Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

Richiesta di preghiere

* * * * *

Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

* * * * *

venerdì 17 maggio 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 1 maggio 2019


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, una storia racconta di un uomo ricco. Dopo essere morto è andato davanti a san Pietro. Il santo gli dice: “Adesso pensa bene a cosa vuoi, perchè qui ognuno riceve tutto quello che vuole”. L’uomo ha desiderato per sè un castello, pasti prelibati e la cantina piena d’oro.
San Pietro lo ha condotto ad un castello ricchissimo. Ogni giorno riceveva da mangiare e da bere ciò che desiderava. Nella cantina c’era oro e perle preziose. Per un certo tempo l’uomo era felice. Più tardi ha cominciato ad annoiarsi. Contare oro non lo divertiva più. Il mangiare non gli piaceva più.
San Pietro è tornato dopo 1000 anni e gli ha domandato: “Va tutto bene?” L’uomo si è lamentato che nel castello la vita è misera: nessuno si prende cura dell’altro. Se l’eternità è così si tratta di un grande inganno.
Pietro ha risposto: “Tu non sai dove ti trovi. Pensi di essere in cielo, ma in realtà sei all’inferno. Tu lo hai scelto”.
Fratelli e sorelle, possiamo domandarci come mai questo uomo si sia ingannato. Ha scelto ciò a cui teneva di più al mondo: gloria, denaro, potere. Ha scelto tutti i valori materiali e umani e non ha scelto la via giusta.
Gesù ha detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Non esiste un’altra salvezza. C’è solo questo cammino da percorrere.
Nel Vangelo che abbiamo sentito questa sera abbiamo visto che gli ascoltatori di Gesù non erano pronti a fare quel cammino. Non erano pronti ad accettare l’insegnamento di Gesù. Essi erano coloro dai quali Gesù si aspettava una risposta positiva.
Gli scribi e i farisei mostravano resistenza a Gesù, ma come è possibile che lo facessero anche coloro che erano cresciuti con Lui? In Gesù non vedevano il Cristo. L’ostacolo era proprio il fatto che Lo conoscevano e dicevano: “Giacomo, Simone e Giuda sono i Suoi fratelli. Lui è di Nazaret”.
E’ uno dei più particolari momenti del Nuovo Testamento. Non riescono ad accettare che in una persona ci sia Dio e l’uomo. Conoscono i Suoi miracoli, prodigi, insegnamenti, predicazione e si domandano da dove Gli venga sapienza e prodigi. Conoscono i Suoi genitori, le sorelle e i fratelli. Dentro di loro c’è un ostacolo, una resistenza che non permette all’Amore di Gesù di entrare. Forse erano buoni, vivevano la legge e i precetti, ma non erano pronti a fare un passo in più. Si erano cementati nelle loro posizioni e non volevano che nella loro vita cambiasse nulla. Hanno fallito e perso la vicinanza di Dio Stesso.
Anche oggi si sente spesso dire che non bisogna cambiare nulla o intraprendere vie diverse. Dove è arrivato lo Spirito Santo ha cambiato tutto. Ha cambiato l’animo umano, il cuore e non esiste più ciò che non è buono. E’ importante essere aperti allo Spirito Santo, perchè accenda sempre il Suo fuoco d’Amore.
Gesù non è riuscito a trovare seguito nella Sua patria per i pregiudizi e per la durezza del cuore della gente con la quale è cresciuto. Non erano pronti a cambiare.
Spesso i pregiudizi sono anche per noi un ostacolo per migliorarci.
Una storia racconta che una famiglia era sulla spiaggia. I bambini facevano il bagno e giocavano con la sabbia. E’ arrivata una vecchietta con i vestiti sporchi e rotti. I suoi capelli svolazzavano al vento. Bisbigliando raccoglieva cose dalla sabbia e le metteva nel suo sacchetto. I genitori hanno invitato i bambini ad allontanarsi facendo attenzione alla vecchietta. Lei, passando vicino a loro, donava sempre un sorriso, ma i bambini non hanno mai contraccambiato. Una settimana dopo, prima di andare via, i genitori hanno capito che la donna raccoglieva pezzettini di vetro affinchè i bambini non si facessero male.
Ecco un esempio che ci fa comprendere che dobbiamo pregare per il dono di non avere pregiudizi verso gli altri.
Dobbiamo iniziare a guardare gli uomini con gli Occhi di Dio.
San Giuseppe aveva un cuore giusto e l’anima giusta. La Chiesa fin dall’inizio ha riconosciuto in lui il protettore della Sacra Famiglia, colui che ha custodito Gesù e Maria.
Molti stati sono consacrati a san Giuseppe: Austria, Belgio, Svezia, dal 687 la Croazia. Il Concilio Vaticano II ha consacrato tanti altri stati a san Giuseppe. Eppure lui non ha detto neppure una parola. Il Vangelo di Matteo e quello di Luca lo nominano 4 volte. Su di lui sono stati scritti 12 versetti. Era grande, ma non perchè famoso, bensì per la grandezza del suo cuore.
Il Vangelo dice di lui che era “giusto” e questo è il titolo più grande nella Bibbia. Piaceva a Dio, era fedele e credeva all’angelo di Dio.
Lui era il primo a pregare e lavorare. Giuseppe non pregava soltanto o lavorava soltanto. Ha fatto entrambi, perchè era un uomo completo.
Il beato croato Stepinac nel 1941 ha parlato ai giovani di una pietra di saggezza che qualsiasi cosa toccasse veniva trasformata in oro. Il Creatore ha dato questa pietra ad ogni uomo. Questa pietra ha due facce. Su quella superiore c’è scritto “preghiera” e su quella inferiore “lavoro”. Se si omette una delle due cose questa pietra perde il suo potere miracoloso.
Giuseppe era sempre aperto all’ubbidienza a Dio e al Suo piano.
Dio ha un piano sia con te che con me. Forse sei deluso, sei anziano, hai perso un caro, forse sei venuto a cercare la pace nella tua anima. Tutti siamo venuti per vari motivi. Dio li conosce.
Anche per te ha un progetto, ma forse tu pensi di non esserne degno e di essere troppo piccolo o pieno di peccati, ma non è vero. Ogni uomo è importante per Dio e per ogni uomo ha un progetto, in qualsiasi stato d’animo esso si trovi.
Elenco alcuni personaggi della Bibbia. Abramo era anziano, ma ha fatto opere grandi e ha compiuto tutto ciò che Dio gli ha chiesto. Noè beveva qualche volta, Mosè balbettava. Il profeta Amos sapeva solo raccogliere fichi. Davide era troppo giovane, ma si toglie la protezione donatagli da Saul e và verso Golia. Vuole essere libero.
I personaggi della Bibbia hanno strutture psichiche, età, professioni diverse, ma ciò che era comune è che il loro sguardo era rivolto verso Dio. Erano pieni di speranza, perchè non si appoggiavano alle loro forze.
Perchè il mondo ha paura oggi? Perchè ci fidiamo dell’uomo e non di Dio.
San Giuseppe pregava, ma gli piaceva anche lavorare. Noi viviamo in una società in cui il lavoro si apprezza sempre di meno. Si impiega troppo poco tempo nel lavoro e se ne dedica troppo al piacere o ai social. Questo lega l’uomo, specialmente i giovani. Invece di emanare gioia, perchè sono giovani e hanno la salute, la forza e la vita davanti a loro i ragazzi si chiudono in se stessi, entrano in depressione, cominciano a bere, a prendere tranquillanti o droghe. Questo ha riflessi negativi sulla salute mentale. Fuggono dalla vita reale e non hanno fiducia in se stessi. Si perde anche il tempo libero.
Un bambino di 7 anni dice al papà che sta leggendo il giornale: “Papà, io so usare internet”. “Va bene” e continua a leggere il giornale. “Papà, io so usare facebook”. “Papà, io so usare lo smartphone”. Continua in questo modo elencando tutto ciò che sa usare. Alla fine chiede: “Papà, tu cosa usavi quando eri piccolo?” Il papà lo guarda e dice: “Figlio mio, io usavo la mia testa”.
Fratelli e sorelle, anche a noi può succedere che dimentichiamo l’essenziale.
Preghiamo il Signore che ci dia la capacità di distinguere ciò che è essenziale da ciò che non lo è.
Nell’incontro tra l’uomo e Dio la prima reazione dell’uomo è la paura e la fuga. Non dice subito “eccomi, Signore”. L’uomo fugge e solo quando torna in sè ritorna a Dio e desidera realizzare il Suo progetto.
La Madonna dice: “Questo è tempo di grazia. Sfruttate questo tempo”.
Per me Medjugorje è bella quando ci sono giovani da tanti paesi. Si vede che la Chiesa è giovane e bella. Non è una vecchietta con il bastone che fra poco morirà. Qui a Medjugorje si vede il vero Volto della Chiesa che ha riconosciuto tutto ciò che succede in questi 38 anni mandando l’Arcivescovo Hoser che è direttamente sottomesso al Santo Padre per osservare e per guidare l’opera pastorale.
Qui si sono convertiti milioni di persone e hanno trovato Dio.
La Madonna non ha mai indicato Se Stessa. Ha sempre detto: “Ecco Mio Figlio”. Dice come alle nozze di Cana: “Fate quello che Lui vi dirà”.
La nostra epoca non ha bisogno di giovani che stanno a letto a dormire o che non conoscono il senso della vita. Ha bisogno di giovani che appartengono a Dio e uno dei modi per farlo è la preghiera del Rosario.
La Madonna dice: “Cari figli, pregate il Rosario col cuore”. Cosa significa pregare col cuore? Significa pregare con amore. E’ successo a tutti noi di pregare in modo meccanico. In macchina, quando siamo da soli, passeggiando.
A Dio dobbiamo dare le parti più belle del nostro giorno.
Dobbiamo dire a Dio: “Adesso pregherò con amore. Comunque sia questa è la mia intenzione”. La preghiera è lo spazio dove opera Dio.
Anche noi qui preghiamo due Rosari al giorno. Non per riempire il tempo, ma per prepararci alla santa Messa.
La Madonna ci invita al digiuno, alla lettura della Bibbia, alla Confessione mensile. Ogni mese bisogna andare in confessionale e dare al Signore tutti i nostri peccati, debolezze, incapacità.
Santa Teresa di Gesù Bambino ha detto una volta: “Anche se avessi compiuto tutti i peccati del mondo mi butterei tra le braccia di Gesù, perchè so che Lui non mi condanna, Lui mi salva. Dio mi ama”.
Qui, fratelli e sorelle, si sono convertite milioni di persone.
Spesso chiedo ai pellegrini: “Perchè siete venuti qui?” La risposta è sempre uguale: “Padre, qui sento in modo particolare l’Amore di Dio e la vicinanza della Madonna”.
Fratelli e sorelle radunati attorno all’altare di Cristo, mentre abbiamo davanti a noi l’esempio di san Giuseppe che era uomo di preghiera e lavoro, mentre riflettiamo sul dono che il Cielo ci ha mandato a Medjugorje, preghiamo il Signore di donarci occhi nuovi del cuore e dell’anima per poter guardare gli uomini con gli Occhi di Dio.
Preghiamo in questa santa Messa affinchè il Signore ci dia il dono della preghiera per poter pregare ogni giorno due o tre Rosari per ottenere il dono del perdono. Non deve esistere nemmeno una persona che non possiamo vedere. Qui a Medjugorje tanti hanno perdonato.
Vi racconto un’altra breve storia anche se qui ne ho sentite migliaia sul perdono.
Una pellegrina italiana era in lite con suo fratello per la divisione dei beni. Lei era inquieta e non riusciva a dormire. Dalle sue amiche ha sentito che qui la Regina della Pace dona la pace ad ogni cuore. Non aveva capito bene, ma è venuta qui con un gruppo. Sentiva tutti dire che avevano segni o sensazioni. In una settimana lei non aveva sentito nulla. E’ andata in Confessione. Il sacerdote le.ha detto: “Devi perdonare tuo fratello”. “Ma come? Non posso!” “Questa è l’unica via. Non c’è un’altra possibilità”. Tornata a Roma ha preso la metropolitana alla stazione termini per tornare a casa sua. Aveva sempre il pensiero di non poter perdonare suo fratello. All’improvviso si è aperta la porta e lei si è trovata davanti suo fratello. Entrambi hanno allargato le braccia e si sono abbracciati. In quel momento è avvenuto il perdono.
Nessuno è andato via da Medjugorje senza essere cambiato. Basta dire a Dio: “Sono qui. Opera nel mio cuore e nella mia anima. Credo che sei Dio presente nell’Eucaristia. Mi hai creato e mi ami. Metto me stesso, la mia famiglia, la mia vita e coloro che si sono raccomandati alle mie preghiere nelle Tue Mani”. Dio ci benedirà tutti.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
fra Danko Perutina

Nessun commento: