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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 31 ottobre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 28 ottobre 2018



Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, abbiamo sentito il brano del Vangelo secondo Marco che ci parla della guarigione di un cieco che era seduto lungo la strada e mendicava.
Questa è soltanto una delle molte guarigioni di Gesù. Bisogna dire, però, che questa è l’unica guarigione narrata nella seconda parte del Vangelo di Marco. Questo significa che l’evangelista voleva veramente metterla in risalto per dare un insegnamento di fede.
Se vogliamo capire il messaggio di questa guarigione dobbiamo fermarci sui dettagli di questo evento.
La prima cosa che possiamo osservare è che il cieco non chiede subito la guarigione, ma che il Signore abbia misericordia di lui. Gesù, nonostante la folla che Lo circonda, sente la supplica del cuore di questa persona. Questo è un messaggio per tutti noi: indipendentemente dal chiasso che ci circonda Dio sente sempre la supplica della nostra preghiera. Il Signore ci dona più di quanto crediamo e di quanto possiamo immaginare.
E’ necessario credere in Dio e mettere la nostra vita nelle Sue Mani. Egli la modellerà secondo la Sua grazia. Il Signore trasforma le nostre tenebre in luce e la nostra povertà in santità.
Se guardiamo l’evento del Vangelo di oggi possiamo vedere che una cosa simile avviene anche ai nostri tempi.
Quando il cieco ha cominciato a gridare per chiedere misericordia c’è stata la reazione di tutti coloro che erano sani e hanno cercato di farlo tacere. Ma lui non ha desistito e ha gridato ancora più forte: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”
La folla seguiva Gesù, ma non credeva realmente. Il cieco, invece, sapeva che questa era l’unica occasione della sua vita e per questo voleva approfittarne. Egli sapeva che solamente l’incontro con Gesù poteva cambiare la sua vita.
Gesù gli risponde: “La tua fede ti ha salvato. La tua fede ti ha guarito”. Possiamo concludere che i miracoli di Gesù sono un segno di fede. La base di questo miracolo è il Suo Amore infinito che tocca la fede dei singoli e li fa progredire sulla via della salvezza.
Un secondo punto è molto importante di questo Vangelo.
Gesù si ferma e dice: “Chiamatelo”. Il cieco balza in piedi, getta il mantello e va da Gesù. Possiamo notare la disponibilità e la buona volontà di questa persona.
In quell’epoca i ciechi erano emarginati dalla società. Non vivevano in città, ma in periferia.
Il cieco alla chiamata di Gesù lascia le poche cose che possiede e corre da Lui. Il mantello che lascia rappresenta la sua vita. Egli abbandona la vita passata e segue Gesù mettendosi sulla via della salvezza.
Se ci ricordiamo il Vangelo letto recentemente sappiamo che il giovane ricco, dopo l’entusiasmo iniziale, non ha seguito Gesù, perchè amava le cose materiali.
Nel Vangelo di domenica scorsa i discepoli seguono Gesù, ma non capiscono cosa sta dicendo. Mentre Lui parla della Sua Passione loro pensano alla propria gloria.
Oggi, come esempio di vera fede, ci viene posto innanzi questo povero cieco. Si tratta di una fede che ci porta fuori dalle nostre false sicurezze e ci permette di seguire Gesù.
E’ affascinante la freschezza di questo testo. Il Vangelo è stato scritto 2000 anni fa, ma possiamo vedere come è attuale anche oggi. Ogni volta che leggiamo il Vangelo possiamo vedere il nostro comportamento e specchiarci nella situazione descritta.
Possiamo riconoscerci nella folla che seguiva Gesù. Noi abbiamo una fede standard, ma appena sentiamo qualcuno che si stacca dal nostro modo di credere e pensare cerchiamo di farlo tacere, perchè esce dagli schemi e dalla nostra idea di fede ideale.
Possiamo riconoscerci anche nel cieco del Vangelo. Quante cose terrene teniamo solamente per noi, ma ad un certo momento ci accorgiamo che ci appesantiscono.
Tante volte preghiamo “sia fatta la Tua Volontà”, ma in realtà vogliamo che si compia quello che noi desideriamo. Questo cieco ci è posto davanti per chiederci se noi veramente crediamo.
La cecità non è il segno dell’incapacità di vedere con gli occhi fisici, ma sono quelle cose che non ci permettono di alzarci e seguire Gesù.
Crediamo veramente che l’incontro con Gesù possa cambiare la nostra vita? Crediamo veramente che in questa santa Messa Dio scende dal cielo per essere presente nella nostra vita?
Questa sera Gesù vuole incontrarci per farci amare come Lui ha amato, perdonare come Lui ha perdonato e farci servire come Lui ha servito il prossimo.
Cari fratelli e sorelle, anche noi questa sera fermiamoci a riflettere su questo Vangelo. Apriamoci alla parola del Signore. Permettiamo al Signore di entrare nella nostra vita. per seguirLo come Via, Verità e Vita.
La potenza della Sua Presenza in questa santa Messa vinca ogni tenebra nella nostra vita.
La potenza della Sua Presenza spezzi ogni legame col peccato nella nostra vita. In questo modo ci trasformi nei Suoi figli prediletti, nei Suoi discepoli e Suoi santi.
Sia lodato Gesù Cristo.
fra Perica Ostojić

martedì 30 ottobre 2018

Commento di Padre Livio di Radio Maria al Messaggio a Marija del 25 ottobre 2018

"Cari figli, voi avete la grande grazia di essere chiamati ad una nuova vita attraverso i messaggi che io vi do. Figlioli, questo è tempo di grazia, il tempo e la chiamata alla conversione per voi e per le generazioni future. Perciò vi invito, figlioli, pregate di più e aprite il vostro cuore a mio Figlio Gesù. Io sono con voi, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 ottobre

Come sapete i messaggi del 25 del mese sono rivolti prevalentemente alla Parrocchia di Medjugorje e a quella grande parrocchia ideale che è formata da tutti quelli che hanno risposto alla chiamata della Regina della Pace.

La Madonna nei messaggi del 25, ripete continuamente il messaggio principale di Medjugorje: la conversione!

È essenziale l’invito alla conversione ed anche alla preghiera, poiché la conversione è la sintesi del Vangelo.

Gesù stesso ha iniziato la sua vita pubblica, riprendendo la predicazione di San Giovanni Battista, e specificandola, dicendo: “convertitevi e credete al Vangelo, il Regno di Dio è vicino”, e il Regno di Dio era Gesù stesso.

La chiamata alla conversione è la missione della Chiesa nel corso della storia ed oggi ha un valore particolare perché c'è una grande fuga delle persone dalla fede, specialmente in occidente.

"Cari figli, voi avete la grande grazia di essere chiamati ad una nuova vita attraverso i messaggi che io vi do”.

Ecco perché la Madonna è instancabile nel chiedere e nel richiamare alla conversione, in questo tempo di grazia, tempo in cui Lei è presente.

L’essenza nei messaggi della Regina della Pace è quello di chiamarci a ritornare a Suo Figlio Gesù.

La Madonna ripete così spesso questo messaggio della conversione, anche perché noi ascoltiamo, leggiamo il messaggio e diciamo: “l'ho già sentito questo”, e rimandiamo alla prossima volta, sperando che ci sia qualche messaggio che soddisfi di più la nostra curiosità. Infatti la Madonna nel messaggio del 25 Settembre ha detto: ”Figlioli, quanto avete risposto alla mia chiamata, Dio sa. Io vi invito di nuovo: non è tardi, decidetevi per la santità e per la vita con Dio nella grazia della pace”.

La Madonna è instancabile nel richiamare alla conversione, ma noi siamo instancabili nel fare i sordi, non La ascoltiamo, non prendiamo a cuore il suo invito alla preghiera e al cambiamento di vita.

La conversione è il cambiamento della vita: lasciare una vita di peccato, una vita di menzogna, una vita di tenebre, una vita lontana da Dio, una vita come quella di chi corre in un labirinto, “vagando qua e là”, senza una meta per la vita stessa, dove ci sono le false luci dell'effimero, le false gioie che ingannano, finendo nell'abisso senza fondo del male, della morte, lasciare questa via, la via della rovina.

Conversione è lasciare questa vita, per tornare sulla via della salvezza, la via del cammino verso l'Eternità, il cammino verso il Cielo e nel medesimo tempo cambiare radicalmente la vita, aprendo il proprio cuore a Gesù.

È una battaglia, il combattimento spirituale lo si fa nel cuore, è nel cuore che Dio ci chiama e ci fa sentire il rimprovero della coscienza, è nel cuore che Dio ci fa sentire le parole di ammonimento, come fece dopo il peccato originale. Dio scese nel giardino mentre i progenitori si erano nascosti e gridò: “Adamo dove sei?; e in questa chiamata “Adamo dove sei?”, invece di Adamo, mettiamo il nostro nome. Ecco ognuno si la faccia questa domanda:

“Dove sei? Dove stai andando?, Dove ti sei nascosto?”

Figlioli, questo è tempo di grazia, il tempo e la chiamata alla conversione per voi e per le generazioni future”.

Ai molti che hanno perso la fede, che si sono allontanati da Dio, che sono in balia delle cose che passano, a tutta questa gente, che è la grande maggioranza in occidente, la presenza della Madonna è una grande grazia per essere chiamati ad aprire il cuore a Gesù e a una vita nuova.

Siamo ancora in tempo a lasciare la via della rovina, la via della perdizione, della morte, della schiavitù, in balia del potere delle tenebre.

Una volta la Madonna disse: “satana si prende gioco di voi”. Questa è una vita maledetta, non è la vita nella libertà, nella felicità, è la via della schiavitù e della disperazione.

La Madonna fa risuonare la chiamata alla conversione nei suoi messaggi, ma poi Dio chiama ognuno nel proprio cuore, e a questa grande grazia della chiamata deve corrispondere la nostra risposta, cioè rispondere alla chiamata di Dio alla conversione. La festa dei Santi e la commemorazione dei defunti è uno squarcio di luce che si apre davanti ai nostri occhi, lo squarcio di luce dell’Eternità, lo squarcio di luce della comunione dei santi e della Chiesa pellegrina nel tempo.

Quante moltitudini ci hanno preceduto nell’Eternità, che sono in Paradiso, che sono in Purgatorio! In questa Chiesa della salvezza noi speriamo che ci siano anche i nostri cari. Chiediamoci: io sono sulla strada che porta al Cielo? Sono sulla strada del Paradiso? Se morissi oggi, quale sarebbe il giudizio di Dio su di me?

Gesù giudica con giustizia e la giustizia di Dio è misericordiosa, ma pur sempre giusta, giusta nel senso che Dio perdona tutti i peccati, ma vuole il pentimento, il cambiamento di vita, vuole gente che abbia un cuore puro, un cuore cristiano, abbia un pensiero cristiano, un parlare cristiano, un agire cristiano.

Possiamo concretizzare l’appello alla conversione in questi giorni con un appuntamento con la Confessione e possiamo aiutare i nostri cari, nel caso che fossero in Purgatorio, partecipando alla Santa Messa, e facendo la Comunione in grazia di Dio noi possiamo affrettare il tempo della loro entrata nel Paradiso, accorciando il tempo della loro sofferenza. Ricordiamo che l’obbiettivo della nostra vita è il Cielo, e quindi sarebbe bello che tanti che sono sulle strade della menzogna e della morte, in questi giorni, rispondendo alla chiamata della Madonna, si mettessero sulla via della salvezza; allora sì che la Madonna potrebbe dire: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

In questo messaggio c’è una espressione quasi nuova: “la chiamata alla conversione per noi e per le generazioni future”. La Madonna ci ha detto che in un mondo senza Dio non c’è né felicità né vita Eterna, ma convertendoci, non soltanto salviamo la nostra anima, ma assicuriamo alle generazioni future un mondo di pace, un tempo di primavera.

Facciamo risuonare nel cuore la chiamata a una vita nuova.

Viviamo nei prossimi giorni intensamente nella preghiera, cerchiamo di essere esempio per come rispondiamo ai messaggi della Regina della Pace.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il messaggio del 25 ottobre 2018

Cari figli! Voi avete la grande grazia di essere chiamati ad una nuova vita attraverso i messaggi che io vi do. Figlioli, questo è tempo di grazia, il tempo e la chiamata alla conversione per voi e per le generazioni future. Perciò vi invito, figlioli, pregate di più e aprite il vostro cuore a mio Figlio Gesù. Io sono con voi, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Questo messaggio sembra un invito pressante alla conversione.

Marija: Ultimamente la Madonna continua a chiamarci alla conversione, a pregare di più. In agosto ci ha detto “Pregate di più e parlate di meno”. Mi sembra che la Madonna ci stia chiamando in modo concreto a un cammino di conversione.

P. Livio:  La conversione è un messaggio principale di Medjugorje, ma per quelli che hanno risposto alla chiamata la conversione deve essere un impegno quotidiano, un cammino che non termina mai.

Marija:  Esattamente. In questi anni la Madonna ci chiama sempre di più a vivere questo cammino con la gioia. Ci chiede di non essere cristiani tristi, ma gioiosi, fieri di essere cristiani e di testimoniarlo con gioia, con fierezza, con amore e con decisione. La Madonna sta preparando un popolo di persone che si convertano in un modo radicale, bello, profondo.

P. Livio: Mi ha colpito la frase "chiamata alla conversione per voi e per le generazioni future". Cosa può significare questo?

Marija: Secondo me la Madonna vuole che diventiamo lievito, sale, luce per gli altri ...

P. Livio: "Generazioni future“  forse vuol dire che dobbiamo trasmettere la fede anche ai più piccoli, cosa che molti genitori hanno tralasciato.

Marija:  Io ricordo di tanti che, venuti a Medjugorje, coinvolgevano altre persone, lontani; le portavano a Medjugorje per riscoprire la fede e l’amore verso la Madonna. Io credo che la Madonna chieda a noi di essere lievito per le nuove generazioni; prima di tutto con la nostra preghiera, poi con la nostra vita, il nostro esempio...

P. Livio: E’ bella l’espressione "Voi avete la grazia di essere chiamati ad una nuova vita". La conversione è veramente un cambiamento di vita, cambiamento del modo di pensare e di vivere. E’ una vita nuova in senso soprannaturale, ma anche naturale. Se ci si converte davvero, si cambia il modo di pensare e di vivere.

Marija: Adesso stiamo andando verso l’inverno, tempo di intimità, verso l’Avvento e il Natale e sento che la Madonna ci sta preparando a questo tempo nuovo. Siamo noi questo tempo nuovo, chiamati all’eternità, perchè il Signore ci ha dato la vita e non moriremo mai; morirà il corpo, ma non la nostra anima...

P. Livio:  Infatti la prossima settimana ci sarà la festa di tutti i Santi e il ricordo dei fedeli defunti: è l’invito a guardare alla méta della vita, che è l’eternità.

Marija:  Non solo. Durante questi anni ho visto che la Madonna chiede che diventiamo “uno” tra noi, che siamo poveri peccatori, con i Santi. Ci ha invitato a leggere la vita dei Santi, a imitarli e pregarli. Così i nostri morti ... Ci sono tanti Santi nascosti, che non saranno mai sugli altari ... La Madonna dice che questa vita nuova comincia da me e da te, da una santa mamma, un santo papà, una santa famiglia. La Madonna chiede una famiglia unita che prega.

P. Livio: A volte la Madonna ha detto che il primo passo per la conversione è la confessione. Nella nostra tradizione per la festa dei Santi molti si confessano. Ora la santità comincia con la vita di grazia, lasciando il peccato mortale.

Marija: E’ vero. La Madonna continua a dirci non soltanto di pregare, ma di prepararci alle feste con le novene, i tridui, con la confessione. Lei ha detto che “questo è tempo di grazia”. Se noi vogliamo essere in grazia, dobbiamo prepararci con la confessione. Già dai primi giorni la Madonna ha chiamato la parrocchia, la famiglia ... e poi con i messaggi ha invitato il mondo intero attraverso la scuola della preghiera. La Madonna ci chiama in modo concreto sulla via della preghiera, sulla via della conversione, sulla via della santità.

P. Livio:  La Madonna spesso ci chiede di pregare di più. Si tratta della quantità di preghiere o invece della qualità di preghiera, la preghiera che si fa aprendo il cuore?

Marija:  La Madonna ci chiede di pregare in particolare per i nostri defunti, di far celebrare le sante messe e partecipare. La mia era una famiglia povera, ma mio papà metteva da parte dei soldi e quando arrivava un missionario li dava per le sante messe per i nostri defunti ... Questo è tempo di grazia e anche tempo di preghiera per i nostri defunti.

P. Livio: La preghiera per i defunti è un grande atto di carità perchè le anime del purgatorio non possono pregare per loro stesse. La preghiera principale è la S. Messa, vero Marija?

Marija: Esattamente ... Uno che prega, sente il bisogno di pregare di più, di convertirsi, di cambiare la vita, di andare all’adorazione, alla santa Messa, di mettere la Sacra Scrittura in un posto visibile, di fare il digiuno: tutto è legato l’uno con l’altro ...

P. Livio:  Come dicevi tu, la preghiera all’inizio può essere un impegno, ma poi pregando la preghiera diventa gioia.

Marija:  Sì. Senza la preghiera non sappiamo vivere. La preghiera diventa non di un’ora o di venti ore, ma di ventiquattro ore; cioè la preghiera diventa vita. Uno che prega, benedice e diventa benedizione per gli altri.

P. Livio: "Senza preghiera non potete vivere", ha detto una volta la Madonna. Cioè se non preghiamo è come se fossimo morti.

Marija: Sì. Come dice Gesù: “Io sono la vite e voi i tralci”. Noi siamo chiamati ad essere uniti a Cristo. Lui è presente nella nostra vita e con la nostra vita siamo chiamati a testimoniarlo ... Una persona che prega è una persona gioiosa.

P. Livio:  Ci sono tante persone che si convertono?

Marija:  Tante persone si convertono, ma in Europa purtroppo molto meno. Molto di più in Asia e nei Paesi più poveri. Mi raccontano dei pellegrini che in Cina, in Mongolia, nei Paesi che mai ci saremmo aspettati, nascono gruppi di preghiera legati con Medjugorje, che fanno un lavoro bellissimo e diventano davvero apostoli dell’amore della Madonna e dell’amore di Gesù.

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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 24 ottobre 2018


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.


Cari fedeli, parrocchiani, pellegrini, ascoltatori di Radio Mir, da noi si dice: “L’uomo sogna; Dio decide”. In questa frase viene raccontata l’esperienza che nella nostra vita molte cose non sono sotto il nostro controllo e noi non possiamo fare nulla. Qualche volta speriamo qualcosa di bello e di buono, invece ci capita una disgrazia. La vita cambia completamente e non torna più come era prima.
Qualche volta, invece, abbiamo paura di qualcosa o di qualcuno, ma poi riesce bene tutto. Non dipende tutto dal Signore; diverse cose dipendono da altre persone e altre circostanze.
La Chiesa crede nelle Parole di Gesù che in questo mondo tanto influisce anche satana.
Fatte tutte queste considerazioni possiamo anche aggiungere che in ogni vita ordinata servono anche dei progetti. L’organizzazione fa parte della serietà e della responsabilità.
Già al mattino quando ci alziamo dobbiamo tenere conto di tutti gli impegni che abbiamo in quella giornata.
Se abbiamo famiglia i nostri piani riguardano il futuro: la casa, i figli, i risparmi. Tutto questo fa parte di una vita normale.
Ma il Vangelo che abbiamo letto ci pone un’altra domanda: sappiamo vedere oltre? Sappiamo guardare ciò che è al di là delle cose che sono di passaggio?
Qualche volta si sente dire che l’uomo continua a vivere nei propri figli. In verità non è così. Ciascuno è una persona a sé creata in modo unico. Ciascuno di noi torna al Creatore responsabile della propria vita.
I figli sono doni del Signore e possono arricchire la nostra vita, portare gioia e farci sentire importanti. Ma essi hanno la propria vita, perchè la nostra vita non continua in loro.
Nella Sacra Scrittura sta scritto che nella nostra vita non ci devono essere idoli. Nulla deve prendere il posto del Signore. Questo posto non deve appartenere neppure ai nostri figli. Ogni persona, anche quella più cara, fa parte di questo mondo di passaggio.
Per questa ragione è molto saggio innalzare lo sguardo verso una prospettiva eterna.
Come sta scritto: “La fede è l’attesa di quelle realtà che non vediamo, ma in cui speriamo”.
Spesso si sente dire: “Si vive una sola volta”. La fede, invece, ci insegna un’altra cosa. Ci insegna che in realtà si vive due volte: prima e dopo la morte.
La risposta alla domanda di quante volte si vive è la risposta più importante della nostra vita. Da essa si decide come guardare questo mondo e come comportarsi.
Per colui che pensa che si viva una sola volta è logico che i suoi obiettivi siano legati alla terra.
Colui che crede alla seconda vita è logico che ritenga che il suo futuro sia in cielo. Tenendo lo sguardo verso il Regno di Dio tale uomo modella la sua vita sulla base della legge del Signore. Ma appena si comincia a perdere la fede nell’Unico Dio nella nostra vita appaiono diversi dei. Attirano la nostra attenzione; imprigionano il nostro cuore; ci costringono a servirli.
Sono convinto che nessuno possa mettere in pratica la fede se non è convinto che questa vita conduce alla vita eterna e che a seconda di come avrà vissuto avrà la ricompensa eterna o la punizione eterna.
Non per niente la maggior parte delle parabole di Gesù parla della vita eterna.
Gesù era consapevole che tutte le Sue Parole, la Sua Vita, la Sua Passione sarebbero state senza senso se non ci fosse stata la Resurrezione e la Vita eterna.
Il salmista dice: “Signore, Tu sai tutto. Guarda se vado sulla via sbagliata e portami sulla via dell’eternità”. Proprio questa via che percorriamo ogni giorno dimostra se noi amiamo il Signore e se stiamo correndo verso l’eternità. O siamo con Lui oppure vogliamo dimenticare che un giorno tornerà a giudicare i vivi e i morti, come diciamo nel Credo.
Possiamo paragonare il giudizio all’operato del proprietario di una ditta. Se avrà lavorato bene e onestamente a fine anno non avrà paura di fare il bilancio. Anzi: sarà contento di poter mostrare come ha lavorato. Se è saggio ricompenserà anche i suoi collaboratori.
Se, invece, durante l’anno non ha lavorato bene è logico che avrà paura di una verifica. Magari qualche volta riuscirà anche ad ingannare quelli che vengono a controllare, ma prima o poi tutto verrà alla luce.
Il monito di Gesù a rendere conto non è un motivo di paura, ma è un invito alla fedeltà. Se saremo fedeli avremo la pace interiore che non potrà essere messa in discussione dalle inquietudini di questo mondo.
In una famiglia, quando la tv e internet non avevano ancora il ruolo principale, il nonno, il figlio e i nipoti giocavano a carte la sera. Il nipote più giovane ha chiesto al nonno: “Nonno, se sapessi che questa sera dovessi morire cosa faresti?” “Avrei fatto tutto ciò che faccio sempre: finito la partita, pregato il Signore e sarei andato a letto. Da tutta la vita so che prima o poi arriverà questo momento e ho cercato di prepararmi”. Poi il nonno ha chiesto al nipote: “E se tu avessi saputo che sta sera dovessi morire cosa avresti fatto? Si dice che nessuno è talmente giovane da non poter morire oggi e nessuno è talmente vecchio da non poter vivere domani”.
Nelle parole di questo vecchio c’è tutta la saggezza di una persona che vede oltre a questa vita.
In ogni santa Messa diciamo che siamo in attesa della gloriosa venuta del Signore. Con la Passione e Resurrezione del Signore siamo già in attesa della Sua Venuta. Questo è un elemento fondamentale della nostra fede. Se scompare avviene una morte spirituale.
Alla fine il bene e il male non avranno lo stesso peso. Chi avrà fatto il bene verrà ricompensato e chi il male verrà punito.
Se avremo vissuto in maniera degna e cristiana saremo consci che la morte è un passaggio dalla vita terrena all’eternità, dove non ci sarà più dolore e lacrime, come è scritto nel libro dell’Apocalisse. Se, invece, l’attesa dell’incontro con Cristo provoca angoscia dobbiamo pensare al modo in cui viviamo la vita quotidiana. Magari dobbiamo fare dei cambiamenti necessari. L’inganno più grande in cui possiamo cadere è l’idea di aver tempo, cioè che ci convertiremo magari più tardi.
Potrebbe capitarci di riuscire a proteggere il nostro cuore dall’inganno che Dio e la vita eterna non esistono, ma se pensiamo che davanti a noi c’è ancora tanto tempo saremo persi. Rimanderemo una cosa buona di giorno in giorno e i giorni finiranno prima di quanto potessimo immaginare.
Dobbiamo ricordarci che il Signore ci ha detto: “Siate sempre pronti”.
Se non ci convertiamo oggi è quasi sicuro che non lo faremo nemmeno domani.
Signore, aiutaci a comportarci come veri amministratori della vita quotidiana per essere degni della vita eterna.
Amen.

Registrazione: F. Deagostini Trascrizione: A. Bianco

Preghiere serali a Medjugorje dal 24 al 28 ottobre 2018

Preghiera di guarigione del 24 Ottobre 2018

guidata da fra Perica Ostojić

Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, eccomi, sono qui. Io credo in te e Ti amo sopra ogni cosa. Io credo  che Tu sei adesso qui e vuoi sentire tutto quello che ho da dirti, sentire la voce e la supplica del mio cuore. Tu mi accetti proprio cos’ come sono. Io credo che sei presente perché vuoi aiutarmi, perché Tu sei venuto in questo mondo per guarire i cuori angosciati. Davanti a Te voglio mettere tutti i miei pesi, le mie ferite, malattie e tutti i miei dolori.

Signore, volgi verso di me il Tuo sguardo, consolami, guariscimi, incoraggiami.

Hvala, Criste... Thankyou, Jesus... Alleluia...

Signore Gesù, adesso voglio pregarti ad aiutarmi a lasciare tutto quello che è inutile nella mia vita, tutto quello che mi imprigiona.

Entra adesso Tu nel mio cuore e ivi dimora. Sii Tu il Re della mia vita. In modo particolare Ti prego: liberaci la nostra vita da ogni dipendenza: dalla droga e dall’alcool, dalla sessualità disordinata. Signore, non permettere che le concupiscenze siano il senso della nostra vita. Signore, guarisci ogni cosa strana, ogni cattivo uso del nostro corpo, soprattutto della sessualità, sessualità che Tu hai donato a noi. Rafforzaci, Signore, così che possiamo e sappiamo controllare il nostro corpo. Insegnaci ad apprezzare di più il nostro corpo, la nostra dignità che Tu ci hai dato. Aiutaci, Signore, a vivere la dignità dei figli di Dio. Tu sei il nostro Salvatore e il nostro Redentore. Aiutaci, affinché la Tua Presenza sia il più grande picare della nostra vita. La Tua Presenza sia fonte di gioia e di pace nei nostri cuori.

Grazie, Gesù... Merci, Jesu... Alleluia...

Adesso Ti prego, Signore: prendi tutte le mie debolezze, per trovare la mia liberazione e salvezza.

In questo momento io voglio che Tu sia il padrone della mia vita. Perciò, Signore, Ti prego: liberaci da ogni legame col passato. Aiutaci a saperci liberare dai ritorni al passato. Insegnaci che noi in questo momento guardiamo solo a Te e in Te cerchiamo la gioia e, nella Tua Misericordia, cerchiamo la salvezza.

Signore, adesso Ti prego per la salute del mio corpo. Con la Tua Presenza guarisci tutto quello che mi ostacola a vivere i miei doveri quotidiani. In modo particolare Ti preghiamo per tutti coloro che portano i problemi delle malattie del cuore. Il Tuo Cuore divino versi il suo Amore nei loro cuori. Per la Presenza del Tuo Amore aiutaci a sentire la forza per portare la croce.

Signore, nascondici tutti nelle Tue ferite. Sii nostra forza. Portaci sulla via della salvezza. Perciò adesso Ti presento il mio passato, il mio presente e il mio futuro.

Signore prendi da me tutto quello che ho, affinché possa sempre appartenere a Te. Signore, liberami per poter servire Te.

Kyrie eleison...

Tutti voi presenti qui, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali stasera avete pregato, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.  Amen.

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione e revisione a cura di P. Armando Favero)


Adorazione Eucaristica del 25 Ottobre 2018

presieduta da Fra Marinko Šakota

Gesù, Tu dici che l’Amore di Dio è come il sole che brilla sui buoni e sui cattivi...

Gesù, Tu hai detto che sei venuto a portare l’inquietudine...

Gesù, la vera Pace è in Te. Tu sei la nostra Pace!...

Canto: Gesù, noi T’adoriamo... Gloria, Alleluia...

- Gesù, noi Ti adoriamo! Tu dici che l’Amore di Dio è come il sole che brilla sui buoni e sui cattivi, che Dio è il Padre Misericordioso che aspetta per abbracciare i Suoi figli. O Gesù, sveglia dentro di noi il fuoco del Tuo Amore come hai fatto per i due discepoli di Emmaus. O Gesù, infiamma questo fuoco dentro di noi, affinché bruci, affinché possiamo amarti con tutto il cuore e che non siamo indifferenti ma che Ti amiamo con tutto l’essere.

Canto: Risveglia in me il desiderio di  Te, o mio Signor!

           Con la Tua grazia rinnovami. Sii la mia vita, Gesù, mio Salvator!

- Gesù, Tu hai detto che sei venuto a portare la divisione e  l’inquietudine, e questa inquietudine è il cammino della Pace. Gesù, soccorrici! Svegliaci dal nostro sonno, da questa falsa pace, da questo stato di tiepidezza e di indifferenza. Svegliaci, Gesù, e fa’ che cerchiamo la Pace in Te.

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

- Gesù, la vera Pace è in Te. Tu sei la nostra Pace!

Tantum ergo...Orazione.

Canto: Gesù (X8)...

Kyrie, eleison...  Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto.

Canto finale: Adoramus Te, Domine...

(L’adorazione silenziosa continua in Chiesa per tutta la notte, fino alle ore 7.00 di domani mattina).

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Venerazione alla Santa Croce del 26 Ottobre 2018

guidata da fra Zvonimir Pavičić

...Mentre contemplo le Tue Sante Piaghe, Ti chiedo: dammi un cuore pentito...

La Tua crocifissione si ripete oggi in tante persone che soffrono nel corpo e nell’anima, soffrono  l’umiliazione...

...“Chi vuol essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua.”...

Canto: Santo è il Signor! Santo è il Signor!

           Santo è il Signore Iddio! Santo è il Signor!... 

- Eccomi in ginocchio davanti alla Tua Croce, Signore. Mentre contemplo le Tue Sante Piaghe, Ti chiedo: dammi un cuore pentito, per poter meditare la Tua Passione e renderti grazie per il grande Amore, con il quale Tu mi ami. O Gesù, fa’ che il mio cuore diventi simile al Tuo.

Canto: Domine Jesu (X4), Jesu...

- Signore Gesù, la Tua crocifissione si ripete oggi in tante persone che soffrono nel corpo e nell’anima, soffrono l’umiliazione e l’incomprensione, il rifiuto. Signore, Tu sei stato umiliato quando sei stato sulla Croce, ma non hai permesso all’odio di vincere, con il Tuo Amore e con la Tua Pace hai vinto il male.

Canto: Insegnaci, Signore, a perdonare come anche Tu ci hai perdonato!

           Insegnaci, Signore, ad amare come anche Tu ci hai amato!

           Signor Gesù (X3), pietà di me! (bis)

- Le Tue parole, Signore, risuonano attraverso i tempi: “Chi vuol essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua.” Permettimi, Signore, di seguirti alla scuola della Croce, la scuola dove imparo la scienza suprema dell’Amore Perfetto.

Kyrie, eleison...

Il Signore sia con voi...

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Andate in pace..

Canto finale: Ave, Maria, gratia plena! Dominus tecum, Benedicta Tu! (bis)

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Adorazione Eucaristica del 27 Ottobre 2018

presieduta da fra Francesco Rizzi



Signore Gesù,....
effondi lo Spirito Santo, perché fortifichi e rinnovi la nostra fede....

Apri gli occhi del nostro cuore, perché possiamo riconoscerti e adorarti...

...Ti presentiamo le nostre vite e le vite delle nostre famiglie...

Canto: Kumbaya, my Lord, Kumbaya...  O Lord, Kumbaya.  

           Vieni a noi, Signor, vieni a noi... Signore, vieni a noi.   

- Signore Gesù, Ti adoriamo presente nel Santissimo sacramento dell’altare. Effondi nei nostri cuori il dono dello Spirito Santo, perché fortifichi e rinnovi la nostra fede. Signore, noi confidiamo in Te!

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

- Signore Gesù, apri gli occhi del nostro cuore, perché possiamo riconoscerti presente nell’Eucaristia e adorarti con il cuore e adorarti come nostro Dio e nostro Signore.

Canto: Fiducia sei per noi (X2), Pane Vivo dentro di noi. (bis)

           Fiducia sei noi (X2), perché sei Vivo dentro di noi!

- Questa sera, Signore, siamo venuti qui per incontrarti nella fede, e Ti presentiamo le nostre vite e le vite delle nostre famiglie, i nostri amici ed i nostri nemici. Gesù, tu sei Dio e noi crediamo in Te!

Canto: Confitemini Domino quoniam bonus!

           Confitemini Domino, alleluia!

Tantum ergo...Orazione.

Canto: O Christe, Domine Jesu...

Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira...

  Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.

  Zdravo (X3), Marijo. (bis)

Fonte: (Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Preghiera di guarigione del 27 Ottobre 2018

guidata da fra Perica Ostojić

Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Gesù, come è bello incontrarti di nuovo! Nel Sacramento dell’Eucaristia s ei presente come Dio vivo, Dio che vuole essere presente nella mia vita. Grazie, Signore, perché Tu adempi le Tue promesse, di rimanere con noi fino alla fine del mondo. Grazie perché la Tua Presenza che per noi è protezione e forza nella lotta contro tutto quello che vuole allontanarci dalla via della salvezza. Come bello sapere che anche stasera Tu vuoi stare con me, che anche stasera Tu vuoi ascoltare le mie suppliche, problemi e difficoltà. Grazie, Gesù, perché stasera Tu sei qui con noi. Come i Tuoi discepoli abbiamo la possibilità di sentire la Tua voce, essere in ascolto della Tua voce, sentire il Tuo Amore, sentire la Tua Presenza. Signore, la potenza della Tua Presenza sia la protezione e la forza della mia vita.

Hvala, Criste... Danke, Jesus... Merci, Jesu...

Signore, adesso voglio lasciare tutto quello che è mio per godere questo incontro con Te e sentire l’Amore che mi stai dando adesso, per sentire la grazia che mi dài. Ma io ho bisogno soprattutto della Tua Misericordia. Signore, penetri in me la Tua Misericordia, purifica il mio cuore, nella Tua Misericordia distruggi ogni peccato della mia vita, distruggi tutto quello che mi lega, perché io, libero, possa camminare verso di Te. Signore, Ti prego in modo particolare per tutti coloro che sono imprigionati nella rete del peccato. Sii Tu, Signore, la luce nelle tenebre della loro vita, sii Tu l’indicazione della loro strada, sii Tu l’Amore che trasforma la povertà nella Santità. Signore, in modo particolare Ti chiediamo perdono per tutti i peccati contro i quali stiamo lottando proprio adesso, peccati che spesso ci buttano per terra. Dobbiamo cercare sempre di nuovo le forze contro di essi. Signore, in questo momento prenderemo una decisione più forte, in questo momento davvero voglio dare tutto di me per la lotta contro il peccato, ma Ti prego: aiutami, perché Tu sai che io con le mie forze non posso vincere in questa lotta. Perciò Ti prego: manda il Tuo Spirito, manda il Tuo Spirito perché si versi su di me e riempia il mio cuore, di infiammare il mio cuore, manda il Tuo Spirito a proteggermi, a spronarmi, ad ammonirmi. Vieni, Signore Gesù!

Dzenki, Jesu... Grazie, Gesù,,,  Thankyou, Jesus...

Signore Gesù, Tu sei venuto in questo mondo per guarire i cuori angosciati. Adesso voglio presentarti le difficoltà fisiche, presentarti la mia stanchezza, il mio stress e  tutti i pesi che io porto nel mio quotidiano. Signore, Tu sai che spessi sotto la pressione, sotto la stanchezza, non ho abbastanza amore verso il prossimo. Signore adesso metto tutto questo nelle Tue mani. Accresci la mia fede, accresci l’amore nel mio cuore, perché possa essere sempre segno della Tua Presenza in questo mondo. Signore, Ti prego: guarisci le malattie del corpo e dell’anima che hanno indebolito la mia fede. Fa’ che io trovi la forza, guardando e pregando davanti alla Tua Croce. Con la Tua Croce tocca, Signore, le mie croci, perché la Tua Croce, Signore, trasformi il mio dolore e la mia sofferenza nella gioia della Risurrezione. Signore, metto tutte le mie ferite nelle Tue Sante Piaghe. Per mezzo delle Tue Sante Piaghe guarisci e sana tutte le mie ferite., in modo particolare quelle causate nella mia infanzia, le ferite causate dai rapporti famigliari. Signore, con la Tua Misericordia, purifica il mio cuore, affinché io possa essere capace di perdonare il prossimo. Vieni, Signore Gesù e glorificati nella mia vita!

Kyrie eleison...

Tutti voi presenti qui, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.  Amen.

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione e revisione a cura di P. Armando Favero)

Preghiera di guarigione del 28 Ottobre 2018

guidata da fra Zvonomir Pavičić



Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore Gesù, spesso nel Vangelo sentiamo malati e infermi e venivano a Te anche quelli che venivano da soli. Signore, noi siamo venuti oggi da te, siamo venuti con i nostri problemi, siamo venuti davanti al Tuo volto, davanti a te, Signore, affinché Tu ci purifichi. Oggi col Tuo sguardo misericordioso tocca il nostro cuore e donaci una vita nuova.

Hvala, Criste... Thankyou, Jesus... Merci Jesu...

Signore, tanti venivano a Te e Tu li guarivi. A tanti hai dato la salute dell’anima. Per questo è importante l’incontro con Te, perché nella salute che Tu ci offri desideriamo sempre la Tua Parola,il Tuo sguardo, il Tuo Amore, per essere Tuoi veri discepoli. Fa’ che ti riconosciamo nella Tua Parola e nello spezzare il Pane. Signore, abbi pietà di noi!

Grazie, Gesù... Danke, Jesus... Dzenki, Jesu...

Grazie, Signore Gesù, perché Tu ascolti le nostre suppliche. Grazie perché Tu ascolti le nostre preghiere che presentiamo giorno e notte. Noi uomini siamo deboli e non riusciamo a fare nulla da soli. Abbiamo bisogno della Tua mano, che ci condurrà in questa vita. Noi siamo sempre vicini a Te, per essere sotto ai Tuoi piedi per ascoltarti quando ci parli e ci insegni dell’Amore del Padre Celeste. Fa’ che anche la salute del corpo e dell’anima sia l’ispirazione per ascoltare la Tua Parola. Signore, guariscici!

Kyrie eleison...

Voi, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali avete pregato stasera, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

giovedì 25 ottobre 2018

Messaggio a Marija del 25 ottobre 2018

“Cari figli! Voi avete la grande grazia di essere chiamati ad una nuova vita attraverso i messaggi che io vi do. Figlioli, questo è tempo di grazia, il tempo e la chiamata alla conversione per voi e per le generazioni future. Perciò vi invito, figlioli, pregate di più e aprite il vostro cuore a mio Figlio Gesù. Io sono con voi, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Le “Giornate del Pane” 2018 presso le fondamenta dell’antica chiesa parrocchiale di Medjugorje

Come negli anni passati, anche in questo 2018 gli alunni della Scuola Primaria di Bijakovići, accompagnati dai loro maestri e catechisti, si sono inseriti attivamente nella celebrazione delle Giornate di ringraziamento per i frutti della terra e del duro lavoro dell'uomo.

Mercoledì 17 ottobre 2018 tutto è iniziato con un momento di preghiera dei bambini e dei loro genitori, guidato dal parroco fra Marinko Šakota. La mattinata è poi proseguita con giochi, canti, e balli. E' stato inoltre gustato il pane preparato dagli allievi e dai loro genitori.

Anche Mons. Henryk Hoser ha partecipato a questo momento, e non ha nascosto il suo entusiasmo per ciò che ha visto.

I circa cinquecento tra maesti e scolari, divisi in vari settori, hanno collocato una ventina di tavoli nel luogo in cui sono ubicate le fondamenta dell'antica chiesa parrocchiale ed hanno poi esposto e messo in vendita pane, foccacce, dolci ed altri prodotti a base di pane.

E' stata incredibile la quantità di fantasia e di senso del bello mostrati da ogni settore, con cui gli alunni hanno fatto vedere ai loro compagni, ai maestri ai parrocchiani e a numerosi pellegrini di Medjugorje tutto quello che hanno imparato dai genitori e dai maestri circa la preparazione di prodotti a base di pane e di dolci, anche di quelli che una volta preparavano le loro nonne e bisnonne.

Poiché l'iniziativa aveva carattere di vendita, i prodotti offerti sono stati acquistati per tutta la giornata dai genitori degli alunni dai parrocchiani e dai numerosi pellegrini, che anche in questo periodo si trovano nel Santuario della Regina della Pace a Medjugorje.

Fonte: Medjugorje luogo di preghiera e di riconciliazione

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 23 ottobre 2018


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, in questi giorni in Norvegia si svolge un’esercitazione dell’esercito della Nato. Si tratta della più grande dagli anni 80. Vi partecipano 50 mila soldati, migliaia di cari armati, elicotteri, aerei. Anche la Russia ha fatto un’esercitazione simile con 300 mila soldati.
Tutte e due le potenze hanno voluto mostrare le proprie capacità belliche per sottolineare la propria potenza e per mandare un messaggio di sicurezza dei propri confini e scoraggiare ogni tipo di minaccia.
Gesù nel Vangelo dice di avere i fianchi coperti e le lampade accese per invitare i fedeli a vegliare. Più ci avviciniamo alla fine dell’anno liturgico e più verrà sottolineato nelle letture l’invito a vegliare.
Il Vangelo ci raccomanda di fare come i servi che rimangono svegli finchè non arriva il loro padrone.
Questo mondo impone a noi di mettere l’amore al primo posto.
Ogni mattina è come un foglio bianco in cui il cristiano durante la giornata deve scrivere le proprie opere buone.
E’ importante essere consapevoli che per l’opera salvifica di Cristo siamo già salvati, ma siamo in attesa della totale manifestazione della Maestà di Dio in cui Egli sarà in tutto e in tutti, come dice san Paolo.
Nulla nella nostra fede cattolica è più sicuro del fatto che tutti alla fine ci incontreremo col Signore.
Quando verrà il giorno del giudizio noi cristiani vorremmo essere come questi servi che hanno vegliato la notte con le lampade accese e le veste strette ai fianchi. E’ necessario essere pronti per il nostro incontro con Gesù.
Ognuno che non vive in questo modo ha perso il vero senso della vita e non scorge la presenza divina in mezzo a noi.
Colui che non cerca Dio e pensa solo ai beni terreni diventa insensibile ai fratelli che gli stanno attorno. L’abbondanza terrena da all’uomo la sicurezza, ma un giorno tutti dovremo rendere conto di come abbiamo vissuto su questa terra.
Papa Francesco dice che noi cristiani non siamo creati per la noia, ma per la pazienza. Dobbiamo sapere che nei nostri giorni terreni è nascosto il mistero della grazia divina.
Nella storia sono esistite, ma esistono anche oggi, persone che per la propria perseveranza sono sorgenti che portano l’acqua nel deserto. Nulla avviene per caso, ma ci sono situazioni in cui l’amore è completamente assente.
Il Papa dice che nessuna notte è così lunga per dimenticare la gioia dell’alba. Anche se tutto il mondo è contro la speranza e tutti sono profeti di sventura il cristiano sa che alla fine ci sarà la seconda venuta di Cristo. Solo così ci si può opporre alla tentazione che considera inutili l’amore e le opere buone.
Il Papa dice che Dio non si può negare e mai può deludere, perchè il progetto di salvezza è già esistente. Per questa ragione il cristiano che crede in Dio non deve guardare il mondo con pessimismo o indifferenza, come se la storia fosse fuori dal controllo divino.
Conosciuto Gesù possiamo vedere tutto con fiducia senza chiuderci in noi stessi e senza guardare il passato, ma volgendoci speranzosi verso il futuro. Il futuro non è solo opera delle nostre forze umane, ma prima di tutto è opera della Provvidenza divina.
Cari fratelli e sorelle, san Cirillo di Alessandria meditando il Vangelo di oggi dice: “Gesù ci ordina di vegliare. Solo chi non è legato a Dio non tiene conto che il Signore tornerà”.
Molte volte si sente dire che è inutile parlare della morte, perchè questo porta alla depressione, ma il cristiano deve parlarne. Questo non ci porta alla tristezza, ma dovrebbe portarci alla felicità. Per ogni fedele la morte è l’incontro con Cristo. Per questa ragione dobbiamo vivere la nostra vita terrena come una felice attesa.
Gesù paragona la nostra vita ad una notte in cui il padrone deve tornare. I servi sanno ciò, ma non conoscono l’ora. Le vesti strette ai fianchi rappresentano nella parabola la purezza del cuore con cui bisogna vivere. Le lampade accese rappresentano le opere buone.
Sentiamo da Gesù che con la Sua venuta avremo una ricompensa che non avremmo mai potuto immaginare: siederemo a mensa con Lui e sarà Lui stesso a servirci. Questa è una sorpresa per noi.
Con i nostri occhi terreni non possiamo vedere Dio. Ai Suoi occhi il servo ha un grande valore ed è amato da Lui.
Il filosofo Kirchegard racconta che un circo si è fermato in un paese. Tutti gli abitanti erano felici di ciò. La tenda del circo si è riempita. Un clown faceva ridere tutti i presenti. Ad un certo momento è accaduto qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. Prima della fine il clown è salito sul palco anche se non era atteso e si è messo a gridare: “C’è fuoco in paese! Il paese sta bruciando!” Nessuno, però, è uscito. Tutti sono rimasti a guardare, perchè pensavano che stesse scherzando e che fosse una delle sue battute. Il clown correva continuamente urlando: “Fuoco, fuoco!” Cercava di spiegare ai presenti che la situazione era veramente seria, ma la gente applaudiva. Per loro era un clown e il suo compito era solo quello di far ridere.
Quando finalmente hanno capito che il clown non scherzava era ormai tardi. Il paese era bruciato completamente.
Questa storia può aiutarci a comprendere tre messaggi del Vangelo di oggi.
Chi veglia guarda oltre al momento presente. Gli uomini di quel paese guardano solo al momento presente e al bisogno di divertirsi. Chi veglia conosce un orizzonte molto più vasto e tiene conto anche delle cose inattese che vengono da Dio.
Chi veglia ha coraggio di incamminarsi. L’immobilità dei paesani è una cosa strana. Non si sono mossi alla notizia del pagliaccio.
Terza cosa: la veglia ci aiuta a guardare meglio verso dio e verso gli uomini. In paese non hanno preso sul serio quel pagliaccio. Anche noi possiamo fare così con Dio e con il prossimo. Possiamo decidere che Gesù sia solo una piccola presenza nella nostra vita e possa essere relegato solo nel momento in cui ci troviamo in chiesa a pregare.
Nel testo del Vangelo vediamo che possiamo non prendere sul serio la venuta del Signore e i Suoi collaboratori.
Fratelli e sorelle, dobbiamo essere consapevoli che questa vita sulla terra è solo passeggera e che questo viaggio non è invano, ma ha come scopo la Patria celeste. L’incontro con il Signore è definitivo.
viviamo nell’attesa e nella speranza ripetendo ogni giorno nel nostro cuore la preghiera di Giovanni nell’Apocalisse: “Vieni Signore Gesù”.
Amen.

Preghiere serali a Medjugorje dal 20 al 23 ottobre 2018

Adorazione Eucaristica del 20 Ottobre 2018

presieduta da Fra Marinko Šakota



Gesù, siamo venuti da Te, perché vogliamo imparare, perché sei importante...

A due Tuoi discepoli che chiedono i primi posti  Tu dici che sei venuto per servire...

Gesù, quando cerchiamo il primo posto, perdiamo la libertà...

Canto: Signor Gesù, noi T’adoriam... Alleluia... 

- Gesù, noi Ti adoriamo! Siamo venuti da Te perché vogliamo imparare da Te, perché Tu sei importante per voi. Sveglia i nostri cuori affinché questo possa essere un incontro del nostro cuore con il Tuo.

Canto: Dona la Pace (X2) ai nostri cuori, o Signore! (bis)

           Resta qui insieme a noi (X2) e la pace regnerà!

- O Gesù, due Tuoi discepoli chiedono i primi posti, e Tu dici che sei venuto per servire. Ti preghiamo: donaci la libertà del cuore per capire come è bello servire.

Canto: Jubilate Deo, omnis terra! Servite Domino in laetitia!

           Alleluia, alleluia! In laetitia!

- Gesù, quando cerchiamo il primo posto, perdiamo la libertà e questo porta inquietudine nella Comunità. Quando siamo pronti a servire, questo ci rende liberi e porta pace nella Comunità. O Gesù, libera i nostri cuori dal desiderio di essere primi e concedici l’Amore per poter scegliere il servizio.

Tantum ergo...Orazione.

Canto: o Christe, Domine Jesu...

Kyrie, eleison...  Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto.

Canto finale: Gospa, Maika moia, Kralica mira!...

  Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi! (bis)

                     Zdravo (X3), Marijo! (bis)

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)


Preghiera di guarigione del 23 Ottobre 2018

guidata da fra Perica Ostojić



Alleluia, alleluia, alleluia...

Signore, anche stasera sono davanti a te, anche stasera vengo da Te e voglio pregarti  e voglio ringraziarti. Vengo a Te perché mi conosci: Tu conosci la mia vita, Tu conosci la mia storia. Signore, Tu conosci anche la mia fede, tu conosci mio il cuore, la mia preghiera che è spesso debole. Ma Tu mi ami lo stesso, e vuoi attirarmi a Te lo stesso, nello spazio della Tua Misericordia vuoi purificarmi dai miei peccati, perché io possa restare sulla via della salvezza. Perciò, Signore, grazie! Grazie perché Tu mi ami sempre, grazie perché mi attiri sempre a Te, grazie perché mi accetti proprio così come sono. Signore, aiutami, indipendentemente dalle tentazioni, dal mio quotidiano,  dalle mie inquietudini, fa’ che possa riconoscere sempre il tocco della tua grazia e possa riconoscere sempre l’Amore che Tu vuoi versare nel mio cuore e nella mia vita.

Grazie, Signore, perché indipendentemente dalle debolezze e dai peccati, io stesso valgo ai Tuoi occhi e così la mia vita non è mai una vita persa, perché c’è sempre la speranza nei Tuoi progetti.

Grazie, Signore, perché mi hai creato così come sono, grazie perché mi ami proprio così come sono, e Tu vuoi farmi fare qualcosa di buono in questo mondo e in questo tempo. Perciò, Signore, in questo momento mi dono completamente a Te: i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie emozioni. Signore,  do tutto questo a Te. Metto la mia vita nelle Tue mani, affinché Tu mi guidi, Signore.

Kamsa, Jesu... K’sanain, Jesush... Alleluia...

Signore, Tu sai tutto, Tu conosci tutto. Perciò adesso voglio lasciare tutte le maschere che ho messo nella mia vita. Adesso, Signore, voglio vivere, secono gli stimoli che Tu mandi al mio cuore. Mi libero da tutto quello che è falso e voglio essere quello che sono,  con la mia fragilità, vulnerabilità e debolezze. Come sono, voglio mettermi davanti a Te e davanti agli uomini, consapevole che solo Tu puoi cambiare la mia vita, solo Tu puoi aiutarmi. Perciò in questo momento, Signore, voglio presentarti prima di tutto le mie debolezze, affinché Tu entri nelle mie debolezze per incoraggiarmi. Non mi importano le debolezze che mi portano al peccato, perché io possa confrontarmi con esse e, con il Tuo aiuto, io cerco di risolverle. Perciò, Signore, Ti prego: entra nel mio cuore e glorificati nella mia vita. Signore, accresci la Pace che viene dalla Tua Provvidenza, per il Tuo Amore, pieno di tenerezza. Signore, aiutami affinché questa pace, che Tu riversi nel mio cuore, possa portarla nella famiglia, sul posto di lavoro, nella società e tra gli amici. Signore, riempimi con la Tua Pace.

Dzenki, Jesu... Alleluia... Grazie, Gesù...

Signore, la Tua Presenza è la forza che allontana ogni male, è una potenza che può trasformare anche la povertà in Santità. Perciò adesso Ti prego: entra nel mio cuore,  che qualche volta si oppone.

Signore, per mezzo della Tua venuta, Ti prego: allontana da me ogni male, così che la Tua Presenza sia la forza nella lotta contro ogni malattia del corpo e dell’anima, così che Tu guarisca tutto quello che si è accumulato come conseguenza dei miei peccati.

In modo particolare Ti prego, Signore, per tutti coloro che hanno perso la speranza, per coloro che sono feriti per le diverse situazioni della loro vita. Signore, sii Tu per loro ispirazione e forza, affinché la Tua gioia sia la forza per la loro vita.

Signore, Ti prego anche per coloro che sono schiavi di qualche dipendenza: della droga, dell’alcool, dei giochi d’azzardo, della sessualità disordinata. Signore, sii Tu la Presenza che guarisce.

A Te nulla è impossibile. Perciò Ti prego: con la Tua grazie e con il Tuo Amore, tocca tutti coloro che ai nostri occhi non hanno più speranza. Glorificati con la Tua Onnipotenza nella loro vita.

Infine, Signore, Ti voglio ringraziare, perché anche stasera sei qui con me, perché Tu mi vuoi vicino a Te, perché vuoi versare ancora il Tuo Amore nel mio cuore. Grazie, Signore, per il Tuo Amore che guarisce i cuori angosciati!

Kyrie eleison...

Tutti voi presenti qui, le vostre famiglie e tutti coloro per i quali stasera avete pregato, benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.  Amen.

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione e revisione a cura di P. Armando Favero)



Adorazione Eucaristica del 23 Ottobre 2018

presieduta da fra Dragan Ružić



“Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato
.” (Prov)

Gesù, Tu sei al di sopra di tutto, Tu sei l’Altissimo... Il mio Unico Bene...

Gesù, prego per coloro che amo e che mi amano,.. per i miei amici...

Canto: Oh, oh, oh! Adoramus Te, Domine...

- “La Sapienza si è costruita la casa e proclama: “Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato.” (Prov. 9, 1.5).

Canto: Se vuoi la pace (X2), guarda a Gesù! (X4)

- Gesù, Tu sei al di sopra di tutto, Tu sei l’Altissimo, il Signore, Tu sei il più bello, Colui è sufficiente (Colui che basta). Io Ti amo, ma fa’ che io Ti ami di più.

- Gesù Tu sei mio Dio, il mio unico e solo Bene, Fa’ che tutti gli uomini Ti conoscano e Ti amino.

Canto: Tu sei Pace... Alleluia...

- Gesù, io prego per coloro che io amo, per coloro che mi amano e mi fanno il bene, per i miei amici. Riempi i loro cuori con la fede e l’Amore, la serenità e la sicurezza, la gioia e la pace. O mio amato Salvatore, aiutali nelle difficoltà della vita e dona loro tutto quello che sai e che puoi. Io confido in Te.

Pater noster...

Tantum ergo... Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione. Dio sia benedetto..

Canto finale: Zdravo, Kralice Maria! Zdravo, Maiko ljubavi! (bis)

                     Zdravo (X3), Marijo! (bis)

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

domenica 21 ottobre 2018

Preghiere serali a Medjugorje dal 16 al 19 ottobre 2018

Adorazione Eucaristica del 16 Ottobre 2018

presieduta da fra Francesco Rizzi



Gesù,
donaci lo Spirito di Sapienza per comprendere il linguaggio dell’Amore...

Che il Tuo Cuore divino sia la nostra forza nella lotta, luce e guida...

Gesù, Tu Ti doni a noi perché ci ami...Maria Tu doni il Figlio...

Canto: Oh, oh, oh! Adoramus te, Domine...

- Gesù, Maestro e Buon Pastore, donaci lo Spirito di Sapienza per comprendere il linguaggio dell’Amore. Perdona le nostre durezze di cuore, il nostro egoismo e la nostra indifferenza. Tu sei il nostro Dio e il nostro Salvatore, e noi Ti adoriamo. Gesù, noi confidiamo in Te!

Canto: Veni, Sancte Spiritus...

- Signore Gesù, che il Tuo Cuore divino sia la nostra forza nella lotta, luce e guida nell’oscurità, rifugio sicuro nella debolezza e santificazione. Tu sei la nostra pace e ogni nostro bene, o Signore della vita!

Canto: Tu sei Pace... Alleluia...

- Gesù, Tu Ti doni a noi perché ci ami, Ti offri al Padre per amore nostro. Maria, Tu doni Tuo Figlio al Padre per amore. Grazie, Signore! Grazie, Madre!

Canto: Se vuoi la Pace (X2), guarda a Gesù (X4).

Tantum ergo...Orazione.

Canto: Gesù... (X8)... Amen...

Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Zdravo, Kralice mira! Zdravo, Maiko ljubavi.

  Zdravo (X3), Marijo. (bis)

Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)



Adorazione Eucaristica dell 18 Ottobre 2018

presieduta da Fra Zvonimir Pavičić



Tu... proprio Tu, Signore, sei qui
... donami una fede forte e un Amore perfetto...

Signore Gesù, Tu sei grande e meraviglioso nel Tuo Amore!...

Signore Gesù, hai ispirato all’Apostolo Luca a scrivere il Vangelo affinché...

Canto: Gesù, T’adoriamo... Gloria, Alleluia...

- Signore Gesù, io Ti adoro, adoro Te che sei presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Signore, Tu  che superi il cielo e la terra, Tu che riempi e comprendi tutto l’universo, Tu che hai creato tutto, Tu che hai redenti l’umanità, Tu che sei il senso di ogni vita, Tu e proprio Tu, Signore sei qui. Signore, donami questa fede che io possa riconoscerti in quel pezzettino di Pane, così che in una piccola Ostia io possa riconoscere il Tuo Amore, l’Amore col quale Tu Ti sei donato a noi, l’Amore col quale Tu ci hai amato fino in fondo. Signore, donami una fede forte e donami un Amore perfetto, col quale io possa amarti e sperare in Te.

Canto: Ti dono il mio cuore, Gesù: trasformalo come vuoi Tu!

           Attiralo a Te che sei la Pace: sei Via, Verità e Vita!

- Signore Gesù, Tu sei grande e meraviglioso nel Tuo Amore! Tu Ti sei fatto umiliare e sei rimasto presente in mezzo a noi nei Sacramenti, in particolare Ti doni nel Sacramento dell’Eucaristia. Hai permesso che, per mezzo delle mani del Sacerdote, Tu vieni in mezzo ai Tuoi fedeli. Così, con la Tua Presenza, Tu li modelli, li cambi, li istruisci e li segui come un vero pastore, pastore che è attento al suo gregge. Grazie, Signore, per questo immenso Amore, col quale ci ami. Fa’ che nella corsa di questa vita sappiamo fermarci, per saper entrare nel silenzio del nostro cuore, nel silenzio della chiesa, per osservare Te, che, nella Tua semplicità, Ti doni a noi. Sei meraviglioso, l’Onnipotente, che Ti doni a noi nella semplicità di questo Pane. Insegnaci questa semplicità. Noi Ti adoriamo mentre Ti contempliamo. Parlaci nel silenzio del Tuo Cuore, Porta verso di Te i nostri cuori!

Canto: Gesù, io credo in Te... Alleluia...

- Signore Gesù, hai ispirato all’Apostolo Luca a scrivere il Vangelo, per trasmetterci la Tua Parola, così come Tu l’hai vissuta. Signore, fa’ che noi ascoltiamo questa Parola che Tu hai lasciato a noi per mezzo degli Apostoli, affinché in questa parola noi guardiamo alla Tua vita, perché in questa Tua Parola noi vediamo i Tuoi rapporti con il Padre Tuo e con le persone. Signore, fa’ che, mettendo in pratica la Tua Parola, anche noi diventiamo Apostoli del Tuo Vangelo nei nostri tempi.

Tantum ergo...Orazione. Kyrie, eleison... Benedizione eucaristica. Dio sia benedetto..

Canto finale: Gospa Maika moi, Kralica mira...

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)



Venerazione alla Santa Croce del 19 Ottobre 2018

guidata da fra Zvonimir Pavičić



Grazie, Gesù, per aver portato la Croce con Amore...

...La meditazione della Tua Passione possa portare frutti abbondanti...

Tu prometti la Vita Eterna a tutti coloro che si pentono dei loro peccati e...

Canto: Santo è il Signor! Santo è il Signor!

           Santo è il Signore Iddio! Santo è il Signor!...  

- Ti adoro, Gesù, e Ti lodo, perché, con la Tua Santa Croce, hai redento il mondo. Grazie, Gesù, per la Tua Croce! Grazie per aver portato la Croce con Amore, per aver portato la Croce per tutti gli uomini. Grazie per essere venuto vicino a noi nella sofferenza, per aver toccato la nostra miseria umana, per aver mostrato come dobbiamo amare gli uni gli altri.

Canto: Insegnaci, Signore a perdonare come anche Tu ci hai perdonato!

           Insegnaci, Signore, ad amare come anche Tu ci hai amato!

           Signor Gesù (X3), pietà di me! (bis)

- La Tua Croce, Gesù, è al centro e tutti gli occhi guardano verso di Te. Noi meditiamo la Tua morte, la Passione e tutto l’orrore che Tu che hai vissuto per salvarci. La frequente meditazione della Tua Passione possa portare frutti abbondanti, perché anche noi siamo capaci di sopportare la sofferenza, accettando le nostre croci e aiutando il prossimo a portare la loro.

Canto: Domine Jesu (X4), Jesu...

- Gesù, a questo brigante che si è pentito per i suoi peccati hai promesso la Tua vita nel Tuo Regno. Tu prometti la Vita Eterna a tutti coloro che si pentono dei loro peccati e riconoscono che Tu sei il loro Salvatore. Donaci, Signore, un cuore pentito, affinché anche noi, attraverso la Tua Passione e la Tua Morte, meritiamo di aver parte alla gioia del Cielo.

Kyrie, eleison...

Il Signore sia con voi...

Vi benedica Dio Onnipotente: Padre + e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Andate in pace..

Canto finale: Ave, Maria, gratia plena! Dominus tecum, Benedicta Tu! (bis)

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)

(Trascrizione a cura di P. Armando Favero)

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 15 ottobre 2018



Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, nella nostra vita quotidiana avvengono situazioni davanti alle quali non possiamo rimanere indifferenti.
Quando vogliamo aiutare una persona rimaniamo delusi se ci mostra la sua indifferenza.
Una cosa simile accade nel Vangelo di oggi. Questo ci induce a meditare sulla nostra fede. Gesù è sorpreso dai propri conterranei, perchè è deluso dalla loro durezza di cuore.
La Sua amarezza Lo porta a dire che quella generazione è malvagia. Nonostante la Sua lunga presenza in mezzo a loro, nonostante i miracoli, nonostante gli insegnamenti essi non vogliono riconoscerLo come il Mandato dal Signore.
Con questo brano del Vangelo cominciano le domande sulla fede, sulla missione e sulla responsabilità.
Cosa bisogna fare affinchè l’uomo smetta di guardare solamente se stesso e la sua vita? Quanto è disposto a guardare lontano per aprirsi al Signore? Quanto è capace l’uomo di distinguere ciò che lo rende veramente felice da ciò che è solamente terreno?
Gesù vuol far muovere i cuori umani per tornare a vedere la luce che li rende veramente felici, che li illumina e scalda. Egli li pone davanti alla scelta se vivere nella continua incertezza oppure nell’abbraccio e nella pace del Signore.
La storia biblica ci insegna che basta che per un attimo l’uomo non percepisca la presenza del Signore che viene assalito da dubbi e diventa duro di cuore. Tante volte il popolo ha mormorato e si è costruito idoli.
I profeti ci hanno mostrato che attraverso di loro il Signore vuole aiutare e guidare il popolo, ma esso rimane con il cuore duro e le orecchie tappate.
Giona mostra come la popolazione di Ninive si sia convertita abbandonando la durezza di cuore e accogliendo la via della salvezza.
Rimaniamo, invece, stupiti dalle persone che sono vicine ai 12 apostoli che vedono il Signore, ma non credono.
Ricordiamoci anche dell’apostolo Tommaso: “Finchè non vedo io non credo”. Poi Pietro che facilmente dimentica e non riconosce il proprio Maestro: “Non so chi sia”.
Gli ascoltatori di Gesù del Vangelo di oggi volevano qualcosa di più. Volevano un altro miracolo o un altro segno. Ma Gesù non voleva farli divertire; voleva testimoniare.
Egli li rimprovera per la loro durezza. Essi non vogliono vivere nella luce e sentire la Parola di Dio. Gesù rifiuta di dar loro segni, perchè essi non vogliono riconoscere il segno più grande: Gesù Stesso che è in mezzo a loro.
Se Giona è stato un segno per la gente di Ninive Gesù lo è ancora di più per la Sua gente.
Gesù invita alla conversione e alla saggezza facendo capire che la fede non aumenta in base ai miracoli visti. I segni dell’Antico Testamento hanno raggiunto l’apice con la venuta di Gesù Cristo, ma la fede del popolo non è arrivata alla perfezione.
Dio ha fatto vedere nella storia tanti miracoli per portare l’uomo sulla via della salvezza, ma senza una sua collaborazione e una sua apertura tutto diventa inutile.
Il più grande segno è il dono di Se Stesso di Gesù sulla croce.
Un giorno Francesco Petrarca è salito su un alto monte dal quale ha visto molte bellezze. Subito ha gridato: “Signore, come sei bello! Come è bello questo mondo!” Si è inginocchiato e si è messo a pregare. Si è chiesto: quanto grande è il Creatore se è così bella la Sua creazione?
Questo semplice episodio è un vero esempio per ognuno di noi. Anche nelle cose più piccole possiamo riconoscere la grandezza del Signore.
Il rimprovero di Cristo non vale solo per la popolazione del Suo tempo, ma anche per noi che sentiamo queste Parole, ma non sentiamo la Sua Voce in noi.
In diversi luoghi di pellegrinaggio - anche qui da noi - abbiamo la possibilità di sentire la Bontà del Signore e addirittura vedere qualche segno. Ma quanto dura questo entusiasmo? Magari tornando a casa qualcuno ci taglia la strada; quale reazione abbiamo?
Fratelli e sorelle, la Chiesa ci mostra la vita di santa Teresa d’Avila come esempio di abbandono alla fede. Ha vissuto tra il 1515 e il 1582. Semplice ed umile a 21 anni diventa carmelitana. Conosce le crisi che affliggono il suo tempo e i religiosi. Con sacrificio e fede supera i vari problemi. E’ consapevole che il rinnovamento spirituale dei religiosi non nasce da fuori, ma da dentro se stessi.
A soli 46 anni fonda il primo convento della sua vita. In seguito ne ha fondati altri 15. Quando un monastero veniva inaugurato per prima entrava la statua della Madonna e santa Teresa metteva nelle Sue Mani le chiavi. La vita delle carmelitane rinnovate era posta sotto la protezione della Beata Vergine Maria.
Ha avuto difficoltà, ma prima di lavorare sulle altre lavorava su se stessa. Così ha potuto chiedere severità, povertà e ogni giorno due ore di Adorazione Eucaristica.
Ella è rimasta chiusa a lungo in monastero, ma la sua anima non era chiusa. Così ha potuto trasmettere le sue esperienze e il suo cammino a tutti coloro che cercavano Dio e la Sua Presenza. Ha scritto diversi libri che sono stati fonte di ispirazione per tante persone per cercare la Verità.
Per esempio Edith Stein. Era un’ebrea professoressa di filosofia. E’ diventata suora carmelitana dopo aver conosciuto la vita di santa Teresa d’Avila. E’ morta nel 1945 uccisa dai nazisti nel lager.
Fratelli e sorelle, santa Teresa ci ha fatto vedere un esempio di crescita nella fede del Signore. Per lei ogni giorno era un’occasione per conoscerLo ancora di più.
Fratelli e sorelle, il primo anno delle apparizioni a Medjugorje eravamo entusiasti. Eravamo disposti a digiunare, pregare, a fare rinunce. Poco dopo è cambiato qualcosa e abbiamo cominciato a cercare i segni, magari sul Krizevac o sulla collina delle apparizioni. A tutti i costi volevamo trovare segni. Ma il segno più grande è Cristo che giorno e notte vive dentro di noi e nella nostra vita. Gesù Cristo ispira tante persone ad abbandonare le vie della superficialità per confessare le proprie colpe nel Sacramento della Confessione.
Il segno per noi è anche la preghiera di tanti pellegrini umili, giovani, vecchi che salendo il Krizevac riconoscono il senso della Sua croce e accettando le proprie croci le trasformano in mezzo di salvezza.
Un segno è ciò che rimane nel cuore umano grazie a Cristo e fà sì che si guardi ai Sacramenti, la santa Messa e il Rosario in modo diverso.
Ogni cammino verso Dio sarà segno che Egli dimora non solo nelle nostre preghiere, ma anche nella nostra vita.
Anche oggi il Signore ci ammonisce e ci invita a diventare un continuo segno del Suo Amore in questo mondo.
Sull’esempio di santa Teresa d’Avila che metteva le chiavi del monastero in mano a Maria sappiamo anche noi affidarLe le nostre preoccupazioni e difficoltà, affinchè Ella le porti al Suo figlio Celeste.
Amen.


Registrazione: F. Deagostini Trascrizione: A. Bianco