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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 26 dicembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 13 dicembre 2018


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, quando descriviamo qualcuno che ci è simpatico, che ci sta a cuore, a cui teniamo, usiamo le parole più belle. Gesù descrive Giovanni Battista, suo cugino e amico, con parole piene di ammirazione: “Fra i nati da donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista”.
Noi abbiamo i nostri parametri per descrivere qualcuno e Cristo ha i Suoi. Descrive Giovanni in maniera sublime e lo fa perchè egli è l’ultimo dei profeti. Chiude la serie dei profeti e le loro leggi ed è ancora di più: “Se volete comprendere lui è quell’Elia che deve venire e deve annunciare il Messia”.
Giovanni è colui che è venuto prima per preparare la via al Messia. Gesù aggiunge: “Ma il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui”.
Se Giovanni è il più grande sulla terra e il più piccolo del Regno dei Cieli è più grande di lui allora anch’io voglio entrare nel Regno dei Cieli per entrare nel coro dei salvati ed essere grande agli Occhi di Dio.
Il più piccolo di noi nel Regno dei Cieli sarà molto più grande del più grande sulla terra. Non hai la voglia di raggiungere il Regno dei Cieli, magari usando il proprio impegno anche per la salvezza dell’umanità intera?
Quanto desideriamo il cielo in verità?
Tutti noi possiamo identificarci in sant’Agostino. Il nostro stile di vita riflette il suo. Dopo il suo processo di conversione ha affidato tutta la sua vita a Dio.
Tutti noi qualche volta sentiamo nel cuore una riserva: “Sì, lo voglio, però… ; Lo voglio, ma non ora;
San Cipriano dice: “Accoglimi in cielo, ma non ancora, perchè devo finire qualcosa sulla terra”. Poi aggiunge: “Come è contraddittorio: preghiamo perchè si realizzi la Volontà di Dio e poi lottiamo per non andar via da questo mondo”.
Nonostante tutto attendiamo di essere premiati in cielo dove andiamo contro la nostra volontà.
Ho incontrato persone che hanno paura di morire. Ne ho incontrate altre che mi hanno detto: “Padre, non ce la faccio più. Dio mi ha dimenticato”.
Questa mattina ho confessato gli anziani. Una signora di 83 anni e 40 chili mi ha detto: “Ero ammalata ed era l’occasione per andarmene. Ho detto al Signore: ‘ecco l’occasione’. Eppure sono ancora qua. Mi ha lasciata in vita”. Questa donna ha vissuto la guarigione come una sconfitta, invece tanti vorrebbero rubare anche un solo giorno per rimanere di più sulla terra.
“Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora il Regno dei Cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono”. Sembra che il Regno subisca violenza.
Cosa intende dire Gesù con queste parole? Non c’è l’intenzione di contraddire il comandamento dell’Amore. La violenza deve essere fatta su di sè per la propria salvezza. Per arrivare alle cime della santità Cristo ci mette come modello Giovanni il Battista. Dobbiamo seguire i suoi passi.
Sono pronto a rinunciare alle mie certezze? Spesso le sicurezze materiali sono le mie certezze. Posso pregare il Signore per il dono dell’umiltà? Voglio andare nel Regno dei Cieli? Posso permettere agli altri di avere maggiori virtù?
Guardando i nostri stati vediamo la persecuzione dei cristiani e non possiamo non notare che ci sono persone che hanno dato la loro vita per Cristo. Hanno sopportato la violenza di questo mondo e si sono impadronite del Regno dei Cieli.
Dovremmo avere il sangue ardente per pagare il prezzo per il Regno dei Cieli.
Come è l’Europa? Ci sono voluti tanto tempo e tanto sforzo per averla come l’abbiamo avuta, ma ora si sta distruggendo. Sopratutto viene distrutto tutto ciò che è cristiano.
Santa Lucia non ha voluto rinunciare a Cristo e ha donato il suo sangue. Lei ci illumina la via verso Cristo.
Molto probabilmente noi non verseremo il sangue, ma seguendo l’esempio dei martiri potremo cambiare la faccia della terra con il nostro comportamento.
Alcuni di noi sono testimoni delle guerre che sono successe, ma ci sono anche altre guerre. L’uomo è diventato l’essere della guerra. Facciamo le guerre invece di lottare per il Regno dei Cieli. Tale lotta ci unirebbe e proteggerebbe dalla violenza del male. Ci proteggerebbe da noi stessi e dal male che desidera entrare nelle nostre vite.
Gesù ci dice che non basta bussare alla porta del Regno dei Cieli, ma bisogna lottare.
La frase con cui termina il Vangelo è: “Chi ha orecchie ascolti”.
Gesù ci invita ad aprire le orecchie del nostro cuore, affinchè la forza della Parola di Dio dimori in noi. Trasformati dalla Parola e dal Corpo di Cristo possiamo portare la gioia a questa terra. Non qualsiasi gioia, ma quella portata da Dio. Incoraggiati dalla Sua Parola potremo portare la gioia, la verità, l’Amore a coloro che vivono con noi.
Potremo pregare così: “Signore, Tu ci mostri che il cielo non è per i deboli, ma per coloro che vivono per Te. Aiutaci a vivere con il coraggio per conquistare il cielo”.
Amen.

Registrazione: F. Deagostini Trascrizione A. Bianco

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