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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 28 ottobre 2015

Commento al messaggio a Marija del 25 ottobre 2015

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria:

"Cari figli! La mia preghiera anche oggi è per tutti voi, soprattutto per tutti coloro che sono diventati duri di cuore alla mia chiamata. Vivete in giorni di grazia e non siete coscienti dei doni che Dio vi da attraverso la mia presenza. Figlioli, decidetevi anche oggi per la santità e prendete l'esempio dei santi di questi tempi e vedrete che la santità è realtà per tutti voi. Figlioli, gioite nell'amore perché agli occhi di Dio siete irripetibili e insostituibili perché siete la gioia di Dio in questo mondo. Testimoniate la pace, la preghiera e l'amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Cosa ti ha colpito di più di questo messaggio?

Marija: Mi sembra questo invito della Madonna a vivere la santità in questi tempi; e ci chiede di seguire l'esempio dei santi che noi abbiamo conosciuto, come San Giovanni Paolo II, Madre Teresa che era una in mezzo a noi. Poi abbiamo conosciuto tanti santi che non sono ancora arrivati sull’altare, ma per i quali speriamo e che noi preghiamo. Tra questi anche la mia guida spirituale, Padre Slavko, per il quale la Madonna ha detto il giorno dopo la sua morte: “Vostro fratello Slavko è nato in Cielo”. Teologicamente non so spiegare, ma per me una persona così è irripetibile e insostituibile, come dice la Madonna. Il Signore ci mette a fianco nella nostra vita questi esempi, queste persone, perchè possiamo cercare di imitarli, mentre ringraziamo Dio per averli conosciuti.

P. Livio: Nella nostra vita non incontriamo solo i cattivi, ma anche i santi, che magari sono persone molto semplici. Forse la Madonna aveva uno sguardo su quella coppia di sposi che la Chiesa ha canonizzato: i genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino.

Marija: Oggi ero alla Messa qui al Carmelo di Monza, dove ci sono ancora le reliquie degli sposi Martin. Lei pensava di diventare suora e lui sacerdote; invece il Signore li ha portati al matrimonio e hanno avuto nove figli, di cui quattro sono morti in tenera età e le altre cinque sono diventate suore. Una è diventata santa Teresina, le altre, un po’ meno conosciute, ma ugualmente sante agli occhi di Dio. La Madonna dice: “Gioite nell’amore perché agli occhi di Dio siete irripetibili e insostituibili…”, come a dire che noi siamo unici per Dio, che siamo la cosa più bella che ha creato.

P. Livio: Allora anche tu come mamma speri di diventare santa?

Marija: Speriamo. Io spero nel martirio perché è più semplice... Tante volte pensiamo che diventare santi bisogna essere tristi, invece la Madonna anche con questo messaggio ci da' tanta gioia.

P. Livio: La Madonna ci dice: “Gioite perché voi siete la gioia di Dio”, come i figli che sono la gioia dei genitori.

Marija: Poi dice: “Testimoniate la pace, la preghiera e l’amore”, cioè vivete nella pace, vivete nell’amore.

P. Livio: Ho notato che quasi sempre quando la Madonna da' il messaggio il 25 ottobre, in un modo o nell’altro, fa riferimento alla festa liturgica di tutti i Santi. Forse è una festa che a Lei piace molto. Io credo che questo 25 ottobre Lei ha esortato alla santità pensando a questa festa e al fatto che tutti dobbiamo diventare santi...

Ti ricordi? Quando sono venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1985, la Madonna aveva cominciato ad invitare alla santità. Prima ha cercato di risvegliare la fede, poi ha cominciato ad esortare alla santità proprio voi del villaggio.

Marija: E’ vero. La Madonna ha per noi un progetto molto chiaro. Ci dice che siamo duri di cuore. Lei vuole che il nostro cuore tenda al Paradiso. Quei cinque o dieci minuti di Paradiso che io vivo quando la Madonna appare, Lei vorrebbe che li vivessero ognuno di noi. Come? Vivendo l'amore, la preghiera e la pace. Tante volte noi complichiamo le cose, ma in realtà Dio vuole da noi che siamo semplici, trasparenti, forti e saldi nella fede. Quando hai la fede, la trasmetti. Dio è amore e quando abbiamo Dio nel nostro cuore, non abbiamo paura di parlare di Lui perché Lo amiamo sopra ogni cosa.

P. Livio: In qualche modo la Madonna ci insegna la piccola via alla santità come diceva S. Teresa di Gesù Bambino, cioè testimoniare la pace, la preghiera e l’amore; è la via semplice alla santità che tutti possono percorrere.

Marija: Sì, tante volte sembra che dobbiamo fare chissà che cosa e invece noi abbiamo scoperto con la Madonna che noi non salviamo il mondo, è Dio che lo salva. Ma noi dobbiamo mettere la nostra piccola parte, con i doni che Dio ci ha dato e che non possiamo nasconderli sotto terra, ma usarli e sfruttarli con un bel sorriso. Il sorriso non costa niente e quando una persona ci sorride, è una cosa importante, perché è il riflesso dell’anima.

P. Livio: C’è anche un po' di dispiacere da parte della Madonna vedendo che dopo 34 anni che è qui in mezzo a noi, ci siamo un po’ abituati e, anche noi che abbiamo risposto alla chiamata, siamo un po' caduti nell’abitudine e non apprezziamo questi grandi doni che Dio ci da' con questa lunga presenza di Maria.

Marija: Per dire la verità a questa abitudine non mi sono ancora “abituata”... Io sento sempre più il desiderio del Paradiso... Oggi che sono una donna adulta, posso testimoniare con tutto il mio cuore che il Signore lavora dentro di noi, ci sta plasmando. E quando noi diciamo il nostro “sì”, anche se stanco e a volte distratto, è tuttavia sempre un “sì” che il Signore usa anche attraverso la Madonna... Io credo a ciò profondamente nel mio cuore perchè vedo quante opere buone il Signore ha fatto attraverso un “sì”: il “sì” tuo, il “sì” mio, il “sì” di altri, nelle piccole e grandi cose. Noi ogni giorno possiamo solo dire grazie.

P. Livio: E' stato proprio così per Radio Maria... Se noi siamo fedeli, la Madonna fa crescere le cose in un modo miracoloso; come questa radio con la quale la Madonna porta la preghiera in tutto il mondo...

Giovedì avremo la grazia di essere ricevuti dal Papa. Se tu potessi parlare col Papa cosa gli diresti?

Marija: Gli vorrei solo dire che lo amiamo e che preghiamo per lui; e di tenere duro, perchè abbiamo il Paradiso che ci aspetta.

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

domenica 25 ottobre 2015

Messaggio a Marija del 25 ottobre 2015

"Cari figli! La mia preghiera anche oggi è per tutti voi, soprattutto per tutti coloro che sono diventati  duri di cuore alla mia chiamata. Vivete in giorni di grazia e non siete coscienti dei doni che Dio vi da attraverso la mia presenza. Figlioli, decidetevi anche oggi per la santità e prendete l'esempio dei santi di questi  tempi e vedrete che la santità è  realtà per tutti voi. Figlioli, gioite nell'amore perché agli occhi di Dio siete irripetibili e insostituibili perché siete la gioia di Dio in questo mondo. Testimoniate la pace, la preghiera e l'amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
 
 
 
 

Marija Pavlovic comunica a Radio Maria
il Messaggio del 25  ottobre 2015

 

grazie a Vittorio

martedì 20 ottobre 2015

Omelia della santa Messa italiana Medjugorje, 12/10/2015

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia. Essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno se non il segno di Giona. Poichè come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’Uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio la regina del sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perchè ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco: qui vi è Uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchè essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco: qui vi è uno più grande di Giona”.
Parola del Signore

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, vi confesso che quando ho letto queste pagine del Vangelo ho sorriso, perchè ho pensato: Io mi metto dalla parte di coloro che sono venuti qui per cercare un segno? Quale segno ci verrà dato? Quali segni vedremo?
I segni non sono quelli che si possono vedere con le foto, quando si vede una nuvola a forma di angelo o di Maria.
Sorridevo perchè la fantasia di Dio è veramente grande. Ci concede di comprendere in questo luogo il segno per eccellenza, quel segno di cui ognuno di noi ha bisogno. Quel segno che ci cambia la vita per sempre, non quella che ce la cambia solo per un pò. Quel segno che ognuno di noi desidera, ma che non abbiamo il coraggio di chiedere. Sì, il segno che noi riceviamo, che noi abbiamo, è lo stesso segno che hanno ricevuto coloro che attendevano un segno da Gesù, ma ai quali è stato detto che riceveranno solo il segno di Giona: “Il vostro segno sono Io”.
Ecco. Secondo voi, perchè questo continuo insistere di Maria? Tutto ciò noi già lo sappiamo. La preghiera, la Parola di Dio, i Sacramenti…
Ma vi siete mai chiesti perchè tutto questo? Per aprire i cuori, per essere più capaci di avvicinarsi al Signore, per crescere nella santità, per fare la Volontà di Dio, per comprenderla e viverla.
Ma solo questo? Fate attenzione ad una cosa. Se Gesù in carne ed ossa era il segno promesso da Dio attraverso i profeti al Suo popolo, lo stesso segno Gesù si fa presente ancora oggi per noi. E non è solamente l’Eucaristia. Pensateci bene. Il segno che la Madonna ci aiuta a comprendere a vivere e a vedere è il fatto che ognuno di noi porta in sè Gesù Cristo. San Paolo direbbe: “Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me”.
Noi siamo il Suo Corpo, la Sua presenza. Ecco il segno. Il segno che io devo ricercare è questo. Quando vedrò in me Cristo. E quando i miei fratelli vedranno in me l’agire, la presenza, l’operare del Signore Gesù. Ecco perchè anche a noi è stato dato questo segno: Gesù Cristo.
Quand’è che la mia vita sarà trasformata? Quando Lo accoglierò e non dirò più “Signore, cosa fai Tu di me?” , ma dirò “Signore, cosa sei Tu per me?”. Quando Gli potrò dire: “L’importante per me è che Tu sia nella mia vita”.
Solo allora comprenderemo tutto questo tempo in cui Maria si è fatta nostra consolazione e ci chiede di accogliere Suo Figlio nella nostra vita. Perchè siamo noi questo segno, quando siamo trasformati in Gesù Cristo. Siamo noi.
Perchè facciamo tanta fatica a renderci conto del dono che noi siamo? Del tesoro che portiamo dentro di noi? Della presenza di dio che ci edifica, che ci santifica?
Renderci consapevoli di questo è un segno, perchè tutto cambia, tutto si trasforma. Un segno a cosa serve? Ci indica qualcosa, ci dice qualcosa. Ci mostra, ci rivela qualcosa.
Bene. Il segno che noi contempliamo qui, che noi attendiamo, che chiediamo è quello di saper vedere la realtà che noi siamo. Con la stessa luce, amore, gioia con cui Maria ci guarda e con cui noi guardiamo Lei e a Dio nella speranza e nella fede certa.
Ma chi ha il coraggio di guardarsi in faccia e di sorridersi? Di dirsi: “Mi amo, perchè quello che sono è oggetto dell’Amore di Dio, della Sua gioia”? “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
Allora quando sono conscio di tutto questo, accogliendo l’aiuto che Maria ci dona, io mi ritrovo il più grande segno che Dio ha lasciato per ognuno di noi: Suo Figlio. Perchè io sono figlio. E in me cosa vedo? Un povero figlio peccatore? No. Sì, ma non solo questo. In me devo imparare a vedere Gesù Cristo. E’ per questo che Gesù ci ricorda che qualsiasi cosa abbiamo fatto al più piccolo dei nostri fratelli lo abbiamo fatto a Lui. Perchè anche nel nostro prossimo possiamo imparare a vedere non un’opportunità di bene, ma il nostro stesso bene, la nostra stessa vita che è il Signore Gesù.
Allora chiediamo a Maria che ci insegni sempre più a riconoscere in noi non ciò di cui abbiamo bisogno, quello lo sappiamo bene, ma a riconoscere il segno che Dio ha voluto dare ad ognuno: Suo Figlio Gesù. Allora, secondo questo punto di vista, la nostra vita sarà sempre trasformata. La nostra vita sarà una conversione continua. La nostra vita non sarà vissuta per noi stessi, tanto per andare avanti, ma sarà vissuta esclusivamente per Dio. Come per dire: “Se io vivo non è per me stesso, ma per far piacere a Te, Signore”. Perchè? Perchè nonostante tutto, ed è bene ricordarselo, noi siamo la Sua gioia, la Sua felicità, il frutto del Suo Amore.
Se volete vedere l’onnipotenza di Dio e quanto grande è il Suo amore guardatevi allo specchio.

domenica 11 ottobre 2015

Intervento sul Santo Rosario di Padre Ljubo, durante il 14 seminario delle guide – anno 2007

Intervento sul Santo Rosario di Padre Ljubo, durante il 14 seminario delle guide – anno 2007

Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo! Nel nome della Santissima Trinità.
Spesso le preghiere non ci abbandonano mai, non ci lasciano mai soli ... il dialogo ... la preghiera ...
Pregare il Rosario, non è solo ripetere le stesse parole, ma è un ripetere in modo che noi possiamo sentire queste parole.
Quando qualcuno mi ha detto "Perché dobbiamo ripetere alla Madonna mille volte ave Maria ave Maria, come se lei fosse sorda, come se non sentisse" .. questa nostra ripetizione non serve a Lei, serve a me, che non sono ... concentrato, che sono stressato: La Madonna ha bisogno solo di una Ave Maria, perché lei ascolta e sente!
Le parole che ripetiamo di più sono le parole che vengono dal cielo, sono già state dette dall’angelo a Maria, non sono parole umane. Maria ha detto proprio che sempre risuonano nei nostri orecchi, nei nostri cuori: per questo bisogna ascoltarle, in modo che questa preghiera diventi una preghiera di ascolto della parola di Dio.
Quando la Madonna ha sentito l’invito angelico “rallegrati piena di grazia” “Ave piena di grazia”, lei si è messa a pensare "che cosa vogliono dire queste parole?" ... è rimasta in silenzio ... questa era la preghiera del silenzio, preghiera della contemplazione. Per questo questa preghiera vuol dire pregare in parole, silenzio e anche contemplazione, anche ascoltare.
Parliamo a Dio, ascoltiamo Dio ... e per poterlo sentire dobbiamo stare in silenzio.
Il Rosario è basato sul credo: questo è pronunciare le grandissime opere di Dio. Gli apostoli facevano così: annunciavano le grandissime opere di Dio, così anche noi all’inizio del santo Rosario guardiamo, osserviamo questi meravigliosi atti della redenzione, della creazione, della gloria.
Possiamo dire che Dio è creatore e redentore, non solo intorno a noi, ma anche dentro di noi. "Tu hai trovato la grazia presso Dio" dice l'angelo a Maria; nella preghiera Dio dice a noi queste parole, parole che sono dette davanti a Maria per tutto il genere umano "Hai trovato la salvezza presso Dio", "hai trovato la grazia presso Dio", per ogni uomo!
Oggi ripeto insieme all'angelo le sue parole ... la grazia che la Madonna ha trovato per poter essere la madre passa a me, per poter essere figlio, e nel Figlio diventa figlio, figlia , figlio di Dio, di Maria.
La preghiera dei Salmi era piena di vita: se leggiamo i Salmi, là troveremo tutti i sentimenti umani. Il salmista pregava non solo con le parole, ma con tutto il suo essere, perciò pregava, piangeva, ballava, danzava ... piangeva.
Può sembrare che noi abbiamo troppo irrigidito la nostra propria preghiera, che è un po’ troppo dura, troppo morta: la nostra preghiera può diventare così. Queste nostre preghiere possono non interessare, perché non ci interessano! La nostra fantasia parte e si ferma su quello che a noi interessa. Così anche la nostra parola ... la lingua dice una cosa e i pensieri partono, e vengono trattenuti dalle cose che li attirano.
La preghiera deve partire da un cuore pulito, per questo possiamo confrontare la preghiera con la pioggia, la preghiera come pioggia: la preghiera si innalza al cielo, come il vapore che sale nell'atmosfera e diventa nuvola ... per poter dopo, quest’acqua che si era innalzata fino al cielo, ed poi si è condensata nelle gocce, cominciare innaffiare la terra e farla diventare fertile, rinfrescare l'aria.
Così la preghiera viene innalzata al cielo! Cosa vuol dire, cosa accade? Se la terra, i fiumi e i mari sono stati avvelenati da tanti veleni chimici, allora questi veleni, con l'evaporazione vanno nel cielo e nelle nuvole e poi anche la pioggia che cade dal cielo è velenosa. Oggi non solo la terra è avvelenata, non solo i mari e i fiumi, ma anche l’atmosfera stessa, per questo cadono le piogge che non portano la vita, ma la morte, e molti boschi e molte foreste si seccano per via di queste piogge. Così anche con la preghiera: se la preghiera esce dal nostro cuore amaro, acido, e si innalza verso Dio, in modo che Dio gli possa dare la benedizione che dovrebbe poi ritornare, innaffiare la nostra anima, il nostro cuore, con la grazia ... così la nostra preghiera ritornerà dentro di noi amara, nello stesso modo in cui è stata mandata da noi a Dio, e al posto della benedizione e della gioia avremo quello che abbiamo mandato su.
Per questo il centro del Rosario è ... Gesù stesso, e Maria la cornice di questa immagine, l'immagine del Dio invisibile: Dio ha fatto una cornice, una cornice che è degna di questa immagine, una cornice fedele di questa immagine per poter essere paragonata alla Sua bellezza, santità. Questa è Maria, è la serva, da quale dobbiamo imparare come si serve Dio in umiltà, in obbedienza, in amore.
La Madonna il suo servizio l’ha trasformato in preghiera, e Lei cantava di gioia, ringraziava per gli atti grandi che Dio le ha fatto; piena di gioia andava alla sua cugina, piena di fede e di devozione è entrata in quella stalla e ha partorito il figlio, piena di ringraziamento lo ha offerto nel tempio, piena di dolore stava sotto la croce, piena di gioia aspettava il figlio risorto, ed è stata poi assunta nel Suo Regno.
Per questo il Rosario è la fede, è la speranza di cui la gente parlava da secoli: è il concentrato della fede della gente.
Nel Rosario sempre si ritorna a pregare "Ave Maria, Santa Maria" : il Rosario non è solo una preghiera di lode, ma è anche una scuola di vita. Il Rosario ci insegna a imparare, ci insegna a pregare per poter vivere in speranza, soffrire nella fede, poichè sappiamo che Gesù non è venuto sulla terra per riportare il paradiso perduto, ma è venuto a portarci, con la sofferenza, al cielo.
Nessuno fra la gente era stato così legato con Gesù, non solo con i legami naturali ma anche soprannaturali, nessuno di più di Maria: per questo nessuno degli uomini più di Maria poteva immergersi nella vita sua, nella vita di Gesù, nel senso della Sua sofferenza e nel valore del Suo sacrificio. Nessuno conosce meglio questo di Maria, nessuno conosce la risurrezione di Gesù come Maria, e nessun rapporto delle apparizioni di Gesù ci parla di Maria. La Madonna non si trova all’apparizione. La Madonna, serva umile, sembra che non vive più, sembra che vive ... sembra che sotto la luce del figlio risorto lei è diventata invisibile. Lei vive ancora solo per la Sua gloria, per questo non parla più di sé.
Il Rosario ci dice non solo quello che Dio ha fatto per noi nel passato attraverso Cristo, ma ci rivela anche la ricchezza dell’eredità che Lui conserva per noi. Attraverso le lodi cantiamo pregando il Rosario: la grazia di Dio ci porta alla grazia di lode che canteremo nell’eternità con tutti i Santi.
Nella sua lettera apostolica, Papa Giovanni Paolo II diceva come questa preghiera del Rosario è in crisi, e c’è pericolo che diventi sottovalutata, che i cristiani non siano abbastanza istruiti su questa preghiera.
Noi sappiamo che la preghiera del Rosario richiede un ritmo rallentato e la dedicazione di tanto tempo, in modo che colui che prega possa riflettere sui misteri della vita di Gesù: il Rosario è un metodo di riflessione, che attraverso la preghiera della ripetizione ci sveglia il desiderio poter diventare sempre più simili a Gesù ... ripetendo "Ave Maria, Ave Maria" ci porta nel processo della unione profonda con la vita di Gesù.
Quando noi guardiamo la nostra vita, una delle più elementari opere della giornata è ripetere, così ogni giorno ripetiamo sempre: gli stessi modi di cominciare la preghiera, dallo svegliarsi, al vestirsi, ai fatti quotidiani, fino andare da Lui.
La ripetizione ci permette la stabilità, la sicurezza, ordine. La ripetizione è anche ... ci sembra anche qualcosa di nuovo, sempre. La conseguenza del ripetere è la pace interiore, la tranquillità: ripetendo "Ave Maria" l'uomo spesso si mette in pace.
Questo lo sanno quelli che alla sera pregano il Rosario ... lo sanno bene gli uomini nelle case che spesso si addormentano durante la preghiera se sono stanchi, se sono molto stanchi già si addormentano con il secondo mistero, gli altri tre misteri li continuano gli angeli.
Senz’altro dormiremo meglio se andremo a dormire con la preghiera del Rosario: E’ meglio addormentarsi alla metà del Rosario che non pregare per niente! Padre Slavko usava dire, quando cercava di consolare quelli che si addormentavano perché erano in preghiera non concentrati, padre Slavo diceva "quelli che non pregano, loro non hanno problemi con la concentrazione!".
Solo quando uomo comincia a pregare il Rosario vede quanto è difficile concentrarsi. Ma non solo la preghiera è un problema, ma anche la sua vita stessa è un problema!
Oggi purtroppo è di moda che bisogna sempre avere qualcosa di nuovo, ad ogni costo: per questo molti diranno che la preghiera del Rosario è qualcosa di vecchio e di non moderno; per questo la preghiera del santo Rosario non è più praticata da parte di tanti cristiani; anche noi oggi vogliamo nuovi modi, nuovi metodi.
Il Rosario è vangelo! Nel Rosario vi sono parole Divine, non umane.
Quando incominciamo a pregare il Rosario, si svegliano i nostri pensieri: saltano, vagabondano, saltano come scimmie da un ramo all’altro: nella preghiera del Rosario ci vengono le facce delle persone, gli avvenimenti, molti hanno difficoltà nel concentrarsi.
Però questo non avviene solo nella preghiera! Oggi l’uomo ha sempre più difficoltà di concentrarsi, con i diversi lavori, con le diverse persone. E nemmeno nei momenti buoni riesce a raccogliere tutto insieme. quindi oggi l’uomo non ha pace perché è stressato, è stressato e diventa nervoso.
Spesso molte persone oggi vivono sempre sotto stress, in tensione. Per questo è importante quando non possiamo concentrarci: non dobbiamo scappare da questo ma dobbiamo abbandonarci, lasciare che tutto questo poi lo mettiamo davanti a Dio: E' Importante concentrare tutto sotto la croce di Gesù e mettere davanti a Lui, che torna a raccogliere poi tutto.
Questo Rosario ci mostra il valore della riflessione, della mediazione: il Rosario disciplina il nostro spirito, ci rivela il nostro stato dell’anima, la nostra necessità di essere uniti con Dio ogni giorno.
Ciò che ci è più difficile nella vita è la disciplina, e possiamo pregare con entusiasmo un Rosario, poi non pregare tre giorni, ma presto passa questo entusiasmo.
Come sappiamo, abbiamo bisogno dell’aria ogni giorno per poter vivere, cosi abbiamo bisogno anche della preghiera, di essere così uniti a Dio.
Spesso raccontiamo quella storia di quel piccolo bambino che andava primo giorno a scuola, molti di voi l’avete già sentita questa storia:
"bentornato a casa" papà e mamma gli chiedono come è andata a scuola, e lui tutto entusiasta dice: "è stato molto bello, la maestra è stata molto brava, ci ha insegnato a cantare una canzone, abbiamo scritto alcune cose anche, ci siamo divertiti, siamo stati bene ... però," dice il bambino, "c’è solo un problema". E mamma e papà chiedono "qual è il problema, diccelo" ... e lui dice: "la maestra ci ha detto che dobbiamo ritornare anche domani".
Lo sappiamo tutti che sulla nostra via che porta a Dio abbiamo necessità di ogni giorno di ritornare a scuola, di collegarci con Dio.
Questo è il mistero della vita: essere persistenti e insistenti, così com’era la Madonna insieme con gli apostoli che quando aspettavano che si compisse la promessa di Gesù, Lei era madre di speranza, anche nei momenti più difficili, lei è la madre di speranza, La speranza, anche quando noi pensiamo di abbandonare tutto, di abbandonare Dio, abbandonare noi, abbandonare Medjugorje .. quando ci sentiamo stanchi, ci sentiamo rigettati, forse anche da quelli dai quali non ci aspettiamo. Quando vediamo che non siamo più accettati, capiti dove viviamo e ci domandiamo "Dio mio perché avevo bisogno di questa cosa".
Quando molti dicono "vivevo molto più bene prima di venire a Medjugorje", sembra che stavano meglio prima : "Adesso che a Medjugorje mi sono svegliato, cominciato a vivere, riesco seguire la via di Dio, è come se avessi incontrato tutte le ___resistenze possibili, tutte le sofferenze possibili, derisioni" ... queste sono tutte tentazioni e alle tentazioni come sapete nasce la certezza d’essere fedeli fino alla morte: così Dio ci darà la corona della vita.
Medjugorje non viene testimoniata con la discussione, ma qualche volta c’è bisogno anche di questo ... però in amore, solo nell'amore.
La Madonna dice: solo con l’amore potete vincere il male che ci viene dagli altri. Questo è l'amore: è capace soffrire ... l’amore che sempre include la sofferenza, il dolore, perché l’amore senza dolore non esiste. Quella è la sofferenza e l’amore che ci purificano e ci fanno diventare più simili a Gesù. La sofferenza pulisce il nostro cuore dall’egoismo, dall’orgoglio.
Questo voglio per ognuno di voi, auguro ad ognuno di voi, che non abbandoniate, che non vi fermiate, che non lasciate quella luce che il Signore attraverso la Madonna ha acceso dentro di voi .... A parte tutte le difficoltà, tutti i tormenti, voglio che tutti passiamo attraverso questo deserto Che Gesù stesso ... poter entrare in quella terra che Gesù stesso ci ha preparato.
Ringrazio molto per la pazienza.
Padre Ljubo Kurtovic

 

Fonte: Medjugorje Altervista

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 ottobre 2015

"Cari figli, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarLo. Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia. Figli miei, per questo dovete pregare per l’amore. Dovete pregare moltissimo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore vince la morte e fa sì che la vita continui. Apostoli del mio amore, figli miei: unitevi in preghiera con cuore vero e semplice, per quanto lontani siate gli uni dagli altri. Incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io. Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me. Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio".

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 ottobre 2015

I messaggi della Madonna sono parole preziose, una volta ha detto: “sono preziose, ma di esse vi verrà chiesto conto”, sono parole che entrano nel cuore, sono parole di luce, sono parole piene di amore. Vorrei dire che due sono le parole, che caratterizzano questo messaggio in modo particolare. La prima è la parola “amore”, che viene ripetuta tante volte, forse il messaggio in cui la parola “amore” risuona molte più volte che in qualsiasi altro messaggio. Dunque la Madonna ci ama, è l'amore con il quale Gesù ci ama, è l'amore che deve entrare nei nostri cuori, è l'amore che noi dobbiamo dare agli altri. La fonte dell'amore è Dio, che viene a noi attraverso il Cuore di Maria che ci ama, ci dona questo amore, ci invita a far sì che quelli che cercano questo amore, cioè suo Figlio, grazie alla nostra testimonianza, lo possano trovare, con l'invito a pregare intensamente, perché noi riceviamo l'amore di Dio nella preghiera, nella preghiera personale, nei Sacramenti. Dio ci dona il suo amore, cioè lo Spirito Santo e noi, guidati da questo amore, dallo zelo, dall'umiltà, dal desiderio di aiutare i fratelli, di salvare le anime, noi sotto la spinta di questo amore, diventiamo mani tese per coloro che cercano “suo Figlio, ma non sanno dove e come trovarLo”. Mirjana ci ha detto una volta che se dovesse sintetizzare tutti i messaggi della Madonna e tutta la sua esperienza spirituale vissuta in tutti questi anni userebbe una sola parola: ”amore”, l'esperienza dell'amore. L'amore è Dio, viene da Dio e che Dio ci dona e che Dio vuol donare agli altri. Come ha detto la Madonna anche nei messaggi dati a Marija: “date agli altri l'amore che Dio dà a voi”.

La seconda parola, che viene ripetuta tre volte, ma era già negli ultimi messaggi, è una parola che ci fa capire un po' meglio la situazione nella quale ci troviamo, è la parola “incoraggiare”.

Noi, come Radio Maria, siamo andati per ben tre volte da Papa Benedetto XVI e tutte e tre le volte ci ha detto queste parole: “vi incoraggio, vi incoraggio a proseguire questa grande opera di evangelizzazione”. La Madonna rivolge a noi questo incoraggiamento: “Sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio”. Poi la Madonna ci dice: “incoraggiatevi gli uni gli altri”. Nel messaggio del 25 Settembre dato a Marija usa una parola simile: “figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore, perché la preghiera possa riempire la vostra vita”; e qui c'è a mio parere forse la medesima espressione: tra “esortatevi” e “incoraggiatevi” c'è molta affinità, ambedue i verbi vogliono dire la stessa cosa. Quindi nel messaggio a Marja la Madonna dice: “esortatevi a vicenda nel pregare” e in questo messaggio: “incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io”. A mio parere, questo sta ad indicare uno sguardo, una preoccupazione della Madonna che è già emersa, specialmente negli ultimi messaggi, cioè la tentazione di scoraggiarci. Siamo in situazioni difficili tutti quanti, non solo quelli che non credono, per cui “non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore”, ma anche noi, di fronte alla virulenza del male, ai problemi che per noi sembrano insolubili, rischiamo di scoraggiarci e lo scoraggiamento è sicuramente un'arma del maligno, una delle sue tentazioni più insidiose. La Madonna una volta durante la guerra di Bosnia (1992/1995), quando non si vedeva la fine di questa guerra, durata quattro anni e mezzo, avvertì la gente: ”non smettete di pregare, perché il diavolo vuole darvi da intendere che mio Figlio non sia così potente da realizzare la Sua volontà”. Cioè, il diavolo molte volte ci prospetta le difficoltà come insolubili e il male come invincibile, è il solito ingannatore.

Dove non riesce con la seduzione, cerca di riuscire con lo scoraggiamento, per cui noi vediamo il male che dilaga, vediamo che siamo incapaci di risolvere i problemi, vediamo che satana ci avvolge nella sua tenebra e quasi ci vuol far intendere che “non ce la farai mai! Non ci riuscirai mai! Sono io il più forte!” Allora lì uno deve esercitare la fede e l'abbandono e dire: “No! Se satana è potente, Dio è onnipotente!” e quindi si vince così la tentazione dello scoraggiamento. Molte volte abbandoniamo la preghiera, perché ci stanchiamo e la Madonna ci dice: ”esortatevi a pregare gli uni gli altri” e così nei momenti di scoraggiamento, nei momenti in cui il male imperversa, quando satana fa scoppiare, diciamo così, i suoi fuochi pirotecnici, e lui fa sempre un gran baccano, perché il male fa baccano, mentre il bene non fa baccano, noi dobbiamo incoraggiarci a vicenda. Vorrei soffermarmi su questo argomento, cari amici, a volte non costa niente dire parole di incoraggiamento alla gente che le desidera, anche se siamo scoraggiati noi incoraggiamo gli altri! Incoraggiamoli sulla via della preghiera, sulla via del bene, incoraggiamoli dicendo che Dio vince, alla fine vince, che Dio è onnipotente, che l'amore è onnipotente, come ha detto la Madonna in tanti messaggi bellissimi, proprio a Marija: “L'amore vincerà!”, “ricordatevi bene quello che vi dico, imprimetevelo bene in mente, l'amore vincerà!”. Quindi incoraggiamoci in questo senso! Questo è il quadro del messaggio, la Madonna ci incoraggia ad aprire il cuore perché sia ricolmo del suo amore e noi possiamo essere testimoni dell'amore di suo Figlio a quelli che sono nelle tenebre e nell'ombra del male e non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore, e cercano Gesù ma non sanno dove trovarlo. “Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarLo”. La Madonna dice: “Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia”, in che modo? Con la nostra speranza, la nostra pace, il nostro amore noi incoraggiamo, aiutiamo gli altri a giungere nelle braccia di suo Figlio. E se non abbiamo questa speranza, amore e pace dobbiamo chiederla nella preghiera, cioè nella preghiera noi possiamo aprire il cuore e ricevere quanto più amore possibile e così possiamo essere strumenti nelle mani di Maria, per portare tanta gente a Gesù. Poi la Madonna dice una bellissima frase che può diventare anche un pensiero di preghiera continua: “Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me”. Durante la giornata diciamo piccole preghiere, pensiamo alla Madonna, alla sua presenza, al suo amore, facciamo tutto per amor suo, chiediamo il suo aiuto. Ogni volta che noi pensiamo a Lei, Lei veglia su di noi! “Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi”. La Madonna ci chiede di pregare per i nostri pastori che sono riuniti in Sinodo, non dimentichiamo che hanno rinunciato a tutto per suo Figlio e per noi.“Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere”, la Madonna ci dice di amarli e di pregare per loro perché il Padre Celeste ascolta le nostre preghiere. “Vi ringrazio” .

Che bellissimo messaggio cari amici, questa è la più grande opera di evangelizzazione che sia mai stata fatta nel tempo della Chiesa in questi due millenni. Nessuna generazione ha avuto la Grazia di avere Maria come Madre, come Guida, come Maestra!

Vogliamo ringraziare la nostra cara Madre che ci dà questa grande luce, questo grande conforto, questo grande incoraggiamento e la ringraziamo mettendo in pratica quello che ci dice.

“ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

FESTA DELLA DIVINA MATERNITA' DELLA MADONNA

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Nel 1931 ricorreva il XV° Centenario del Concilio di Efeso e Papa Pio XI pensò che sarebbe stata "cosa utile e gradita per i Fedeli Meditare e Riflettere sopra un Dogma così Importante" come quello della Maternità Divina e, per lasciare una Testimonianza Perpetua della sua Devozione alla Madonna, Scrisse l'Enciclica Lux Veritatis, Restaurò la Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma e Istituì una Festa Liturgica, che "avrebbe contribuito a sviluppare nel Clero e nei Fedeli la Devozione verso la Grande Madre di Dio, presentando alle Famiglie come Modelli, Maria e la Sacra Famiglia di Nazareth", affinché siano sempre più rispettati la Santità del Matrimonio e l'Educazione della Gioventù.

Riconoscere che Maria è Vera Madre di Dio è cosa facile. "Se il Figlio della Santa Vergine è Dio, scrive Papa Pio XI nell'Enciclica Lux Veritatis, Colei che l'ha Generato merita di essere chiamata Madre di Dio; se la Persona di Gesù Cristo è Una e Divina, tutti, senza dubbio, devono chiamare Maria Madre di Dio e non solamente di Cristo Uomo. Come le altre donne sono chiamate e sono realmente madri, perché hanno formato nel loro seno la nostra sostanza mortale, e non perché abbiano creata l'Anima umana, così Maria ha acquistato la Maternità Divina per aver Generato l'Unica Persona del Figlio Suo".

Il Titolo di Madre di Dio, fra tutti quelli che vengono attribuiti alla Madonna, è il più Glorioso. Essere la Madre di Dio è per Maria la sua Ragion d'Essere, il motivo di tutti i Suoi Privilegi e delle Sue Grazie. Per noi il Titolo racchiude tutto il Mistero dell'Incarnazione e non ne vediamo altro che più di questo sia Sorgente per Maria di Lodi e per noi di Gioia. Sant'Efrem pensava giustamente che credere e affermare che la Santissima Vergine Maria è Madre di Dio è dare una Prova Sicura della nostra Fede.
La Chiesa quindi non Celebra alcuna Festa della Vergine Maria senza Lodarla per questo Privilegio. E così Saluta la Beata Madre di Dio, nell'Immacolato Concepimento, nella Natività, nell'Assunzione e noi nella Recita Frequentissima dell'Ave Maria facciamo altrettanto.

Salutandoti Oggi con il Bel Titolo di Madre di Dio, non dimentichiamo che "avendo dato la Vita al Redentore del Genere Umano, Sei per questo Fatto Stesso Divenuta Madre Nostra Tenerissima e che Cristo ci ha voluti per fratelli. Scegliendoti per Madre del Figlio Suo, Dio ti ha Inculcato Sentimenti del tutto Materni, che respirano solo Amore e Perdono" (Pio XI Enc. Lux Veritatis).
Dalla Gloria del Cielo ove Sei, ricordati di noi, che ti Preghiamo con tanta Gioia e Confidenza. "L'Onnipotente è con Te e Tu Sei Onnipotente con Lui, Onnipotente per Lui, Onnipotente dopo di Lui", come dice San Bonaventura. Tu puoi Presentarti a Dio non tanto per Pregare quanto per Comandare, Tu sai che Dio Esaudisce Infallibilmente i Tuoi Desideri. Noi siamo, senza dubbio, peccatori, ma Tu Sei Divenuta Madre di Dio per Causa Nostra e "non si è mai inteso dire che alcuno di quelli che sono ricorsi a Te sia stato abbandonato. Animati da questa Confidenza, o Vergine delle Vergini, o Nostra Madre, veniamo a Te gemendo sotto il peso dei nostri falli e ci Prostriamo ai Tuoi Piedi. Madre del Verbo Incarnato, non disprezzare le nostre Preghiere, Degnati di esaudirle" (San Bernardo).

mercoledì 7 ottobre 2015

Beata Vergine Maria del Rosario

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O Vergine Immacolata, Regina del Rosario,
che spargi i tesori della Celeste Misericordia,
difendici dal male, dall'orgoglio,
e purifica i nostri affetti.

Col tuo materno aiuto e sotto la tua protezione,

vogliamo vivere, o dolce Madre di misericordia,
Regina del Santo Rosario.

Amen.

 

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(Salmo 9)

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.

Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.

Ma il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine.

lunedì 5 ottobre 2015

San Francesco

 

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Il Cantico delle Creature

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

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Cantico di Daniele Dn 3,57-88. 56


Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, 
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, 
benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, 
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore,
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, 
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, 
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, 
benedite, gelo e freddo, il. Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, 
benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore, 
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, 
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, 
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, 
benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell'acqua, il Signore, 
benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, 
benedite, figli dell'uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, 
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, 
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, 
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, 
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, 
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, 
degno di lode e di gloria nei secoli.

 

 

domenica 4 ottobre 2015

Una notizia un po' riservata.

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Vi do una notizia un po' riservata. Vi rivelo un segreto; ma, mi raccomando, resti tra noi. la notizia è questa: grande è la fortuna di noi credenti. Grande è la fortuna di chi è cristiano; cioè appartiene, sa di appartenere, vuole appartenere a Cristo.
Grande è la fortuna dei credenti in Cristo. Però non andate a dirlo agli altri: non lo capirebbero. E potrebbero anche aversela a male: potrebbero magari scambiare per presunzione il nostro buon umore per la felice consapevolezza di quello che siamo; potrebbero addirittura giudicare arroganza la nostra riconoscenza verso Dio Padre che ci ha colmati di regali.
C'è persino il rischio di essere giudicati intolleranti: intolleranti solo perché non ci riesce di omologarci alla cultura imperante; intolleranti solo perché non ci riesce di smarrirci, come sarebbe "politicamente corretto", nella generale confusione delle idee e dei comportamenti. [...]
Siamo senza dubbio gente originale, noi che annunziamo la rinascita del deserto e proclamiamo la speranza di vivere, pur rimanendo in un mondo che, magari senza saperlo e senza volerlo, non fa che ripiegarsi sulle sue insensatezze e le sue disperazioni.
E dobbiamo ritenere una grande fortuna questa felice originalità che ci connota, in mezzo ad un’umanità che diventa sempre più ripetitiva nelle sue frasi fatte e nelle sue opinioni correnti, sempre più massificata nel suo procedere senza mèta, sempre più convenzionale nelle sue frenesie senza perché.
Certo, noi non siamo degli illusi: conosciamo le difficoltà del nostro pellegrinare su un suolo duro, inospitale, apparentemente infecondo; e quando siamo messi alla prova nel deserto dell’esistenza non è agevole per noi capire subito che l’uomo non vive di solo pane, ma di quanto esce dalla bocca del Signore (Dt 8,3). Ci rendiamo anche conto di quanto sia vera la parola del papa che ci ricorda l’infiltrazione tra noi di profeti ingannatori e di falsi maestri di vita. [...]
Qui siamo nel cuore stesso dell’avvenimento cristiano: perché il Figlio di Dio è venuto sulla terra? Si capisce, è venuto anche per darci un esempio di rettitudine e di obbedienza al Padre; è venuto anche per insegnarci la solidarietà e l’attenzione ai più deboli; è venuto anche per aiutarci a costruire un mondo più giusto e più umano. Ma non è qui il centro della sua missione, lo scopo primo del suo farsi uomo.
Ascoltiamo che cosa ci dice lui a questo proposito: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). La “vita” è dunque il senso e il fine dell’irruzione misericordiosa di Dio nella storia.
Vivere è l’aspirazione al tempo steso più elementare e più alta di ogni creatura. Ma originariamente è prerogativa di Dio. L’uomo, che è ricercatore insaziabile, intuisce che per arrivare ad appagarsi sul serio di questo privilegiato tesoro deve superare se stesso: rinchiudersi nel suo piccolo spazio di piaceri e di interessi, significa per lui intristirsi e morire. [...]
Questa vita, che eccede le misure effimere e contingenti (che è la vita eterna), si accende e si sviluppa nella nostra conoscenza ci colui che è e che solo conta, e nell’amore fattivo per chi è chiamato a condividere il nostro destino.
“Questa è la vita eterna –ha detto Gesù – che conoscano te, l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3). [...]
E ancora sta scritto nel Libro di Dio: “Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli” (1 Gv 6,14): la comprensione di Cristo, quando è autentica, sboccia sempre nella carità.
Conoscere e amare: questa è la vita!
Card.Giacomo Biffi

(Fonte: dal libro INCONTRO A COLUI CHE VIENE, Edizioni studio domenicano)

Commento al messaggio da Medjugorje del 25 settembre 2015

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria:

"Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. La preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia e voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio. Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perché la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P.Livio: Marija, da qualche tempo la Madonna ci esorta ad essere forti e decisi nella fede. Forse vede che la nostra fede è debole.

Marija: Infatti la Madonna ci sta invitando alla preghiera e alla fede e soprattutto Lei dice che prega con noi, che prega lo Spirito Santo perchè riempia i nostri cuori con una forte fede. Evidentemente la Madonna vede che ne abbiamo bisogno.

P. Livio: E' giusto dire che, tralasciando la preghiera, la fede si indebolisce e poi si perde?

Marija: Da questo messaggio si vede che probabilmente é così. Se uno ama, prega; uno che ama Dio sopra ogni cosa, prega e adora Dio. Noi l'abbiamo visto dai primi giorni delle apparizioni: sempre ci ha invitato alla preghiera e all'adorazione. Frutto della preghiera, dell'adorazione e della fede è l'amore e la gioia. La Madonna vuole che ognuno di noi sia nella gioia in Dio.

P. Livio: Tu hai una famiglia e quattro figli, sei molto impegnata nel lavoro e hai tanti impegni; riesci a riempire la tua giornata di preghiera?

Marija: Ricordo che fin dall'inizio la Madonna ci chiede di pregare finché tutta la nostra vita diventi preghiera. L'esperienza della preghiera per noi é stata molto forte e noi abbiamo risposto alla Madonna. Ricordo che anche nel sonno sentivo che ero nella preghiera. Eravamo immersi dentro questo alone di preghiera che la Madonna ha portato con sè, dentro questo bisogno di essere attaccati a Dio. E questo é proprio frutto della preghiera.

P. Livio: Per la preghiera del cuore é sufficiente pensare a Dio ogni tanto durante la giornata, offrire i nostri piccoli sacrifici, dirgli che Gli vogliamo bene? Oppure bisogna pregare i sette Pater-Ave-Gloria come vi ha detto la Madonna all'inizio; o dire le preghiere del mattino, della sera, il Rosario in famiglia?

Marija: Dobbiamo pregare sempre di più. La Madonna dall' inizio ha detto: “Pregate finchè la preghiera diventi per voi gioia.“ Dobbiamo arrivare a sperimentare la gioia nella preghiera. Come cominciare? All' inizio la Madonna ha chiesto i sette Pater-Ave-Gloria, poi il Rosario meditato, poi la S. Messa, l'Adorazione... Quando siamo davanti al Santissimo, dobbiamo pregare, aprire il cuore, sentire il desiderio di Dio. All' inizio il desiderio é piccolo... Pregando impariamo a pregare e la preghiera diventa gioia.

P. Livio: Forse per la prima volta la Madonna usa queste parole che sono anche di S. Paolo:“Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore.“  E' bello, perchè a volte siamo stanchi, non abbiamo voglia di pregare... questo stimolarci alla preghiera, anche tra genitori e figli. Questa è però una cosa che facciamo poco.

Marija: E' vero. Soprattutto nei primi anni, quando la Madonna ci ha chiesto di creare gruppi di preghiera, ricordo che una volta ci ha detto di prendere con noi la persona più antipatica che c'era nel gruppo e andare tutto il giorno sulla Collina della Croce per pregare insieme con lei. E' stata un'esperienza incredibile! Ho scoperto che questa persona mi era antipatica e lontana perchè non la conoscevo. Era invece una persona simpaticissima, bella, generosa, gioiosa. La Madonna dice :Esortatevi!“ Uno che è giù, devi tirarlo su. A uno che è stanco, dagli una mano. A uno che ha bisogno, come dice la Madonna, lo devi aiutare, anche spiritualmente.

P. Livio: In famiglia sarebbe bello se a proporre la preghiera non fosse solo la mamma o la nonna, ma anche il papà o i figli che dicano:“ Spegniamo la televisione e questa sera diciamo il Rosario.“

Marija: La Madonna ha detto di mettere la Sacra Scrittura in un posto visibile e di leggerla ogni giorno. Ricordo che la nostra preghiera era diventata più ricca imparando i Salmi. Ognuno aveva una preferenza per un Salmo..Il mio Salmo preferito è il 139 (138) :“ Signore tu mi scruti e mi conosci... Mi hai tessuto nel grembo di mia Madre...“

P. Livio: E' bello il finale del messaggio: adorare Dio e aiutare il prossimo nel bisogno. Essere cioè insieme Marta e Maria. E' possibile?

Marija: Certo. Io penso che quando c'è Maria che prega, c'è anche Marta. Se uno solo prega, può sembrare un fanatico, ma se insieme serviamo e aiutiamo come Marta, c'è una completezza.

P. Livio: La Madonna appare da oltre 34 anni come Regina della Pace e in questi giorni vediamo  Papa Francesco andare al Congresso Americano e all' ONU come apostolo della pace.

Marija: E' una bellezza vederlo e seguirlo con la preghiera e con l'amore. Tante volte mi sono commossa ed è scappata qualche lacrima nel vedere questo uomo bellissimo, semplice, vero dono di Dio, che colpisce per la sua semplicità e con le sue parole giuste dette al momento giusto. E' una grazia che stiamo vivendo!... Possiamo dire che la Regina della Pace e il Santo Padre sembra che siano in armonia, perchè il loro messaggio è molto simile. Si vede che lo Spirito Santo soffia dove vuole, come vuole e quando vuole, attraverso mille modi per convertirci, perchè sa che siamo di dura cervice. Il Signore cerca in tutti i modi di convertirci ed avvicinarci a Lui, al suo Cuore e al Cuore della sua Mamma.

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

Angolo teologico – Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori (10) – Messaggio a Marja del 25 settembre 2015 e Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2015

Messaggio a Marija del 25 settembre 2015

"Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. La preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia e voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio. Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perché la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Commento teologico di Don Renzo Lavatori

Un aspetto che può sorprendere sta nel fatto che Maria prega lo Spirito Santo: "Anche oggi prego lo Spirito Santo". Ella inizia con queste parole il suo messaggio. In effetti sappiamo che Maria è la Sposa castissima e verginale dello Spirito Santo, la sua Discepola fedelissima e docile, la sua Cooperatrice attenta e generosa. Si può capire come la sua preghiera sia efficace e arrivi nel cuore della persona divina dello Spirito Santo. Tale dato ci riempie il cuore di gioia, sapendo che Ella ci accompagna ogni giorno con la sua materna intercessione, che trova riscontro nello stesso Spirito Santo, il quale nella santissima Trinità costituisce la Persona Dono di amore tra il Padre e il Figlio. Da lui non può scaturire altro anche un fiume di amore puro e santo verso le creature umane quali figli diletti della Vergine Maria. Una meravigliosa simbiosi tra Lei congiunta allo Spirito Santo e noi piccoli e poveri esseri umani, formando una dolce soave catena di comunione e di effusione di amore tra cielo e terra.

Occorre tener conto di quattro elementi che il messaggio mette assieme: la preghiera unita alla fede produce amore e gioia, come viene detto espressamente: "la preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia". In realtà la preghiera viene sostenuta dalla fede viva e profonda, che a sua volta è alimentata e ravvivata dalle preghiere. Assommate assieme (preghiera + fede) esse aprono l'animo umano ad accogliere il dono dello Spirito Santo che è l'amore sincero e casto. Questo amore guarisce tutte le ferite del nostro cuore, tutte le angosce e le amarezze, la solitudine e lo sconforto, riempendolo di vera gioia e serenità, che consentono una vita fiduciosa e vigorosa. Da qui nasce il desiderio che gli altri abbiano la stessa gioia e siano anch'essi guariti e consolati in modo da ritrovare lo slancio della vita e la forza di agire in conformità alla divina Volontà. Ne deriva una testimonianza efficace e feconda alle persone, che attorno a noi soffrono e gemono sotto la pressione della sofferenza e dell'amarezza: "voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio" e non hanno sperimentato la dolcezza e la soavità del suo amore paterno infinito. Quanto bene si potrebbe diffondere nel mondo se ognuno di noi fosse ricolmo dell'amore divino che lo Spirito effonde in abbondanza dietro la preghiera materna di Maria! Resta indispensabile tenere uniti i quattro elementi vitale per la nostra esistenza autenticamente cristiana: la preghiera, la fede, l'amore e la gioia.

Un altro aspetto interessante è dato dalla reciproca esortazione fraterna a pregare: "esortatevi gli uni e gli altri alla preghiera". Non basta la preghiera personale e individuale, pur bella e indispensabile, ma è necessario aiutarsi a vicenda, sollecitando la preghiera in compagnia con altre persone, in modo che essa diventa forte e intensa, come avverte Gesù che quando due o tre sono riuniti nel suo Nome, Egli è presente e agisce in mezzo a loro. Ciò sarebbe molto utile se venisse fatto in famiglia, quando ci si trova riuniti, oppure nei gruppi o nelle associazioni o anche quando semplicemente ci si trova in una casa per stare fraternamente assieme. Spesse volte si chiacchiera di cose futili, si mormora o si critica gli altri, ci si rattrista per le situazioni dolorose che ci opprimono o peggio ancora si raccontano barzellette sconce o si usano frasi volgari o si discute animatamente causando conflittualità reciproche e tensioni d'animo. La Vergine ci esorta a saper inserire in queste circostanze qualche momento di preghiera, che fa bene a tutti e fa tornare la pace e la concordia, la gioia nel cuore e l'incoraggiamento di affrontare le situazioni quotidiane con lena e fiducia.

In tale contesto si costruisce un modo di vivere più luminoso e fruttuoso, con rilevanti benefici per il corpo e per l'anima, per l'unità delle famiglie, per il miglioramento della società e lo sviluppo e il fermento di una Chiesa ardente e compatta. L'essenziale è ritrovare ogni volta gli orientamenti di base: "il servizio a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno". Il servizio cristiano a due traiettorie accordate tra loro e inseparabili: una verticale, rivolta verso il cielo, nella unione adorante e lodante la signoria di Dio nostro Padre, da cui non possiamo mai distaccarci; l'altra orizzontale, rivolta verso la terra, con la benevolenza e la prestazione di aiuto a chi ne ha necessità e si trova nel bisogno. Se restiamo agganciati a questi due pilastri, veramente la nostra vita si fa caparra del paradiso. I due aspetti non si possono separare. Di fatto io non posso servire fruttuosamente i fratelli se non sono sostenuto e sospinto dalla grazia e dall'amore divino; d'altra parte non sono capace di essere figlio sottomesso al Padre celeste se non sono pronto a donarmi e a piegarmi sui fratelli più bisognosi che sono i suoi figli prediletti. Lasciamoci coinvolgere e travolgere da questa meravigliose parole di Maria nostra Madre affettuosa e premurosa.

Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2015

“Cari figli, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, per riempirvi con il mio amore, per invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace e non hanno amore. Loro cercano mio Figlio ma non sanno come e dove trovarLo. Mio Figlio apre loro le Sue braccia e voi aiutateli affinché vengano nelle Sue braccia. Figli miei, perciò dovete pregare per l’amore, dovete pregare molto, molto, per avere sempre più amore, perché l’amore vince la morte e fa in modo che la vita duri. Apostoli del mio amore, figli miei di cuore sincero e semplice, unitevi sempre più nella preghiera. Ma quanto siete lontani gli uni dagli altri! Incoraggiate gli uni e gli altri nella crescita spirituale, come anche io vi incoraggio. Io veglio su di voi e sono accanto a voi ogni qual volta pensate a me. Pregate per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio.”

Commento teologico di Don Renzo Lavatori

Il messaggio è incentrato sull'amore, la realtà fondamentale per una sana e felice vita cristiana. L'amore viene considerato sotto tre punti di vista:

1. Il primo è l'amore personale che la Vergine porta nel suo cuore e che vuole donare ai suoi figli per riempirli del medesimo amore e renderli testimoni di esso nel mondo: “sono qui per riempirvi con il mio amore, per invitarvi ad essere testimoni dell'amore di mio Figlio ". Con queste parole Maria SS.ma ci fa capire che il nostro amore umano ha bisogno del sostegno e dell'aiuto del suo amore materno. Purtroppo il nostro amore spesso è pieno di paure, di reticenza, di egoismo e possessività. Non sappiamo amare come ha amato Lei, la Vergine Madre. Ella perciò intende farci sentire nel nostro intimo la dolcezza del suo amore per il Figlio suo Gesù. Riflettiamo per capire quale grande, delicato e profondo il suo amore materno verso il Figlio dal concepimento nel suo grembo verginale per opera dello Spirito Santo fino alla condivisione del dolore atroce sotto la croce. Ora questo stesso amore Ella vuole inculcare nel nostro cuore, affinché anche noi sappiamo amare Gesù con quella disponibilità e totalità simile alla sua. Quale prezioso dono ci fa la nostra Madre celeste! A noi il coraggio e la docilità di accoglierlo e di lasciarci avvolgere da esso per crescere ogni giorno nell'amore verso Gesù e metterlo al centro della nostra vita, dei nostri sentimenti e delle nostre preghiere.

2. Il secondo punto, strettamente collegato al precedente, ci fa sapere che se noi abbiamo tanta ricchezza di amare, non possiamo non comunicarlo ai nostri fratelli. Con l'animo addolorato Maria ci dice che numerose creature umane non hanno o non sono in grado di conoscere l'amore per Gesù e restano prigionieri dell'angoscia, della insoddisfazione e soffocati dal tormento interiore:"molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace e non hanno amore ". Una constatazione molto amara che preoccupa e fa penare il suo cuore materno. Da qui l'invito pressante che questi figli suoi abbiano la possibilità di trovare l'amore che essi cercano e desiderano. Come e dove poterlo trovare? Ella invita tutti noi ad essere strumenti idonei a comunicare l'amore di Gesù per i fratelli che non lo hanno trovato, affinché, trovatolo, ne sentano la dolcezza e la salvezza. A tale scopo "dovete pregare molto, molto per avere sempre più amore, perché l'amore vince la morte e fa in modo che la vita duri ". Sono parole che scuotono l'animo nostro per un costante impegno a ricevere e donare l'amore bello e salvifico che viene solo da Cristo. Infatti Gesù ha "le braccia aperte" per accogliere chiunque lo desideri l'amore suo che guarisce ogni ferita, sconfigge la morte e la disperazione, ridona la pace e la speranza gioiosa di una vita nuova e di una felicità perenne.

3. L'ultimo aspetto è rivolto ancora una volta ai nostri Pastori. Ciò significa che anch'essi hanno bisogno di essere sostenuti dalla preghiera del popolo cristiano, fatta con fede, dedizione e grande amore. Essi stessi devono essere colmati dell'amore di Gesù, affinché siano disponibili a trasmetterlo alle loro pecore le più sbandate e doloranti. Sono essi che hanno il compito di attirare le persone a Cristo, dove solo possono trovare quella pace e serenità cui aspirano dal profondo del loro animo. Solo Gesù, la sorgente dell'amore pieno e santo, può dissetare ogni cuore assetato di amore. Veramente e sinceramente stiamo vicini e amiamo i nostri Pastori e padri spirituali per aiutarli ad essere sempre più idonei a comunicare con generosità l'amore di Gesù.


don_renzo_lavatoriDon RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.

Don Renzo Lavatori ha recentemente pubblicato un altro volume sull’angelologia: L' angelo, un fascio di luce sul mondo, La Fontana di Siloe, Torino, 2014 (cliccare sul link per ordinarlo)

Notizie più dettagliate sul Sito Ufficiale di Don Renzo Lavatori (cliccare sul link)

venerdì 2 ottobre 2015

Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2015

"Cari figli,

sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, per riempirvi con il mio amore, per invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace e non hanno amore. Loro cercano mio Figlio ma non sanno come e dove trovarLo. Mio Figlio apre loro le Sue braccia e voi aiutateli affinché vengano nelle Sue braccia. Figli miei, perciò dovete pregare per l’amore, dovete pregare molto, molto, per avere sempre più amore, perché l’amore vince la morte e fa in modo che la vita duri. Apostoli del mio amore, figli miei di cuore sincero e semplice, unitevi sempre più nella preghiera. Ma quanto siete lontani gli uni dagli altri! Incoraggiate gli uni e gli altri nella crescita spirituale, come anche io vi incoraggio. Io veglio su di voi e sono accanto a voi ogni qual volta pensate a me. Pregate per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio.”