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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 12 aprile 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 10 aprile 2019


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: "Diventerete liberi"?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, l’episodio del brano del Vangelo di oggi si svolge nel Tempio. Si tratta della continuazione della disputa che Gesù ha avuto con gli ebrei.
Tutto è iniziato con il perdono di Gesù alla peccatrice colta in adulterio. Da allora Egli è in una continua disputa riguardo alla Sua credibilità e alla testimonianza di Dio Padre.
Il brano del Vangelo inizia con ciò che Gesù ha detto a coloro che hanno creduto in Lui: “Se rimarrete nella Mia Parola sarete Miei discepoli”. Il fatto che credessero non li rendeva automaticamente Suoi discepoli. Non ha detto “voi siete Miei discepoli perchè avete creduto”, ma “se rimanete nella Mia Parola sarete Miei discepoli”.
Suoi discepoli si diventa rimanendo nella Sua Parola. Questo insegnamento è rivolto oggi a ciascuno di noi.
Gesù ci ricorda che non è sufficiente credere, ma bisogna rimanere nella fede. Questo “rimanere nella fede” indica un movimento. Gesù ci fa ricordare che la fede non è una cosa che succede una volta per tutte, ma un processo che dura nel tempo. Questo processo ha un inizio, ma l’inizio non deve coincidere anche con la fine. La fede è una decisione ferma che deve sempre essere rinnovata.
Appartenere a Cristo non è un evento statico, ma è un cammino dietro a Colui in cui crediamo. Stare immobili è più facile perchè non ci sono pericoli o ostacoli, ma si rimane sempre nello stesso luogo. Un cammino, anche se richiede l’attenzione per non cadere e non perdersi, ci conduce ad un obbiettivo: Cristo.
San Paolo nella seconda lettera a Timoteo parla della sua vita cristiana e dice: “Ho combattuto la buona battaglia. Ho finito la corsa. Ho salvato la fede”.
Entriamo in noi stessi per vedere se siamo immobili o se stiamo camminando. La mia fede è una corsa come quella di san Paolo oppure è un rilassamento in un luogo fisso? Mi decido ogni giorno nuovamente per il Signore? Lo lascio entrare nella mia vita quotidiana? Mi sono addormentato nella fede o mi accontento di un rapporto superficiale con Dio? Cerco di approfondire questa relazione?
Per rimanere nella Sua Parola bisogna ascoltarLa. Questa Parola di Dio ci viene donata nella Sacra Scrittura, nei santi Sacramenti. Essa parla sempre a colui che La cerca. Chiunque vada in ricerca di Essa La trova. Si tratta di una Parola viva.
Quando ascoltiamo la Sua Parola ne segue la seconda fase: permettere alla Parola di prendere possesso della mia vita. E’ necessario aprire il cuore e preparare lo spazio in modo che questa Parola possa operare in me.
La Parola di Dio può cambiare la mia vita e guarirmi. Può purificarmi e farmi felice. Ha lo stesso potere che aveva la Parola creatrice di Dio: dal nulla può creare qualcosa. Da noi uomini deboli può ottenere dei discepoli.
Dobbiamo dedicarLe del tempo permettendoci di cambiarci.
Gesù dice: “Se rimanete nella Mia Parola diventerete Miei discepoli”. Continua, poi, la frase: “Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi”. Forse può essere anche una cosa difficile da realizzare, ma la Sua Parola sempre ci libera. Noi sappiamo che qualche volta la verità può far male, ma finchè viviamo nella menzogna sentiamo un peso che ci schiaccia. Solamente quando diciamo la verità ci sentiamo liberi, perchè abbiamo fatto la cosa giusta.
Gesù non ci offre una verità, ma la Verità che ci libera e che noi desideriamo. Come i contemporanei di Gesù possiamo porci la domanda: Di quale liberazione si tratta? Di chi o di cosa siamo schiavi?
Gesù ci dice: “In Verità, in Verità vi dico: chiunque compie il peccato è schiavo del peccato”. Il peccato è la schiavitù più grave ed il suo peso è maggiore a qualsiasi altro. Il peccato è sempre presente in qualsiasi schiavitù. Ogni altra schiavitù di questo mondo finisce con la morte, ma se non ci liberiamo dalla schiavitù del peccato in questa vita essa ci dominerà anche dopo la morte.
Non esiste persona che non sia soggetta ad essa. A causa della nostra debolezza e libertà tutti noi cadiamo in questa schiavitù. Perciò ciascuno ha bisogno di una liberazione che si riceve per mezzo della Verità.
Il Vangelo di Giovanni ci da la risposta alla domanda di Pilato: “Cos’è la Verità?”
Gesù dice di Se Stesso: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.
Gesù è Colui che veramente può liberarci. E’ l’unico Vincitore sul peccato e sulla morte. La Sua passione, morte e resurrezione hanno spezzato le catene del peccato e della morte e per mezzo di esse noi riceviamo la vita eterna.
Ricordiamoci anche della peccatrice che abbiamo citato all’inizio dell’omelia. Gesù le ha mostrato la Verità, perchè essa era schiava del peccato, ma non poteva liberarsi da se stessa. Doveva intervenire Gesù.
Come ha liberato lei può liberare anche te con la Sua Verità.
In questo tempo di Quaresima, mentre andiamo incontro ai misteri pasquali, apriamo il cuore al Signore. PermettiamoGli di cambiarci e liberarci con la Sua Parola e di farci diventare Suoi.
Non accontentiamoci di credere che Dio esiste, ma cerchiamo di sperimentare che esiste nella mia vita.
In questo cammino ci aiuti la Regina della Pace.
Amen.

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