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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 31 gennaio 2019

Preghiere serali a Medjugorje dal 19 al 29 gennaio 2019

Adorazione Eucaristica del 19 Gennaio 2019

presieduta da fra Francesco Rizzi

Signore Gesù,... Il Tuo Corpo è vero cibo e il Tuo Sangue vera bevanda...

Signore Gesù, rivelaci il Tuo Cuore pieno di Amore verso i peccatori...

Signore Gesù, Ti ringraziamo perché ci hai donato Tua Madre...

Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam...  Alleluia...

- Signore Gesù, Ti adoriamo qui presente nel Santissimo Sacramento. Grazie, Signore, perché ci doni il Tuo Corpo e il Tuo Sangue. Il Tuo Corpo è vero cibo e il Tuo Sangue vera bevanda. Lava le nostre colpe nel Tuo sangue prezioso. Signore, noi Ti adoriamo!

Canto: Guariscimi, o mio Signor! Guariscimi, o mio Signor!

           Con il Tuo Sangue, guariscimi! Guariscimi, o mio Signor!.. Alleluia...

- Signore Gesù, rivelaci il Tuo Cuore pieno di Amore verso i peccatori. Nella Tua Pace è la nostra pace. Dona la Tua Pace al mondo intero. Il Tuo Cuore Divino sia la nostra forza nella lotta, luce e guida nell’oscurità, rifugio sicuro nella debolezza e santificazione.

Canto: Tu sei Pace... Alleluia...

- Signore Gesù, Ti ringraziamo perché ci hai donato Tua Madre, Madre nostra e Madre della Chiesa, che intercede per noi. Attraverso di Lei Ti presentiamo questa sera tutte le nostre necessità, le nostre malattie e le nostre difficoltà. Noi crediamo in Te.

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

Tantum ergo..Orazione. Kyrie, eleison.. Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.

                     Zdravo (X3), Marjio. (bis)

Fonte: https://youtu.be/LH1Zxxaz4-I (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)



Adorazione Eucaristica del 17 Gennaio 2019

presieduta da Fra Marinko Šakota

Grazie perché hai preso proprio il pane per essere in mezzo a noi..visibile, semplice..

Gesù, tu ci inviti a vegliare, che la preghiera per noi sia vegliare...

Aiutami a crescere nella fede e nella speranza...

Ti preghiamo per gli altri, per le persone che sono lontane da Te...

Canto: Oh, oh, oh! Adoramus Te, Domine...

- Gesù, noi Ti adoriamo. Gesù, grazie perché Tu sei con noi. Grazie perché hai preso proprio il pane per essere in mezzo a noi. Grazie perché sei visibile. Grazie perché sei così semplice. Signore, risveglia in noi l’amore del cuore e noi stiamo con Te. Tu guardi in noi l’Amore, perché sia gioia nell’incontro con Te, accenda il desiderio di esserti sempre più vicino, di essere più vicino a Te col nostro cuore, e di somigliare a Te.

Canto: Se vuoi la Pace (X2), guarda a Gesù (X4)...

- Gesù, tu ci inviti a vegliare, che la preghiera per noi sia vegliare. I servi vegliano e, appena il padrone bussa, aprono la porta della casa. Signore, risveglia anche il mio spirito. Donami l’attenzione nel guardarti, ascoltarti. Sei presente qui. Insegnami affinché anch’io sia presente con tutto il cuore.

Canto: Spirito Santo, scendi su di noi!

           Spirito Santo, riempici d’amor!

- Gesù, aiutami a crescere nella fede, speranza... Dammi che il seme della fede... cresca in una forte fede... (traduzione assente). Tu hai detto: “La tua fede ti ha salvato.” Signore, noi cerchiamo questa fede, la nostra fiducia in Te. Possiamo dire: “Gesù, confido in Te.”... (traduzione carente e insufficiente).

Canto: Gesù, Tu sei il mio Dio! Gesù, Tu sei mio Dio! (bis)

           Io credo in Te, io spero in Te (x2), Gesù...

- Gesù, Ti preghiamo per gli altri, per le persone che sono lontane da Te e dal Tuo Amore. Pensiamo alle persone che non sono in pace... (Traduzione ancora carente). Ti preghiamo, Signore: metti la pace nel cuore degli uomini, la pace nelle famiglie. Tu sei la vera pace. Tu sei il Re della Pace.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison...  Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto.

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...

Andate in pace...

Fonte: https://youtu.be/vWLbSYqmfXE (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Preghiera di guarigione del 21 Gennaio 2019

guidata da fra Zvonimir Pavičić


Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, siamo venuti davanti a Te con i nostri mali perché sappiamo che Tu puoi guarirci, che Tu puoi sanarci. Adesso, Signore, guarisci ciascuno di noi. Sappiamo che serve una fede forte e semplice che ci porterà a Te. Signore, donaci questa fede mentre stiamo davanti a Te con cuore umile. (traduzione piuttosto assente).

Hvala, Criste... Grazie, Gesù...

Signore, ci sono tante cose che ci ostacolano a donarci a Te, ci sono tante dipendenze, difficoltà, malattie che ci allontanano da Te. Per queste cose perdiamo noi stessi. Spesso la paura è solo frutto di queste difficoltà. Signore, adesso Ti preghiamo: liberaci da ogni paura, da ogni legame al male, affinché possiamo servirti con cuore libero, nella semplicità della nostra vita, perché possiamo benedirti. Sii con noi, Signore, non lasciarci. Accresci la nostra fede nella Tua Onnipotenza: ci protegga, ci liberi da ogni difficoltà e da ogni paura.

Kamsa, Jesu... Dzenki, Jesu...

Gesù, grazie, perché sei sempre con noi, grazie perché sei vicino a noi in tutti i nostri bisogni. Fa’ che anche noi siamo vicini a Te in tutti i momenti, e non cercarti solamente quando siamo malati e quando abbiamo problemi. Fa’ che Ti cerchiamo sempre con cuore sincero, cercando di stare insieme a Te, perché la Tua Presenza disperde ogni paura, la Tua Presenza allontana ogni male, la Tua Presenza salva ciascuno di noi. Resta sempre con noi, Signore, e con la Tua Onnipotenza avvolgi ciascuno di noi. Donaci la salute del corpo e dell’anima, cos’ che  liberi da tutte le difficoltà, possiamo ringraziarti sempre di più. Guariscici, Signore!

Kyrie eleison...   

Voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali avete pregato stasera, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Fonte: https://youtu.be/OhZjXx1nfdw (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica del 22 Gennaio 2019

presieduta da fra Zvonimir Pavičić


Gesù, mentre stiamo qui davanti a Te, apri gli occhi della nostra anima...

Signore, liberaci da tutto quello che ci impedisce di sentire la Tua voce...

Tu ci alimenti con la Tua Presenza, come un genitore che si occupa dei figli...

Canto: Oh, oh, oh! Adoramus Te, Domine... 

- Gesù, noi Ti adoriamo! Mentre stiamo qui davanti a Te, apri gli occhi della nostra anima, affinché possiamo riconoscere la Tua Presenza reale qui in questo Pane. Tu Ti dai totalmente a noi in questa semplicità. Fa’ che sentiamo Te con tutto l’essere e che ci abbandoniamo totalmente a Te in questa adorazione.

Canto: Gesù, Gesù! Eccomi io son davanti a Te!

           Gesù, Gesù! Io mi dono a te, o mio Signor!

- Signore, liberaci da tutto quello che ci impedisce di sentire la Tua voce, allontana da noi tutte le preoccupazioni, pensieri e occupazioni. Fa’ che lasciamo tutto e che pensiamo solamente a Te, perché niente può essere paragonato a Te, niente e nessuno può essere più importante di Te. Tu sei il più prezioso. Allora liberaci da tutte le distrazioni, affinché possiamo essere completamente liberi per Te.

Canto: Domine Jesu (X4), Jesu...

- Tu ci alimenti, Signore, con la Tua Presenza, come un genitore che si occupa dei suoi figli. Tu non ci lasci mai soli ma sei sempre con noi. Grazie per questo Amore. Grazie perché possiamo sempre incontrarti nelle Tue chiese e possiamo sempre pregare. Grazie perché ci dài questa grazia di poterti adorare.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira... (bis)

Fonte: https://youtu.be/2PqvWECB-Qs (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)



Adorazione Eucaristica del 25 Gennaio 2019

presieduta da fra Francesco Rizzi

Ti chiediamo, Signore, il dono dello Spirito Santo, Spirito di unità e di pace...

Signore, Tu sei la Buona Novella. La Tua Parola ci libera e ci salva..

Signore Gesù, donaci la forza di rinunciare al male che vuole prendere posto...

Canto: Gesù, T’adoriamo... Gloria, Alleluia...

- Signore Gesù, grazie per il dono della Tua Presenza in mezzo a noi. Ti chiediamo, Signore, il dono dello Spirito Santo, Spirito di unità e di pace, per vivere la comunione con Te e tra di noi. Illuminaci con il Tuo Spirito e vinci in noi le nostre paure.

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

- Signore, Tu sei la Buona Novella. La Tua Parola ci libera e ci salva. Tu sei il dono del Padre e il Suo abbraccio, il Suo bacio di Misericordia. Tua Madre sia sempre la nostra guida, il nostro rifugio sicuro che ci conduce a Te.

Canto: Gesù, confido in Te!... Alleluia...

- Signore Gesù, donaci la forza di rinunciare al male che vuole prendere posto nei nostri cuori. Donaci lo Spirito Santo, lo Spirito di fortezza e di pace. Signore, Ti ringraziamo per il Tuo Amore. Grazie per il Tuo perdono e grazie per il dono dello Spirito Santo. Maria, Madre nostra prega per noi!

Canto: Tu sei Pace... Alleluia...

Tantum ergo..Orazione. Kyrie, eleison.. Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Adoramus Te, Domine...

(L’adorazione silenziosa continua in Chiesa per tutta la notte, fino alle ore 7.00 di domani mattina).

Fonte: https://youtu.be/P_bt8tkf4C0 (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica del 26 Gennaio 2019

presieduta da fra Francesco Rizzi

Signore Gesù, accendi in noi il desiderio e l’amore per la preghiera...

Signore della vita, donaci l’entusiasmo, la gioia e la forza di annunciare...

Il  Tuo Spirito apra i nostri cuori all’ascolto della Tua Parola e ci insegni a ...

Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam... Alleluia...

- Signore Gesù, accendi in noi il desiderio e l’amore per la preghiera. Il Tuo Spirito, Signore, ci illumini nella preghiera. Apri i nostri occhi, apri i nostri cuori. Guarisci le nostre ferite, e donaci la libertà e la gioia dei figli di Dio. Noi confidiamo in Te.

Canto: Risveglia in me il desiderio di Te, o mio Signor!

           Con la Tua Grazia rinnovami: sii la mia vita, Gesù, mio Salvator!

- Signore della vita, donaci l’entusiasmo, la gioia e la forza di annunciare il Tuo Vangelo con la parola e le opere, affinché il mondo conosca il Tuo Amore e accolga la Tua salvezza e il Tuo Regno. Maria, Madre di Dio, prega per noi!

Canto: Dona la Pace (X2), ai nostri cuori, o Signore! (bis)

           Resta qui insieme a noi (X2) e la Pace regnerà!

- Signore Gesù, Figlio del Dio Vivente, vero Dio e vero uomo, noi Ti adoriamo! Il Tuo Spirito apra i nostri cuori all’ascolto della Tua Parola e ci insegni a custodirla e a meditarla come Maria, Tua Madre, Madre dell’ascolto e Madre della Parola.

Canto: Veni, Sancte Spiritus... veni, veni!

Tantum ergo..Orazione. Kyrie, eleison.. Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.

                     Zdravo (X3), Marjio. (bis)  

Fonte: https://youtu.be/eW-RbUxn3N8 (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Preghiera di guarigione del 27 Gennaio 2019

guidata da fra Zvonimir Pavičić

Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, noi veniamo dinnanzi a Te, veniamo con la fede che Tu puoi guarirci, che Tu puoi liberarci da tutto quello che è di peso, da tutto quello che crea dolore, da tutto quello che in qualsiasi modo ci dà fastidio. Signore, noi crediamo in Te. Con questa fede noi veniamo a Te e Ti preghiamo: aiutaci, Signore, apri il nostro cuore, riversa in esso la Tua Grazia e dimora in esso, perché nel nostro cuore portiamo tante persone care, anche le persone che hanno chiesto di pregare per loro, di presentarli nelle nostre preghiere. Signore, anche loro Ti portiamo e li consegniamo alla tua Misericordia, e Ti preghiamo: guariscici tutti! Aiuta tutti noi!

Hvala, Criste... Thankyou, Jesus...

Signore Gesù, spesso sentiamo come Tu hai guarito le persone, i malati che incontravi nella Tua vita. Hai liberato i posseduti, hai riportato in vita i morti. Hai donato loro la salute fisica, ma, con questi miracoli, hai accresciuto la loro fede. Perciò Ti preghiamo, Signore: accresci la nostra fede, mentre siamo qui dinnanzi a Te. Accresci la nostra fede così che possiamo pregarti e invocarti in maniera giusta, perché Tu hai detto che, se abbiamo fede grande quanto un chicco di senape, potremo spostare le montagne. Signore, donaci questa fede, la fede che Tu puoi compiere miracoli nella nostra vita!

Grazie, Gesù... Dzenki, Jesu...

Signore, grazie perché sei con noi, grazie perché non ci abbandoni mai. Signore, Tu sei sempre vicino a noi, ma è necessario che noi Ti riconosciamo per venire incontro a Te. Signore, noi siamo qui dinnanzi a Te, e Ti preghiamo per la salute del corpo e dell’anima. Ti preghiamo: guariscici. Questa salute sia ispirazione per una fede più profonda, per affidarci ancora di più a Te e per avere un amore perfetto. Signore, guariscici tutti, per mezzo del Tuo Amore!

Kyrie eleison...   

Voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali avete pregato stasera, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Fonte: https://youtu.be/K2DD26XnQ7g (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Preghiera di guarigione del 28 Gennaio 2019

guidata da fra Zvonimir Pavičić

Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, eccoci davanti a Te. Siamo venuti con totale fiducia in Te. Noi ci troviamo davanti a Te che sei l’unico che può vedere i desideri del nostro cuore, sei l’unico che può comprendere i nostri dolori e tutto quello che adesso vogliamo presentarti. Noi siamo esseri fragili, deboli e facilmente cadiamo sotto le difficoltà che ci capitano in questo mondo. Così, spesso noi ci sentiamo piccoli, deboli, davanti alle malattie e alle situazioni difficili. Ma, Signore, noi sappiamo che non siamo mai da soli, perché Tu sei con noi. Adesso vogliamo approfondire ancora di più questa consapevolezza, perché la fede crea questo nel nostro cuore, cioè, la consapevolezza che Tu sei con noi e che con Te siamo più forti di qualsiasi cosa, e con Te possiamo vincere ogni malattia e ogni infermità, con Te possiamo risolvere tutti i nostri problemi. Signore, benedici in questo momento tutti noi e accresci la nostra fede. Fa’ che, rafforzati dalle Tue forze, lottiamo strenuamente in tutte le difficoltà di questo mondo.

Hvala, Criste... Grazie, Gesù...

Signore, a Te apriamo i nostri cuori e le nostre mani, e a Te doniamo la nostra vita. Signore, entra nei nostri cuori e sii padrone della nostra vita, governa Tu i nostri pensieri. Allontana da noi ogni paura, paura delle malattie, delle dipendenze, delle inimicizie e delle angosce, e di tutte le altre difficoltà che possono danneggiare il nostro cuore. Versa nei nostri cuori l’Amore del Tuo Spirito Santo, Spirito che ravviva, Spirito che sana, Spirito che incoraggia e protegge. Ci hai dato, Signore l’alito di vita e col Tuo Spirito hai dato vita a tutto il creato: a tutto hai dato la vita. Adesso Ti preghiamo: con la potenza dello stesso Spirito, ravviva noi che Ti preghiamo per la salute, per la guarigione, per incoraggiamento. Signore, Tu non hai voluto che avessimo paura. Perciò sii con noi in ogni momento della nostra vita, in particolare quando siamo nelle difficoltà. Signore, sii Tu la nostra forza, l’arma con la quale possiamo sconfiggere tutte le difficoltà della nostra vita.

Merci, Jesu... Danke, Jesus...

Signore, grazie per il Tuo Amore che è presente verso di noi, grazie perché sei sempre vicino e perché hai cura di noi. Tu hai detto che saresti rimasto con noi fino alla fine del mondo, grazie perché non ci abbandoni mai. Fa’ che anche noi siamo sempre con Te, non solo quando abbiamo bisogno di aiuto, ma in tutti i momenti della nostra vita. Signore, benedici tutti noi, volgi verso di noi il Tuo sguardo misericordioso, riversa su di noi la Tua Grazia, e abbi pietà di noi, Signore! Donaci la salute del corpo e dell’anima, e, liberi da tutte le difficoltà, fa’ che possiamo seguirti in modo perfetto. La salute del corpo e dell’anima sia espressione di un amore più grande verso di Te, salvatore e Redentore nostro! Ascolta adesso le nostre preghiere, guarisci tutti noi e tutti coloro per i quali abbiamo pregato in questi momenti. Signore, guariscici!

Kyrie eleison...   

Voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali avete pregato stasera, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Fonte: https://youtu.be/ZyIn7kgPal0 (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Adorazione Eucaristica del 29 Gennaio 2019

presieduta da fra Dragan Ružić

Questo è il mio corpo che è per voi. Fate questo in memoria di me.” (1a Cor. 11, 23)

Tu sei diventato il mio cibo e la mia bevanda...

Ti lodo e Ti ringrazio, Pane della Vita Eterna...

Canto: Gesù, T’adoriamo... Gloria, Alleluia...

- Dalla prima lettera ai Corinzi: “Io infatti ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: ‘Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo che è per voi. Fate questo in memoria di me.” (1a Cor. 11, 23).

Canto: Fiducia sei per noi (X2), Pane Vivo dentro di noi!

           Fiducia sei per noi (X2), perché sei Vivo dentro di noi!

- Ti ringrazio, Signore Gesù, e Ti adoro. Tu sei diventato il mio cibo e la mia bevanda. Il pane che Tu mi dai è il Tuo Corpo, il vino che Tu mi offri è il Tuo Sangue. Adesso con tutta la mia anima mi unisco a Te che Ti sei sacrificato per i miei peccati, per essere unito a Te anche nell’Eternità.

Canto: Grazie, Gesù... Alleluia...

- Ti lodo e Ti ringrazio, Pane della Vita Eterna, Ti benedico e mi affido a Te, Sangue della Nuova Alleanza. Ti desidero, Ti aspetto, Santo Sacramento. Ti lodo e Ti adoro, Santo Sacramento, Gesù Eucaristico. Il mio cuore è qui, totalmente per Te.

Pater noster...

Tantum ergo... Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione. Dio sia benedetto..

Canto finale: Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi! (bis)

                     Zdravo (X3), Marijo! (bis)

Fonte: https://youtu.be/Za08bLIj0aM (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

mercoledì 30 gennaio 2019

La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 gennaio 2019

“Cari figli! Oggi, come madre vi invito alla conversione. Questo tempo è per voi, figlioli, il tempo del silenzio e della preghiera. Perciò, nel calore del vostro cuore cresca il chicco della speranza e della fede e voi, figlioli, di giorno in giorno sentirete il bisogno di pregare di più. La vostra vita diventerà ordinata e responsabile. Comprenderete, figlioli, di essere di passaggio qui sulla terra e sentirete il bisogno di essere più vicini a Dio e con l’amore darete testimonianza della vostra esperienza dell’incontro con Dio, che condividerete con gli altri. Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Si. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Questo messaggio sembra un invito ad entrare negli esercizi spirituali: silenzio, preghiera e conversione.

Marija: Mi sembra che ci stiamo avvicinando alla Quaresima.

P. Livio: Oggi è la festa della conversione di San Paolo: c’è anche questo riferimento molto importante.

Marija: Sì, proprio con questo invito alla conversione. Ogni due o tre mesi ci invita alla conversione. Si vede che ci stiamo allontanando e Lei, con la sua autorità di Madre, ci dice: “Convertitevi!”.

P. Livio: Secondo te, la Madonna ha scelto il 25 del mese per dare il messaggio perchè coincide con diversi altri 25? 25 gennaio conversione di San Paolo, 25 marzo l’Annunciazione, 25 dicembre Natale ...

Marija: 25 giugno anniversario. Non saprei, ma la Madonna è attenta ai momenti importanti per la Chiesa ... La Madonna non si stanca ad invitarci alla conversione, a dirci che il Paradiso ci aspetta e che dobbiamo impegnarci.

P. Livio: A proposito del silenzio, secondo te nella nostra vita così caotica riusciamo a trovare il silenzio? Per me è facile perchè vivo da solo, ma uno che vive in famiglia come fa?

Marija: Mi ricordo che già nei primi giorni delle apparizioni ha invitato tante volte il nostro gruppo parrocchiale di preghiera ad andare sulla Collina e rimanere nel silenzio ... Ricordo che questi momenti erano preziosi per la nostra vita. Penso che finché non rimaniamo noi con Dio nel silenzio, non faremo l’esperienza dell’incontro con Dio. Credo che la Madonna voglia aiutarci ad avere questo incontro con Dio. Alcuni dicono: “Io non ho esperienza di Dio. Io non credo”. Questo perchè non abbiamo dato tempo, non siamo rimasti con Lui. La Madonna ci ha detto nei primi anni: “Non conoscete una persona se non state con quella persona”. Così è con Dio se non stiamo con Lui nella preghiera. E nel silenzio sentiamo la sua voce ...

P. Livio: La Madonna ha fatto altre volte allusione al chicco di grano che viene seminato in autunno, resta sotto la neve e poi spunta a primavera; così oggi dice che col calore del nostro cuore possiamo far crescere il chicco della speranza e della fede.

Marija: Sì, credo che la Madonna stia già pensando a questo albero, che è la nostra vita spirituale, che cresce grazie alla preghiera ... e può diventare un grande albero se noi ci apriamo a Dio e alla Madonna col nostro .

P. Livio: E’ anche vero che, come dice la Madonna, se noi cominciamo a pregare, poi si sente il bisogno di pregare di più.

Marija: Sì. Diciamo che mangiando si impara a mangiare. Così possiamo dire che pregando si impara a pregare. Quando uno comincia a pregare, all’inizio è difficile. Qui a Medjugorje molti pellegrini cominciano a pregare come mai prima e poi sentono il bisogno di pregare di più anche ritornando a casa. Questo è uno dei frutti bellissimi di Medjugorje: la preghiera che poi diventa preghiera continua ... diventa l’esperienza personale dell’incontro con Dio. Un conto è sentire altri parlare o testimoniare e altro è l’esperienza propria di conversione e di preghiera ... Ricordo che nei primi anni qui abbiamo pregato tantissimo ... Tante volte restavamo tutta la notte sulla Collina delle apparizioni pregando. Queste esperienze sono esperienze vitali per noi oggi, perchè abbiamo avuto l’incontro con Dio, non soltanto attraverso la Madonna, ma l’incontro personale con Dio: io e Dio. La Madonna ci chiede ora di fare questa esperienza personale, ci chiama ad essere più vicini a Dio ...

P. Livio: Mi ha colpito la frase: "La vostra vita diventerà ordinata e responsabile"... Ordinata vuol dire che dobbiamo rispettare una gerarchia di valori: Dio al primo posto, le cose spirituali e l’anima al primo posto e poi tutte le cose materiali ... Responsabile può voler dire che ognuno è responsabile della propria vita e solo tu ne rispondi davanti a Dio... La Madonna dice: "Comprenderete, figlioli, di essere di passaggio qui sulla terra". Quando nella preghiera si incontra Dio, si incontra l’eternità e si capisce che la vita qui sulla terra è, come dice la Madonna, un battito di ciglia, passa presto; ma però c’è un traguardo da raggiungere. Non è vero che finiamo nel nulla, come molti pensano che con la vita finisce tutto.

Marija: E’ vero. Per questo la Madonna ha portato Jakov e Vicka fisicamente a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno: la vita non finisce qua, la vita finisce in Paradiso, ma quel Paradiso dobbiamo guadagnarlo. Per questo occorre responsabilità e mettere ordine nella nostra vita, seguendo i Comandamenti di Dio. Per questo la Madonna ci sta chiamando a proseguire questo cammino terreno, ad essere più vicini a Dio nell’amore, nella testimonianza, per fare esperienza dell’incontro con Dio.

P. Livio: Certo che se si incontra Dio, lo si può testimoniare, altrimenti siamo dei cembali squillanti non credibili. Questo vale anche per noi sacerdoti: se non incontriamo prima Dio nella preghiera, le nostre parole non riescono a convincere nessuno.

Marija: Sono convinta che tutti abbiamo bisogno di questo incontro con Dio, incontro amorevole, perchè il Signore si dona se noi siamo aperti, se diciamo il nostro “sì”, se cominciamo a mettere ordine nella nostra vita, perchè il disordine provoca solo confusione ...

P. Livio: Nella frase finale "Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Sì", mi pare di vedere un riferimento alla Giornata Mondiale della Gioventù, che ha come slogan la frase della Madonna: "Ecco la serva del Signore; si compia in me secondo la tua parola" (Lc. 1,36). Pare dica che ci deve essere il nostro "sì"  come c’è stato il suo "sì" alla volontà di Dio.

Marija: Hai fatto un bel collegamento. Non avevo pensato a questo. Questo incontro con i giovani a Panama mi è caro in modo particolare perchè ci sono diversi sacerdoti e comunità molto legati a Medjugorje. Hanno fatto incontri preparatori, anche una giornata mariana ... Ho mandato loro un messaggio per dire che sono con loro nella preghiera perchè questi giorni, per l’America Latina e per i giovani di tutto il mondo, siano momenti di grande grazia ... Oggi c’è tanta confusione, tanti che si allontanano dalla fede ... La Madonna ci invita: “Ritornate alla preghiera, ritornate alla conversione, ritornate all’incontro personale con Dio” ... Grazie a Dio ci sono ancora tante persone che pregano, tanti giovani che hanno la speranza nel cuore ... C’è la speranza perchè c’è la Madonna ed è qui con noi. Lei è la Donna del “sì” e della speranza. Quando gli apostoli erano confusi, Lei ha detto: “Pregate!”. Sì, preghiamo! Oggi abbiamo un buon motivo per pregare di più nel silenzio del nostro cuore, della nostra camera, come dice Gesù. Che ogni giorno la preghiera diventi sempre più forte per poter combattere ogni male... Non dobbiamo dimenticare che questo è il tempo della Madonna, che la Madonna è con noi e noi dobbiamo con decisione, con determinazione, con orgoglio, con fede e con speranza andare avanti, pregare e testimoniare senza paura e senza vergogna la nostra bellissima fede, che Dio ci ha dato col suo amore anche attraverso la Madre di suo Figlio e che ci manda ogni giorno... Non scoraggiamoci, ma preghiamo ...

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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio



Fonte :
Medjugorje Oggi

Marija Pavlovic comunica il Messaggio del 25 Gennaio 2019 a R. Maria

grazie a Vittorio

venerdì 25 gennaio 2019

Messaggio a Marija del 25 gennaio 2019

“Cari figli! Oggi, come madre vi invito alla conversione. Questo tempo è per voi, figlioli, il tempo del silenzio e della preghiera. Perciò, nel calore del vostro cuore cresca il chicco della speranza e della fede e voi, figlioli, di giorno in giorno sentirete il bisogno di pregare di più. La vostra vita diventerà ordinata e responsabile. Comprenderete, figlioli, di essere passeggeri qui sulla terra e sentirete il bisogno di essere più vicini a Dio e con l’amore darete testimonianza della vostra esperienza dell’incontro con Dio, che condividerete con gli altri. Io sono con voi e prego per voi ma non posso senza il vostro Si. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

giovedì 24 gennaio 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 17 gennaio 2019

 

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi ci parla della lebbra, una malattia molto pericolosa. Si tratta di una malattia infettiva. Addirittura si staccano dal malato i brandelli di carne o certe estremità del corpo.
La Legge ebraica dava indicazioni severe nei confronti di tali malati. Un lebbroso non poteva vivere nella comunità. Appena verificato che una persona aveva la lebbra veniva allontanata dalla famiglia, dal paese.
I lebbrosi vivevano in zone inaccessibili e portavano vestiti strappati in modo da essere riconoscibili già da lontano.
Quando si spostavano dovevano coprirsi la bocca e gridare: “Sono impuro!” Questo per ammonire tutti e far sì che nessuno si avvicinasse.
Oltre che essere escluso dalla società il lebbroso lo era anche dalla comunità religiosa.
Il dolore era doppio: oltre a quello fisico c’era anche quello spirituale.
C’era un isolamento totale.
Fratelli e sorelle, anche se ci sembra incredibile questa malattia esiste ancora oggi. Cè in alcuni Paesi del terzo mondo.
In alcuni Paesi come l’India ci sono da una parte i lebbrosi e dall’altra zone molto ricche e armi atomiche. Proprio lì Madre Teresa di Calcutta li curava assieme alle sue consorelle. La missione principale di queste suore è quella di far sì che per questi disgraziati la vita possa avere un pò di dignità umana.
San Francesco di Assisi ha avuto la conversione proprio incontrando un lebbroso. Quando ha baciato quel malato egli ha preso coscienza delle piaghe della propria anima e il Signore lo ha guarito.
Noi francescani vediamo in quel momento un cambiamento radicale della vita di Francesco.
Raul Follerau è stato uno scrittore, giornalista francese del secolo scorso e grande apostolo dei lebbrosi. Nel 1954 egli ha scritto ai presidenti degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica chiedendo di fare una donazione equivalente al valore di un aereo per aiutare i lebbrosi. Si trattava di una somma irrisoria per due potenze come quelle.
Egli ha scritto: “Con i soldi per due cacciabombardieri, con cui voi volete seminare morte, noi possiamo cancellare la lebbra dalla terra”. Non ha mai ottenuto alcuna risposta e nessun soldo.
Ha fatto grandi cose per i lebbrosi e continua a farne la fondazione a lui intestata, ma la lebbra esiste ancora.
Fratelli e sorelle, abbiamo pensato, purtroppo solo in modo superficiale, a questa malattia terribile, ma possiamo pensare anche ad altri malati. Ne abbiamo anche nelle nostre famiglie. Ricordiamoci con gratitudine di tutti coloro che hanno cura di loro. Magari lo fanno per anni e anni e questo fatto cambia le loro abitudini di vita.
Anche in questa santa Messa possiamo ricordarci dei malati e di chi ha cura di loro.
Quando si parla di lebbra, però, la colleghiamo sempre al peccato. E’ un’immagine della nostra anima quando siamo ingannati dal male e dal peccato. Per questo motivo diciamo che il peccato è la lebbra dell’anima.
Ma anche quando si è in questo stato c’è la possibilità di convertirsi. Il cambiamento parte da dentro e trasforma la persona.
Se seguiamo Cristo possiamo convertirci e diventare uomini di pace, di pazienza, di purezza e possiamo amare Dio e l’uomo sia durante la malattia che in salute. In tal modo potremo accettare tutte le situazioni e vivere senza invidia. Potremo accettare la nostra croce e smetterla di pensare che gli altri ne siano esenti.
Non piangeremo più per ciò che ci manca, perchè la rinuncia è una via per crescere.
Da noi si dice: “Signore, dacci solo la salute”. Questa non è un’affermazione cristiana corretta. Quella giusta é. “Signore, sia fatta la Tua Volontà”.
Qualche volta Dio ci fa mancare la salute fisica proprio per non perdere l’anima.
Quando ero ancora studente sono andato a far visita al reparto di oncologia a Zagabria. Le persone erano malate di tumore ed era terribile vedere il reparto dei bambini.
Ho detto a chi mi accompagnava: “Tutti, ma proprio tutti, dovrebbero passare qualche ora in questo ospedale per vedere”. Infatti sono proprio le persone con certe malattie che ci riportano alla realtà della nostra vita.
Noi ci lamentiamo di tutto, ma possiamo vedere situazioni molto peggiori della mia e così posso capire quanto il Signore è stato Misericordioso con me.
Il Signore viene glorificato addirittura per mezzo della malattia.
Fratelli e sorelle, il lebbroso del Vangelo ci aiuta ad accettare gli avvenimenti. Pensiamo che non abbia trovato solamente la salute fisica, ma anche quella spirituale.

Registrazione: F. Deagostini Trascrizio9ne: A. Bianco

Approfondimenti della fede - Video – Catechesi: « Sapienza: fonte e compagna di salvezza »

Sapienza: fonte e compagna di salvezza Catechesi di don Renzo Lavatori a Radio Maria

Riflessione su vecchi messaggi della Madonna (8)

Messaggio del 25 agosto 1993
”Cari figli, io desidero che voi capiate che io sono vostra madre e che desidero aiutarvi ed invitarvi alla preghiera. Soltanto attraverso la preghiera potete capire, accettare i miei messaggi e metterli in pratica nella vostra vita. Leggete la Santa Scrittura, vivetela e pregate per poter capire i segni di questo tempo. Questo è un tempo particolare; per questo sono con voi, per avvicinarvi al mio cuore e al cuore del mio figlio Gesù. Cari figlioli, desidero che voi siate figli della luce e non delle tenebre. Per questo vivete ciò che vi dico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”

Commento di Padre Slavko

«Maria desidera che noi capiamo che Lei è la nostra Madre. lo credo che questo sia molto importante: sentirsi e sapere che noi tutti siamo figli di Dio e che tutti noi abbiamo una Madre, può essere un fondamento forte e solido per l’amore, per la solidarietà tra di noi, per la solidarietà di tutto il mondo. Questo sarebbe veramente una grande, grande grazia se ognuno di noi che sentiamo questo messaggio, e tramite noi tutti gli altri, potessimo capire che abbiamo tutti una Madre, Madre che è sicuramente Madre dell’amore, della pace, Madre della misericordia, Madre che vuole aiutarci e che intercede per noi. Questo è importante per tutti noi e sarebbe importante per tutto il mondo, soprattutto per noi in questa situazione dove c’è tanto odio e tanta violenza, dove c’è la guerra. Bisognerebbe che tutti coloro che sono adesso in conflitto potessero rimanere anche solo un momento in silenzio e nel profondo del cuore sentirsi fratello di ogni persona, cioè figlio della stessa Madre. Per questo vi invito a pregare.
La Madonna vuole aiutarci tutti: occorre aprirci al suo aiuto. In che cosa vuole aiutarci? Vuole aiutarci nella nostra vita quotidiana, nelle nostre sofferenze, quando ci sentiamo soli, quando soffriamo, quando siamo malati, sia giovani che anziani. Vuole invitarci tutti alla preghiera. Non è la prima volta che ci invita alla preghiera e sicuramente neanche l’ultima, ma dall’inizio delle apparizioni - oggi sono 12 anni e 2 mesi - tantissime volte, continuamente e senza stancarsi, ci invita alla preghiera. Noi sappiamo che cosa vuole da noi: prima chiedeva il Credo e 7 Padre Nostro, dopo il rosario intero, dopo la Messa più spesso possibile, leggere la Bibbia, confessarsi ... fino ad invitarci a far sì che la nostra vita diventi preghiera.

In questo messaggio di nuovo la preghiera è la condizione per poter capire ed accettare i messaggi; allora studiarli come fa una Commissione o leggerli come si legge un libro o un giornale non è la condizione e la situazione per capirli: solo nella preghiera potremo capire ed accettare i messaggi e senza la preghiera non possiamo metterli in pratica nella nostra vita: allora occorre pregare per capirli, per poterli accettare e per poterli vivere. Ma nel profondo di’ tutto il messaggio dovrebbe scaturire la pace. Mettere in pratica nella nostra vita questi messaggi significa diventare una persona di buona volontà, una persona che perdona, misericordiosa una persona che può amare: questo significa mettere i messaggi nella pratica della nostra vita.

La Madonna ci invita in questo messaggio anche a leggere la Sacra Scrittura e a viverla. [Messaggio di Medjugorje, 18 ottobre 1984 : "Cari figli, oggi vi invito a leggere ogni giorno la Bibbia nelle vostre case: collocatela in un luogo ben visibile, in modo che sempre vi stimoli a leggerla e a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! "]. Non è la prima volta che vi invita a leggerla; tutti ci ricordiamo quando ha chiesto anche di mettere la Sacra Bibbia all’entrata della nostra casa, o del nostro ufficio, dove viviamo, affinché ci ricordi che Dio parla e perché ci dia subito un impulso anche a leggerla. Allora con questo messaggio la Madonna ci invita - se lo abbiamo dimenticato - a leggere la Sacra Scrittura, a prenderla di nuovo in mano e a leggerla di giorno in giorno. Leggere e vivere la Sacra Scrittura significa naturalmente, in altre parole, vivere i suoi messaggi, perché anche i suoi messaggi sono sempre un invito alla conversione, a ritornare a Dio. Ritornare a Dio si può se si conosce la Scrittura. Uno dei Santi Padri ha detto che chi conosce la Scrittura, conosce Gesù. Di nuovo la preghiera diventa una condizione per capire questi tempi o i segni di questo tempo. Non si può senza la preghiera. Naturalmente uno che non crede, guardando la creazione, guardando le stelle, il sole, i fiori, la natura, che cosa capisce? Ma uno quando prega può capire molto di più che solo le leggi fisiche. Pregando noi possiamo capire che tutto il creato è per noi, è un dono dell’amore di Dio per ognuno di noi. E i segni di questo tempo quali sono? Da una parte ci sono tanti movimenti positivi, dall’altra parte ci sono anche cose terribili cominciando dall’aborto, dalla droga, dall’alcool, dalla violenza, dalle guerre che noi stiamo vivendo. “Segni dei tempi” sono sicuramente, possiamo dire, segni con i quali Dio vuole invitarci ad avvicinarci a Lui.

Come nel messaggio del 25 giugno la Madonna dice: “Questi tempi sono particolari”. Per questo la Madonna vuole avvicinarci a questi due cuori: al Suo cuore e al cuore di suo Figlio Gesù; significa avvicinarci alla vita, alla misericordia, all’amore senza condizioni.

La Madonna alla fine del messaggio ci invita proprio con le parole della Bibbia dicendo che desidera che noi diventiamo ‘figli della luce e non delle tenebre’ Maria ha certo vissuto nella luce di Dio, nella fede, nell’amore, nell’obbedienza alla volontà del Padre, era perciò la prima figlia della luce. Che cosa vuole di più da noi? In questo tempo, che è tempo da una parte veramente bello, con tante possibilità di fare il bene ma è anche il tempo delle tenebre: tenebre del peccato, tenebre dell’odio, della violenza, tenebre che hanno portato tante discordie, tante distruzioni delle famiglie, della vita. L’invito a diventare figli della luce, come dicevo, e un invito di Gesù già contenuto nel Vangelo e la Madonna solo lo ripete. Resistere contro le tenebre come simbolo del peccato e di tutte le sue conseguenze è un dovere per tutti noi. Diventare figlio della luce e combattere le tenebre è un invito alla conversione, perché conversione significa un cammino dalle tenebre alla luce, dall’odio all’amore, dall’ateismo, dalla perdita della fede alla fede. Tutti noi possiamo fare così, ma bisogna che ci decidiamo veramente per questa strada della luce combattendo le tenebre.

La Madonna ci invita alla fine a vivere quello che ci dice. Naturalmente la Madre quando parla vuole che accettiamo le Sue parole; così alla fine ci invita a dare la risposta, cioè ci ringrazia di aver dato risposta alla sua chiamata. E qui io desidero che anche questo messaggio diventi per noi un nuovo impulso a pregare, a cominciare a riconoscere i segni del tempo, a leggere la Scrittura, a viverla e ad avvicinarci così al Suo cuore e al cuore di Suo Figlio.»

giovedì 17 gennaio 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 15 gennaio 2019


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, uno scrittore descrive un uomo saggio come colui che continuamente scopre le verità della vita e le lascia alle generazioni future. Tutta la sua opera deve essere d’esempio e di eredità per gli altri.
Questo vale in modo particolare per Gesù.
Gesù è un insegnante particolare. Tutti sentivano la Saggezza divina parlare attraverso di Lui. Se chiamiamo Gesù “Maestro” allora siamo invitati ad essere Suoi discepoli e ad ascoltarLo.
Leggendo e meditando la Vita di Gesù si può vedere chiaramente che il Suo compito principale era insegnare, guarire e fare miracoli. Che Gesù facesse miracoli è un dato di fatto. Esistono testimoni oculari. Lo confessano addirittura i Suoi nemici.
Quasi un terzo del Vangelo è dedicato ai miracoli di Gesù: guarigioni, liberazioni.
Il miracolo alla sinagoga di Cafarnao è il primo segno che Gesù ha compiuto in presenza degli apostoli. Gli spiriti immondi sono potenze che hanno conoscenze particolari e agiscono contro Dio e contro gli uomini. Ma Gesù è più forte di loro. Li sconfigge dicendo solamente: “Taci! Esci da lui!”
In Gesù la potenza della Sua parola è unita alle Sue opere. Ma Lui rifiuta qualsiasi forma di sensazionalismo. Non approva chi cerca il miracolo fine a se stesso. Tanti Suoi concittadini hanno visto i miracoli, ma non hanno creduto e non si sono convertiti.
Anche oggi ci sono tanti cristiani che corrono dietro ai miracoli. Questa è una prova della loro fede debole. Chi chiede sempre i miracoli non ha una fede salda.
Spesso cerchiamo i miracoli per confermare la nostra fede in Dio, ma chi cerca solamente i miracoli fini a se stessi non sarà mai sazio. I miracoli sono solo un riflesso della Potenza divina.
Nella vita siamo spesso nella prova e in essa può guidarci solamente la Mano di Colui che ci ha creati.
I miracoli spirituali sono più grandi di quelli fisici anche se noi uomini pensiamo il contrario. Noi diamo sempre la precedenza alla guarigione fisica, mentre il Cielo la da alla conversione.
Gesù, nel Vangelo di oggi, parla come Colui che ha potere e non come gli scribi. Con questa spiegazione l’evangelista vuole farci capire che Gesù ha l’autorità. Chi conosce le Scritture non è detto che abbia l’autorità per spiegarle.
L’autorità di Gesù non viene da questa terra.
Può darsi che spesso ci incontriamo con persone che ci chiedano spiegazioni sulla Parola di Dio. Chiediamoci se noi le diamo come Colui che ha potere o come gli scribi. Parlare veramente di qualcuno può farlo solamente chi lo conosce. Parlare di Dio può farlo solamente chi è vicino a lui.
Non si può parlare dei poveri ed essere in compagnia dei ricchi. Non si può parlare della bontà e vivere nel male.
Non si può parlare con convinzione di Dio facendo il male.
Cari fratelli e sorelle, in questo momento dobbiamo pensare cosa bisogna cambiare nella nostra vita.
Ci si domanda se si può raggiungere l’ideale di Gesù. La risposta è “sì”. E’ sufficiente guardare ai santi per conoscere tante persone che hanno compiuto miracoli e parlato come Colui che ha potere.
Un esempio. Il Santo Curato d’ars un giorno ha detto solamente: “Fratelli e sorelle, Dio ci ama”. Il suo volto si è illuminato e dagli occhi sono scaturite due lacrime. Non è più riuscito a dire nulla e si è incamminato verso il Confessionale. Ispirati da tali parole i suoi fedeli si sono accostati tutti alla santa Confessione.
Questo è un esempio di una persona che parla come Colui che ha il potere. Con questo tipo di discorsi si può toccare il cuore umano per far sì che cambi.
Nella seconda parte del Vangelo troviamo il dialogo tra Gesù e un uomo posseduto da uno spirito impuro. Gesù lo libera e lo aiuta ad abbracciare la Buona Novella. L’uomo urla alla Sua presenza: “Che vuoi da noi Gesù Nazzareno? Sei venuto a rovinarci?”
Gesù non nascondeva che era venuto per cacciare satana e non lasciargli potere sugli uomini.
Cari fratelli e sorelle, l’insegnamento del Vangelo di oggi è che dobbiamo opporci al male. Questo si può fare se noi cerchiamo la santità. La santità è l’esorcismo più forte anche se non è visibile. Solamente allora possiamo vivere come Dio desidera.
Vivere la santità vuol dire superare certi inganni. Vivere la santità significa vivere in pienezza e non accontentarsi di una spiritualità mediocre.
Osiamo incamminarci per la strada che ci indica Gesù.
Prendiamo ciò che il Signore ci da e Lui ci donerà Se Stesso. Non dobbiamo avere paura di noi stessi e degli altri. Non vergogniamoci di essere figli di Dio.
Solo nell’equilibrio perfetto tra la nostra realtà spirituale e fisica noi diventiamo capaci di essere la testimonianza viva di Gesù Cristo.
Fratelli e sorelle, permettiamo oggi che l’insegnamento del Signore ci avvolga per meditare e vivere secondo la Sua Volontà.
Amen.


Registrazione F. Deagostini    Trascrizione: A. Bianco

Omelia della santa Messa Medjugorje, 10 gennaio 2019


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, credo che abbiate ascoltato con attenzione le parole di san Giovanni apostolo. Nella prima lettura c’è tutto l’insegnamento cristiano e della nostra fede.
Si tratta di due cose. La prima è che ogni credente crede che Gesù Cristo è il Messia promesso. Il Consacrato da Dio, Colui che era atteso dagli uomini come Salvatore del mondo.
Il termine “Cristo” è la traduzione della parola ebraica Messia. In croato si direbbe “consacrato con l’unzione da Dio”.
Dunque Gesù è la seconda Persona divina, il Figlio di Dio, Colui che il Padre, nella pienezza dei tempi, ha mandato nel nostro mondo per salvare l’uomo e tutto l’universo.
In questi giorni abbiamo celebrato il Suo compleanno, nella gratitudine a Dio che ce Lo ha dato per consolarci, riconciliarci e insegnarci il senso della vita. Lui ha preso il nostro corpo umano, si è incarnato e ha vissuto tra di noi. Ha concluso la vita condannato ad una morte vergognosa sulla croce, ma è resuscitato dai morti il terzo giorno. Ha dato la speranza a noi che tutte le sofferenze, pene, delusioni e la morte stessa termineranno con la nostra resurrezione e con la contemplazione di Dio, Volto a volto per tutta l’eternità. Lui Stesso ha dichiarato e dimostrato che è il Messia, il Figlio di Dio.
Tale dichiarazione l’abbiamo ascoltata anche nel Vangelo di oggi.
Gesù è a Nazareth, la Sua città natale. E’ nella sinagoga e legge la Bibbia. Ha trovato un brano del profeta Isaia in cui si dice: “Lo Spirito del Signore è su di Me e Mi ha consacrato con l’unzione”. Colui che è consacrato con l’unzione è il Messia, in greco “Cristo”.
Gesù dice a tutti: “Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato.
Questo è meraviglioso. Lui è, quindi, Colui che è stato preannunciato da Isaia e da tanti altri profeti. Lui era atteso dal popolo di Israele da secoli come Salvatore e Redentore. E’ arrivato il Suo tempo, affinchè si realizzi il piano di Dio sugli uomini. E’ arrivato il tempo della salvezza.
Ascoltando le parole di Gesù che dice che Lui è il Messia, il Redentore, il Salvatore del mondo, il cristiano deve essere amareggiato nel sentir dire che tutte le religioni sono uguali oppure che non sono volontà di Dio, ma solo invenzione umana. E’ come se nelle altre religioni ci fosse un altro Messia, un altro Figlio di Dio. Si pensa che ci possano essere altri salvatori del mondo al di fuori di Gesù Cristo. E’ terribile sentire che tanti cristiani bestemmino lo Stesso Gesù, la Sua Madre e tante altre cose sante.
Come dalla Bocca di Gesù usciva la bellezza così dalla bocca di tanti cristiani esce la bestemmia. Questa è una tristezza, una sofferenza, una vergogna sia davanti a Dio che davanti agli uomini.
Non dobbiamo, però, dimenticare ciò che è riportato dalla lettera di Giovanni e nel Vangelo di oggi.
Gesù legge il brano di Isaia che dice: “Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e a proclamare l’anno di grazia del Signore”.
San Giovanni dice una cosa che vale per i cristiani di tutti i secoli: “Chi ama Dio deve amare il fratello”. Ancora più precisamente: “Se qualcuno dice di amare dio e odia il proprio fratello è un bugiardo”.
Il Cristianesimo non è una religione astratta, non è solo teologia, ma deve essere vissuto nella realtà.
Colui che appartiene a Cristo non può odiare nessuno, non può fare del male, non può omettere di proteggere qualcuno o di aiutare chi è nel bisogno.
Il nostro Maestro Gesù Cristo ha fatto tutto ciò. Ha guarito tanti, ha ridonato il senso della vita, ha aiutato coloro che erano emarginati, ha sorretto gli infelici e liberato gli indemoniati.
Il dono più grande all’uomo peccatore è stata la Sua Passione e Morte sulla croce. Gesù ha amato anche coloro che Lo hanno condannato e crocifisso.
Gesù ha insegnato a noi cristiani a perdonare, a non fare violenza ad altri solo perchè credono ad altre religioni o hanno un altro colore della pelle.
se è vero che nella storia alcuni cristiani hanno commesso crimini nei confronti di altri è anche vero che questo non si poteva mai giustificare con l’insegnamento del Vangelo. Si trattava di interpretazioni distorte del Vangelo.
San Giovanni ci dice perfettamente ciò che ci insegna Cristo: “Se qualcuno dice di amare Dio e odia suo fratello è un bugiardo”.
non si può vivere l’amore senza Dio. Si tratta di una fede falsa.
Dove non c’è Dio non c’è l’umanità. Dove Dio è stato cacciato sono avvenute guerre terribili. Quando si usa Dio per guerre sante si nega che Dio è creatore di tutti.
Fratelli e sorelle, cosa dobbiamo concludere dalle letture che abbiamo sentito? Che la nostra fede in Dio e nel Suo Figlio Gesù Cristo deve rimanere forte, nonostante le difficoltà della vita e le sfide. Dobbiamo osservare i Suoi Comandamenti, perchè sono la garanzia migliore per rimanere sulla Sua Via., per comprendere il senso della vita e alla fine ricevere la vita eterna.
Il Suo Comandamento fondamentale consiste nell’amare gli altri e nell’aiutarli. Non dobbiamo chiuderci nel nostro mondo, ma rallegrarci per le gioie degli altri e soffrire per le tristezze degli altri. Essi sono nostri fratelli e sorelle, l’immagine di Dio Stesso.
Gesù ci dice: “Qualsiasi cosa avrete fatto ad uno dei più piccoli lo avete fatto a Me”. Non abbiamo paura ad essere figli di Dio in questi tempi nefasti in cui c’è violenza, perversione, fuga dai valori evangelici. Non lasciamoci ingannare dalle offerte del mondo.
In questo ci aiuti l’intercessione e la protezione di Maria, Regina della Pace e di tutti i santi di Dio.
Amen.

Registrazione F. Deagostini    Trascrizione: A. Bianco

Omelia della santa Messa Medjugorje, 9 gennaio 2019


Dal Vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, il Vangelo e le letture di oggi ci parlano chiaramente dell’amore e della paura. L’amore è il filo d’oro del Cristianesimo.
Se cerchiamo la cosa principale della Bibbia, quel grande libro composto da numerosi altri libri, vediamo che è l’amore.
Quando hanno chiesto a Gesù, che conosceva tutte le scritture, qual è il Comandamento più grande Lui ha detto “l’Amore”.
Questo si vede nella storia della Chiesa. La Chiesa ha sempre messo l’accento sull’amore. Alcune volte gli argomenti erano altri, ma mai senza amore.
Quando vediamo gli uomini che cercano di seguire Gesù Cristo, di farLo seguire e di vivere le Sacre Scritture vediamo che al primo posto mettono l’amore. Quando guardiamo i veri discepoli di Gesù - per loro Egli è Via, Verità e Vita - vediamo persone che non sono guidate dal proprio interesse e che non sono frenate da paure, soggezione, pensieri degli altri, tradizioni. Nulla può fermare tali persone nell’amore verso il prossimo. Ovviamente questo amore ha origine nell’amore verso Dio.
L’Amore è il filo rosso del Cristianesimo. E’ indistruttibile. E’ sempre presente.
L’amore opera in tre direzioni. L’amore ha una caratteristica trinitaria. Và verso Dio, verso il prossimo e verso se stesso. Al primo posto c’è l’amore verso Dio.
Chi rimane in Dio rimane nell’amore. Chi rimane nell’amore rimane in Dio. Con Lui inizia tutto. Egli è la sorgente. Se l’uomo opera per Dio questo fatto si specchia nell’uomo stesso e si indirizza verso il prossimo. Questo amore si indirizza verso il tuo vicino, compagno di lavoro, compagno di studi, verso il bisognoso, colui che aspetta il tram o l’autobus con te.
L’amore accetta tutto e desidera aiutare tutti.
Come viene a noi dall’alto e si riflette in maniera orizzontale attraverso di noi, così torna anche a noi. E’ necessario che l’amore torni a noi in maniera sana. Il Signore ci dice: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Questo ci insegna che l’uomo deve voler bene a se stesso, ma in maniera buona e giusta. Accettarsi, aver rispetto di se stessi, credere in se stessi. Senza questo non siamo in una posizione psicofisica sana.
Purtroppo nel nostro tempo l’uomo ama se stesso, ma in maniera sbagliata. Diventa egocentrico ed egoista. Desidera che tutto il mondo giri attorno a sè. Qui non c’è felicità. Prima o poi si paga. Tali persone non comprendono che mettere al centro sè stessi è un inganno in cui tanti vivono e che ci viene insegnato dal mondo.
Gesù ci insegna che la felicità sta nel voler bene al prossimo e nel sapersi sacrificare. La logica di Gesù è completamente diversa.
Oggi nel Vangelo vediamo una giornata intera di Gesù e dei Suoi discepoli. Egli ha dato da mangiare a 5000 uomini con 5 pani e due pesci. Ha fatto sedere tutti, ha cominciato a spezzare il cibo e questo si è moltiplicato, in modo che tutti potessero mangiarne. Ne sono avanzate ulteriori 12 ceste.
Terminata la moltiplicazione Gesù dice ai discepoli di salire sulla barca e di recarsi a Betsaida, sull’altra riva del lago. Congedati i discepoli si reca sul monte da solo a pregare.
Dopo aver incontrato tanta gente Gesù ha bisogno di pace, solitudine, preghiera. Ha bisogno del Padre.
Terminata la preghiera Gesù ha guardato il mare e vede la barca che non si muove. C’è vento e gli apostoli sono affaticati nel remare. E’ notte fitta e gli apostoli cercano invano di remare per andare avanti.
Gesù và verso di loro camminando sul mare. Passa vicino alla loro barca e và oltre. I discepoli, presi da grande paura, si sono messi a gridare. Pensavano fosse un fantasma.
Gesù dice loro: “Coraggio. Non abbiate paura”. Sale sulla barca e la tempesta si calma. Il vento cessa.
San Giovanni dice: “Nell’amore non cè timore”.
La paura è sempre timore di perdere qualcosa. Si può avere paura della morte. Si può aver paura che qualcuno mi porti via qualcosa che mi appartiene. Questa paura agisce molto in noi.
Tante volte Gesù ha calmato i Suoi e ha detto: “Non abbiate paura”. Per gli apostoli è una lezione molto importante. Se Gesù avesse avuto discepoli paurosi non ci sarebbero mai stati i martiri. I martiri sono cristiani senza paura. Non sono matti, ma nella loro vita prevale l’amore. Tengono lo sguardo fisso in Dio e in Gesù. Vedono oltre a questa vita. Non guardano il proprio interesse.
Se guardiamo la nostra vita possiamo trovare tante paure. Paura di come pensano gli altri, di certe reazioni, del domani, per i figli, per i genitori, per un ammalato, per il popolo, per la nazione, per il mondo. Ma sopra ogni cosa c’è la paura per me stesso. Questa paura paralizza e non mi lascia respirare a pieni polmoni. Limita le mie capacità e non mi lascia utilizzare i miei talenti. Abbiamo sempre paura di qualcosa.
I genitori hanno paura dei propri figli: non bisogna dire loro nulla altrimenti si arrabbiano. Si arrabbino pure, ma tu non avere paura. Tu devi dire ciò che ti spetta. Tu sei il genitore. “Saranno arrabbiati e penseranno male di me…” Pensino quello che vogliono. Tu non avere paura. E’ una cosa negativa se si ha paura in una relazione. Non importa come l’altro reagisce.
Certamente dobbiamo stare attenti come dire le cose, ma non dobbiamo avere paura. Tutto si può preparare e dire in maniera corretta. Bisogna pregare prima di parlare. La paura paralizza.
Gli apostoli, a causa della paura, non riconoscono Gesù. Lo scambiano per un fantasma.
Quando c’è paura le cose perdono il loro senso.
Dove c’è amore non c’è timore.
Dobbiamo riconoscere le nostre paure per poterle abbandonare. Dobbiamo dire: “Io non ho dato potere su di me alle paure”.
Dico quello che devo dire. Faccio quello che devo fare. Dobbiamo dire e fare tutto con amore. L’amore sempre, ma senza paura.
Se diciamo che abbiamo paura per amore diciamo una bugia. Non è possibile dire di aver paura per amore.
Il Signore ci aiuti a riconoscere le nostre paure per poter vivere in maniera giusta nell’amore.
Amen.

Registrazione F. Deagostini    Trascrizione: A. Bianco

Marinko Sakota, Pastore a San Giacomo, Medjugorje. Omelia 13 Gennaio 2019

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore

Cari fratelli e sorelle! Oggi in occasione della festa del Battesimo del Signore Gesù Cristo, siamo chiamati a meditare, riflettere sul nostro Battesimo, riflettendo su noi stessi, il nostro essere. I cristiani sono coloro che seguono Cristo, che lo seguono, che camminano le sue orme. E che cosa fa Gesù?

Abbiamo sentito che Gesù era in attesa in mezzo alla folla. Poi, quando venne il suo turno, ha camminato nelle acque del fiume Giordano. E 'stato uno tra gli altri che camminavano nelle acque del fiume Giordano. Si vede il suo grado di solidarietà con l'umanità, che è diventato uno di noi, noi che assomiglia in tutto, tutto, tranne il peccato.
Il nostro battesimo è l'inizio. Essere cristiano significa assomigliare, ancora di più, Cristo ogni giorno! Come è diventato simile a noi in tutto, quindi, stiamo seguendo lui, cercando di assomigliare a Lui, e che è l'essenza del perché noi preghiamo, perché veniamo a Messa, perché leggiamo la Parola di Dio, perché si arriva a conoscere Cristo e assomigliano Lui ancora di più.
Un esempio di una tale persona che è nostro contemporanea è St. Madre Teresa. Ecco alcuni esempi dalla sua vita che ci mostrano cosa significa concretamente. Madre Teresa ha detto una volta quando le fu chiesto: "Sono nata in Albania, per nascita io sono albanese, per cittadinanza, indiana, da quello che faccio, io appartengo a tutte le persone del mondo, e il mio cuore appartiene a Cristo." Che è la sua carta d'identità! Ella descrive chi è.
Fratelli e sorelle, penso che potrebbe essere ancora qualche prete che ha detto che questa teologia di Madre Teresa è duecento anni di ritardo. E lei disse: "Che 200, dovrebbe essere 2000. Sono 2000 anni dietro a Cristo." Questo è ciò che ha cercato di essere, avvicinarsi a Cristo, cercando di essere come Lui. Ma siamo sempre dietro di lui. E penso che riconosciamo Gesù in due modi, nel Pane eucaristico, e nella sofferenza, povero, il nostro confratello.
Quando le hanno chiesto, qual era il segreto del suo successo, ha detto, "Ricevo Gesù ogni giorno nella Santa Eucaristia." Questa è stata la vita di Madre Teresa. "Ricevo Gesù ogni giorno, per dare a Gesù. Tutto è così semplice. Ricevo Gesù, io sono nutrito da Gesù, così lo posso dare agli altri tutto quello che faccio io per Gesù. Non lo faccio per le persone, io faccio tutto  per Gesù ".

Il ministro indiano per gli Affari sociali in quel momento ha capito e ha detto "Anche noi stanno aiutando le persone, abbiamo anche fare un sacco di bene. Ma lo facciamo per qualche motivo. Ma tu, Madre Teresa, lo fai per qualcuno!" E questo, fratelli e sorelle, è ciò che Madre Teresa ha fatto. Sapeva che aiutando gli altri stava aiutando Gesù e tutto ciò che fa per la gente che fa per Gesù.

E diceva con le cinque dita della mano, "Lei mi ha fatto questo." Questa è l'essenza del Vangelo. "Hai fatto questo per me." E lei ha preso questo come il motto della sua vita e per la sua comunità: "Ho sete". Ciò significa che riconosco Gesù l'uomo che ha sete, che ha fame, chi è nel bisogno, chi è povero, che soffre.
E quando la gente veniva a farle visita, Madre Teresa invitava a venire a visitare i malati, e lei diceva, "Vieni a conoscere Gesù". In questo possiamo vedere che cosa significa concretamente essere cristiani, perché Madre Teresa ha vissuto nel nostro tempo, è nostro contemporaneo. Ha capito che cosa significa essere cristiani oggi.

Questo è ciò che sentiamo alla Messa, per mezzo di Cristo, in Cristo, e con Cristo. Ciò significa che per permettere a Gesù di lavorare attraverso di me. Quando le hanno chiesto il motivo per cui, quando aveva tanti progetti, non era preoccupata? Ha detto: "Io non sto facendo questo. E 'Gesù che sta facendo tutto ciò, attraverso di me." Si considerava una penna. Dio vuole scrivere una lettera d'amore per l’uomo, e io sono la sua penna. Io debbo servire a tale scopo. Vedete come Madre Teresa aveva capito se stessa e il senso della sua vita? Ecco, fratelli e sorelle, ciò è molto interessante, ed è qui che il mistero è nascosto. Tutto quello che faccio, lo faccio per Gesù, e mi permetto di Gesù attraverso di me di fare tutto.
Cari fratelli e sorelle, oggi ho appena dato un esempio di Madre Teresa, per ricordarci  che ciò è possibile. Se siamo simili a Gesù, avvicinandosi a lui ancora di più, la gente potrebbe dire che è troppo difficile. E 'impossibile raggiungere tale santità nelle circostanze del mondo in cui viviamo. Ma, fratelli e sorelle, che cosa è che la Madre ci dice? "Se avete l'amore, tutto è possibile, se non c'è amore, nulla è possibile."
Questo, fratelli e sorelle, è la chiave di tutto, che è dove si trova il mistero, quale è la risposta alla domanda. Pertanto, è importante venire a conoscere l'amore di Dio. La Madonna ripete la chiamata di Gesù a noi di amare Dio. Cosa significa questo? Alcune persone dicono che è importante amare le persone. No, la cosa più importante è amare Dio al primo posto!
Madre Teresa ha chiesto che a mezzogiorno ci sarebbe stata l’Adorazione del Santissimo Sacramento. Ma, ci sono poveri, ci sono persone che hanno bisogno ... No, no, non faremo in questo modo. In primo luogo Gesù! Vieni a conoscere l'amore. In modo che poi non si debba dire che sono "io" che sto facendo qualcosa. Ma per arrivare a conoscere l'amore di Gesù, di essere attivi, di fare qualcosa, non per gli altri, ma per Lui, per Gesù. Se l'amore di Dio, l'amore di Gesù cresce in noi, allora anche l'amore per gli altri crescerà.

Quando c'erano due persone in difficoltà, con problemi, una situazione di conflitto, un prete ha dato questo consiglio. "Ama Dio!" Suonava strano, ma lui stava dicendo loro di pregare in modo che l'amore di Dio possa essere risvegliato al loro interno. Se l'amore di Dio è risvegliato, allora è impossibile non essere rinnovato e rinnovare il vostro rapporto con tutte le persone. Ricevo il suo amore e poi io sono formato nel suo amore, e so che cosa fare in modo concreto.

Fratelli e sorelle possa il Battesimo di oggi di Gesù Cristo ispirarci ad una maggiore determinazione a meditare sulla nostra identità cristiana, per diventare coloro che seguono Cristo. Amen.