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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 16 maggio 2018

Omelia Messa - Međugorje - lunedì 14 Maggio 2018 - San Mattia apostolo


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, oggi celebriamo questo apostolo per il quale Gesù, come abbiamo sentito, ha detto che Lui stesso ha scelto. Lui ha scelto tutti, affinchè portino molto frutto e affinchè tale frutto rimanga. E come è questo frutto?
Guardiamo brevemente la vita dell’apostolo Mattia e degli altri apostoli. Erano 12 persone analfabete. Solo Matteo probabilmente era più colto, perchè era un pubblicano.
Gesù è passato per Israele e ha scelto coloro che Lui ha desiderato. Ha guardato loro nel cuore e li ha chiamati a portare frutto. Addirittura tutti hanno dato la vita per il Vangelo e per portare frutto.
Duemila anni fa c’erano 12 apostoli e qualche discepolo e ora due miliardi di cristiani.
Vediamo il frutto di quel sangue che gli apostoli hanno versato quando hanno testimoniato per Gesù Cristo.
Proprio la loro vita è l’immagine d’esempio per i veri discepoli. Proprio gli apostoli hanno visto la realizzazione di quel messaggio che Gesù ha portato per ogni uomo.
Con i loro occhi hanno visto cosa significa amare. Hanno visto Gesù riposarsi nella stanchezza. Hanno visto Gesù arrabbiarsi davanti all’ingiustizia.
Fratelli e sorelle, Gesù parla dell'amore. Dice: “Amatevi, perchè Io vi ho amati. Imparate da Me ad osservare i Comandamenti, perchè Io li ho osservati”.
Questo è importante per noi, perchè l’amore non è una cosa astratta, non è un’idea.
Gesù lega sempre l’amore al Padre Celeste.
Gesù lega l’amore ai Comandamenti del Signore. Non è un caso.
Se veramente amiamo qualcuno siamo disposti a trovare il tempo per lui. Siamo disposti ad osservarlo e ad ascoltarlo per vedere di cosa ha bisogno.
Fratelli e sorelle, l’amore si impara. Lo trasmettiamo da persona a persona. E’ così da 2000 anni, dagli apostoli fino ad oggi.
Noi cristiani impariamo dal Maestro cosa significa amare e vediamo che questo è legato ai Comandamenti. Osservare i Comandamenti significa mettere in pratica ciò che è importante.
Non dobbiamo meravigliarci a vedere in che stato si trova il mondo in cui viviamo. Perchè c’è così poco amore? Nel mondo basato sulla tecnologia e la scienza gli uomini sono soli.
L’unità che Gesù ha avuto con gli apostoli è il luogo dove si impara l’amore, il comportamento e la vita.
Perfino gli atei confessano che la scienza non è capace di portare veri cambiamenti Arari, uno storico ebreo, nel suo libro “L’uomo Dio” ha scritto: “La scienza guarda il mondo, ma non ha i metodi per stabilire i comportamenti corretti. La scienza insegna che l’uomo ha bisogno dell’ossigeno, perchè senza di esso muore, ma la scienza non può dimostrare se è giusto o meno che un malvagio muoia affogato”.
Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci invita a colmare quello che manca in questo mondo. Egli ci invita all’unione con gli uomini, in modo tale che possa dimorare la Presenza Divina.
Gesù invita ad amarLo osservando i Comandamenti. Il cristiano è chiamato a seguire questa via rispettando i Comandamenti, amando Dio e tutte le persone come ha fatto Lui.
Oggi, però, vediamo che l’uomo non accetta facilmente questa via, perchè si tratta di una strada difficile. Si tratta della via della croce. E’ la via del Calvario, ma è l’unica via giusta.
Se non ci sarà amore verso Dio e verso gli uomini non accadrà ciò che è avvenuto nella vita degli apostoli.
Gesù dice: “Rimarrete nella Mia gioia. La Mia gioia sarà con voi”.
Ecco un altro motivo perchè seguire la via cristiana. In essa l’uomo troverà la gioia che manca al mondo. Il vuoto in cui vive l’uomo di oggi non è gioia.
Fratelli e sorelle, Gesù dice: “Il vostro frutto rimanga”. Il frutto sarà solo dove l’uomo si dona con amore, dove la sofferenza ha il suo senso e dove la gioia riempie il cuore delle persone..
Nel cuore e nell’anima della persona che segue i Comandamenti di Gesù Cristo ci sarà la Presenza soprannaturale e la forza di Dio. E’ più forte Colui che è in voi di colui che è nel mondo.
Questo possono comprenderlo solo i cristiani che osservano tali Comandamenti.
La certezza che Colui che è in noi è più forte consola la nostra anima e in noi c’è la gioia. La gioia che Gesù ha vinto questo mondo.
Mentre gli uomini e il mondo si rallegrano per gioie passeggere il cristiano è chiamato a far vedere la luce con l’esempio d’amore che nasce da Gesù Cristo.
Fratelli e sorelle, questa santa Messa e questa Parola di Dio che abbiamo ascoltato portino frutto.
I Comandamenti del Signore sono legati alla gioia della nostra vita. La nostra anima ha bisogno del Signore.
Se non curiamo la nostra anima non ci sarà nè gioia nè frutti.
Testimoniamo in questo mondo la Buona Novella e la gioia di Cristo Risorto. Questo potrà farlo ciascuno di noi se cammina per la via di Cristo Signore.

Registrazione F. DeAgostini – Trascrizione A. Bianco

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