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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 9 marzo 2019

Commento di Padre Livio al Messaggio a Mirjana del 2 marzo2019

"Cari figli, vi chiamo apostoli del mio amore. Vi mostro mio Figlio, che è la vera pace ed il vero amore. Come Madre, mediante la grazia divina, desidero guidarvi a Lui. Figli miei, per questo vi invito ad osservare voi stessi partendo da mio Figlio, a guardare a Lui col cuore ed a vedere col cuore dove siete voi e dove sta andando la vostra vita. Figli miei, vi invito a comprendere che vivete grazie a mio Figlio, mediante il suo amore e il suo sacrificio. Voi chiedete a mio Figlio di essere clemente con voi, ma io invito voi alla misericordia. Gli chiedete di essere buono con voi e di perdonarvi, ma da quanto tempo io prego voi, miei figli, di perdonare ed amare tutti gli uomini che incontrate! Quando capirete col cuore le mie parole, comprenderete e conoscerete il vero amore, e potrete essere apostoli di quell’amore, miei apostoli, miei cari figli. Vi ringrazio!"

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 marzo 2019

Questo messaggio è piuttosto breve, come è stata breve questa volta l'Apparizione della Madonna.

Per comprendere questo messaggio, basta guardare le parole chiave: c’è per ben sei volte la parola “amore” o “amare” e per quattro volte le parole “mio Figlio”. Quindi, come in tutti i messaggi, la Regina della Pace, ci invita a guardare a Gesù, a guardare e a vivere il Suo amore.

In tutti i messaggi la Madonna, in questi 38 anni ormai, come ancella del Signore, viene per indicarci suo Figlio. E questo perché? Perché Cristo, Figlio di Dio e Redentore del mondo, è il cuore del Cristianesimo.

È proprio la Persona di Cristo che oggi viene messa in discussione.

Perfino nella Chiesa ci sono correnti sotterranee, possiamo dire malefiche, diaboliche, che vorrebbero ridurre la Persona Divina di Gesù Cristo a quella di un profeta, a quella di un maestro di spiritualità, come gli altri fondatori di religioni, negando la sua divinità, negando la Redenzione e quindi negando l'unicità della salvezza che viene da Cristo.

È per questo che la Madonna ci porta a guardare suo Figlio, a confrontarci con suo Figlio, ad amare suo Figlio, a testimoniare suo Figlio.

Cari figli, vi chiamo apostoli del mio amore”. Chi sono gli apostoli del suo amore? Sono quelli che sono chiamati ad aprire il cuore al suo amore che Lei riceve da Dio e che dona a noi per testimoniarlo agli altri.

Poi la Madonna ci indica il suo compito, la sua missione: “Vi mostro mio Figlio”, “ve lo indico ancora una volta, dovete guardare solo a Lui, non c'è nessun altro da guardare, tutti gli altri sono false luci, sono falsi profeti, sono falsi salvatori”, “che è la vera pace”, che è diversa dalla falsa pace del mondo, che è “il vero amore”, che è diverso dall'amore del mondo, che spesso è una forma di filantropia usata per altri motivi, che sono quelli del dominio e del potere sugli altri.

La Madonna come madre, in forza di quel compito materno che Gesù Le ha affidato ai piedi della Croce dice: “Come Madre, mediante la grazia divina”, perché può parlare soltanto intercedendo e ottenendo la Grazia dello Spirito Santo, “desidero guidarvi a Lui”, ci prende per mano e con l'aiuto della Grazia Divina, ce Lo mostra e ci guida fino a Lui, presente nel Santissimo Sacramento dell'altare, presente nell'Eucarestia, dove celebriamo la sua Passione e la sua morte redentrice.

Questo messaggio ha il taglio di un esame di coscienza.

La Madonna ci invita a metterci davanti a suo Figlio, a guardare a Lui e a guardare a noi e vedere dove dobbiamo cambiare: “Figli miei, per questo vi invito ad osservare voi stessi partendo da mio Figlio”. Quando si fa l'esame di coscienza, non lo si fa in introspezione psicologica, perché, avendo gli occhi oscurati dall'incredulità e dal peccato, cosa potremmo vedere in noi stessi? Finiremmo per non vedere il male che c'è in noi o comunque per autogiustificarci, per dire che non è male, per dire che tutto sommato non è colpa nostra, eccetera.. Allora per vedere come siamo dobbiamo conoscere noi stessi, guardando a Gesù Cristo.

Scrive Blaise Pascal: “se noi non ci guardiamo in Gesù Cristo, non vediamo la nostra miseria e non vediamo neanche la Sua misericordia”.

La Madonna ci invita a mettere la nostra vita davanti a Gesù; guardando a Lui, guardando al Crocifisso, vediamo l'Amore di Dio, come ci dice Santa Caterina da Siena, parlando appunto dello sguardo verso il Crocefisso: “Chi è quello stolto bestiale che vedendosi così amato, non riami”.

Dobbiamo guardare a Lui per vedere quanto siamo amati e nel medesimo tempo guardare a noi per vedere la situazione nella quale ci troviamo, quando al posto di Gesù abbiamo messo i nostri idoli, le nostre passioni, i nostri vizi e i desideri della nostra carne e la superbia del nostro spirito.

Poi ci invita “a guardare a Lui col cuore ed a vedere col cuore dove siete voi e dove sta andando la vostra vita”. Non uno sguardo distratto, superficiale, ma lo sguardo della fede e del cuore aperto.

Noi guardiamo a Lui col cuore, come guardiamo il Crocefisso con il cuore, come guardiamo Gesù Risorto col cuore, come quando guardiamo l'Eucarestia col cuore. Guardare col cuore aperto, non col cuore chiuso su noi stessi, indurito nel male, ma guardare a Lui con la disponibilità ad accogliere il suo amore e a vedere col cuore dove siamo noi.

Siamo con Gesù o siamo dall'altra parte? Siamo sulla via della salvezza o sulla via della rovina? Siamo sulla via della bontà o sulla via della cattiveria? Siamo sulla via dell'amore o sulla via dell'egoismo? Siamo sulla via della Fede o sulla via dell'incredulità? Siamo sulla via che porta all'abisso o sulla via che porta alla vita eterna?

Guardare a Gesù Cristo è vedere dove siamo!

È proprio un messaggio quaresimale.

Entriamo sulla via della salvezza, cambiamo vita, spezziamo le catene del peccato, tagliamo le catene dei vizi, dei lacci con i quali satana ci tiene al guinzaglio.

Guai a noi se vedendo che la nostra vita va in rovina, guai a noi se rimandiamo la conversione.

E quindi la Madonna continua in questo suo esame di coscienza che ci invita a fare e ci dice: “Figli miei, vi invito a comprendere che vivete grazie a mio Figlio, mediante il suo amore e il suo sacrificio”.

La Madonna ci vuole dire molto semplicemente che c’è un solo Salvatore, solo Uno che può dire di se stesso che è la via, la verità e la vita.

È Lui che ci illumina, è Lui che ci fa vivere, è il suo amore che cambia il nostro cuore, è il suo sacrificio ed il suo sangue che ci lava dai nostri peccati, non c’è altra fonte di vita e di salvezza al di fuori di Lui.

Voi chiedete a mio Figlio di essere clemente con voi, ma io invito voi alla misericordia”. La Madonna ci invita ad andare nel dettaglio del nostro rapporto con Gesù: “Non potete essere duri con gli altri e pretendere che mio Figlio sia accondiscendente e misericordioso con voi, quello che chiedete a Lui, fatelo anche voi, chiedete di essere perdonati, allora perdonate, chiedete di essere buono con voi, allora voi siate buoni con gli altri, chiedete a Gesù di amarvi e di proteggervi, anche voi perdonate ed amate tutti gli uomini che incontrate”.

La Madonna vuole che noi siamo uniti a Gesù, in modo tale che il suo amore, il suo perdono, la sua luce, la sua forza, il suo coraggio, la sua misericordia, la sua volontà entrino in noi e attraverso di noi arrivano agli altri e così siamo gli apostoli del suo amore che diffondono l’amore di Gesù e l’amore di Maria.

Gli chiedete di essere buono con voi e di perdonarvi, ma da quanto tempo io prego voi, miei figli, di perdonare ed amare tutti gli uomini che incontrate! Questa è la vera fratellanza, quella che viene da Gesù Cristo, che ci infonde il suo amore.

Non c’è unità vera tra gli uomini che non venga dall’amore di Cristo, che entra nei cuori di quelli che credono e dai cuori di quelli che credono viene donato agli altri, perché anch’essi credano e condividano questo amore.

Quando capirete col cuore le mie parole”, per capire le sue parole dobbiamo chiedere la grazia dello Spirito Santo, perché col cuore chiuso è come versare l’acqua sull’asfalto, comprenderete e conoscerete il vero amore”, (la Madonna quando parla di amore mette sempre la parola “vero”, che non è l’amore del mondo, ma quello di Cristo) e così, condividendo l’amore di Gesù, “potrete essere apostoli di quell’amore, miei apostoli, miei cari figli”. Capire col cuore, credere col cuore aperto è fondamentale, aperti a Lui come un fiore si apre al sole. Accogliere col cuore aperto questo amore e darlo agli altri, questo è il Cristianesimo: l’amore di Dio sopra ogni cosa e l’amore del prossimo come noi stessi.

L’unico vero amore è quello che viene da Gesù, la logica dell’amore mondano è una forma di filantropia che non sai da dove viene e dove va.

In noi c’è il male, c’è il peccato, c’è la presunzione, la superbia, l’ingordigia, c’è l’avidità, c’è lo sfruttamento degli altri, c’è l’invidia, la gelosia, cosa volete che esca dal cuore degli uomini, ben poca cosa.

Con ciò non voglio dire che bisogna essere cristiani per amare, perché lo Spirito Santo opera anche al di fuori della Chiesa e va dove vuole e quindi possiamo trovare anche altre persone che non sono cristiane che amano con l’amore di Dio che bussa alla porta di tutti i cuori.

L’amore divino del Cuore di Cristo si espande attraverso la nostra testimonianza per vie note soltanto a Dio e arriva anche nel cuore degli altri e affratella tutti gli uomini, questo è il grande messaggio che ci dà la Regina della Pace e noi siamo gli strumenti, gli apostoli di questo amore.

Vi ringrazio”.

Vi invito a rileggere gli ultimi due messaggi, compreso quello del 25 febbraio, che ci portano al cuore della fede.

Fonte: www.medjugorjeliguria.it

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