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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 31 luglio 2013

Commento di Marija al messaggio da Medjugorje del 25 luglio 2013 - Festa di San Giacomo

"Cari figli! Con la gioia nel cuore vi invito tutti a vivere la vostra fede ed a testimoniarla col cuore e con l'esempio in ogni modo. Decidetevi figlioli di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni; nei vostri cuori ci sia la gioia e l'amore per la santità. Io, figlioli, vi amo e vi accompagno con la mia intercessione davanti all'Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Marija: Oggi a Medjugorje festeggiamo il patrono della parrocchia, San Giacomo. La notizia più importante è che la prossima settimana, dal 1° al 6 agosto, si svolgerà a Medjugorje il 24° Incontro internazionale dei Giovani con il titolo “La fede operante per mezzo dell’amore” e qui fervono i preparativi e lepreghiere per tutti i giovani che arriveranno. Questo grande incontro fu iniziato da Padre Slavko, certo ispirato dalla Madonna, Regina della pace, della quale era un figlio fedele. Preghiamo perché per tutti i giovani siano giorni di riflessione e di avvicinamento a Dio. L’anno scorso hanno partecipato circa 50.000 giovani provenienti da 70 nazioni. Mi ricordo il bellissimo applauso col quale è stato accolto l’anno scorso il piccolo gruppo di giovani provenienti dalla Cina… e due suorine africane che intendevano rappresentare davanti alla Madonna i giovani della loro terra… Col messaggio di oggi la Madonna ci invita tutti, quindi anche i giovani, a vivere e a testimoniare la nostra fede col cuore e con l’esempio come spinta verso la santità…

P. Livio: Il messaggio di oggi riassume in poche parole l’enciclica del Santo Padre sulla fede. Però fin dall’inizio la Madonna ha insistito sulla fede e ha detto di essere venuta per risvegliare la fede e poi mi pare che la Madonna stessa diceva con molto fervore il Credo; è vero?

Marija: E’ vero. Infatti qui a Medjugorje ogni sera, dopo la S. Messa, preghiamo il Credo e 7 Pater, Ave e Gloria. Questa è la preghiera che abbiamo fatto i primi giorni e la Madonna appariva dopo i 7 Padre Nostro. E poi, quando i comunisti ci hanno proibito di andare sulla collina delle apparizioni, la Madonna ci ha detto: “Andate nella chiesa, là sarete protetti”. E noi, come atto di ringraziamento alla Madonna, dopo la S. Messa abbiamo cominciato a pregare il Credo con i 7 Padre Nostro, Ave Maria e Gloria inginocchiati dietro l’altare. E si fa così ancora oggi come atto di ringraziamento alla Madonna.

P. Livio: Cosa pensi del Papa che ieri è andato al Santuario di Aparecida per consacrare il suo pontificato alla Madonna? Mi sembra che questo Papa sia uno strumento specialissimo della Madonna.

Marija: Io credo che è un uomo di Dio, perché ha questa semplicità di cui abbiamo bisogno. Infatti oggi l’uomo è complicato, è doppio, è falso, è consumistico. A volte sono così anche dei sacerdoti, anche uomini e donne consacrati. Tante volte non siamo completamente di Dio, ma siamo del mondo. La Madonna, anche attraverso questo Papa, vuole dirci: sì nel mondo, ma non del mondo! Dobbiamo essere di Dio! Il Papa ha detto alle suore: “Non siate zitelle, ma spose di Cristo”. Non abbiamo bisogno di sociologi, ma abbiamo bisogno di Dio. Abbiamo bisogno di donne e uomini di Dio, di madri e padri di Dio. Perché se abbiamo Dio, abbiamo tutto. Il pericolo di oggi è che abbiamo una cultura pagana, senza Dio…

Nonostante siano passati 32 anni, ogni giorno dopo l’apparizione ho nel cuore il desiderio del Paradiso e con questo desiderio potrei spaccare il mondo e vorrei gridare a tutti: “Dio è grande, Dio è amore, Dio è gioia!” A volte vediamo arrivare qui delle persone come sacchi vuoti, senza il gusto di vivere. Per costoro la Madonna ripete: “Ritornate a Dio! Ritornate alla santità!”… L’altro ieri è arrivato un gruppo: tutti avevano macchina fotografica, telefonino… quasi nessuno aveva il Rosario! Ho pensato: questo è il terreno che devo coltivare, devo mettere nel loro cuore quel desiderio di Dio che io ho nel cuore, quel desiderio di Paradiso che la Madonna ha messo dentro il mio cuore. Ho parlato loro dicendo che devono rendersi conto che sono sotto il manto della Madonna. Perché qua se non c’è la Madonna, non c’è niente. E grazie a Dio la Madonna c’è e anche stasera ci ha detto che ci ama, ci accompagna e intercede per noi davanti all’Altissimo.-

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

martedì 30 luglio 2013

Commento di Padre Livio al messaggio a Mariaja del 25 luglio 2013

"Cari figli, con la gioia nel cuore vi invito tutti a vivere la vostra fede ed a testimoniarla col cuore e con l'esempio in ogni modo. Decidetevi figlioli di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni; nei vostri cuori ci sia la gioia e l'amore per la santità. Io, figlioli, vi amo e vi accompagno con la mia intercessione davanti all'Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 luglio
Questo messaggio della Madonna è diviso in tre parti.
Vorrei far osservare che il messaggio del mese di luglio ha il medesimo inizio del messaggio del mese di giugno. Anche nel mese di giugno la Madonna ha esordito dicendo: “Con la gioia nel cuore”.
La Madonna ha sempre la pace, sempre la gioia, però non di rado esprime anche le Sue lacrime e il Suo dolore a causa dei nostri comportamenti, a causa dei Suoi figli che si perdono nel peccato e nel male. Forse quest'inizio: “Con la gioia nel cuore” è motivo d'incoraggiamento per noi, nel senso che forse la Madonna trova qualche motivo di contentezza anche nella nostra corrispondenza, ce lo auguriamo, cari amici!
Dopo la Madonna fa un chiaro riferimento, come altre volte, all'Anno della Fede e in particolare all'Enciclica del Papa sulla Fede che è uscita qualche settimana fa, mettendo in luce che la Fede è certamente il primo messaggio dell'Apparizione della Regina della Pace.
Fin dall'inizio la Madonna aveva detto che era venuta per risvegliare la Fede e, rivolgendosi ai sacerdoti, fin dai primi giorni, aveva detto che il loro compito era quello di proteggere la Fede del popolo.
Più volte ha esortato ad avere una grande Fede, fin dall'inizio la Madonna con i veggenti pregava il Credo e lo faceva con un fervore incredibile; ha anche detto che il Credo e il Santo Rosario sono le preghiere che ama di più. La Madonna per tempo ha voluto rispondere a quella crisi di Fede che in questi trent'anni si è abbattuta specialmente sull'occidente, portando a forme di apostasia, di dimenticanza di Dio, di neo-paganesimo, cioè a una visione della vita che nasce e si conclude in questo mondo, per cui anche nei nostri paesi che sono di antica evangelizzazione c'è moltissima gente che non crede, per la quale non c'è né anima immortale, né Dio, né eternità.
Già la Sua presenza, il fatto di apparire, il fatto di essere presente in mezzo a noi per così tanto tempo rafforza molto la nostra Fede perché è chiaro che se la Madonna appare vuol dire che l'aldilà c'è! Se la Madonna appare, vuol dire che la Vita Eterna c'è! Se la Madonna appare, vuol dire che il Paradiso c'è! Se la Madonna appare, vuol dire che Dio c'è! Se la Madonna appare, vuol dire che il Cristianesimo è l'unica religione vera!
La Madonna ci invita a combattere questo errore, questo pregiudizio, questa affermazione falsa che oggi molti cristiani fanno: “io credo, ma non pratico”, la Madonna non ci invita a credere, ci invita a vivere la Fede! Se non è vissuta, la Fede si spegne. Per cui richiamo quell'espressione falsa che si sente dire tante volte, “io credo, ma non pratico, sono un credente, ma non un praticante!” È come dire: “io ho la macchina, ma non ho bisogno della benzina”, sono osservazioni di comodo.
Per questo la Madonna ci dice: “Vi invito tutti a vivere la Fede”, perché se non la viviamo, siamo come rami secchi, come tralci secchi staccati dalla vite che non producono frutti. Non solo la Madonna ci invita a vivere la Fede, ma ci invita a diffonderla. In che modo?
“A diffonderla col cuore”, cioè vivendola dentro con amore.
Diffondere la Fede col cuore significa diffondere la Fede con amore!
La Madonna sintetizza in due parole, testimoniare la Fede col cuore, due o tre pagine bellissime dell'Enciclica “LUMEN FIDEI”, dove appunto Papa Benedetto, (l'Enciclica è di Papa Francesco, a cui Papa Benedetto ha lasciato questa bella eredità), ha scritto queste pagine e dice: “non è possibile credere, non è possibile la Fede senza l'amore”.
Perché, dice il Papa, la Fede va sempre con l'amore.
Noi crediamo a un Amore, crediamo a Dio che è Amore, quell'Amore che si è riversato su di noi attraverso l'invio del Figlio, la Sua morte in Croce, la redenzione, la santificazione, l'effusione dello Spirito Santo.
Quindi noi crediamo a un Grande Amore e perciò la Fede si può testimoniare soltanto con l'amore, col cuore!
Quindi la Fede e l’Amore vanno sempre insieme!
Poi la Madonna ci dice: con l'esempiosi evangelizza, vivendo, testimoniando col cuore e dando l'esempio “in ogni modo”.
In tutte le circostanze della vita e della giornata, noi dobbiamo essere coerenti con la nostra Fede cristiana, in modo tale che non dalle parole, ma da come ci comportiamo, da come giudichiamo, da come agiamo, da come facciamo le nostre scelte, da questo si vede che noi siamo credenti.
Nella seconda parte del messaggio la Madonna ci dice che la Fede per essere viva e non essere morta deve essere vissuta in grazia di Dio.
Cioè se diciamo di credere, ma siamo nel peccato, la nostra Fede è morta, è una Fede intellettuale, non è entrata nel cuore, non forma la vita, è un abito esterno, non è sangue che scorre nelle nostre vene, non è pensiero, non è amore, non è decisione, non è vita interiore, per cui, dice la Madonna, se volete veramente che la Fede sia viva, se volete che la vostra testimonianza sia efficace, dovete decidere di tagliare ciò che è il nemico numero uno della Fede che è il peccato, perché il peccato è tenebra, è accecamento, è veleno.
“Decidetevi figlioli di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni”, è una decisione che è dolorosa, che è costosa, che ha bisogno della grazia, che ha bisogno di tanta buona volontà, ma bisogna fare questo, perché, se non si tagliano i legami col peccato, non si arriva mai a credere veramente. Sapete perché molte persone non credono? Perché sono nel peccato! Dicono che Dio non c'è, che l'Eternità non c'è, che l'inferno non c'è, perché non vogliono cambiare vita!
Quindi finché uno non decide di cambiare vita, di tagliare i legami col peccato, col male, di spezzare le catene di satana, non riesce a entrare nella luce della Fede! Perciò la Madonna ci dice: rimboccatevi le maniche, mettetevi in ginocchio, chiedete la grazia e “decidete figlioli” la conversione, “decidetevi di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni”. E allora cosa succede? Succede che a quel punto, siccome la Fede è viva, tagliati i legami col male, dentro sgorga la sorgente della gioia e dell'amore e il desiderio della santità.
Cos'è il desiderio della santità? Innanzitutto è lo schifo del peccato, cioè io vedo la mia vita nel male e nel peccato e mi faccio schifo, vedo la mia miseria.
La vita nel peccato è un orrore e non la devo giustificare, non posso giustificarla né in me, né negli altri, né nella società. È falso pietismo e falsa bontà giustificare il peccato. Noi dobbiamo essere molto decisi in questo e cioè noi dobbiamo, senza paura, da una parte avere misericordia per i peccatori, ma dall'altra denunciare il peccato, perché il peccato toglie dai cuori la gioia e l'amore, ci avvelena, avvelena la vita, ci fa vivere nella tristezza, nello scoraggiamento, nel disarmo, nello sbando, nell'angoscia e nella paura della morte, perché vediamo che il tempo passa. Questa è la vita senza la Fede!
Se uno non decide di convertirsi, di cambiar vita, non crederà mai!
Molte volte alla radice dell'incredulità c'è la vita disordinata, c'è una vita immorale alla radice dell'incredulità e se non tagli col peccato, se non decidi di star lontano dal peccato e dalle tentazioni, la Fede muore!
Però, e siamo alla terza parte del messaggio, questa decisione costa, non ce la facciamo da soli, abbiamo bisogno dell'aiuto della Grazia. Per questo la Madonna ci dice: “Io, figlioli, vi amo e vi accompagno con la mia intercessione davanti all'Altissimo”, La Madonna ci prende per mano, ci conduce, ci rialza quando cadiamo, chiede le grazie per noi.
Se siamo fedeli, la Madonna ci ottiene sempre le grazie, se siamo fedeli la Madonna vince sempre, ricordatevelo!
Coraggio! La Madre ci tiene che arriviamo alla meta della santità e vuole che questo desiderio di santità si affermi nei nostri cuori, diventi un progetto di vita e Lei ci accompagna in questo cammino.
PreghiamoLa, perché Lei stessa ci rivesta della Sua Santità, bellezza e grazia per essere a Sua immagine. Questo messaggio, cari amici, vi dico la verità, riflette ciò che di più bello c'è nell'Enciclica del Papa.
Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

APPARIZIONE A MIRJANA DEL 2 AGOSTO IN DIRETTA LIVE STREAMING SU INTERNET


E’ prevista la diretta in streaming Venerdì 2 Agosto sul sito

http://www.marytv.tv/

L’orario di inizio dello streaming di solito è per le ore 8 , l’orario della Apparizione è per le 8,40 circa.

Lo streaming di solito termina verso le ore 9,30.

Vi conviene collegarvi per tempo se siete interessati per evitare difficoltà di accesso.

Questa segnalazione non ha uno scopo mediatico, ma solo per permettere a coloro che non hanno potuto partecipare a Medjugorje ad una apparizione di poter “vivere” – seppure virtualmente attraverso lo streaming – quei momenti;  per chi ha avuto la fortuna di viverli, sarà un “rivivere e ripensare” a quei momenti trascorsi nella preghiera e nell’intimità del proprio cuore.

Grazie a Vittorio della segnalazione.

giovedì 25 luglio 2013

Video Marja comunica il Messaggio del 25 luglio 2013 da Medjugorje

 

Grazie a Vittorio

Messaggio a Marija del 25 luglio 2013

"Cari figli! Con la gioia nel cuore vi invito tutti a vivere la vostra fede ed a testimoniarla col cuore e con l'esempio in ogni modo. Decidetevi figlioli di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni; nei vostri cuori ci sia la gioia e l'amore per la santità. Io, figlioli, vi amo e vi accompagno con la mia intercessione davanti all'Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

lunedì 22 luglio 2013

25 luglio 2013: Veglia di Preghiera nella Chiesa del SS. Salvatore in attesa del Messaggio da Medjugorje


02 Bologna, Chiesa di San Salvatore

Giovedì sera 25 luglio 2013, come ogni mese, nello spirito di Medjugorje e in unione a tutti i gruppi di preghiera di Bologna e tutta l'Italia, veglia di preghiera aperta a tutti alle ore 20,45 nella Chiesa del SS. Salvatore largo Cesare Battisti Bologna, in attesa del Messaggio da Medjugorje.
Questa volta – in coincidenza con la festa di San Giacomo il Maggiore patrono dei pellegrini e della Parrocchia di Medjugorje -
 la veglia di preghiera sarà guidata da padre SERAFINI TOGNETTI che presiederà la S. Messa, preceduta dal S. Rosario e seguita da una breve Adorazione del Santissimo Sacramento.
L'orario di inizio è per le 8:45 ed il termine è previsto per le 22:40 circa.

Siete attesi numerosi per rendere omaggio e ringraziare tutti insieme la Madonna ed il Signore che permette le Apparizioni di Medjugorje a noi tanto care.

 
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Con l’occasione ricordo anche gli altri appuntamenti del Gruppo di Preghiera Regina della Pace:
  • Giovedì 25 luglio 2013: NON si terrà la consueta Veglia di Preghiera  setti-manale alle ore 20:30  presso la Chiesina  di  Padre Marella in Via del Lavoro, 13 a Bologna, in quanto sostituita dalla Veglia in San Salvatore.
  • Sabato 27 luglio 2013: consueto pellegrinaggio mensile al Santuario della Madonna di S. Luca con partenza dal Meloncello alle ore 08:10: preghiera delle prime tre parti del S. Rosario salendo a piedi al Santuario, S. Messa alle ore 09:30 e quindi discesa pregando l’ultima parte del S. Rosario.
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domenica 21 luglio 2013

La Messa sia per voi il regalo della giornata, "Non sia per voi un’abitudine, ma vita"

 

Messaggio del 30 marzo 1984

(Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Bambini miei! Desidero che la santa messa sia per voi il regalo della giornata. Aspettatela, desiderate che essa cominci perché Gesù stesso si dà a voi durante la messa. Anelate dunque a quel momento in cui voi siete purificati. Pregate molto perché lo Spirito Santo rinnovi la vostra parrocchia. Se la gente assiste alla messa tiepidamente, ritorna a casa fredda e con il cuore vuoto.


Messaggio del 25 gennaio 1998

Cari figli, oggi vi invito tutti di nuovo alla preghiera. Solo con la preghiera, cari figli, il vostro cuore cambierà e diventerà migliore e più sensibile alla parola di Dio. Figlioli, non permettete che Satana vi trascini e faccia di voi quello che vuole. Io vi invito a diventare responsabili e decisi e a consacrare a Dio ogni giorno, nella preghiera. La santa Messa non sia per voi un'abitudine, ma vita; vivendo ogni giorno la santa Messa voi sentirete il bisogno della santità e crescerete nella santità. Io vi sono vicina e intercedo presso Dio per ognuno di voi, affinché vi dia la forza per cambiare il vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Messaggio del 7 novembre 1983

(Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Non confessatevi per abitudine, per rimanere come prima, senza alcun cambiamento. No, così non va bene. La confessione deve dare un impulso alla vostra vita, alla vostra fede. Deve stimolarvi ad avvicinarvi a Gesù. Se per voi la confessione non significa questo, in verità vi convertirete molto difficilmente.


Messaggio del 4 dicembre 1983

(Messaggio straordinario)

Pregate! Pregate! La preghiera deve costituire per voi non una semplice abitudine ma una fonte di felicità. Dovete veramente vivere di preghiera!



La Madonna ci invita alla Santa Messa e dice "Non sia per voi un’abitudine, ma vita". Sulla Messa la Madonna ha parlato in diversi messaggi: ci ha invitato a celebrare la Messa con il cuore, ad andare alla Messa quanto più possibile e ha detto, anni fa, che la Messa sia la nostra vita.

E’ bene ricordarci che una volta ha detto ai veggenti: "Se doveste scegliere tra l’apparizione, vedere Me, e la Messa scegliete la Messa, perché nella Messa incontrate Mio Figlio". Quanto ci dice la Madonna, io credo valga soprattutto per noi che andiamo alla Messa, che partecipiamo alla Messa tutte le domeniche e forse anche più spesso; che non diventi abitudine, ma la nostra vita. L’abitudine è un pericolo; se diventa un’abitudine non potremo scoprire questo grande, immenso amore che incontriamo nella Messa: lo stesso Gesù, Dio. Se la nostra vita deve diventare come la Messa, dobbiamo ricordarne i momenti: all’inizio chiedere il perdono, la misericordia di Dio, poi ascoltare la Parola, poi Dio si offre a noi in Gesù; e alla fine diciamo: "Di una parola e la mia anima sarà guarita".

Allora se noi partecipiamo alla Messa, la nostra vita deve diventare la Messa per gli altri in senso un po’ largo. Per esempio, chi chiede perdono nella Messa al Signore, deve perdonare: "Perdonando nella famiglia o dove si trova continua la Messa". Dove uno da una testimonianza e parla di Dio agli altri, soprattutto nella famiglia, continua la Messa. Dove uno fa qualche cosa di bene o si offre per gli altri, continua la Messa. Dove uno dice una parola di consolazione, una parola ai tristi, ai disperati, ecco che dice una parola che guarisce. Partecipando alla Messa, o diventiamo gente eucaristica, gente che si offre per gli altri, o nella Messa siamo i più grandi egoisti: vogliamo che Dio ci perdoni, che sia misericordioso, che ci parli, che si offra per noi, che ci guarisca e dopo noi non vogliamo continuare questo nella nostra vita.

Bisogna capire questo: la Messa è una grande provocazione per noi tutti: celebrandola con il cuore, noi siamo invitati a comportarci con gli altri come Gesù si comporta con noi. E così, dice la Madonna: "Vivendo ogni giorno la santa Messa, sentirete il bisogno della santità e crescerete nella santità". "Crescere nella santità" significa essere guarito dalle conseguenze del peccato e capaci quindi di crescere nell’amore, nella pace, nella gioia, nella speranza, in tutti questi valori positivi, in tutte queste virtù. Allora la Messa deve diventare la nostra vita e nella Messa potremo deciderci a crescere nella santità.

Padre Slavko Barbaric

Fonte: IdM

venerdì 19 luglio 2013

“Il nuovo ritmo”

IL NUOVO RITMO

(P.Slavko Barbaric OFM-Adorate col cuore mio figlio)

L’uomo è un essere che pone delle domande, esige risposte e cerca il senso in tutto ciò che fa. Così è anche con la preghiera. Perché e per chi pregare? Sono le prime domande di ogni credente. La risposta esatta arriverà quando comincia a pregare, quando sperimenterà i frutti della preghiera e la bellezza di stare con Dio. Il primo frutto della preghiera è la pace interiore che non ci abbandona mai né quando stiamo bene né quando soffriamo. Questa pace, come una bilancia interiore, custodisce il nostro equilibrio psicologico, morale e psichico, non permette che crolliamo mentre soffriamo né che il nostro cuore si inorgoglisca quando stiamo bene. Questa pace ci dà la forza di rimanere con i piedi per terra e con lo sguardo rivolto al cielo. Questa pace interiore crea un nuovo ritmo della nostra anima, del nostro cuore e di tutto il nostro essere.

Ci sono molte cose e molte situazioni che tolgono l’uomo dal suo ritmo naturale, dalla sua pace. Quando si perde ritmo, quando si perde la pace, allora si perde anche l’equilibrio esistenziale e presto ci si trova su una strada impervia e sbagliata. Il nostro nervosismo, la rabbia, l’ira, la bestemmia, l’alcoolismo, la droga, i litigi, le insoddisfazioni, le mormorazioni, le insicurezze, le paure, le angosce, l’insonnia …, sono solo alcuni segni che dimostrano che abbiamo perso il ritmo naturale e la pace interiore, quella pace che ci rende capaci di incontrarci con Dio, con gli altri e con noi stessi... Per entrare in questo ritmo naturale bisogna trovare il tempo e spazio per la preghiera. Oggi bisogna pregare di più perché i pericoli e le situazioni che ci potrebbero distogliere dal nostro ritmo naturale sono più numerose di prima. I credenti che pregano superficialmente e in fretta non entrano in questo nuovo ritmo e non possono cambiare nulla nella loro vita. Perciò anche tra i credenti ci sono degli alcoolizzati, dei tossicodipendenti, dei viziati. Solo la preghiera profonda, sincera, può raggiungere il cuore del Padre, e quindi guarirci e salvarci.

La società consumistica e materialista come è quei nostra, crea dei dipendenti: l’uomo d’oggi ha sempre nuovi bisogni, e per sopravvivere cerca di soddisfare ogni suo desiderio, ogni suo bisogno, e non si accorge che così facendo sprofonda sempre più nell’infelicità e nell’apatia e nel non-senso. Se non ritorna Dio, a se stesso, agli altri e alla natura, l’uomo si perderà Ogni bambino nei primi mesi della sua vita dorme anche fino a 20 ore al giorno. Dorme perché vive in pace con se stesso, con Dio e con gli altri. Se bambino perde il sonno, vuoi dire che ha perso la pace. La pace è la condizione “sine qua non” della sua crescita e della sua maturazione. Le inquietudini e agitazioni sono l’inizio della distruzione e della morte.

Caro amico, desidero che la tua preghiera sia vera e profonda; questa preghiera ti introdurrà nel nuovo ritmo in cui niente e nessuno potrà mai allontanarti Dio, da te stesso e dagli altri. Camminando in questo ritmo avrai sempre la pace interiore e la gioia profonda, nonostante le contrarietà della vita quotidiana.
Alla fine ascolta le parole della Regina della pace la Sua preghiera si realizzi nella tua vita:

Cari figli! Oggi gioisco con voi e prego con voi per la pace. Pace nei vostri cuori, pace nelle vostre famiglie, pace nei vostri desideri, pace in tutto il mondo. Il Re delle pace, oggi, vi benedica e vi dia la pace. Io vi benedico e porto ognuno di voi nel mio cuore. Grazie per aver risposto a mia chiamata.” (25-12-1994).

mercoledì 17 luglio 2013

La preghiera del cuore (catechesi di Fra Marinko Šakota. Medjugorje 25 giugno 2013

 

“Medjugorje come luogo sull’altra sponda del Giordano, dove io pongo la domanda: “che cosa devo io cambiare?”

Carissimi amici, vi saluto tutti!

Dopo il veggente Ivan, desidero parlarvi della scuola della Madonna. Ciò che la Madonna vuole è che noi entriamo nella scuola di Maria. In questa scuola vi sono i luoghi particolari per fare esercizio. La scuola della Madonna non è la teoria: è la prassi! E’ la Chiesa parrocchiale, è il Krizevac, il monte della Croce, e la collina delle apparizioni. In questi luoghi si prega. Sulla collina delle apparizioni preghiamo il Rosario. Saliamo dalla stazione alla stazione. Lo stesso sul monte della Croce: di stazione in stazione preghiamo la Via Crucis. Ci allontaniamo da questa valle e dalla nostra quotidianità e ci avviciniamo a Gesù. Qui nella chiesa preghiamo durante la liturgia serale: preghiamo il Rosario, celebriamo la Santa Messa, e dopo la Messa preghiamo per la guarigione dell’anima e del corpo, i Misteri Gloriosi del Rosario, l’Adorazione Eucaristica, la Venerazione della Santa Croce.
La Madonna ci invita al digiuno.
Oggi è Mercoledì: ci invita a digiunare il Mercoledì e il Venerdì, digiunare a pane e acqua.
La lezione particolare nella scuola della Madonna è la preghiera col cuore.
La Madonna desidera che facciamo col cuore tutto ciò che ho elencato prima. La Madonna ci dice che la preghiera col cuore si impara.
La Madonna desidera insegnarci a pregare col cuore.

Come si impara a pregare col cuore?
Adesso vi dico alcuni passi.

1- La prima cosa della preghiera col cuore è ringraziare: ringraziare per tutto ciò che esiste. La Madonna stessa ringrazia noi in ogni Messaggio:” Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Se desiderate imparare a pregare col cuore, allora ringraziate: ringraziate per tutto il creato, ringraziate per la vita, per questa giornata, per il vento che sentite, per il sole, per i fiori, per tutte le persone. E allora sentirete come il vostro cuore comincia ad aprirsi, come si sveglia la gioia dentro di voi. Adesso cominciamo subito a fare questo esercizio. Ringrazia nel tuo cuore e vivi questo ringraziamento come una nuova riscoperta: quando tu ringrazi riscopri le cose nuove. Ti meravigli? Ammiri? E dentro di te rinasce la gioia. “Gesù, grazie! Grazie, Gesù: ti ringrazio!” Per che cosa? Ringrazia (pausa…).

2- Il secondo passo importante della preghiera col cuore è ripetere invocazioni brevi. La Madonna dice: “Ripetete le preghiere brevi!” La preghiera delle invocazioni delle preghiere brevi è il Santo Rosario, le Litanie, ma ripetete anche altre invocazioni. Ad esempio: “Gesù, ti amo!” oppure: “Grazie, Gesù! Gesù, confido in te!” oppure: “Signore mio e Dio mio! Mio Dio e mio tutto!”
Adesso fate attenzione: nella preghiera col cuore avete una cosa importante: avete le parole e avete lo stato. Le parole sono per esempio: “Gesù, ti ringrazio!” E avete lo stato d’animo che si chiama “ringraziamento”, la gratitudine. Nella Bibbia leggiamo le parole: “Questo popolo mi venera con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.” “Mi onora e mi venera con le labbra” significa con le parole. “Gesù, ti ringrazio!” sono le parole, e la méta della preghiera non sono le parole: Dio non vuole le nostre parole, ma vuole il nostro cuore. Adesso cercate di diventare coscienti: che cosa significa questo stato d’animo? La gratitudine! Sentite adesso dentro di voi la gratitudine? Puoi tu dire: “Grazie, Signore.” Senza sentire la gratitudine? Puoi tu pronunziare la parole: “Gesù, io credo in te” senza che questo sia il tuo stato d’animo? Pensate adesso a una persona verso la quale provate tanta gratitudine e desiderate esprimere la gratitudine a questa persona, ma senza le parole, senza i gesti chiamata.” Se desiderate imparare a pregare col cuore, allora ringraziate: ringraziate per tutto il creato, ringraziate per la vita, per questa giornata, per il vento che sentite, per il sole, per i fiori, per tutte le persone. E allora sentirete come il vostro cuore comincia ad aprirsi, come si sveglia la gioia dentro di voi. Adesso cominciamo subito a fare questo esercizio. Ringrazia nel tuo cuore e vivi questo ringraziamento come una nuova riscoperta: quando tu ringrazi riscopri le cose nuove. Ti meravigli? Ammiri? E dentro di te rinasce la gioia. “Gesù, grazie! Grazie, Gesù: ti ringrazio!” Per che cosa? Ringrazia (pausa…).
La gratitudine! Sentite adesso dentro di voi la gratitudine? Puoi tu dire: “Grazie, Signore.” Senza sentire la gratitudine? Puoi tu pronunziare la parole: “Gesù, io credo in te” senza che questo sia il tuo stato d’animo? Pensate adesso a una persona verso la quale provate tanta gratitudine e desiderate esprimere la gratitudine a questa persona, ma senza le parole, senza i gesti delle vostre mani, soltanto con il vostro volto: provate a farlo adesso. Provate a esprimere adesso la gratitudine alla persona che apprezzate tanto, alla quale volete tanto bene: esprimetelo con il volto, con gli occhi (Pausa…). Dentro di te c’è la gratitudine e desideri esprimere questa gratitudine, e tu senti questa gratitudine dentro di te. Questo è lo stato d’animo! E in questo stato noi dobbiamo pregare! E questo significa “pregare col cuore”: con gratitudine, con amore, con la fiducia nel Signore, con un abbandono totale. In questa preghiera le parole sono semplicemente un aiuto, un aiuto che ti aiuta a ringraziare, un aiuto perché dentro di te ci sia la fiducia nel Signore. E pensate adesso se in questo d’animo celebrate la S. Messa: dentro di te c’è la gratitudine, la fiducia nel Signore, abbandono al Signore, e in questo stato tu partecipi alla celebrazione eucaristica, in questo stato tu preghi il Rosario, in questo stato tu incontri le persone, in questo stato di fiducia, di gratitudine tu esegui il tuo lavoro. Adesso facciamo questo esercizio! Dal profondo del tuo cuore ripeti le parole: “Ti ringrazio, Gesù! Ti ringrazio, Gesù!”. Prova a sperimentare adesso come queste parole: “Grazie, Gesù!” sorgono dal profondo del tuo essere. Apri le tue braccia e le tua mani: ti aiuteranno a sentire meglio questa gratitudine! (Pausa...). Adesso, dal profondo del tuo essere, ripeti le parole: “Gesù, ti amo!” (Pausa…). Dal profondo del tuo essere sorgano le parole: “Gesù, confido in te!” (Pausa…). Pronuncia semplicemente dentro di te la parola: “Gesù!” Ripeti la parola: “Gesù! Geee-sù!”. Metti in questa parola “Gesù” la tua gratitudine. Metti in questa parola: “Gesù!” la fiducia in Lui, l’amore, l’abbandono.. “Geee-sù!” (Pausa…).
Abbiamo fatto questi esercizi in modo breve, ma in genere prendete più tempo per questo. Quando impari queste preghiere, potrai dirle mentre aspetti il pullman, mentre fai la fila davanti a un ufficio, quando cammini nella natura, quando sei seduto nella natura... e sentirai come il tuo cuore prega, sentirai che il tuo cuore ringrazia, che il tuo cuore si abbandona a Gesù. Sentirai una fiducia profonda nel tuo cuore, la fiducia in Gesù e, come tale, tu cammini nella tua vita, con la fiducia profonda in Lui. E allora proverai la gioia e la pace.

3- Un esercizio importante della preghiera col cuore è essere svegli. Spesso invece siamo assenti nei pensieri: non sei presente qui ma altrove. In questo momento non sei presente qui, ma sei nel passato o nel futuro. Sei in una specie di sogno, nei pensieri, nei problemi, nelle paure, e non vivi adesso, non vivi qui. La preghiera col cuore significa “vivere adesso”, vivere qui proprio in questo luogo. La preghiera col cuore è vivere come Maria, la sorella di Marta: lasciare tutto, lasciare Marta, lasciare le attività, lasciare i pensieri e risvegliarsi! Essere come Maria. Per me adesso è importante solo Gesù. Per me è importante soltanto questo momento: guardo Gesù e lo ascolto. Perciò, se volete imparare a pregare col cuore, dovete imparare a guardare e ad ascoltare. Proviamo adesso. Ascoltiamo! Ascoltiamo tutti i suoni. Sentite gli uccelli? (Pausa… mentre si sentono gli uccelli cinguettare...). Imparate ad ascoltare intensamente. (Pausa...). Ascoltate tutti i suoni. Nella preghiera col cuore la concentrazione non va bene! Ma attenzione: se siamo concentrati siamo concentrati a un momento solo, escludendo gli altri, altri aspetti ci disturbano: per noi va molto meglio l’attenzione! Ascoltate tutti i suoni! Sentite il vento? (Pausa... si vedono gli alberi mossi dal vento). Nella preghiera col cuore desideriamo imparare a guardare, per esempio i fiori. La Madonna spesso parla dei fiori. Quando incominci a osservare i fiori, tu comincerai a meravigliarti. Quando incomincia a guardare la natura, gli alberi e tutto il resto, si risveglierà in te la gioia di San Francesco. Gesù dice: “Guardate gli uccelli, guardate i gigli.” Guarda! Adesso incontriamo una difficoltà: mentre ascolti e osservi, sorgono i pensieri dentro di te e cominci ad essere assente. E allora non senti più e non vedi più. Dobbiamo risvegliarci. Questa è la posizione interiore nell’Adorazione. Il Parroco di Ars, San Giovanni Maria Vianney, dice che cosa è per lui l’adorazione eucaristica: “Io guardo Gesù e Gesù guarda me.”, come Maria, la sorella di Marta: sono diventato completamente occhio e orecchio, guardo ed ascolto, e mi risveglio. Quando mi assento, ritorno a me stesso. Guardo ed ascolto, con la fiducia, con l’amore nel mio cuore, con la gratitudine nel cuore. E in questo stato d’animo tu preghi.

4- E alla fine un altro elemento importante nella preghiera col cuore è come dice la Madonna: “lavorate nei vostri cuori come lavorate nei campi.” Se tu non lavori nel tuo cuore, tu non crescerai nella preghiera col cuore. L’inizio del lavoro sul proprio cuore è vedere se stesso. Nella preghiera col cuore dobbiamo avere la posizione interiore come la aveva il pubblicano nel tempio: lui vede se stesso, lui riconosce le sue debolezze e i suoi peccati e proprio lì inizia il suo cambiamento. Ecco perché la Madonna ci invita a pregare col cuore. Perché io posso pregare anche come pregava quel fariseo nel tempio: lui non vede se stesso e rimane cieco! Questo significa che lui non cambia: rimane uguale, convinto di essere buono, convinto di essere buono anche davanti a Dio e che gli altri non sono buoni. Il fariseo dice: “Grazie, Signore, perché non sono come quei peccatori!” Se tu preghi così, non preghi col cuore. Proprio per questo dobbiamo vedere noi stessi, dobbiamo sempre riesaminare noi stessi: dobbiamo porre delle domande a noi stessi e forse io non vedo bene. Forse quell’uomo lì non è cattivo: io credo che lui sia cattivo, ma io forse non vedo tutto, forse io vedo soltanto i suoi aspetti negativi e forse lui ha anche aspetti positivi, buoni. Io credo di essere giusto nei confronti della mia famiglia, verso i miei vicini di casa, ma forse io non sono buono verso mia moglie, verso mio marito: forse dentro di me esiste una mancanza d’amore... forse devo cambiare qualcosa.
Quando la gente veniva a Giovanni il Battista dall’altra parte del Giordano, pongono le domande: “Che cosa dobbiamo cambiare?” Medjugorje è quel luogo sull’altra parte del Giordano. Proprio per questo la Madonna è apparsa nel giorno di Giovanni il Battista. Il primo giorno della sua venuta Lei ha lasciato già il programma delle sue apparizioni e della sua venuta: Medjugorje come luogo sull’altra sponda del Giordano, dove io pongo la domanda: “che cosa devo io cambiare?”! Che cosa devo cambiare io? non gli altri! Io desidero cambiare me stesso e non voglio cambiare gli altri. Gesù dice: “Guarda prima quello che è nella tua interiorità: forse dentro di te c’è qualche trave, e noi vogliamo sempre cambiare gli altri. Prima voglio togliere la pagliuzza dell’occhio dell’altro e Gesù dice: “Non si fa così! Prima di tutto cambia te stesso!” Verifica il tuo stato d’animo. Forse dentro di te esiste l’invidia, la gelosia,… forse qualche persona non ti piace, forse manchi nell’amore verso i membri della tua famiglia, forse vedi soltanto aspetti negativi negli altri: riconoscilo e vedi te stesso! E’ proprio lí che inizia il cambiamento!


Carissimi amici, adesso vi auguro proprio questo cambiamento: cambiamento di te, di voi. E proprio per questo vi ringrazio per la pazienza, e ti auguro di sperimentare il cambiamento di te stesso. Quando sperimenterai il cambiamento di te stesso, quando sperimenterai che il tuo modo di pensare è cambiato, il tuo modo di vedere, il tuo modo di sentire, quando sentirai nel tuo cuore l’amore, vedrai come tutto il resto è cambiato! Vedrai che la gente è cambiata e che sono diventati tutti più belli di prima! Vedrai che il mondo è cambiato! Vedrai e sentirai la bellezza delle creature! E’ ciò che la Madonna desidera: il tuo cambiamento! Quando cambi tu, cambierà tutto!
Grazie!”

 

Fonte: IdM

sabato 13 luglio 2013

Quando ritorni a casa (di Padre Slavko)

Pellegrinaggio a Medjugorje: 29 giugno / 3 luglio 2013 - Gruppo di Preghiera "Regina della Pace"-Bologna

 

Slideshow di foto del Pellegrinaggio del Gruppo di Preghiera “Regina della Pace” di Bologna, svoltosi a Medjugorje dal 29 giugno al 3 luglio 2013.

 

(cliccando sullo slideshow si aprirà una pagina web ove – a pieno schermo - è possibile visionare l’intero album, per singola foto o slideshow a pieno schermo)

Filmato del Pellegrinaggio

 

 

Due momenti della preghiera serale di quei giorni (trascrizione da IdM); il canto era il seguente:

 

 

Preghiera di guarigione dell’anima e del corpo del 29 Giugno 2013


prega Fra Slaven Brekalo

Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...


All’inizio di questa preghiera, la cosa più importante è che tu trovi la pace e che tutti i tuoi pensieri siano indirizzati verso il Signore. Lascia tutto dietro di te, tutto quello che hai vissuto oggi, tutto quello per il quale sei venuto qua, che hai portato con te: lascia da parte tutto questo adesso. Cerca di concentrarti adesso su Gesù. Gesù ha detto: “Dove sono due
o più riuniti nel mio Nome anch’io sono con loro.” Il Signore adesso è qua per te e con te! Cerca adesso di capire che tipo di immagine tu hai di Dio, come vivi Gesù. Vedi che Gesù ha cura di te, Gesù è morto per te ed è pronto a farlo di nuovo: nella sua Croce c’è tutto il suo Amore per te. Presenta tutti i momenti di incredulità e di dubbio, quando hai pensato che Dio non ti ascolta, che Dio è lontano e che forse Dio ti ha abbandonato. Offri adesso a Gesù tutti questi momenti. Gesù è quello che ti è vicino! Lui ci ha creato e ci ha (visibilmente) lasciato, ma è sempre con noi! Hai paura davanti a Dio? Cerca di capire che questo non viene da Dio, ma dalle cattive interpretazioni della gente, ma non è tuo pensiero, questo non appartiene a te. Gesù è il Dio misericordioso che ti ama e che ti vuole bene.
Adesso domandati: come è il tuo rapporto con Dio? Di amicizia o hai un altro tipo di rapporto? Molto vicino o molto lontano, caldo o freddo? Domandati se tu hai incontrato Gesù, se tu l’hai toccato, incontrato, così come incontri i tuoi amici. Lo conosci? Ti riconosci nella figura di Pietro che dice: “Io non conosco questo uomo”? Per questo offri adesso al Signore ogni indifferenza, negligenza, pigrizia, dubbio e incredulità, tutto quello che ti porta via da Dio. Prega che Dio ti guarisca, guarisca il tuo rapporto con Lui e che questo rapporto sia costruito su fondamenta sane.


Canto:
Hvala, Criste... Thankyou, Jesus... + Alleluia...


Adesso cerca di guardare il tuo cuore. Devi vederti in verità. Cerca di vedere tutto quello che ti dà fastidio, non accetti in te, che rifiuti in te... forse è una cosa banale: il tuo aspetto fisico, che non puoi vederti allo specchio, nel suo complesso, o in qualche parte del tuo corpo, del quali ti vergogni. Forse è il modo con cui parli, forse ti vergogni da dove vieni, forse ti vergogni perché non hai finito le scuole all’università, forse non accetti il lavoro che stai facendo, forse ti vergogni della tua famiglia, forse hai un complesso che ti limita e che ti frena. Chiedi al Signore che ti liberi! Forse hai una colpa, forse ti vergogni del tuo passato che era sbagliato. Lascia tutto adesso e guardati con gli occhi di
Gesù, come Gesù guarda tutto questo. Lui ti libera e cerca di guarirti. Offri al Signore tutto quello che di pesante e amaro hai fatto nella tua vita, offri al Signore tutti i rapporti umani che hai con gli altri. Offri al Signore tutte le situazioni nelle quali ti senti incapace e senza forza. Il Signore opera un cambiamento. Offri al Signore la tua fede, affinché si veda come Egli opera nella tua vita, non con le tue forze, ma con quella di Dio. Prega Gesù di aver fiducia nella sua Provvidenza. Chiedi al Signore che
tu continui a credere. Dio è sempre con te!

Canto: Grazie, Gesù... + Alleluia...

Kyrie eleison...

Benedizione con il crocifisso.

Canto: Ave, ave, ave, Maria! Ave, ave, ave, Maria!


Preghiera di guarigione dell’anima e del corpo del 30 Giugno 2013


prega Fra Marinko Šakota

Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...


Gesú desidera guarirti: apriti a Lui! Verifica adesso il tuo stato d’animo, la tua fede, esamina la tua fede: come è la tua fede? Tu credi che Gesù è con noi? Lui dice: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo.” Allora tu credi a Lui? L’Angelo Gabriele disse a Maria: “A Dio nulla è impossibile.” Tu credi che a Dio nulla è impossibile? Gesù ci porta la Buona Novella: “Uomo, Dio ti ama! Dio ti perdona! Dio non ha rinunciato a te!” Tu lo credi? Rispondilo col cuore: “Gesù, io credo a te!” Rispondi col cuore: “Gesù, io credo che tu sei qui presente! Gesù, io credo che a te nulla è impossibile! Io credo che tu mi ami! Gesù, io credo di essere una creatura amata da Dio! Gesù, io credo che tu mi perdoni! Gesù, io credo! Gesù, confido in te!” Dal profondo del tuo essere possano sorgere queste parole: “Gesù, confido in te!

Canto: Hvala Criste... + Alleluia...

Esamina adesso il tuo modo di vedere, di pensare, di sentire: come guardi alle altre persone? Vedi in loro i loro lati negativi? Vedi i lati positivi? Guardi le cose che ti circondano? Se vedi soltanto ciò che ti manca, se vedi soltanto i problemi, forse non vedi tutta la bellezza che ti circonda. Adesso di’: “Grazie, grazie, Gesù! Gesù, grazie per tutti gli uomini, per i membri della mia famiglia! Grazie per le persone che non mi piacciono, per le persone che non sopporto! Grazie, Gesù, perché io possa vedere i lati positivi in loro! Grazie, Gesù, per tutte le creature che sono intorno a me! Grazie per ogni fiore, per ogni uccello! Grazie per tutto quello che esiste, per tutto il creato! Grazie, Gesù! Sveglia dentro di me, Signore, il tuo senso di ammirazione!”

Canto: Thankyou, Jesus... + Kamsa, Jesu,,, + Alleluia...

Esamina adesso il tuo cuore. Ci sono forse sentimenti negativi verso qualcuno? In te forse vivono le ferite del passato: forse qualcuno ti ha ferito, soffri. Se adesso porti la sofferenza dentro di te, l’odio, la gelosia, l’invidia, l’ira, il nervosismo, prega adesso per l’Amore: l’Amore per la persona che non mi piace, alla quale non voglio bene: “Gesù, donami l’Amore per la persona che io non sopporto, per la persona con la quale non parlo, che non saluto. Donami Amore, Gesù! Donami l’Amore per i miei genitori, anche se sono morti. Donami l’Amore perché io possa perdonarli, perché il tuo Amore possa guarire la mia interiorità. Donami il farmaco dell’Amore!”

Canto: Grazie, Gesú... + Danke, Jesus... + Alleluia...

Adesso esamina il tuo rapporto verso la Croce. Forse porti qualche croce che si chiama forse la malattia, la sofferenza fisica. Accetti la tua croce? Prega adesso Gesù: “Dammi l’Amore per poter accettare la mia croce, perché io possa accettare e abbracciare la mia malattia. C’è qualcuno dei tuoi cari ammalato? Di’: “Gesù, donami l’Amore per poter accettare questa croce. Gesù, io adesso mi decido per questa croce: grazie per la croce! Se la tua Volontà è la mia guarigione fisica, ti preghiamo, Gesù, per tutti gli ammalati nel corpo: dona loro la guarigione fisica, se è la tua Volontà. Grazie, Gesù! Grazie per tutto!”

Dominus vobiscum.
Et cum spirito tuo.
Benedicat vos Omnipotens e Deus: Pater + et Filius et Spiritus Sanctus.
Amen.

Canto: Ave, ave, ave, Maria! Ave, ave, ave, Maria!


Preghiera di guarigione dell’anima e del corpo del 1° Luglio 2013

Canto: Alleluia, alleluia, alleluia...

“Signore Gesù, Figlio del Dio Vivente, nella fede stiamo davanti a te, ma ti preghiamo, nostro Dio e nostro Salvatore: Signore, guarisci la nostra fede, guarisci il nostro rapporto con te! Tu ci inviti ad essere la Luce, tu ci inviti a vivere il tuo Amore. La nostra vita è spesso segnata dalle tenebre, dall’ignoranza, dal peccato, camminiamo sulle vie sbagliate, spesso giriamo attorno a noi stessi e non conosciamo la vera Via. Ma tu sei l’unica Via,
Verità e Vita! Per te non ci sono le tenebre, le vie errate. Tu sei risposta alla domanda di ogni uomo: noi non possiamo essere luce senza la tua Luce. Tu sei il nostro Signore, tu sei Dio da Dio, Luce da Luce. Illumina, Signore, le nostre tenebre, aiuta la nostra fede! Aiutaci ad aprirci al tuo Spirito, perché la fede è soprattutto il tuo dono, e poi la nostra risposta: la risposta alla tua chiamata di Amore. Abbi pietà di noi, Signore!”


Canto:
Hvala, Criste... + Alleluia...


“Signore Gesù, fa’ che possiamo credere al tuo Amore nei Sacramenti! Fa’ che possiamo ritornare al Sacramento della Riconciliazione, nel quale tu ci guarisci, ci rialzi, nel quale tu riversi la tua Grazia e il tuo Amore. Guarisci le ferite del nostro peccato, rinnova il nostro volto, il nostro sguardo verso di te e verso il prossimo! Signore, aiutaci a credere nella forza del tuo Amore nel perdono! Donaci la grazia di credere al tuo Amore
nella Chiesa. Tu doni te stesso a noi e ci perdoni. Tu ci risani. Fa’ che ci apriamo al tuo Amore nell’Eucaristia: al Pane della vita, al Pane della nostra Vita! Fa’ che la trasformazione avvenga dentro di noi: trasformazione in persone nuove, cristiani gioiosi, uomini che testimoniano la bellezza del tuo volto nella tua Chiesa! Fa’ che diventiamo persone capaci di vivere il Sacrificio per Amore! Signore, fa’ che crediamo al tuo Amore nei Sacramenti!
Quando siamo distrutti nella vita, distrutti nel peccato, fa’ che possiamo trovare consolazione nel tuo perdono e nel Pane che si spezza per noi! Abbi pietà di noi, Signore!”


Canto:
Grazie, Gesù... + Alleluia...

“Signore Gesù, ti preghiamo per la Pace. Tu qui ci hai donato qui tua Madre come Regina della Pace. Tu sei stato annunciato dai Profeti come “Principe della Pace”! Visitaci con la tua Pace, Signore! La tua Pace può guarire tutte le ferite e tutte le inquietudini del mondo. Aiuta tutti coloro che sono vittime dell’odio umano, che vivono nella paura per la propria vita e per la vita dei loro cari. Visita con la tua Pace ogni cuore ferito dall’odio, dalla mancanza di perdono! Dona la tua Pace a questo nostro mondo, nel quale siamo sempre testimoni delle guerre, del sangue innocente
versato! Fa’ che ritroviamo, Signore, la nostra Pace in te! Fa’ che in te ritroviamo il nostro Amore e la nostra Pace, che nessun altro ci può dare. Abbi pietà di noi, Signore!”


Canto:
Thankyou, Jesus... + Alleluia...

“Signore, ti preghiamo per tutti i nostri fratelli e sorelle, che sono
caduti nelle tenebre della dipendenza della tossicodipendenza, della droga, dell’alcool, dei giochi d’azzardo, per tutti coloro che sono schiavi del peccato, per tutti coloro che vivere nel peccato è diventato il loro stile di vita: aiutali, Signore, con il tuo Amore perché possano uscire dalle tenebre alla tua Luce e diventare luce! Aiutali ad aprirsi alla forza risanatrice della tua Grazia! Aiuta tutti coloro che sono schiavi di qualsiasi tipo di vita che distrugge la nostra dignità cristiana! Aiuta tutti coloro che hanno perso la Luce Battesimale, ma che credono al Signore, che nel tuo cuore non è mai tardi per nessuno: tu aspetti sempre! Tu sei l’Amore  immenso! Gesù, Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di noi!”


Canto:
Danke, Jesus... + Alleluia...

“Signore, ti preghiamo per la guarigione dell’anima e del corpo. Donaci, Signore, una buona salute! Proteggi il tuo popolo da tutte le catastrofi, malattie, disgrazie. Preghiamo in modo particolare, Signore, per i nostri fratelli e sorelle, che soffrono le malattie spirituali, fisiche e psicologiche! Abbi pietà di loro! Aiutaci, perché, con la fede, in tutte le situazioni, facili o difficili della nostra vita, possiamo vedere il tuo volto pieno d’Amore e di Compassione. Aiuta tutti coloro che soffrono! Non permettere che pensino che sono ammoniti, puniti, rifiutati, ma fa’ che credano di essere amati da te con un Amore particolare! Signore, noi stasera
ti esclamiamo: “Colui che ami è malato!” Se è la tua Santissima Volontà e se è per il bene dei tuoi fedeli, dona la guarigione dal loro dolore, dalle loro malattie. I fedeli si rivolgono a te nella fede. Noi ti gridiamo e ti esclamiamo: “Gesú, Figlio di Davide, Gesù, Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di noi!”

Kyrie eleison…

Signore, la tua benedizione di riconciliazione, di amore e di pace, di riconciliazione e di guarigione si riversi su di noi, sui nostri cari, su tutti coloro che sono nella nostra preghiera, sulla Chiesa e sul mondo intero. Questo preghiera la rivolgiamo a te, che vivi nei secoli dei secoli. Amen.


Canto: Ave, ave, ave, Maria! Ave, ave, ave, Maria!

 

 

Messaggio del 2 luglio 2013 a Mirjana

 

"Cari figli, con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall'unico Bene - mio Figlio -, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio, perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio, perché attraverso la riconciliazione con il Padre Celeste, il digiuno e la preghiera nascano apostoli dell'amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l'amore di Dio a tutti i miei figli, apostoli che diffonderanno l'amore fiducioso nel Padre Celeste e apriranno la porta del Cielo. Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell'amore e del sostegno, così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi. Vi ringrazio!"

Se non ami

martedì 9 luglio 2013

Video Apparizione a Mirjana del 2 luglio 2013

 

 

grazie a Vittorio

ORE 18:40 A MEDJUGORJE, IL MOMENTO DELLE APPARIZIONI!

 

Apparizione straordinaria a Ivan dell’8 luglio 2013 alla Croce Blu alle ore 22:00

Carissimi, ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui ieri sera, Lunedì 8 Luglio 2013, alla Croce blu alle ore 22:00, tradotte dall'audio originale croato fornitoci da Krizan:
«Come ogni giorno, dopo l'incontro con la Madonna, desidero trasmettere anche a voi ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto:

"Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi ha steso le mani e ha pregato qui in modo particolare su tutti voi malati presenti per un tempo prolungato. Poi ha pregato qui su tutti noi. Poi la Madonna ha detto:
"Cari figli, anche oggi desidero invitarvi in modo particolare a pregare in questo tempo particolar-mente per le mie intenzioni. Pregate, cari figli, per i miei progetti che desidero realizzare. Le  vostre preghiere mi sono necessarie. Con voi desidero realizzare i miei progetti. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata".

Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che voi avete portato perché fosse benedetto. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, tutte le vostre intenzioni, tutte le vostre famiglie e, in particolare, ho raccomandato tutti voi malati presenti e coloro che si sono raccomandati in particolare nella preghiera. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e in questa preghiera se n'è andata, se n'è andata nel segno della luce e della Croce col saluto:

"Andate in pace, cari figli miei!".
Ecco, questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Vorrei sottolineare in particolare che la Madonna ci invita e ci chiama in particolare in questo tempo a pregare per le sue intenzioni, per i suoi progetti che desidera realizzare col mondo. Questa è la chiamata più importante per noi oggi».
 
Fonte: IdM e grazie a Vittorio

lunedì 8 luglio 2013

Apparizione straordinaria a Ivan alla Croce Blu questa sera 8 luglio 2013 alle ore 22:00

 

Carissimi,

Krizan ci ha comunicato che questa sera, Lunedì 8 Luglio 2013, Ivan avrà una apparizione alla Croce blu alle ore 22:00.

Fonte: IdM

grazie dell’avviso anche a Vittorio

domenica 7 luglio 2013

Commento di Marija al messaggio da Medjugorje del 25 giugno 2013

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria:

"Cari figli! Con la gioia nel cuore vi amo tutti e vi invito ad avvicinarvi al mio cuore Immacolato affinché Io possa avvicinarvi ancora di più al mio Figlio Gesù perché Lui vi dia la sua pace e il suo amore che sono il nutrimento per ciascuno di voi. Apritevi, figlioli, alla preghiera, apritevi al mio amore. Io sono vostra Madre e non posso lasciarvi soli nel vagare e nel peccato. Figlioli, siete invitati ad essere i miei figli, i miei amati figli perché possa presentarvi tutti al mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

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P. Livio: La Madonna ha iniziato il messaggio “con la gioia nel cuore”. Oggi la Madonna era contenta?

Marija: La Madonna era contentissima e bellissima, più bella delle altre volte.

P. Livio: C’è tantissima gente oggi a Medjugorje.

Marija: Sì, c’è una grande folla. Nella sacrestia prima di andare sull’altare, dove ogni sera della novena noi veggenti abbiamo pregato il Magnificat, stavano commentando su quante Comunioni sono state distribute e hanno detto che mai c’è stato un anniversario con così tanta gente. Marija: Grazie a Dio. Alle cinque di mattina, quando andiamo sulla Collina delle apparizioni, ho visto su un pullman di Brescia questa scritta: “la Madonna chiama e Brescia risponde”. Quando la Madonna chiama noi rispondiamo con tutto il cuore. Il nostro cuore si commuove ancora pensando a quanto Lei ci ama.

P. Livio: Racconto un piccolo episodio che mi è molto caro. Nel messaggio di oggi la Madonna dice: “Io sono vostra Madre e non posso lasciarvi soli nel vagare e nel peccato”. Il primo anno che sono venuto a Medjugorje, tu mi hai invitato a casa tua a pranzo con tutta la tua famiglia e tua mamma ci serviva a tavola. Mi ricordo che ti ho detto: “com'è la tua mamma, Marija?” Tu non mi hai risposto e sei rimasta zitta, ma dopo un po’ hai detto: “non è come la Madonna”. Cosa ha la Madonna di particolare? Hai risposto: “la mia mamma non mi ascolta come la Madonna”. Come ti
ascolta la Madonna? E tu mi hai detto: “ la Madonna mi ascolta intensamente”.

Marija: E’ vero. Quando vedo la Madonna sento con tutte le forze che Lei dice: “Io sono tua e tu sei mia” e non esiste nessun altro. Questa è la mia impressione, nonostante che nel nostro cuore abbiamo migliaia di persone che vengono e si raccomandano. L'altro ieri, per esempio, è arrivato un gruppo con 20 bambini ammalati di leucemia; davanti a un fatto così non puoi non commuoverti e non chiedere e non supplicare la Madonna per loro. D’altra parte quando c’è l'apparizione, questo momento di grazia, noi possiamo solo rispondere sì, ci siamo. Vogliamo con tutte le nostre forze dire grazie a Dio e grazie alla Madonna, ma soprattutto grazie a Dio che ci ha donato la Madonna.

P. Livio: Quando tu presenti alla Madonna questi bambini, la Madonna cosa fa? Ascolta?

Marija: Ascolta e prega. Tante volte prega in aramaico. Noi non sappiamo cosa prega, ma sappiamo che prega su di loro e su di noi. Mi ricordo di una volta che la Madonna ha fatto una preghiera in aramaico e c'era un sacerdote, studioso della lingua antica aramaica, dottore di lingue antiche. Io mi sono ricordata alcune parole e gli ho chiesto: “Don Lorenzo, per favore, puoi dirmi cosa significano queste parole”; lui ha detto: “La Madonna ringraziava Dio per noi”. Sono rimasta scioccata. Noi siamo poveri e insignificanti, siamo niente e nessuno, ma per la Madonna siamo più che oro, più che ricchezza, siamo la sua gioia.

P. Livio: Tu chiedi mai le grazie alla Madonna? E ti ascolta?

Marija: Tante volte. Chiedo poche volte le grazie per me, di solito le chiedo per gli ammalati, per le persone disperate, per quelle persone che si sono raccomandate. Ieri ho fatto una testimonianza dall'altare esterno e, siccome c’era una grande folla, mi ha preso la gioia di essere testimone e ho parlato per un’ora. Mi sono lasciata prendere dalla Madonna; quando parlo di Lei divento come una radio, parlo, parlo. Ho detto loro che dobbiamo convertirci, che non dobbiamo andare in giro, ma che siamo qua perchè c'è la Madonna, perchè dobbiamo rispondere alla Madonna. Siamo qua per fare e vivere quello che Lei ci dice: “Mettete Dio al primo posto nella vostra vita” . Mi ha preso un entusiasmo nel cuore che alla fine ho detto: “Signore, opera attraverso di me”. Noi siamo nessuno, ma Lui opera e ci dà le grazie e la gioia di essere suoi testimoni.

P. Livio: Ai primi tempi delle apparizioni tu eri talmente timida che, come una veggente, avevi paura di parlare.

Marija: Io ero come un riccio, scappavo dalla gente. Ricordo che una volta ero sotto un albero di ciliegio e la gente chiedeva dove erano le case dei veggenti e io davo loro le indicazioni della casa di Ivan. Non mi riconoscevano, non sapevano chi ero. Ma adesso sono responsabile grazie a Dio.

P. Livio: Allora è stata la Madonna che ti ha dato il coraggio di parlare.

Marija: E’ vero. Quando penso a quanto coraggio e quanto amore la Madonna ha per noi, anch’io comincio ad avere più coraggio e non penso ad altro. Dico che questa cosa che sto facendo, la sto facendo per la Madonna e così tutte le paure e tutte le preoccupazioni svaniscono e ho la gioia nel cuore.

P. Livio: Grazie della testimonianza che ci hai dato.

Marija: Grazie a Dio e grazie alla Madonna. Grazie a Loro la nostra vita è diventata gioia in questa valle di lacrime.

P. Livio: So che anche Ivanka il 25 giugno di ogni anno ha la sua apparizione quotidiana.

Marija: Sì, Ivanka ha avuto la sua apparizione ma non ha avuto messaggi.

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

 

Fonte: Medjugorje Oggi

« Maria è qui e ha bisogno di noi» Intervista con padre Jozo

 

Padre Jozo, qual è il dono di Medjugorje?
I doni e i progetti divini rimangono sempre per noi un mistero, ma dai frutti prodotti possiamo in molti casi capirne lo scopo. Per esempio, dai frutti degli ultimi duemila anni si può comprendere lo scopo dell’incarnazione, resa possibile dalla scelta della Vergine Maria: un nuovo testamento, una nuova strategia della salvezza. L’Incarnazione ha ricondotto l’uomo nel centro della creazione e ha reso possibile che la grazia di Dio passi attraverso Cristo, attraverso l’uomo.
Ma veniamo all’oggi: si dice che l’umanità sta vivendo un tempo di grande crisi, ed è vero: ci sono tante difficoltà nella famiglia, nella scuola, nell’educazione, di fronte alle quali persino noi cristiani sembriamo aver perso le risposte, perché la mentalità comune ci ha influenzato, ha intaccato i valori della nostra fede. Tutto oggi è contro l’uomo, contro la natura: la politica, la scienza, l’informazione, con i mass media che sono inquinati come l’aria, come il cibo. Tutto è contro l’uomo: non possiamo dire che il Signore ha creato una mucca pazza, o una pecora malata... Il Signore non ha affidato il mondo così all’uomo. E triste constatare che l’uomo ha gestito male queste cose, che ha prodotto male. Ed è triste anche vedere che di fronte a tutto questo non diamo il massimo per porvi rimedio... il problema è che quando l’uomo esce dai suoi confini, non tiene conto del suo li mite, perde di vista la sua missione e succedono cose gravi sulla terra.
In questa situazione anche la Chiesa ha sofferto e soffre. In questa situazione si sono verificati i fatti di Medjugorje. Ecco, dopo vent’anni Si può cominciare a vedere quale è lo scopo di queste apparizioni della Vergine: milioni e milioni di persone che hanno incontrato la Madonna sono ritornate a Dio. C’è un fiume di grazia che è partito da Medjugorje e che ha raggiunto tutto il mondo, tutte le nazioni, tutte le comunità e le culture.
Oggi vengono a Medjugorje uomini e donne da ogni dove: dal Giappone, dall’Indocina, dalla Corea e, segretamente e a rischio della incolumità, perfino dalla Cina. E ogni anno molti fra questi, che neppure erano cristiani, ricevono il battesimo.
Maria si è posta qui come luce delle genti, per risollevarci dai nostri problemi per aiutarci a sbrogliare le più differenti e ingarbugliate situazioni. E noi non possiamo far altro che dirle grazie, pieni di riconoscenza per questa donna per la gioia che ci ha donato con la sua presenza. A Lei, sempre obbediente al progetto del Padre, alla volontà di Dio, che anche in questo caso ha rinnovato con Gesù il suo «Eccomi, sia fatta la tua volontà».


Qual è il cuore di questo dono e dei messaggi della Vergine?


La presenza fisica della Madonna in questo luogo. La Madonna in carne e ossa ha fatto visita alla parrocchia fa visita alle case dei veggenti, come ha fatto visita a Elisabetta. Come in quella circostanza, anche a Medjugorje Maria si è fatta incontro con un saluto di pace con « Shalom». E come a Elisabetta, anche ai veggenti, alla gente di Medjugorje e, a tutti noi, Maria, attraverso quel «Shalom» ha trasmesso, ha iniziato la sua azione di grazia.
La sua presenza, poi, è presenza orante: attraverso il suo esempio costante Maria ci chiede di pregare. E se l’uomo risponde a questa chiamata e incomincia a pregare, qui immancabilmente per grazia riceve o rinnova il dono della preghiera. «Per grazia», perché la preghiera è un dono, e così è stato per noi della comunità parrocchiale: un grande dono.
Maria viene per renderci certi che Lei ci è vicina, e che attraverso di Lei l’uomo può ricevere tutto l’aiuto di cui necessita: è già questo il primo dei messaggi, il suo essere con noi, tra di noi. E a Medjugorje si sperimenta questa sua presenza: la si sente nell’aria, la si respira nella preghiera, la si riconosce nella comunione tra i pellegrini. È una sensazione tangibile, come il calore del sole in estate, e la pioggia di settembre. E questo lo conoscono tutti coloro che vengono a Medjugorje con cuore aperto.
Poi vengono i messaggi: essi servono per aiutarci a correggere i nostri errori, a mettere a posto le situazioni che abbiamo compromesso lasciate in sospeso. Maria parla per ricordarci gli aspetti fondamentali per la vita cristiana e per il nostro futuro; ci ricorda la preghiera, i sacramenti come l’Eucaristia , la confessione, ci invita a leggere la Parola di Dio, ad aprirci alla conversione del cuore: aspetti senza i quali la Chiesa non esiste.
Ho appena incontrato un pellegrino che mi ha confidato «Da quando sono stato a Medjugorje sto amando la Bibbia, vivo la Bibbia»... Ecco il dono, ecco il messaggio: si crea un clima nuovo in cui possono germogliare doni di fede, di pace, di conversione, di amore. Ecco il più grande messaggio, la notizia più importante: l’uomo che rinasce.


Come ha risposto il villaggio di Medjugorje in questi anni?


Che cosa Medjugorje ha fatto in vent’anni? Medjugorje ha pregato e ha fatto digiuno. Medjugorje ha imparato a inginocchiarsi davanti al Santissimo e alla Croce. Medjugorje è il luogo dove si trova la Madre celeste, dove si sente la Madre, dove l’uomo torna a Dio.

C’è chi dice che queste apparizioni sono un po’ lunghe... e che ciò è strano...
Ma come lunghe? Non lo sono affatto: ne abbiamo bisogno, e di più, per ché la partita in cui ci giochiamo la nostra vita spirituale, fortunatamente, non è una gara cronometrica. Perché perdere tempo a chiedersi se le apparizioni sono o non sono lunghe: Maria è qui per indicarci la via, approfittiamone. Non è forse molto lungo il tempo necessario per disintossicare chi è diventato dipendente, «inquinato» dalla droga? Quanto ci vuole per purificare il suo sangue, per ricostruirne la mentalità, rimetterne in sesto il corpo e l’anima? C’è bisogno di tempo, c’è bisogno che Maria appaia.


Maria attraverso i veggenti ci ha messo molte volte in guardia da Satana. Dalle Scritture sappiamo che sarà lei a sconfiggerlo. perché tanta preoccupazione?


La Madonna desidera liberare tutti gli uomini dal male, e per prima cosa dice che Satana c’è, esiste, ed è furbo e meticoloso. Mette in guardia in particolare coloro che ritengono che la vittoria ascetica della Madonna e personale su Satana sia semplice. No, non è semplice: la Madonna trionferà, ma gli uomini devono aiutarla. La Madonna interpella attraverso questi veggenti loro e tutti noi a farci suoi angeli, per aiutarla a sconfiggere il Maligno come è descritto nel racconto dell’Apocalisse. E ci dice: «Cari miei angeli, mi dovete aiutare, dovete vigilare con me».
Che è poi la medesima attenzione che ci è chiesta da Gesù con la parabola della zizzania: il contadino torna a casa dal campo appena seminato e se ne va felice a dormire per il lavoro svolto senza preoccuparsi che il nemico è sempre in agguato; e questi, la stessa notte, trovando la porta sguarnita, viene e sparge il seme cattivo... C’è il Nemico se l’uomo non è disattento lo vede, lo riconosce. Ma se l’uomo è disattento si sveglierà un giorno pieno di spavento con il campo infestato di zizzania, di ciò che non ha seminato.

Dove colpisce il Nemico?
Nelle esistenze di giovani senza vita e senza scopo. Guarda quanti suicidi , quanta disperazione quanta droga. Per fortuna Maria ci mette in guardia. Quante sono oggi le famiglie crollate: genitori e figli che vivono separati in casa, che non si parlano; sposi che non vogliono figli, bambini che vengono uccisi ancor prima di nascere. Sembrerebbe che l’egoismo abbia vinto. Ma, per fortuna, Maria ci dice che non è così e indica una via di uscita, ma ha bisogno di noi.

In che senso ha bisogno di noi?
La Madonna viene a Medjugorje per ricordare i valori che abbiamo smesso, che non si praticano più, e ci dà la grazia di poterli riconoscere e vivere. Ce lo dice con messaggi pieni di tenerezza: «Cari figli, voglio dividere la gioia, il mio amore per voi». La Madonna è piena di gioia perché è piena di grazia. E la grazia è un dono. E a Medjugorje milioni li persone hanno effettivamente trovato e testimoniato questo dono, insieme con il dono della preghiera: ed è per questo che Medjugorje non può essere ridotta ad argomento di chiacchiere e di discussione. Non dipende dagli uomini la verità di Medjugorje, non dipende da un parroco, non dipende dal vescovo. Non dipende dalla tua simpatia o dalla tua propaganda Medjugorje, ma piuttosto dalla tua risposta, dalla tua vita. Se nessuno vivesse Medjugorje sulla terra, essa non esisterebbe, ma grazie al Signore ci sono milioni di persone che cercano di vivere bene messaggi, il digiuno e di pregare di nuovo insieme in famiglia. E ogni settimana aumenta il numero di coloro che rispondono all’invito di fare li più per Dio. Di questi sì ha bisogno la Madonna per i suoi progetti.
Quando san Francesco tornò dalla Verna con le stigmate, i confratelli 1o videro piangere: «Ti fanno male?», gli chiesero. «No», rispose, «piango perché l’Amore non è amato». Gesù non è amato: per questo soffriva san Francesco, per questo il Papa è andato a Gerusalemme a pregare, a cercare il perdono dagli avversari di Cristo. Anche nella Chiesa oggi si ama poco Gesù: l’Amore non è amato. San Francesco in punto di morte fu interrogato dai suoi per conoscerne l’ultimo testamento; e lui, nonostante le sofferenze, disse: «Fino a oggi abbiamo fatto poco; cominciamo a darci da fare di più». Questa è la risposta dei santi e del nostro Papa, oggi.
Che cosa ho fatto io nei miei venti, quaranta, settanta anni di vita come cristiano? Occorre una nuova evangelizzazione perché il paganesimo è rifiorito proprio a partire da quei Paesi che si dicevano cristiani. Bisogna decidersi per Cristo e amare Lui. Ma sta a noi la scelta. Preoccupiamoci di portare frutto: pensate alla parabola del seminatore e cercate di portare molto frutto. Così cresce la Chiesa, non attraverso Internet o la Tv. Non ci sono nuove conversioni grazie alla Tv cattolica o a Radio Vaticana: questi sono strumenti buoni per i credenti, ma che gli atei rifiutano. La fede di pende dai testimoni. Non mancano le università, le scuole, le emittenti, i libri, i programmi, i giornali religiosi; ma mancano i santi nelle università, nelle scuole, nelle parrocchie, nei giornali, anche in quelli religiosi.
Per questo chi viene a Medjugorje ed è toccato dalla grazia, deve do mandarsi: «Chi sono io? Che cosa posso fare per la Madonna?». Quanti sacerdoti sono venuti in questi anni a Medjugorje, e quanti vescovi anche, e hanno fatto poco, e non hanno fatto nulla nelle parrocchie e nel le diocesi. Noi pensiamo: «La Madonna viene, farà Lei». E invece no, perché Lei sempre ripete: «Ho bisogno di voi».

Che cosa dobbiamo fare?
Maria è molto chiara. Come prima cosa vuole la nostra conversione, che lasciamo cadere le lusinghe del male, che ci allontaniamo una volta per tutte dalle sue sorgenti. L’uomo può vincere il peccato solo quando crede e si affida a Dio, quando si lascia guidare come figlio, mano nella mano della mamma. Allo stesso modo del figlio prodigo, che finalmente riconosce la bontà del padre, che finalmente si accorge di quanto lui tratti bene persino i servi e che non gli permetterà più di vivere peggio dei porci, così anche tu torna a casa da Dio tuo Padre.
Ma sappi che Satana ti farà da ostacolo perché è forte della sua gelosia. E evidentemente forte: come possiamo capire sempre dai frutti, in questo caso da quelli cattivi, che sono sotto i nostri occhi. Per questo dobbiamo rompere gli indugi, vincere la pigrizia, essere attivi: e prega re, pregare molto. Perché l’uomo che prega non permette che il Maligno gli entri in casa, che gli insidi la famiglia. Sono quasi cinquanta ormai i messaggi in cui Maria ci ha invitati a mettere la preghiera al primo posto nelle famiglie. E poi il digiuno. Chi fa digiuno e prega, come ha detto Cristo stesso, è più forte del Male: Satana trema di fronte all’uomo e prega e pronuncia con fede il nome di Cristo.


La Madonna, proprio nel giorno del Capodanno del 2001, all’alba del nuovo millennio, ha detto a Marija che Satana è come «libero dalle catene»? Che significa?


Ricordati che Satana non è onnipotente e che l’uomo unito a Dio e a sua Madre è più potente di lui. Ma questa unione ancora manca, e per questo motivo Satana è in qualche modo svincolato, ha libertà di intromettersi fra l’uomo e Dio: per questo occorre rinnovare la preghiera e il digiuno , come Gesù ha insegnato; e per questo, dietro Lui, oggi sua Ma Ire ripete: «Rinnovate la preghiera e il digiuno, con entusiasmo».

Pregare, digiunare, vivere ogni giorno i Sacramenti: se è fatto bene è un programma molto impegnativo...
Impegnativo. La realtà è che noi non siamo capaci più di offrire, di soffrire un po’ con Cristo. Uno dei primi giorni la polizia segreta ha fatto irruzione nelle case e strappato dai letti i giovani veggenti. Spaventati, tristi , senza scarpe, feriti, mi ritrovo in canonica i genitori e i fratelli: «Padre, che cosa possiamo fare?». Soltanto pregare. Ma fu difficile perché il tempo passava e i ragazzi non tornavano: mezzogiorno, niente; le cinque, niente. Al tramonto fummo presi da agitazione e a mezzanotte dallo sconforto. Io non riuscivo a trovare una parola di speranza. Finalmente, all’una e mezzo, per primo un ragazzo e poi tutti gli altri cominciammo a sentire un canto lontano. Erano loro: entrarono in canonica pieni di gioia mentre i genitori scoppiavano in lacrime. A quel punto Vicka si fece incontro alla mamma che si chiama Aurelia e disse: «Perché piangi?». Le fu risposto: «Ma non vedi che ora è? E tu domandi perché piango?». Ma la figlia, fattasi seria, aggiunse: «Non soffrire così; se questo è un tempo di prova, mettiamolo a frutto: chiediamoci che cosa possiamo soffrire per la Madonna, se possiamo offrirle quello che ci accade». E poi ripeté con fermezza: «Mamma è importante soffrire qualche cosa per la Madonna». Fu questo l’insegnamento che una ragazzina seppe dare a sua madre e a noi tutti. Di tutte le domande che avrei voluto fare ai veggenti quella sera non ne ricordo una; invece, da vent’anni mi accompagna sempre più presente un solo interrogativo: Che cosa posso fare oggi per la Madonna, che cosa posso offrire oggi per lei, per Cristo, per la mia Chiesa? lo sono sacerdote: se non sono capace di soffrire niente la mia vita religiosa non vale niente, è falsa. L’abito che porto mi impone questa riflessione. Un sacerdote che non sa offrire un po’ della sua sofferenza crolla.

Lei è sacerdote: nella crisi che attraversa l’umanità anche tanti sacerdoti e religiosi sembrerebbero oggi disorientati. Non a caso la Madonna avrebbe chiesto a Marija di pregare tanto per loro...
L’uomo che ha ricevuto il dono del sacramento del sacerdozio ha una grande responsabilità che lo rende non confrontabile con nessun altro. Non lo si può paragonare al maestro che insegna, al catechista che predica, al medico che guarisce; no, perché il sacerdote è sacramento, è segno visibile della grazia. Lui è segno che la Chiesa sta camminando sul la strada giusta, che il Signore non l’ha lasciata sola. Ecco il motivo per cui ogni sacerdote è un grande dono, una grande cosa.
Molti sacerdoti sono disorientati, e così molti religiosi. Dobbiamo levare le mani, congiungerle e chiedere nuove vocazioni. La Chiesa, se vuole avere santi sacerdoti, deve pregare per i sacerdoti; tante vocazioni sacerdotali non sono frutto del caso, ma frutto della preghiera. Guarda Anna nell‘Antico Testamento che, nella vecchiaia, chiede a Dio il dono di un figlio: che cosa fa? Prega. Quando è nato l’ha chiamato Samuele, frutto della preghiera, e Samuele è diventato sacerdote, dono per la Chiesa ricevuto attraverso la preghiera. E a questo punto, però, voglio dirvi che a Riga il seminario è di nuovo pieno, non c’è un letto vuoto. Grazie a Maria che ci ha invitato a chiedere con lei questa grazia.
Desidero ricordare ai sacerdoti il messaggio della Madonna del marzo 2001, in cui ci sprona a «deciderci per la conversione e la santità»: cari sacerdoti, la nostra chiamata è essere santi, tutto il resto è un vuoto inutile, è un correre in tondo, è un vento che si disperde. Essere santi non è solo normale, è del tutto normale, come il frutto sull’albero: è normale dare frutto, è normale darlo buono, è normale che la nostra vita sia fruttuosa per gli altri. Se Dio è santo è inevitabile che ci chiami, allora, a essere santi.
Io voglio osservare il sacerdote al vaglio delle Scritture, attraverso la tradizione cristiana: ogni qualvolta la Chiesa ha avuto un santo sacerdote. ha potuto contare su un segno sicuro sulla sua strada; e questo avviene ancora oggi, per fortuna. Dove c’è un santo sacerdote vedi delle comunità ricche di giovani che fondano il loro cammino in una certezza. Gesù ha detto «siete i miei testimoni»: il sacerdote è dono suo, è grazia; non possiamo dimenticarcene o farne a meno. Eppure, oggi, molti sacerdoti sono paventati dalle sfide della cultura contemporanea: si sentono rifiutati e non accettano l’indifferenza. Finiscono per stancarsi, per spegnersi. Trascinano la loro tenda nel deserto e ci si infilano dentro; e la loro voce per le la facoltà dell’annuncio della Parola, e si svilisce in un grido senza eco E soffrono, e tornano indietro, ma di nuovo non sono accettati. La Chiesa deve accompagnare i sacerdoti, e qui per Chiesa intendo anche i singoli parrocchiani. Il sacerdote è un uomo che, come tale, ha bisogno degli altri; è un uomo che per dare tutto ha bisogno di incontrare la Chiesa di sentirsene parte di essere bene accetto; ha bisogno di essere amato, incoraggiato, aiutato con amore, con amicizia, con sostegni spirituali, con preghiere che supportino i suoi progetti. Il sacerdote non può realizzare le idee che riceve attraverso lo Spirito Santo se poi la Chiesa, i parrocchiani gli voltano le spalle, le menti e il cuore. Viviamo — è vero — in un’epoca che mette a dura prova l’identità del sacerdote, ma chi ha a cuore la Chiesa si prenda cura dei sacerdoti. E Maria che ce lo chiede.

Ma Maria stessa a volte è messa in disparte nella Chiesa, magari in nome dell’unità dei cristiani, dell’ecumenismo...
Non esistono errori altrettanto grandi come quelli commessi dagli uomini contro la Madonna e il suo figlio Gesù. Gesù e stato addirittura crocifisso e non a caso è stato definito pietra di scandalo. Ma anche la Madonna ha dovuto sopportare l’ingiustizia. Perfino Giuseppe all’inizio non ha riconosciuto il piano di Dio attraverso di Lei.
Quanti errori: gli anglicani hanno cancellato la Madonna completamente, relegandola alla funzione di un taxi che ha traghettato Gesù sulla terra. Così i Luterani e tutte le ramificazioni delle chiese protestanti che hanno rifiutato la Madonna. Quanti errori e quanti peccati contro di Lei anche oggi, e nella stessa Chiesa, ogni qualvolta la Madre di Gesù viene messa da parte in nome di un falso ecumenismo. Ogni qualvolta si sente dire, in nome di una futuribile e presunta unità dei cristiani: «Lasciamo un pò nell’ ombra la Madonna e saremo più vicini ai nostri fratelli anglicani, e ci riavvicineremo ai fratelli protestanti». Quanti errori.
Ma è Gesù stesso che ci ha indicato Maria. Sulla Croce ha detto «ecco vostra Madre»: appoggiateVi a Lei. Non può che essere Lei, che grazie al suo «sì» è stata nell’Incarnazione ponte tra Dio e gli uomini, a porsi ora nella Chiesa come ponte di conversione tra gli uomini e Dio. Non è forse per questo che appare a Medjugorje? Lasciamo che ci conduca a suo Figlio...
Quanti peccati... Non possiamo farcela senza la Madonna, senza la Madonna non c’è la Chiesa, così come senza l’Eucaristia non c’è la salvezza, non c’è l’alimento di salvezza. Guardate Elisabetta come ha esultato perché ha riconosciuto che era la Madre di Dio quella donna che veniva a farle visita. La Madre di Dio è venuta a visitarci anche a Medjugorje per insegnarci a purificare la nostra vita dall’egoismo, dall’orgoglio, per riscattarci dalla sterilità. Lei ci vuole capaci di portare frutto e ci dà la grazia per innamorarci del suo «programma», dei suoi messaggi.
In quest’ottica, che non è quella delle polemiche, va inquadrata la dichiarazione pontificia Dominus lesus che è molto importante perché pone rimedio a un errore ormai molto diffuso, quasi legalizzato, che crea va grande confusione. I cattolici non devono rinunciare alla pienezza della Rivelazione, e con essa alla loro identità, perché è in essa che risiede la verità. Come potremmo, per esempio, immolare la Madonna sull’altare di un vuoto ecumenismo, se è Lei stessa il nostro tifoso più fedele, l’instancabile sostegno nel nostro cammino verso il Cielo?
Ascoltiamo la Madonna che ci dice «convertitevi, tornate al Padre»: è questa la meta a cui gli uomini devono tendere per un autentico ecumenismo; è solo attraverso una nuova conversione che i fratelli cristiani potranno ritrovare l’unità.

Perché la Chiesa è così provata in questo tempo senza Dio, in cui molto potrebbe fare?
Ma perché è in crisi la famiglia, che è la cellula originaria della società umana a cui il sacerdote si rivolge. Se vacilla la famiglia il sacerdote cade nel buio. Più di ogni cosa la Chiesa ha bisogno di santi sacerdoti e di santi genitori. Dal cuore del prete inizia il rinnovamento del mondo, un nuovo mondo; e dal cuore dei genitori inizia il rinnovamento della famiglia umana, una nuova famiglia.

Una nuova famiglia. La vita di questi veggenti, così straordinaria nel quotidiano, non è illuminante sul senso della chiamata universale alla santità sottolineata dal Concilio?
Ma certo. Dio ci vuole tutti santi e la via da percorrere sta nell’assecondare la sua volontà secondo il proprio stato e i propri talenti. Ma occorre la nostra disponibilità. Se il Signore sarà presente nella nostra vita saremo sempre a posto; ma permettiamogli di entrare come l’aria nei polmoni. Dipende da noi, perché Dio ci rispetta. La Madonna però dice «ho bisogno di voi» e sollecita con materna cura una nostra risposta.
Vogliamo essere degli strumenti nelle mani di Dio? Senza dite Dio non può realizzare ciò che vuole, non perché non è onnipotente, ma per ché ti rispetta; senza dite Dio non può salvarti. La Madonna è diventata grande quando ha accettato il disegno che il Padre aveva per lei, i santi sono diventati tali dopo aver detto sì.
Vicka è nota a tutti per aver attraversato malattie molto gravi. La prima volta la stavano portando in ospedale dopo che era caduta in coma e ai medici sembrava in fin di vita L’autista può raccontare che a un certo punto si è svegliata all’improvviso e ha chiesto di scendere. Di lì a poco le e apparsa la Vergine ma Vicka dopo la visione, per nulla contenta di essere guarita, e ritornata all’auto in lacrime. Più tardi — dimessa subito dall’ospedale — ci spiego che la Madonna in quell’occasione le aveva chiesto se avesse preferito la salute o la Croce avvertendola che se avesse scelto la salute le apparizioni si sarebbero concluse. Vicka, memore delle sue sofferenze e di quelle dei suoi cari, lì per li chiese la salute. La Madonna allora la benedisse e le disse che le sarebbe apparsa dopo quaranta giorni. Ma già durante quel saluto Vicka si pentì della sua scelta e pianse lacrime inconsolabili per tutto quel tempo, perché il desiderio di Maria era più forte di qualsiasi prova o sacrificio che le sarebbe stato chiesto. E cosi, dopo quaranta giorni, rimise la sua scelta nelle mani della Madonna.
Da allora sappiamo come è andata: Vicka ha sofferto per malattie molto dolorose, per diversi tumori considerati letali, e più volte è stata sul punto di morire, ma al tempo stesso il suo sorriso si è dilatato, e ci sono migliaia di pellegrini e forse molti di più che si sono convertiti grazie proprio a quel sorriso di chi vive la vita dì Dio. È il sorriso di chi sceglie Dio, nonostante la strada della Croce aperta da suo Figlio.
Con questo voglio dire che non può iniziare la tua vita nuova se tu non la scegli; la fede non è opinione né ideologia, né discussione: la fede è Fiat, è risposta ogni giorno, è pratica, ed è sacrificio, sempre; è rinuncia, è il seme che deve morire, è l’uomo che deve morire a sé stesso e nel corpo, per poi risorgere in Dio.

 

Fonte: Maria a Medjugorje