempre: “bellissimi”, “splendidi”, “meravigliosi”.
Una volta la Madonna ha detto: - voi siete come i fiori di primavera che oggi sono meravigliosi, ma di cui domani non vi è più traccia -. Questa è la nostra vita qui sulla terra. Quindi come si vedono già le gemme degli alberi da frutto, così la Madonna vuole che queste gemme spirituali, che sono i passi che stiamo facendo sulla via della conversione, vadano avanti fino a diventare bellissimi fiori e poi diventino dei frutti. Questo è il cammino pasquale che la Madonna ci traccia, un impegno a crescere nella maturazione, a far sì che le gemme divengano bellissimi fiori, diventino bellissimi frutti. Questo cosa vuol dire? Dobbiamo impegnarci in questa Quaresima nel nostro cammino di conversione, rinnovare la preghiera, rinnovare la Fede, rinnovare la lotta al peccato, stabilirci nella Vita di Grazia, crescere nell’amore per Gesù! Dobbiamo prendere propositi ben precisi al riguardo, ma avremo tempo per mettere a fuoco questi propositi.
La Madonna da molto tempo a questa parte insiste anche sull’aspetto missionario.
Ogni volta che ci invita a far passi avanti, ci dà come motivazione, non solo la nostra pace personale, la nostra gioia personale, la nostra salvezza personale, ma dà come motivazione al nostro cammino di conversione anche l’effetto che ha sugli altri, magari sui nostri familiari, sulle persone che conosciamo. Dice la Madonna in altri messaggi: - la vostra conversione non passa inosservata, come non passano inosservati i nostri tradimenti - se voi genitori non siete coerenti con la Fede, i vostri figli si allontanano nell’ateismo -. Nel medesimo tempo, se noi riaccendiamo il fervore, torniamo a Dio e facciamo il cammino di conversione, la nostra conversione non passa inosservata. Anche se non apriamo bocca, i nostri familiari, la gente del lavoro, i nostri compagni di scuola, se noi facciamo un cammino serio, sereno, e impegnato di coerenza non passa inosservato! Diventiamo un segno ma anche uno stimolo per gli altri che si convertano.
Difatti il secondo messaggio che la Madonna ha dato alla Parrocchia, nella Quaresima del 1984, quando la Madonna ha iniziato a dare i messaggi alla Parrocchia, (allora la Madonna dava il messaggio tutti i giovedì) nel secondo messaggio ha detto: “convertitevi voi della Parrocchia, perché tutti quelli che vengono qua si convertano anche loro”.
La Madonna in pratica ci dice: - portate avanti il vostro cammino di conversione, fate sì che le gemme diventino un bellissimo fiore e un frutto perché gli altri, i familiari, la gente che vi conosce, negli ambienti di lavoro, in tutti gli ambienti di vita, vedano la vostra conversione e sentano lo stimolo essi stessi a fare un cammino di conversione -.
Poi la Madonna termina dicendo che siccome la conversione è una Grazia, non solo la conversione è una Grazia, ma anche la perseveranza nel cammino di conversione ha bisogno della Grazia. Lei intercede per noi perché Gesù ci dia questa Grazia che però noi dobbiamo far fruttificare.
Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

Relazione di Padre Amorth del 29/1/2011 (commento al messaggio del 25/1/2011)

La Santa Vergine ci ha riuniti numerosi quest'oggi per adorare Gesù. Si va da Maria per trovare Gesù, lo adoriamo, lo ringraziamo, gli chiediamo perdono e gli chiediamo tutto. Oggi poi abbiamo la grazia di meditare un messaggio della Madonna, il più ottimistico che si sia mai ascoltato, veramente un'apertura alla speranza, una grande apertura alla speranza:
"Cari figli! Anche oggi sono con voi e vi guardo, vi benedico, e non perdo la speranza che questo mondo cambierà in bene e che la pace regnerà nei cuori degli uomini. La gioia regnerà nel mondo perché vi siete aperti alla mia chiamata e all'amore di Dio. Lo Spirito Santo cambia la moltitudine di coloro che hanno detto sì. Perciò desidero dirvi: grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Ecco il messaggio, vedete quant'è bello, quanto è pieno di speranza. "...Anche oggi sono con voi e vi guardo..." com'è bello sentirci guardati da Gesù e da Maria! La prima cosa che dovremmo fare sempre quando ci mettiamo in preghiera è guardare Gesù negli occhi e sentirci guardati da Lui, guardare Maria negli occhi e sentirci guardati da Lei. "...vi guardo e vi benedico..." ecco è uno sguardo d’amore, uno sguardo di innamorati e, subito dopo, ci dice una frase forte: "...non perdo la speranza che questo
mondo cambierà in bene e che la pace regnerà nei cuori degli uomini...".
Abbiamo visto tante volte i rischi che sta correndo l’umanità con le armi potentissime di cui dispone, con la crisi di fede che avvolge tante persone, soprattutto noi europei.
I vecchi stati cattolici: Italia, Francia, Spagna, Austria, Portogallo, Irlanda ecc.
mandavamo una volta missionari in tutto il mondo e adesso se non arrivano sacerdoti extra europei non riusciamo a coprire le parrocchie: abbiamo i seminari vuoti. Per questo calo tremendo di fede si sentiva nell'aria l'attesa di un grande castigo. Ricordo tanti anni fa, una suora carismatica, una persona degna di fede, tanto umile che mi diceva che aveva chiesto al Signore: "Ma Gesù se hai da mandare questo castigo all'umanità (allora si parlava già del terzo segreto di Fatima) mandalo e non se ne parli più." E Il Signore le ha risposto (guardate che risposta profonda): "Non capisci che più il castigo viene rimandato e più viene mitigato?" Capite bene queste parole? Nel 1917 nell’apparizione del 13 maggio a Fatima, la Madonna diceva che la guerra
stava per finire: "Se si ubbidirà alle mie parole ci sarà pace, altrimenti ci sarà una guerra peggiore di questa". Non si è ubbidito alle parole della Madonna che aveva detto con chiarezza: "Incomincerà una guerra peggiore (la seconda guerra mondiale)."
Una guerra tremenda, pensate ai campi di sterminio, pensate a quello che c'è stato di orrendo, poi la dittatura del nazismo, la dittatura del comunismo e poi le filosofie che hanno cacciato via Dio dalla nostra vita: il razionalismo, l'illuminismo, l’ateismo comunista. Adesso si crede di poter fare una società senza Dio, addirittura si vogliono togliere i crocifissi, quando anche un filosofo ateo come Kant diceva: "La nostra è una società basata sul cristianesimo", così Benedetto Croce, il filosofo più noto dell'Italia in quel tempo, spiegava perché non possiamo non dirci cristiani.
Adesso non si vuole più dimostrare la fede in pubblico. Si cerca di nasconderla. Come sono giuste le parole del padre Cantalamessa che tutti penso conosciate, quando diceva: "Siamo giunti al punto che il vizio cammina a testa alta sulle nostre strade, nei mezzi di comunicazione e la virtù sembra debba vergognarsi e nascondersi." Nel Vangelo si dice: "Chi avrà reso testimonianza di Me davanti agli uomini anche Io renderò testimonianza di lui davanti agli angeli di Dio".
La Madonna apparsa a Suor Lucia, aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Sarà fatto nel 1929, ma sarà troppo tardi perché la Russia aveva avuto tutto il tempo di spargere i suoi errori in tutto il mondo. La Madonna aveva detto:
"Se si osserveranno le mie parole la Russia si convertirà e ci sarà pace." Lei è apparsa ancora anni dopo, la consacrazione è stata fatta solennemente da Giovanni Paolo II° il 25 marzo del 1984, giorno dell'Annunciazione e dopo qualche tempo il comunismo si è dissolto e non si sa come; il muro di Berlino che ha fatto tante vittime è crollato così, senza spargimento di sangue, come le mura di Gerico di cui ci parla la Sacra Scrittura.
La Madonna nei suoi messaggi ci ha detto: "Satana ha il suo esercito di atei, di coloro che non credono in Dio, che esaltano solo la ragione e credono di potersi salvare da soli. Io ho bisogno di fare il mio esercito" e apparendo in tutto il mondo ha acceso in tanti cuori il desiderio di essere suoi, il suo esercito.
Certamente tra tutte le apparizioni mondiali la più importante è quella di Medjugorje, continuazione di Fatima, dove accorrono milioni e milioni di pellegrini. Quanti gruppi di preghiera sono sorti come il nostro che è nato nel 1984, è sempre cresciuto, mai calato. La Madonna ha preparato il suo esercito e ci dice: "...vi benedico e non perdo la speranza..." La Vergine parlava di questa lotta tra Lei e Satana che vuol rompere i piani di Dio e vuole fare trionfare i suoi piani, perché Satana ha pronti i suoi piani, piani di guerra."...Non perdo la speranza che questo mondo cambierà in bene e che la pace regnerà nei cuori degli uomini." Non ce la garantisce però, ce la fa intravvedere; ci dice che stiamo andando verso il cammino buono, quasi per dire: "Il mio esercito sta crescendo perché state ascoltando i miei messaggi," "... La gioia regnerà nel mondo perché vi siete aperti alla mia chiamata e all'amore di Dio...". Si è sentita ascoltata e la Madonna ce lo dice chiaramente. Non c'è per questo da cantare vittoria e pensare che tutto sia
finito, no! E un incoraggiamento a crescere ancora, a continuare, a testimoniare il Vangelo, la Parola di Dio, a perseverare nella preghiera e nella conversione.
Ho conosciuto dei gruppi composti da persone di tutte le età, giovani e meno giovani che sono tornati a bussare alle porte delle case per parlare del Vangelo, così come facevano le mie consorelle, le figlie di San Paolo anni fa; andavano nelle case a portare libri buoni. Anche io sono andato a portare il Vangelo, erano colloqui interessanti. Il mio fondatore, il beato Giacomo Alberione, diceva: "La gente non viene più da noi, dobbiamo essere noi ad andare da loro". Se la gente non viene in chiesa andiamo a casa loro e, da questi gruppi, pieni di entusiasmo, sono nate tante vocazioni. Qui in Europa si è cessato di fare questa attività e allora abbiamo i seminari vuoti. "... Lo Spirito Santo cambia la moltitudine di coloro che hanno detto sì...". Qui c'è una svolta di conversione a Dio che ci lascia sperare in un mondo futuro di pace, di gioia, di amore, di carità. "...Perciò desidero dirvi: grazie per aver risposto alla mia chiamata". E grazie a voi che rispondete con tanta generosità alla chiamata della Madonna che ci chiama qui, ai piedi di Gesù Sacramentato, per pregare per la conversione, per la pace, perché nel mondo regni l'amore e non regni più l'odio.
Guardate quanti cristiani sono stati uccisi nel secolo scorso, più che in tutti i secoli del cristianesimo. Anche ultimamente nel mondo mussulmano, per colpa dei fanatici, un vescovo è stato ucciso presso l'altare. Se non regna l'amore c'è la guerra, c'è la povertà, c'è il disastro, mentre se trionfa l'amore ecco che c'è la pace, la serenità, il necessario per vivere per tutti; mentre oggi abbiamo, anche nel nostro paese, tante persone che patiscono la fame. Abbiamo letto che lo Spirito Santo cambia la moltitudine, trasforma, perché cambia i cuori.

Domanda: Padre, Dio conosce il futuro, sa già chi si salva e chi si danna. Non è Ancorainutile allora la nostra vita? Tanto finiamo sicuramente dove Dio sa già che
siamo destinati.
Don Amorth: Che ve ne pare? Avete sentito qualche volta formulare questa domanda? Ci si confonde perché parte da una premessa sbagliata: "Dio conosce il futuro?" Per Lui non esiste il futuro, Lui è l'Eterno Presente quindi ha davanti tutto il corso della nostra vita, ma col pieno rispetto della libertà. Qui confondiamo la prescienza - DIO sa già prima - con la predestinazione. Non è che Dio ci obblighi, no, ci lascia la piena libertà. Ha creato l'uomo libero, libero di amarlo come Lui desidera. Vuole persone che lo amino, lo adorino e che lo preghino, ma liberamente, non con la forza. L'uomo può anche opporsi a Dio, come si è opposto a Dio Satana, il quale opponendosi a Dio è andato a finire all'Inferno.
Attenzione quindi a non confondere la predestinazione - che non esiste - con la prescienza. Tutto è inutile? "Ma se tutto è inutile, tanto vado a finire dove Dio sa, mi dico: Signore ma perché mi mandi all'Inferno, io che non ho fatto niente, e sono solo nato! Dio non giudica ciò che conosce, ma giudica le nostre azioni. Ecco perché dobbiamo vivere in modo da meritare il Paradiso; vivere e sapere che la via che porta al Paradiso contiene sofferenze per tutti, sia per chi crede che per chi non crede. Per chi crede la sofferenza è una grande fonte di merito, è un guadagno. Infatti San Pietro ci dice: "Più soffrite, più partecipate alle sofferenze di Cristo e più parteciperete alla sua gloria". Vi ricordate padre Barnaba che per tanti anni veniva tutte le volte ai nostri incontri? E' da poco morto suo fratello, padre Daniele, in concetto di santità. Egli dopo essere diventato sacerdote francescano, è stato colpito dal cancro osseo. Ha passato la vita immobile, seduto, confessava continuamente, in un paesino vicino Padova. La sua fama di santità si era diffusa a Padova come quella di san Leopoldo Mandic e di san Pio. Per 50 anni ha sofferto dolori per tutte le ossa e diceva: "Signore ti ringrazio!" e aggiungeva: "Signore, se vuoi, dammi più sofferenze, così si salvano più anime". La sofferenza c’è per tutti. Chi ha fede ringrazia il Signore per le proprie sofferenze, mentre per chi non crede la sofferenza è un assurdo. Il Signore rispetta la nostra libertà e il giudizio lo fa sulle nostre azioni, ossia sulla nostra vita, non su quello che Lui
sapeva già prima.

Domanda: Come ci si libera da una maledizione generazionale?
Don Amorth: Questa è una questione sulla quale ho già discusso in un'altra occasione. Non credo che dai nostri antenati ci possano arrivare mali malefici. Si possono ereditare caratteri somatici, anche caratteri di natura psichica, ma non si ereditano mali malefici. Pregare per i defunti è sempre utilissimo, è sempre raccomandato e, se vogliamo, preghiamo pure per i nostri antenati, padri, nonni, bisnonni fino ad Adamo ed Eva. La preghiera è sempre buona, però non credo che possano venire dei malefici per via generazionale. Questi purtroppo ci vengono per altre vie.

Domanda: Molti oggi si chiedono se è giusto battezzare i bambini o se è meglio aspettare che siano loro in grado di scegliere.
Don Amorth: Questo si sente dire alcune volte, quasi sempre però si fanno battezzare i bambini e facendoli battezzare, ci si impegna a dar loro un'educazione cristiana.
Accade purtroppo che certe volte quest’educazione cristiana non viene data e i bambini crescono senza fede perché non pregano, non vanno a Messa e non si accostano ai sacramenti. Purtroppo non ci rendiamo conto del bene immenso che è il Battesimo. Gesù dice: "Andate in tutto il mondo, battezzate tutte le genti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".
AncoraAbbiamo alcune testimonianze che fin dai primi secoli del Cristianesimo quando un papà si convertiva, convertiva tutta la famiglia e di conseguenza venivano battezzati tutti i componenti della famiglia. Il battesimo ai bambini non è una novità tardiva, no!
Cera sin dall'inizio del Cristianesimo. Perché? Perché si dà loro una ricchezza immensa. Il Battesimo toglie il peccato originale, e così entrano a far parte della Chiesa, ossia diventano figli adottivi di Dio e hanno tutte quelle grazie che hanno i battezzati.
Dio è il Dio di tutti i popoli, religioni, razze e vuole che tutti vadano in Paradiso e per vie che noi non conosciamo; dà a tutti la possibilità di salvarsi e andare in Paradiso. A tutti, anche a chi non ha mai sentito parlare di Gesù Cristo, anche ai pagani. Pensate a tutta quella gente che è vissuta secoli e secoli prima di Cristo. A tutti ha dato la possibilità di salvarsi però con fatica, non avendo l'aiuto che si ha con i sacramenti, con la preghiera, con la Parola di Dio. E' un immenso bene che si dà ai bambini battezzandoli subito e io ringrazio i miei genitori che ci hanno pensato presto: mi hanno battezzato il
giorno dopo che ero nato. E' importante però che i genitori o i padrini si sentano responsabili della formazione cristiana dei figli.

Domanda: Molti oggi non credono più, anche se in passato vivevano da cristiani praticanti. Mi sono sentito dire: "Ho perso la fede" e altri dicono: "Sono cristiano ma non sono praticante". Che cosa hanno fatto per perderla?
Don Amorth: E il Vangelo cosa ci dice? La fede senza le opere è morta. Non serve a niente. Figliolo non l'hai curata. Non sai che tutti i beni se si curano si mantengono e si accrescono, se non si curano si perdono? Anche così per l'amore, due si sposano, innamoratissimi, e dopo qualche tempo si separano. Innamoratissimi, ma se l’amore non si alimenta dopo dieci, venticinque anni ci si separa. Se l’amore non viene alimentato, si perde, così la cultura. Nel 1947 mi sono laureato in giurisprudenza.
Ditemi voi cosa ne so io di diritto adesso che non me ne sono più occupato? Niente!
Avevo due fratelli avvocati e loro sì che se ne intendevano di diritto. Se uno non cura le cose queste si perdono ed è così anche per la fede. Se uno l'alimenta con la Parola di Dio, con la preghiera, con i sacramenti, allora cresce e diventa sempre più forte, sempre più profonda e ben radicata. E' stato beatificato quel grande cardinale inglese Newman, morto a 90 anni, che dottissimo ha messo insieme la ragione con la fede: tutte e due vengono da Dio, ha fatto vedere come esiste la verità, non è che la verità sia impossibile da raggiungere.Va sempre cercata, esiste. Ha fatto un bene immenso e penso anche a personalità come Chesterton, che si è convertito dietro l'esempio del cardinale Newman. La fede se non viene continuamente migliorata, accresciuta, si perde. Ognuno di noi ha il dovere di farla crescere.

Domanda: Sono stata a Medjugorje e qui mi sono convertita. Prego con il cuore ma senza gioia. Non ho gioia perché a causa di una setta ho subito gravi danni: familiari, economici e altro. Cosa devo fare?
Don Amorth: Purtroppo casi così ce ne sono tanti. "Ho sposato un ateo" - mi diceva una signora che mi è venuta a trovare in questi giorni; "Io prima andavo sempre a Messa, ma da quando ho sposato mio marito non ci vado più." "Brava asina! E tuo marito cosa pensa?" "Lui è rispettoso, se voglio andare a Messa non se ne dispiace".
"E allora vai, cosa aspetti? Se sposi un ateo non puoi certo sperare che sia lui a farti crescere nella fede, devi sapere rimediare tu." Vivi in un ambiente di lavoro dove si lavora male, si bestemmia, si prende in giro la Chiesa. Figliolo, hai bisogno di rifarti, di praticare qualche ambiente parrocchiale, di gruppo in cui ci sia un risanamento da Ancoraquelle idee che recepisci nel posto di lavoro. Per ritornare alla domanda iniziale: "Cosa devo fare?" Bisogna vivere la fede e poi pregare, leggere la Parola di Dio, accostarsi ai sacramenti, queste sono le regole fondamentali."

Domanda: Tanti e tanti vengono frequentati come carismatici e proclamano di
avere dei carismi: impongono le mani e danno da bere dell'acqua che benedicono loro, fanno profezie ecc. Come si distingue un vero carismatico da uno falso?
Don Amorth: E molto importante rendersene conto. Il Vangelo ci dice la regola fondamentale: "Ogni frutto ci fa capire se la pianta è buona o cattiva. Se i frutti sono buoni la pianta che li produce è buona, se i frutti sono cattivi la pianta è cattiva". Cè per esempio un carismatico molto noto nel Veneto che non va mai a Messa, non si confessa ecc. Eppure ha squadroni di persone che vanno da lui. E ho chiesto: "Queste persone guariscono poi per davvero? Vengono poi liberati per davvero?" Mah.
Guardate i frutti e guardate anche la loro vita. Un vero carismatico è uno di tanta umiltà, tiene nascosti i suoi carismi, vengono capiti magari per caso. Da parte sua li tiene nascosti, non li sbandiera, è una persona di preghiera, di nascondimento, non fa nessun gesto particolare perché chi ha doni non ha bisogno di imporre le mani, né di benedire l'acqua. Fondamentale: dai frutti si riconosce la pianta quindi, quando si incontrano certe persone che vengono reclamizzate come carismatiche, vediamo quali sono i frutti e la vita che fanno. Tanta gente è venuta da me a dirmi: "Padre mi fa partecipare ai suoi esorcismi?" Ne ho avuti tanti che dicevano di essere carismatici e io dicevo loro: "Bravo, sta pure a casa tua, non ho bisogno di te, ma solo di gente umile che prega" perché tanto le grazie le fa il Signore, come pure i miracoli, le guarigioni e le liberazioni. Noi esorcisti lo capiamo molto bene perché in genere non abbiamo liberazioni alla fine degli esorcismi. Accade sempre che la gente si libera in un santuario mariano, a casa sua, altrove, perché chi ti libera è il Signore non è l'esorcista. L'esorcista può essere uno strumento per preparare la liberazione, ma chi libera è il Signore

Fonte: Centro Regina della Pace

domenica 20 febbraio 2011

Video Intervista a Vicka 18 Febbraio 2011 TV IRLANDESE

PRIMA della intervista a Vicka il 18 Febbraio 2011 in prima serata della TV Irlandese




SECONDA della intervista a Vicka il 18 Febbraio 2011 in prima serata della TV Irlandese




Fonte: Radio Maria


Nota Personale: ho visto varie testimonianze di Vicka come di altri veggenti, ma sempre una cosa in comune: quella di essere sempre felici di testimoniare e col il volto radioso al ricordo degli eventi di quel 24/25 giugno 1981. Qui in particolare Vicka è raggiante e sprizza gioia da tutti i pori! E quanto è grande la sua umiltà,  come d'altronde quella degli altri veggenti. Non si aspetta infatti che con la sua testimonianza noi dobbiamo crederle, ma siamo noi che "liberamente" aderiamo a dare la nostra disponibilità.

sabato 19 febbraio 2011

Video Apparizione a Mirjana del 2 febbraio 2011 - (2)

Video della Apparizione della Regina della Pace a Mirjana il 2 febbraio 2011 al Sacro Monte di Orta (No)- Chiesa dei Santi Nicolao e Francesco.




Fonte: Radio Maria

venerdì 18 febbraio 2011

Les Enfants de Medjugorje – Febbraio 2011

Sr_Em_PictureIl messaggio del 25 gennaio è stato ricevuto con entusiasmo da tutti gli amici di Medjugorje!
Dobbiamo anche dire che la Gospa si complimenta raramente con noi per esserci aperti al suo richiamo ed all’amore di Dio! Come Madre, dà un messaggio per tutti i suoi figli. Ma fra i suoi figli, ci sono quelli che la ascoltano, e ci sono quelli che non la ascoltano. Lei soffre molto per quelli che non la ascoltano e fa di tutto per richiamarli. Ma ci voleva anche un messaggio per incoraggiare coloro che Lei definisce magnificamente come "la moltitudine di quelli che dicono Sì". Possa ciascuno di noi far parte di questa "moltitudine" benedetta, e perseverare nel dire Sì, come Lei stessa ha perseverato nel Sì pronunciato a Nazareth!

Una testimonianza personale: Quando il Signore Gesù mi ha chiamato a consacrarmi totalmente a Lui, nell’aprile 1976, facevo un’ora di adorazione davanti al Santissimo. Me ne ricordo benissimo, come se fosse stato ieri. Molte cose mi hanno toccato allora, in quel tempo particolare fra il suo richiamo chiarissimo a diventare sua sposa, e la mia risposta (che doveva essere ben chiara anch’essa: o Sì o NO!).

Gesù mi lasciava completamente libera. Nessuna pressione, nessun "ricatto sentimentale", anche nessuna insistenza! Avrei potuto rispondere Sì o No con la medesima libertà
Gesù mi parlava come un povero, e non come un ricco che avrebbe tentato di sedurmi con delle belle promesse
Gesù mi manifestava un tale amore che capivo che nessuna persona al mondo avrebbe potuto amarmi come mi amava Lui

Così, dopo appena un minuto, Gli ho ceduto e gli ho detto il mio Sì. E la mia vita è stata ribaltata. Quando penso a questo minuto di silenzio durante il quale Gesù aspettava la mia risposta, e con quale facilità avrei potuto dirgli di no, ringrazio di aver scelto il sì! E se avessi detto di no!? Non avevo nessuna idea, in quel momento, del piano che Lui aveva per la mia vita, non sapevo che una cosa: che avrei passato la mia vita con Lui e per Lui. E solo questo mi riempiva di gioia. Oggi, dopo tanti anni, mentre il suo piano sulla mia vita si rivela un po’ di più ogni giorno, mi accorgo che è stato soprattutto Lui quel giorno che ha detto Sì, perché è rimasto fedele al di là di ogni immaginazione. Il mio piccolissimo Sì, così fragile e spesso così incerto, Lui lo prende come è per trasformarlo, per renderlo come il suo e presentarlo al Padre.

Quando vedo il mondo di oggi, i conflitti, i divorzi, le agonie nelle famiglie disunite, quanto ringrazio il mio Signore d’avermi domandato questo sacrificio quel giorno e di essersi accontentato di questo piccolo sì, fragile ma sincero, per portarmi nella Sua barca… e che barca! Imbarca acqua delle volte, le tempeste la fanno rollare fortemente, ma non affonderà. Gesù è a bordo.

Tutto questo per condividere con voi questa certezza: dire sì a Dio, è la più bella avventura che si possa vivere su questa terra. Non si rimpiangerà mai di aver detto sì a Dio.

Cara Gospa, grazie di averci dato Gesù, cosa faremmo senza di Lui? Aiutaci a perseverare in questo SI, nei dettagli della nostra vita quotidiana!

Suor Emmanuel +

sabato 5 febbraio 2011

Video Apparizione a Mirjana del 2 febbraio 2011

Apparizione a Mirjana il 2 febbraio 2011 al Sacro Monte di Orta (No)- Chiesa dei Santi Nicolao e Francesco.


Momenti iniziali della Apparizione della Regina della Pace a Mirjana il 2 febbraio 2011 al Sacro Monte di Orta (No)- Chiesa dei Santi Nicolao e Francesco.




Momenti successivi alla Apparizione della Regina della Pace a Mirjana il 2 febbraio 2011 al Sacro Monte di Orta (No)- Chiesa dei Santi Nicolao e Francesco.



Fonte: Radio Maria

venerdì 4 febbraio 2011

Video Jacov- testimonianza fine Giugno 2010

Testimonianza di Jacov a Medjugorje di fine Giugno ai pellegrini italiani.

Parte 1a



Parte 2a


Fonte: Radio Maria

giovedì 3 febbraio 2011

Newsletter Radio Maria

 

Cari amici,

nel messaggio a Mirjana la Madonna ci richiama alla vera preghiera, che è quella del cuore.

In primo luogo ci mette in guardia dalla preghiera fatta solo con le labbra, che non lascia tracce nella nostra vita spirituale.

Poi ci esorta a liberaci dalla false concezioni di Dio, che sono costruzioni della nostra mente immersa nelle tenebre.

Ci invita a sentire col cuore le parole che pronunciamo con le labbra, in modo tale che la preghiera ci trasformi interiormente.

Ci invita a far salire la preghiera dalla situazioni della nostra vita quotidiana: la sofferenza, la gioia, il perdono dei peccati.

Aprendo al cuore alla preghiera conosciamo il vero volto di Dio, che è quella dell'amore.

Nel medesimo tempo conosciamo meglio noi stessi, che, nonostante la nostra fragilità, siamo figli creati a sua immagine.

Pregando col cuore formiamo la famiglia dei figli di Dio e compiamo il desiderio di Maria e la sua missione qui con noi.

Vostro Padre Livio

Video Commento di Padre Livio al Messaggio del 2 febbraio 2011 a Mirjana






Fonte: Radio Maria

mercoledì 2 febbraio 2011

Messaggio del 2 febbraio 2011 a Mirjana

"Cari figli, vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità, ma dimenticate la cosa più importante: dimenticate di pregare correttamente. Le vostre labbra pronunciano parole senza numero, ma il vostro spirito non prova nulla. Vagando nelle tenebre, immaginate anche Dio stesso secondo il vostro modo di pensare e non quale è veramente nel Suo Amore. Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati. Questa è la via per la conoscenza del vero Dio e con ciò stesso anche di se stessi, perché siete creati a Sua immagine. La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio".

Ascolta la lettura del messaggio


Fonte: Regina Mundi

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 febbraio 2011
Questo messaggio è denso, ricchissimo, è una catechesi sulla preghiera. La Madonna a Medjugorje si è presentata soprattutto come maestra di preghiera. Cerchiamo di dare intanto un’interpretazione globale al messaggio. Il messaggio è rivolto soprattutto, come sapete, ogni due del mese, in prevalenza ai non credenti, a quelli che sono lontani da Dio, ma tuttavia secondo una certa gradazione. Ci sono quelli che sono lontani ostinati, ci sono quelli che sono in ricerca, ci sono quelli che si stanno avvicinando e io direi che la Madonna rivolge il messaggio di oggi soprattutto a quelli che si stanno avvicinando perché dice: “vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità”.
Quindi c’è questa ricerca di Dio, c’è questo pungolo interiore, questa inquietudine, questo rimorso della coscienza, questo richiamo interiore a una vita diversa, questo desiderio di essere più puliti, di essere più buoni; questo desiderio di pace, di Eternità. Questo è quanto c’è nel cuore di tanti che si avvicinano a Dio.
Ebbene la Madonna in questo messaggio dà un’indicazione molto precisa per quelli che hanno già iniziato il cammino della perfezione, il cammino di conversione; naturalmente gli altri non sono esclusi, ma a me pare che la Madonna voglia dare a coloro che hanno iniziato il cammino di conversione, quindi che cercano la strada, che si radunano intorno a Lei, che cercano la verità, a tutte queste persone la Madonna vuol dare un’indicazione molto concreta per fare veramente passi avanti e per incontrare veramente Dio e cioè il modo di pregare, la preghiera vera.
Infatti la Madonna dice: “la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore”. Qual è la vera preghiera? La Madonna dice “la vera preghiera non è quella che voi fate parlando, dicendo parole”, quella preghiera al termine della quale siamo esattamente come prima”, cioè qual è la preghiera che Padre Gasparino, buon’anima, immaginiamo già in Paradiso, bollava come la preghiera parolaia? E qui la Madonna in qualche modo gli dà ragione quando dice: “le vostre labbra pronunciano parole senza numero”, questa è la preghiera parolaia: “ma il vostro spirito non prova nulla”, cioè non sentite col cuore quello che dite.
La Madonna, quando nei primi anni ha spiegato che cos’è la preghiera del cuore, ha detto: “quando dite il Padre Nostro e pronunciate la parola Padre, dovete sentire nel vostro cuore l’Amore di Dio Padre che vi ama, sentire nel vostro cuore l’affetto, la devozione, la fiducia dei figli. E così quando dite l’Ave Maria, dovete sentire la mia presenza come Madre che vi aiuta, che vi ama, che si prende cura di voi, e così come nel Gloria al Padre, il vostro cuore deve aprirsi all’Adorazione della Santissima Trinità”. Questa è la preghiera del cuore, ciò che noi pronunciamo con le labbra abbia un eco nel nostro cuore!
Perché, se al termine della preghiera noi siamo dentro di noi, nel nostro spirito esattamente come prima della preghiera, non abbiamo pregato, la nostra preghiera non serve a nulla.
Allora la Madonna dice: “non dimenticate la cosa più importante, se volete progredire nell’Amore di Dio, nella conoscenza di Dio e anche nella conoscenza di voi stessi, cercate di pregare col cuore”. Allora io già brevemente vi ho indicato come si fa a pregare col cuore, cioè sentire col cuore quello che si dice con le labbra. Se io dico: “Padre Nostro”, devo sentire col mio cuore quello che dico con le labbra.
Ma la Madonna qui dà un’indicazione ancora più ampia cioè la preghiera nasca dalle vostre situazioni di vita. Questa è la vera preghiera del cuore, è quella che è incarnata nelle situazioni della vita, cioè una preghiera esistenziale nasce dall’esistenza quotidiana.
Se sono nella difficoltà, perché sono tentato perché mi sento debole, perché mi sento trascinato dal male, allora grido, prego. Se sono nel peccato, perché sono caduto, allora grido dal profondo a te o Signore, ascolta la mia voce!
Se sono in un momento di indigenza, di bisogno, perché ho una malattia, perché ho una disgrazia, perché ho perso il lavoro, ho bisogno che Dio mi aiuti! Allora dal profondo della mia situazione esistenziale, faccio salire a Dio il mio grido, la mia richiesta di aiuto!
Se mi sento oppresso dal male e dal peccato, se mi sento torturato dentro, se ho degli scrupoli, se sono scontento di me stesso, chiedo a Dio! Dio crei in me un cuore puro! Come dice la Madonna: ”la vera preghiera proviene dalla vostra richiesta di perdono dei peccati”.
Se sono malato, allora nella mia sofferenza chiedo a Dio la Grazia di portare la croce, chiedo a Dio il sollievo dalla sofferenza, chiedo a Dio la virtù della fortezza, chiedo a Dio di saper offrire la sofferenza.
Se sono nella gioia, perché la Madonna nota anche questo: “dalla vostra gioia”, cioè dalle situazioni esistenziali di gioia deve nascere la preghiera, e quindi il ringraziamento per le Grazie ricevute, per la Gioia che Dio ci dà, per le vittorie che abbiamo ottenuto nel combattimento spirituale, per i benefici e i progressi che abbiamo fatto sul cammino di santità, ma anche per i benefici e le Grazie che Dio ci ha dato nella vita materiale, il ringraziamento per la nascita e il dono di un figlio, tutte le vicende belle della vita! Saper ringraziare!
La Madonna dice: “Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati”. Se noi preghiamo in questo modo, col cuore, a partire dalle nostre situazioni di vita, allora noi conosciamo il vero volto di Dio, che è un volto di Padre, che ci ama, che ci vuole bene.
Il volto di Dio è Amore e non dobbiamo rimanere impigliati, dice la Madonna, da quell’immagine di Dio che noi ci siamo costruiti secondo il nostro modo di pensare, che è un’immagine tenebrosa di un Dio lontano, un Dio che non si occupa di noi, che ci punisce, un Dio che è più una proiezione della nostra infelicità che l’apertura del nostro cuore al suo Amore. E’ la prima volta che la Madonna fa quest’osservazione e cioè che quando ”vaghiamo nelle tenebre” e quindi non siamo entrati nella luce di Dio, nell’Amore di Dio, ci facciamo di Dio un’immagine sbagliata! Ci costruiamo un Dio secondo il nostro modo di pensare, e non qual è veramente nel Suo Amore.
Quindi nella preghiera del cuore noi conosciamo Dio com’è veramente, cioè Amore, cioè Padre. Attenzione, la Madonna dice che nel medesimo momento non solo conosciamo Dio così com’è veramente, ma conosciamo anche noi stessi in Dio, come diceva sant’Agostino: “noverim te ut noverim me”, e cioè: “che io possa conoscere Te per poter conoscere me”. Perché in Dio, nell’Amore di Dio, noi conosciamo noi stessi, siamo suoi figli, sue creature siamo peccatori, ma anche infinitamente amati, siamo elevati a dignità di figli, destinati alla Vita Eterna. Dunque la Madonna ci esorta ad andar sul concreto, a non pregare con le labbra, come ha detto Gesù criticando gli scribi e i farisei, ma a pregare col cuore, a partire dalla nostra situazione di vita, di sofferenza, di gioia, ma anche di richiesta di perdono, di richiesta di aiuto. Questa è una situazione esistenziale nella quale noi dobbiamo far scaturire la preghiera, in questo modo cresciamo nella conoscenza di Dio, cresciamo nella conoscenza di noi stessi e comunque, cari amici, c’è un termometro molto ben preciso che ci indica se preghiamo bene, se dopo la preghiera ci sentiamo uniti a Dio, più vicini a Dio. Se dopo la preghiera ci sentiamo più uniti a Dio, più vicini a Dio, più determinati, più forti sulla via del bene, più consolati dalle nostre afflizioni, più liberi dalle nostre paure, vuol dire che abbiamo pregato bene, che abbiamo pregato col cuore ed è attraverso questa preghiera del cuore che ci uniamo a Dio e così creiamo “la famiglia di Dio”, di tutti coloro che, come ha detto una volta la Madonna, - “i vostri cuori, il mio Cuore e il Cuore di Gesù”, - “formano un solo cuore di amore e di pace”. Questo, ha detto la Madonna, è il “compimento del mio desiderio, della mia missione” riunire, unificare tutta la famiglia di Dio qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio".
Questo dunque è lo splendido messaggio che ci ha dato la Regina della Pace attraverso la veggente Mirjana e questo è un invito per noi a riflettere su come preghiamo e a deciderci per una preghiera che sia la preghiera del cuore, sia lo sforzo del cuore di aprirsi a Dio.
Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

Video Apparizione a Mirjana 18 Marzo 1992 a Perugia


Video Apparizione della Regina della Pace alla veggente Mirjana Dragicevic il 18 Marzo 1992 a Perugia.




Fonte: Radio Maria