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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 10 settembre 2018

Omelia della santa Messa Medjugorje, 26 agosto 2018


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, il brano del Vangelo che abbiamo sentito è la conclusione del discorso in cui Gesù si è presentato come Pane di vita. Nelle ultime 4 domeniche abbiamo potuto vedere la grande ricchezza di questo discorso.
Adesso dobbiamo confermare la nostra fiducia. Nella nostra vita non si realizza nulla se non è basato su una decisione forte. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato questa sera ci aiuta in questa decisione che conferma la nostra adesione a Cristo e la nostra fede nel Mistero Eucaristico.
La scelta è una prerogativa tipicamente umana. Gli animali non possono scegliere. La capacità di scelta viene dalla libertà e il Signore la rispetta sempre.
Scegliere e decidere è sempre difficile, sopratutto quando non ci è chiara la situazione. Per questa ragione spesso molti effettuano scelte sbagliate e si accontentano.
E’ terribile quando l’uomo sceglie una cosa sbagliata potendo scegliere quella giusta. A livello teologico questo si chiama “peccato”.
L’uomo, però, ha la grazia del Signore che potrebbe facilitarlo nella scelta.
Questo è il messaggio del Signore: l’aiuto nella nostra libertà.
Come abbiamo visto nella prima lettura dobbiamo rivedere le nostre decisioni per effettuare la scelta giusta. Dobbiamo deciderci se seguire il vero Dio o altri dei. Chi vogliamo servire?
Per un cristiano la scelta di Cristo è la decisione dalla quale dipende tutto. Non è la scelta di certe regole, di una dottrina o di una religione, ma di Gesù Stesso. Si tratta della Sua Persona viva, presente e che ci parla.
Subito ci viene in mente l’espressione di Gesù: “Non potete servire due padroni. Chi non è per Me è contro di Me. Chi non rinuncia a quello che ha non può essere Mio discepolo”.
Il Vangelo di oggi ci pone una domanda drammatica: “Anche voi volete andarvene?” La risposta a questa domanda spiega quale posto diamo a Cristo. Si tratta di una scelta radicale. Non può essere frutto di un compromesso tra l’essere a favore e contro di Cristo.
Si tratta di una scelta che umanamente non porta grandi vantaggi e Gesù non fa nulla per diminuire il disagio. Ripete il Suo pensiero e ci invita a scegliere: o sì o no, non ci sono compromessi.
E’ una decisione di fede. Nessuna scienza o interesse umano può farci scegliere Cristo, ma solo la saggezza che viene da Dio e alla quale l’uomo deve abbandonarsi. Si tratta di una scelta che non permette più di voltarsi indietro.
Vuol dire rinunciare a tutti gli interessi umani. Chi segue Cristo deve essere disposto a credere in Lui anche quando ciò comporta il disprezzo da parte degli altri.
Possiamo fare ciò? Se lo possiamo ripetiamo assieme a Pietro: “Signore, solo Tu hai Parole di vita eterna”.
Cari fratelli e sorelle, la scelta di Cristo ci rende felici e beati. Questo potrebbero dirlo tutti i santi. Tale beatitudine, però, non si può provare in anticipo. Ecco il motivo perchè oggi tanti ascoltatori tornano indietro. La nostra mentalità basata sui fatti ci direbbe che prima di accettare qualcosa vengano presentate le prove. L’uomo superbo di oggi prima di tutto vuole vedere e toccare e solo dopo verrà il suo “sì”.
L’economia della fede di Gesù, invece, dice: “Venite e vedrete”. Prima aderisci, credi e poi vedrai.
La storia delle grandi anime porta il timbro di questo modo di pensare. Ne abbiamo le testimonianze e per noi è sufficiente.
Cari fratelli e sorelle, sia lontana da noi ogni vacillazione.
Se non lo abbiamo ancora detto diciamo oggi forte il nostro “sì” a Cristo. Ne avremo una grande gioia.
Una madre si inginocchiava dopo ogni Comunione. Il parroco un giorno le ha chiesto: “Cosa dici al Signore quando è con te? Cosa Gli chiedi?” “Io non prego, perchè quando ho Lui ho tutto. Gli dico solamente che Lo amo tantissimo”.
Cari fratelli e sorelle, senza dubbio si trattava di una preghiera che piaceva a Gesù. Questa è la preghiera migliore, perchè Gesù non chiede altro che amore.
Decidiamoci oggi per Lui. Decidiamoci di essere sempre con Lui e accanto a Lui.
Facciamolo questa domenica in cui si celebra Cristo come Parola di vita e Pane che viene spezzato per la vita eterna.
Amen.
fra Dragan Ružić

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