Come ho scritto nel precedente post, sono appena ritornato dal pellegrinaggio a Medjugorje.
Quest’anno – il quinto consecutivo – l’ho fatto col Gruppo di Preghiera “regina della Pace” di Bologna.
Quest’anno – il quinto consecutivo – l’ho fatto col Gruppo di Preghiera “regina della Pace” di Bologna.
E’ stato, come sempre, un bellissimo pellegrinaggio e questo ancor più perchè conoscevo molti dei partecipanti (li ritrovo ogni giovedì sera in Via del Lavoro per il settimanale incontro di preghiera) per cui la fraternità è stata più immediata.
Non sto qui a raccontare i particolari del pellegrinaggio che si è svolto secondo i classici canoni dei pellegrinaggi a Medjugorje, ma mi soffermo solo su questi fatti.
Appena arrivati – ancor prima di sistemarci nella pensione – abbiamo ringraziato la Madonna ed il Signore con una S. Messa nella Chiesa di Tijalina (
Abbiamo avuto, il giorno dopo, la possibilità di partecipare ad una testimonianza della veggente Vicka: è stata una bellissima esperienza! A parte la sua testimonianza sulle apparizioni a Medjugorje, ci ha colpiti soprattutto la sua preghiera, l’intensa preghiera per i malati che si è protratta per 45 minuti!! … Vicka è rimasta immobile con le mani giunte e gli occhi chiusi davanti a noi, quasi non fossimo li presenti, in preghiera, in quella preghiera/colloquio con Dio che ci ha rapiti tutti per la sua profondità.
Un altro momento bellissimo, di trepidazione, felicità ed intensità è stato quello dell’apparizione straordinaria a Ivan del 27 maggio 2011 alle ore 22:00 presso la Croce Blu, ai piedi del Podbrdo.
Siamo arrivati per tempo alla Croce Blu passando per i campi seguendo la strada che i veggenti da bambini usavano per raggiungere la Chiesa di San Giacomo dal borgo di Bjakovici dove abitavano. Abbiamo cominciato a pregare il S. Rosario e quindi alle 22:00 Ivan ha avuto l’apparizione straordinaria che ho riportato in questo post.
E’ stata una serata indimenticabile il cui ricordo, profumo, sensazioni porto ancora nel cuore … e con me anche tutti gli altri del Gruppo vicinissimi ad Ivan durante l’apparizione.
Siamo arrivati per tempo alla Croce Blu passando per i campi seguendo la strada che i veggenti da bambini usavano per raggiungere la Chiesa di San Giacomo dal borgo di Bjakovici dove abitavano. Abbiamo cominciato a pregare il S. Rosario e quindi alle 22:00 Ivan ha avuto l’apparizione straordinaria che ho riportato in questo post.
E’ stata una serata indimenticabile il cui ricordo, profumo, sensazioni porto ancora nel cuore … e con me anche tutti gli altri del Gruppo vicinissimi ad Ivan durante l’apparizione.
Vorrei per ultimo riportare l’esperienza della capogruppo Giuliana, che mi ha particolarmente ed anche personalmente toccato; esperienza che ha condiviso con i partecipanti al pellegrinaggio durante il viaggio di ritorno, ma anche lo scorso giovedì, nel settimanale incontro di preghiera. Per inciso vorrei sottolineare che molti dei partecipanti al pellegrinaggio hanno voluto volentieri raccontare, con bellissime e toccanti testimonianze, il loro primo e non, pellegrinaggio a Medjugorje; segno questo di come intensa e sentita sia stata la loro partecipazione.
Ma ritorniamo all’esperienza di Giuliana.
Tutti eravamo stati colpiti dal Messaggio del 25 maggio 2011, che ci era giunto la sera del nostro arrivo a Medjugorje:
Ma ritorniamo all’esperienza di Giuliana.
Tutti eravamo stati colpiti dal Messaggio del 25 maggio 2011, che ci era giunto la sera del nostro arrivo a Medjugorje:
"Cari figli, la mia preghiera oggi è per tutti voi che cercate la grazia della conversione. Bussate alla porta del mio cuore ma senza speranza e senza preghiera, nel peccato e senza il sacramento della riconciliazione con Dio. Lasciate il peccato e decidetevi figlioli, per la santità. Soltanto così posso aiutarvi, esaudire le vostre preghiere e intercedere davanti all’Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Con tali parole nel cuore eravamo andati all’apparizione straordinaria di Ivan; e qui il secondo messaggio:
"Cari figli, oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando, affinché possa darvi nuovi messaggi. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata".
Un secondo pressante invito dalla Madonna che stavolta ci invitava a “vivere” i suoi messaggi” … in modo che potesse “darcene dei nuovi”.
La mattina successiva siamo saliti sul Podbrdo. Arrivata sulla cima della collina, Giuliana si è posta in preghiera e meditazione, chiedendo fra sè alla Madonna cosa potesse fare, quale fosse il suo compito. Ed ecco che mentre si poneva questa domanda il suo cellulare ha vibrato: era un messaggio di Vittorio che le trascriveva il messaggio dato dalla Madonna ad Ivan la sera precedente.
E’ stata come una folgorante risposta.
Ma non bastava.
Ha aperto la borsa per prendere il fazzoletto e le è capitato subito tra le mani un foglietto con un messaggio che io il giorno prima le avevo dato da leggere, prendendolo da vecchi messaggi della Madonna, e che mi aveva parti-colarmente colpito per i riferimenti al messaggio del 25 maggio.
Eccone il testo completo, ma voi fate caso soprattutto alla parte iniziale sottolineata:
Ma non bastava.
Ha aperto la borsa per prendere il fazzoletto e le è capitato subito tra le mani un foglietto con un messaggio che io il giorno prima le avevo dato da leggere, prendendolo da vecchi messaggi della Madonna, e che mi aveva parti-colarmente colpito per i riferimenti al messaggio del 25 maggio.
Eccone il testo completo, ma voi fate caso soprattutto alla parte iniziale sottolineata:
Messaggio del 25 marzo 1992
Cari figli, oggi come mai prima vi invito a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita. Io sono venuta a voi per aiutarvi e perciò vi invito a cambiare vita, perché avete preso un misero cammino: la via della rovina. Quando vi ho detto: 'pregate, digiunate, riconciliatevi ', avete preso questi messaggi superfi-cialmente. Voi avete iniziato a viverli per poi, però, lasciarli perché era difficile. No, cari figli! Quando qualcosa è bene, occorre perseverare nel bene e non pensare:'Dio non mi vede, non ascolta, non aiuta '. Così vi siete allontanati da Dio e da me per il vostro misero interesse. Io desideravo fare di voi un'oasi di pace, di amore, di bontà. Dio desiderava che voi con il vostro amore e con il suo aiuto faceste miracoli e deste l'esempio; perciò ecco che cosa vi dico:satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore. Perciò pregate e vivete i miei messaggi e così vedrete i miracoli dell'amore di Dio nella vostra vita quotidiana. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Cari figli, oggi come mai prima vi invito a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita. Io sono venuta a voi per aiutarvi e perciò vi invito a cambiare vita, perché avete preso un misero cammino: la via della rovina. Quando vi ho detto: 'pregate, digiunate, riconciliatevi ', avete preso questi messaggi superfi-cialmente. Voi avete iniziato a viverli per poi, però, lasciarli perché era difficile. No, cari figli! Quando qualcosa è bene, occorre perseverare nel bene e non pensare:'Dio non mi vede, non ascolta, non aiuta '. Così vi siete allontanati da Dio e da me per il vostro misero interesse. Io desideravo fare di voi un'oasi di pace, di amore, di bontà. Dio desiderava che voi con il vostro amore e con il suo aiuto faceste miracoli e deste l'esempio; perciò ecco che cosa vi dico:satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore. Perciò pregate e vivete i miei messaggi e così vedrete i miracoli dell'amore di Dio nella vostra vita quotidiana. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Un conferma che non lasciava adito a dubbi. Una richiesta a Giuliana, ma anche a tutti noi di perseverare e cercare in tutti i modi possibili di vivere i suoi messaggi … di non semplicemente leggerli e collezionarli, ma VIVERLI!
E’ stata una bellissima testimonianza personale e ringrazio a nome di tutti Giuliana per avercene fatto parte!
Grazie Giuliana!
Ho voluto riportare il testo dell’intero messaggio perchè è molto bello (come al solito!) ed articolato, ma anche per trascrivervi il commento di Padre Slavko. Vi ricordo come sempre che siamo nel periodo della guerra in Bosnia, periodo assai doloroso per quella popolazione .
Vi invito a leggerlo con molta attenzione perchè è denso, molto denso ed articolato in insegnamenti veramente preziosi, soprattutto in relazione al “vivere i messaggi che ci da la Madonna”, argomento che in questo momento mi sta molto a cuore, insieme ad un altro di cui parlo nel successivo post. Ho provveduto ad evidenziare i passi che secondo me sono più significativi.
Commento di Padre Slavko al Messaggio del 25 marzo 1992
«Questo messaggio mi sembra veramente come un riassunto perché nella prima frase ci dice: “Vi invito a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita”. Tante volte la Madonna ha ripetuto queste parole perché oggi sono 10 anni e 9 mesi dall’inizio delle apparizioni, e la Madonna di nuovo ci ricorda che è venuta per aiutarci.
Segue poi una frase dura per noi tutti, ma sicuramente anche vera: ‘Perciò vi invito a cambiare vita perché avete preso un misero cammino: la via della rovina”.
Quando sentiamo questa frase della Madonna, della Madre che constata una realtà, che cosa possiamo pensare? A livello fisico, a livello di nazione croata e della guerra siamo testimoni di tante opere distrutte, di tante vittime della guerra; qui attorno a noi ci sono un po’ di tensioni: una volta a Neum, a 70 km. da noi, una volta qui vicino a Mostar: sono veramente molte le rovine. Ma sicuramente più che questo possiamo pensare ad un altro livello, quello psichico-spirituale, perchè questa situazione da noi è una grande, grande tentazione per molte persone di odiare, di non perdonare, forse anche di giustificare la violenza. In questo modo naturalmente si prende un misero cammino: il cammino della rovina, perché se uno odia, non importa che lui ritenga che il suo odio sia giusto, che ha delle ragioni: di fatto l’odio lo rovina e la Madonna naturalmente vede questo e dice questo perchè è la verità.
Che cosa si può dire della parrocchia? Naturalmente è molto difficile a dire, ma sicuramente ci sono diverse cose sia nelle famiglie, sia qua attorno, che bisogna cambiare. La parrocchia si trova ora nei giorni della Missione, del rinnovamento spirituale; ogni giorno vengono quelli che chiamiamo i “missionari”, i nostri sacerdoti e parlano. Questa frase io credo sia come un esame di coscienza noi tutti, come quando uno ti prepara per una buona confessione e ti dice: “Fai attenzione, se fai così, se fai il male a te o agli altri tu ti rovini”. La Madonna dice: “Quando vi ho detto: ‘Convertitevi, pregate, digiunate, riconciliatevi’, avete preso questi messaggi superficialmente”: possiamo pensare che dica ciò prima alla parrocchia, a noi tutti qua, anche al popolo croato, ma penso che lo dica anche a tutti i pellegrini perché tutti corriamo il pericolo di prendere i messaggi superficialmente, cioé di pregare poco, di digiunare poco e finire per metterci nella situazione in cui non si perdona, non si opera per la conversione. Dobbiamo anche pensare che questo messaggio è dato proprio nel mezzo della Quaresima, così possiamo considerarlo come un’omelia per noi tutti. Ci invita perciò ancora a convertirci, a continuare il cammino della conversione e ad andare avanti più in profondità, perché nella preghiera, nei digiuni noi approfondiamo la nostra vita spirituale, approfondiamo il nostro amore, la misericordia, così come cantiamo anche nel prefazio della Quaresima.
Segue la frase: “Voi avete iniziato a viverli per poi però lasciarli perché era difficile”. Tutti noi qua e tutti i pellegrini io credo che possono ricordarsi, quando sono arrivati per la prima o seconda volta, come hanno fatto con tanto sforzo, con tanta gioia, forse molte cose, ma dopo ci si stanca. Forse è una cosa anche normale che una stanchezza venga, ma, dice la Madonna nella frase seguente, quando si tratta del bene, occorre perseverare nel bene. Allora: è bene convertirsi, è bene pregare, è bene digiunare e riconciliarsi soprattutto, come sarebbe bene per noi tutti qui nel nostro Paese, di poter riconciliarci con gli altri. Allora bisogna perseverare e se non si persevera, se non si continua con questo che ci dice la Madonna siamo nella tentazione di pensare: “Dio non ci vede, non ci ascolta, non ci aiuta”. Forse le nostre preghiere e i nostri digiuni li abbiamo fatti ponendo una condizione: se Tu mi aiuti subito, se io ho esperienza che Tu mi vedi e ascolti in continuo, bene; ma se non ho subito questa esperienza mi domando dove sei o forse mi permetta di non pregare, di non digiunare pensando che Dio non si interessa più a me.
La Madonna ci dice di non pensare così. Io vorrei dire soprattutto ai malati che mi ascoltano adesso, ma anche a molti nel nostro Paese che nel momento della sofferenza hanno domandato: “Signore, tu vedi ancora, tu senti, tu ci vuoi aiutare o no?”, che questo non è giusto, perché Dio ci vede, ci ascolta e ci aiuta, ma solo al suo tempo.
La Madonna poi ci rimprovera un po’ perché ci siamo allontanati da Lei e dal Signore per il nostro “misero interesse”. Che cosa può essere? Possono essere le cose materiali che ci impediscono anche in questa Quaresima di pregare di più o di solo lavorare, lavorare o forse qualche altro interesse, qualche dipendenza dall’alcool, dalla droga, da altre persone, dove non ci sono relazioni buone, pulite... Tutto questo può essere il nostro “misero interesse”, che bisogna veramente lasciare. Questa parola ci fa un po’ ricordare l’ultimo messaggio, il messaggio di febbraio, in cui la Madonna disse: avvicinatevi al Signore, … avete dimenticato che il Signore è il vostro più grande amico. A causa delle cose materiali e delle situazioni umane, abbiamo dimenticato che il Signore è il nostro più grande amico e così ci siamo anche allontanati. Nella frase seguente la Madonna riassume il suo desiderio: voleva fare un’oasi di pace, d’amore e di bontà. Anche Dio, con il nostro amore e aiuto, voleva aiutarci a fare i miracoli e ad essere di esempio: le nostre famiglie di esempio a tutti i pellegrini, la nostra parrocchia di esempio per tutte le altre parrocchie. E questa frase dovrebbe scuoterci tutti profondamente, perché sembra che la Madonna abbandoni un po’ il suo programma dicendo “Io desidero”: cosa vorrà dire? Ma nell’ultima frase ci sono ancora delle “chances” per tutti noi. Se preghiamo e se viviamo i messaggi, vedremo di nuovo i miracoli dell’amore di Dio nella nostra vita quotidiana. Allora bisogna proprio prendere questa scossa e incominciare di nuovo a vivere i messaggi tutti noi, senza eccezione, per poter vedere i miracoli dell’amore di Dio nella nostra vita quotidiana. E io aggiungo: anche nella vita del nostro popolo. La Madonna ha detto una frase che ho lasciato per ultima ma non è l’ultima del messaggio. Dice: “Ecco che cosa vi dico: satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e Io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore”. Allora ho detto prima che per la Madonna tutto è ancora possibile, ma questa situazione, come abbiamo descritto prima, è veramente un gioco di satana con tutti noi, perché quando dimentichiamo Dio come nostro più grande amico, quando lasciamo la preghiera, la conversione, dove siamo? Siamo sulle strade false e forse contenti perché abbiamo fatto qualche piccola preghiera o detto qualche volta il rosario, ma non abbiamo ancora cambiato la nostra vita, le nostre relazioni con le persone attorno a noi, non abbiamo ancora perdonato. Se facciamo così satana si prende gioco di noi e delle nostre anime. Con questa frase la Madonna vuole proprio farci capire che satana continua la sua lotta contro di noi, contro la nostra salvezza, contro la pace. Bisogna resistere, come dice S. Pietro, “resistere forti nella fede”, resistere a tutte le distruzioni.»
Segue poi una frase dura per noi tutti, ma sicuramente anche vera: ‘Perciò vi invito a cambiare vita perché avete preso un misero cammino: la via della rovina”.
Quando sentiamo questa frase della Madonna, della Madre che constata una realtà, che cosa possiamo pensare? A livello fisico, a livello di nazione croata e della guerra siamo testimoni di tante opere distrutte, di tante vittime della guerra; qui attorno a noi ci sono un po’ di tensioni: una volta a Neum, a 70 km. da noi, una volta qui vicino a Mostar: sono veramente molte le rovine. Ma sicuramente più che questo possiamo pensare ad un altro livello, quello psichico-spirituale, perchè questa situazione da noi è una grande, grande tentazione per molte persone di odiare, di non perdonare, forse anche di giustificare la violenza. In questo modo naturalmente si prende un misero cammino: il cammino della rovina, perché se uno odia, non importa che lui ritenga che il suo odio sia giusto, che ha delle ragioni: di fatto l’odio lo rovina e la Madonna naturalmente vede questo e dice questo perchè è la verità.
Che cosa si può dire della parrocchia? Naturalmente è molto difficile a dire, ma sicuramente ci sono diverse cose sia nelle famiglie, sia qua attorno, che bisogna cambiare. La parrocchia si trova ora nei giorni della Missione, del rinnovamento spirituale; ogni giorno vengono quelli che chiamiamo i “missionari”, i nostri sacerdoti e parlano. Questa frase io credo sia come un esame di coscienza noi tutti, come quando uno ti prepara per una buona confessione e ti dice: “Fai attenzione, se fai così, se fai il male a te o agli altri tu ti rovini”. La Madonna dice: “Quando vi ho detto: ‘Convertitevi, pregate, digiunate, riconciliatevi’, avete preso questi messaggi superficialmente”: possiamo pensare che dica ciò prima alla parrocchia, a noi tutti qua, anche al popolo croato, ma penso che lo dica anche a tutti i pellegrini perché tutti corriamo il pericolo di prendere i messaggi superficialmente, cioé di pregare poco, di digiunare poco e finire per metterci nella situazione in cui non si perdona, non si opera per la conversione. Dobbiamo anche pensare che questo messaggio è dato proprio nel mezzo della Quaresima, così possiamo considerarlo come un’omelia per noi tutti. Ci invita perciò ancora a convertirci, a continuare il cammino della conversione e ad andare avanti più in profondità, perché nella preghiera, nei digiuni noi approfondiamo la nostra vita spirituale, approfondiamo il nostro amore, la misericordia, così come cantiamo anche nel prefazio della Quaresima.
Segue la frase: “Voi avete iniziato a viverli per poi però lasciarli perché era difficile”. Tutti noi qua e tutti i pellegrini io credo che possono ricordarsi, quando sono arrivati per la prima o seconda volta, come hanno fatto con tanto sforzo, con tanta gioia, forse molte cose, ma dopo ci si stanca. Forse è una cosa anche normale che una stanchezza venga, ma, dice la Madonna nella frase seguente, quando si tratta del bene, occorre perseverare nel bene. Allora: è bene convertirsi, è bene pregare, è bene digiunare e riconciliarsi soprattutto, come sarebbe bene per noi tutti qui nel nostro Paese, di poter riconciliarci con gli altri. Allora bisogna perseverare e se non si persevera, se non si continua con questo che ci dice la Madonna siamo nella tentazione di pensare: “Dio non ci vede, non ci ascolta, non ci aiuta”. Forse le nostre preghiere e i nostri digiuni li abbiamo fatti ponendo una condizione: se Tu mi aiuti subito, se io ho esperienza che Tu mi vedi e ascolti in continuo, bene; ma se non ho subito questa esperienza mi domando dove sei o forse mi permetta di non pregare, di non digiunare pensando che Dio non si interessa più a me.
La Madonna ci dice di non pensare così. Io vorrei dire soprattutto ai malati che mi ascoltano adesso, ma anche a molti nel nostro Paese che nel momento della sofferenza hanno domandato: “Signore, tu vedi ancora, tu senti, tu ci vuoi aiutare o no?”, che questo non è giusto, perché Dio ci vede, ci ascolta e ci aiuta, ma solo al suo tempo.
La Madonna poi ci rimprovera un po’ perché ci siamo allontanati da Lei e dal Signore per il nostro “misero interesse”. Che cosa può essere? Possono essere le cose materiali che ci impediscono anche in questa Quaresima di pregare di più o di solo lavorare, lavorare o forse qualche altro interesse, qualche dipendenza dall’alcool, dalla droga, da altre persone, dove non ci sono relazioni buone, pulite... Tutto questo può essere il nostro “misero interesse”, che bisogna veramente lasciare. Questa parola ci fa un po’ ricordare l’ultimo messaggio, il messaggio di febbraio, in cui la Madonna disse: avvicinatevi al Signore, … avete dimenticato che il Signore è il vostro più grande amico. A causa delle cose materiali e delle situazioni umane, abbiamo dimenticato che il Signore è il nostro più grande amico e così ci siamo anche allontanati. Nella frase seguente la Madonna riassume il suo desiderio: voleva fare un’oasi di pace, d’amore e di bontà. Anche Dio, con il nostro amore e aiuto, voleva aiutarci a fare i miracoli e ad essere di esempio: le nostre famiglie di esempio a tutti i pellegrini, la nostra parrocchia di esempio per tutte le altre parrocchie. E questa frase dovrebbe scuoterci tutti profondamente, perché sembra che la Madonna abbandoni un po’ il suo programma dicendo “Io desidero”: cosa vorrà dire? Ma nell’ultima frase ci sono ancora delle “chances” per tutti noi. Se preghiamo e se viviamo i messaggi, vedremo di nuovo i miracoli dell’amore di Dio nella nostra vita quotidiana. Allora bisogna proprio prendere questa scossa e incominciare di nuovo a vivere i messaggi tutti noi, senza eccezione, per poter vedere i miracoli dell’amore di Dio nella nostra vita quotidiana. E io aggiungo: anche nella vita del nostro popolo. La Madonna ha detto una frase che ho lasciato per ultima ma non è l’ultima del messaggio. Dice: “Ecco che cosa vi dico: satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e Io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore”. Allora ho detto prima che per la Madonna tutto è ancora possibile, ma questa situazione, come abbiamo descritto prima, è veramente un gioco di satana con tutti noi, perché quando dimentichiamo Dio come nostro più grande amico, quando lasciamo la preghiera, la conversione, dove siamo? Siamo sulle strade false e forse contenti perché abbiamo fatto qualche piccola preghiera o detto qualche volta il rosario, ma non abbiamo ancora cambiato la nostra vita, le nostre relazioni con le persone attorno a noi, non abbiamo ancora perdonato. Se facciamo così satana si prende gioco di noi e delle nostre anime. Con questa frase la Madonna vuole proprio farci capire che satana continua la sua lotta contro di noi, contro la nostra salvezza, contro la pace. Bisogna resistere, come dice S. Pietro, “resistere forti nella fede”, resistere a tutte le distruzioni.»
(**) precisazione di Vittorio che ringrazio moltissimo; purtroppo ho riportato un’informazione recuperata da stampa male informata
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