Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

Richiesta di preghiere

* * * * *

Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

* * * * *

mercoledì 12 dicembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 9 dicembre 2018


Dal Vangelo secondo Luca
Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, in questa seconda domenica di Avvento, ascoltando la Parola del Signore, possiamo sentire espressioni che ci incoraggiano e danno speranza per il nostro cammino verso l’eternità.
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. Non solamente questa frase, ma anche la prima lettura è piena di incoraggiamenti.
Baruk incoraggia Gerusalemme e dice: “Deponi la veste del lutto e dell’afflizione”. Gerusalemme era triste, perchè i suoi figli erano dispersi in tutto il mondo e i nemici avevano la meglio. Ma il Signore è più forte di ogni nemico se Lo invochiamo e ritorniamo a Lui con tutto il cuore.
Gerusalemme tornerà ad essere felice. Il popolo di Dio tornerà gioioso. La sua bocca sarà colma di sorriso e la lingua di gioia.
Anche noi saremo felici quando ritorneremo al Signore e capiremo che, nonostante tutti i nostri peccati, apparteniamo al Padre Celeste che ci ama.
Dio ha incoraggiato e nutrito tutti coloro che erano erranti e sono tornati a Gerusalemme, al Tempio santo di Dio. Ha ridonato loro la gioia.
Il Signore donerà a noi ancora di più. Apriamoci a Lui, affinchè Egli possa donarSi a noi.
In questo tempo di grazia permettiamoGli di purificarci da tutte le nostre impurità. Avviciniamoci al Sacramento della Confessione e Lui ci libererà da tutto ciò che ci impedisce di camminare nel pellegrinaggio verso di Lui, verso l’eternità. Crediamo e speriamo che un giorno ci riconoscerà.
Nel Vangelo di oggi secondo Luca incontriamo Giovanni il Battista, figlio di Zaccaria. E’ l’ultimo profeta dell’Antico Testamento. Di lui parla il profeta Isaia che lo ha preannunciato dicendo che sarebbe venuto come una voce che grida nel deserto: “Preparate la via al Signore. Raddrizzate le vostre vie”.
Giovanni Battista è colui che ha indicato Gesù: “Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo”. Lo ha fatto vedere ai suoi discepoli, ma Lo mostra anche oggi a noi.
Dobbiamo sapere che la Parola di Dio vale per tutti i tempi e per ogni persona.
Il profeta Baruk, Isaia e Giovanni Battista ci dicono la stessa cosa: Dio viene al Suo popolo prescelto e lo libera dalla schiavitù. Oggi viene a noi per liberarci dal potere del male e rafforzarci nell’Amore di Cristo.
San Paolo scrive: “Prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e pieno discernimento, perchè possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri ed irreprensibili per il giorno di Cristo”.
Giovanni il Battista dice: “Preparate la via del Signore. Raddrizzate i Suoi sentieri”. Raddrizzare i sentieri significa aprire la strada, affinchè il Signore possa entrare nella mia vita. Se qualcuno vive nel peccato ha chiuso la via a Dio. In tale situazione Dio viene rifiutato e questo è molto pericoloso.
Dobbiamo porre domande serie a noi stessi e mettere a posto la nostra vita nel Sacramento della Confessione.
La Confessione in periodo d’Avvento fa parte della preparazione al Natale.
Raddrizzare i sentieri significa risvegliare il desiderio di Colui che viene e la disponibilità di allontanare tutti gli ostacoli che Gli impediscono la Sua Venuta.
Ci sono tante cose che dovremmo fare. L’umiltà sia il fondamento del nostro rapporto verso Dio e verso il prossimo.
Dobbiamo essere generosi verso gli altri; avere la purezza del cuore; avere buone intenzioni; tenere a bada l’invidia; esseregioiosi per il bene altrui e soffrire se il nostro prossimo sta sbagliando. Dobbiamo fare di tutto per riportare gli erranti sulla via giusta. Dobbiamo essere modesti nel mangiare, bere, parlare. Usiamo bene il nostro tempo senza oziare.
Questi sono modi concreti per preparare la via al Signore.
Se a questi aggiungiamo la preghiera sincera e raccolta allora siamo sulla via giusta per preparare una bella dimora al nostro Signore che viene.
Tutto ciò non è possibile senza l’aiuto di Dio.
Nella seconda lettura san Paolo dice ai Filippesi: “Colui che ha iniziato quest’opera in voi la terminerà fino al giorno di Cristo”.
Non possiamo vivere senza di Lui, perchè Cristo è l’inizio e la fine, l’alfa e l’omega.
Un tale impegno sicuramente porterà frutti per la nostra conversione. Può anche darsi che il frutto sia piccolo. Ogni conversione è un atto comune di Dio e dell’uomo. La grandezza dei frutti dipende dalla nostra collaborazione alla grazia di Dio alla quale ci siamo aperti.
San Paolo chiede a tutti noi di essere integri ed irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di giustizia a gloria e lode di Dio.
Signore, fa che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli sul cammino verso Tuo Figlio. La Sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con Cristo.
Tutto questo non rimanga belle parole, ma si possa realizzare nella nostra vita.
La nostra Madre Celeste, la Regina della Pace, ci aiuti ad incontrare il Signore che viene.
A Lui gloria e lode nei secoli dei secoli.

Registrazione: F. Deagostini Trascrizione A. Bianco

Nessun commento: