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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 30 gennaio 2013

Commento di Padre Livio al Messaggio del 25 gennaio 2013

"Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. La vostra preghiera sia forte come pietra viva, affinché con le vostre vite diventiate i  testimoni. Testimoniate la bellezza della vostra fede. Io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Commento al messaggio del 25 gennaio di Padre Livio di Radio Maria

 

Come vedete, la Madonna apre il nuovo anno con l'invito che ci ha ripetuto instancabilmente in tutti questi trentun anni di Apparizioni quotidiane e che ha molte volte ribadito con il triplice: ”pregate, pregate, pregate”.

La Madonna ha detto che il principale messaggio che ha dato a Medjugorje è la conversione, ma in realtà il messaggio che è sempre presente è quello della preghiera, perché la preghiera è l'inizio della conversione, perché la preghiera rafforza la conversione, perché la preghiera ci aiuta a portare a compimento la conversione. Quindi, in ordine pedagogico, è sicuramente la preghiera il messaggio, l'invito ricorrente della Regina della Pace.

La Madonna specifica che per preghiera intende prima di tutto un atteggiamento interiore che Lei chiama la preghiera del cuore, cioè si prega col cuore. Si prega mettendosi alla Divina presenza, si prega nell'umiltà, si prega nella fede, si prega aprendo il cuore a Dio, nella preghiera si purifica il proprio cuore, nella preghiera si arriva all'abbraccio con Cristo.

La Madonna fa anche paragoni bellissimi per quanto riguarda la preghiera. La Madonna ha detto che ”se la fede è un fiore” (siamo nell'anno della fede, quindi la Madonna ha centrato il messaggio sulla fede), “la preghiera è l'acqua che ogni giorno deve bagnare questo fiore e nutrirlo”. Se il fiore non è bagnato, se la fede non è alimentata dalla preghiera, il fiore appassisce e muore.

E così la risposta è molto semplice alla domanda: perché molti perdono la fede? Molti perdono la fede perché smettono di pregare. Allora ci domandiamo: perché la preghiera rafforza la fede? È semplice, cari amici, perché la preghiera, quella del cuore, la preghiera nella quale si apre il cuore a Dio, è la preghiera dove si incontra Dio. Si incontra Dio, si sperimenta Dio, ci si apre a Dio, si trova Dio, si ascolta Dio, si parla con Dio, si accoglie l'amore di Dio, si riceve la luce di Dio, ma soprattutto nella preghiera si stringe con Dio un'amicizia così forte, così tenace da essere paragonata a una roccia viva. Una “pietra viva”, una pietra che non si sgretola e che resiste ai marosi del mare e che resiste ai venti.

Per cui quando nella preghiera riusciamo a stringere un'amicizia così forte, noi siamo come pietre vive, incrollabili nei marosi del mondo. Perciò, vorrei dire, perché questo messaggio non cada nel vuoto e dopo un po' di entusiasmo non ricadiamo nell'apatia di una vita cristiana un po' tiepida, dobbiamo fare un po' di esame di coscienza sul posto che ha la preghiera nella nostra vita quotidiana. L'esame deve riguardare soprattutto l'atteggiamento interiore, cioè se noi cerchiamo veramente Dio durante la giornata, se Lo cerchiamo, se ne sentiamo il bisogno, se aneliamo a Dio col cuore, perché è da lì che deve partire tutto.

Poi vedere come nella giornata noi abbiamo gli appuntamenti di preghiera, perché gli appuntamenti di preghiera, sono importanti per far sì che l'anelito a Dio nel nostro cuore non si spenga!

È come il fuoco nel camino, ogni tanto devi aggiungere un po' di legna perché il fuoco si ravvivi e non si spenga. Questo legno che tu getti, in realtà, sono quegli appuntamenti della giornata e quelle preghiere della giornata che riaccendono in te il fuoco della preghiera e il fuoco dell'unione con Dio.

Quindi la Madonna ci raccomanda di incominciare la giornata con Dio, al mattino trovare Dio nella preghiera del mattino, con Dio guardare agli appuntamenti della giornata, chiedere l'aiuto di Dio, guardarli nella luce di Dio, affrontarli con la forza di Dio. Così quando siamo nel “tritacarne” della vita quotidiana, nel lavoro, negli impegni, nelle preoccupazioni, cerchiamo sempre quei momenti di sosta.

La Madonna dice ”riempite il cuore con piccole preghiere”, con piccole invocazioni, che fanno sì che tu non perda la pace durante la giornata, non ti faccia stritolare dalle ansietà, dalle preoccupazioni, dalle fatiche, ma tenti sempre di riemergere dalla nebbia nella quale sei immerso, per guardare il sole e per ravvivarti nella luce del sole.

Poi quando arriviamo alla sera, si presenta la giornata a Dio, si presentano anche le proprie debolezze, si presentano anche le proprie sconfitte, si ringrazia Dio per le vittorie e ci si addormenta nella Sua pace.

Vorrei aggiungere anche l’importanza della preghiera, non solo personale ma anche della famiglia, nei momenti del pasto, alla sera il Santo Rosario che cementa la famiglia, che chiama nella famiglia la presenza di Maria, della Sua luce, della Sua pace, del Suo amore. In questo modo la nostra fede non è più una canna agitata dal vento, ma diventa una roccia viva che resiste ai marosi del mondo.

La Madonna ha detto che nella preghiera “come i fiori in primavera si aprono al sole, diventano belli”, perché dal freddo della neve, escono fuori e si aprono al sole e diventano di una bellezza indescrivibile, così, cari amici, anche noi, grazie alla preghiera usciamo dall'inverno della vita quotidiana, che è un inverno, perché c'è la mancanza d'amore, perché c'è la guerra degli uomini contro gli uomini, perché c'è la mancanza di misericordia, perché c'è la mancanza di giustizia, perché c'è l'ingordigia.

Noi nella preghiera usciamo fuori da questa palude, “come fiori si aprono al sole e diventano belli”, così anche noi in questo modo testimoniamo ai fratelli che sono nella nebbia delle tenebre, la bellezza della fede.

La fede la si diffonde vivendola. Vivendo la fede la si diffonde con la propria vita, cioè la bellezza della fede rende belli noi, ci rende sereni, ci rende positivi, ci rende pieni di speranza, ci rende attivi, ci rende propositivi, ci rende leader che trascinano, perché credono, perché sperano, perché amano. In questo modo aiutiamo i fratelli a trovare la strada.

Così ci vuole la Madonna. La Madonna sta preparando, sta formando i suoi apostoli, perché aiutino Lei a salvare questo mondo e ci assicura della Sua intercessione. Colpisce molto quando dice: “intercedo presso mio Figlio per ognuno di voi”, cioè ci conosce a uno a uno, sa che ha bisogno di ognuno di noi, prega per ognuno di noi. Sono cose di una bellezza indescrivibile, dovremmo soffermarci di più a pensare, a riporle nel nostro cuore.

 

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

Video Il Magnificat di Maria

 

 

(Magnificat (tratto dalla fiction Maria di Nazaret))

sabato 26 gennaio 2013

Breve Commento di Padre Livio al Messaggio del 25 gennaio 2013

Cari amici,

la Madonna ci invita incessantemente alla preghiera, perchè è l'acqua senza la quale il fiore della fede appassisce e muore. Nella preghiera incontriamo Dio, col quale stringiamo un'amicizia che nessuna tempesta della vita può turbare.

Nella preghiera Dio infonde nella nostra anima la sua luce e la sua forza, in modo tale che possiamo essere delle rocce nei marosi della vita.

La preghiera ci svela la bellezza e la grandezza della nostra fede e ci rende testimoni convinti e credibili.

Lasciamoci guidare dalla Madonna che è la preghiera vivente.

Siano lodati Gesù e Maria.

Buona giornata.


Padre Livio

Fonte Radio Maria Facebook

venerdì 25 gennaio 2013

Messaggio del 25 gennaio 2013

"Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. La vostra preghiera sia forte come pietra viva affinché con le vostre vite diventiate i  testimoni.  Testimoniate la bellezza della vostra fede. Io sono con voi e intercedo presso il mio Figlio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

lunedì 21 gennaio 2013

Video Mara Santangelo a Matrix

 

“I veggenti non sono importanti”

I veggenti di Medjugorje sono solo un mezzo per comunicare un messaggio, e quindi non sono più importanti dei pellegrini che in fondo hanno lo stesso ruolo, ha detto la veggente Mirjana Dragicevic-Soldo. I privilegiati sono i sacerdoti, aggiunge la veggente che ha detto che la chiave è “aprire il proprio cuore”.

Attribuire troppa importanza ai veggenti può impedire di vedere ad alcune persone che sono altrettanto importanti esse stesse, e hanno molte opportunità pur non essendo veggenti. Questo ha detto la veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic-Soldo in colloquio dell’ agosto 2012  non interamente tradotto con la rivista italiana  online Io Acqua e Sapone.   (vedi altro post)

"Non c’è bisogno di veggenti, tutto ciò che serve è un cuore aperto, perché la Beata Vergine ha detto: "Apri il tuo cuore, e io sarò con te ". Noi veggenti siamo solo un mezzo, dobbiamo solo dire ciò che Dio vuole dire attraverso la nostra Madre, ma tutti abbiamo la medesima importanza, come apostoli per la nostra Madre e nel portare questo con noi nelle nostre case e nelle città ", ha detto Mirjana.

La veggente ha detto che ha un sacco di esempi, e che questi esempi evidenziano l'importanza di aprire il cuore per mezzo della preghiera e del digiuno, e di chiedere alla Vergine Maria di aiutarci:

"Dopo le apparizioni nel secondo giorno di ogni mese, ho visto molte persone che venivano da me per dirmi che erano state guarite, e avevano imparato a conoscere l'amore di Dio. Non conoscevo quella gente, non ho chiesto nulla per loro, ma avevano il cuore aperto e hanno chiesto l'aiuto della Madre, e lei intercede per loro presso il Figlio. Vi dico questo per farvi sapere quanto abbiamo bisogno della nostra Madre", ha detto Mirjana.

"Quando la Madonna ci chiede di digiunare e pregare il Rosario, non è perché ha bisogno dei nostri rosari o del nostro digiuno, ma perché noi abbiamo bisogno di questo. Perché in questo modo il nostro cuore si apre sempre di più, e così noi vediamo di più, e più vediamo i problemi del nostro prossimo che sta portando una grande croce, e vediamo chi ha bisogno di pane. "

"Ma questo succede solo quando il nostro cuore è aperto. È inutile pregare e digiunare, se chiudiamo gli occhi quando vediamo qualcuno che ha bisogno di aiuto e non facciamo nulla ", ha detto la veggente.

"Quindi, anche se può sembrare poco, la nostra preghiera è un bene, perché siamo sulla buona strada e la Madonna ci aiuterà. Lei apre il nostro cuore, Lei ci insegna a pregare più forte, e con il cuore. Devi solo andare a chiedere alla Vergine Maria di aiutarti. "

Se i veggenti non sono persone particolarmente privilegiate, un altro gruppo è in realtà messo da parte e particolare, ha detto Mirjana:

"Da quanto ho capito meditando  i messaggi, se alcuni sono privilegiati per la nostra Madre, quelli sono nostri sacerdoti.  Dice: "Non hanno bisogno del vostro giudizio e le vostre critiche, ma le vostre preghiere e il vostro amore, perché Dio li giudicherà per il modo in cui sono stati sacerdoti, ma Egli vi giudicherà per il vostro comportamento con i sacerdoti".
La Madonna desidera  per noi che siamo riconosciuti per l’amore, solo Dio può giudicare ", ha detto.

"Mi dispiace che non posso dirvi di più su tutto ciò che la Madonna sta preparando in tutti questi anni, ma vi posso dire una cosa: ci sono i tempi che stiamo vivendo ora, e ci sarà il tempo del Trionfo della il Cuore della nostra Madre. "

"Tra queste due tempi, c'è un ponte, e quel ponte è rappresentato dai nostri sacerdoti. Ecco perché la Madonna insiste tanto sulla preghiera per loro, perché quel ponte deve essere molto forte per garantire che tutti possano passare. La Madonna ha detto: "Con loro, trionferà."

Fonte: traduzione personale dell’articolo su Medjugorje Today

Mirjana: ci sarà un segno per tutti

 

Vorrei avere fede, ma quanta fatica. Forse un po’ ne ho, ma non so quanto sia falsa. C’è tanta falsità nella fede di tanti cosiddetti credenti che ho sempre avuto diffidenza per pellegrinaggi e miracolismi. Ma incontrare Mirjana Soldo, a Medjugorje, tutto il pomeriggio del 25 luglio 2012 è una esperienza forte che mi ha lasciato profonda pace e speranza, per quanto è naturalmente luminosa e serena, gioiosa e umile. Senti che ti ama davvero e non può mentire. Conoscere il marito e le due figlie, tutti dagli occhi vivissimi e sereni, ti conferma che si tratta di una famiglia normalissima in cui regna la pace e la speranza. Riporto una sintesi delle testuali parole di Mirjana su quello che mi ha colpito di più.
All’inizio tutti hanno visto qualcosa
Il 24 giugno 1981 stavamo giocando sulla collina dietro casa e abbiamo visto una donna con un bambino. Abbiamo pensato fosse la Madonna, ma io non avevo forze per discutere, per spiegare, volevo stare da sola in preghiera, perché solo così avevo pace. Il giorno dopo è riapparsa e ci siamo avvicinati, Lei si è presentata e ha detto: “Carissimi, non dovete avere paura di me, io sono la Regina della Pace”. Così sono cominciate le nostre apparizioni tutti i giorni. Con il tempo abbiamo avuto le apparizioni sulla collina del Podbrdo, ma, visto che era il tempo del comunismo, arrivarono i poliziotti con i cani e la collina fu circondata. Chi andava sulla collina andava in prigione, ma questi primi giorni la Madonna ci fece vedere tanti segni che quasi tutti gli abitanti del paese videro qualche cosa. Per esempio, apparve scritto nel cielo “Mir”, ossia “pace” e tutti gli abitanti lo videro, poi la croce che c'è sul monte Križevac spariva e la Madonna si faceva vedere vestita di bianco: anche quello l'hanno potuto vedere tutti. La gente del paese, vedendo tutto questo e conoscendo noi come bambini, ci ha creduto e ci ha aiutato. Abbiamo avuto apparizioni sempre nascoste ogni sera in un posto diverso, non si sapeva mai dove.

Vado in Paradiso e torno alla vita normale
Per me stare con la Madonna è come stare in Paradiso, ma non è così facile sapere che domani starai in Paradiso e che poi però finirà. Per questo mi preparo sempre con la preghiera e il digiuno e subito dopo l'apparizione io ho la forza appena per dire il messaggio, infatti c'è sempre qualcuno vicino a me con carta e penna. I messaggi di ogni 2 del mese sono abbastanza lunghi, allora è importante che li dica subito, perché già quando torno a casa mia ricordo di che cosa parlava il messaggio, ma non le parole esatte. È importante che non metto le mie parole in quello che dice la Madonna. Poi vado in camera mia a pregare e prego due, tre, quattro, cinque ore, dipende; prego, piango e quella preghiera mi aiuta a capire ed a tornare alla realtà.
Io non ho mai guardato un video dell'apparizione, perché se sai che in quel momento stai vedendo la Madonna e nel video non la vedi, è troppo doloroso, per questo io non so come sono durante le apparizioni. Io so solo che tante volte ho le lacrime e il sorriso dopo.
Vorrei stare solo con Lei
Il Purgatorio, l'Inferno e il Paradiso, io non li ho visti. Posso dire che per me stare con la Madonna è come stare in Paradiso. Io sono mamma di 2 figlie e come tutte le mamme darei la mia vita per loro, ma quando sono con la Madonna non esistono, non ci sono, io non ricordo che ho figli, io voglio stare solo Lei e che Lei mi guardi e che io la guardi. Mi hanno chiesto se l'ho mai toccata, mai. Io posso vedere la Madonna per cento anni, ma io so sempre che Lei è la Madre di Dio e io sono una che cammina sulla Terra. Inoltre, non ho mai sentito il desiderio, perché la Madonna, quando ti guarda, hai la sensazione che ti abbracci e che sei importante per qualcuno, che ti vuole come sei e quello è il sentimento di Paradiso.
Il decimo segreto è per tutti
Io ho avuto apparizioni quotidiane fino al Natale 1982, quando la Madonna mi ha dato il decimo segreto e Lei mi ha detto che devo scegliere il sacerdote al quale dire questo segreto. Io devo dirgli, 10 giorni prima, cosa succederà e dove, 7 giorni staremo in digiuno e preghiera e, a 3 giorni dall'evento, il sacerdote lo dovrà dire a tutti. Lui non ha diritto di scegliere se farlo o no, se lui prende questo compito deve fare la volontà di Dio. La Madonna dice sempre di non parlare dei segreti, ma di pregare, perché chi sente l'amore della Madre e di Dio, come padre, non ha paura di niente. Lei dice che hanno paura solo quelli che non hanno ancora conosciuto l'amore di Dio. Lei ha detto: “Ciò che io ho cominciato a Fatima, lo finirò a Medjugorje, il mio cuore trionferà”. Allora, se il cuore di nostra Madre trionferà, di che cosa dobbiamo avere paura?
Un segno per tutti senza terrore
La Madonna ha detto che lascerà un segno sulla collina delle apparizioni, che sarà come un regalo per tutti noi per far vedere a tutti che Lei è stata qua con noi e sarà una cosa di Dio che non è possibile farla con mani umane. Scrivono tante cose per spaventare le persone, ma non è vero che poi non ci sarà più tempo per convertirsi, la Madonna non dice mai cose del genere. Ho letto anche su un libro che la Madonna ha detto che questa sarà l'ultima volta sulla terra, ma non è vero: la Madonna ha detto che sarà l'ultima volta che sarà sulla terra in questo modo, io penso che intendesse così per tanti anni e con tanti veggenti, ma non che non verrà mai più con noi. Già che parliamo di questo, vi voglio dire come fratelli e sorelle di non spendere i soldi comprando tutti quei libri nei negozi, perché per il 90% non è la verità, perché ognuno di loro viene qui a Medjugorje sta per 10 giorni e scrive un libro. Prendete il rosario, prendete il libro delle preghiere, quello è importante e ci salva, non tutti quei libri nei negozi. Questo è un mio pensiero. Quando io prego il rosario, quando ci sono le meditazioni, io prima dico tutto a Dio, parlo con Lui e poi dico la decina.
Il dolore per i non credenti
Ogni due del mese l'apparizione è anche per quelli che non hanno conosciuto ancora l'amore di Dio e quando vedi il dolore sul viso della Madonna - io non ho visto mai un dolore simile sul viso di una persona sulla Terra perché ogni muscolo del viso della Madonna parla di dolore - è troppo doloroso e non puoi non viverlo anche tu e per questo penso che alcune volte sembro molto addolorata o sofferente.

Mai giudicarli, ma amarli
Durante l'apparizione del Natale 1982, Lei mi ha detto anche che io non avrei più avuto apparizioni tutti i giorni, ma una volta ogni anno, ogni 18 marzo, per tutta la mia vita. Lei mi ha detto che avrei avuto anche delle apparizioni straordinarie, che sono cominciate il 2 agosto 1987 e durano ancora adesso. Io non so fino a quando avrò queste apparizioni ogni 2 del mese, perché queste sono anche delle preghiere per i non credenti. La Madonna, però, non li chiama “non credenti”, perché quando tu dici ad una persona “non credente”, tu hai giudicato, hai dato un giudizio. La Madonna non fa questo, non giudica mai, li chiama “quelli che non hanno ancora conosciuto l'amore di Dio” e chiede il nostro aiuto. Lei vuole che nelle preghiere che facciamo a Lei tutti i giorni, mettiamo al primo posto quelle per i non credenti perché tante brutte cose che succedono in questo mondo, come potete vedere tutti, guerre, separazioni, suicidi, droga, aborti, Lei dice che tutto quello arriva dai non credenti. Lei non vuole che noi andiamo in giro e predichiamo, vuole che noi con la nostra vita testimoniamo, che i non credenti possano vedere in noi Dio e l'amore di Dio. Io vi prego di prendere seriamente questa cosa, perché se poteste vedere solo per una volta le lacrime della Madonna nei suoi occhi per i non credenti, io sono sicura che preghereste con tutto il cuore, perché Lei dice che in questo tempo che noi viviamo è tempo di decisioni e che c'è su di noi che diciamo che siamo figli di Dio una grande responsabilità. Quando la Madonna chiede le preghiere per i non credenti, Lei vuole che proviamo a fare come Lei, prima sentire amore per i non credenti, sentirli come nostri fratelli e sorelle che non sono stati fortunati come noi nel conoscere l'amore di Dio. Solo quando senti questo puoi pregare per loro: mai giudicare, mai criticare, mai forzare, ma amarli e pregare per loro e dare il nostro esempio.
Falsa spiritualità
Una sera sono venuta qui in chiesa per la messa ed ho visto un po' di spazio in una panchina e c'erano dei pellegrini italiani intorno ed io mi sono messa seduta. Tutti loro hanno cominciato a sgridarmi: “Alzati, è la nostra panchina, siamo venuti prima, come ti permetti”. Tutti insieme. Io mi sono alzata zitta e dopo è venuta una signora che faceva parte di quel gruppo e che mi ha riconosciuta e, quando Lei ha detto a tutti gli altri che io ero una dei veggenti, mi hanno offerto tutta la panchina. Ma se io fossi stata una non credente che per la prima volta stava entrando in una chiesa cattolica, dove dentro ci sono quelli che dicono di conoscere l'amore di Dio, e fossi stata trattata in questo modo, come potrei poi entrare di nuovo in una chiesa cattolica, di chi sarà la responsabilità?
L’importanza della Messa
Quando noi eravamo bambini, all'inizio delle apparizioni, una volta la Madonna ci ha detto: “Se un giorno dovrete scegliere tra vedere me, avere le apparizioni o andare alla Santa Messa, dovrete sempre scegliere la Santa Messa, perché durante essa mio figlio è con voi”. Durante questi anni di apparizioni, la Madonna non ha mai detto “pregate e io vi dò”, Lei dice sempre “Pregate che possa pregare mio Figlio per voi”. C'è sempre Gesù al primo posto.
Ognuno ha la sua Croce
Tanti pellegrini quando arrivano qua pensano che noi veggenti siamo privilegiati, basta chiedere a noi perché Dio ci ascolta più degli altri. Alcuni pensano che basta anche toccarci. Pensare così è sbagliato, perché per la Madonna, come per una mamma, non esistono figli privilegiati, per Lei siamo tutti suoi figli e Lei ci sceglie per diverse cose. Tramite noi veggenti dà messaggi, ma la Madonna ha scelto ognuno di voi. Nella nostra casa c'erano tutti i giorni i poliziotti, non abbiamo mai saputo quando sarebbero venuti, cosa ci avrebbero fatto: loro venivano qua tutti i giorni, distruggevano tutto in casa, portavano me con loro, io avevo solo 15 anni, non sapevamo mai se sarebbero tornati. Io pensavo: “La Madonna mi aiuterà, Lei mi dirà qualche cosa”. Ma Lei non mi diceva niente di questo. Quando io avevo le apparizioni non mi diceva niente su di me e la mia situazione, io mi sentivo proprio sola sola. Poi con la preghiera ho capito: per la Madonna non ci sono privilegiati, se stai male, se hai una croce, prendi il rosario prega e Dio non ti lascia sola. E quando ho capito questo, sopportavo tutto con molta più forza.
Non vi servono veggenti
Ho visto anche durante le apparizioni, ogni 2 del mese, molte persone che mi venivano a dire di essere guarite, che avevano conosciuto l'amore di Dio; io non conoscevo quelle persone, io non ho chiesto niente per loro, loro avevano il cuore aperto e chiedevano aiuto alla Madre e Lei chiedeva a suo figlio per loro. Vi dico questo per farvi capire quanto avete bisogno della Mamma, non vi servono veggenti, vi serve solo il cuore aperto, perché la Madonna dice: “Aprite il vostro cuore, io sarò con voi”. Noi veggenti siamo solo un tramite, noi dobbiamo solo dire ciò che Dio vuole dire tramite nostra Madre, ma voi avete la stessa importanza, siete come apostoli per nostra Madre e portate tutto questo con voi, nelle vostre case e città.
Il trionfo del suo cuore
Se qualcuno è privilegiato per nostra Madre, come ho capito io guardando i messaggi che gli dà, sono i nostri sacerdoti. Dice: “Loro non hanno bisogno del vostro giudizio o delle vostre critiche, ma delle vostre preghiere e del vostro amore, perché Dio giudicherà loro per come sono stati come sacerdoti, ma giudicherà voi per il vostro comportamento con i sacerdoti”. La Madonna vuole che noi veniamo riconosciuti per l'amore, solo il Signore può giudicare. Mi dispiace perché io non posso dirvi di più su tutto quello per cui la Madonna ci sta preparando in tutti questi anni, ma vi posso dire una cosa: c'è il tempo che stiamo vivendo adesso e ci sarà il tempo del trionfo del cuore di nostra Madre, tra questi due tempi c'è un ponte che sono i nostri sacerdoti, per questo la Madonna insiste così tanto sulla preghiera per loro, perché quel ponte deve essere molto forte per far sì che tutti lo possiamo sorpassare. La Madonna ha detto: “Con loro trionfo”.
Quanto è bella la Madonna?
Questa è una domanda molto difficile, perché io non ho parole per spiegare la bellezza della Madonna. Non è solo una bellezza esterna, che vedi, ma è una cosa che arriva da dentro. Posso dire che penso che sia un po' più alta di me, perché la Madonna sta a mezzo metro da terra, ha un vestito grigio e bianco, solo per Pasqua o Natale diventa dorato. Ma quando dico questi colori è solo per cercare di dire qualche colore vicino ai nostri, ma non è il nostro grigio o dorato. Ha i capelli neri lunghi e occhi azzurri. È bellissima. Mi ricordo quando eravamo bambini le abbiamo fatto una domanda da bambini: “Come è possibile che sei così bella” e Lei, con un bellissimo sorriso, ha detto: “Perché amo. Se voi volete essere belli, amate”. Durante quella apparizione Jakov aveva solo 9 anni, dopo che la Madonna se ne era andata, lui ha detto a noi altri veggenti: “Io penso che la Madonna non dice la verità”, noi l'abbiamo sgridato dicendogli “come ti permetti” e lui ha detto “Ma guarda noi veggenti, noi possiamo amare tutta la vita, ma mai saremo belli come dice la Madonna”. Lui non capiva a che tipo di bellezza la Madonna si riferiva.
La necessità della preghiera
Per me è il mio riposo, quando sono io con Dio sono i momenti più belli della giornata. Come diceva un sacerdote, “una persona per vivere deve mangiare e allora se vuoi vivere pensi che sia meglio mangiare poco o non mangiare?”. Così anche la nostra preghiera, va bene anche se poca, perché siamo su una bella strada e la Madonna ci aiuterà, Lei ci apre il cuore, Lei ci insegna la preghiera più forte e con il cuore. Tu devi solo continuare e chiedere alla Madonna di aiutarti.
Aprire il cuore con digiuno e rosario
La Madonna chiede il rosario e il digiuno non perché Lei ha bisogno dei nostri rosari o dei nostri digiuni, ma perché noi abbiamo bisogno di questo, perché in questo modo il nostro cuore si apre sempre di più e noi vediamo di più, e così vediamo i problemi del nostro amico che porta una grossa croce, vediamo chi ha bisogno di pane. Ma questo solo quando il nostro cuore è aperto; è inutile pregare e digiunare se tu chiudi gli occhi quando tu vedi qualcuno che ha bisogno di aiuto e non fai niente.
La televisione e la preghiera
La televisione è spesso contro la vita, contro i bambini, contro l'amore, ma possiamo spegnerla! Noi dobbiamo scherzare, ridere, perché non possiamo essere testimoni dell'amore di Dio se abbiamo sempre la faccia seria e preoccupata. La televisione è una scusa per non pregare, ma quando qualcuno non vuole pregare trova sempre una scusa. Se non hai la tv in casa troverai altro per non pregare. Per me non è un peccato avere il televisore in casa, è peccato come lo usi, perché noi come genitori dobbiamo avere la forza e dire cosa va bene per i bambini e cosa no. Si deve dire adesso in camera, adesso c'è la preghiera.
La Chiesa riconoscerà i fatti di Medjugorje?
La Madonna non parla mai di questo. All'inizio delle apparizioni (voi siete stati fortunati perché siete cresciuti in Italia, in democrazia e libertà di fede) con il comunismo era vietato dire Medjugorje. Ogni 200 mt c'erano poliziotti che ti chiedevano i documenti, nessuno poteva venire qui, nessuno poteva uscire, era tutto vietato. Ma in pochi mesi tutti hanno saputo di Medjugorje, quando è una cosa di Dio non si può fermare. E anche adesso il Vaticano ha istituito una commissione per Medjugorje, perché hanno visto che è diventato un fenomeno mondiale, e adesso indagano; noi sei veggenti siamo stati davanti a loro e ora vedremo.


Il Risorto che lacrima inspiegabilmente
La grande scultura in bronzo del Cristo Risorto realizzata dallo scultore sloveno Andrija Ajdič nel 1998. Dal ginocchio destro di questa scultura da qualche anno fuoriesce continuamente un liquido simile a una lacrima, che peraltro non evapora e non gela. Si possono vedere, ad ogni ora del giorno e della notte, pellegrini che con tanti fazzolettini che tergono il ginocchio della grande statua all’imponente Cristo Risorto di bronzo, dal quale esce una timida ma continua goccia d’acqua: si prendono per portarle ai malati.  Sul piano scientifico questo fenomeno è stato analizzato dal prof. Giulio Fanti, docente di Misure meccaniche e termiche all'Università di Padova “è lecito pensare che la gocciolatura sia frutto della condensa legata al ricambio d'aria. Ma il fenomeno presenta chiaramente anche elementi molto singolari giacché, calcoli alla mano, dalla statua fuoriesce un litro di acqua al giorno, circa 33 volte la quantità che ci dovremmo attendere dalla normale condensa. Inspiegabile, considerando anche un tasso d'umidità dell'aria del 100 per cento. E inoltre si è notato che alcune gocce di questo liquido, lasciate essiccare su un vetrino, presentano una cristallizzazione particolare, assai diversa da quella ottenuta dall'acqua normale”.


Gli scienziati indagano
Una équipe di medici della Facoltà di medicina della Università di Montpellier (Francia), coordinatore il prof. Henri Joyeux, ha effettuato una serie di indagini cliniche, specialistiche, scientifiche, su alcuni veggenti fra cui la registrazione dei movimenti dei globi oculari che è stata effettuata contemporaneamente in Maria ed Ivan. Si è rilevato che con l'inizio dello stato estatico i movimenti oculari si arrestano simultaneamente; durante l'estasi i globi oculari restano immobili. Con il termine dell'estasi la ripresa dei movimenti oculari è sincrona, quasi al secondo. Dall’elettroencefalogramma effettuato è emerso che i soggetti certamente non sono affetti da epilessia o da equivalenti epilettici. La lettura dei tracciati ha condotto ad escludere che l'estasi corrisponda ad una fase di sonno o che sia accompagnata da sogni.

 

Fonte: Acqua e Sapone

Perché (non) Medjugorje?

 

Il recarsi a Medjugorje è per molti ricerca di un miracolo, di un’apparizione, di un messaggio particolare. Neppure i teologi vengono risparmiati dall’interrogativo della curiosità dei fedeli di sapere se là avvenga qualcosa di particolare. Forse più di altri, i teologi in luoghi del genere “lottano” dentro di loro con la conoscenza, con la disciplina, con l’obbedienza alla Gerarchia, con la loro vita personale e con Dio, che, anche quando tace, dice molto. Molti mi hanno domandato cosa penso delle apparizioni di Medjugorje. Tuttavia, non mi ritengo chiamata a giudicare se esse siano reali ed a stabilire a quale ordine appartengano. In realtà, la mia fede non cresce né crolla con esse. Attendo il pensiero del Santo Padre, che darà l’ultima parola su questo quando verrà il tempo.

Qui intendo dare la risposta richiestami su ciò che penso, attraverso una testimonianza per Cristo che, sia a Medjugorje come pure in tutte le Eucaristie del mondo, è uno ed unico, realmente presente, tanto potente da scuotere senza parole l’anima ed i pensieri. Medjugorje mi attirava come luogo della Bosnia Erzegovina a me cara, come una realtà differente dalla rutine di Zagabria. A volte è necessario andare in un'altra terra, allontanarsi dalla quotidianità, perché i pensieri si acquietino e l’anima possa respirare un po’.

Un po’ di atmosfera

Trascurando il fatto di essere arrivata all’ultimo memento anche alla veglia di capodanno e che, fino alla partenza, di per sé questo 31 Dicembre era trascorso in modo distratto, posso ritenermi davvero soddisfatta del fatto che il viaggio da Zagabria via Zara fino a Medjugorje è stato piacevole e senza difficoltà. Anche se mi ero informata su chi e cosa si organizzasse per l’attesa del nuovo anno a Medjugorje e avevo ricevuto la risposta che non c’era nulla di particolare, tranne l’Adorazione Eucaristica e la Messa, solo con i miei occhi mi sono poi convinta che quel “nulla di particolare”attira migliaia di pellegrini, ma anche di fedeli locali, in quella particolare oasi spirituale dell’Erzegovina. Tra i più numerosi c’erano gli Italiani, e molti fedeli sono giunti fino alla chiesa con un vero equipaggiamento invernale: cappotti, scafandri, sciarpe ed avvolti in coperte. A prima vista, non sapevo il perché di un tale modo di vestirsi, soprattutto di quelli che erano avvolti in coperte, visto soprattutto che la serata non era particolarmente fredda (se confrontata con le temperature sottozero di Zagabria). I più veloci erano già entrati in chiesa da tempo, mentre le persone vestite in quel modo invernale riempivano lo spazio circostante, fornito di panchine e sedie per molte migliaia di persone. Dalle ore 22:00 è iniziata l’Adorazione Eucaristica che, per i fedeli fuori dalla chiesa, era accessibile grazie ad un maxischermo. Ma anche coloro che non lo vedevano, hanno vegliato in pace, in silenzio, in profonda umiltà e dignità, con Gesù Cristo vivo. (Considerando le due, tre o più ore trascorse all’aperto, diviene comprensibile il perché fosse necessario anche il citato “equipaggiamento invernale”).

Esclusiva di Medjugorje o Gesù di ogni giorno?

Quando vado all’Adorazione, mi ci porta sempre un anelito al volto di Dio, ed è stato così anche quella notte. Per più di un’ora, giornalisticamente parlando, non ho né visto né sentito niente di spettacolare o esclusivo, anche se, alcuni giorni prima della fine dell’anno, era stato trasmesso un messaggio che riguardava la Madonna con in braccio Gesù, il quale aveva cominciato a parlare dicendo che Lui è la nostra pace e di ascoltare i suoi comandamenti. Tuttavia, tale contenuto ci è noto dal Vangelo, per cui in quelle parole non c’è nulla di nuovo. Ma ciò che era forte quella notte a Medjugorje era il silenzio che, illuminato dallo splendore della luna, abbracciava la chiesa di Medjugorje. Esso proveniva dal guardare al Santissimo. Le meditazioni erano semplici, tradotte in diverse lingue. In esse erano raccolti ringraziamenti per il 2012, preghiere per l’anno nuovo, per la conversione dei peccatori e per poter mettere in pratica i comandamenti di Dio. Le parole erano poche, ma in esse si trovavano racchiuse le vite di tutti coloro che stavano adorando e pregando, di tutti i cercatori del volto di Dio. Sui lati, durante l’Adorazione, nei confessionali, molti quella notte hanno celebrato anche il Sacramento della Riconciliazione. Quello del concludere l’anno vecchio e cominciare il nuovo riconciliati con Dio, è un sentimento meraviglioso! Confessori in diverse lingue erano a disposizione di fedeli di ogni età. Celebrazione di pentimento, desiderio di cambiamento, celebrazione della novità della vita! Anche l’Eucaristia, iniziata alle 23:20, è stata ordinaria, con elementi natalizi, e tuttavia particolare. Anche se eravamo circondati da ogni parte da effetti provocati da fuochi d’artificio, l’attenzione dei fedeli non si è fatta “sviare” dall’Altare verso il cielo. Al centro c’era la Frazione della Parola e del Pane! Anche l’atto stesso della Consacrazione, a mezzanotte precisa, è un momento impressionante. Mentre il mondo intero vive il passaggio dal vecchio al nuovo anno come un’esplosione di creazioni luminose, di botti, di tappi di bottiglia, di baci, di abbracci, presso di noi, partecipanti alla Santa Messa, non c’è stato un segno di festa di quel genere. Nel rumore dei giochi artificiali delle vie circostanti, lo spazio della Celebrazione Eucaristica è rimasto inalteratamente raccolto e rivolto a Cristo, col quale tutto inizia e finisce. Ognuno di noi ha portato su quell’Altare la propria vita, insieme a numerosi volti cari, a preghiere, ad aneliti e speranze. Cristo ha accolto quel dono del cuore e, con la sua presenza reale, ha girato la pagina al 2013. In Lui risiede la vera ragione della gioia ed Egli, anche quella notte, è stato la nostra Stella polare, che porta novità.

Qual è il miracolo di Medjugorje?

Le migliaia di fedeli che, senza alcun invito particolare, sono venuti a celebrare l’inizio dell’anno nuovo in questo modo, non cercando alcuno spettacolo; le centinaia di persone che, proprio quella notte, si sono confessate – alcune anche dopo molti anni –: non è forse questo il vero miracolo? Non molto tempo fa, ho letto la testimonianza di una coppia di coniugi dell’Italia, venuti a Medjugorje con il loro figlioletto malato a chiedere la grazia della guarigione. Non hanno vissuto l’esperienza che la Madonna si sia rivolta loro, anzi: anche dopo essersi recati sul Križevac e sul Podbrdo, non era accaduto nulla. Quando il papà si è lamentato con un sacerdote perché pregasse per la guarigione, quello gli ha detto solo: “Vieni, confessati!”. Naturalmente il padre non ci ha capito nulla. Lui cercava un segno per suo figlio, ed il sacerdote lo mandava in confessionale. Ma la vita di quella famiglia è cambiata proprio dopo quella Confessione. Il padre non si confessava da anni e portava nell’animo grandi ferite e peccati gravi. Solo dopo la Confessione è avvenuto il miracolo. La salute di suo figlio è migliorata. Ma per il padre quello è stato un segno esterno dell’incontro miracoloso con Cristo, da lui vissuto nel Sacramento della Riconciliazione. Quello è stato il suo vero miracolo! Non dimentichiamo che, nel Sacramento della Riconciliazione, Cristo è accanto a noi, e non solo di passaggio, ma come Colui che apre il cuore, lo guarisce con la sua Misericordia e rialza col suo amore proveniente dalla croce. Sulla strada per Medjugorje, ho ascoltato anche la testimonianza di una giovane coppia di coniugi che si sono conosciuti durante un viaggio a Medjugorje. Anche se vivevano entrambi in Italia e in posti non molto lontani tra loro, non si erano mai incontrati fino al momento in cui, ognuno col proprio gruppo, sono andati in pellegrinaggio a Medjugorje. L’incontro è avvenuto sul traghetto, durante la Celebrazione della Messa. Così si sono conosciuti e, dopo alcuni anni, si sono sposati. Gli incontri con Dio nei Sacramenti e quelli degli uomini tra loro sono il messaggio più forte di Medjugorje. Molti si chiederanno perché cambiamenti del genere e simili esperienze particolari non ci accadano nella parrocchia in cui andiamo quotidianamente o ogni domenica. Il motivo è molto semplice. Quando ci allontaniamo dalla nostra parrocchia per un qualche pellegrinaggio – a Medjugorje o in qualche altro luogo -, ci prende uno stato d’animo diverso, facciamo uno stacco dalla rutine, rivolgiamo il pensiero ad una meta e facciamo aspettare tutto il resto. Già con questo approccio, creiamo le condizioni per vivere un’esperienza spirituale. Si tratta di un atto psicologico che apre le porte ad una determinata novità.

Ma dov’è la Madonna?

Maria è la Madre che ci conduce a suo Figlio. Egli è presente soprattutto nell’Eucaristia e, quando ci conduce alla Messa, Lei ci affida nelle mani di Lui, perché Egli è il suo ed il nostro centro. Penso che non sia neppure un desiderio della Madonna che la cerchiamo per se stessa, perché Lei era tutta abbandonata a suo Figlio. Le rivelazioni private non obbligano tutti, fino al momento in cui il Santo Padre non esprime la sua posizione in merito. Ma ciò che ci obbliga già da secoli come credenti, è conosciuto: si trova riportato nella Scrittura e nella Tradizione della Chiesa ed è interpretato dal Magistero della Chiesa. Per me personalmente, sia da un punto di vista di fede che teologico, è sempre una grande sfida ed un grande miracolo della Grazia di Dio e dell’apertura di Maria il momento in cui Lei ha detto: “Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola”(Lc 1,38). Mi scuotono sempre le sue parole alle Nozze di Cana di Galilea: “Fate tutto quello che Egli vi dirà!” (Gv 2,5). Queste due frasi citate sono sufficienti per uno studio che duri una vita intera, perché proprio su di esse restiamo saldi o cadiamo nella nostra fede. Porto con me queste due frasi anche nel 2013!

 

Di Tanja Popec

Fonte: Sito Ufficiale della Parrocchia di Medjugorje

domenica 20 gennaio 2013

Alcuni spunti di fra Slavko sulla Santa Messa


(…) Partecipazione alla Messa. Io sono convinto e vedo l'esperienza di questa Messa qui e di tante altre Messe anche da voi: la gente viene all'ultimo momento quando suonano le campane e dopo alla fine esce subito; se ha avuto difficoltà per trovare un posto per parcheggiare la macchina diventa anche un po' nervosa ed entra in chiesa quando la Messa è già incominciata.

Trova forse un po' di pace durante la Messa; ma finita la Messa va via. Se si fa così c'è sempre un rischio: che la Messa non può diventare in questo modo una esperienza viva di Dio; cioè ci si deve preparare.
Una volta la Madonna ha detto: « Venite un po' prima nella chiesa ». Dopo io ho capito: il tempo di un Rosario, venti minuti prima per prepararsi e restare dopo la Messa dieci minuti.
Guardate, quando si vuole educare qualcuno non si dice dieci minuti, venti minuti, ma si deve restare un tempo durante il quale può succedere qualche cosa. (…)
Vedete, forse adesso potete capire perché si prega da noi un'ora prima della Messa e perché si resta per i sette Padre Nostro e per la preghiera dei malati. Guardate, con i misteri del Rosario noi ci prepariamo e nella Messa succedono le grazie. Io ho visto che non è molto importante capire le parole, molto importante è pregare nella propria lingua, meditare e poi vengono le grazie.
Alla comunione si dice: « mio Signore non sono degno di riceverti nella mia anima, ma dì una parola e la mia anima sarà guarita »;
ora, se corriamo via subito dopo la Messa, Gesù non ha tempo di guarire la nostra anima, se tutto diventa un meccanismo.
Allora restate, pregate, ringraziate, pregate sempre per la vostra
guarigione, per la guarigione degli altri con le vostre parole.

Così la Messa diventa una esperienza viva di Dio.

(Da una catechesi di fra Slavko Barbaric del 18.5.’85)

sabato 19 gennaio 2013

La madre di Gesù gli dice: non hanno vino.

 

«Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".. » (Gv 2, 3)


Il cuore di Maria è un vasto tesoro, e le sue labbra sono il canale di questo grande tesoro, che ci fa percepire le cose. Questa bocca colma di miele, d’oro e di pietre preziose, non si apre spesso, perché occorre aprire l’anima per ricevere, avidamente, ciascuna delle sue parole e tenerne conto.
In questo momento Maria prega suo figlio. Lei prega come madre. Occorre prestare molta attenzione a ciò : dopo che Maria ha detto : Ecce ancilla Domini, non prega più come serva, ma come una Madre : occorre osservare gli occhi di Maria, quando osserva modestamente suo figlio beneamato, per fargli questa questa domanda ; bisogna considerare il suo cuore e i sentimenti che vi passano.
Lei desidera due cose : vuole che la gloria di suo figlio si manifesti in questa circostanza e vuole anche la consolazione degli invitati, due desideri e due volontà degni del perfetto amore del cuore di Maria.
La seconda cosa che occorre osservare : la vita di Maria è una vita di silenzio, tutti i prodigi del suo incommensurabile amore erano racchiusi là dentro. Quando le occorreva di parlare, lo faceva con il minor numero di parole possibile ; anche con suo figlio, parlava solo nel silenzio.
Maria ci insegna in tre parole una maniera ammirabile di pregare : non fa altro che mostrare i bisogni e, nel suo cuore e nei suoi occhi, Nostro Signore scorge bene il suo desiderio. È una perfetta maniera di pregare, di aprire le piaghe dei nostri cuori davanti al nostro dolcissimo Maestro, riposare in seguito la nostra anima in lui e abbandonarci al suo grande amore e alla sua grandissima misericordia e attendere, così, in una contemplazione d’amore, l’effetto della sua tenerezza nei nostri confronti.

François Libermann

venerdì 11 gennaio 2013

Apparizione straordinaria a Ivan a Dublino

 

Il 7 gennaio 2013 Ivan ha avuto un’apparizione straordinaria nella chiesa di S. Salvatore a Dublino.

Nella sua testimonianza, Ivan rafforzato la dignità di ogni vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale. Ha detto che il gran numero di aborti nel mondo danno le lacrime della Vergine Maria nei suoi occhi, e che ci chiama a rispettare la vita dal momento del concepimento fino alla morte naturale.

L’apparizione di Ivan durata 9 minuti. In seguito, Ivan ha segnalato questo messaggio dato dalla Vergine Maria per i partecipanti a Dublino:

 

"Cari figli, oggi la Vostra madre è molto felice con Voi. Oggi vi invito alla preghiera. Cari figli, non stancatevi nella preghiera, sappiate che io sono sempre vicino a voi, che io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per voi. Quindi pregare con me, pregate per i miei piani che voglio realizzare in questo mondo. Grazie, Cari figli, perchè avete risposto alla mia chiamata. "

 

Fonte: Medjugorje today

Apparizione straordinaria a Ivan a Motherwell

 

La prima delle apparizioni di Ivan durante il suo ultimo viaggio, ha avuto luogo in Scozia, precisamente a Motherwell, nella Chiesa intitolata a San Giovanni Batista. Dopo il primo incontro di venerdì 4, atteso da circa mille persone alcune delle quali provenienti anche dall’Italia, sabato 5 Gennaio 2013, la Regina della Pace si è rivelata al veggente, mostrandosi “piena di amore e gioia tanto da sembrare commossa”.

Ecco il messaggio dato ai presenti:

“Cari figli, anche oggi vi invito ad amare laddove c'é odio, di essere cibo dove c' è fame. Aprite, miei piccoli figli, i vostri cuori e lasciate che le vostre mani si estendano cosicché ogni creatura attraverso di voi possa essere grata a Dio il Creatore. Pregate, miei piccoli figli, ed aprite i vostri cuori all'amore di Dio. Perciò, dovete pregare, pregare. Grazie, figli, che anche oggi avete risposto alla mia chiamata.”

Fonte: medjugorjetoday.tv

sabato 5 gennaio 2013

Apparizione giornaliera a Marija del 1 gennaio 2013

 

Apparizione a Marija del 1 gennaio 2013
Marja racconta:


"Nel momento dell'apparizione in cui la Madonna è arrivata io ho raccomandato tutti noi, tutte le nostre intenzioni.
La Madonna ha pregato su di noi e poi è rimasta nel silenzio.
Io ho chiesto se ha da dirci qualcosa.
E ad un certo momento la Madonna ha detto:

"Cari figli io conto su di voi, pregate per le mie intenzioni."

Poi la Madonna ha steso le mani su di noi, ha pregato su di noi e ci ha benedetto.


Fonte: Gruppo Facebook “Amici di Medjugorje Rimini”

Breve commento di Padre Livio al Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2013

Cari amici,

nel messaggio dato a Mirjana; la Regina della pace ci invita ad aprire i cuori al suo piano di evangelizzazione, che non può realizzare senza di noi:


- Lei ci ha scelto secondo la volontà di Dio
- Ci infonde la fortezza di Dio
- Cerca di rendere i nostri cuori simili al suo con amore
e con pazienza
- Ci insegna con l'esempio, la sapienza, l'umiltà e l'amore.
- Ci dona a suo Figlio, che ci donerà la pace
- Così noi potremo portare Gesù a quelli che incontriamo.
- Lo doneremo testimoniando l'amore di Dio con la vita.
- Per guidarci la Madonna ha bisogno che lasciamo il peccato,
che preghiamo e che digiuniamo.
- Non dobbiamo aver paura perché Lei ci ama immensamente.
- Non condanniamo i pastori, perché solo Gesù, che li ha svelti,
ha il diritto di giudicare.

La Madonna ci ha donato il programma spirituale per il nuovo anno.

Siano lodati Gesù e Maria.

Buona giornata.


Padre Livio

 

mercoledì 2 gennaio 2013

Audio Commento al messaggio di Medjugorje del 02 Gennaio 2013 alla veggente Mirjana

 


 

Fonte: Radio Maria

Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2013

“Cari figli, con molto amore e pazienza, cerco di rendere i vostri cuori simili al mio Cuore. Cerco di insegnarvi, col mio esempio, l'umiltà, la sapienza e l'amore, perché ho bisogno di voi, non posso senza di voi, figli miei. Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco. Perciò, figli miei, non abbiate paura di aprirmi i vostri cuori. Io li darò a mio Figlio ed Egli, in cambio, vi donerà la pace divina. Voi lo porterete a tutti coloro che incontrate, testimonierete l'amore di Dio con la vita e, tramite voi stessi, donerete mio Figlio. Attraverso la riconciliazione, il digiuno e la preghiera, io vi guiderò. Immenso è il mio amore. Non abbiate paura! Figli miei, pregate per i pastori. Che le vostre labbra siano chiuse ad ogni condanna, perché non dimenticate: mio Figlio li ha scelti, e solo Lui ha il diritto di giudicare. Vi ringrazio.”
 

martedì 1 gennaio 2013

Apparizione giornaliera a Ivan del 31/12/2012

 

 

Ivan ha detto:

"La Madonna per il nuovo anno ha invitato a pregare per il suo albero vivo, la famiglia e per le vocazioni sacerdotali e religiose"

Fonte: Facebook Radio Maria