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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 8 aprile 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 4 aprile 2019


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l'amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, siamo nella quarta settimana di Quaresima. Leggiamo i brani del capitolo quinto del Vangelo di Giovanni.
Gesù fa i conti con il Suo popolo. Egli è venuto ad insegnare agli uomini la legge, la Via di Dio; compie opere buone e testimonia il Suo insegnamento con la Sua potenza. I capi del popolo e i religiosi chiedono da Lui un segno. Nel nome di chi Gesù fa queste cose? Chi Lo ha autorizzato? Chi Lo ha mandato?
Cosa provava Gesù in quel momento? Cosa sentiva nella Sua Anima? Non lo sappiamo, ma non ha avuto paura di discutere con coloro che lo rimproveravano.
Gesù ha guarito quell’uomo che da tanti anni giaceva infermo sulla sua barella. Lo ha liberato dalla malattia e deve rispondere ai capi dei sacerdoti come se gli avesse fatto un grande male. Gli uomini non permettono a Dio di fare del bene. Rimproverano Gesù perchè non rispetta il sabato. Gesù, invece, desidera insegnare loro che il sabato non è importante rispetto all’uomo: l’uomo è più grande di tutte le leggi e di tutti i precetti.
Rimproverano Gesù perchè dice di essere Figlio di Dio e chiama Dio “Suo Padre”. Loro, invece, erano stati istruiti che Dio è Padre di tutti gli uomini.
In quale tribolazione si trova Gesù? Non sappiamo cosa pensassero in quel momento i Suoi discepoli. Gesù diventa l’avvocato di Se Stesso.
Egli accetta il dialogo e elenca testimoni. Dice che Giovanni il Battista era la lampada e loro erano contenti della sua luce. Il secondo testimone è il Padre Celeste come Autorità divina. Il terzo sono gli scritti dell’Antico Testamento. La testimonianza di Dio Padre è decisiva: Gesù viene accusato senza motivo. Non viene accusato per nessuna opera cattiva. Gesù si difende da solo, ma non ottiene subito successo. Rabbia, vendetta, invidia, giudizi umani… Tutte queste cose sembrano prevalere, ma alla fine Gesù vincerà.
I Suoi ultimi miracoli, Le Sue ultime opere, comprese la passione e morte, ci insegnano che la cosa più importante per l’uomo è compiere la Volontà del Padre. Poi Gesù è stato glorificato nella Resurrezione. La Sua ultima opera testimonia che Lui è Dio. Questa è la vittoria finale e la manifestazione della Sua divinità e della Sua potenza.
Le Parole di Gesù, anche se forti, non convincono tutti. E’ l’atto d’Amore il gesto più forte: Gesù inchiodato alla croce abbraccia tutti i figli di Dio, soprattutto coloro che hanno bisogno di Misericordia e di perdono. Gesù è il Salvatore dell’uomo. Anche Dio Padre testimonia a favore di Gesù, perchè Egli è in un rapporto intimo con il Padre e in questo rapporto è venuto a salvare l’uomo. Dio Padre Gli ha dato il potere. Gesù parla nel Nome del Padre e dice ciò che sente da Lui e compie le opere che il Padre Gli fa fare. Gesù è il Messia, Cristo, nostro Signore.
Come Figlio del Padre Gesù sa che la Sua testimonianza è veritiera e perciò non cerca testimonianze di persone. Se Gesù avesse parlato come un uomo comune la Sua testimonianza sarebbe stata vuota, ma Lui ha la Parola onnipotente.
Gesù parla anche di Giovanni il Battista che aveva testimoniato a Suo favore. Egli aveva detto: “Ecco l’Agnello di Dio. Ecco Colui che toglie il peccato del mondo”. Giovanni ha aggiunto: “Nel Nome di Dio, come profeta di Dio: questo è il Figlio di Dio”. I discepoli di Giovanni hanno continuato a seguire Gesù e a diffondere il Regno di Dio. Ma per i contemporanei di Gesù questo non vale.
Ma più di ogni testimonianza umana valgono le Sue opere. Sono queste che testimoniano per Lui, perchè Gesù le compie nel Nome del Padre. Dio Gli ha dato ogni potere in modo che tutte le forze Gli siano sottomesse.
Mosè intercedeva per il popolo presso Dio. Nella prima lettura vediamo questa intercessione. Mosè parla con Dio come con un amico. In quell’epoca la Voce di Dio si sentiva solo nella legge. Ma con Gesù Cristo è venuta la pienezza di grazia e di verità.
A Dio si può arrivare soltanto attraverso Suo Figlio Gesù Cristo. Ecco perchè san Paolo dice: “In questo mondo non c’è salvezza in nessun altro Nome se non in Gesù Cristo, il Figlio di Dio”.
Soltanto nella Parola di Gesù è possibile sentire la Voce di Dio. Soltanto la Voce del Padre è la testimonianza del cielo che l’uomo può conservare nel proprio cuore. Soltanto colui che vede Gesù vede il Padre.
Gesù ha detto una volta ai Suoi discepoli: “Non sapete forse che chi vede Me vede il Padre? Perchè Io e il Padre siamo una cosa sola”.
Terminiamo la nostra riflessione, fratelli e sorelle, con questo pensiero: non inganniamoci pensando che noi siamo migliori dei contemporanei di Gesù. Le nostre parole sono vuote. Solo le nostre opere buone sono la testimonianza che siamo con Lui e che siamo Figli di Dio.
Amen.

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