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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 13 settembre 2017

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 8 settembre 2017

Međugorje, venerdì 8 settembre 2017, festa della Natività della Beata Vergine Maria, omelia della Santa Messa vespertina presieduta da fra Mario Knezović.


Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Parola del Signore
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Carissimi fratelli e sorelle, cari figli di Maria, c’è una storia che può introdurci nel mistero di Maria.
Un ragazzo si era allontanato dalla famiglia. Non si poteva costruire nulla con lui. Faceva solo del male. Viveva in maniera sbagliata. Peccava quotidianamente. Faceva impazzire i genitori. Non accettava consigli o istruzioni.
Un giorno si è allontanato da casa sua e non si è più saputo nulla di lui.
I suoi genitori dopo un pò di tempo hanno fatto un annuncio per trovarlo senza scrivere troppi dettagli. Hanno scritto solamenteche tutto è stato perdonato e hanno invitato il figlio a tornare. Gli avrebbero dato una nuova possibilità. Hanno scritto nell’annuncio il luogo e l’ora dove incontrarsi.
Giunti all’appuntamento hanno incontrato 700 ragazzi. Tutti loro si sono riconosciuti in questo annuncio. Molti hanno basato tutto sulla frase che tutto era perdonato e che avrebbero potuto ricominciare una nuova storia.
La Madonna, generando Uno solo, ha portato la salvezza in questo mondo. Molti si sono ritrovati.
Noi, fratelli e sorelle, siamo qui assieme alla Madonna proprio per questa chiamata. La Madonna termina i Suoi messaggi dicendo “grazie per aver risposto alla Mia chiamata”. Cioè: grazie perchè avete letto; grazie perchè avete accettato di venire in un luogo dove vi sarà perdonato tutto. Il vostro peccato vi sarà perdonato e dimenticato e Maria vi abbraccerà e vi accarezzerà. Suo Figlio Gesù vi porterà un cuore nuovo e una vita nuova.
Ecco perchè veniamo qui. Ecco perchè veniamo con gioia a Medjugorje e negli altri santuari. Questa è la risposta.
Ci sentiamo abbracciati in mezzo ad un mondo che vive la mentalità del disprezzo. E la Madre raduna e abbraccia.
La venuta dalla Madonna è l’incontro della Verità. Venire da Lei significa fare l’esame di coscenza davanti alla Mamma. Mamma che guardi negli Occhi e alla quale non hai diritto di dire le menzogne. Venire dalla Madonna è fuga dall’egoismo e dall’individualismo.
Venire da Lei significa distruggere la mentalità di una vita senza la croce, senza la sofferenza. La Madre ci invita al mistero della salvezza che è arrivata proprio tramite la croce.
Fratelli e sorelle, la nostra Madre ci dice tante cose, ma noi dobbiamo entrare nel mistero della Sua vita.
Cosa ha vissuto Maria? Che dolori aveva? Noi parliamo dei 7 dolori di Maria.
Che cosa la rattristava? Che cosa La rattrista oggi?
Uno dei primi dolori è la profezia del vecchio Simeone, cioè che una spada avrebbe trafitto il Suo Cuore. E’ come se questo vecchio avesse voluto dirci che senza dolore, senza un cuore ferito, non c’è una nuova nascita. Lei ha sperimentato questa spada che ha trafitto il Cuore. La spada dell’incomprensione, degli sguardi, del disprezzo. Ha vissuto anche la calunnia, perchè pensavano che avesse concepito in un modo non legale.
Maria è passata per tanti dolori che abbiamo anche noi oggi: la calunnia, il disprezzo, derisione, menzogna.
E’ come se noi Cristiani avessimo dimenticato perchè Gesù Cristo è venuto. E’ venuto per ridonarci la dignità, per togliere le etichette dalle vite umane, per liberarci dal passato e rinnovare la nostra vita.
La seconda cosa che ha fatto soffrire Maria è stata la fuga in Egitto assieme al Bambino Gesù e a Giuseppe. Non aveva nulla. Solo la fede.
Solo la fede ti tiene in piedi. Non hai prospettive. Non hai un luogo dove qualcuno ti aspetta. Tutto è un deserto.
Tutto ciò che avevano poteva stare su un asino. Una famiglia profuga. Sono perseguitati.
Non vediamo che anche il mondo d’oggi si trova in questa situazione? Molti sono in movimento. Lasciano le loro case. Perdono la loro patria e non hanno prospettive.
Vediamo nel nostro popolo quanti lasciano i loro focolari, gli impegni, il lavoro.
Perchè lo facciamo? Oggi andiamo via come se non avessimo più la forza di lottare, come se fossimo disperati.
Fratelli e sorelle, questo fa rattristare la Madonna. Siamo diventati uomini senza casa. Siamo fuggiti dalle nostre radici.
Camminando per le vie di questo mondo non perdiamo solo la patria, ma anche i valori.
Chi dice di essere cittadino del mondo non ha più la patria. E’ un uomo senza casa, perchè ha perso la propria culla. Ha dimenticato il primo pianto.
Cosa ha rattristato ancora Maria? Cosa ha trafitto il Suo Cuore? Quell’episodio avvenuto durante il pellegrinaggio a Gerusalemme quando ha perso Suo Figlio Gesù.
La Madre ha fatto quello che doveva fare: raccogliere i figli persi.
Lei ha cercato a Gerusalemme Suo Figlio. Lui, però, non si era perso. Lui era lì dove era il Suo posto, nella casa del Padre Suo.
Oggi quante madri e quanti padri cercano i propri figli. E’ come se avessimo cominciato a vivere la parabola del Figliol Prodigo.
E’ come se dovessimo provare tutto ciò che ci offre il mondo. E’ come se avessimo fatto l’abbonamento alla nostra perdizione.
Tanti si sono persi. Tanti hanno perso il cuore, l’anima, i propri valori. Hanno venduto a poco prezzo le grazie. I valori della propria vita li hanno gettati davanti ai porci di questo mondo.
La Madonna è triste. Grazie a Dio tanti vengono qui. Qui si sono ritrovati e hanno ritrovato la propria patria. Hanno ritrovato le proprie radici. Sono ritornati dalla propria Madre. Essere il figliol prodigo non è facile, ma è bello pensare che c’è qualcuno che ti aspetta per dirti: “Vieni, vieni. Ti ridonerò la tua dignità. Ti darò un vestito bellissimo e un anello. Ti rimetterò in piedi”.
Questo succede qui a noi per mezzo di Maria. In Gesù Cristo tanti vivono qui lo stato di grazia.
Una frase di Ernest Hamingway dice: “Viviamo la giovinezza. Facciamo le stupidate e i peccati. Tanto c’è la vecchiaia per pentirsi”.
Questa non è la via di Dio. Dio ci invita ad essere responsabili dell’infanzia, della giovinezza, dell’età matura, della vecchiaia.
Noi siamo anime, siamo cuori, non siamo i numeri delle statistiche. Non siamo anni e numeri.
Perciò, fratelli e sorelle, viviamo la grazia del Signore in ogni momento della nostra vita.
La Madonna era molto triste quando ha dovuto vedere come Gesù è stato condotto per le vie di Gerusalemme, come è stato flagellato, crocifisso. Sopratutto era triste in quel momento di pietà in cui ha ricevuto tra le Sue braccia Gesù morto.
Le lacrime scorrevano e nasceva la speranza.
Proprio come accade qui a Medjugorje. Nelle lacrime nasce la speranza. E’ l’opera di Dio. Non sono le lacrime dei disperati, ma dei pentiti. Non sono le lacrime della tristezza, ma quelle di Maria Maddalena che piange sulla propria vita e desidera iniziare da capo. Desidera sentirsi dire: “Và e non peccare più”. Questo accade nel Confessionale.
Così anche la Madre, rimasta senza niente, aveva tra le braccia solo il Figlio. Questo è tutto e ci basta.
Abbracciate Cristo. Abbracciate Gesù, fratelli e sorelle. Abbraccia il tuo Cristo e bacialo con il bacio dell’Amore profondo. Questa è la salvezza. Questa è la trasformazione. L’anima troverà la propria pace e il proprio ristoro.
La Madre Celeste prega, come fanno tante nostre madri.
Il nostro beato Stepinac diceva: “Quando vi tolgono tutto mettete le vostre mani nella preghiera e avrete tutto”.
Medjugorje è il luogo della preghiera.
Voi fratelli e sorelle che siete qui fate ritornare nelle vostre vite il saluto di Maria. Esultate nelle vostre famiglie: “L’Anima Mia magnifica il Signore”.
Fate spazio nelle vostre famiglie alla Regina della Pace.
Con la Madonna arriveremo a Gesù. Allora sentiremo quelle parole: “Fate ciò che Lui vi dirà”. Quello che Lui dice bisogna farlo.
Per questo Maria è venuta qui tra di noi. Per riavvicinarci a Gesù. Per averLo nuovamente nel nostro cuore.
Oggi facciamo festa lodando nostra Madre con gratitudine. Facciamo festa, perchè Lei ha pronunciato il Suo “fiat”. Il “fiat” è la responsabilità. Lei ha accettato la responsabilità, ciò che molti Cristiani evitano.
Noi, fratelli e sorelle, siamo responsabili. Sentiamo la Parola di Dio che ci dice: “Voglio la vostra responsabilità. Voglio il vostro fiat!”
Desidero dire”sì, o Dio, voglio fare la Tua Volontà”?
Oggi domandati: quale volontà fai? Quella del Padre o quella di certe persone che ti minacciano? Chi ascolti? Segui Dio, Gesù, la Madonna o i tuoi desideri?
Pronuncia oggi il tuo fiat: “Sia fatto di me secondo la Tua Parola, Signore”.
Papa Francesco è in questi giorni in Colombia e ha detto: “Giovani, sognate una vita migliore. Sognate cose grandi, ma assumetevi la responsabilità della vostra anima. Accettate la responsabilità per i vostri cari, per il vostro prossimo. Accettate la responsabilità per la Chiesa Cattolica che dobbiamo proteggere sulla terra. La Chiesa Cattolica è segno della presenza di Gesù sulla terra”.
Con questi pensieri viviamo il compleanno di Maria, nostra Madre. Facciamo un regalo a Maria: regaliamoLe i nostri canti, le nostre preghiere, i nostri entusiasmi.
Mettiamo tutto in poesia: Dove metto le mie lacrime? Le lascio al mare, al vento, alla terra? Dove metto le mie lacrime? Oh, mie lacrime. Dove vi metto? Le metto nelle Tue Mani, nel Palmo della Tua Mano. Tu che richiami la terra, il vento e il mare. Noi sappiamo dove mettere le nostre lacrime: nel Grembo materno. Tramite Maria arriveranno a Gesù.
Amen.

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