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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 26 aprile 2018

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 22 aprile 2018


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, la quarta domenica di Pasqua è la domenica del Buon Pastore. Gesù ci dice che Lui è il Buon Pastore; è Colui che veglia sul Suo gregge. Il lavoro che deve fare per essere sempre un Buon Pastore è molto esigente.
Il Buon Pastore veglia sempre. Durante il tempo bello e durante le tempeste.. Sui prati e nei luoghi pericolosi.
Se qualche pecora si perde Lui la cerca. Se qualche pecora si ammala Lui la cura.
Essere un pastore non è facile, sopratutto durante le tempeste.
Gesù, il nostro Buon Pastore, sapeva bene come vivevano i pastori in Palestina. Il Buon Pastore non riposa.
Quando leggiamo i Vangeli vediamo che la Vita di Gesù era una lotta quotidiana. Egli doveva incontrare tante persone fra le quali c’erano falsi profeti, farisei, dottori della legge. Trascorreva tempo con i Suoi discepoli che Lo comprendevano poco. C’erano malati che volevano essere guariti o indemoniati che volevano essere liberati.
Il Padre Lo abbandona entrando nell’Orto degli Ulivi. Pietro Lo ha rinnegato per tre volte e Giuda Lo ha tradito con un bacio.
Durante tutta la Sua Vita pubblica ha incontrato persone che non hanno creduto e altre che hanno cercato la Sua rovina.
Quando cantiamo “Salvatore, buon Gesù, Tu sei il Buon Pastore del Tuo gregge” non dimentichiamo che Lui è quel Pastore che da la Sua Vita per i Suoi amici. Segue ogni pecora per condurla nel recinto. Conosce ogni pecora. Ci conosce personalmente.
Noi diciamo spesso alle altre persone: “Ti conosco, ma non mi ricordo bene dove ti ho conosciuto”. Con Gesù non funziona così. Lui ci conosce con il Cuore.
Ciascuno di noi è importante per Gesù. Ci conosce così bene da non confonderci con qualcun altro.
Per Gesù noi siamo unici. Questo dovrebbe esortarci ad un abbandono totale e alla fedeltà a Gesù.
Il Buon Pastore si comporta così anche quando le pecore si sono perse. Egli lascia il recinto e le và a cercare. Sia di giorno che di notte. Le cerca finchè non le trova. Lui espone la Sua Vita per proteggere le Sue pecore. Si offre per salvare tutti. Si offre per la salvezza del mondo.
Lui stesso ha detto: “Nessuno Mi toglie la Vita, ma Io la do per voi”.
Gesù è il Pastore che conosce le Sue pecore e le Sue pecore conoscono Lui. Conoscere significa appartenere. Noi apparteniamo a Cristo e Lui appartiene a noi. Non si tratta di una proprietà materiale, ma apparteniamo a Lui nella libertà e nell’amore. Noi rimaniamo sempre noi stessi, ma ci doniamo a Gesù nella libertà, perchè Lui da la Sua Vita per noi.
Gesù è il Pastore del mondo intero. Non c’è un altro nome sotto il cielo dato agli uomini nel quale è stabilito che noi siamo salvati.
Non dobbiamo fermarci soltanto a queste belle parole, ma dobbiamo ricevere veramente Cristo e donarci a Lui totalmente mettendolo al centro della nostra vita.
Proprio questo facciamo ogni domenica quando veniamo alla santa Messa a celebrare l’Eucaristia. Qui riceviamo l’Amore che è in Lui, l’Amore che ci trasforma.
Egli ci ha detto che è la Via, la Verità e la Vita. Attraverso Gesù arriviamo al Padre Celeste.
Oggi ci poniamo la domanda: Gesù è veramente la nostra Via, Verità e Vita?
Quale posto diamo a Gesù nella nostra vita?
Leggendo questo Vangelo dovremmo fare un passo in avanti. Gesù, nostro Buon Pastore, ci affida gli uni agli altri. La Chiesa è la continuazione di Cristo sulla terra. Come ha fatto Lui dobbiamo fare anche noi: lasciare il recinto e andare incontro agli altri.
Essere discepolo di Cristo è una grande avventura e non un riposo. Abbiamo una grande tentazione di chiuderci nella nostra casa e godere della nostra situazione, ma la Buona Notizia deve essere annunciata ai poveri, a coloro che sono emarginati ovunque si trovino. E’ molto importante che questo si realizzi nelle opere.
Chi pensa in un modo diverso da noi rispettiamolo. Mettiamo sempre Cristo, la Verità, al primo posto e mostriamoLo agli altri. Se rinunciamo ad un uomo rinunciamo anche a Cristo.
Per capire cosa Cristo chiede da noi dobbiamo tornare alle letture.
Nel giorno di Pentecoste gli apostoli erano chiusi per paura e lo Spirito Santo gli ha spinti ad uscire. Poi si sono trovati faccia a faccia con coloro che hanno mandato Cristo sulla croce. Tutti noi siamo invitati a seguire Cristo.
Dalla prima Pentecoste i discepoli sono diventati testimoni della Buona Novella. Dopo la Resurrezione di Gesù Pietro ha vissuto una grande conversione. Lui che aveva tanta paura durante la Passione ora dimostra un coraggio da ammirare. Non ha più paura di testimoniare davanti a tutti i nemici di Gesù. La salvezza è soltanto in Gesù Cristo. Soltanto nella Sua grazia possiamo vivere una vita nuova e diventare figli di Dio.
Anche noi siamo invitati a testimoniare la nostra fede. Tutti siamo parte della Chiesa per raggiungere il Regno di Dio. Il Papa, i Cardinali e i Vescovi, i religiosi, le suore, i laici. Tutti siamo parte della Chiesa che segue il Suo Pastore: Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Tutto ciò che facciamo compiamolo nel Nome di Gesù che ci invia nel mondo per essere testimoni del Vangelo.
Per l’intercessione di Maria, Regina della Pace, il Signore ci doni il coraggio per testimoniare sempre e ovunque che agli uomini è data la salvezza per mezzo di Gesù al quale sia gloria e lode nei secoli dei secoli.
Amen
fra Ante Kutleša

fonte: trascrizione A. Bianco – Registrazione Flavio de Agostini

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