Mi ricordo quando da ragazzino andavo a scuola. C'era il comunismo. Dicevano: "Perché pregate, perché andate in chiesa. In chiesa non ti viene dato del pane né qualcosa per vivere". Si, và bene: nella Messa Dio non ci da questo, ma nella preghiera e nella Messa Dio ci da qualcosa che è più importante, qualcosa che è molto più importante. Possiamo andare davanti a Lui con le nostre opinioni, i nostri pensieri e le nostre difficoltà. Possiamo essere lì in ascolto, guardarLo. Com'è lo sguardo di Gesù? Come pensa Gesù? E poi confronto i miei pensieri con quelli di Gesù. Voglio avvicinarmi a Gesù ed al Suo pensiero. Una cosa sola col Suo pensiero.
Cari amici, credo che possiamo tutti confermare che non siamo una cosa sola con Gesù. Noi siamo come Pietro: contrari al Suo pensiero. Così Gesù dice a lui: "Va via da me Satana, perché tu pensi solo quello che è umano". Dobbiamo essere non come Pietro, ma come Maria. E com'era Maria? Maria aveva i Suoi pensieri sul Figlio. Aveva le Sue domande: "Come accadrà questo se non conosco marito?" "Caro Bambino, perché ci hai fatto questo? Ti abbiamo cercato. Eravamo tristi". Potete immaginare come stava male sotto la Croce? Ma Maria ascolta. E' in attesa di vedere come pensa Gesù, perché Lei ha serbato le Sue parole nel Suo cuore e poi le meditava. Lei permetteva che i pensieri di Gesù entrassero nel Suo cuore e che la cambiassero da dentro. Lei da dentro si avvicinava a Gesù.
Questo, cari amici, è il senso della preghiera. Il senso della preghiera non è solo pregare qualcosa. Adesso state attenti a quello che vi dirò. La nostra preghiera può essere senza Dio. Senza Dio! Noi preghiamo, preghiamo Dio, ma questa preghiera è senza Dio, perché non è Dio che mi interessa. Io non voglio conoscere Dio, per conoscere i Suoi pensieri, per conoscere il Suo sguardo, il Suo modo di vedere, come Gesù guarda la vita. Come Gesù guarda quella persona che è mio nemico. Come Gesù guarda le cose che mi appartengono. Io vado alla preghiera per dire qualcosa a Gesù. Questo spesso è solo un monologo: "Dio dammi questo, dammi quello!" Questa preghiera è senza Dio. No, invece la Madonna qui ci insegna a non pregare Dio secondo i nostri desideri, ma di cercare Dio con il Suo amore. Cercare Dio. Come vi ho detto prima nella preghiera io voglio conoscere Gesù e il Suo modo di guardare, perché se io guardo come guarda Gesù, allora quell'uomo che mi ha fatto del male e che per me è un nemico, dopo la preghiera non lo è più. E' una persona che ha le sue debolezze, ma questa persona è mio fratello, mia sorella. Il mio modo di vedere, la mia opinione cambia quando io guardo come guarda Gesù. Così quando io ho qualche problema, qualche difficoltà o qualche croce nella preghiera guardo Gesù, per esempio nei misteri dolorosi del rosario o nella Via Crucis, e imparo da Gesù. Come si comporta Gesù, come Lui decide: si decide per la Volontà del Padre. Come Lui prende la croce e come la porta con amore. La porta per il prossimo. Lui da il senso alla croce. La croce che gli è stata imposta. Lui dopo la abbraccia, la accetta. Non la porta con amarezza. Io così imparo da Gesù. Allora anche la mia croce assume un'altra dimensione. Perciò Gesù dice: "Prendi la croce". Non: "porta la croce", perché se io solamente porto la croce posso portarla in modo passivo, con amarezza. "Cosa posso fare: devo portare la croce. E' difficile. Sono amareggiato. Sono arrabbiato con Dio. Sono arrabbiato con tutti". La croce diventa più pesante di quello che è. Invece Gesù dice "No!" "Prendi, accetta la croce". "Abbracciala". Allora la croce perde il peso. Perde il suo peso e diventa sempre più facile. La persona porta lo stesso peso, ma non è difficile. Ci sono persone che portano lo stesso peso e stanno malissimo.
Io mi ricordo volentieri di Madre Teresa, lei che curava i malati e i lebbrosi. Arriva da lei un giornalista da New York e le dice, dopo aver visto cosa fa,: "Io non farei questo neanche per un milione di dollari". Madre Teresa risponde: "Nemmeno io lo avrei fatto per questo scopo". Per lei fare ciò non è difficile, invece per lui lo è. Per lei questo non è difficile, perché lei lo ha accettato, perché è cresciuta nell'amore.
Fratelli e sorelle, questa è la saggezza. La croce perde il peso quando l'accettiamo. Guardate come cambia tutto quando mi metto a pregare in questo modo; quando guardo Gesù e imparo da Lui. Quando guardo Maria e imparo da Lei, perché vengo ispirato da Lei.
Cosa ci insegna la Madonna qui? Non è nient'altro che una cosa molto semplice. Essere onesti con noi stessi. Siamo onesti con noi stessi? Sicuramente, ma in che cosa? Siamo onesti verso il corpo. Invece verso l'anima, verso il nostro cuore siamo onesti? Controlliamo questo. Noi nutriamo il corpo. Sicuramente non ce ne dimentichiamo. Laviamo il corpo. Anche di questo non ce ne dimentichiamo. E l'anima? Nutro l'anima? Purifico l'anima? Noi sicuramente stiamo molto attenti al cibo che prendiamo per il corpo. Invece quale cibo prendo per l'anima? Io lavo il corpo. Quando devo uscire e andare in mezzo alla gente mi guardo allo specchio e guardo se c'è qualcosa di sporco. Quando vedo qualcosa di sporco sono contento perché l'ho visto prima che lo vedano gli altri. Ma se vedo qualcosa di sporco dentro di me, nel mio cuore, vengo alla confessione? "No, io non ho nulla! Io sono una persona brava". Ma in questo caso sono onesto con me stesso? Se ho delle ferite fisiche, per esempio quando mi taglio con un coltello, io non penso nulla: subito metto un cerotto. Se è una ferita profonda vado il prima possibile dal medico. Se sto male vado dal medico per una visita; voglio fare una lastra. Così il medico vede e trova la causa. E le ferite dell'anima? "Ah, questo no!" Se qualcuno mi offende, mi fa del male, io porto queste ferite. Le porto per giorni, mesi, anni. Allora in questo caso sono onesto con me stesso se amo me stesso. Come posso amare te se non amo me stesso? Amare se stessi significa avere l'amore dentro di sé. Io non amo me stesso se porto l'odio dentro di me. Quando porto le ferite non amo me stesso. Invece la Madonna ci insegna ad essere onesti con noi stessi. Null'altro. Finalmente siate interi, perché tu non sei solo il corpo. Non curare solo il corpo. Occupati dell'anima. Abbi cura del tuo cuore, perché questo è importante. Perché l'interiore è più importante dell'esteriore. Perché Gesù dice: "Prima lava il bicchiere dal di dentro". Perché tutto, ma proprio tutto, dipende dal di dentro. I nostri rapporti umani dipendono dal nostro interiore. Il peso della croce dipende dal nostro interiore. Il peso della croce dipende dal fatto se l'accetto o no. Se io l'accetto il peso diminuisce. Io non posso darti la mano se non melo permette il cuore. Non posso neppure salutarti se non melo permette il cuore. Non posso neanche ascoltarti. Non posso perdonarti se non posso farlo col cuore. Non posso vivere con te se questo non lo vuole il mio cuore. Allora tutto dipende dall'interiore. Dov'è la chiave per la felicità? Nelle cose esteriori o nel nostro interiore? Perché qualcuno che non ha tante cose materiali è felice e qualcuno che ha tutto non lo è? Perché la felicità non dipende dalle cose esteriori, ma dipende dal cuore. Se io ho l'amore e la pace io sono felice, perché amo Dio e amo il prossimo. So perdonare. A cosa ti serve avere tutto? Gesù dice: "A cosa ti serve avere tutto e guadagnare il mondo intero se perdi l'anima?" A cosa ti serve avere tutto se non hai la pace del cuore? Non hai la pace nella tua famiglia, perché vi state mangiando a vicenda. Allora a cosa ti serve tutto?
La Madonna vuole che noi siamo vincitori e non quelli che sono stati sconfitti. La Madonna vuole che noi siamo capaci nella vita e non persone deboli. La Madonna vuole che noi siamo forti dal di dentro; forti nello spirito, perché lì è la chiave per la vita.
Ma la Madonna è stata risparmiata dalle croci? Dio l'ha risparmiata dal portare la croce? No, non l'ha fatto. Anche Lei aveva delle croci e delle croci pesanti. Ma Dio Le ha dato la capacità interiore. Le ha dato la fede forte, una forte fiducia in Dio, una speranza forte, un amore fortissimo. Lì è la chiave. Perciò la Madonna qui ci insegna ad esercitare lo spirito, perché la nostra fede cresca, così da crescere l'amore e la speranza. Allora noi siamo pronti per la vita. Siamo pronti per i nostri rapporti umani. Siamo capaci di perdonare, di sconfiggere il male. Siamo capaci di capire cosa è Volontà di Dio e di vivere nell'amore per gli altri. Di vivere in amicizia con gli altri.
La volontà del maligno, invece, è quella di separarci; di non vivere gli uni con gli altri; di non parlare in famiglia; di litigare continuamente. Perciò Gesù dice "perdonate". Perdonare significa vincere il male. Non permettere al male di sconfiggerti.
Ecco: tutto questo ci insegna la Madonna qui. Perciò Lei ci invita alla preghiera, al digiuno, a partecipare alla Messa, a confessarci, ma non solo a pregare, a digiunare, a confessarci e a partecipare alla Messa, ma come. Come fare ciò. Con il cuore. Pregate col cuore. Digiunate col cuore. Partecipate alla Messa col cuore. Che cosa significa? Significa farlo con amore. Perché quando preghi con amore non ti annoi, perché è la stessa cosa di quando sei col migliore amico. Quando fai qualcosa con amore sei rivolto verso il prossimo, cerchi Gesù, tu cominci a cambiare. Tu vedrai la differenza tra te e Gesù. L'amore ti porterà a cambiare per diventare più simile a Lui come ha fatto Maria. Pregare e digiunare con il cuore significa un'altra cosa: il cuore cambia. Questo è il senso della preghiera. Questo è il senso del digiuno. Questo è il senso della confessione. Che io cambio.
Guardate cosa può accadere. Posso pregare, digiunare, andare alla santa Messa senza che accada nulla. Come quel fariseo nel Tempio: "prego, digiuno due volte alla settimana. " Gesù dice: "No! Non sei giustificato!. Perché non è giustificato? Perché non fa le cose con il cuore. Lui non cambia il suo interno. Lui vede benissimo gli sbagli degli altri. Lui dice: "Grazie Dio, perché non sono come quel peccatore lì". Ma non vede se stesso.
Cosa può accadere a noi? Posso andare alla santa Messa, ascoltare la Parola di Gesù. Gesù dice a Pietro: "perdona 70 volte 7". Nella Comunione ricevo Gesù. State attenti: ricevo Gesù non solo una piccola ostia. Proprio Gesù: i Suoi pensieri, il Suo Cuore, le Sue Parole. Dopo la Messa io esco di chiesa, vedo una persona che non mi piace, una persona che mi ha offeso, che per me è pesante, e io giro la testa, perché non voglio vederla. Figurati salutarla e ancora di meno perdonarla. Invece prima ho ricevuto Gesù. E io ho ricevuto Gesù! Se io ho ricevuto veramente Gesù, perché le nostre Messe sono senza frutto? Perché noi non cambiamo. Io non cambio. Io non prego con il cuore. Non partecipo alla santa Messa con il cuore. Lo faccio solo di facciata. Come quel fariseo.
Ecco, cari amici, abbiamo fatto un'introduzione riguardo a quello che la Madonna vuole qui. La Madonna non ci dice nulla di particolare. Ci dice solo cose semplici. Le cose che noi dimentichiamo. Le cose che noi non vogliamo. Io spesso dimentico che non ho solo il corpo, ho anche l'anima. Nel nostro cuore nasce lo sguardo, non nei nostri occhi. Perché qualcuno vede solo le cose negative nel prossimo e qualcuno solo quelle positive? Qualcuno vede negativo, perché dentro di sé è negativo. Perché il mio sguardo nasce nel mio cuore: nell'amore, nell'odio, nell'invidia, nella gelosia. Dove nascono le mie parole? Nella bocca? No, nel cuore. Perché ti dico una parola buona o una parola cattiva? Perché le mie parole sono spinte da qualcosa. E cosa le spinge? L'amore, l'odio, l'invidia, sentimenti positivi o negativi. Questo è quello che noi dobbiamo controllare. Questo è importante. Da questo dipendono le nostre relazioni. Ma noi questo lo dimentichiamo. Perciò la Madonna dice: "Pregate". Nutrite la vostra anima con la preghiera, con gli incontri con Gesù, con le Sue Parole. Il digiuno rafforza la tua libertà interiore. Liberati. Sii più forte interiormente per poter resistere. Confessati. Purifica il tuo interno come pulisci il corpo. Perdona. Sconfiggi il male.
Cari amici, noi conosciamo tutte queste cose. Questo lo sappiamo anche senza Medjugorje. Noi sappiamo che Dio ci invita alla preghiera, al digiuno, a ricevere la Divina Misericordia, a partecipare alla santa Messa. Noi sappiamo tutto questo. Ma noi lo dimentichiamo.
Ancora un'altra cosa. La differenza tra sapere e fare. Io so tutto questo, ma devo mettere in pratica. Perché la conoscenza non è sufficiente. La conoscenza deve essere spinta da qualcosa. E questo è l'amore. Io conosco le Parole di Gesù quando dice: "Ama Dio". Ma se io veramente amo Dio, allora per me è facile decidermi per la preghiera. Per me Gesù è importante. Io conosco le Sue parole: "Ama il tuo prossimo". Ma io amo il prossimo, ho tempo per stare con la mia famiglia o tutto il resto è più importante? Io conosco le Parole di Gesù quando ha detto: "Perdona". Ma io perdono? La Madonna qui ci risveglia.
Ieri nel Vangelo abbiamo sentito di 5 vergini sagge e 5 vergini stolte. Le sagge hanno olio, quelle stolte non ne hanno. La Madonna ci insegna che dentro di noi dobbiamo avere dell'olio. Dentro di noi dobbiamo avere la forza che ci spinge. Dobbiamo essere forti da dentro.
Cari amici, questa è la chiave. Questa è la soluzione.
Non posso liberarmi dalle croci. Non posso assicurarmi le condizioni migliori. Non posso far sì che le persone che mi circondano siano perfette. Ma io posso essere diverso. Devo essere diverso da dentro. Avere una fede forte, la speranza forte e l'amore forte. Allora tutto è diverso. Allora io guardo tutto con occhi diversi. Con occhi diversi guardo te. Con occhi diversi guardo le cose materiali. Non mi servono tante cose per una vita felice.
Quando io imparo a digiunare, a vivere con il pane e l'acqua due volte alla settimana, io vivo in modo semplice e capisco che non mi servono tante cose per una vita felice.
La Madonna ci risveglia. Io Le permetto di risvegliarmi? A questa domanda devi rispondere tu personalmente.
Grazie mille per la vostra pazienza.
Fonte: IdM (intervento inviato da Andrea Bianco)
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