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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 3 novembre 2018

Omelia Messa - Međugorje - Giovedì 1 Novembre 2018 - Tutti i Santi - fra Marinko Šakota


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, oggi è la solennità di tutti i santi. Oggi sentiamo nuovamente la chiamata alla santità che viene rivolta a tutti noi. La misura della santità è la seguente: “Siate santi perchè Io sono santo”.
Sono le parole di Dio nell’Antico Testamento.
Ecco perchè dobbiamo essere santi: perchè Dio è santo. Lui è la misura della nostra santità.
Un pittore è arrivato in un paese e ha offerto la possibilità a tutti di avere un ritratto. Poteva essere per lui la possibilità anche di guadagnare qualcosa.
Tra le persone che si sono presentate c’era anche un uomo alcolizzato, trasandato, con capelli lunghi e barba da fare. Il pittore ha fatto il ritratto e poi lo ha mostrato all’uomo. Questo ha reagito dicendo: “Quello non sono io!”
Il pittore ha risposto: “Ma puoi esserlo”. Infatti aveva realizzato il ritratto di una persona bella e con dignità, pulita e con occhi limpidi.
Ecco, fratelli e sorelle, forse anche noi qualche volta siamo con l’anima trascurata. Forse siamo stanchi, delusi, non riusciamo a pregare. Forse siamo stanchi di essere buoni verso gli altri e perdonarli quando loro non sono buoni. Forse abbiamo rivolto lo sguardo verso gli altri e continuiamo a fare il paragone con loro.
Ma oggi l’invito è quello di rivolgere lo sguardo verso Dio e le orecchie a quelle parole: “Ma tu puoi essere santo”.
Queste parole penetrino nel nostro essere e nella nostra mente. “Io posso essere santo”.
Adesso guardiamo la decisione. Io voglio essere santo?
Signore, aiutami ad essere santo.
Per questa ragione veniamo alla preghiera. Se vogliamo giungere alla santità la preghiera è ciò di cui abbiamo bisogno.
Per questo motivo la Madonna qui a Medjugorje ci invita alla preghiera. Questo è l’invito più frequente.
Possiamo essere come il fariseo nel Tempio. Possiamo rimanere in superficie, ma la preghiera col cuore è necessaria perchè pregare significa rivolgere lo sguardo e le orecchie verso Dio, verso Colui che è santo e permetterGli di immergerci nella Sua Santità e nella Sua Luce.
Non è tutto finito quando abbiamo pregato, ma è tutto appena iniziato. Non basta arrivare davanti a Colui che è la luce, ma noi stessi dobbiamo essere luce nella vita concreta. Questa è la santità. La Grazia, l’Amore e la Bontà di Dio si mostrano in noi e tramite noi agli altri.
Noi preghiamo col cuore per permettere che l’Amore di Dio entri nel nostro essere e ci riempia.
E’ impossibile essere senza peccato, ma questo non disturba l’Amore di Dio e non Gli viene impedito di entrare in noi.
La chiesa è piena. Il cantante, con la sua voce, ha raggiunto ogni spazio della chiesa. Nessuno è dovuto uscire per dare spazio alla voce. L’edificio è pienissimo, ma la voce ha riempito l’intera chiesa.
Così l’Amore di Dio entra nel nostro essere nonostante le nostre debolezze. Riempie il nostro cuore e piano piano diventa sempre più forte e cresce sempre più. Questa è la santità.
Cosa significa che l’Amore di Dio cresce in noi?
Abbiamo l’amore umano. Ricordiamo san Pietro che mostra il suo amore umano. Lui è amico di Gesù, Gli vuole bene. Quando Gesù parla della sofferenza e di ciò che Gli deve accadere Pietro Lo porta in disparte e Gli dice: “Maestro, questo no. Non la croce, non la sofferenza. Questo non deve succedere!” Questo è l’amico. Pietro veramente voleva bene a Gesù. Ma Gesù gli risponde: “Questo è amore umano. E’ soltanto amore umano. Pietro, tu non hai in mente ciò che è l’Amore di Dio. Non conosci l’Amore di Dio e il Pensiero di Dio, ma solo l’amore umano”.
L’Amore di Dio è qualcos’altro. L’amore umano può essere egoistico: “Io ti voglio bene, però…”
Padre Slavko diceva che spesso educhiamo i figli per far sì che stiano bene. Questo è amore umano. Ma continua: “Noi dobbiamo educare i figli affinché siano buoni, per essere forti dentro e avere le forze spirituali e le virtù. La pazienza per saper aspettare e resistere nei momenti difficili. Avee la libertà interiore e la fede forte”, la speranza forte e un amore incondizionato”.
Accettare la croce, accettare me stesso così come sono, saper perdonare l’altro. Questo sono le forze spirituali. Queste sono necessarie.
E’ importante educare i figli non soltanto perchè vada tutto bene, ma affinché siano essi stessi buoni.
Fratelli e sorelle, spesso ci fermiamo all’amore umano. Spesso è un amore condizionato. Non cresceremo nella santità.
Se tu non mi saluti io non ti saluto. Se tu non mi perdoni io non ti perdono. Se tu non parli con me io non ti parlo. Così non permettiamo all’Amore di Dio di operare tramite noi.
L’Amore di Dio non si ferma davanti agli ostacoli. Esso è libero. E’ come il sole. Ci vogliono queste due cose: L’amore e la libertà.
Ringrazia gli altri. Questo è l’amore.
E la libertà? Non aspettare che gli altri ti ringrazino.
Se mi aspetto che gli altri mi ringrazino, mi apprezzino, mi vogliano bene dipendo dagli altri. La mia libertà, la mia pace e la mia felicità dipendono dagli altri. Perdiamo la pace e la gioia perchè la chiave è nelle mani degli altri. La chiave, invece, deve essere dentro di noi. Per questo motivo ci vogliono amore e libertà.
Apprezza gli altri, ama gli altri, rispetta gli altri. Ma ci vuole anche la libertà: non aspettare nulla dagli altri.
Padre Slavko diceva: “Tutto ciò che fai non farlo perchè gli altri ti rispettino, apprezzino, amino. Tutto ciò che fai fallo per amore verso gli uomini”.
La santità è crescere nell’amore e nella libertà.
Fratelli e sorelle, il perdono è il segno che la Santità di Dio opera attraverso di noi. Non è facile. Gli ostacoli sono numerosi, ma possiamo. Il perdono è il segno della forza, di un uomo forte, della vittoria sul male che desidera vincermi e dimorare dentro di me.
Fratelli e sorelle, spesso succede che portiamo dentro di noi per tanto tempo quello che è negativo. La santità è bloccata e non può crescere.
Due amici si sono incontrati dopo 20 anni. Entrambi erano stati anni in carcere.
Uno ha domandato all’altro: “Amico, hai perdonato i tuoi carcerieri che spesso ti hanno maltrattato e torturato?” “Sì, e tu?” Ed egli ha risposto: “No, io li odio ancora”. “Amico, tu sei ancora loro prigioniero”.
Io sono incarcerato da tutto ciò che è negativo e cattivo. Sono schiavo del male. Tutto questo è la conseguenza della mancanza di perdono.
Perdonare significa liberare il cuore, affinché l’Amore di Dio possa operare tramite me.
Come Dio ha perdonato voi in Cristo così voi perdonate gli altri. La regola: Come Dio fa a me così io faccio a te.
La santità si raggiunge nelle cose piccole e semplici.
Madre Teresa ha vissuto questo in modo semplice e concreto. La Santità di Dio tramite lei si è mostrata all’uomo semplice, sofferente, ammalato. Un giornalista le ha detto: “Madre Teresa, ormai sei anziana. Hai lavorato, operato, aiutato, amato e il mondo non è cambiato”. Lei ha risposto: “Non ho mai voluto cambiare il mondo. Ho solamente voluto essere una piccola goccia di acqua pura in cui si potesse riflettere l’Amore di Dio. Questo è forse poco? Penso di no. Anche lei può essere una piccola goccia di acqua pura in cui si riflette l’Amore di Dio”. E il giornalista ha risposto: “Sì, lo voglio”. “E’ sposato?” “Sì”. “Allora lo dica anche a sua moglie. Saremo in tre. Lei ha figli?” “Sì, ne ho tre”. “Allora lo dica anche ai figli. Saremo in sei”.
Ecco, fratelli e sorelle: piccoli gesti.
Gesù dice: “Un bicchiere di acqua fresca che doni agli altri ha un valore eterno agli Occhi di Dio”.
Fratelli e sorelle, cerchiamo di esserne coscienti. Attraverso questi gesti piccoli la Bontà di Dio tramite noi si mostra agli altri. Non aspettiamo che inizino gli altri.
Amen.
fra Marinko Šakota

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