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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 31 maggio 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 23 maggio 2018


   
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, le letture di oggi non ci sorprendono. Ci ammoniscono sui nostri rapporti umani e sulle dimensioni del nostro comportamento e del nostro operare.
E’ interessante come Gesù, con la Sua Grandezza divina, agisca.. Ricordiamoci che gli apostoli sono con Lui già da tre anni e ancora non hanno capito la Sua grandezza. Essi volevano allontanare chi guariva senza far parte del loro gruppo. “Non è dei nostri!” Questo ci sorprende. Sembra che gli apostoli non siano ancora maturi.
Gesù aveva mostrato tutto il tempo la comprensione di ogni uomo, sopratutto verso quello in difficoltà o quello ammalato. Gesù dice agli apostoli: “Lasciatelo. Non impeditegli”. Egli non esclude nessuno. Non divide.
Gesù vede molto più lontano. Quelle persone che guarivano non erano del gruppo degli apostoli ed Egli dice: “Non impediteglielo. Chi non è contro di noi è con noi”.
Queste visioni ampie di Gesù lasciano gli apostoli a bocca aperta. Gesù desidera che fioriscano tutti i fiori buoni.
Dall’altra parte, invece, vediamo gli apostoli che ancora non hanno compreso questo spirito di Gesù. Vorrebbero escludere, proibire e dividere le persone.
Gesù, invece, ritiene tutti Suoi fratelli.
Il Signore dona il sole e la pioggia a tutti e non volge le Spalle a nessun uomo.
Attraverso il comportamento degli apostoli, però, possiamo vedere anche il nostro comportamento. I messaggi biblici e gli episodi del Vangelo non sono dati a noi per vedere solamente ciò che è avvenuto 2000 anni fa, ma servono a farci riflettere per capire cosa significa ciò per me, per la mia famiglia, per la mia vita.
Sono sicuro che questa debolezza degli apostoli riposi un pochino dentro ognuno di noi. In uno di più e in uno di meno. Tendiamo a questo atteggiamento di mettere da parte coloro che sono diversi da noi. Siamo stretti di cuore. Questo non và bene, sopratutto se vogliamo essere discepoli di Gesù Cristo, cristiani.
Nessuno ha il diritto di privatizzare l’insegnamento di Gesù.
Chiunque ha un pizzico di bene è sulla via di Dio. Deve solo crescere e maturare. Dio lo accetta.
Quando si vedono persone che escludono coloro che non hanno il proprio modo di pensare, che appartengono ad un altro partito, ad un altro stato si vede che si tratta di egoismo.
L’uomo rivolto verso se stesso è egocentrico.
Bisogna essere rivolti verso se stessi solamente in una certa misura. Gesù dice: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Questa è la misura. Ma non dobbiamo escludere nessuno.
Non bisogna che tutti la pensino come noi. Non sono tenuti ad assomigliare a noi.
Questo messaggio di ampiezza di cuore è tipicamente cristiano.
Noi che siamo questa sera a Messa leggiamo i messaggi della Madonna. In essi si trova questa larghezza di cuore. Nessuno è escluso.
Mi viene sempre in mente quella verità biblica che la Madonna ha ripetuto più volte: nessuno perderà il Paradiso. Soltanto chi rifiuterà il Padre Onnipotente non ci andrà.
Lucifero ha detto: “Io non voglio andare con Te”.
Gesù vede che gli apostoli non hanno compreso tutto in questo campo. Gli da questo insegnamento in modo che possano comprendere e avanzare. Un uomo può dire una buona cosa e avere ragione, ma se lo dce in modo sbagliato, troppo severo, la controparte reagisce in modo negativo. Gesù non ha criticato gli apostoli, ma ha insegnato loro con dolcezza.
Ci sono monaci antichi che sottolineano la dolcezza di Gesù. I monaci antichi dicono: “Quando hai ragione non essere arrogante. Quando hai ragione per criticare fallo in modo che l’altro possa accettare senza offendersi, senza umiliare”. La dolcezza e la mitezza sono virtù divine. Gesù aveva pietà verso tutti.
Nei messaggi della Madonna vediamo questa bontà di Dio anche verso i peccatori più grandi. Non c’è nessuno che si possa vergognare quando legge questi messaggi. La Madonna incoraggia tutti. Rafforza, illumina.
Vediamo i messaggi della Madonna e cerchiamo di modificare il nostro comportamento con gli amici, sul posto di lavoro.
Gesù ha detto: “Non fate il bene solo a coloro che lo fanno a voi, ma fatelo a coloro che non possono restituirvelo”. Non farlo solo ad un tuo amico. Fai del bene a chi ha bisogno.
Questi sono i nostri valori cristiani.
Tutti noi che sta sera siamo qui se non comprendiamo questa ampiezza, dolcezza, mitezza siamo ancora come gli apostoli che sono immaturi e vogliono impedire di fare il bene.
Ciascuno di noi ha una via diversa verso Dio, ma tutti hanno posto nel Suo giardino. Tutti i fiori devono fiorire.
C’è un altro messaggio nei testi biblici di questa sera.
Nella prima lettura abbiamo ascoltato san Giacomo. Egli era una persona incredibilmente pratica. A lui interessava che le persone vivessero come credevano.
La sua parola è molto dura quando dice: “A cosa ti serve la fede se non produce frutti?” E’ molto pratico.
Il nostro Rosario và benissimo, la nostra Messa è il massimo, ma devono portare frutto. Se non c’è frutto a cosa ti serve la fede?
In questa breve lettura san Giacomo parla dei rapporti umani.
Dice due cose importanti. Non fate i vostri progetti senza Dio. “Farò questo e quest’altro. Le mie aspettative sono queste…” San Giacomo risponde: “Non fare così!”
Come cristiano ti devi domandare come Dio agirà se tu collabori con Lui. Cosa ti potrà sussurrare? Non fare i tuoi progetti senza Dio.
Devi dire: “Se il Signore vorrà faremo questo o quello”.
Domandiamoci sempre quali sono i nostri progetti e desideri e domandiamoci quali sono legati a Colui in cui crediamo.
San Giacomo dice: “In ogni cosa conta sul Signore. Allora riuscirà tutto”.
Noi cristiani spesso facciamo progetti spirituali o materiali senza ricordarci di queste parole.
Quando una persona per fare un’azione si appoggia a qualcuno di più forte, potente allora si ritiene sicuro. Pensate quando ci appoggiamo a Colui che è Onnipotente al Quale noi diciamo: “Tu sei mio Padre”. Lui ci risponde: “Voi non siete Miei servi, ma Miei amici”.
Noi abbiamo un Amico tanto potente. Questo ci da la sicurezza.
San Giacomo entra nelle profondità dell’atteggiamento umano e ci dice: “Conta sempre sul Signore”.
Se sta sera ascoltiamo san Giacomo sono convinto che i nostri progetti, il nostro comportamento e le nostre opere saranno sicuramente più fruttuosi.
Nella stessa lettura san Giacomo ci dice: “Chi di voi ha l’opportunità di fare il bene e non lo fa commette peccato”.
Anche sta sera, come ad ogni inizio della santa Messa, abbiamo pregato e detto che ci pentiamo per i peccati di pensieri, parole, opere e omissioni.
San Giacomo ci ricorda il peccato di omissione. Ho potuto fare del bene, ma non lo ho fatto. Egli parla molto chiaramente.
Fratelli e sorelle, verifichiamo il nostro comportamento.
Quanto pecchiamo in omissioni!
Avremmo potuto fare di più.
Se questa mattina avessimo potuto fare qualcosa di buono e non lo abbiamo fatto abbiamo commesso peccato.
L’omissione ci pare un peccato commesso da tutti, sopratutto da noi cristiani. Non siamo attenti alle possibilità che Dio ci dona per fare del bene.
Dio ci da grandi possibilità, ma quando non facciamo il bene non realizziamo la Sua Volontà.
Sacri scrittori dicono che vedere come e dove posso fare del bene è uno dei valori fondamentali del Cristianesimo. Fare del bene prima che l’uomo che è nel bisogno mi domandi. Dobbiamo avere una grande fiducia in Dio.
Dio incoraggia l’uomo e gli dona la forza nei momenti di difficoltà.
Chi di noi non ha tribolazioni? Ma se abbiamo una grande fiducia in Dio e ci appoggiamo sempre a Lui saremo forti e potremo affrontare le difficoltà.
Qualcuno ha detto: “La cosa più importante non è il fatto che noi crediamo in Dio, ma che Dio crede in noi”. Dio crede in te e in me. Non mi volterà mai le Spalle e il Suo Amore è incondizionato.
Questa è la chiave. Certo che la nostra fede è importante, ma senza questa attenzione di Dio verso ognuno di noi… Dio crede in noi e non ci volterà mai le Spalle.
C’è una preghiera che dice: “Dio fu la mia protezione e la mia forza e oggi allontana da me le angosce dal mio cuore”.
L’uomo è fragile e Dio lo comprende e desidera aiutarlo. Ci insegna con dolcezza a contare con saggezza i nostri giorni e a conquistare un cuore grande e caldo. L’egoismo e la cattiveria senza Dio hanno sempre il sopravvento. Le nostre vite sono brevi come primavere che passano.
Dio si prende cura del mare, della pioggia, dei fiori, del passero. Anche se la madre e il padre ti dimenticassero non temere: Lui non ti abbandonerà mai.
Nemmeno quando Lo offendo allontana il Suo Volto da me e mi abbandona alla cattiveria dei miei nemici. Quando sarò ferito mi verrà incontro e mi aiuterà.
Questi messaggi di Dio, fratelli e sorelle, non ci lascino freddi.
Dopo ogni lettura abbiamo detto: “Parola di Dio”, “Parola del Signore”. Non pronuncia Parole invano.
Nei Salmi ci dice: “Non rimanete duri di cuore”.
Oggi abbiamo sentito la Voce di Dio in questi messaggi biblici.
Preghiamo affinchè Dio ci doni la forza nelle nostre debolezze per non rimanere col cuore duro.
Amen.

Registrazione: F. DeAgostini – Trascrizione: A. Bianco

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