Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di
cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e
il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Sia lodato Gesù Cristo.
Cari fedeli, voi pellegrini e devoti della Madre Celeste, Dio si rivela
all’uomo non in qualsiasi modo, ma tramite la Parola. Perciò possiamo dire che
la Parola di Dio è veramente importante per noi cristiani. E’ luce sul nostro
cammino.
Abbiamo appena sentito uno dei brani più brevi del Vangelo che abbiamo nella
liturgia della Messa.
Sembra proprio che Gesù abbia destinato queste parole a questo periodo estivo.
Questi sono i giorni in cui tutti siamo un pò stanchi ed oppressi.
Se facciamo un’analisi possiamo vedere cos’è che opprime ognuno di noi. Possono
essere gli impegni familiari quotidiani, sul luogo di lavoro, a scuola, la
questione politica, lo Stato.
Cari fedeli, viviamo in un mondo in cui c’è sempre più discordia in famiglia.
Ci sono discordie tra vicini di casa, tra colleghi di lavoro.
Viviamo nel tempo degli scontri di generazioni, dove gli uni non comprendono
gli altri e non accettano chi la pensa diversamente.
Viviamo nel mondo di disgrazie e di crisi. Ci sono tanti tipi di crisi che
rendono la vita sempre più difficile.
Tutto questo stanca l’uomo e lo rende infelice.
Ma esiste un altro tipo di oppressione. Si tratta delle nostre inquietudini
interiori. Spesso sono provocate dalla nostra superbia.
Se analizziamo la realtà in cui viviamo vediamo che l’uomo ha calpestato tutti
i Comandamenti di Dio e i valori morali.
Quando vediamo ciò dobbiamo domandarci: E noi siamo alla scuola di Gesù? La
scuola di mitezza ed umiltà alla quale ci invita?
I testi bibblici ci dicono che Gesù vede molto bene lo stato in cui
viviamo.
Cari fedeli, Gesù è venuto per aiutare me e te sul nostro cammino di vita. Egli
è rivolto verso l’uomo nel bisogno e nella tribolazione.
Chi è nella tribolazione? Ogni uomo che vive le difficoltà quotidiane. Non
possiamo dire che una persona le ha e l’altra no. Siamo tutti della stessa
categoria. Tutti abbiamo bisogno della Presenza di Dio.
Abbiamo sentito Gesù dire: “Prendete il Mio giogo. Imparate da Me che sono mite
e umile di Cuore e troverete ristoro per la vostra vita”. Questo testo è breve,
ma direi che il messaggio è grande per ciascuno di noi.
Con questo messaggio Gesù ci invita alla Sua scuola. Non esistono altre vie.
La vita ci pone davanti sempre a nuove sfide. Il tempo in cui viviamo è molto
veloce. Cose che dieci anni fa non avremmo neppure potuto immaginare adesso
sono attuali.
La vita diventa sempre più pesante e difficile. Per questo abbiamo bisogno di
questo magnifico Maestro: Gesù Cristo. Egli ci invita ad andare a Lui e ad
imparare da Lui.
Quando un uomo và a scuola desidera imparare qualcosa.
Cosa ci può insegnare Gesù? Da questo breve testo possiamo vedere che prima di
tutto ci invita ad essere miti.
Che cos’è la mitezza? Potremmo parlarne tanto. Si tratta della bontà piena di
rispetto verso gli altri. Coloro che sono miti danno sempre spazio agli altri
per sviluppare la propria personalità. Non li soffocano, ma li aiutano.
I miti danno rispetto al prossimo. Sanno vincere il proprio ego e le proprie
emozioni.
San Paolo dice che la mitezza è un frutto dello Spirito Santo.
Cari fedeli, i piccoli, i mansueti vincono sempre il mondo, perchè sono
radicati in Cristo.
Noi croati possiamo essere fieri. Un piccolo Paese: la Croazia.
Abbiamo visto che questo Paese con l’aiuto di Dio, con la mansuetudine e
l’umiltà ha superato tanti Paesi molto più forti. Questo è capitato anche nei
mondiali di calcio appena terminati.
Alla Sua scuola si impara ciò che nessun altra scuola ci insegna. Altri ci
insegnano come arrangiarsi nella vita, come imparare certi mestieri, come
essere professionisti. Ci sono scuole che insegnano ad ingannare e sedurre. In
nessun’altra scuola, però, si parla del cuore e dei valori dello spirito.
E’ comprensibile che nella civiltà in cui viviamo manchino i valori a cui ci
invita Gesù: mansuetudine e umiltà.
Queste caratteristiche sono ritenute antiche e non più di moda.
In questo Gesù è l’unico Maestro, perchè Lui ha un Cuore mite e umile. Ci
invita a Sè qualsiasi siano le nostre oppressioni.
Prima di tutto bisogna sentire la Sua chiamata. Se sei stanco non fuggire da
Lui e rifugiarti in un altra soluzione che ti svuoterà e stancherà ancora di
più.
Lui ti invita a Sè, perchè può aiutarti. E’ quella Sorgente di acqua viva che
ti riempirà di una forza nuova. Desidera dare alla tua vita un senso
nuovo.
Avviciniamoci a Gesù e sentiremo una forza nuova. Forza dell’Eucaristia, della
preghiera, della Parola di Dio.
Questa forza non è umana, ma viene da Dio.
Ci sono alcuni che hanno paura di essere toccati dall’Amore di Dio per non
dover fare un cambiamento. Hanno paura dei cambiamenti.
Ogni volta che vieni da Gesù non sei solo. Con te porti gli altri nel tuo
cuore. Forse qualcuno di loro è ammalato e così non può arrivare da solo a
Gesù. Hanno bisogno di altri per andare da Gesù.
Chissà di cosa sono malate certe persone. Magari sono prese dai peccati. Allora
esisti tu al quale Dio ha dato la grazia di portare gli altri.
Vivi la tua vita cristiana. Partecipi alla santa Messa, leggi la Sacra
Scrittura, hai ricevuto i Sacramenti, partecipi ad un gruppo di preghiera… Ma
per chi lo conservi? Devi fare ciò per la tua comunità, sopratutto per la tua
famiglia. Questa deve essere entusiasta di Dio. Una famiglia non può funzionare
se in essa non c’è Dio.
Cari fedeli, le persone attorno a noi sono la verifica della nostra fede in
Dio.
Quando la fede si sveglia nell’uomo tutte le forze del maligno si ribellano e
vogliono ostacolare il cammino. Usano tutti i mezzi possibili. Di solito si
tratta dei giudizi di condanna degli altri. Il maligno vuole sempre portare la
divisione. Quando vediamo ciò vuol dire che il male è in azione e desidera
distruggerci.
Al contrario lo Spirito di Dio è dove regna l’amore, l’amicizia,
l’armonia.
Perciò dobbiamo proteggere le nostre comunità con la preghiera.
Gesù ci invita a verificare in quale scuola siamo. Portiamo l’amore e l’armonia
oppure la divisione nella nostra realtà?
Da Gesù si viene soltanto nell’umiltà.
Se leggiamo il Nuovo Testamento vediamo che tutti i peccatori potevano venire
da Gesù solamente i farisei non potevano. Questi non sapevano essere piccoli e
umili. Erano superbi e non lasciavano che nessuno insegnasse loro.
Cosa chiede Gesù? Soltanto un cuore semplice e che si lasci ammaestrare.
Se vediamo il profilo dei 12 apostoli vediamo che si trattava di persone
insignificanti: uno era l’ex pubblicano, l’altro ex lebbroso, altri semplici
pescatori. Tra i 12 non ci sono dotti, sapienti, scribi, farisei, sadducei,
filosofi greci. Questi non erano pronti.
La salvezza può sperimentarla solo colui che si inchina, che è piccolo.
Chi crede a queste parole di Gesù sperimenterà come è bello essere
cristiano.
Quando Gesù è con noi nulla è difficile. Il giogo è dolce e il peso leggero.
Che cosa ci può allontanare da Cristo? Solamente il peccato.
Molti oggi diranno che peccare è nella nostra natura. Non è vero. E’ sbagliato.
Il peccato è qualcosa che viene dal di fuori ed è contrario a ciò che Dio ha
dato all’uomo. Il peccato è un veleno che ci viene offerto dal mondo e
distrugge il nostro corpo e la nostra anima.
Proprio per questo spesso siamo stanchi e questo si riflette anche sul nostro
aspetto fisico.
La Confessione è il vero farmaco per l’anima e per il corpo.
Gesù ci invita continuamente a venire da Lui. Lui ha il farmaco per le nostre
debolezze, paure, dubbi, depressioni, angosce. Ha il farmaco per tutto.
Se hai qualche croce non ti schiaccia, ma con Lui ti rialza.
Siamo qui, cari fedeli, per credere al Vangelo.
Vieni a Gesù e Lui ti consolerà.
Crediamo che Dio è buono e che ama l’uomo.
Cari fedeli, la preghiera non è altro che la Presenza di Dio. Tutti hanno
bisogno della preghiera, sopratutto le famiglie che sono le culle
dell’amore.
Mettiamo le nostre vite e le nostre famiglie nelle Mani di Maria. Portiamo a
Gesù tutti coloro che conosciamo e che sappiamo stanchi e oppressi, affinchè
tutti siano rafforzati.
Solo in Lui troveremo ristoro per le nostre anime.
Nella prima lettura abbiamo sentito che il nostro è un Dio di pace. Più siamo
vicini a Lui e alla Madre Celeste e più siamo portatori di pace in questo mondo
inquieto.
Un cuore mite e umile si ottiene soltanto se il nostro cuore è pieno di
amore.
Signore, Tu che sei mite e umile di Cuore fa che il mio cuore sia simile al
Tuo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Trascrizione: A. Bianco
Registrazione: F. Deagostini
Trascrizione: A. Bianco
Registrazione: F. Deagostini
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