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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 13 novembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 10 novembre 2018



Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, stimati pellegrini, questa sera la Chiesa ci offre le letture della 32. domenica dell’anno.
Questa sera ci ricordiamo anche di papa Leone che la storia ha chiamato Magno, cioè grande.
Guardiamo un attimo la sua vita. E’ diventato papa nel 440 dopo Sisto III. in un momento molto difficile della storia. La Chiesa era divisa all’interno da eresie e attaccata dall’esterno dai barbari. E’ diventato famoso per il suo incontro con Attila, re degli Unni che aveva superato le alpi per conquistare Roma. Siccome Roma non sarebbe stata in grado di difendersi il papa gli è andato incontro. La leggenda dice che Attila, appena visto il papa, è sceso da cavallo e gli ha domandato cosa volesse. Egli ha espresso il suo desiderio che Attila abbandonasse l’Italia, l’intento di attaccare Roma e liberasse i prigionieri. Si dice che Attila abbia avuto tante punizioni da parte del Signore e dopo un anno sia morto.
Di papa Leone non sappiamo tante cose se non che era molto colto e pieno di fede nel Signore.
Egli scrive: “Carissimi, anche se siamo indegni di compiere il nostro servizio, perchè sentiamo il peso della nostra debolezza, siamo accompagnati dal Sommo Sacerdote che assomiglia a noi, ma è uguale a Suo Padre”.
Papa Leone è un santo che capisce che il suo è solo un dono e un servizio. Per i santi la Volontà di Dio è al primo posto nella loro vita. Essi entrano in silenzio nella storia e se ne vanno via anche in silenzio lasciando una traccia di bene per la gloria di Dio.
Le letture di questa sera ci invitano a riflettere quanto formalismo c’è nella nostra vita e quanta fiducia abbiamo nel fatto che Dio non ci abbandona.
La prima lettura narra del profeta Elia. Egli viveva in un periodo in cui il re e la regina avevano proibito di adorare Dio e quindi bisognava servire altre divinità. per questo comportamento il profeta ha annunciato come castigo una siccità di tre anni. Lungo il suo cammino incontra una vedova e le chiede di preparargli il pranzo. Lei è preoccupata per il figlio, perchè ha pochissimo olio e farina. Elia le spiega che Dio non abbandona i suoi e avrebbe fatto un miracolo.
Dio fa i miracoli se siamo aperti a Lui e crediamo nella Sua Provvidenza.
Proprio oggi, fratelli e sorelle, mentre c’è tanta insicurezza per noi, per la nostra vita, per il domani, Dio ci offre la sicurezza.
Il Vangelo di questa sera ci parla del contrasto tra la nostra interiorità e l’apparenza.
Matteo riporta un lungo discorso di Gesù contro gli scribi che ritenevano importanti lavaggi esteriori, mentre dentro erano pieni di peccati. Per questo motivo gli ha definiti “sepolcri imbiancati”.
Essi portavano vestiti lunghi e volevano essere visti. Stavano nei primi posti nelle sinagoghe.
Secondo il Vangelo di Luca Dio umilia coloro che si innalzano e condanna le false devozioni.
Ci viene presentata la scena di questa vedova che dona due spiccioli, cioè tutto ciò che aveva, a differenza dei ricchi che donavano parte del loro superfluo. Per comprendere la situazione bisogna sapere che il tesoro si trovava all’ingresso del Tempio. All’entrata bisognava fare l’offerta e le guardie dicevano a voce alta a quanto ammontava. Queste entrate venivano raccolte e utilizzate per i bisogni del Tempio.
Gesù ci insegna che il nostro cuore deve essere disposto al sacrificio. Con i soldi non possiamo comperare l’Amore del Signore.
La Sacra Scrittura dice che “l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che esce dalla Bocca del Signore”. Dalle istruzioni che abbiamo appena ascoltato dobbiamo prendere spunto per la nostra vita.
Cari pellegrini, cosa è un pellegrinaggio? Recarsi in un luogo d’amore e pace e pregare per ottenere la grazia che nella vita vada tutto bene?
Il pellegrinaggio è l’immagine del mio quotidiano: cammino, cado, mi alzo, prego, piango. Siete venuti in pellegrinaggio a Medjugorje a salutare Maria.
Nella Sacra Scrittura leggiamo che Dio Stesso dava il nome alle persone che dovevano compiere il Suo progetto. Tale nome doveva descrivere il loro ruolo. Adamo significa “l’inizio”; Eva “madre dei viventi”; Abramo “padre dei fedeli”.
Gli studiosi hanno trovato 70 spiegazioni del nome di Maria. Significa: bella, cara, umile, illuminata, luminosa. Nella Sua Vita non c’è nulla di oscuro o sporco.
Significa “pura” e “mare di amarezza”, perchè con Suo Figlio ha passato un mare di dolori. Con noi condivide i nostri dolori, le sofferenze, le paure e con noi piange.
il nome di Maria significa anche “Stella del mare”. Questa vita è come il mare. Spesso ci sentiamo sballottati e non c’è un porto sicuro. Siamo in balia delle onde e della bora. Tristezze e dolori vogliono divorarci.
Fratelli e sorelle, se noi vogliamo salvare la famiglia ricordiamoci di Cana di Galilea. Gesù era presente con Maria per assistere alla nascita di una nuova famiglia, benedire questa unione e consacrare l’amore. Maria ha detto: “Fate ciò che Lui vi dirà”. Questo è il comando per la felicità. La famiglia oggi deve tornare a Gesù per Maria ed ascoltare i Suoi Comandamenti.
I problemi in famiglia puoi risolverli chiedendo aiuto a Gesù e a Maria.
Cari giovani, mi rivolgo a voi. Vi hanno dato meno di 30 monete per il tradimento. Vi hanno cambiato i valori, imposto la mentalità consumistica, vi hanno spacciato il peccato per libertà, vi hanno presentato i genitori come obsoleti, vi hanno fatto litigare con tutti, ma sopratutto con voi stessi.
Ad un valoroso soldato è stato domandato: “Cosa ti ha dato la forza di sconfiggere i nemici?” Egli ha risposto: “Il pensiero della gioia che avrebbe avuto mia madre al mio ritorno come vincitore”.
Ritorna come vincitore alla Madre Celeste. Come Giovanni ha preso Maria come sua Madre, così prendiLa anche tu come tua Madre.
Dicono che Maria avesse due desideri: uno era essere con Suo Figlio e l’altro essere con i Suoi figli spirituali.
La Madre aiuta sempre il figlio che ha più bisogno. Noi abbiamo più bisogno di Lei degli angeli. Per questo viene da noi.
Appare già da 37 anni. Questo è Amore materno. Ogni uomo, indipendentemente dall’età, ha bisogno della Madre e Lei per tutta la vita segue i Suoi figli.
Maria ha ricevuto tre volte lo Spirito Santo: nella Concezione, alla Nascita di Suo Figlio e la terza volta assieme agli apostoli per assumere la maternità spirituale sulla Chiesa.
Qui è apparsa con Gesù Bambino tra le braccia, perchè vuole portarLo ancora a tutti noi.
Il Vangelo dice che Maria ha serbato tutti gli eventi della Sua Vita nel Suo Cuore. Lei ha raccontato questi eventi agli apostoli.
Anche oggi Maria ci racconta la Vita di Gesù e ottiene i Suoi miracoli.
Nei Suo messaggi sottolinea il valore e la potenza della preghiera che ci porta alla conversione. Non c’è ricompensa senza pentimento e Sacramenti.
Medjugorje non è un luogo dove si conta il numero dei pellegrini. E’ un luogo di conversione dove la Madonna ci insegna i valori che portano alla vita eterna.
Nel mese di settembre hanno partecipato alla Comunione 229000 persone. Questa è la fonte che ci rafforza.
Il profeta Elia ha voluto morire e l’angelo lo ha svegliato e gli ha detto: “Mangia il pane cotto e vai, perchè davanti a te c’è una strada molto lunga da percorrere”. Così è per noi la Comunione. Assieme a Maria diciamo che abbiamo bisogno di questa forza per la nostra giornata.
Napoleone, pieno di orgoglio, guardava una stella e diceva: “Quella è la stella che mi porterà alla vittoria”. Noi, sulla base della nostra fede, possiamo dire che la nostra stella è Maria e che sarà Lei a portarci alla vittoria.
Proprio oggi Maria ci invita alla verità e a far sì che la nostra esteriorità corrisponda all’interiorità. Proprio adesso in cui vengono aspramente attaccati i cristiani, la Chiesa e la famiglia devono vegliare sui valori.
Tornerai da Medjugorje capendo che il pellegrinaggio è la strada delle decisioni. Noi dobbiamo cambiare.
Qualcuno ha detto: “Esiste sempre una parte del mondo che possiamo cambiare”. Ha detto bene: possiamo cambiare noi stessi.
A Medjugorje preghiamo. La preghiera non serve alla Madonna, ma a noi. Le mani giunte ci porteranno alla pace che desideriamo. Se entri nel tuo interiore trovi Dio. Chi potrebbe contare tutti i passi percorsi sulle colline di Medjugorje? Chi potrebbe contare tutte le lacrime versate?
Chi ha sanato qui i cuori? Chi ha donato la luce a tanti? Colui che ha pianto alla Sua Nascita, alla morte di Lazzaro, su Gerusalemme e sulla croce. Gesù.
Per il rinnegamento di Gesù Pietro ha pianto per la sua intera vita. Ma Gesù lo ha consolato. Ha consolato anche Maria Maddalena per i suoi peccati. Questo è il nostro Dio. Dio d’Amore che ha cura per l’uomo.
Perciò va lungo la tua vita, ma va assieme a Dio.
Cari fratelli e sorelle, ricordatevi di quell’episodio del Vangelo in cui Pietro dice a Gesù: “Abbiamo pescato tutta la notte, ma non abbiamo preso nulla”. Perchè non hanno preso nulla? Perchè Gesù non era con loro. Se Gesù è con te tutto è possibile.
Cosa ci dice Gesù? “Se non sarete come bambini non entrerete nel Regno di Dio”. I bambini non dubitano. Credono. Non desiderano ricchezze e non portano rancore.
Sii un bambino nel modo di vivere e saggio nel pensare. Ama la tua casa, il tuo Dio, la tua patria, tua Madre Maria.
Tante persone malate sono arrivate alla piscina per immergersi. Gesù chiede ad una di esse che era fuori dall’acqua: “Perchè non entri per guarire?” “Non posso farlo da solo. Non c’è nessuno che mi dia una mano”. “Vuoi permetterMi di aiutarti?” “Volentieri”. “Cosa ne pensi se ti guarisco?” “Puoi farlo, se vuoi”. E Gesù lo ha guarito: “Vai. Hai avuto fiducia di Me. Non hai bisogno dell’acqua e neppure del lettuccio. Sei sano”.
Questo significa basare tutto su Gesù Cristo. Ci sono tante prove: ferite, tradimenti, afflizioni, incomprensioni, tristezze. Ma Lui ha le chiavi della nostra felicità. Ci salverà se noi avremo fiducia in Lui.
Quando Dio nel Giudizio ci dirà “Avevo fame e non mi hai nutrito, non mi hai dato da bere quando avevo sete” so che la Madonna sarà presente e dirà “ma Io ti ho dato da bere e da mangiare, quindi sii misericordioso con questo Mio figlio”.
Sì, cari pellegrini: credo nel Suo Amore e nella Sua intercessione.
Cosa posso augurarvi, cari fedeli e cari pellegrini? Che la pace di Cristo dimori nei vostri cuori. L’Amore di Dio vi scaldi, vi protegga e vi dia tutto ciò di cui avete bisogno.
Amen.

Registrazione: F. Deagostini     Trascrizione: A. Bianco

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