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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 5 dicembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 2 dicembre 2018



Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, le parole del profeta Geremia che abbiamo sentito fanno riferimento al Messia che deve venire.
In Gesù Cristo, Figlio di Dio, si compie la salvezza.
Vediamo che in questo breve testo tre volte vengono usati i termini “giusto” e “Giustizia”. Questi termini sono messi in relazione con altre parole con le quali non avremmo pensato ci fosse un legame.
Questo fatto ci fa riflettere meglio sul termine “giustizia”.
La giustizia nella Bibbia non ha riferimenti economici o legali. L’uomo giusto è colui che non cerca il proprio interesse, ma ha preso la giustizia in mano per ciascuno.
Il mio titolare non mi paga lo stipendio per il mio lavoro? Allora io mi guadagno lo stipendio in un altro modo. Dove posso rubo. L’uomo giusto non fa così. Lui mette la sua giustizia nelle Mani di Dio. Offre la sua vita a Dio, perciò la giustizia è un collegamento incondizionato con Dio.
In certi brani dell’Antico Testamento la giustizia equivale alla fede. Di Abramo si dice che ha creduto nel Signore e questo Dio glielo ha accreditato come giustizia.
San Paolo sottolinea questo concetto quando scrive ai romani: “A colui che lavora lo stipendio non si calcola secondo il lavoro, ma secondo la grazia e la fede gli viene accreditata come giustizia”.
Ai filippesi dice: “Non con la mia giustizia, ma con quella che si ottiene con la fede in Gesù Cristo”.
Questo è il metodo corretto per comprendere il termine “giustizia”. Dobbiamo sempre tenerlo a mente.
“In quei giorni sboccerà un germoglio giusto”. Viene promesso un discendente strettamente collegato con Dio. Il discendente è lo Stesso Figlio di Dio. Noi sappiamo che questa profezia si è compiuta in Gesù. Lui è il germoglio donato da Dio.
Per questo in Avvento cantiamo le parole del profeta Isaia.
Gesù non è giusto solamente per Se stesso, ma tiene a Cuore anche la giustizia degli altri. Gesù toglie tutti gli ostacoli, affinchè l’uomo possa entrare in un contatto intimo con Dio.
Sappiamo che il termine “salvezza” ha trovato compimento in Gesù. Egli con la Sua predicazione, sofferenza e croce ha fatto vedere la Via per giungere a Dio. Ha allontanato gli ostacoli dal nostro cammino. Dio è la nostra salvezza.
Il germoglio promesso avrà un nome particolare: “Giustizia di Dio”.
L’uomo da se stesso non può avere un contatto con Dio. Dio Stesso crea il rapporto con l’uomo. Questo rapporto può avvenire se noi lo accettiamo come un dono.
In Gesù Cristo abbiamo un rapporto stretto con Dio. Non ce ne potrebbe essere un altro più stretto.
Il profeta Isaia dice: “La pace sarà il frutto della giustizia di Dio e il frutto della giustizia sarà la fede”.
Geremia dice: “Verranno i giorni - oracolo del Signore - nei quali Io realizzerò le promesse di bene che ho fatto”.
Nell’annuncio della Chiesa noi sappiamo che questo è veramente avvenuto. Lo celebriamo tutti gli anni quando ricordiamo gli eventi della Vita di Gesù.
Il termine “salvezza” è ancora davanti a noi e troverà pieno compimento alla fine dei tempi e nella nostra morte, quando incontreremo il Redentore nella Sua Gloria. Allora la nostra giustizia e il nostro collegamento con Dio saranno completi. Ma noi dobbiamo ancora aspettare.
Questo Avvento che iniziamo è il tempo di attesa.
La liturgia della prima domenica ci indica proprio l’attesa. Il Vangelo di oggi guida il nostro sguardo verso la fine della storia.
Dio è venuto nella storia in Gesù Cristo 2000 anni fa. Noi crediamo che in Gesù di Nazareth si compie la promessa di Dio. Dio ama l’uomo e lo chiama ad un Amore nuovo. Vorrebbe guidarlo, affinchè lui stesso possa trasmettere questo Amore al prossimo.
L’Amore di Dio è l’unica Via. Il senso delle opere di Gesù è solamente l’Amore che Lo ha portato alla morte in croce.
Tutto questo, fratelli e sorelle, è avvenuto in Gesù Cristo, ma è una realtà che il mondo non riconosce. La guerra e la violenza prevalgono sull’amore e sulla pace, ma non dobbiamo scoraggiarci.
Nel Vangelo abbiamo sentito le Parole di Gesù: “Vegliate in ogni momento pregando, perchè abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’Uomo”.
Queste parole sono molto simili a quelle di un messaggio della Madonna del 2006: “Pregate, pregate, pregate. Figlioli, quando pregate siete vicini a Dio e Lui vi dona il desiderio di eternità. Questo è il tempo nel quale potete parlare di più di Dio e fare di più per Dio. Non opponetevi figlioli, ma permettete a Dio che vi guidi, vi cambi ed entri nella vostra vita. Non dimenticate che siete pellegrini sul cammino verso l’eternità”.
Cosa si può aggiungere, fratelli e sorelle? Solamente “Così sia”!.
Amen.
fra Karlo Lovrić

Registrazione: F. Deagostini  Trascrizione: A. Bianco

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