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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 11 settembre 2017

Commento di Padre Livio al messaggio a Mirjana del 2 settembre 2017

"Cari figli, chi potrebbe parlarvi meglio di me dell’amore e del dolore di mio Figlio? Ho vissuto con Lui, ho patito con Lui. Vivendo la vita terrena, ho provato il dolore, perché ero una madre. Mio Figlio amava i progetti e le opere del Padre Celeste, il vero Dio; e, come mi diceva, era venuto per redimervi. Io nascondevo il mio dolore per mezzo dell’amore. Invece voi, figli miei, voi avete diverse domande: non comprendete il dolore, non comprendete che, per mezzo dell’amore di Dio, dovete accettare il dolore e sopportarlo. Ogni essere umano, in maggior o minor misura, ne farà esperienza. Ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia, una speranza esiste: è mio Figlio, Dio generato da Dio. Le sue parole sono il seme della vita eterna: seminate nelle anime buone, esse portano diversi frutti. Mio Figlio ha portato il dolore, perché ha preso su di sé i vostri peccati. Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, voi che soffrite: sappiate che i vostri dolori diverranno luce e gloria. Figli miei, mentre patite un dolore, mentre soffrite, il Cielo entra in voi, e voi date a tutti attorno a voi un po’ di Cielo e molta speranza. Vi ringrazio!”



Commento di Padre Livio al messaggio del 2 settembre 2017

Questo è un messaggio in cui la Madonna ci illumina su uno degli interrogativi più grandi della vita: perché il dolore? Perché il male? Perché la morte? Il dolore è inteso in senso molto ampio, riguarda cioè la situazione di sofferenza, che non è soltanto quella del corpo, ma è anche quella del cuore, dell'anima e tutti, in misura maggiore o minore, facciamo questa esperienza nella vita.

Non è soltanto un messaggio per i malati, anche se i malati, forse più di altri, sono preparati ad accoglierlo. È un messaggio per tutti gli uomini e la Madonna ci dice che il dolore va accettato, va sopportato per amore di Gesù, come ha fatto Lui e, accettandolo e sopportandolo, il Cielo entra in noi e noi diamo agli altri un po' di Cielo e molta speranza.

È un messaggio bellissimo, straordinario, anche la sofferenza innocente, la sofferenza dei bambini ha una risposta. Non ha risposta se non c'è la fede! Ma se c'è la fede, la sofferenza ha una risposta!

La Madonna fa una premessa straordinaria in questo bellissimo messaggio. Siccome ci sono alcuni che dicono: “ma perché così tanti messaggi? Ma che bisogno c'è che la Madonna dia un messaggio due volte al mese?”, la Madonna dà indirettamente la sua risposta, dicendo: Cari figli, chi potrebbe parlarvi meglio di me dell'amore e del dolore di mio Figlio?” C’è qualcuno che conosce l'amore di Gesù meglio di Maria? C’è qualcuno che conosce il dolore di Gesù meglio di Maria? C’è qualcuno che conosce e sappia parlarci di Gesù meglio di Maria? Il messaggio è diviso in quattro parti, la seconda parte inizia con un “invece”, la terza parte con un “ma”, la quarta parte con un “perciò”.

Nella prima parte del messaggio la Madonna ci dice di essere la Madre di tutti i dolori, trafitta da sette spade, come afferma la tradizione, secondo la profezia di Simeone: “a Te una spada trapasserà l'anima”.

La Madonna ha sofferto nell'anima, nel cuore, non ha sofferto fisicamente, non risulta che fosse malata: ”Ho vissuto con Lui, con mio Figlio, ho patito con Lui”, ha condiviso la passione di suo Figlio: ”Vivendo la vita terrena ho provato il dolore, perché ero una Madre”. Il dolore più acuto è quello delle madri per i

propri figli, lo sanno tutte le mamme e Lei ha provato il dolore di un Figlio innocente che è stato messo in croce.

Mio Figlio amava i progetti e l'opera del Padre Celeste, il vero Dio”. Attenzione, la Madonna tiene a precisare alcuni cardini della fede.

Chi è il vero Dio? Il vero Dio è il Padre Celeste, è il Padre di nostro Signore Gesù Cristo! Noi Cristiani non diciamo Dio non come lo dicono altri, come lo dicono gli Ebrei, i Mussulmani, i Massoni, (anche loro credono in un Dio architetto del mondo), ecc. Quando noi Cristiani diciamo Dio, indichiamo il Padre di nostro Signore Gesù Cristo!

Gesù spiegava e coinvolgeva sua Madre nel mistero della redenzione e come mi diceva, era venuto per redimervi”. Come Gesù anticipava ai suoi discepoli la via della croce, la anticipava anche a sua Madre.

Io nascondevo il mio dolore per mezzo dell’amore”. L'amore per il Padre e per suo Figlio faceva sì che accettasse questo immenso dolore.

Gesù e la Madonna hanno accettato per amore nostro, per la nostra redenzione il dolore che è dovuto alla durezza di cuore degli uomini, ma l'hanno superato e portato per Amore.

Nella seconda parte del messaggio la Madonna guarda noi che non siamo così disponibili ad accogliere il disegno di Dio riguardo alla redenzione attraverso il dolore. Perché la redenzione attraverso il dolore? Perché il dolore è la testimonianza dell'amore, dice: “Invece voi, figli miei, voi avete diverse domande: non comprendete il dolore, non comprendete che, per mezzo dell’amore di Dio, dovete accettare il dolore e sopportarlo”. Noi invece non comprendiamo il perché del dolore, quasi quasi ci ribelliamo, quasi quasi, non dico che arriviamo ad accusare Dio, ma comunque gridiamo il nostro perché! Perché il dolore? Perché il male? Perché la morte? Perché proprio a me? Cosa ho fatto di male? La Madonna ci dice che come Gesù, per amore nostro e per la nostra salvezza, ha accettato il dolore, così anche noi per amore di Dio, per la nostra salvezza e per cooperare all'opera della redenzione, dobbiamo accettare il dolore e sopportarlo, “se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua”. Bellissimo questo passaggio: “Ogni essere umano, in maggior o minor misura, ne farà esperienza”, nessuno è esente dalla croce.

La terza parte del messaggio incomincia con un “ma”: “ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia, una speranza esiste: è mio Figlio”, attenzione perché il dolore è fruttuoso, il dolore può diventare da forza distruttrice forza creatrice, risanatrice, se si ha la pace nell’anima, se non si è in stato di polemica, di mormorazione, di ribellione con Dio, se lo si accetta e se si è in stato di grazia. Noi non parliamo più di stato di grazia come se essere in peccato mortale o essere in stato di grazia sia la medesima cosa.

Chi è in stato di grazia, ogni cosa che fa, specialmente se accetta il dolore, fruttifica per la vita eterna, chi è in stato di peccato mortale è come un tralcio secco e anche le opere buone che fa non meritano per la vita eterna, anche se non sono inutili, perché possono comunque ottenere grazie per lui di conversione. Nell’insegnamento della Madonna, che poi è l’insegnamento della dottrina cattolica, il dolore fruttifica se si è in stato di grazia e in pace con Dio. Di fronte alla sofferenza c’è una parola di speranza: una speranza esiste: è mio Figlio”.

è mio Figlio, Dio generato da Dio”. La Madonna mette in chiaro i due misteri fondamentali della fede, perché sono minacciati: il primo è Dio, Santissima Trinità, il secondo è il Figlio di Dio è Cristo che è vero Dio e vero uomo, e qui “Dio generato da Dio”.

Le sue parole sono il seme della vita eterna: seminate nelle anime buone, esse portano diversi frutti”. Questo messaggio è cattolico, forte, risplendente di verità. Uniti a Gesù, masticando le sue parole seminate nelle anime buone, queste parole portano frutti di vita eterna.

Mio Figlio ha portato il dolore, perché ha preso su di sé i vostri peccati”. Gesù ha preso su di sé i peccati del mondo.

Quarta e ultima parte del messaggio: “Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, voi che soffrite”, tutti soffriamo, molte volte soffriamo anche per i nostri peccati, perché il peso del male ci schiaccia, siamo scontenti, “sappiate”, se siete in grazia di Dio, “che i vostri dolori diverranno luce e gloria”, già in questa terra e gloria nel Cielo.

Figli miei, mentre patite un dolore, mentre soffrite, il Cielo entra in voi, e voi date a tutti attorno a voi un po’ di Cielo e molta speranza”, nelle case di Madre Teresa di Calcutta, in mezzo a una grande sofferenza, le persone hanno il sorriso sulla bocca. In unione con Lui diamo frutti di vita eterna e il Cielo entra in noi e diamo luce e speranza a quelli che non hanno ancora la grazia della fede.

Vi ringrazio”.

Molte volte le sofferenze del cuore sono ancora più gravi di quelle dell’anima, specialmente quando si perde una persona cara, allora ci si chiede perché.

La Madonna ci dice che esiste una risposta cristiana agli interrogativi sul dolore, questa risposta è Gesù Cristo che ha portato su di sé i peccati del mondo per redimerci.

Scrivete questi messaggi, metteteli in un posto visibile in modo che durante la giornata possiate leggerli. Questi messaggi sono sapienza divina, che ci viene donata dalla Madre in questi tempi in cui “molte fontane sono secche”, e allora la Madonna ci viene a dissetare dicendoci: “chi potrebbe parlare meglio di me dell’amore e del dolore di mio Figlio?”

Ringraziamo la Madonna dell’immenso dono di grazia che ci fa, facendoci camminare ogni giorno sulla via della santità, sulla via della fede, sulla via della perseveranza, sulla via del coraggio, sulla via della testimonianza.

Rispondiamo, cari amici, rispondiamo ogni giorno con generosità, saremo contenti e diffonderemo la gioia.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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