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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 10 maggio 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 7 maggio 2018



Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, questo breve brano del Vangelo di Giovanni avvenuto nell’Ultima Cena parla chiaramente della vita degli apostoli e di ciò che succederà di loro dopo che Gesù non sarà più con loro. Egli parla apertamente delle difficoltà. Li ha avvisati, affinchè sappiano e si ricordino. Saranno perseguitati anche dai vicini. Le umiliazioni faranno parte della loro vita.
Il fatto di annunciare il Vangelo prevede anche di essere disprezzati e perseguitati.
Gesù dice loro che chi li ucciderà crederà di rendere culto a Dio. Le persone che non hanno conosciuto l’Amore di Dio e l’insegnamento di Gesù si opporranno agli apostoli.
La differenza tra chi è del mondo e i discepoli è la seguente: “Chi conosce i miei comandamenti e li vive Mi ama”. L’amore per Gesù si scopre nel vivere le Sue Parole.
Chi ama Gesù in tale modo sarà amato sia da Lui che dal Padre Celeste e potrà approfondire tale conoscenza con l’aiuto dello Spirito Santo che è un vero dono del Padre.
Fratelli e sorelle, Dio Padre non si rivela più come nell’Antico Testamento nella luce o nella tempesta come sul Sinai, ma lo fa in un modo silenzioso.
Quando desidera mostrare il mistero della salvezza, del Suo Amore e della Sua paternità Dio rifiuta gli spettacoli.
Tutta la rivelazione privata e personale si rivela con l’aiuto dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è per la Chiesa e per i cristiani dinamico, vivo. Ci esorta a vivere la Parola di Dio.
Gesù è al crocevia dei tempi. Attorno a Lui ci sono gli apostoli che ancora non hanno capito tutto cosa sarebbe successo. Gli eventi della Vita di Gesù non hanno aperto completamente gli occhi, la mente e il cuore degli apostoli. Essi sono incerti.
Conoscere le letture dell’Antico Testamento non bastava loro. L’insegnamento del Maestro per loro alcune volte era confuso, perchè completamente nuovo.
Lui è ancora con loro e li guida verso la Verità piena. Insegna loro ciò che dovranno fare e ciò che loro stessi dovranno insegnare agli altri. Chiede loro di essere testimoni, perchè sono stati con Lui fin dall’inizio.
Egli spiega loro che non sono soli ed abbandonati. Tutto ciò che Lui fa viene dal Padre Celeste e quindi tutte le opere che compie porteranno all’unione con il Padre.
I discepoli non devono temere per i tempi futuri. Gesù dice: “Lo Spirito Santo che vi manderò, il Paraclito. Egli Mi darà testimonianza”.
In questo Vangelo possiamo trovare un messaggio per tutti noi che camminiamo sulla Via di Dio. Tutte le Sue opere sono collegate in modo stretto con Dio Trinitario. Questa vicinanza di Dio con l’uomo è sempre stata una cosa sublime che ci esorta ad impegnarci sempre di più a cercare il Signore.
Nei secoli questo pensiero ha avuto momenti forti e momenti di stanca. Ci sono stati momenti in cui le persone si sono impegnate e altri in cui si è mescolato con la superstizione.
I primi cristiani erano coscienti che Dio non si trova solo nel Tempio, ma in ogni spazio liturgico è presente Dio.
Dall’Antico Testamento si passa ad un nuovo modo di pensare nel Nuovo Testamento. Si è preso atto della Presenza di Dio nel proprio interiore e dell’opera dello Spirito Santo. Mostrare Dio al popolo dimostra che Dio è tra i suoi e lo Spirito Santo rivela una presenza più intima.
Gesù, dicendo agli apostoli che non li avrebbe lasciati soli, ma che avrebbe mandato loro il Paraclito, li saluta alla maniera ebraica desiderando per loro la pace. Questo è un dono particolare. Fa parte dei beni messianici collegati con il Padre Celeste.
Fratelli e sorelle, bisogna dire che la promessa di Gesù fatta agli apostoli che lo Spirito Santo li avrebbe guidati verso la Verità non è la protezione dalle prove. Se i discepoli rimangono con gioia nel Suo Amore annunceranno la Buona Notizia e per loro le sofferenze vorranno dire assomigliare sempre più a Gesù. Vuol dire assomigliare sempre più a Lui crocifisso.
Per poter sperimentare la promessa dell’Amore di Gesù bisogna vivere la Sua Parola. Spesso ci stanchiamo. Noi vorremmo sperimentarLo una volta sola e poi basta. Ma dobbiamo sapere che questo è un processo continuo che si svolge giorno per giorno intorno e dentro l’uomo. Ogni giorno siamo in una nuova prova e queste prove sono la maturazione nella Via di Dio. Il dono di Dio chiede la partecipazione e la risposta dell’uomo.
Un esempio dell’opera dello Spirito Santo lo troviamo nel brano degli Atti degli Apostoli che abbiamo sentito oggi. Vediamo che la prima Chiesa è uscita dall’ambito dei giudei e si è rivolta a tutti coloro che volevano sentire la Buona Notizia e che volevano sentire ciò che portava Gesù.
A Filippi san Paolo testimonia davanti alla comunità radunata. Il frutto della sua predicazione e dell’opera dello Spirito santo è la risposta entusiasta di una commerciante di porpora di nome Lidia. Il Signore le apre il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata assieme alla sua famiglia lo invita a casa sua.
Gesù ripete più volte agli apostoli nel Vangelo di non scoraggiarsi davanti alle difficoltà. Lo Spirito Paraclito è Colui che li guiderà nel Suo Nome e Lui glieLo invierà. Lo Spirito di Verità darà testimonianza di Lui in tutti i momenti in cui saranno perseguitati a causa della Buona Notizia.
Gesù non ha detto ciò solamente per quelli del Suo tempo, ma per tutti coloro che vogliono vivere secondo la Sua opera. La forza dello Spirito Santo li guiderà, perchè instancabilmente in tutte le circostanze rimangano forti per annunciare la Sua Parola. Questo viene confermato in tutta la storia del Cristianesimo. Vediamo testimoni e annunciatori, ma vediamo anche persecutori che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima.
Anche oggi nel cuore dei discepoli di Gesù c’è una decisione forte e questo è motivo di rabbia per i loro avversari. I seguaci di Gesù sono disprezzati, uccisi, perseguitati, perchè non vogliono rinunciare al grande Amore di Gesù.
Il Vescovo di Salona, città antica vicino a Spalato, ha confermato la sua fede con il martirio nel 304. Ha confermato le Parole di Gesù del Vangelo di oggi, cioè tutto ciò che sarebbe successo ai discepoli di Gesù.
L’amore di Gesù e lo Spirito Santo hanno vinto l’odio dei nemici e i discepoli non hanno avuto paura di morire per Gesù.
Fratelli e sorelle, diventare cristiani non significa essere cristiani. Con impegno, altruismo e generosità ci avviciniamo sempre più al Signore e così sentiamo che Dio ci rafforza.
Forse nulla di grande cambia nella vita quotidiana, ma il fedele sente la pace che viene da Dio. Sente che Dio lo accompagna e lo benedice. Dio rafforza i passi davanti alle preoccupazioni della vita e alle cadute. Il fedele si appoggia alla Parola di Dio che lo esorta a fare sempre il bene, senza calcoli. Il discepolo sente che tutto in sè e attorno è nelle Mani e nei piani di Dio.
La forza della grazia e la Presenza di Dio trasforma le nostre cose piccole e nella benedizione. Nelle nostre piccole opere ci avviciniamo a Dio e all’uomo.
Invochiamo la forza dello Spirito Santo, affinchè risvegli in noi la forza continua di fare il bene per poter diventare dimora di Dio nel tempo in cui viviamo.
Amen

Registrazione: F. DeAgostini
Trascrizione A. Bianco

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