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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 27 novembre 2018

La veggente Marija Pavlovic Lunetti in diretta con P. Livio a Radio Maria per il Messaggio del 25 novembre 2018

“Cari figli! Questo tempo è tempo di grazia e di preghiera, tempo di attesa e di donazione. Dio si dona a voi perché lo amiate al di sopra di ogni cosa. Perciò, figlioli, aprite i vostri cuori e le vostre famiglie affinché quest'attesa diventi preghiera ed amore e soprattutto donazione. Io sono con voi, figlioli e vi esorto a non rinunciare al bene perché i frutti si vedono, si sentono, arrivano lontano. Perciò il nemico è arrabbiato e usa tutto per allontanarvi dalla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Mi sembra un messaggio intonato al tempo di Avvento che ci vuol preparare al Natale.

Marija: Sì, è un bellissimo messaggio adatto per questo tempo di Avvento, che è “tempo di grazia, tempo di preghiera, tempo di attesa e di donazione”, come dice la Madonna.

P. Livio: L’Avvento stesso è un tempo di grazia e poi anche un tempo di attesa, nel senso che il Natale non è soltanto un ricordo, ma è veramente un evento che deve avvenire nei nostri cuori.

Marija: E’ vero: nei nostri cuori, ma la Madonna dice anche nelle nostre famiglie...

P. Livio: Ci sono tante cose che aiutano a preparare il Natale. Certo al primo posto c’è la preghiera. Però, specialmente nelle famiglie, ci sono tante cose che aiutano a ricordare questo evento... e non fare un Natale consumistico. Che consigli daresti tu?

Marija: Qui da noi c’è una bellissima usanza nel tempo di Avvento, una Messa al mattino presto, durante la quale una volta si accendevano le candele e non la luce elettrica. E’ una Messa molto frequentata. Anch’io, se sono a Medjugorje in tempo di Avvento, la frequento... E’ una tradizione croata, non so esiste in Italia...

P. Livio: Il pericolo oggi, anche nelle famiglie cristiane, è che questo tempo di Avvento sia un tempo in cui si corre per il consumismo. Sono anche cose belle, ma guai a noi se mancasse la preghiera personale e la preghiera nelle famiglie. E’ bene fare cose belle come i presepi, in modo tale che si ricorda veramente chi è il festeggiato, che cioè il Natale è il giorno in cui è nato Gesù, il giorno del suo compleanno.

Marija: E’ vero, perchè sta diventando solo un fatto consumistico, mentre la Madonna ci sta dicendo che deve essere un tempo di attesa, un tempo di preghiera, di grazia e di donazione. Anche un tempo di amore, un tempo di Dio, in cui siamo chiamati a mettere Dio sopra ogni cosa.

P. Livio: Di donazione... Certo, Dio si dona a noi perchè lo amiamo, ma è anche la donazione che la Madonna si aspetta da noi, il dono del nostro cuore. Penso che sia il più bel dono che possiamo fare prima di tutto a Gesù nel giorno di Natale.

Marija: Ti ricordi quando nei primi anni a Natale la Madonna ha chiesto al nostro gruppo di preghiera di offrire a Gesù Bambino nel presepe un fiore come segno della donazione del nostro cuore? Io ricordo questo fatto con nostalgia e tanta gioia. Eravamo bambini e c’era tanto entusiasmo, che qui a Medjugorje si vive con uno spirito particolare, perchè qui la Madonna regna, questa è la sua terra e quando Lei parla, si ascolta in modo speciale. Sembra che tutto diventi un po’ “celeste”. Anche le cose quotidiane quelle non tanto importanti, qui a Medjugorje diventano bellissime, perchè tutto vediamo con gli occhi della Madonna, con occhi “celesti”. Per cui quando la Madonna chiedeva qualcosa, quella cosa dovevamo farla e questo ci dava una gioia immensa. Ricordo che per quel Natale cercavamo un fiore, ma qui a Medjugorje durante il comunismo non c’erano fiori. C’erano solo garofani rossi perchè era il fiore ufficiale del comunismo. Così siamo andati a cercarne fino a Mostar, a Ljubuski, lontano, per poterlo donare a Gesù...

P. Livio: A Medjugorje c’è anche la bellissima tradizione del presepe vivente...

Marija: Durante il comunismo questo era proibito. Ma adesso possiamo mettere un presepe anche davanti alla casa, sul balcone, sulle finestre. Cerchiamo di dare un segno; per noi il presepe è importante. Possiamo mettere anche una luce, una candela, uno scritto di “Buon Natale”. A volte in un negozio chiedo una cartolina per Natale e mi danno Babbo Natale, alberi o altro. No, per me il Natale è il presepe.

P. Livio: Tanti fanno festa a Natale senza sapere chi è il festeggiato.

Marija: Sì, oggi c’è tanta confusione. Noi dobbiamo testimoniare proprio questo. Non dico che non dobbiamo fare l’albero di Natale, ma soprattutto facciamo il presepe.

P. Livio: Poi in questo tempo di Avvento dobbiamo rinverdire il Rosario in famiglia, che è il modo migliore per prepararci al Natale.

Marija: E’ una bella sfida. Cominciamo a vivere questo tempo. Poi diventa vita, diventa normale. Così ha fatto la Madonna con noi all’inizio. Ha cominciato a chiederci di pregare sette Padre nostro, Ave Maria, Gloria più il Credo. Poi, pian piano, sempre di più, dicendo: “Finchè la vostra vita diventi preghiera”. Non dico che dobbiamo pregare 24 ore, ma il nostro cuore deve sì pregare 24 ore...

P. Livio: Mi ha molto colpito una cosa che c’è nel messaggio di oggi e c’era nel messaggio dato a Mirjana il 2 ottobre, dove la Madonna ha detto che "Anche il più piccolo bene, il più piccolo segno d’amore, vince il male sempre più visibile". Oggi dice la stessa cosa in modo ancora più forte: "Vi esorto a non rinunciare al bene perchè i frutti si vedono, si sentono e arrivano lontano". Forse noi non ci rendiamo conto che il bene, la verità, l’amore, le cose belle, hanno una importanza fondamentale perchè nel mondo il bene vince sul male... Non siamo consapevoli quanto sia importante durante la giornata dire una preghiera, dire una parola buona, dare una testimonianza, fare un’opera buona... Il bene è silenzioso ma inarrestabile e arriva lontano...

Marija: Io l’ho visto soprattutto nei primi anni quando i pellegrini poi tornavano portando altri pellegrini, perchè erano pieni di entusiasmo che trasmettevano... Oggi spesso siamo negativi, siamo pessimisti, chiusi dentro noi stessi. Per questo la Madonna ci chiama ad essere amore, ad essere preghiera, ad essere donazione per gli altri... Se viviamo così, la Madonna ci mette in guardia dicendo che il nemico è arrabbiato e fa di tutto per allontanarci dalla preghiera. Non dobbiamo però temere. La Madonna ha detto una volta che il diavolo è legato ad una catena... Una persona che prega, è una persona che crede, una persona positiva, ottimista, ha tante cose da dare, da condividere. Uno che non prega è persona negativa, non ha nulla da donare.

P. Livio: Nel tempo di Natale il segno più concreto della conversione è la confessione. Un tempo c’erano file enormi ai confessionali... Ora sta un po’ riprendendo, anche grazie alla Regina della Pace. Dobbiamo capire che non possiamo accogliere Gesù nel nostro cuore se siamo nel peccato mortale.

Marija: ... Soprattutto oggi a noi cristiani manca la gioia di essere cristiani. Ci sono persone che stanno morendo per Gesù in tante parti del mondo e noi, che siamo in questa Europa opulenta, siamo così insignificanti, indifferenti. Sto cercando con la mia vita di trasmettere questo: dobbiamo essere dei testimoni con entusiasmo... Ieri abbiamo ricordato il diciottesimo anniversario della morte di Padre Slavsko e il giorno dopo, come oggi, la Madonna ha detto nel messaggio: “Vostro fratello Slavko è nato al Cielo e intercede per voi”. Con quale entusiasmo Padre Slavko ha vissuto la sua vita! Quando l’hanno mandato a Medjugorje perchè ci seguisse essendo psicologo si è innamorato della Madonna e dei suoi messaggi: è diventata la sua vita. Con entusiasmo e una gioia immensa. Mi ricordo che veniva in casa nostra anche solo per dieci minuti, ma lasciava il segno e i bambini mi dicevano: “Che bello quando Padre Slavko arriva a casa nostra!”. Quando vedeva i malati psichici, diceva: “Devono rimanere a Medjugorje, perchè se noi qui, dove c’è la Madonna, non diamo loro la speranza, chi darà loro la speranza?”. Non siamo neanche coscienti di questa speranza che Dio ci sta dando attraverso la Madonna. Vediamo che il mondo va male, che a tantissimi non interessano i suoi messaggi... Io mi arrabbierei; invece Lei è sempre positiva, ha sempre speranza. La Madonna vuole portarci tutti in Paradiso.

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Marija e Padre Livio hanno quindi pregato il “Magnificat” ed il Gloria

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

Fonte: Medjugorje Oggi

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