Uno dei testimoni autentici del periodo dell'inizio delle apparizioni è l'ingegnere Stipe Cavar, professore di informatica nella scuola media "dott. fra Slavko Barbaric"di Citluk e dirigente della sezione informatica del Centro Informativo "Mir" Medjugorje. Il professor Cavar nel 1981 aveva ventidue anni ed era studente presso la facoltà di Elettrotecnica di Sarajevo. Fin dal primo incontro con gli avvenimenti che hanno cambiato il mondo, ha iniziato a tenere un diario, cosa che ha fatto per sei mesi, di cui è frutto anche il suo libro “I primi mesi delle apparizioni a Medjugorje”.
Intervistatrice: Vedrana Vidovic
Lei ha saputo delle apparizioni - così è scritto nel suo diario - Domenica 28 Giugno nel corso di una conversazione telefonica con i suoi genitori a Krehin Gradac. Cosa ha pensato quando le hanno detto che ai bambini di Bijakovici appariva la Madonna?
Quando ricordo quel giorno, come anche adesso mentre ne parliamo, sento un formicolio . . Era Domenica e, come era consuetudine ogni Domenica dopo la Santa Messa, ho chiamato i miei. Mia madre, che ha risposto al telefono, ha detto che stavano bene e si preparavano ad andare a Bijakovici dove - diceva - la Madonna era apparsa ai bambini. Sono rimasto sorpreso e, per l'emozione e la gioia, non sapevo cosa dire . .
Continuavo a fare domande, ma lei mi ha detto che tutti quelli di casa e del vicinato si preparavano ad andare a Medjugorje. Non ho domandato più nulla, ho detto solamente: "Bene, mamma, ci vediamo". Quel giorno la figlia di mia sorella, presso la quale abitavo, festeggiava il compleanno, ma non ho atteso il pranzo di compleanno, avevo già fretta di andare al tram per poter prendere un treno o un autobus per Mostar. Pensavo: "Dura già da quattro giorni, chissà quanto durerà, forse finirà in fretta e mi dispiacerà se non potrò viverne nulla, perché chi nella vita ha occasione di essere testimone delle apparizioni della Madonna?".
Nel pomeriggio sono andato a Mostar in treno e poi da Mostar a Krehin Gradac in autobus, riflettendo continuamente su di cosa potesse trattarsi, su cosa stesse succedendo. Nell'autobus si parlava solo delle apparizioni. La sera tardi ho trovato a casa mia madre, mio padre, mio fratello e le mie sorelle e tutti parlavano solo di ciò che accadeva a Bijakovici ed ho avvertito in tutti una grande, indescrivibile gioia. Non potevo pensare altro se non: "Dio è sceso sulla terra".
E' andato a Bijakovici?
Il Lunedì, nel giorno della Festa dei Santi Pietro e Paolo, sono andato sul monte in cui la Madonna appariva ai bambini. Sono andato circa due ore prima dell'inizio dell'apparizione ed ho trovato una massa di persone. Ho stimato che quel giorno c'erano almeno quindicimila persone e circa tremila automobili. Ho fatto questa stima partendo dal fatto che tutto il villaggio era ostruito dalle auto, fino al Krizevac. Le persone cantavano e pregavano, si percepivano dei cambiamenti nelle persone, non si sentiva più una bestemmia o una parola volgare, ciascuno pensava solo a Dio ed alla fede.
Era vicino ai veggenti?
Ero a qualche metro dal luogo in cui mi avevano detto che appariva la Madonna. A un certo punto qualcuno disse: "Ecco i bambini". Sono arrivati, si sono inginocchiati ed hanno iniziato a pregare. Improvvisamente si è diffusa la voce che i bambini avevano detto di inginocchiarsi e tutto il popolo si è inginocchiato, chi su una pietra, chi su un cespuglio . . Regnava un completo silenzio ed i bambini avevano lo sguardo rivolto verso il cielo. Quando i bambini se ne sono andati, noi siamo rimasti per quindici minuti a cantare e poi ci siamo sciolti. Sentivo che ogni cuore ardeva di gioia e di felicità.
E' rimasto un numero sufficiente di testimonianze riguardo ai segni che singole persone hanno visto a quel tempo. Lei ha visto qualcosa?
Ho sentito parlare di tutte queste testimonianze e ciò che sentivo l'ho annotato nelle mie note di diario. Personalmente posso dire che il giorno di Santo Stefano, la notte, mentre eravamo sul Podbrdo, ho visto una grande luce scendere sul luogo delle apparizioni. In quel momento eravamo lì in circa trenta - quaranta persone e ciascuno ha visto quella luce mentre molti hanno dichiarato di aver visto la Madonna in quella luce.
Lei è rimasto a casa alcuni giorni. Ha continuato ad andare a Medjugorje?
Ogni giorno, andavo ogni giorno ed a piedi, per i sentierini tra i campi ed i vigneti e non ero mai il solo. Venivano anziani, giovani, bambini. Dopo il lavoro nei campi o nei vigneti, ci preparavamo ed andavamo in Chiesa, che ogni sera era piena zeppa: non solo la Chiesa, ma anche il prato intorno ad essa. Non avevo mai sperimentato prima una preghiera così fervente. Da tutto - dalla preghiera e dal canto, dalla gioia che si irradiava da ogni volto - si sentiva in qualche modo che il cielo era sceso sulla terra.
Ci sono stati dei momenti in cui ha pensato che tutto ciò che accade a Medjugorje è forse una invenzione, una allucinazione, un inganno?
No, non l'ho mai pensato. Chi può inventare una cosa del genere, che le persone pregano, si confessano, celebrano la Messa, si convertono? Quale allucinazione può muovere i cuori e le anime alla preghiera? Le invenzioni sono di corto respiro, mentre ciò che qui a Medjugorje avviene da quasi tre decenni è semplicemente una chiamata di Dio alla conversione rivolta all'umanità. Così ho sentito nel lontano 1981 e così penso anche oggi. Se riflettiamo su tutto questo, è chiaro che la Madre di Dio, la Regina della Pace, ha ottenuto per noi questo tempo di grazia. Voglia Dio che le persone ne divengano coscienti e vivano i messaggi della Madonna.
La sua vita è divenuta differente dopo il 1981?
Fino a quel momento andavo regolarmente a Messa la Domenica, mentre dal 1981 vado ogni volta che posso e non solo la Domenica. Cerco di vivere i messaggi della Madonna, tutto quello che raccomanda la Regina della Pace. La mia vita è certamente cambiata, nel senso che prego di più e rifletto più spesso sul Cielo, per il quale la Madonna ci prepara a Medjugorje. Ero credente anche in quel 1981, ma è tutto molto diverso quando si ha occasione di vivere un tempo in cui la Madonna è veramente sulla terra ogni giorno.
La sua vita professionale è legata a Medjugorje?
Sì e sono grato a Dio di aver studiato ciò che mi permette di essere quotidianamente al servizio dei messaggi della Madonna e dei pellegrini. Già dal 1989 lavoravo saltuariamente nell'ufficio parrocchiale, mentre dal 1993 sono diventato primo operatore del Centro Informativo "Mir" Medjugorje: sono conduttore e coordinatore della sezione informatica, cioè della tecnologia ICT del CIMM. Attraverso essa noi permettiamo ai lettori, ascoltatori e spettatori di tutto il mondo l'accesso ai messaggi ed anche ad altri materiali ed informazioni, sia testuali che in immagini, nonché a contenuti video via Internet, utilizzando i nostri server web, email, radio e video.
Fonte: Informazioni da Medjugorje - Fonte testo e immagine: "Glasnik Mira", Luglio 2009, pagg. 10 - 11. Traduzione dal croato personale di apostolo21
Nessun commento:
Posta un commento