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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 22 novembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 17 novembre 2018

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parola del Signore.
Fratelli e sorelle, guardando attorno a noi chiunque può pensare che ogni cosa abbia il suo inizio e la sua fine.
Un tempo non esistevano certe cose che ora esistono, ma verrà anche un tempo in cui non ci saranno più le cose che ci sono adesso. Il mondo materiale è soggetto a cambiamenti.
Esistevano grandi civiltà che hanno costruito piramidi, hanno fatto le carte geografiche, che studiavano gli astri e oggi sono sparite. Ricordiamo grandi personaggi che abbiamo studiato: Hanno fatto grandi cose e oggi sono solo una lezione noiosa in più a scuola.
Non dobbiamo andare tanto lontano nella storia per comprendere che tutto è passeggero. Ricordiamo quante occasioni abbiamo avuto ieri, ma adesso queste situazioni non ci sono più.
Ricordiamo i nostri cari che adesso non vivono più e quando erano con noi pensavamo che ci sarebbe sempre stato il tempo per incontrarli. Ricordiamoci anche che oggi siamo più giovani di quanto saremo in futuro.
Tutto passa, ma solo Dio rimane.
Le letture di questa domenica che abbiamo sentito questa sera ci parlano del mondo che passa. Giungerà la fine di tutto: di questo tempo, di questo mondo. Gesù ci parla di questo.
Ci parla di due cose che dovremmo comprendere e portare via da questa Messa. La prima è che nessuno sa nè l’ora nè il giorno in cui ci sarà la fine del mondo. Non bisogna credere a certe profezie. Nessuno lo sa. Gesù dice: Nè gli angeli nel cielo, nè Lui Stesso. Nessuno eccetto il Padre.
Più volte, anche nella recente storia, la gente è diventata paranoica, perchè qualcuno ha previsto la fine del mondo. Molti hanno abbandonato le famiglie e sono corsi in posti sicuri. Alcuni si sono suicidati o hanno ucciso altri. Nessuno di loro ascoltava la Voce di Gesù, ma credevano a film apocalittici che non hanno nulla a che fare con l’insegnamento di Gesù.
Gesù, il Figlio di Dio, ci ha testimoniato che tale conoscenza è riservata solo al Padre. Questo forse per una ragione importante. Chissà cosa farebbero gli uomini se sapessero l’ora della fine. Forse non siamo neppure in grado di immaginare come si comporterebbero gli uomini sapendo quanto tempo è rimasto loro.
Lo ringrazio per questo dono, perchè qualche volta certe cose è meglio non saperle. Ma questa nostra mancanza di conoscenza non ci giustifica per vivere come non si deve, anzi Gesù ci invita a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Il padrone non lascerebbe la porta di casa aperta se sapesse l’ora dell’arrivo del ladro. Questo è l’invito alla vigilanza e ad avere sempre davanti agli occhi la nostra fine. Non dobbiamo vivere come se la morte non dovesse mai arrivare.
La vera stupidagine è sapere la verità e credere nella bugia.
Tutti moriremo, fratelli e sorelle, e tutti arriveremo davanti al Volto di Dio.
Le letture di oggi possono sembrare terribili. Parlano di cose che non abbiamo mai sperimentato e non conosciamo.
Nei film che parlano di apocalisse tutto è pieno di distruzioni, vittime innocenti, tempeste distruggono la terra, virus scappano dai laboratori e diffondono la morte. Tutto questo sono scenografie che abbiamo inventato noi uomini, scenari che noi definiamo apocalittici.
In questo modo perdiamo il senso dei testi biblici. Scopo di quei testi non è impaurire o far sapere alla gente che non può far nulla per salvarsi, ma proprio il contrario. I testi sulle ultime cose sono un’esortazione e un incoraggiamento.
Noi cristiani preghiamo il “Padre Nostro”: invochiamo il Regno di Dio. Nella Messa diciamo sempre che aspettiamo la Sua gloriosa venuta. Abbiamo una speranza beata nell’attesa della venuta di Cristo.
Gesù dice un’altra cosa. State attenti. Il Figlio dell’Uomo verrà. Le vostre aspettative saranno realizzate quando verranno gli ultimi giorni. Quando verranno le tenebre e le stelle cadranno dal cielo. Le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Voi non abbiate paura: il futuro appartiene a Dio e a coloro che credono in Cristo.
San Paolo scrive a Timoteo e dice: “Dio vuole che tutti gli uomini si salvino e che arrivino alla conoscenza della Verità”. E’ una frase molto forte.
Gesù non desidera spaventarci. Al contrario desidera incoraggiarci. E’ come se ci avesse detto: “Non abbiate paura. Voi siete Miei. Questa sarà la vostra vittoria, ma siate pronti”.
Crediamo a Ciò che dice. “I cieli e la terra passeranno, ma le Mie Parole non passeranno mai”. La Parola di Gesù è solida.
Gesù aggiunge: “Vi salverete con la vostra perseveranza”. La perseveranza è molto importante per la nostra salvezza, ma non è facile. Anzi: essere perseveranti è molto esigente. Richiede tanto impegno. Si tratta di una parola che all’uomo di oggi non piace.
Oggi si cambia tutto. Il termine “perseveranza” non è amato. Tutto ciò che non funziona si getta. Perchè cucire una maglietta se puoi comprarne una nuova?
Purtroppo questo riguarda anche gli uomini e i loro rapporti. Quando l’amore dei giovani sposi diventa tiepido divorziano. Quando i genitori diventano vecchi vengono mandati negli ospizi. Quando una persona ha problemi col lavoro ne cerca un altro.
Nulla di diverso troviamo nell’ambito della fede. Quando stiamo bene non abbiamo bisogno della fede. E’ come un peso che ci opprime.
Noi dobbiamo cercare la perseveranza nella fede e nel bene.
A volte è facile essere cristiano, testimone, pregare, ma non è facile perseverare. Dobbiamo impegnarci affinchè questa bontà faccia parte della nostra vita.
Il mondo farà di tutto per toglierci questa responsabilità. Farà di tutto per allontanarci da Dio. Il mondo ci perseguiterà per cercare di farci rinunciare alla fede.
Essere perseveranti è il biglietto d’ingresso per il cielo.
I problemi quotidiani ci suggeriscono di rinunciare a tutto, ma questa non è la soluzione. “Vi salverete con la vostra perseveranza. Chi persevererà fino alla fine sarà salvato”. Le Parole di Gesù sono un monito e una consolazione, ma non terrore.
Gesù desidera che siamo pronti per ciò che ci aspetta.
Il Vangelo non è una storiella della buonanotte o una barzelletta. Il Vangelo di oggi non è la scenografia di un film di terrore.
Il Vangelo è la realtà per donarci la vita, per incoraggiarci, per prepararci a ciò che ci aspetta dopo la vita terrena. Il Vangelo è la Parola di Dio.
Chi vive secondo questa Parola non ha nessun motivo per avere paura. Una tale persona è tranquilla e pronta ad incontrare il Signore in ogni momento.
Cari fratelli e sorelle, ricordiamoci di quando eravamo studenti e dovevamo fare un esame. Se non eravamo pronti avevamo paura, ma se avevamo studiato eravamo sereni.
Siccome non sappiamo quando verrà l’ultimo esame dobbiamo sempre essere pronti per affrontarlo. Dobbiamo purificare sempre la nostra anima e il nostro cuore; dobbiamo guadagnare il cielo. La fede ci aiuta in questo.
In questo mondo che dimentica Medjugorje è come un promemoria.
Come un monumento viene eretto per farci ricordare certi personaggi, così Medjugorje ci ricorda e invita alla conversione, alla perseveranza, alla disponibilità. Nessuno sa nè l’ora nè il giorno. Nemmeno la Madonna. Ma ciò che Lei desidera sono i desideri di Gesù, cioè che tutti gli uomini si salvino e arrivino alla conoscenza della Verità.
Quando arriverà la fine molti saranno persi. Saranno coloro che hanno creduto in se stessi. Ma coloro che persevereranno fino alla fine saranno salvati.

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