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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 1 dicembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 28 novembre 2018

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, oggi davanti a noi sta un brano del Vangelo secondo Luca. Si tratta di una specie di testamento di Gesù prima di essere tradito, arrestato e condannato.
Gesù si trova a Gerusalemme, dove trascorre gli ultimi giorni. Egli insegna e prepara i Suoi discepoli alla Sua morte e a tutto ciò che sarebbe successo dopo.
In questo capitolo abbiamo sentito parlare delle ultime cose come la distruzione del Tempio, le apparizioni di falsi Messia, guerre e distruzioni. Ma il messaggio di Gesù di oggi è più personale rispetto a questi eventi.
Gesù dice: “Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno”. Il Maestro avrebbe potuto predicare sulla bellezza del Regno dei Cieli, sulla felicità, sulla gioia e avrebbe conquistato il cuore dei Suoi discepoli. Avrebbe potuto evitare il discorso del dolore che i discepoli avrebbero sperimentato. Ma Gesù non voleva che coloro che Lo seguivano vivessero nell’inganno. Non voleva tacere riguardo al prezzo che avrebbero dovuto pagare per decidersi di essere Suoi.
Dopo queste parole gli ascoltatori sarebbero potuti essere impauriti e sarebbero potuti andare via, ma Gesù era pronto ad accettare anche quell’eventualità. Il Suo non è un metodo di inganno, ma di conquista nella libertà.
Gesù desiderava che i Suoi discepoli si decidessero per Lui con piena libertà e coscienza sapendo quale futuro avrebbe spettato loro in questo mondo. Egli rispetta la libertà di ogni uomo. In questa libertà ogni persona deve rispondere della propria chiamata.
Cari fratelli e sorelle, le Parole di Cristo, pur essendo state pronunciate tanto tempo fa, rimangono attuali. La Parola di Dio è libera dal tempo che passa.
Queste Parole Gesù le dice anche oggi a noi. Anche oggi ci mostra il prezzo se vogliamo imitarLo e vivere la Sua Parola.
Già la prima Chiesa era perseguitata in varie parti del mondo. I fedeli si nascondevano nelle case e nelle catacombe e così si realizzava la profezia riportata in questo brano del Vangelo. La testimonianza della fede si affermava con la vita e con il sangue. Chi voleva essere cristiano doveva essere pronto anche a pagare il prezzo più alto.
Anche oggi esistono fratelli e sorelle che sono tormentati, perseguitati e uccisi a causa del Nome di Gesù. Rinnovano lo stesso sacrificio che hanno vissuto i primi testimoni di Cristo. I nostri pensieri e le nostre preghiere si ricordino del loro coraggio e del loro sacrificio.
Ma la maggior parte di noi fedeli non corre il pericolo di versare il sangue per la propria fede. Dovremmo dare la nostra testimonianza con la vita condotta in un modo diverso.
Queste Parole di Gesù non perdono forza ed attualità.
Viviamo in un tempo e in una società in cui si cerca in un modo molto sottile di allontanare il bisogno di Dio da parte dell’uomo. Si descrive ogni tipo di fede come un passo indietro verso il progresso. Nel periodo del progresso tecnologico ed economico si proclama la fede come una cosa consumata che bisogna superare oppure bisogna cambiare questa religione con qualcosa di più comprensibile.
Testimoniare la fede è sempre un’impresa grande, perchè ogni uomo per natura ha paura di essere rifiutato e incompreso. Proprio questo è il pericolo di oggi. L’incredulità parla attraverso i mass media che condannano ogni persona spirituale e dando dell’ignorante ad ogni fedele.
San Paolo nella prima lettera ai Corinzi dice: “E noi, invece, annunciamo Cristo Crocifisso, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani. Ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che greci, Cristo è Sapienza di Dio e Potenza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini”.
La fede resiste in tutti questi secoli solo attraverso questa frase di san Paolo.
Cari fratelli e sorelle, riconosciamo anche noi l’inganno che ci offre il mondo libero, il mondo che non vuole Dio. Riconosciamo il fatto di trovarci nelle circostanze simili a quelle in cui si trovava la prima Chiesa. Dobbiamo fidarci, come la prima Chiesa, della Potenza e della Sapienza di Dio. Rispondiamo alla mancanza di fede con il nostro impegno. Crediamo alla forza della Parola di Dio che ha il potere di entrare nelle nostre vite e trasformare il nostro essere.
Permettiamo alla Sapienza di Dio di conquistarci e di illuminarci con la Sua luce per comprendere che Cristo è veramente la Via, la Verità e la Vita. Questa Sapienza di Dio si donerà a noi. Nessun avversario potrà sconfiggerla. La forza di Cristo Crocifisso ci rafforzerà nella nostra vita religiosa per poter veramente appartenere a Lui con tutto il nostro essere.
Invochiamo la Forza e la Sapienza di Dio nella nostra vita affinchè ci guidi in tutti i momenti positivi e negativi che dobbiamo affrontare. La Sapienza di Cristo ci insegni come portare la nostra croce. La Sua Forza ci sostenga quando questa croce diventa troppo pesante e quando ci sembra che tutto sia inutile. Questa sia la speranza che ridona la fede alla nostra vita.
Invochiamo questa Forza e questa Sapienza anche nella nostra vita familiare su tutti i membri e sopratutto su quelli che ci rendono la vita pesante. Chiediamo questa Forza per i nostri rapporti umani, con gli amici, sul posto di lavoro.
Crediamo alla frase di san Paolo che dice “Ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini”.
Riconosciamo di essere bisognosi del Suo aiuto.
Lui, come vero Padre, ci ascolterà sempre quando Lo imploreremo con fede.
Ritorniamo al brano del Vangelo che abbiamo appena sentito. Anche se ha un tono un po' negativo questo brano termina con vera speranza. Cristo ci dice: “Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.
Nessuna sofferenza della nostra vita è vana. Niente rimarrà senza frutto se offriremo tutto per la Sua maggior Gloria.
Perciò oggi uniamo le nostre croci alle sofferenze del nostro Re Crocifisso. Lui è Colui che reca la vittoria finale. Lui è Colui che conosce il peso della croce, ma che annuncia che attraverso la sofferenza e l’agonia si arriva alla resurrezione.
Su questo cammino ci aiuti l’intercessione della Sua e nostra Madre Maria, Regina della Pace.
Amen.

Registrazione: F. Deagostini Trascrizione : A. Bianco

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