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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 22 aprile 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 16 aprile 2019


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.

  
Cari fratelli e sorelle, cari ascoltatori, sentiamo nel Vangelo che due apostoli hanno rinnegato Gesù: Giuda Iscariota e Pietro. Ma c’è una grande differenza nel destino di questi due. Giuda ha tradito il Signore e dopo aver preso coscenza di ciò che aveva fatto, preso dalla disperazione si è suicidato.
Nel Vangelo di oggi incontriamo i due apostoli che sono tristi partecipanti di questo evento. Gesù annuncia loro quale ruolo avrebbero avuto nella Sua Passione.
Sia durante la lavanda dei piedi che nell’Ultima Cena Gesù ha fatto capire per due volte che sapeva che uno dei dodici L’avrebbe tradito. Questo avrebbe potuto aiutare Giuda a rispecchiarsi e vedere la situazione terribile in cui si trovava, ma la sua malattia era ormai inguaribile.
Del fatto che Gesù avesse lavato i piedi agli apostoli loro non hanno capito nulla.
Nel Vangelo di oggi si può vedere che nell’animo umano lottano Cristo e satana. Ciascuno di noi si trova a combattere tra la luce e le tenebre. Nessuno può accusare Giuda, perchè tutti siamo peccatori. Tutti gli altri apostoli sono fuggiti, incluso Giovanni, il discepolo prediletto.
Dobbiamo riflettere sulla nostra vita piena di peccato.
Gesù è commosso nello Spirito. L’evangelista Giovanni si è appoggiato sul Suo petto. Ha riconosciuto questa situazione di Gesù.
Tutti noi in questi giorni dovremmo essere la consolazione di Gesù e non coloro che Gli fanno del male. Purtroppo noi continuiamo oggi e ogni giorno a farGli del male.
Anche se Gesù sapeva tutto da sempre e se si era offerto liberamente alla Passione nel momento dell’agonia sente quanto terribile è il peccato. L’uomo per il quale Gesù avrebbe.versato il Suo Sangue è schiavo del peccato. Questa tristezza spacca il Suo Cuore. In Giuda Iscariota vede tante persone che si accostano all’Eucaristia nel peccato mortale, lontane da Lui.
Gesù ha detto a Padre Pio: “Figlio Mio, non pensare che la mia agonia è durata tre ore, quando ero appeso a quella croce. No. A causa delle anime a cui ho dato più doni sarò in agonia fino alla fine del mondo”. Giuda, che Gesù ha scelto, è immagine di tanti altri prescelti che Lo hanno tradito e dai quali ha ricevuto mancanza di gratitudine.
Gesù sa chi sarebbe stato il traditore e lascia la libertà a Giuda. Gli dice: “Ciò che devi fare fallo subito”. Gesù parla alla persona in modo comprensibile. Nessun altro aveva capito quello che aveva detto tranne Giuda.
Anche se Giuda seguiva Gesù non aveva capito il Suo insegnamento. Cammina come se non avesse mai sentito le Sue Parole. Tradisce Gesù, Lui che è la Vita. Giuda condanna se stesso alla morte.
Noi vendiamo la nostra dignità alla schiavitù del peccato. Parliamo male degli altri e li tradiamo per farci più grandi davanti gli sguardi di altre persone. Come dice Papa Francesco tutto questo è terrorismo.
Giuda ha tradito Gesù non sapendo che Dio Si sarebbe così glorificato e che ciò avrebbe comportato la sua perdizione. Egli è l’immagine di tutti coloro che parlano male degli altri andando verso la perdizione.
Gesù ha mostrato con la Sua Vita che la gloria di Dio avviene per mezzo della croce. Dobbiamo pregare e vegliare per non allontanarci mai dalla vera Vita. Non dobbiamo mai abbandonarLo affinchè nella nostra vita possa mostrarsi la gloria del Padre.
Nel capitolo 13 del Vangelo di Giovanni Gesù ha vissuto due tradimenti. Pietro ha il ruolo più importante. Lui non ha tradito Gesù, ma Lo ha rinnegato. Ciascuno di noi può essere Pietro. In certi momenti promettiamo tutto a Dio, viviamo per Lui, siamo pronti a far tutto. Con il sorriso sulle Labbra Gesù ci chiede: “Tu darai la tua vita per me?”
Gesù ha incontrato delusioni pesanti. Egli ci fa capire che non dobbiamo promettere tutto, ma dobbiamo tacere. Sappiamo quanto è doloroso essere traditi e abbandonati da amici, dai cari, dal marito o dalla moglie.
Gesù è venuto a salvare ciò che è avviato verso il cammino della perdizione. Egli è toccato dalla debolezza e instabilità umana. Viene per tutti gli uomini traditi e delusi. Si è messo nella loro situazione.
Giuda pensava che Gesù non avesse sfruttato al meglio certe situazioni, ma Gesù dice: “Il mio Regno non è di questo mondo”. Si possono sempre trovare motivi per tradire una persona.
Qual’è la differenza tra il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro? Pietro ha pianto per le sue debolezze e ha accettato la vergogna della sua assenza presso la croce, ma corre con il discepolo amato verso il sepolcro. Tutto questo ha preparato Pietro a ricevere il perdono.
Anche oggi troviamo Gesù ad una mensa. Ieri era nella casa di Lazzaro e oggi è assieme ai suoi apostoli. In tutte e due è presente Giuda. Gesù non lo ha mai rifiutato. Giuda non era costretto a fare ciò che ha compiuto.
Gesù gli ha dato tre possibilità di rinunciare al progetto che aveva nel suo cuore. La prima era quella frase: “Uno di voi mi tradirà”. Non sappiamo la reazione di Giuda. Non sappiamo se il suo sguardo ha incontrato quello di Gesù. Forse Giuda ha abbassato lo sguardo. Se avesse guardato Gesù Lo avrebbe incontrato come ha fatto Pietro dopo averlo rinnegato. Gesù ha chiamato Giuda, ma lui non lo ha sentito.
La seconda opportunità è quando Gesù ha intinto il boccone, ma poi Giuda è uscito. E’ andato verso la notte, perchè non poteva stare nella luce.
La terza occasione era nell’Orto degli Ulivi. Il Maestro non ha rimproverato Giuda. Anche in quel momento lo invita a pentirsi e a convertirsi, ma Giuda se ne è andato e sappiamo come è finito.
lo Sguardo di Gesù verso Pietro e verso Giuda ha due risultati diversi. Pietro vede in quello Sguardo vede l’immensa Misericordia di Gesù. Giuda, invece, vede in quello sguardo vede il suo immenso peccato. Per questo si è lasciato trascinare dal senso di colpa e si è suicidato. Quanti, purtroppo, non possono perdonare se stessi e finiscono così. Giuda, come tanti altri, non riesce a capire che Gesù si è lasciato crocifiggere per sconfiggere il peccato. Se permettiamo che il peccato ci porti sulla via senza uscita condanniamo noi stessi. Dio non ci condanna. Dio ci ama, ci perdona. Egli desidera che superiamo le nostre ferite e i nostri fallimenti. Il diavolo fa tutto il contrario.
Giuda rimane un mistero, ma anche un grande ammonimento. E’ un mistero perchè non riusciamo a capire come un discepolo di Gesù possa suicidarsi. E’ un ammonimento perchè ci fa capire che nella vita dobbiamo sempre vegliare su noi stessi.
Nella vita possiamo cadere, ma dobbiamo fermarci, metterci davanti a Dio e chiedere aiuto a qualcuno. Chiediamo a Dio di liberarci dalla tentazione del diavolo che in quei momenti ci suggerisce che tutto è perduto, non c’è via d’uscita e ciò che abbiamo fatto non è perdonabile. Quando Giuda torna da coloro che gli hanno dato il denaro gli rende la somma, ma gli viene risposto: “Questi sono affari tuoi”. A loro Giuda non interessa più. Le persone che compiono il male si danno la colpa a vicenda. Giuda interessava ai capi del popolo finchè serviva a loro. Quando non era più utile lo hanno abbandonato. Quanti hanno fatto un’esperienza del genere.
Per fortuna il nostro Dio non è così. Non ci rifiuta mai e non smette di amarci. Noi potremo sempre rinnegare o tradire, ma l’Amore di Dio non ci abbandona mai. Dio ci ama e sa quanto siamo miseri e che abbiamo bisogno del Suo Amore. Ma è necessario che noi diciamo: “Mi alzerò, andrò da mio Padre e Gli dirò: ‘perdonami’”.
Amen.

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