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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 25 settembre 2014

Messaggio a Marija del 25 settembre 2014

"Cari figli! Anche oggi vi invito perché anche voi siate come le stelle che con il loro splendore danno la luce e la bellezza agli altri affinché gioiscano. Figlioli, siate anche voi splendore, bellezza, gioia e pace e soprattutto preghiera per tutti coloro che sono lontani dal mio amore e dall’amore di mio Figlio Gesù. Figlioli, testimoniate la vostra fede e preghiera nella gioia, nella gioia della fede che è nei vostri cuori e pregate per la pace che è dono prezioso di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

sabato 20 settembre 2014

Catechesi di padre Stanko 26 giugno 2014

 

Catechesi di padre Stanko
Medjugorje, 26/06/14


Cari fedeli, oggi è abbastanza caldo. Vi voglio rallegrare: io porto una maglia, la camicia e il saio. Se questo vi conforta… Potete dire: “Ma tu hai scelto da solo di essere frate”.
Gioisco perché siete qui presenti. Voi avete la possibilità per la prima, terza o decima volta di essere qui a Medjugorje.
La Madonna si presenta qui come Regina della Pace già da 33 anni. Lei vuole condurre il nostro cuore verso la pace. La pace che offre Dio non è solo esteriore, cioè la sensazione di sentirsi bene, che sia tutto bello o quella pace che ci offrono le cose materiali.
Come sacerdote giovane e che ha ricevuto la vocazione a Medjugorje sento che la pace che offre la Madonna è una pace che va in profondità.
Come posso come sacerdote parlare ad una donna che è maltrattata dal marito? Come posso parlare a colui che è stato maltrattato nell’infanzia? Come posso parlare a quella gente che vive nella miseria? Come posso parlare a tutti voi che magari avete delle croci così grandi che non posso neanche immaginare.
Sono cosciente che le vostre testimonianze ci aiutano e che le nostre possono aiutare voi.
La Regina della Pace ha scelto un posto molto semplice. Altrettanto la Sua scuola è molto semplice.
Dalla mia esperienza posso dire che ogni volta che non faccio la Volontà di Dio, ogni volta che do spazio ad avidità ed egoismo mi sento vuoto. Allora mi sorprendo che la Madonna mi continui a guardare con gli stessi Occhi.
Guardate tutti i messaggi della Madonna. Iniziano sempre con “Cari figli”. Se noi siamo buoni o cattivi, realizzati o non realizzati, noi siamo sempre i Suoi “Cari figli”.
Questo è l’incontro con l’Amore incondizionato. Non c’è nessuna cosa al mondo che possa toccare il cuore allo stesso modo.
Guardate san Pietro che dopo essere stato con Gesù tre anni Lo ha rinnegato tre volte.
Tante volte noi giudichiamo Pietro e diciamo: “Forse io non mi sarei comportato così” Forse lo avrei tradito dieci volte!
Gesù incontra lo sguardo di Pietro. Pietro vede gli Occhi di Gesù e ciò che vede nei Suoi Occhi è questo Amore incondizionato. Non vede rabbia o giudizio. Vede solo questo Amore incondizionato.
Questo è quello che muove il cuore dell’uomo a lasciare ciò che offende i Comandamenti di Dio. Possiamo dire che i Comandamenti di Dio sono dieci vie che conducono alla vita. Segui questa strada e potrai trovare la gioia che solo Dio può darti.
In questa scuola semplice la Madonna ci offre proprio questa strada.
Sono cosciente che a volte non colgo la profondità e l’importanza. Alcune volte quando devo andare a fare la Via Crucis con qualche gruppo dico: “Ma perché proprio oggi che è così caldo?” Però mi supero e dico: “Vado, perchè così vuole il Signore”.
Mi ricordo che una volta è venuto un pellegrino tutto felice e mi ha detto: “Come sono contento che posso essere proprio adesso in questo luogo di grazia”. Sono rimasto muto. Non sapevo cosa rispondergli. Avevo mormorato perché avevo caldo. Questo pellegrino, però, mi ha detto che era andato scalzo sul Krizevac e mi ha detto: “Sono gioioso, perché posso essere qui in questo momento”.
Credo che 33 anni non siano anni buttati. Credo che questo sia il tempo per la nostra libertà.
La pedagogia della Madonna è la più bella, ma anche la più esigente. Lei ci lascia la libertà.
Ciò che riguarda Dio non è mai violento. E’ una proposta. Noi possiamo scegliere. Quante volte nel nostro quotidiano possiamo scegliere. Possiamo andare per la via impegnativa o per quella del compromesso.
Guardiamo i nostri cuori. Essi sono affamati d’amore, perchè sono stati creati per Dio. Sono stati creati per l’Amore completo. Tutti quegli amori che incontriamo nella vita quotidiana e che ci danno gioie temporanee, poi ci lasciano vuoti.
La Madonna ci invita ad incamminarci per la via stretta, quella che ci porta alla vera pace.
Ricordo quando ero studente. Non ero ancora prete. Era caldo. Ho visto un prete con il saio e ho detto: “E’ fuori di testa! Perchè deve andare con il saio?” Ho sentito questo prete dire poi: “Non è un peccato sudare”.
Veramente Dio ha un’altra visione. Io non sono quello che ha tutte le risposte.
Voglio aprirmi a questa scuola della Madonna che mostra la via più stretta e esigente. Il veggente Jakov ha detto che anche loro sono persone normali che cercano la santità. Anch’io posso dire per me e per i miei confratelli che siamo persone normali che cercano la santità. Cerchiamo questo incontro con Dio.
Quello che posso dire dalla mia esperienza personale è che la grazia divina ti dona una gioia immensa, un entusiasmo che ti fa attraversare tutto il mondo predicando il Vangelo.
Qualche volta Dio ritira questo sentimento per farci fare qualche passo in avanti. Dio non vuole che noi Lo amiamo solamente per la sensazione di entusiasmo. Desidera che Lo amiamo per Sè stesso. Desidera che ci decidiamo per Lui e per la Sua Volontà.
La pace che ci porta la Madonna arriva solamente dopo la nostra decisione, non soltanto per un impulso che abbiamo nel cuore. “Sì, io desidero camminare per questa via esigente”. Così si ottiene la pace.
Ciascuno di voi avrà quotidianamente una spina nel corpo. Il nostro desiderio, però, di cambiare la vita conta quasi come il risultato. Chi può dire che il nostro desiderio e le nostre ricadute non abbiano negli Occhi di Dio più valore di un successo costante? Ogni nostra caduta ci darà una grazia sulla via dell’umiltà, sulla via dell’apertura totale del cuore, attraverso la quale Dio ci cambia completamente.
Non ci cambiamo da soli, ma con la forza di Dio. Dio stesso trasforma il nostro cuore. Non siamo noi protagonisti, ma Lui.
Cari pellegrini, vi auguro che questa pace di Dio non finisca con la vostra venuta a Medjugorje. Vi auguro di cercare un dialogo con la Madonna. Lei vi mostrerà la via della pace.
Un giorno, quando sarò in Cielo, potrò dire alla Madonna che gioisco, perché finalmente La vedo. Non vorrò vedere una donna che non conosco. Voglio già imparare a conoscerLa e dialogare con Lei.
Per gioire ogni istante ed avere un giorno la gioia che rimarrà per sempre voglio crescere spiritualmente e decidermi per i valori eterni e non per quelle cose che mi imprigionano. Voglio crescere con la Madonna.
Quando arriverò in Cielo finalmente vedrò Gesù che mi riempie il cuore e non uno sconosciuto.
Tutte queste cose auguro a voi. Questa vita è una preparazione per la vita eterna.
Vi auguro di avere vicinanza con Dio. Sparisca quella paura che c’è tra voi e Dio; tra il vostro cuore e Quello di Dio. Il vostro cuore sia vicino a Quello di Dio e il Cuore di Dio sia vicino al vostro. Dio vi cerca sempre.
Vi auguro che la Regina della Pace vi prenda per mano e vi conduca a Suo Figlio.
Grazie per la vostra venuta qui a Medjugorje e per le vostre preghiere.

 

Fonte IdM (Andrea Bianco)

martedì 16 settembre 2014

Medjugorje: Modifica dell’orario del programma di preghiera

D3A1

Il primo lunedì dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce di Cristo, a Medjugorje, cambia l’orario del programma liturgico di preghiera.

Quest’anno quel lunedì cade il 15 settembre.

Da quel giorno, pertanto, la preghiera del Rosario in chiesa parrocchiale inizierà alle ore 17:00, mentre la Santa Messa sarà alle ore 18:00.

Dopo la Santa Messa seguirà il consueto programma di preghiera.

L’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare si terrà il martedì ed il sabato dalle ore 21:00 alle ore 22:00, mentre il giovedì l’Adorazione sarà dopo la Santa Messa serale.

La preghiera del Rosario sul Podbrdo sarà la Domenica alle ore 14:00, mentre la Via Crucis sul Križevac si terrà il venerdì, sempre alle ore 14:00.

La Santa Messa delle ore 13:00 verrà celebrata solo il sabato.

Fonte: Parrocchia di S. Giacomo a Medjugorje

sabato 13 settembre 2014

Apparizione straordinaria a Ivan del 12 settembre 2014 alla Croce Blu alle ore 22:00

Ecco quanto Ivan ha riferito circa l’apparizione da lui avuta stasera, venerdì 12 settembre 2014, alla croce blu alle ore 22:00:

«Anche oggi, come ogni giorno dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere anche a voi l’incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice e all’inizio, come sempre, ci ha salutati tutti col suo materno saluto:

“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi la Madonna ha pregato per un periodo di tempo qui su tutti noi con le mani distese, ha pregato in modo particolare su voi malati presenti. Poi la Madonna oggi ha pregato per un tempo prolungato particolarmente per i sacerdoti e per le vocazioni nella Chiesa. Poi ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che voi avete portato perché venisse benedetto. Ho anche raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in particolare gli ammalati e tutti coloro che si sono particolarmente raccomandati nella preghiera. Poi la Madonna ha pregato per un periodo di tempo in particolare per la pace nel mondo ed in questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce, col saluto:

“Andate in pace, cari figli miei!”.

Vorrei accentuare particolarmente il fatto che una gran parte dell’incontro di stasera la Madonna ha pregato in particolare per i sacerdoti, per le vocazioni nella Chiesa e per la pace nel mondo. Ecco, queste sono le cose più importanti dell’incontro di stasera».

Lettura del Messaggio:

Fonte: Medjugorje info.com

giovedì 11 settembre 2014

Apparizione domani sera ore 22:00



Carissimi,

Krizan ci ha appena comunicato che domani sera, venerdì 12 settembre 2014, Ivan avrà una apparizione alla croce blu alle ore 22:00.




Fonte: IdM

12 settembre 2014: Santissimo nome di Maria

Inno

«Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate».



Dalle «Omelie in lode della Vergine Madre» di san Bernardo, abate.

In ogni circostanza pensa a Maria e invocala

«E il nome della Vergine era Maria» (Lc 1,27), dice l’Evangelista. Facciamo qualche riflessione anche su questo nome, che significa, a quanto dicono, «stella del mare», e che conviene sommamente alla Vergine Madre. Ella infatti viene paragonata con molta ragione a una stella: come questa emette il suo raggio senza corrompersi, così la Vergine partorisce il Figlio senza subire lesione. Il raggio non diminuisce lo splendore della stella, né il Figlio l’integrità della Vergine. Ella è dunque quella nobile stella uscita da Giacobbe (cfr. Nm 24, 17), il cui raggio illumina l’universo intero, il cui splendore rifulge nei cieli, penetra negli inferi, percorre le terre e, riscaldando più le menti che i corpi, favorisce lo sbocciare delle virtù e brucia i vizi. Sì, è lei quella fulgida e singolare stella che doveva innalzarsi sopra questo mare spazioso e vasto (cfr. Sal 103, 25), brillante per i suoi meriti, luminosa con i suoi esempi.
O tu che, nelle fluttuazioni di questo mondo, ti accorgi di essere sbattuto dalle burrasche e dalle tempeste piuttosto che di camminare sulla terra ferma, non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella, se non vuoi essere sommerso dalle tempeste! Se si levano i venti delle tentazioni, se ti imbatti negli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria. Se sei sballottato dalle onde della superbia, dell’ambizione, della calunnia, della gelosia, guarda la stella, invoca Maria. Se l’ira o l’amore al denaro o i piaceri illeciti della carne scuotono la navicella del tuo cuore, guarda a Maria. Se, sconvolto dall’enormità dei tuoi peccati, turbato dalla sporcizia della tua coscienza, atterrito dalla paura del giudizio, cominci a precipitare nel baratro della tristezza, nell’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angosce, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Che ella non si allontani mai dalla tua bocca, non si allontani mai dal tuo cuore, e, per ottenere il soccorso della sua preghiera, segui l’esempio della sua vita. Seguendo lei non devierai, pregando lei non ti scoraggerai, pensando a lei non sbaglierai; se lei ti tiene per mano non cadi, se lei ti protegge non temi, se lei ti fa da guida non ti affatichi, se lei ti è favorevole arrivi al porto. Così in te stesso sperimenterai quanto è giusta questa parola: «E il nome della Vergine era Maria».

mercoledì 10 settembre 2014

Perché voi due recitate il rosario a voce bassa...

 

Venivo, in treno, dal Lussemburgo e andavo a Bruxelles. Era l’epoca della liberazione (1944) (...) Mi misi a recitare il mio rosario. Ero solo.
A Marbehan sale una donna ; vedendomi pregare mi fece un piccolo cenno di saluto, complice, prese il suo rosario e, come me, lo sgranò in silenzio. Ammirai la sua tranquilla e fiera pietà, quando alla stazione di Longlier, un uomo grande e grosso, pittoresco, si accomodò rumorosamente nello scompartimento.
Istintivamente la mia vicina mi guardò come per annunciare che non avrebbe smesso. Le risposi con un sorriso di incoraggiamento, nello stesso momento in cui il viaggiatore fissava i suoi occhi sbalorditi sulle nostre mani e sui nostri rosari.
Avrebbe riso ? Per niente... A nostra viva sorpresa, al contrario, tolse  il cappello e ci disse : « perché voi due recitate a voce bassa, perché non lo recitiamo noi tutti a voce alta ? »...È quello che facemmo sino a Jemelle, dove i miei compagni scesero.

Principe Xavier de Bourbon-Parme
Riporato da Fra Albert Pfleger, dans Fioretti della Vergine Marae, Ephèse Diffusion, p. 129-130

Fonte: Association Marie de Nazareth

Catechesi di padre Marinko Medjugorje, 2 agosto 2014


Cari giovani, continuiamo con il nostro programma.
Adesso invitiamo a parlare un testimone. Voi forse vi domandate chi è questo uomo. Avete avuto possibilità in questi giorni di vederlo e di sentirlo. Senz’altro vi domandate: “Ma da dove viene questo uomo?”
Non voglio parlare tanto di lui. Lascio che sia lui stesso a presentarsi. Posso dire soltanto che lui è una di quelle persone affianco al quale l’uomo matura. Lui da la possibilità agli altri di maturare, di essere responsabili e coscienti.
Lo invito a condividere con noi la sua testimonianza.
Si tratta del parroco di Medjugorje: padre Marinko Sakota.

P. Marinko:

Cari giovani,
qualche giorno fa abbiamo discusso… Una persona doveva venire dall’Austria. A causa di una malattia non è potuta venire. I miei collaboratori - Stanko e Lidija - mi hanno detto: “Parla tu”. Così, se ci sarà un altro vuoto, dirò io loro: “Vai tu a parlare”.
Adesso hanno incaricato me a farlo.
Cari amici,
padre Ante poco fa ci ha detto come dobbiamo venire da Gesù. Qualsiasi problema abbiamo veniamo da Gesù. Lui ti invita: “Vieni da Me. Se hai qualche difficoltà o problema vieni da Me e vedrai come si risolverà”.
Pensate di dover prendere una decisione importante per la vita. Per voi non è chiaro quale sia la via giusta o se questa decisione sia per voi o meno. Questa è la via per voi o no? E’ una grande pena.
Avete avuto forse qualche volta questa difficoltà? Avete avuto qualche volta questi problemi? Sei davanti ad una decisione e non sai se è giusta e veritiera. Io ho avuto questa difficoltà. Si è presentata alla fine del mio studio di teologia a Fulda, in Germania.
Dovevo decidermi. Dovevo essere ordinato diacono. Avevo davanti un muro. “Questo cammino è per me o no?”
Ero in una nebbia fittissima. Era una pena difficilissima.
E lì, a Fulda in Germania, mi telefonò padre Slavko Barbaric. Pensate che shock per me. Mi chiama al telefono padre Slavko.
Conoscevo padre Slavko, ma non lo conoscevo personalmente.
Sono nato vicino a Medjugorje, ma non lo conoscevo bene.
Lo avevo incontrato qualche volta, ma non mi ricordo neanche se ci eravamo salutati. Forse qualche volta, ma non ci siamo mai parlati. Non siamo mai entrati in un rapporto di vicinanza.
Allora mi ha chiamato e mi ha detto: “Come stai?” Lui sapeva che crisi avevo. Conosceva la mia situazione. Ecco perché mi ha chiamato. Mi ha detto: “Come stai? Cosa c’è?” Con quella sua voce…
Io ero pieno del desiderio di trovare una soluzione. Supplicavo Dio per trovare aiuto. Volevo dirlo a padre Slavko, ma non potevo. Non potevo aprirmi. Non riuscivo a farlo. Desideravo tanto aprirmi con lui.
Una cosa interessante - dopo ho ripensato su questo fatto - è che padre Slavko non mi disse nulla. Non mi ha detto: “Non preoccuparti. Andrà tutto bene”. Così mi dicevano gli altri frati. Mi hanno detto: “Anche noi abbiamo avuto questi problemi. Prendi l’ordine sacerdotale e tutto si metterà a posto”.
Padre Slavko non ha fatto così. Ascoltava le parole che dicevo, ma erano pensieri non collegati. Ha solamente ascoltato e basta. Mi ha salutato e finito il discorso. Da ciò concludo che lui non voleva farmi pressione. Non voleva offrire soluzioni a poco prezzo; soluzioni dei problemi veloci e semplici. Lasciava me maturare. Dovevo maturare da solo. Lui non poteva terminare questo processo al posto mio. Dovevo concluderlo da solo.
Pensiamo a quell’uomo che guardava il grano del suo vicino. Quello del vicino maturava, mentre il suo no. Egli, allora, tirava il grano per farlo crescere. Così ha distrutto tutto il suo campo.
Non si fa così. Non si può fare tutto in fretta. Padre Slavko lo sapeva. Come uomo che conosceva benissimo l’anima umana non voleva premere.
Per me è una cosa importantissima quando guardo gli altri…Non guardare l’uomo. Cosa è importante? Lui mi ha chiamato. Questo è importante. Lui mi ha chiamato e mi ha detto: “Io penso a te. Ti sono vicino, ma tu devi terminare questo processo”.
Questo è accaduto durante la Quaresima del 1995. Poi sono venuto a casa. Avevo preso un anno di silenzio e attesa. Ho rimandato la mia ordinazione. Ho continuato a studiare e avevo trovato un lavoro e ho cercato… Ho cercato ancora più profondamente. Un amico - che non vuole che si dica il nome - mi ha detto quando gli ho esposto il problema: “Vai da padre Slavko”.
State attenti a queste parole: “Vai da padre Slavko”. Queste 4 parole erano fortissime per me.
Ricordate la meditazione di ieri sera? C’era una tenebra fitta. Io ero in una tenebra fitta, ma le parole di questo amico hanno portato la luce dentro di me. Vedete come la parola può portare la luce ad una persona?
Ho cominciato a guardare padre Slavko in un modo diverso. Queste parole hanno cambiato il mio punto di vista su di lui.
Una cosa è interessante: non avrei mai cercato la soluzione in padre Slavko. Non avevo nessunissima comunicazione con lui. A volte era antipatico. Duro. Addirittura non mi piaceva.
Questo amico mi indirizzava proprio a lui. Mi domandavo: “Ma da chi posso andare?” E lui mi ha detto: “Vai da padre Slavko”.
Sono andato subito quella sera, ma non da padre Slavko, bensì a Medjugorje al programma serale. Sono entrato in chiesa e sono andato sulla parte destra affianco ai confessionali. Mi sono appoggiato ai confessionali. Iniziava la preghiera del Rosario.
In quel momento entra in chiesa padre Slavko. Lo seguivano dieci o quindici persone di varie lingue per confessarsi da lui. Appena mi ha visto… Cari amici, immaginate quel momento… Lui sapeva che ero in quella difficoltà, che ho deciso di fermarmi per un attimo. Non era una situazione piacevole.
Mentre mi guardava riflettevo a cosa stesse pensando di me. Come avrebbe reagito quando ci saremmo incontrati? Queste erano le domande che nascevano dentro di me. Quando mi ha visto - è stato un momento importantissimo per me - ha allargato le braccia e ha detto: “Ehhh. Come stai?” Questo è stato l’incontro che ha sciolto il ghiaccio dentro di me. Mi ha dato calore. La pace nel mio cuore e il sentimento di essere accettato. Ho sentito che l’uomo mi accettava.
Padre Slavko non mi ha posto le domande: “Che problema hai? Ma che cosa succede? Cosa hai fatto?” Ma dimostra la gioia di avermi visto e che cosa fa? Ciò che padre Ante Vuckovic ha detto prima: padre Slavko non ti indirizzava mai verso di lui e non voleva essere la risposta definitiva alle nostre domande, bensì una Sta sera inizia il seminario di preghiera e digiuno nella casa di preghiera Domus Pacis”. Tutto qui. Non mi ha detto nient’altro.
Ha detto: “Andiamo”. E’ andato in confessionale e la gente ha cominciato ad entrare. Mi ha detto soltanto questo: “Sta sera inizia il seminario di preghiera e digiuno nella casa di preghiera”. Tutto qui.
Cosa pensate? Sono andato o no? Sì, sono andato al seminario di digiuno e preghiera.
Lui diceva sempre: “Io ho buttato una piccola bomba; quando esploderà non lo so”. Padre Slavko ha buttato una piccola bomba. Non mi ha detto: “Vai”. Mi ha detto soltanto: “Sta sera inizia il seminario di digiuno e preghiera”.
Lui mi ha guardato e mi ha detto: “Via”.
Usava raccontare delle storie. Attraverso di esse operava il Signore. Non sapeva quando avrebbero portato i frutti queste storie.
Questa piccola bomba è esplosa dentro di me e sono andato al ritiro e lì ho trovato la soluzione. Non in padre Slavko, ma nel seminario di digiuno e preghiera che è durato una settimana.
In quei giorni si è chiarito e purificato tutto dentro di me. Alla fine del seminario ho detto a padre Slavko: Ti devo dire che con te in questi giorni sono guarito”. Ha sorriso. Ho notato che era contento. Ha sorriso con quel suo sorriso caratteristico e se n’è andato. Non ha detto nulla.
Questa è stata la soluzione. La nebbia non c’era più. E’ apparsa la luce.
Dopo questo ritiro per me era chiarissimo dove andare. Dopo il seminario di digiuno e preghiera sapevo qual era la mia via.
Questa è la mia via. Devo percorrere questo cammino. Nessuno mi ha detto nulla.
Ho detto a padre Slavko: “In questi giorni era bellissimo. Ho letto la Bibbia in un modo diverso. Comprendevo le cose in modo diverso. Dentro di me c’era la gioia. Non so cos’è questo. Se avessi avuto esperienza dei seminari di digiuno e preghiera all’inizio dei miei studi di teologia avrei avuto uno studio diverso”.
Sapete cosa mi ha detto? “Inizia adesso. Lascia stare il passato. Lascia stare cosa è successo. Qualsiasi cosa fosse successa nella tua vita lasciala stare. Impara dalle tue esperienze, ma inizia adesso. Lascia stare il passato”.
Cari giovani: iniziate adesso. Adesso avete la possibilità.
Cari amici, queste esperienze con padre Slavko sono importanti per me.
Durante un seminario internazionale in più lingue - padre Slavko usava la lingua francese - un uomo francese ha detto: “Padre Slavko, ho un problema. Quando digiuno nella mia famiglia c’è disordine. Litighiamo; io sono nervoso. Tu dici che il digiuno porta alla pace. Sarebbe forse meglio che io non digiunassi e così non fossi più nervoso e non ci sarebbe più inquietudine a casa mia”.
Padre Slavko gli ha risposto: “La cosa migliore è che tu digiuni e che tu non sia nervoso”. “
Come si fa?”, ha detto questo uomo.
Padre Slavko gli ha risposto: “Se nel mondo fossero nervosi solo quelli che digiunano ci sarebbero pochissime persone nervose”. Non è il digiuno che provoca il nervoso, ma il digiuno scopre il tuo stato d’animo e ti invita a cercare le cause del tuo nervoso.
Desidero raccontarvi ancora altri momenti con padre Slavko.
Questo è successo nel 96 in un santuario mariano vicino a Makarska. Padre Slavko era invitato a presiedere la santa Messa e a predicare nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre.
Ero in macchina con lui quella sera. Cercavo di sfruttare ogni possibilità per stare con lui. Ho esperimentato qualcosa di importante con lui. Era importante, perché imparavo sempre qualcosa.
Adesso mi sono ricordato… Voglio ritornare un attimo a quel seminario di preghiera e digiuno. Ho detto al termine: “Ho sperimentato quanto sono buoni digiuno e preghiera; come mi hanno liberato. Ma se mi succederà qualcosa di simile ancora nella vita, qualcosa di nebbioso, di oscuro, cosa devo fare?”
Lui mi ha risposto: “Hai fatto l’esperienza. Hai visto che c’è la soluzione”. E lì si è fermato. Come se avesse aspettato che io tirassi le conclusioni.
Ho detto: “Allora significa che devo digiunare e pregare”. Lui ha soltanto allargato le sue braccia come se avesse voluto dire: “Sì, è proprio questo. Hai fatto l’esperienza. Sai che c’è la soluzione. Ecco il modo. Ritorna sempre a questo modo di vivere e lì troverai la soluzione. Si allontanerà la nebbia e ogni tenebra in cui ti troverai”.
Ritorniamo al santuario vicino a Makarska. La sera, dopo la santa Messa, siamo ritornati qui in canonica. Ci siamo seduti in una stanza dove i padri si radunavano. Era sera tarda. Verso mezzanotte padre Slavko si è alzato ed è andato a dormire nella sua camera in un’altra casa qui nel santuario. Dormiva poco, perché era sempre in movimento.
Si è alzato da quella sala per andare a dormire. Mi alzo anch’io, perché anch'io dormivo nella stessa casa. Usciamo e lui va verso la macchina e non verso la casa. Gli ho detto: “Dove vai?” Lui mi ha risposto: “Oggi non ero su nessun monte con la Madonna. Vado adesso. Sto un po' con lei. Tu vai a dormire. Vado sulla collina a pregare un poco la Madonna”.
Io andavo verso casa per andare a dormire e pensavo: “Dio mio, Ma lui in questo momento va sulla collina!” Era inverno. Dicembre. Tirava la bora.
Riflettevo dentro di me: “Se lui può, perché io non vado? Io vado a dormire e lui va a pregare…” Ritorno la. Lui aveva già girato la macchina. L’ho fermato e ho detto: “Vengo anch'io”. Ho visto che aveva piacere. A nessuno diceva “vai qua o vai là”, ma aveva piacere quando qualcuno aveva l’iniziativa di fare qualcosa.
E’ ciò che padre Stanko fa con i giovani: non vi opprime, non vi sforza. Cerca la vostra responsabilità. E’ ciò che padre Slavko faceva sempre. Tu non solo devi fare qualcosa, ma devi desiderarlo. Devi dire: “Sì, io voglio farlo, perché questo è buono. Nessuno mi deve spingere. io lo voglio”.
Con la macchina siamo andati verso la collina. Abbiamo parlato un po'. Siamo scesi e abbiamo cominciato a salire sulla collina. Gli ho domandato qualcosa. Appena iniziato il cammino di preghiera mi ha detto: “Stop! Non si parla più”. Inizia la propria preghiera. Il proprio tempo che nessuno può togliere.
Questo è il messaggio, cari amici, per tutti noi.
C’è il tempo per Dio, per la preghiera. Non devi permettere a nessuno di rubarti questo tempo. In tanti desiderano rubarcelo: televisione, computer, cellulare… Cose che ti rubano il tempo destinato a Dio.
Questa è la cosa più importante. E tu dici: “No!”
Questo è ciò che è importante, come ha detto padre Ante prima: mi ritiro e do lo spazio a Dio. Questa è la preghiera. Qui comprendo le cose. Mi oriento di nuovo. Trovo la chiarezza nei miei rapporti.
Mi ricordo che padre Slavko aveva messo il cappuccio della veste sulla testa, perché faceva freddo. In silenzio abbiamo pregato; siamo saliti e siamo ritornati. Nel silenzio.
In quei momenti ho sentito il suo amore fortissimo e profondissimo per Maria. Di notte lui andava lassù. Perché? Per pregare per qualcuno; per ringraziare. Non lo so. Ma quell’amore fortissimo, profondissimo lo desidero.
Quando noi, cari amici, arriviamo al livello che nessuno ci deve spingere o invitare alla preghiera, ma lo faccio quando io voglio, io desidero, allora la preghiera comincia a svilupparsi. Quando l’amore appare nella preghiera. Vado a Messa per amore verso Gesù. Per amore verso Gesù voglio leggere la Bibbia e andare all’adorazione. Per amore verso Gesù vado sul Krizevac. Per amore verso i genitori faccio questo e quello. Per amore verso gli amici faccio questo e quello. Per amore.
Vi racconto un altro momento con padre Slavko legato al Villaggio della Madre. Siamo andati insieme al Villaggio che allora stava costruendo e ha detto ai bambini che erano lì: “Figli cari, adesso abbiamo costruito questo ambulatorio dove ci sarà lo studio dentistico. Qui si mettono a posto i denti, ma cari figli, in questo studio governano leggi particolari”.
“Quali leggi?”, hanno chiesto i bambini.
Padre Slavko ha risposto: “Qui, prima di tutto, si ripara la vostra lingua e non i vostri denti. Perché se la lingua è danneggiata essa rovina i denti. Prima di tutto bisogna curare la lingua”.
I bambini hanno capito il messaggio e hanno iniziato a ridere.
Cari amici, ci sarebbero tanti momenti importanti, ma desidero concludere con un pensiero di padre Slavko. Questo pensiero è: “Qualsiasi cosa tu faccia non farla perché gli uomini ti apprezzino, perché ti ringrazino, perché ti rispettino. Perché gli uomini sono capaci di non ringraziare, non apprezzare e non amare e tu sarai deluso. Ma tutto ciò che fai fallo per amore verso gli uomini”.
Che libertà ti porta questo modo di pensare. Ringrazia e non cercare ringraziamento. Apprezza e non cercare apprezzamento. Che libertà in tutto questo.
Cari amici, grazie per la vostra attenzione.

 

fonte: Idm (Andrea Bianco)

lunedì 8 settembre 2014

Commento di Padre Livio al Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2014

"Cari figli, io, vostra Madre, vengo nuovamente in mezzo a voi per un amore che non ha fine, dall’amore infinito dell’infinito Padre Celeste. E, mentre guardo nei vostri cuori, vedo che molti di voi mi accolgono come Madre e, con cuore sincero e puro, desiderano essere miei apostoli. Ma io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’amore di mio Figlio. Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi. Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo. Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo, affinché smettiate di tradirLo, bestemmiarLo e ferirLo sempre di nuovo. Prego con tutto il Cuore affinché comprendiate che solo mio Figlio è la salvezza e la luce del mondo. E voi, figli miei, apostoli miei cari, portate sempre mio Figlio nel cuore e nei pensieri. Così voi portate l’amore. Tutti coloro che non conoscono Lui, Lo riconosceranno nel vostro amore. Io sono sempre accanto a voi. Sono in modo particolare accanto ai vostri pastori, perché mio Figlio li ha chiamati a guidarvi sulla via verso l’eternità. Vi ringrazio, apostoli miei, per il sacrificio e l’amore!"

Commento di Padre Livio al messaggio del

2 settembre 2014

Questo messaggio è molto semplice, anche se lungo ed è, in un certo senso, nuovo nell'impostazione e nella formulazione, perché la Madonna, mi pare che sia la prima volta, si rivolge direttamente ai non credenti, parlando loro a tu per tu. È un fatto particolare che indica l'angoscia della Madre per i figli che si perdono e si rivolge a loro direttamente, mostrando tutto il Suo dolore come ogni madre che vede perdersi suo figlio.

Il messaggio è diviso in quattro parti.

La prima parte ci riempie di gioia, perché la Madonna riconosce che c'è una parte, c'è un gregge, quanto sia grande non lo so, che ha accolto il suo messaggio, mentre un numero enorme non La prende neanche in considerazione.

Cari amici, auguro a voi e a me stesso di essere parte di questi apostoli che la Madonna guarda con benevolenza e con amore dicendo: “Io, vostra Madre, vengo nuovamente in mezzo a voi per un amore che non ha fine, dall'amore infinito dell’infinito Padre Celeste”. Bellissima espressione, cioè “io vengo da voi, perché mossa dall'amore, un amore infinito il mio, ma questo mio amore infinito altro non è se non il riflesso di quell'amore infinito che l'infinito Padre Celeste ha per voi”.

Infinito vuol dire la pienezza, la totalità che è propria di Dio, Dio che è amore e che ama infinitamente invia Maria che si muove verso di noi, mossa “da un amore che non ha fine.

La Madonna si rivolge a quelli che hanno risposto alla chiamata e che  aprendo il cuore e purificando il cuore, diventano Suoi apostoli e dice: “mentre guardo nei vostri cuori, la Madonna vede nei cuori, noi non vediamo nei cuori degli altri, forse neanche nel nostro, “vedo che molti di voi”, forse dei presenti, comunque “molti” è già una bella espressione, “mi accolgono come Madre e con cuore sincero e puro”, cioè rettitudine d'intenzione e purezza di cuore, quindi non il fango del peccato, del male, “desiderano essere miei apostoli”.

Ecco quindi la Madonna guarda con gioia quelli che “con cuore sincero e puro”, - non soltanto con una recita esteriore, perché se non cambiamo dentro, siamo sepolcri imbiancati, siamo rami secchi,- “desiderano essere miei apostoli”. Ci auguriamo di essere tra questi e comunque dobbiamo desiderare e far di tutto per essere tra questi, cioè quelli che desiderano con cuore sincero e puro di essere apostoli di Maria.

Nella seconda parte la Madonna si rivolge non solo a quelli che o l'hanno già respinta o neanche se ne prendono cura, ma anche a quelli che magari vanno alle apparizioni e quindi collezionano i viaggi a Medjugorje, dicono il rosario, ma dentro non sono cambiati.

Si rivolge quindi a chi non ha aperto il cuore all'Amore di Dio, che dentro di sé è ostile a Dio, è ostile a Cristo, è lontano ed è nella palude del male, del peccato. Si rivolge direttamente e dice: “Ma io sono Madre anche di voi che non mi accogliete”. La Madonna anche nel messaggio precedente aveva detto: “Io sono la Madre di tutti gli uomini, non soltanto di quelli che mi seguono”, quindi voi pensate quanto una madre soffre per dei figli che non l'accolgono: “e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’amore di mio Figlio”. Quindi c'è proprio un consapevole rifiuto, una consapevole chiusura nella durezza del cuore, un non volersi aprire all'amore di Mio figlio”. La Madonna a queste persone, alle quali dice “io sono vostra Madre”, manifesta il dolore del suo Cuore, perché sono persone che vanno verso la perdizione, vanno verso una tragica fine. “Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi. Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo”. Questa è una frase fondamentale, che io tante volte vi ho detto, cioè Gesù è il Re dei cuori, quindi Gesù può cambiare i cuori, Egli può farlo.

D'altra parte sappiamo che le conversioni sono tutte opera della Grazia, non c'è neanche una conversione che sia opera umana. È sempre opera della Grazia e della cooperazione e della buona volontà alla Grazia.

Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo”, cioè con una grazia speciale, con un miracolo dello Spirito Santo, “affinché smettiate di tradirlo”, come Giuda, “bestemmiarlo”, come quelli ai piedi della Croce, “e ferirlo sempre di nuovo”, come i suoi aguzzini!

Perché la Passione di Cristo dura fino alla fine dei secoli a causa dei nostri peccati.

Prego con tutto il Cuore affinché comprendiate che solo mio Figlio è la salvezza e la luce del mondo”. La Madre esprime tutto il suo dolore, il suo Cuore è straziato e dice quanto prega suo Figlio per noi, per quelli che sono chiusi, perché guarisca le loro anime, perché li illumini con lo Spirito Santo, perché smettano di tradirlo, bestemmiarlo, ferirlo, perché comprendano che “Lui è la salvezza, la Luce del mondo”.

La Madonna intercede continuamente presso il Cuore di Gesù, perché i Suoi figli, quelli che Lui Le ha affidato, accolgano la Grazia della conversione, della salvezza, della guarigione.

Lui lo può fare, solo che Gesù coinvolge Maria e tutti noi nella grande opera della redenzione delle anime.

È un passaggio bellissimo, struggente, che ci dice tutto il dolore della Madre per questi figli, come ha detto Mirjana “la Madonna era addolorata, ma anche piena d'amore”, dolore per questi figli che bestemmiano, feriscono e tradiscono Gesù e l'amore per loro perché li vuol salvare.

Terza parte, poi la Madonna si rivolge di nuovo a noi e ci dice di aiutarLa, non solo con la preghiera, ma con la testimonianza, perché possiamo portare Gesù a quelle persone che non Lo conoscono. Portarlo ai loro cuori, essendo Lui, Gesù, presente nel nostro cuore: “E voi, figli miei, apostoli miei cari, portate sempre mio Figlio nel cuore e nei pensieri”. Cioè, noi dobbiamo portare, dobbiamo avere Gesù nel cuore e nei pensieri, così avendo Gesù nel cuore e nei pensieri, noi portiamo agli altri l'Amore di Gesù. “Così voi portate l’amore. Tutti coloro che non conoscono Lui, Lo riconosceranno nel vostro amore.

La Madonna ci invita all'intercessione, ma soprattutto alla testimonianza, a portare nei nostri cuori l'amore di Gesù perché gli altri Lo possano conoscere attraverso il nostro amore.

Infine la quarta parte del messaggio, da due o tre anni, ma è un filone che viene da molto lontano, la preoccupazione della Madonna è che siamo sempre in grande unità con Lei, con Gesù e con i nostri pastori. Dice: “Io sono sempre accanto a voi”, bello questo, non siamo mai soli! La Madonna è sempre accanto a noi, “sono in modo particolare accanto ai vostri pastori, perché mio Figlio li ha chiamati a guidarvi sulla via verso l’eternità”, cioè la Madonna è accanto ai pastori perché i pastori hanno questo compito da parte di Gesù, di guidarci sulla via dell'Eternità, di guidarci verso il Paradiso.

E la Madonna alla fine dice: “Vi ringrazio, apostoli miei, per il sacrificio e l’amore!", il sacrificio e l'impegno, la testimonianza, la fatica dell'apostolato, l'amore che ci anima.

Mettiamo la nostra vita al servizio della Madonna.

Qualsiasi cosa facciamo, in qualsiasi situazione ci troviamo, anche nella vecchiaia, nella malattia, nella solitudine, persino quando si è nelle carceri, nei lavori più umili, nei lavori più stressanti, noi lavoriamo nella vigna del Signore.

Ogni giorno, quando ci alziamo, dobbiamo cacciare l'amarezza che satana cerca di insinuarci ogni mattina, ma pensare: questa è una nuova giornata in cui Gesù mi chiama nella Sua vigna, per farla fruttificare, per aiutarLo a salvare le anime, per aiutarLo a portare il Suo amore alle altre persone.

Quindi apro la giornata in questo modo, mi riempio dell'amore di Gesù e dico: “In questa giornata Gesù ti voglio portare a tante persone, a tutte le persone che incontro, qualsiasi cosa faccia, voglio dare il sorriso, una mano, una parola buona, la gioia, la speranza”.

È in questo modo che noi strappiamo le anime a satana, le strappiamo all'impero delle tenebre, costruiamo e diffondiamo giorno per giorno il Regno di Dio.

La Madonna ci ringrazia per questo impegno quotidiano che noi possiamo fare.

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

8 settembre 2014: Natività della B.V: Maria

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«Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,

    tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

    Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.

    Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.

    Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.

    La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

    In te misericordia, in te pietate,
in te manificienza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate».

 

Nella data odierna le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita di Maria, la madre del Signore. La fonte prima che racconta l’evento è il cosiddetto Protovangelo di Giacomo secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna. Qui nel IV secolo venne edificata la basilica di sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana. «Quelli che Dio da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati»: Dante sembra quasi parafrasare il versetto di san Paolo quando definisce Maria «termine fisso d’eterno consiglio».
Dall’eternità, Il Padre opera per la preparazione della Tuttasanta, di Colei che doveva divenire la madre del Figlio suo, il tempio dello Spirito Santo. La geneaologia di Gesù proposta dal Vangelo di Matteo culmina nell’espressione «Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo». Con Maria, dunque, è venuta l’ora del Davide definitivo, della instaurazione piena del regno di Dio. Con la sua nascita inoltre prende forma il grembo offerto dall’umanità a Dio perché si compia l’incarnazione del Verbo nella storia degli uomini. Maria bambina infine è anche immagine dell’umanità nuova, quella da cui il Figlio suo toglierà il cuore di pietra per donarle un cuore di carne che accolga in docilità i precetti di Dio.

Onorando la natività della Madre di Dio si va al vero significato e il fine di questo evento che è l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio". E’ questo del resto il motivo per cui di Maria soltanto (oltre che di S. Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la " nascita al cielo ", come avviene per gli altri santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell'attuazione del suo eterno disegno d'amore. Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo Sermone sulla Natività di Maria di S. Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l'uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l'umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”.
"Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla. Casa bella, poiché, se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui sette doni dello Spirito Santo. Salomone celebrò in modo solennissimo l'inaugurazione di un tempio di pietra. Come celebreremo la nascita di Maria, tempio del Verbo incarnato? In quel giorno la gloria di Dio scese sul tempio di Gerusalemme sotto forma di nube, che lo oscurò. Il Signore che fa brillare il sole nei cieli, per la sua dimora tra noi ha scelto l'oscurità (1 Re 8,10-12), disse Salomone nella sua orazione a Dio. Questo nuovo tempio si vedrà riempito dallo stesso Dio, che viene per essere la luce delle genti.
"Alle tenebre del gentilesimo e alla mancanza di fede dei Giudei, rappresentate dal tempio di Salomone, succede il giorno luminoso nel tempio di Maria. E’ giusto, dunque, cantare questo giorno e Colei che nasce in esso".

 

Fonte: Santi e Beati

martedì 2 settembre 2014

Messaggio a Mirjana del 2 settembre 2014

“Cari figli, io, vostra Madre, vengo nuovamente in mezzo a voi per un amore che non ha fine, dall’amore infinito dell’infinito Padre Celeste. E, mentre guardo nei vostri cuori, vedo che molti di voi mi accolgono come Madre e, con cuore sincero e puro, desiderano essere miei apostoli. Ma io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’amore di mio Figlio. Non sapete quanto il mio Cuore soffre e quanto prego mio Figlio per voi. Lo prego di guarire le vostre anime, perché Egli può farlo. Lo prego di illuminarvi con un prodigio dello Spirito Santo, affinché smettiate di tradirlo, bestemmiarlo e ferirlo sempre di nuovo. Prego con tutto il Cuore affinché comprendiate che solo mio Figlio è la salvezza e la luce del mondo. E voi, figli miei, apostoli miei cari, portate sempre mio Figlio nel cuore e nei pensieri. Così voi portate l’amore. Tutti coloro che non conoscono Lui lo riconosceranno nel vostro amore. Io sono sempre accanto a voi. Sono in modo particolare accanto ai vostri pastori, perché mio Figlio li ha chiamati a guidarvi sulla via verso l’eternità. Vi ringrazio, apostoli miei, per il sacrificio e l’amore!”

 

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