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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 10 novembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 7 novembre 2018 presieduta da Mons. Henryk Hoser


Međugorje, 7 Novembre 2018, Mercoledì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari), omelia della Santa Messa vespertina presieduta da Mons. Henryk Hoser, in occasione del 9° Ritiro Spirituale Internazionale per le coppie di sposi che si tiene da oggi fino a sabato 10 novembre 2018


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: "Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro".
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, questa sera parlerò in francese. Tra di noi ci sono diverse coppie che vengono da 15 Paesi per trascorrere un tempo di ritiro spirituale.
In questa prospettiva cercheremo di capire il significato profondo della Parola che Dio vuole trasmetterci oggi.
La prima indicazione è la seguente: voi che avete sempre obbedito lavorate alla vostra salvezza con profondo timore e rispetto. Il timore di Dio profondo e rispettoso è un dono dello Spirito Santo. Dobbiamo vivere di questo dono.
Il timore di Dio è l’inizio della saggezza. La saggezza ci manca così spesso.
Chiamiamo la Vergine Maria “Sede della Sapienza”, perchè agisce sempre assieme allo Spirito Santo.
Ed ecco che noi abbiamo la garanzia della lode a Dio, perchè è Dio che agisce in noi per produrre la volontà e l’azione secondo il Suo progetto benevolo. Allora apriamo il cuore. Molto spesso viene ripetuto qui a Medjugorje: bisogna aprire i cuori all’azione di Dio. Dobbiamo affidarci a Dio e lasciarci condurre dallo Spirito Santo.
“Voi che siete figli di Dio senza macchia in mezzo ad una generazione malvagia e perversa…” Si tratta del contesto della nostra vita. Chi vuole vivere secondo la Volontà di Dio incontra tante difficoltà.
E’ Dio che ci viene in aiuto. Noi siamo profondamente convinti che è vero quando il Salmo dice: “Il Signore è mia Luce e mia Salvezza”.
Ed ecco la famiglia. La famiglia è così importante che dovrebbe essere al centro delle nostre preoccupazioni personali e sociali. Il matrimonio e la famiglia costituiscono uno dei beni più preziosi dell’umanità.
La famiglia è stata creata con la creazione del mondo. Dio non ha voluto che l’uomo fosse solo, perciò ha creato un essere che fosse in relazione, in comunione con lui. Gli ha dato qualcuno che fosse simile e differente: la donna.
Guardate bene: la donna è l’ultima Parola di Dio Creatore. Ragione per cui una donna, La Vergine Maria, è in cima a tutta la creazione. E’ un capolavoro del Creatore. Quindi vi ringrazio di essere venuti qui.
La famiglia è composta da un padre, da una madre e dal figlio.. E’ la prima comunità chiamata ad annunciare il Vangelo.
Tutti siamo stati iniziati nella nostra infanzia alla fede dalla famiglia.
Siamo profondamente convinti che soltanto accogliendo il Vangelo possiamo portare a compimento la speranza del cuore dell’uomo. Non bisogna aver paura di vivere il Vangelo. Il Vangelo è una sorgente inesauribile di gioia.
La famiglia voluta da Dio al tempo stesso della creazione è destinata a realizzarsi in Cristo. La famiglia si basa sul Sacramento del matrimonio.
Il matrimonio è una realtà che è impastata di un altro mistero della fede: l’Amore di Cristo e della Sua Chiesa. Come ci dice san Paolo: Cristo è lo Sposo e la Chiesa è la Sua Sposa.
Cristo ha dato la Sua Vita per la Chiesa e la Chiesa vive per Cristo. Questo mistero si ripete nella vita coniugale. Questo mutuo scambio è chiamato “amore sponsale”.
Questo amore sponsale è alla base del concepimento, della nascita e dell’educazione di un bambino. Lo ripeto nuovamente: questo amore mutuo tra padre e madre forma ed educa un bambino e lo porta alla maturità.
Se questo amore si spezza e i genitori divorziano il bambino cade in un abisso di infelicità. Il bambino è ferito a vita. Questa ferita la porta fino alla morte. Egli stesso non realizzerà una vita di famiglia corretta, perchè non crede alla stabilità, alla fedeltà dei coniugi.
Affinchè una coppia perseveri ci vuole la forza dello Spirito Santo, la forza di Gesù Cristo. Ogni coppia e ogni famiglia ha bisogno della Sua Grazia per essere guarita dalla ferita del peccato.
Sappiamo che oggi numerose pressioni cercano di distruggere la famiglia. Cercano di deformarla. Ne siamo coscienti. Dobbiamo essere forti per resistere a queste pressioni che distruggono la famiglia.
Per farlo è necessario mettere ordine nei nostri valori. E’ necessario avere una vera gerarchia valoriale, una scala di valori.
In cima a questi c’è Dio ed è il messaggio che oggi Gesù ci da nel Suo Vangelo.
Sono delle parole che sembrano dure, ma sono vere: “Se qualcuno viene a Me e non Mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e la propria stessa vita non può essere Mio discepolo. Perchè è Cristo che è il Garante di questo amore familiare e che tale amore sia forte, stabile, fedele e santificante.
Nella famiglia ci sono i primi discepoli di Cristo. Sappiamo che non esiste una scuola senza insegnante. Il Signore spesso è stato chiamato Maestro, Educatore.
Seconda condizione: “Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a Me non può essere Mio discepolo”. Il vero amore è esigente. Il vero amore comporta la sofferenza.
Gesù è passato per la sofferenza estrema per mostrarci il Suo Amore. Tutti i coniugi sanno che vivere il matrimonio e la famiglia implica anche la sofferenza, ma è necessario che la nostra sofferenza sia indirizzata al nostro coniuge. Noi ci amiamo portando la croce. Non soltanto la nostra, ma anche quella dell’altro.
Non bisogna avere una visione idilliaca dell’amore coniugale che sempre e ovunque saranno rose e fiori. La vita porta in sè ostacoli e implica la battaglia. Possiamo vincere questa battaglia essendo forti con Dio.
Cari coniugi, siete venuti a Medjugorje dove veneriamo in modo particolare la Regina della Pace. E’ un appellativo così nobile e così importante, perchè la Vergine ci insegna come custodire la pace in noi stessi e in relazione con gli altri.
Non dimenticate che anche nelle Litanie Lauretane, per mezzo di tanti appellativi, meditiamo come la Santa Vergine vive la Sua Maternità.
Sulla croce Gesù ha detto al Suo discepolo: “Ecco tua Madre”. Questa frase è indirizzata ad ognuno e ad ognuna di noi.
“Ecco tua Madre”. Noi siamo venuti qui per incontrarLa. Per ammirarLa. Per lasciarci incantare dalla Sua Bellezza e dalla Sua Bontà. Lei veglia su di noi. Ci aiuta in ogni istante. Costituisce il Cammino più sicuro verso Suo Figlio. Costituisce il Cammino diretto sulla Via della Santa Trinità.
Oggi ripete: “Fate tutto quello che Lui vi dice”. Suo Figlio.
Cari fratelli e sorelle, vi auguro che questo ritiro a Medjugorje sia per voi un’azione di grazia. Sia per voi sorgente di speranza e di amore.

Mons. Henryk Hoser

Registrazione: F. Deagostini – Trascrizione: A. Bianco

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