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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 27 aprile 2010

Senza Medjugorje non avrei potuto interpretare il ruolo di Gesù nel film "PASSION CHRISTI"

Jim Caviezel, attore statunitense, figlio di un medico oriundo svizzero-slovacco e di una irlandese, è diventato famoso in tutto il mondo per aver interpretato il ruolo di Gesù nel film "Passion Christi" di Mel Gibson.
Le toccanti scene della flagellazione e della crocifissione di Gesù hanno originato molte discussioni sulla fede. In relazione a questo film si è parlato delle conversioni che hanno sperimentato alcuni spettatori. Chi è questo Jim Caviezel che ha recitato in modo così toccante? In una intervista, rilasciata alla rivista "Oasi del a Pace", ha dichiarato che senza le sue esperienze a Medjugorje, dove gli è stata donata una nuova dimensione della fede, non avrebbe potuto interpretare questo ruolo.
L'attore, che nello scorso febbraio ha visitato Medjugorje per la sesta volta, di passaggio a Vienna, ha rilasciato al dott. Christian Stelzer l' intervista qui di seguito riportata.
Jim, potresti raccontaci la tua esperienza a Medjugorje?
Mentre giravo in Irlanda il film "Montecristo", mia moglie si recò a Medjugorje. Le cose non andavano tanto bene in quel momento anche se ogni settimana lavoravo sette giorni su sette. Un giorno mi telefonò e io dalla sua voce avverti che c'era stato un cambiamento in lei. Mi cominciò a raccontare di Medjugorje e disse che uno dei veggenti sarebbe venuto in Irlanda. La interruppi con queste parole: " Io ho un lavoro molto importante da fare. Non posso trovare il tempo per i veggenti" Per di più pensai che io, come cattolico, non dovevo necessariamente accettare né Fatima né Lourdes né Medjugorje. Queste furono le mie riflessioni. E in più mi ricordai che avevo già sentito parlare delle apparizioni di Medjugorje quando frequentavo la scuola cattolica e che io e i miei compagni eravamo molto colpiti, ma, alla notizia che il vescovo del posto aveva dichiarato che le apparizioni non erano vere, avevamo perso ogni interesse.
Il veggente di Medjugorje, Ivan Dragicevic, venne in Irlanda. Da parte mia ero certo che non avrei avuto tempo per lui poiché dovevo lavorare tutti i giorni. E tuttavia un giovedì il mio partner nel film, Richard Harris, si sentì improvvisamente male ed io così fui libero per il resto del a giornata. Potei così assistere all'apparizione. Stavo in fondo alla chiesa piena di gente e non avevo idea di ciò che sarebbe successo................
Nel momento dell'apparizione un uomo accanto a me si alzò dalla sua sedia a rotelle e si lasciò cadere in ginocchio; io fui molto colpito: "Questo invalido ­ pensai ­ nonostante il suo dolore, s'inginocchia sulle fredde pietre del pavimento per pregare!" Oggi so che solo Dio poteva sapere esattamente quando e come afferrarmi. Anche se può sembrare assurdo, la domenica successiva inaspettatamente fui ancora libero e così potei incontrare il veggente, come tanto desiderava mia moglie. Durante l'apparizione, inginocchiato accanto a lui, dissi nel mio cuore: "OK, sono qui. Sono pronto. Fai di me quello che vuoi." In quello stesso momento senti che qualcosa penetrava in me ; era una sensazione semplice eppure unica. Quando mi rialzai gli occhi mi si riempirono di lagrime e cominciai a piangere con tutto il cuore.
Con Medjugorje avevo cominciato a credere che Gesù è veramente presente nell'Eucarestia e che perdona i miei peccati.
Ivan mi disse: "Jim, l'uomo ha tempo per ciò che ama. Se uno che non ha tempo, improvvisamente incontra una ragazza e se ne innamora, allora lo trova il tempo per lei.
Chi non ha tempo per Dio è perché non Lo ama." Mi domandai impressionato se io avessi tempo per Dio.
Ivan continuò: "Dio ti chiama e ti invita a pregare con il cuore". "Come si fa?" gli chiesi.
"Comincia a pregare e vedrai". In quel momento si aprì una finestra nel mio cuore. Mai prima di allora avevo pensato che potesse essere possibile. Andammo poi in un ristorante e devo confessare che il cibo ed il vino non mi sono mai più così piaciuti come quella sera. In me qualcosa cominciò a cambiare. Varie volte mia moglie aveva provato a coinvolgermi nella recita del rosario, ma io mi ero rifiutato. Adesso però lo volevo recitare, anche se non sapevo esattamente come si faceva. Avevo l'impressione che il mio cuore si era aperto solo per questo. Un giorno mi rivolsi all'autista, che ogni giorno mi portava sul set, dicendogli: "Non so come voi la pensiate, ma io desidero recitare il rosario." Con mia sorpresa ricevetti questa risposta: "OK, lo facciamo".
Alla debole luce di questo amore, che ora sentivo in me, cominciai a riconoscere dove io veramente stavo, quante tentazioni avevo, dov'erano i miei sentimenti, come io ero fragile e come giudicassi dentro di me gli altri.
In quale anno sei andato per la prima volta a Medjugorje?
Dopo le ultime riprese del film, che si svolsero a Malta, mi decisi ad andare a Medjugorje.
Dentro di me ero pieno di aspettative. All'età di venti anni c'era stata come una voce dall'intimo che mi aveva detto che sarei stato un attore. Quando, a quell'epoca, lo raccontai a mio padre ebbi da lui questa risposta: "Se Dio vuole da te qualcosa, allora l'unica cosa certa è che diventerai prete. Perché dovresti diventare un attore?" Neanche io lo capii a quell'epoca. In questo momento mi posi di nuovo la domanda se la volontà di Dio su di me fosse quella di diventare attore e pertanto quella di guadagnare tanto denaro e diventare ricco. Mi rendevo conto della disuguaglianza nel mondo tra quei pochi che hanno fin troppo e quei tanti che non hanno il sufficiente per vivere ed ero sicuro che Dio non volesse ciò e che dovevo dunque decidere chi volessi servire o la ricchezza che non può darmi una felicità durevole o Dio che voleva guidare la mia vita.
Medjugorje mi richiamò alla mente Betlemme e pensai che, come Gesù aveva voluto nascere in un piccolo villaggio, così la Madonna appariva qui, in questo povero paese "in mezzo alle montagne". (Questa è la traduzione dal croato del nome Medjugorje) All'inizio fui sorpreso vedendo quanto tempo qui era dedicato alla preghiera. Feci un parallelo con un campo di basket e pensai che anche lì non si gioca una sola volta al giorno, ma continuamente. E tutto sommato anche nella scuola non si legge una volta al giorno, ma continuamente.
Durante i primi giorni a Medjugorje dentro di me ero irrequieto durante la preghiera poiché non ero abituato a pregare così tanto e perciò pregai Dio di aiutarmi. Dopo quattro giorni non volevo far altro che pregare poiché nella preghiera mi sentivo in comunione con Dio. E' questa una tale esperienza che non posso far altro che augurarla ad ogni cattolico. Forse l'avevo già avuta da bambino e poi l'avevo dimenticata; ora mi veniva di nuovo donata.
Questa esperienza è continuata anche a casa. In famiglia partecipiamo insieme ai sacramenti. Mentre accompagno i figli a scuola recito con loro il rosario e, se a volte non inizio subito, comincia mio figlio a pregare.
La seconda volta che andai a Medjugorje cercai di ripetere la stessa esperienza della prima visita. Questa volta, però, fu differente. Un giorno, dopo pranzo, un gruppo di pellegrini mi invitò ad andare a Siroki Brijeg per visitare Padre Jozo Zovko. Era proprio quello che più desiderava mia moglie. Non conoscevo Padre Jozo, ma lo sentii dire alcune cose che mi commossero molto. Andai verso di lui ed egli mi pose le mani sulle spalle, così anche io feci lo stesso sulle sue. Poi mi impose le mani sul capo e anche io feci altrettanto sul suo.
In quel momento io senti dentro di me queste parole: " Ti voglio bene, fratello. Quest'uomo ama Gesù." Padre Jozo si rivolse allora all'interprete chiedendo in croato chi fossi e dicendo che voleva parlare con me. Questo fu l'inizio di un'amicizia che dura ancora.
" Quando sentii Papa Giovanni Paolo II esortarci a non aver paura, pensai che tutto per me andava bene e che io non avevo motivo di avere paura. Durante le riprese della "Passione di Cristo" cominciai, però, a comprendere che oggi più che mai la figura del Cristo è controversa.
Quando avevo appena concluso le riprese della "Passione di Cristo" dovetti sperimentare più volte varie forze che volevano distogliermi dal girare quel film.
Puoi raccontarci perché hai vissuto così questa esperienza e che rapporto c'è tra il film e Medjugorje?
Tu forse conosci il detto "passare il Rubicone", che significa che non puoi più tornare indietro. Ecco, per me il film "La Passione di Cristo" è stato questo. Avevo 33 anni quando è iniziata la lavorazione del film, cioè tanti quanti ne aveva Gesù quando fu crocifisso. Mi veniva sempre il dubbio se ero degno di interpretare Gesù. Ivan Dragicevic mi incoraggiava e diceva che Gesù non sempre sceglie i migliori e che lui stesso era la prova di questo.
Senza Medjugorje, che ha aperto il mio cuore alla preghiera e ai sacramenti, non avrei interpretato questo ruolo. Sapevo che, se volevo rappresentare Gesù, dovevo essere vicinissimo a lui. Ogni giorno mi confessavo ed adoravo il SS Sacramento. Anche Mel Gibson partecipava alla messa, se era celebrata in latino, e questo fu un bene per me poiché imparai il latino.
Sempre mi venivano tentazioni dalle quali mi dovevo difendere e in questa lotta sperimentavo una grande pace interiore. Per esempio nella scena dove Maria, la Madonna, si imbatte in Suo Figlio mentre porta la croce, io dovevo dire la seguente battuta: "Guarda, io faccio ogni cosa nuova" Abbiamo ripetuto questa scena quattro volte, ma io sentivo che c'ero sempre io in primo piano. Poi qualcuno urtò contro la croce ed io senti la mia spalla sinistra uscire all'articolazione. Quel subitaneo tremendo dolore mi fece perdere l'equilibrio e caddi pesantemente a terra. Sbattei il viso sulla terra polverosa e mi uscì il sangue dal naso e dalla bocca. Ripetei le parole alla Madre: "Guarda, io faccio ogni cosa nuova". Il dolore alla spalla era indescrivibile mentre lentamente abbracciavo la croce ed io sentivo che la scena era di grande impatto. Io avevo cessato di recitare ed era Gesù che si vedeva. La scena era venuta fuori quasi come risposta alla mia preghiera: "Voglio che gli spettatori vedano te, Gesù, non me".
Durante le riprese non so quanti rosari recitai e questo mi fece vivere in un'atmosfera particolare. Mi rendevo conto che non potevo bestemmiare o lasciarmi andare, se volevo comunicare qualcosa alla troupe dei miei collaboratori. Erano attori famosi, che nella maggior parte dei casi non conoscevano Medjugorje, e noi eravamo felici di averli. Come avrei potuto trasmettere loro qualcosa di Medjugorje se non con la mia stessa vita?
Medjugorje significa per me vivere, attraverso i sacramenti, in unità con la Chiesa.
Con Medjugorje avevo cominciato a credere che Gesù è veramente presente nel 'Eucarestia e che perdona i miei peccati. Con Medjugorje ho sperimentato quanto è potente la preghiera del rosario e quale dono rappresenta la Messa quotidiana.
Come posso aiutare le persone, se non credendo in Gesù? Ho idea che questo possa accadere quando Gesù Eucarestia è in me e quando le persone, attraverso la mia vita, scorgono Gesù.
Quando girammo la scena del 'ultima cena, io avevo, in tasche speciali all'interno del a mia veste, alcune reliquie di santi e anche un pezzetto della croce di Cristo. Era così grande il mio desiderio che Gesù fosse presente che pregai un sacerdote di esporre il Santissimo. Sulle prime rifiutò, ma io lo pregai insistentemente perché ero convinto che, se io avessi fissato Gesù, gli spettatori avrebbero riconosciuto Lui in me. Il sacerdote, con l'Ostia consacrata nelle mani, si mise poco dietro il cameramen e insieme a lui si avvicinava a me. Quando gli spettatori vedono la luce nei miei occhi non si rendono conto che quello è il riflesso del 'Ostia nel e mie pupil e e pertanto essi, in realtà, vedono Gesù. Anche durante la scena della Crocifissione, mentre io pregavo ininterrottamente, il sacerdote era presente con il SS Sacramento nelle sue mani.
La sfida più grande per me, in questo film, non è stato, come all'inizio avevo pensato, l'imparare a memoria i testi in latino, aramaico e ebraico, ma piuttosto le fatiche fisiche cui dovetti far fronte. Nell'ultima scena, per esempio, quando fui inchiodato sulla croce, avevo una spalla lussata che usciva ogni volta. Durante la flagellazione fui colpito due volte dalla sferza e ne risultò una ferita sulla schiena lunga 14 centimetri, inoltre mi presi un'infiammazione ai polmoni che si riempirono di liquido. Oltre a ciò bisogna calcolare la cronica mancanza di sonno: per mesi mi dovetti svegliare alle tre del mattino per il trucco che richiedeva almeno otto ore.
Un'altra sfida fu anche rappresentata dal freddo che, soprattutto durante la crocifissione, mi fece quasi venir meno; ero vestito solo con una sottile veste di lino e la temperatura esterna era di appena qualche grado sopra lo zero.
Quando girammo l'ultima ripresa c'era una fitta coltre di nuvole e un fulmine colpì la croce dove io ero legato. Al 'improvviso tutto fu silenzio intorno a me e io senti i miei capelli rizzarsi sul capo. Circa 250 persone che stavano intorno a me videro come il mio corpo all'improvviso emanò luce e videro un fuoco alla destra e alla sinistra della mia testa.
Parecchi, a questa vista, subirono uno schock.
So che "La Passione di Cristo" è un film straordinariamente grande sull'amore, forse uno dei più grandi.
Mai come oggi la figura di Cristo è motivo di controversie. Il creato è oggi minacciato da tanti fattori eppure la fede in Gesù è la fonte della felicità.
Penso che Dio, in questo nostro tempo, ci chiami in modo particolare e che noi perciò dobbiamo dare una risposta nel nostro cuore e con la nostra vita.
L'intervista con Jim Caviezel è stata realizzata da Christian Stelzer ed è stata pubblicata
nel numero di marzo 2010 della rivista "Oasi del a pace", pubblicata a Vienna.
www.oasedesfriedens.at
Traduzione: Anna Maria Spinetti
http://www.medjugorje.hr/it/

Video Apparizione a Marija al Palasharp di MIlano il 18 aprile 2010

Video L'Arena del 25/4/2010 - La Madonnina di Civitavecchia

Parte 1a



Parte 2a



Parte 3a



Parte 4a



Parte 5a

Video Commento del messaggio del 25/4/2010 di Padre Livio a Radio Maria

Video Melinda e Roland a Bolzano, 23 Aprile 2010

Testimonianza di Roland e Melinda a Bolzano. Serata di canti e adorazione.

Parte 1a



Parte 2a

lunedì 26 aprile 2010

Messaggio del 25 aprile 2010

"Cari figli, in questo tempo quando in modo particolare pregate e chiedete la mia intercessione, vi invito figlioli, pregate perchè attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni. Io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."



COMMENTO DI PADRE LIVIO

Diamo lettura, cari amici, del messaggio della Regina della Pace, di ieri domenica 25 aprile, attraverso la veggente Marija Pavlovic:"Cari figli, in questo tempo quando in modo particolare pregate e chiedete la mia intercessione, vi invito figlioli, pregate perché attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni. Io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata"

Cari amici,questo messaggio, come ci ha spiegato ieri la veggente Marija Pavlovic, accende un po' di luce in questo mese di maggio che ci attende, maggio è anche il mese di Maria, basti pensare, appunto, alla prima apparizione a Fatima, il 13 maggio, poi la grande tradizione della Chiesa riguardo a questo mese straordinario, mese dei fiori, mese dei fioretti, mese del Santo Rosario. La Madonna in questo mese ha..., come vedete dal messaggio, in poche parole ci invita ad una mobilitazione, cioè la Madonna in questo mese vuole aiutare "quanti più cuori possibili..." ad aprirsi ai suoi messaggi. Quindi,ci sono, diciamo così, tante persone che hanno risposto alla chiamata, tante persone, tanti cuori che sono ancora in attesa della chiamata, che comunque sono dei cuori per i quali la Madonna, che ha un cuore di Madre e, quindi, per la quale tutti sono suoi figli, la Madonna ha in mente di chiedere particolari grazie perché si aprano anch'essi alla grazia della chiamata, la chiamata alla conversione, la chiamata alla fede, la chiamata alla santità. Però, per attuare questo suo programma, e cioè " di aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai suoi messaggi" ...voi sapete che il messaggio fondamentale di Medjugorje è quello della conversione, vuole che la aiutiamo.
Cioè,in poche parole, la Madonna invita tutti noi ad aiutarla ad "aprire più cuori possibili" in questo mese di maggio. Quindi, come possiamo aiutare la Madonna, cari amici ad "aprire più cuori possibili..." naturalmente, come fa la Madonna ad aprire i cuori? Intercede presso suo Figlio, chiede le grazie della conversione. Allora la Madonna invita tutti noi ad aiutarla con le nostre preghiere. Evidentemente, cari amici, il mese di maggio è il mese nel quale deve essere ripresa soprattutto la preghiera del Santo Rosario, deve essere ripresa con grande forza e personalmente e nelle nostre famiglie, e, quindi, cari amici, vorrei proprio concretizzare questo appello della Madonna di aiutarla ad aprire i cuori ai suoi messaggi, vorrei concretizzarlo invitando tutti voi e mettendo anche me stesso, ovviamente, a riprendere con fervore la recita personale del Santo Rosario, personalmente e anche nelle famiglie, spegniamo, almeno per una mezz'oretta la sera nelle nostre case la televisione, diciamo il Santo Rosario che, oltre ad essere una fonte di grazia per la famiglia, perché la Madonna ci ha detto che se oggi molte famiglie si rompono, si sfasciano, perché non si prega insieme. Infatti, chi è colui che cerca di sfasciare le famiglie? E' il diavolo, è il nemico, è il divisore, colui che semina la zizzania, che aizza gli uni contro gli altri, che mette gli sposi l'uno contro l'altro, che mette i figli contro i genitori. La preghiera del santo Rosario è un grande esorcismo. Perché è un grande esorcismo? Perché, pregando il Santo Rosario, la Madonna viene in quella famiglia, protegge quella famiglia, mette le radici in quella famiglia; e, quindi cari amici, recitando il Rosario in famiglia, facciamo un bene per noi perché la Madonna ci benedice, intercede per noi. E poi, questo Rosario la Madonna lo presenta a Gesù perché dia grazie di conversione, perché i suoi messaggi arrivino anche ai cuori più lontani.
Questo è, dunque, il grande programma che la Madonna vuole attuare in questo mese mariano e, per questo programma la Madonna, naturalmente, chiede la nostra mobilitazione; credetemi, cari amici, noi aiutiamo la Madonna a convertire le persone, ad allargare, diciamo così, il raggio di coloro che rispondono alla chiamata, ma credete, cari amici, aiutando la Madonna aiutiamo soprattutto noi, a parte il fatto della gioia, la gioia che si prova a lavorare per la Madonna, a far qualcosa per Lei, dopo tutto quello che Lei fa per noi, noi siamo soprattutto i beneficiari delle preghiere per la conversione degli altri. Cioè, i primi beneficiari delle preghiere per la conversione degli altri siamo noi stessi, perché ci riempiamo di grazia.Ecco, dunque, cari amici, il programma di questo mese di maggio così come la Madonna ce lo presenta; rivediamo, allora, con questa chiave di interpretazione il messaggio che ci ha dato ieri la Madonna: "Cari figli, in questo tempo, quando in modo particolare pregate e chiedete la mia intercessione, vi invito, figlioli, pregate perché attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni. Io sono con voi ed intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." Come vedete, cari amici, la Madonna dà molta importanza ai suoi messaggi, la Madonna ha detto "state attenti a non prenderli per abitudine", "state attenti a non attenderli con curiosità", la Madonna ha detto "tutte le mie parole sono preziose".
Vorrei segnalare, cari amici, perché veramente anche lo merita, l'iniziativa di questa casa editrice laica, la "Rizzoli", che ha raccolto tutti i messaggi della Madonna, quelli rivolti alla Parrocchia, in un bellissimo libro, meraviglioso, che sembra un messalino, diviso per temi, i vari temi, ogni messaggio è scritto in caratteri bellissimi, come un libro da tenere sul tavolino, da tenere sul comodino, leggere un messaggio ogni giorno, regalarlo ai lontani... Voglio dire questo, cari amici, che questo fiume di grazia che sono i messaggi della Madonna, è un fiume di grazia che dobbiamo valorizzare al massimo, io personalmente, vi dico la verità, mi sono nutrito, fino a quando non sono andato a Medjugorje la prima volta, di tanti libri, da quando sono andato fino ad oggi mi sono nutrito di due libri: i messaggi della Madonna e la Sacra Scrittura. E mi sono accorto che con la Sacra Scrittura e con i messaggi della Madonna che sono poi un'interpretazione della Scrittura, ho acquistato molta più sapienza che leggendo altri libri.
Veramente la Madonna è una Maestra, una Sede della Sapienza inesauribile, i suoi messaggi sembrano semplici ma ci danno la più profonda interpretazione della Parola di Gesù.
Allora, cari amici, concludiamo di nuovo con questo invito a nutrirci dei messaggi di Maria e di aiutarla perché Lei li diffonda il più ampiamente possibile, in ogni cuore. Quindi, riprendiamo di nuovo questo messaggio: "Cari figli, in questo tempo quando in modo particolarepregate e chiedete la mia intercessione, vi invito figlioli, pregate perchè attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni. Io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata"

(grazie a Vittoriobo)

lunedì 12 aprile 2010

Messaggo a Ivan del 17 marzo 2010 a Cumiana (TO)

"Cari figli, anche oggi la Madre Vi vuole invitare a pregare. Pregate in questo tempo, pregate insieme nelle famiglie. Crescete nella santità delle vostre famiglie. Io prego con voi, io prego per ognuno di voi. Graze, cari fligli, perchè anche oggi avete accolto i miei messaggi e vivete i miei messaggi."

La Madonna è venuta specialmente gioiosa e felice e ha salutato tutti col suo saluto materno "Sia lodato Gesù Cristo"; poi ha benedetto tutti in particolare i sacerdoti.

Messaggo a Ivan del 16 marzo 2010 a Vicenza

Krizan ci ha comunicato il messaggio che Ivan ha ricevuto il 16 Marzo 2010:

"Cari figli, gioite anche voi con me, io vi porto la pace e l'amore, portate l'amore e la pace in famiglia e agli altri, siate i miei portatori di pace. Cari figli, vi invito questa sera pregate nelle vostre famiglie e specialmente in questo periodo davanti alla Croce. Cari figli, la vostra Madre prega con voi. Grazie perché mi avete accettato e vivete i miei messaggi".

Video "L'Arena" RAI1 - 11 Aprile 2010

Trasmissione di RAI 1 del 11 Aprile 2010 su MEDJUGORJE condotta da Giletti con vari ospiti fra cui P. Brosio - Grazie a vittoriobo

sabato 3 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010

Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2010

"Cari figli, oggi vi benedico in modo particolare e prego perché torniate sulla strada giusta a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore, a Colui che vi ha dato la vita eterna. Pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitorietà, all'imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina. Con l'abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l'anima. Siate pronti, figli miei. Vi ringrazio!"




TESTO DEL COMMENTO DI PADRE LIVIO AL MESSAGGIO DEL 2
APRILE 2010 DATO DALLA REGINA DELLA PACE ATTRAVERSO LA
VEGGENTE MIRJANA A MEDJUGORJE.

Cari amici di Radio Maria, un cordiale saluto qui da Medjugorje da dove vi sto parlando oggi che è sabato 3 aprile 2010, vigilia di Pasqua, Sabato Santo, giornata di silenzio, di speranza, giornata di attesa con Maria Santissima, cari amici. Con Maria Santissima, cari amici, abbiamo gli occhi del cuore rivolti verso quel Sepolcro che, miracolosamente, la mattina di Pasqua apparirà vuoto, e questo Sepolcro vuoto certamente, è la cosa più grande che esista perché quel Sepolcro vuoto sta a significare che la morte è stata vinta e con essa è stato vinto il peccato che ha generato la morte, e, vinto il peccato, è stato vinto l'impero delle tenebre, l'impero della morte che imperversa sul genere umano. Il Sepolcro vuoto, cari amici, ci sta ad indicare che il termine della nostra vita, che lo sbocco della nostra vita non è la tomba, ma è la vita eterna, è l'eternità, è la luce della Resurrezione, è la nostra partecipazione alla gloria di Cristo risorto.

E questo è anche il messaggio che ci ha dato la Regina della Pace ieri, attraverso la veggente Mirjana; ieri mattina alle nove, c'è stata l'apparizione del 2 del mese, c'erano presenti alcune migliaia di pellegrini, molti pellegrini sono venuti qui a Medjugorje in questi giorni, ho visto tantissime famiglie italiane con tanti bambini, felici di essere qui a Medjugorje, un bel clima di festa, oggi è una giornata splendida, quel sole che risplende nel cielo azzurro prossimo di Cristo Risorto, questa natura che si sta risvegliando è anche l'invito a tutti di noi di risvegliarci spiritualmente e uscire dal sonno stanco delle nostre anime. Allora vediamo, prima di tutto, il messaggio che la Madonna ha dato a Mirjana e poi facciamo qualche breve riflessione:
"Cari figli, oggi vi benedico in modo particolare e prego perché torniate sulla strada giusta a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore, a Colui che vi ha datola vita eterna. Pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitorietà, all'imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina. Con l'abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l'anima. Siate pronti, figli miei. Vi ringrazio!"

Come vedete, cari amici, la Madonna nel messaggio a Mirjana dice " Vi ringrazio" , mentre nei messaggi alla Parrocchia dice "Vi ringrazio perché avete accolto alla mia chiamata". C'è una diversità, come ha suggerito la stessa Mirjana, nel taglio dei messaggi perché, mentre i messaggi rivolti alla Parrocchia sono per chi ha risposto alla chiamata e a chi fa con Maria Santissima un cammino di santità, sulla via verso l'eternità, i messaggi dati a Mirjana sono soprattutto rivolti ai non credenti, a coloro che sono lontani, la Madonna li ringrazia, se, appunto, hanno ascoltato questo messaggio.
Naturalmente attende la Madonna,che rispondano alla chiamata, ed io mi auguro che siano tanti quelli, cari amici, in questi giorni, in prossimità della Pasqua, siano tanti quelli che vivono lontani da Dio, quindi nelle tenebre, nel male, nella solitudine esistenziale, nell'inquietudine, che vivono, quindi, in una situazione di tenebre e di morte, vorrei che fossero tanti, cari amici, quelli che escono dal sepolcro, che rivoltano via la pietra del sepolcro ed escono fuori a vedere la luce del sole, mi auguro che siano tanti quelli che escono dalle caverne per andare verso la luce della
resurrezione, della speranza, della vita e della gioia. La Madonna in questo messaggio, cari amici, invita soprattutto i lontani "a tornare sulla via giusta". Cos'è la via giusta? E' la retta via, la via che porta al cielo, la via che porta a Dio, la vita che conduce all'eternità, questa via giusta, questa retta via, va esattamente nella direzione contraria, nell'altra via, quella che la Madonna chiama la
"via della rovina", che il Vangelo chiama la "via della perdizione"; molti sono quelli che sono incamminati per essa, è la via delle vanità, la via delle false luci, la via delle false gioie, la via dei piaceri passeggeri, la via in cui ci si illude di essere felici, soddisfacendo le fami dell'io egoistico. E la Madonna ci invita, in questo messaggio, a fare un paragone fra ciò che ci offre la retta e via e ciò che ci offre la via della rovina, la via della perdizione.
Innanzitutto, cari amici, come vedete, quando la Madonna ci indica la "retta via", ci indica Colui che è la Via, che è la Verità, che è la Vita, che è Gesù Cristo. "Vi benedico in modo particolare, prego..." la Madonna sta pregando perché molti si convertano in questa Pasqua "...perché torniate a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore..." cioè la Madonna prega perché i lontani, coloro che sono incamminati sulla via della rovina, tornino sulla retta via.
Cos'è questa "retta via"?
E' "mio Figlio". La Madonna, cari amici, come avete notato nei messaggi di Medjugorje, veramente è la Madre di Cristo, la Madre della Chiesa, la Madre dell'umanità, la Madre nostra, di ognuno di noi, e, qualche volta Gesù lo chiama "l'Onnipotente", lo chiama Gesù, lo chiama il Salvatore, il Redentore, ma, il più delle volte, lo chiama suo "Figlio", "mio Figlio", la Madre del Redentore. Allora la Madonna prega perché i lontani tornino a Gesù, tornino a suo Figlio, che è il nostro Salvatore, il nostro Redentore. Queste due espressioni classiche, bibliche, dal nuovo
testamento di Gesù, cari amici, non sono dette a caso proprio in questo giorno, in questi giorni della Settimana Santa, perché è in questi giorni in modo particolare, che Cristo ci ha salvato, ha riscattato la nostra vita, ci ha salvato dal peccato, dalla morte, dal maligno. Spezzando le catene della dittatura infernale, ci ha redento, ci ha ricomprato, ci ha fatti suoi, ci ha introdotti nel regno della luce; tutto questo è avvenuto nel mistero pasquale che ha coronato la vita di Cristo con il Suo sacrificio, grazie al quale Gesù è diventato il nostro Salvatore, il nostro Redentore, e come frutto della redenzione è "la vita eterna", "...a Colui che vi ha dato la vita eterna."
Qui, cari amici, ritorna uno dei temi più ricorrenti nei messaggi di Medjugorje: la Madonna, se ci avete fatto caso, nei messaggi di Medjugorje vede questo mondo, "questa aiola che ci fa tanto feroci"-di cui parlava Dante- siamo qui, noi uomini siamo qui, tutti protesi, come dei cani affamati, che cercano di addentare qualche osso, poi, quando lo hanno addentato cercano di masticarlo finché poi, arriva la fine della vita, le ossa bisogna mollarle; siamo qui che ci combattiamo per un pugno di terra, questa è la verità, siamo qui che ci combattiamo per un pugno di terra. E credono tutti che questa sia la vita, quelli che si atteggiano ad intellettuali o
intelligentoni, sono quelli che hanno una visione laica della vita, atea, materialistica, vita mondana, sono come bachi da seta chiusi nel loro bozzolo.
La Madonna ci dice"ritornate a Colui che vi ha salvati, che vi ha redenti, che vi ha dato la vita eterna"; cari amici, la Madonna ci ricorda che siamo fatti per la vita eterna, per la vita che non finisce, per l'eternità, per la vita divina che è amore, che è gioia, che è pace.
E dopo questa prima parte del messaggio, centrato sulla redenzione, che vi ripeto, "Cari figli, oggi vi benedico in modo particolare e prego perché torniate sulla strada giusta a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore, a Colui che vi ha dato la vita eterna.", la Madonna ci invita a fare un paragone, a paragonare quello che ci offre il mondo, la via della perdizione, la via della rovina e quello che ci offre il Figlio. E cosa ci offre il mondo cari amici?
Quello che ci seduce, quella che ci piace, attraverso la fiera delle vanità attraverso le quali satana ci seduce, ci inganna e ci distrugge con quello che ci offre.
La Madonna ci dice: pensate a tutto ciò che è umano, cioè terrestre, terra terra, valutate ciò che tutti i giorni vi irretisce, vi attira, vi assorbe tutti i giorni, il piacere, il denaro, le ricchezze, gli onori, ecc..pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio.. perché, evidentemente, per seguire Cristo occorre..rinnega te stesso, prendi la tua croce e seguimi, noi però non vogliamo rinunciare a ciò che è umano,stringi stringi che cos'è ciò che è umano? E' un pugno di terra.
Valutate, allora, valutate dov'è che siete irretiti, valutate che cos'è che state mangiando, siete irretiti nelle sabbie mobili dei vostri vizi e mangiate fango. E pensate alla transitorietà, a come tutto è effimero, a come tutto passa, come tutto ciò che stringete è come ombra che non potete trattenere.
C'è qui una... come dire... la Madonna è la sede della Sapienza, in Lei c'è tutta la Bibbia viva, qui c'è un riverbero del Qoelet in cui dice, "Vanità delle vanità, tutto è vanità", pensate alla transitorietà, tutto è vanità, all'imperfezione. Cosa vuol dire imperfezione?
Vuol dire che su questa terra non c'è nulla di perfetto, ma noi aspiriamo alla perfezione, aspiriamo alla santità, aspiriamo alla bellezza, aspiriamo alla verità, qui tutto è imperfetto, tutto è finito, tutto è limitato, la Madonna qui ci invita a fare un paragone tra ciò che il nostro cuore desidera; che cosa desidera il cuore dell'uomo che è stato creato per Dio? Desidera l'eterna bellezza, l'eterna felicità, desidera lo splendore della verità, desidera l'altezza della santità, mentre qui sulla terra c'è la transitorietà, l'imperfezione e la limitatezza.
Quindi, pensate a questo mondo, al quale voi siete tanto attaccati, e per il quale fate le battaglie per avere un osso da rosicchiare, fate le battaglie più tremende; bene, dice alla fin fine, riflettete per che cosa vivete, per cosa vivete? Non vi accorgete che è tutto transitorio, che è tutto imperfetto, che è tutto limitato? Non potete trovare la felicità in queste cose, non c'è la felicità nelle cose di questo mondo perché sono imperfette, sono limitate, sono transitorie, noi vogliamo qualcosa di eterno, di perfetto, di infinito.
Ebbene, fate un paragone tra tutto ciò che vi attira e vi seduce e quello che invece vi offre mio Figlio "...e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina"... Mi viene in mente, cari amici, un passaggio del "Gesù di Nazareth", di Benedetto XVI, quando si chiede, Benedetto XVI, cosa ci ha portato, in fondo, Gesù? Benedetto XVI risponde, Gesù ci ha portato ciò che nessun altro ci ha portato: ci ha portato Dio, ci ha portato Dio, cioè, attraverso Gesù Cristo Dio...attraverso il Figlio,
il Padre ha donato se stesso, ci ha donato la sua divinità, e ci ha donato tutto ciò che c'è nella divinità, cioè lo splendore della verità, l'infinita gioia, l'infinito amore, l'infinita bellezza, l'infinita pace.
Allora la Madonna ci dice "paragonate", cari amici "paragonate ciò che vi offre la via della perdizione e ciò che vi offre la retta via, fate un paragone, fate un paragone tra tutto ciò che vi seduce, ma che è transitorio, imperfetto e limitato, a ciò che vi dà mio Figlio.
Cari amici, ciò che ci dà suo Figlio, noi lo sperimentiamo, cari amici, lo sperimentiamo quando apriamo il cuore, ci confessiamo, ci pentiamo dei peccati, ci confessiamo, riceviamo l'assoluzione del sacerdote e, cosa sentiamo nel cuore?
Qualcosa di eterno, di infinito, di meraviglioso: sentiamo la pace, sentiamo la gioia, ci sentiamo amati, sentiamo la vita eterna, sentiamo la nostalgia dell'eternità, sentiamo la nostalgia del Paradiso.
Rivediamo questo paragone meraviglioso che la Madonna ci invita a fare, fra la terra promessa e le cipolle d'Egitto, ...."pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitorietà, all'imperfezione e alla limitatezza. E poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina."..
Dopo aver fatto questo paragone, cari amici, è il momento della decisione.
Allora, cosa dobbiamo decidere?
Di abbandonarci totalmente a Dio, di deciderci sulla via della santità, sulla via dell'eternità, di deciderci per il Paradiso, o, se vogliamo, deciderci per la conversione, come ci ha detto più volte la Regina della Pace; abbandoniamoci completamente a Lui, e..guardate che bello!, la Madonna una volta ci ha detto, riflettete perché il vostro corpo andrà a finire sotto terra, l'ha detto con una frase, per dire, attenzione a quale servitore state servendo, il vostro corpo, no? Marcirà sotto terra, una volta l'ha detto la Madonna come per dire, non è il corpo la componente principale del vostro essere. E ci dice ..."con l'abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo .." il
vostro corpo va nobilitato, perché nel nostro corpo pullulano i vizi, i vizi capitali, la superbia, l'avarizia, la lussuria, l'ira, l'invidia, la gola, l'accidia, nel nostro corpo si muovono le concupiscenze, il nostro corpo non va, però disprezzato, va nobilitato, va elevato con la fiducia in Dio, con l'abbandono, a Dio, con la preghiera. Viene nobilitato il nostro corpo? Naturalmente qui c'è un riferimento alla Resurrezione di Cristo e c'è come un invito a risorgere anche noi spiritualmente, e risorgendo spiritualmente nobilitiamo il nostro corpo, e rendiamo perfetta la nostra anima.
Quindi la Madonna, nell'ultimo passaggio del suo messaggio, "con l'abbandono e con la preghiera nobilitate il vostro corpo e rendete perfetta la vostra anima ", ci invita a risorgere con Cristo a vita nuova, come ci invita più volte a fare San Paolo.
E poi, c'è una conclusione un po' sibillina, cari amici, anche se biblica che però a mio parere, va aggiunta e confrontata, collegata col messaggio precedente del 2 marzo; la Madonna il 2 marzo ci aveva invitato a pregare per i non credenti, per coloro che ancora non conoscono l'amore di Dio, dicendo che alla fine della loro vita non trovino il giudice, ma trovino il Padre.
Qui c'è qualcosa di simile perché quel "Siate pronti" di eco evangelica, fa eco al Vangelo, Gesù dice, Siate pronti perché meno che ve lo aspettate arriverà il Figlio dell'Uomo.
Quindi quel "Siate pronti" lì ha un valore escatologico, siate pronti alla chiamata di Dio, siate pronti agli interventi di Dio, siate pronti alla venuta di Dio, siate pronti al passaggio della grazia, "Temo il Signore che passa" diceva Sant'Agostino perché avendo bussato alla porta potrei non aver sentito e non aprire.
"Siate pronti figli miei"
E questo "Siate pronti" viene rivolto al mondo dei non credenti, al mondo dei lontani, non fatevi sedurre dalla terra, uscite fuori dalle tombe, uscite fuori dalle caverne, uscite fuori dalle vostre presunzioni, dalle vostre superbie, dalle vostre supponenze, siete delle povere creature, riconoscete che siete delle creature, apritevi a Dio vostro Padre, sottomettevi a Dio che vi ridarà la vita di figli.
Ecco, cari amici, questo magnifico messaggio che la Madonna rivolge a questo mondo, in questo tempo di grazia, in questo tempo di luce, in questo tempo di gioia, in questo tempo della resurrezione.
Certo, cari amici, fa impressione che dopo duemila anni che Cristo è risorto, è Re dell'Universo, che ha vinto il maligno, il regno delle tenebre, la dittatura del male, che ha vinto la morte, che ci ha indicato la vita eterna, per cui lo scopo della nostra vita sarà come quello di Gesù, come quello di Maria, la prima creatura che ha partecipato alla resurrezione di Cristo ;poi noi dopo duemila anni, siamo qui che quasi disprezziamo la Croce di Cristo, anzi la combattiamo, il mondo disprezza la croce di Cristo, il mondo preferisce il dittatore infernale al liberatore celeste.
Questa certamente è una constatazione che fa dire alla Madonna "Siate pronti" , siate pronti perché Dio non sta a guardare.
Con questo messaggio, cari amici, la Madonna ci introduce alla gioia della Pasqua, al giorno di resurrezione e di vita, la Madonna ci aveva invitato, nel messaggio a Marija, di guardare la primavera che si risveglia, segno che l'inverno non è l'ultima parola, che la morte non è l'ultima parola, che la vita eterna ci attende, cari amici.
Risorgiamo tutti con Cristo, attraverso il sacramento della Penitenza, partecipiamo alla veglia del Sabato Santo, partecipiamo alla messa della Resurrezione, e avremo la pace di Gesù nei nostri cuori, questa pace di Gesù si allarghi alle famiglie, preghiamo per la pace nel mondo intero, cari amici, Cristo Risorto è veramente la nostra speranza, la nostra vita, la nostra gioia, e il nostro amore, è il tesoro dell'umanità.
Carissimi vorrei adesso anche io aggiungere i miei auguri a tutta la grande famiglia di Radio Maria, a tutti i responsabili, a tutti i collaboratori, a tutti i volontari, a tutta la grande famiglia di Radio Maria, in modo speciale agli ammalati, alle persone sole, a tutti quelli che soffrono perché la luce della resurrezione illumini tutti, perché la voce dell'eternità si faccia sentire su tutti, qui da Medjugorje, cari amici, dove mi sono recato per vivere questi giorni della redenzione, assicuro a tutti la mia costante preghiera per tutta la grande famiglia di Radio Maria, per tutte le intenzioni che mi sono state inviate, e intercedo anche io con la preghiera per tutti voi, cari amici, e
andiamo avanti, andiamo avanti sulla strada giusta, cari amici, siamo sulla strada giusta, con Maria, con il Papa, siamo sulla strada giusta.
Restate sempre in sintonia sulla nostra dolcissima Radio Maria.

(grazie a vittoriobo)