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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 8 giugno 2018

Međugorje, 7 Giugno 2018, omelia della Santa Messa vespertina presieduta da fra Marinko Šakota.


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, un sacerdote stava preparando i giovani al Sacramento della Cresima. Egli ha chiesto loro: “Qual’è il segno per cui gli altri possono riconoscere che siamo cristiani?” Nessuno ha risposto. A quel punto ha rifatto la stessa domanda. Ancora nessuna risposta.
Per dar loro un indizio ha messo la mano sulla fronte per accennare il segno di croce. A quel punto un ragazzo ha alzato la mano e ha detto: “Il segno per cui possono riconoscerci è l’amore”.
Il sacerdote ha risposto: “Sì. E’ proprio questo il segno”.
La croce la possiamo portare al collo, ma il vero segno per cui possiamo essere riconosciuti come cristiani è proprio l’amore.
Fratelli e sorelle, Gesù ci dice che l’amore è il primo comandamento. E’ il più grande.
Per mezzo dell’amore noi assomigliamo a Dio e diventiamo collaboratori Suoi.
Qui la nostra Madre ci dice: “Quando avete l’amore tutto è possibile. Senza amore nulla è possibile”.
Dall’amore dipende tutto.
Nella parabola del Padre misericordioso il figlio maggiore si è fermato davanti ad un ostacolo. Non ha saputo perdonare lo sbaglio di suo fratello minore e non ha potuto partecipare alla festa preparata dal padre. Perchè non ha potuto perdonarlo? Per lo sbaglio del fratello? Ma tale sbaglio è così grande da non essere perdonato? Oppure si tratta di qualcos’altro? Suo padre può perdonare. Suo padre ha abbracciato il figlio minore e ha fatto festa. Perchè? Perchè aveva amore.
Invece nel cuore del fratello maggiore non c’è amore. Questo è il motivo per cui non può perdonare. Il cuore del padre è grande e c’è spazio per accogliere il figlio maggiore e il figlio minore. Il suo cuore è più grande dello sbaglio del figlio. Per questo ha potuto abbracciare il figlio.
Per questa ragione l’amore è al primo posto.
“Quando avete amore potete fare tutto” dice la Madonna.
Quando non hai amore non puoi fare nulla. Semplicemente non riesci a perdonare. Non riesci ad andare oltre a certe cose. Alcune volte si tratta anche di cose piccole. Anche una pagliuzza può essere motivo per cui tu non parli con il tuo fratello o per cui tu punti il dito contro di lui. Addirittura sei disposto a lanciare le pietre per lapidarlo.
Quando non c’è amore il cuore si chiude.
Nel cuore del fratello maggiore al posto dell’amore ha cominciato a regnare un altro sentimento.
Per questo la Madre Celeste ci invita e ci dice di pregare per l’amore quando non riusciamo a perdonare qualcuno. Non si tratta di quella persona; punta lo sguardo verso te stesso. Analizza te stesso. Lavora sul tuo cuore e prega per avere amore. Prega e non stancarti. Vedrai che ce la farai. L’amore verrà, crescerà dentro di te e porterà i frutti. Non sarà più un problema perdonare gli altri. Dentro di te ci sarà l’amore che è più forte dello sbaglio degli altri.
Fratelli e sorelle, l’amore è al primo posto perchè apre gli occhi.

Ricordiamoci il sacerdote e il levita che passano accanto ad un uomo ferito e vanno oltre. Perchè vanno oltre? Perchè sono senza amore. Loro si sono giustificati. Sempre ci giustifichiamo. Ce ne laviamo le mani come Pilato.
Quando non c’è amore tutto è motivo buono per disinteressarci.
Invece quel samaritano ha amore, compassione e carità. Per questo si ferma. Non poteva andare oltre. Il sacerdote e il levita si erano chiesti: “Cosa mi succederà se lo aiuto?” C’è paura per il proprio bene.
Invece il samaritano si pone un’altra domanda: “Cosa succederà a questo uomo se io non lo aiuto?”
Vedete cos’è l’amore? Preoccupazione per il prossimo. “Cosa gli accadrà?”
Nella prima lettura san Paolo dice: “Sopporto tutto per coloro che Gesù ha scelto, affinchè raggiungano la salvezza”. San Paolo ha subito tante persecuzioni ed è diventato simile a Gesù.
Gesù è quel samaritano. Nulla è difficile per Lui. Ha sacrificato tutto, anche la propria Vita per il prossimo.
Questo è l’amore, fratelli e sorelle.
L’amore è libero. Ti fa diventare libero dagli altri.
Noi spesso non siamo liberi. Quando una persona non mi saluta allora anch’io non voglio farlo. Quando una persona non mi parla non voglio farlo neppure io.
Sono imprigionato, perchè non c’è amore. Io sono imprigionato dal comportamento dell’altra persona. Seguo quella persona e non Gesù.
Quando c’è amore allora mi libero e posso fare diversamente da ciò che fa l’altra persona. Non devo comportarmi come lei. Posso andare oltre a queste cose.
Ecco, fratelli e sorelle, perchè l’amore è al primo posto.
Lo scriba dice: “AmarLo con tutto il cuore vale più di tutti gli olocausti e sacrifici”.
Fratelli e sorelle, questo è il senso della preghiera. Olocausti, sacrifici o parole non servono a Dio. Servono solo a noi.
Il senso di tutto ciò che facciamo nella Messa e nella preghiera è l’amore. Tutto per conoscere il Cuore del Signore, il Suo Amore e diventare simili a Dio.
“Siate misericordiosi come è misericordioso il vostro Padre nei cieli”.
“Venite a Me” dice Gesù. “Imparate da Me, perchè sono mite e umile di Cuore”. Questo è il senso della preghiera.
“Questo popolo Mi venera con le labbra, ma il suo cuore è lontano da Me”. Ricordiamoci di questo lamento dell’Antico Testamento.
Gesù vuole cuori simili al Suo.
Questa è la Volontà del Signore.
Noi, invece, torniamo a casa identici a prima Oppure siamo convinti di aver ragione e che sia tutto a posto. “Abbiamo fatto tutto!”
Invece non è accaduto nulla. Conosciamo tutto di cristo, ma non siamo rinati in Lui.
Santa Teresa d’Avila dice: “Non è importante pensare tanto, ma è importante amare tanto”. E’ più importante il cuore senza le parole che le parole senza il cuore.
Proprio per questo la Madonna ci insegna la preghiera col cuore. Così il cuore si cambia.
E’ bellissima la preghiera “Gesù, mite ed umile di Cuore, rendi il mio cuore simile al Tuo”.
Fratelli es sorelle, questa è la preghiera giusta. Preghiamo ogni giorno perchè il nostro cuore diventi simile a quello di Gesù.
Gesù dice allo scriba: “Non sei lontano dal Regno di Dio”. “Non sei lontano” significa che non è lontano, ma non è nemmeno arrivato. Lo scriba ha la conoscenza. E’ tutto giusto, ma deve fare ancora qualche cosa. Anche il fariseo nel Tempio aveva fatto tutto giusto, ma doveva fare un’altra cosa. Non è avvenuto il cambiamento del cuore.
Il figlio maggiore vive col padre, fa tutto nella maniera giusta, ma il suo cuore è rimasto chiuso. Questo cuore rimasto chiuso al fratello che ha sbagliato non è simile al Cuore di Gesù. Gesù non può elogiarlo, come neppure il fariseo nel Tempio.
Ecco, fratelli e sorelle, ciò che Gesù dice a te e a me: “E tu? Forse neppure tu sei lontano dal Regno di Dio”.
Amen
fra Marinko Sakota

Registrazione: F.DeAgostini Trascrizione: A. Bianco

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