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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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domenica 27 maggio 2018

Međugorje, Domenica di Pentecoste 20 maggio 2018, omelia della Santa Messa vespertina presieduta da fra Dragan Ružić.




Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo la solennità della Pentecoste.. Ci ricordiamo di una cosa importante avvenuta 2000 anni fa: la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli radunati nella stanza dell’Ultima Cena.
Col termine “celebrare” noi intendiamo qualcosa legata al rito liturgico, ma qualcosa di salvifico. Invece nella celebrazione avviene qualcosa di insolito: ciò che è accaduto in passato avviene di nuovo e salva ancora una volta.
Nel momento in cui celebriamo questa solennità avviene che abbiamo nuovamente l’esperienza della Pentecoste, cioè lo Spirito Santo discende su di noi qui e adesso in questa chiesa proprio come nella sala dell’Ultima Cena.
Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità, ma unito al Padre e al Figlio è un unico Dio. Mentre per il Padre e per il Figlio possiamo avere un’immagine della Loro personalità ci pare impossibile fare la stessa cosa per lo Spirito Santo. Possiamo, però, comprendere qualcosa della Sua Persona basandoci sulla Sua opera.
Come Gesù ci ha detto si tratta dello Spirito Paraclito, cioè Colui che consola ogni persona afflitta. E’ anche lo Spirito della Verità.
La solennità di oggi viene chiamata Pentecoste, ma in croato anche cinquantesimo. Nella religione ebraica era una delle tre grandi solennità in cui gli ebrei dovevano venire a Gerusalemme. Cosa celebravano in questa festa? Il libro del Levitico al 23. capitolo parla della raccolta delle primizie. Questo veniva celebrato il 50. giorno dopo Pasqua. I rabbini hanno legato successivamente questa solennità alla consegna dei Comandamenti sul Sinai. Si trattava del 50. giorno dalla liberazione dalla schiavitù in Egitto.
In questo contesto possiamo considerare anche la Pentecoste cristiana. 120 persone si sono trovate con Maria e con gli apostoli di mattina nella stanza dell’Ultima Cena come Gesù aveva detto al momento della Sua Ascensione.
Dopo i tuoni e i fulmini lo spirito Santo discende sui discepoli di Gesù sotto forma di lingue di fuoco. Sta per iniziare il tempo della Chiesa. Lo Spirito Santo da ai discepoli il coraggio di superare le paure. La Chiesa comincia a portare i primi frutti.
Pietro, dimenticato il rinnegamento di Gesù, fa la sua prima omelia al popolo. Rimaniamo sorpresi sia dalla forza del discorso che dal messaggio contenuto. Il risultato è la conversione di 3000 persone. Così nasce la prima comunità cristiana. Questo è il primo vero frutto della Pentecoste.
Gesù Cristo quando ci viene incontro non è mai a Mani vuote. Non viene per chiedere, ma per dare. Non aspetta niente da noi, ma ci offre la Sua fiducia. Questo è ciò che leggiamo nel Vangelo.
Lo Spirito Santo entra a porte chiuse. Entra anche nei nostri misteri. Ci tocca anche quando non siamo disposti ad accettare o non siamo abbastanza maturi per aprirGli la porta. Ma Lui ci ama. Non aspetta e viene a noi. Supera le nostre chiusure e le nostre difficoltà.
Sempre dona la pace. L’unica vera pace.
Esistono tante tensioni nel mondo e nei cuori degli uomini.
Il Risorto porta la pace e prende su di Sè i problemi del mondo. Questa è la pace di Colui che prende i peccati pagando il prezzo più alto, affinchè le persone abbiano la vita eterna.
Ecco perchè i discepoli hanno gioito quando hanno visto il Signore.
Inoltre Gesù dona lo Spirito della conversione, del perdono e della guarigione. Con il Suo Spirito si può superare il proprio passato e si può essere istruiti per una nuova via.
La missione del cristiano non è quella di giudicare gli altri, ma quella di seguire la via del Signore che vuole il ritorno di tutti i Suoi figli..
Questo fa il Signore con me, con te e con tutti i peccatori.
Ciò che avviene nelle famiglie quando dimentichiamo l’amore avviene anche nella Chiesa quando trascuriamo lo Spirito Santo. Senza Spirito Santo Dio è lontano. Cristo rimane nel passato e il Vangelo diventa lettera morta, la Chiesa diventa un’istituzione, l’autorità un potere e la missione una pubblicità. L’opera morale diventa una schiavitù.
Cari fratelli e sorelle, oggi è difficile presentare il mistero della Pentecoste, ma è ancora più difficile presentarvi la terza Persona della Santissima Trinità, lo Spirito Santo.
I padri della Chiesa dicono che è l’Amore e l’umanità, piena di quest’Amore, vive, cresce, esulta e diventa Chiesa.. Ma come si fa a descrivere una Persona divina? Per conoscere una persona bisogna vivere assieme a lei. e’ proprio ciò che vuole fare con noi lo Spirito Santo.
Per tutte le preghiere il Padre promette l’ascolto, ma per un tipo di preghiera garantisce l’adempimento: per quella fatta per ricevere lo Spirito Santo.
“Se voi malvagi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto più il vostro Padre celeste darà lo Spirito Santo a coloro che Lo chiedono”.
Se volete vivere come figli di Dio la vostra vita diventi una continua preghiera per ottenere il dono dello Spirito Santo.
Cari fratelli e sorelle, nel breve Vangelo di oggi due volte si parla di testimonianza. “Lo Spirito testimonierà per Me” e “voi testimonierete”. La missione principale del cristiano è essere testimoni di Cristo. Non solo testimoni di ciò che si conosce di Gesù, ma anche mettere la propria vita nelle Sue Mani per testimoniare la Verità.
Nella lingua greca i termini “testimone” e “martire” sono uguali.
Questa solennità è un’occasione per domandarsi: Posso veramente dire che vivo come testimone di Cristo? Oppure sono un falso testimone? Fino dove arrivo a testimoniarLo? Fino a quando voglio io oppure la mia testimonianza è completa? Ascolto solamente la Parola di Dio o la metto in pratica nella vita? Questo vuol dire che vivo una vita dalla doppia faccia o sono corretto? Sono testimone della Verità o lo sono di satana?
I cristiani sono diversi dagli altri per ciò che riguarda la preghiera..
Posso dire che la mia è una vita di preghiera? Durante il giorno sento il bisogno di fermarmi per pregare e parlare con Dio? O magari lo faccio solo per abitudine?
Cari fratelli e sorelle, uniti alla Beata Vergine Maria e agli apostoli preghiamo per il dono dello Spirito Santo, affinchè davvero diventiamo testimoni del Signore risorto.
Amen

fra Dragan Ružić

Registrazione: F. DeAgostini – Trascrizione:  A. Bianco

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