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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 8 dicembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 6 dicembre 2018


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, nel Vangelo Gesù ci dice che non entrerà nel Regno dei Cieli colui che dice sempre “Signore, Signore”, ma colui che fa la Volontà del Padre Celeste. Poi aggiunge: “Stolto è l’uomo che ascolta le Mie Parole e non le mette in pratica. Saggio è chi le ascolta e le mette in pratica”.
Qualcuno ha suddiviso gli uomini in tre gruppi rispetto alla fede: coloro che pregano, ma non fanno opere buone; coloro che non pregano e non fanno opere buone; coloro che pregano e fanno opere buone. Tutti siamo d’accordo che quest’ultimo caso è il migliore. Pregare e lavorare.
Ricordiamoci, però, che Gesù non dice “chi non fa opere buone”, ma “chi non fa la Volontà del Padre”.
Non mancano persone che pregano e compiono opere buone. Addirittura Gesù dice che sono malvage persone che scacciano spiriti immondi, fanno opere buone e compiono miracoli. Ma perchè Gesù è così severo? Chi prega non significa che è buono. Chi fa opere buone non significa che è buono. Chi legge la Bibbia non significa che è devoto.
Può succedere che tu preghi giorno e notte e che Dio non ti senta.
Nel Vangelo sta scritto: “Prima di tutto riconciliati con tuo fratello e poi prega e offri sacrifici”. Tutte le preghiere sono inutili se nel tuo cuore porti odio. Sono inutili tutte le preghiere se non dai il salario giusto al tuo operaio. Sono inutili tutte le preghiere se hai sparlato del tuo prossimo. Sono inutili tutte le preghiere se continuamente litighi a casa tua e offendi genitori, figli, marito o moglie. Sono inutili tutte le preghiere e le opere se sei sempre ubriaco o sperperi il denaro e la tua famiglia non ha i soldi per una vita normale.
Cosa significa mettere in pratica la Volontà del Padre Celeste? Significa vivere in modo da glorificare Dio e non l’io. Tutto quello che ho appartiene a Dio. Tutto mi è stato donato.
Chi può allungare la propria vita anche solo per un attimo? Chi non è morto? Chi ha portato nel sepolcro quello che ha accumulato?
Quando arriveremo davanti a Dio cosa porteremo? Porteremo solo quello che è stato fatto per la gloria del Signore. Quello che è stato fatto per la nostra gloria rimarrà sulla terra.
Gesù fa l’esempio di un uomo che fa la Volontà del Padre e di quello che non la fa. Parla della casa costruita sulla roccia e di quella costruita sulla sabbia. Entrambe saranno esposte alla pioggia e ai venti. Mentre la casa sulla roccia rimane salda quella costruita sulla sabbia verrà abbattuta. Gesù dice: “Sarà una grande rovina”.
La roccia è la fede in Dio, mentre la sabbia è la fede in se stessi e nelle cose terrene.
Indipendentemente da dove una persona viva sarà sempre esposta a sofferenze, croci e a difficoltà. L’uomo che confida solo nell’uomo prima o poi sarà tradito. L’uomo che confida nella propria bellezza, forza o intelligenza prima o poi rimarrà deluso, perchè queste cose passano. L’uomo che confida nei soldi e nel potere rimarrà deluso.
Solo chi confida in Dio onnipotente vive.
Voi che siete venuti alla santa Messa cercate di essere in pace con tutti. Sapete che prima o poi vi troverete davanti al Signore.
Qual è il problema della mia preghiera? Il rischio è che la mia preghiera può essere solamente un pronunciamento di parole senza che il mio cuore cambi. La mia preghiera rivolta a Dio dovrebbe essere l’espressione del mio essere. Dobbiamo essere sinceri verso Dio, perchè a Lui non possiamo nascondere nulla.
Tutti noi lavoriamo oppure andiamo a scuola. In aggiunta abbiamo qualche hobby. Abbiamo tanti impegni.
Anch’io come sacerdote confesso, celebro la Messa, lavoro con i giovani. Sono impegnato tutto il giorno.
Possiamo venire davanti al Signore e dirGli: “Signore, Tu vedi che sono tanto impegnato. Lavoro tanto, mi dedico alla famiglia, vado a Messa la domenica e prego la sera…” Non so se questo è un rapporto sincero con Dio. Forse il rapporto potrebbe essere così: “Signore, anche questa mattina sono stato alla santa Messa. Ci sono stato anche domenica. Sono stato raccolto consapevole che l’Eucaristia è fonte di vita e che Tu ti offri a me. Signore, ho pregato la sera e la mattina, ma dove erano i miei pensieri? Sì, Signore, ho fatto 8 ore di lavoro, ma potevo essere migliore nei rapporti con gli altri e comportarmi meglio. Tu mi hai dato il tempo. In settimana dormo più o meno 55 ore. Quanto tempo passo davanti alla televisione o al cellulare? Quanto tempo leggo la Bibbia? Quanto tempo dedico a Te, Signore?”
Fratelli e sorelle, l’uomo potrebbe essere sempre più sincero verso Dio. Dovrebbe essere più santo. La nostra preghiera dovrebbe migliorarci. Dovremmo crescere nella preghiera e nella nostra fede. Io posso e devo diventare migliore.
Se mi guardo allo specchio da lontano mi vedo bello. Se, però, mi avvicino vedo che ho rughe. Allora cerco di coprirle con creme o trucchi.
La stessa cosa dovrebbe accadere con Dio. Se mi avvicino a Lui vedo la mia debolezza e i miei peccati. Devo cambiare.
Davanti a noi sta il tempo di Avvento. Davanti a noi c’è Dio Misericordioso. DoniamoGli i nostri progetti e la nostra stoltezza.
Dare a Dio le nostre opere malvage, i nostri errori e tutto ciò che ci appesantisce è la vera conversione.
Possiamo sempre iniziare nuovamente. Dio non guarda quello che abbiamo fatto. Egli guarda quello che dobbiamo fare. Dio ci da sempre una nuova possibilità.
Non c’è cosa più bella che sentire la Sua Vicinanza. Dio ha preso le nostre stoltezze, ha purificato i nostri cuori.
La fede nell’Amore del Signore può e deve cambiarci.
Dio è buono e ci dona le cose perchè ci servono. Dio non ci dona il bene perchè abbiamo pregato, ma perchè ne abbiamo bisogno.
Questa sia sempre la nostra fede.
Amen.

Registrazione: F. Deagostini    Trascrizione: A. Bianco

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