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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 10 aprile 2018

Commento di Padre Livio al Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2018

"Cari figli, per mezzo del grande amore del Padre Celeste, sono con voi come vostra Madre e voi siete con me come miei figli, come apostoli del mio amore che senza sosta raduno attorno a me. Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi in totalità a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi, in modo che tutti quelli che non Lo conoscono, Lo vedano in voi e desiderino conoscerLo. Pregate che vedano in voi umiltà decisa e bontà, disponibilità a servire gli altri; che vedano che voi vivete col cuore la vostra vocazione nel mondo, in comunione con mio Figlio. Che vedano in voi mitezza, tenerezza ed amore verso mio Figlio, come anche verso i vostri fratelli e sorelle. Apostoli del mio amore, dovete pregare molto e purificare i vostri cuori, in modo che siate voi i primi a camminare sulla via di mio Figlio, in modo che siate voi i giusti uniti dalla giustizia di mio Figlio. Figli miei, come miei apostoli dovete essere uniti nella comunione che scaturisce da mio Figlio, affinché i miei figli che non conoscono mio Figlio riconoscano una comunione d’amore e desiderino camminare sulla via della vita, sulla via dell’unità con mio Figlio. Vi ringrazio".

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 aprile 2018

Per capire questo messaggio, a mio parere, possiamo notare che la Madonna ha chiamato Gesù “Mio Figlio” nove volte; diverse volte ha chiamato noi, suoi figli, “figli miei” e “apostoli del mio amore”.

Se vogliamo definire la Madonna nella sua essenza, dobbiamo partire dalla sua maternità: Lei ha concepito il Figlio, l'ha fatto crescere nel suo grembo, l'ha donato al mondo, l'ha seguito come Madre, come discepola.

Per tutta la vita la Madonna ha cooperato con Lui nell'opera della redenzione, poi ha ricevuto il dono della figliolanza di tutta la Chiesa, quando Gesù dalla Croce ha detto a Giovanni: “figlio ecco tua Madre” e ha accompagnato la Chiesa nascente. Una volta che è salita al Cielo l'ha accompagnata in questi duemila anni di storia.

Ora è qui in mezzo a noi, inviata dal grande amore del Padre Celeste: “Cari figli, per mezzo del grande amore del Padre Celeste, sono con voi come vostra Madre e voi siete con me come miei figli, come apostoli del mio amore che senza sosta raduno attorno a me”.

È qui come nostra Madre, che raduna intorno a sé, senza sosta, tutti i suoi figli ormai da 37 anni, per fare di essi gli apostoli del suo amore!

E li raduna non per se stessa, ma perché li vuole condurre a suo Figlio, perché siano uniti a suo Figlio, si abbandonino a suo Figlio, vivano in se stessi suo Figlio e diffondano suo Figlio.

Questi i primi due passaggi di questo messaggio: il Padre Celeste manda la Madonna e Lei raduna tutti noi, che siamo dispersi, un po' spaesati, un po' in balia dei venti di moda e delle insidie del maligno, ci chiama, ci raduna senza sosta, instancabile intorno a sé, perché vuole che siamo gli apostoli del suo amore.

Allora cosa dobbiamo fare noi?

Per realizzare i desideri della Madonna ci dice: “Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi in totalità a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi”. Lei è qui per portarci al cuore della fede, alla fonte zampillante della grazia che è quel Cuore di Cristo, dal quale uscì sangue e acqua, cioè i sacramenti della redenzione.

La Madonna ci chiama a quello che è il fondamento della Chiesa stessa che nella sua totalità è capo e membra, che è appunto il Figlio di Dio al quale noi nella preghiera dovremo abbandonarci, farlo rivivere in noi, in modo tale che ognuno di noi possa dire come San Paolo: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”, “in modo che tutti quelli che non Lo conoscono, Lo vedano in voi e desiderino conoscerLo”, questo anche in funzione missionaria, in funzione di portare Cristo agli altri.

Ma non puoi portare Cristo agli altri se non è vivo in te!

Non puoi dare agli altri quello che tu non hai! Non puoi dare la fede agli altri, se tu non hai la fede! Non puoi dare la verità agli altri, se non hai la luce della verità! Non puoi dare l'amore agli altri, se in te non c'è la fonte dell'amore! Non puoi dare Cristo agli altri, se tu non lo vivi! Saresti un cembalo squillante!

La Madonna sa benissimo che molte volte noi allontaniamo da suo Figlio, perché non Lo viviamo, perché non siamo cristiani coerenti.

Gli altri, quelli che sono nelle tenebre, quelli che sono nell'incredulità, quelli che Lo cercano, ma che non L'hanno ancora trovato, devono vedere in noi Gesù, “quelli che non Lo conoscono”, devono vederLo in noi e così vedendoLo “in voi desiderino conoscerLo” sempre di più!

E perciò perché questo avvenga, la Madonna dice: “Pregate che vedano in voi umiltà decisa”, non una falsa umiltà, ma quell’umiltà che è luce perché lascia che Dio risplenda in noi e non venga avvolta dalle tenebre della nostra superbia; “bontà”, che è una parola che riassume tutte le manifestazioni dell’amore, “disponibilità a servire gli altri”.

Questa è la strategia di Maria, far sì che ci siano quelle luci nel mondo che risplendano nelle tenebre, quelle fonti di amore in mezzo all’odio, quei testimoni di Cristo in mezzo all’indifferenza, affinché gli uomini di buona volontà, che non hanno il cuore indurito, “vedano che voi vivete col cuore la vostra vocazione nel mondo, in comunione con mio Figlio” e desiderino conoscerLo e avvicinarsi a Lui.

Queste persone, che magari sono anche i nostri familiari, le persone vicino a noi, vedano in noi la bontà, l’umiltà e la disponibilità, e anche: “Che vedano in voi mitezza, tenerezza ed amore verso mio Figlio, come anche verso i vostri fratelli e sorelle”.

La dinamica cristiana è discendente: noi diamo agli altri quell’amore che Dio dà a noi, noi possiamo dare agli altri quella fede, quella luce che Dio dà a noi, non si può salvare il mondo senza che la grazia del Salvatore passi nei nostri cuori, nella nostra testimonianza agli altri.

Affinché noi siamo trasparenti, risplenda in noi la luce di Gesù, l’amore di Gesù, la bontà di Gesù, l’umiltà di Gesù, risplenda la tenerezza di Gesù, dobbiamo lavorare su noi stessi, purificarci dalle varie forme di malizia, di egoismo, di cattiveria, di orgoglio: “Apostoli del mio amore, dovete pregare molto e purificare i vostri cuori, in modo che siate voi i primi a camminare sulla via di mio Figlio”. Dobbiamo essere noi che camminando sulla via giusta, aiutiamo gli altri a camminare su questa via, ma se noi camminiamo sulla via sbagliata, trasciniamo gli altri sulla via sbagliata, “in modo che siate voi i giusti uniti dalla giustizia di mio Figlio”; la Madonna usa il linguaggio della Bibbia, la parola “giusto”, vuol dire “santo”, “affinché siate santi rivestiti della santità di mio Figlio”.

L’esortazione finale riassume tutto il pensiero della Madonna: “Figli miei, come miei apostoli dovete essere uniti nella comunione che scaturisce da mio

Figlio, uniti tra voi dall’amore di mio Figlio, dalla fede in mio Figlio, affinché i miei figli che non conoscono mio Figlio” e sappiamo quanti sono anche in paesi cristiani, “riconoscano una comunione d’amore, riconoscono che voi vivete l’amore, e desiderino camminare sulla via della vita, sulla via dell’unità con mio Figlio”.

Questo ultimo appello della Madonna rispecchia molto quello che troviamo negli “Atti degli Apostoli” e nelle prime comunità cristiane, tanto che i pagani dicevano ammirati: “guardate quanto si amano tra loro”.

La Madonna vuole che i suoi figli siano uniti a Gesù, lascino trasparire Gesù dai loro pensieri, dalle loro parole, dalle loro azioni e siano uniti tra loro dall’amore affinché gli altri, che non conoscono suo Figlio, sentano viva attrazione per questa vita nuova e desiderino anche loro camminare su questa strada, “sulla via dell’unità con mio Figlio”.

È un messaggio pasquale, cristologico, che ci dice come la Madonna è l’Ancella del Signore e tutti i suoi messaggi ci portano al centro della fede: la comunione con Gesù mediante la fede, la preghiera, i Sacramenti e i Comandamenti, come ci ha detto nel messaggio del 25 febbraio 2018.

È uno sforzo quotidiano che dobbiamo fare attraverso la preghiera, il lavoro su noi stessi, la pratica delle virtù, la crescita nella vita cristiana.

Questo è l’unico modo per salvare questo mondo, attraverso la testimonianza della santità. “Vi ringrazio”.

Ogni messaggio della Madonna è un fascio di luce che ci avvolge, questi messaggi possono essere formulati soltanto dalla Madonna, da nessun altro.

La Madonna è qui affinché tutti noi suoi figli siamo una sola cosa con suo Figlio Gesù.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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