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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 3 febbraio 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 23 gennaio 2018


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, una definizione dell’uomo è che è un essere con rapporti, in modo particolare rapporti familiari. Per esistere l’uomo ha bisogno di rapporti. Gli servono per svilupparsi, crescere, venire educato. Per questo abbiamo bisogno dei nostri genitori e della nostra famiglia.
Questi rapporti possono essere per noi una benedizione, ma anche una maledizione. Possono essere fonte di gioia, ma anche un grande peso da cui non possiamo fuggire.
Alcuni ci pesano talmente tanto che ci possiamo ammalare fisicamente o psicologicamente.
Cari fratelli e sorelle, in certi rapporti ci sentiamo come in prigione.
Dei rapporti con il prossimo Gesù parla in tutti i Vangeli.
In questo episodio si parla del rapporto familiare. Gesù è circondato dalla folla e arriva Sua Madre e i Suoi fratelli per vederLo e parlare con Lui. Gesù non esaudisce il loro desiderio e rimane dentro. Non va ad incontrarsi con i Suoi.
Dice chiaramente che Suoi fratelli e sorelle sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e La mettono in pratica.
In un altro passo dice che se qualcuno vuole essere Suo discepolo deve amare più Lui che il proprio padre e la propria madre o addirittura più che la propria vita.
Di primo acchito Gesù sembra freddo. Bisogna mettere la Volontà del Signore sopra i propri desideri personali, gli amori familiari, i propri interessi.
In nessun caso significa che Gesù diminuisce l’importanza della famiglia. Anzi: Gesù prende i rapporti sani della famiglia come esempio per i discepoli.
Guardandoli ha detto loro: “Ecco Mia Madre. Ecco i Miei fratelli. Chiunque compie la Volontà del Padre Mio è Mio fratello, sorella e madre”.
Già la Sua incarnazione e nascita in un contesto familiare da un’importanza divina alla famiglia.
Per dei buoni rapporti familiari non è più importante il nostro rapporto gli uni verso gli altri, ma il criterio principale diventa la Parola di Dio e la Vita di Gesù. Se così non è anche i rapporti familiari diventano pesanti.
Qualcuno sarà di peso per un altro; qualcuno farà violenza sugli altri; qualcuno non avrà mai la possibilità di vivere a pieni polmoni.
Gesù testimonia che nessuno di noi può essere padrone di un altro..
Se la Parola di Dio non diventa criterio dei nostri rapporti sicuramente si può arrivare alla discordia e a scontri.
Se, invece, i nostri rapporti familiari, di amicizia, di lavoro sono basati sulla Volontà del Padre e sull’Amore che Gesù presenta allora potremo vivere pienamente dandoci reciprocamente la vera gioia.
Diventano parenti di Gesù coloro che Lo ascoltano e mettono in pratica i Suo insegnamenti. Si diventa Suoi fratelli e sorelle a livello spirituale. Questi sono per Lui un dono del Signore e Lui insegna loro e li accoglie con grande gioia. Gesù li attira a Sè in un’unione meravigliosa.
Perciò anche noi nel discorso liturgico cristiano ci chiamiamo reciprocamente fratelli e sorelle. Così noi testimoniamo la realtà del nostro rapporto che è basato sulla parentela di Cristo. Parentela più forte di ogni altra parentela umana.
Fratelli e sorelle, è bello sapere che non sei mai solo, perchè sei sempre legato nello spirito con i fratelli.
E’ difficile spiegare a chi non crede come posso chiamare fratello colui che non conosco o chi ha la pelle di un colore diverso.
Tutti noi che siamo battezzati apparteniamo alla Chiesa di Gesù Cristo.. Apparteniamo alla famiglia di Cristo.
Perciò i battezzati, anche se sono distanti, sono fratelli e sorelle e si chiamano cristiani, perchè fanno parte della Chiesa di Cristo.
Cari fratelli e sorelle, ci troviamo nell’ottava di preghiera per l’unità dei cristiani. La Chiesa è nata come famiglia di Cristo e noi siamo legati tra noi dallo Spirito che abbiamo ricevuto nel battesimo.
Siamo consapevoli, però, che in certi momenti della storia tali rapporti spirituali sono diventati meno importanti, perchè c’era il desiderio di alcune persone di controllare gli altri. Il rapporto basato sull’obbedienza alla Parola di Dio viene sostituito dal rapporto basato sulla sottomissione gli uni dagli altri.
Anche oggi sul Corpo di Cristo che è la Chiesa è visibile la ferita della divisione tra noi cristiani.
Fratelli e sorelle, in questa settimana preghiamo perchè Gesù Cristo aumenti il dialogo e l’unione reciproca, in modo che noi cristiani possiamo fare un passo che ci porti ad un’unione liturgica sacramentale, ma sopratutto unione eucaristica.
Costruire l’unità di fede fa parte della vocazione di ogni cristiano. Questo deve essere fatto non solo oggi e neppure solo in questi giorni dell’ottava, ma in ogni giorno della nostra vita.
Dobbiamo costruire quest’unione nella nostra famiglia, nelle parrocchie e nel nostro Paese.
La base di ogni cristiano è amare il fratello e la sorella come Cristo li ama.
Prima di compiere qualche cattiveria con le parole, con le azioni o con le omissioni dobbiamo ricordarci che questo è mio fratello o mia sorella.
Per questa ragione siamo disposti a perdonare, in modo da ricevere anche noi il perdono da coloro che abbiamo offeso con il nostro comportamento.
Fratelli e sorelle, Cristo ci ha accolti nella Sua famiglia e facendo la Volontà del Padre noi dimostriamo di aver accettato la chiamata ad essere cristiani.
Rispondiamo alla chiamata, così che la Parola possa fare eco nel nostro cuore. Facciamo il possibile per compiere la Volontà del Padre come ha fatto Sua Madre Maria.
Amen.


Registrazione di Flavio Deagostini - Trascrizione A. Bianco

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