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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 20 agosto 2018

Omelia della santa Messa a Medjugorje, 19 agosto 2018



Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, nella 20. domenica la Chiesa ci propone l’invito di Gesù rivolto prima ai giudei e poi a noi: “Mangiate la Mia Carne e bevete il Mio Sangue per avere la vita eterna”.
Nella prima lettura tratta dal libro dei proverbi si parla della Saggezza Divina. che si presenta a noi con Volto di Persona e presenta le Sue virtù. Ci invita ad incontrarLa e ad accettare i Suoi doni. La Sapienza parla della Sua nascita dall’eternità. Quando Dio ha creato i Cieli Lei era presente.
La tradizione vede in Essa il preannuncio della Seconda Persona della Santissima Trinità: Gesù Cristo.
La Sapienza invita alla mensa preparata e dice: “Venite. Mangiate il Mio pane e bevete il vino che Io ho preparato. Abbandonate il peccato e vivrete. Andate dritti per la via dell’intelligenza”.
Solo alla luce di Gesù e dell’Eucaristia questo testo assume la sua importanza.
Il brano del Vangelo di Giovanni di oggi comincia con l’ultima frase che abbiamo sentito domenica scorsa: “Io sono il Pane Vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno. Il Pane che Io darò è la Mia Carne per la vita del mondo”.
Donando il Suo Corpo Lui dona Se Stesso. In questa frase l’evangelista riassume tutto ciò che Gesù ha fatto scoprire piano piano ai Suoi ascoltatori. Prima di tutto ha rivelato che Egli è il Pane disceso dal cielo e poi che è il Pane con cui ci assicura la vita, ma non quella terrena, bensì quella eterna. La terza rivelazione è che questo Pane è il Suo Corpo.
In questo brano Gesù spiega che darà il Suo Corpo da mangiare e il Suo Sangue da bere. Questo ha creato grande confusione nei Suoi ascoltatori. Per questo motivo le persone hanno cominciato a mormorare chiedendosi: “Come può Costui dare la Sua Carne in cibo?” Questa domanda è comprensibile. Anche noi l’avremmo posta se non avessimo conosciuto l’Ultima Cena dove Gesù ha adempiuto tutto ciò che aveva preannunciato.
Perciò questa domanda non ci sorprende. Diciamo che loro hanno preso letteralmente queste parole senza che Gesù le spiegasse.
Gesù ha ripetuto questa frase in maniera ancora più forte: “La Mia Carne è vero cibo e il Mio Sangue è vera bevanda. In Verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio di Dio e non bevete il Suo Sangue non avrete la vita in voi”.
Il termine “in Verità” comprende una grandissima forza con la quale si vuole sottolineare qualcosa in cui non ci può essere alcun dubbio.
Non si tratta di un’immagine, ma della realtà. Mangiare è veramente mangiare e bere è veramente bere. Il Suo Corpo è veramente cibo e il Suo Sangue è veramente bevanda.
Questa cosa era veramente difficile da comprendere, perchè ai giudei era proibito mangiare il sangue di qualsiasi animale, perchè per essi nel sangue c’era il principio di ogni essere vivente.
Senza questo cibo non è possibile la vita spirituale come senza cibo terreno non è possibile la vita materiale.
Colui che mangia il cibo di Gesù ha la vita eterna. Già da questo momento ha la vita che Gesù ci darà al momento della resurrezione dei corpi.
Lo scopo di questo dono è l’unione con Lui e poi con il Padre. Nel ricevere l’Eucaristia Gesù si lega con il fedele e quest’unione diviene radice di vita eterna e possibilità di resurrezione eterna. Gesù rimane nel credente e questo in Gesù.
Il legame sacramentale porta ad un legame personale con Gesù. Gesù vive nel Padre. Per questo Egli è il ponte verso Dio.
Gesù ha sottolineato che bisogna mangiare il Suo Corpo e il Suo Sangue. Corpo e Sangue rappresentano l’Uomo intero. Queste espressioni parlano anche dell’Incarnazione e della Croce di Gesù. Il Figlio di Dio si è incarnato e sulla Croce, come Figlio dell’Uomo, è stato glorificato.
Chi Lo mangia nella Comunione si unisce a Lui in modo sacramentale e riceve la vita eterna. Riceve la vita di Gesù e, di conseguenza, si unisce a Dio.
Il mistero dell’Eucaristia è unire il fedele alla Santissima Trinità attraverso il dono del Pane Eucaristico e della croce di Gesù.
Nella seconda lettura san Paolo invita gli efesini e tutti noi ad essere saggi per capire la Volontà del Padre.
Coloro che ascoltano Gesù e Lo seguono faranno la Volontà del Padre e faranno esperienza della bontà del Signore.
Chi ascolta Gesù e Lo riceve nell’Eucaristia non vivrà in modo stolto in questo mondo, ma lavorerà e riposerà lodando il Signore e glorificandoLo.
La santa Messa di oggi ci unisce a Dio Trino e a tutti coloro che hanno raggiunto la salvezza.
Ringraziamo il Signore che è rimasto con noi nella Santissima Eucaristia fino alla fine del mondo.
Sua Madre, Regina della Pace, interceda per tutti noi.
Amen.

Fonte: Registrazione F. Deagostini Trascrizione A. Bianco

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