Mi permetto di segnalare a tutti i lettori del mio BLOG
questa
IMPORTANTISSIMA INIZIATIVA
PARROCCHIA DI SAN TOMASO APOSTOLO - MOSTAR (2014)
IL PERCHE’ DI UNA SCELTA
Una difficile realtà in Bosnia ed Erzegovina
Mi chiamo don Krešo Puljić. Svolgo da trentadue anni il mio ministero sacerdotale nella nostra diocesi di Mostar. Sono stato direttore della Caritas Diocesana 10 anni - prima, durante e dopo la guerra. - che è stata da noi dal 1991-1995. Poi, per undici anni, sono stato parroco nel centro città di Mostar, nella parrocchia di San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Dal settembre 2010 sono qui sulla Collina Bianca di Mostar, nella parrocchia di San Tomaso apostolo (inaugurata il 7. ottobre 2011), dove devo costruire Oratorio e la chiesa parrocchiale.
Dopo la terribile guerra che ha sconvolto l’ex Jugoslavia, durata dal febbraio 1991 al novembre 1995, (finita con il trattato di Dayton in USA), la Bosnia-Erzegovina, pur rimanendo come unico stato sovrano è stata divisa in due distinte parti: Repubblica serba che gode di una certa forma di autonomia amministrativa (composta nella quasi totalità da serbi, di religione ortodossa da dove sono cacciati via quasi tutti cattolici e musulmani) e la Federazione Croato-Bosniaca (cattolico-mussulmana, per il 78% da musulmani, e per il 22% da noi croati, di religione cattolica).
La città di Mostar è l’unica realtà della Bosnia-Erzegovina in cui la popolazione croata di religione cattolica costituisce la maggioranza numerica dei cittadini. Infatti, i croati sono circa 55.000, e frequentano sette parrocchie e per ora solo tre chiese parrocchiali (tutte in ricostruzione), mentre i musulmani sono circa 40.000, ed hanno costruito più di 15 moschee, cosi che ora nell’area di Mostar ce ne sono circa 40.
Ora, potrebbe sembrare che tutto fili per il verso giusto, ma, purtroppo non è così. Prima della guerra, nell’intera Bosnia-Erzegovina sono stati circa 900.000 cattolici, ma adesso sono rimasti circa 430.000. Adesso siamo ormai soffocati dal dilagante islamismo, che, grazie a cospicui finanziamenti dai paesi arabi, prendono la dominanza anche a Mostar.
Il problema grande della città di Mostar consiste nel fatto che non esistono idonee istituzioni ecclesiastiche e spirituali, culturali ed educative, capaci di dare risposte alla popolazione cattolica. Infatti, molti giovani cattolici e coppie cattoliche espatriano (in Croazia, America, Canada, Germania). Tanti giovani sono in pericolo di diventare le vittime delle sette o dell’alcolismo, della tossicodipendenza, della prostituzione e della criminalità.
La realtà parrocchiale
Alla fine dell’estate del 2010 il Vescovo di Mostar, spinto dall’esigenza pastorale di aiutare la popolazione nella cura e nel mantenimento della propria fede cattolica, ha istituito una nuova parrocchia, nella parte alta della città, in una località chiamata Collina Bianca (Bijeli Brijeg), dove prima non vi era mai stata, (poiché il “vecchio” regime comunista lo aveva sempre impedito), affidandone la responsabilità a me. Ora la chiesa, l’oratorio e il centro pastorale saranno collocati in un immobile che occupava un’esposizione di mobili, recentemente acquistato dalla Diocesi, tramite l’apertura di un oneroso mutuo. La parrocchia, composta di oltre 5.000 fedeli, tra i quali vi sono molti bambini, e adolescenti, privi di una chiesa e di un oratorio, è dedicata a San Tommaso Apostolo.
C’è ancora molto da fare e le necessita sono molte. Al pianterreno dell’edificio, è stato attrezzato uno spazio, di circa 300 metri quadrati, dedicato all’attività liturgica, dove ogni domenica si celebrano tre S. Messe, con tanti fedeli. Tutte le S. Messe, ringraziando Dio, sono sempre molto frequentate. Sempre al pianterreno vi sono due uffici e un punto d’aggregazione e d’incontro, soprattutto per i giovani e studenti, dove si possono consumare caffè e bevande.
Nel seminterrato, in cartongesso, sono state realizzate tre sale per il catechismo, sempre molto frequentate.
Io seguo anche tanti studenti universitari di Mostar, perché l’università e i relativi alloggi si trovano nella mia parrocchia di San Tommaso Apostolo. Per loro sto organizzando vari incontri e cerco di aiutarli in senso spirituale. Molto spesso si incontrano nel nostro Oratorio.
Quale futuro?
Accanto all’edificio esistente, occorre scavare il terreno e, quanto prima in un prossimo futuro, costruire la chiesa parrocchiale e sotto lo spazio sotterraneo dobbiamo fare una sala multiuso destinata agli studenti e giovani, destinata alle attività culturali del. Dopo si comincia con i lavori del nostro Oratorio (Centro pastorale), dove al primo piano dell’edificio esistente dobbiamo costruire tre sale per il catechismo e per i vari incontri con i ragazzi, i giovani e gli studenti e cinque camere per sacerdoti e volontari.
Che fare?
Vediamo ora di comprendere meglio perché la realizzazione della parrocchia di San Tommaso Apostolo è particolarmente importante. Nella città di Mostar non è facile essere cristiani. Non lo è perché sia le conseguenze della terribile guerra (traumi, distruzioni, povertà, disoccupazione, criminalità, varie tossicodipendenze, problematiche legate alla multi etnicità) e varie sette, sia la devastante secolarizzazione in atto sono tutti elementi che concorrono ad allontanare le persone, soprattutto le più giovani, dalla Chiesa cattolica.
È molto importante fare tutto il possibile per consentire a molte persone, soprattutto giovani, di scegliere liberamente la propria fede, di crescere in essa, e di viverla, singolarmente e comunitariamente.
Come potremo consentire ai bambini e ai giovani di essere e rimanere sé stessi, ma aperti agli altri, soprattutto al prossimo in difficoltà, se non vi sarà un luogo in cui accompagnarli, educandoli, in un cammino così difficile? Ecco perché la piena realizzazione della parrocchia di San Tommaso Apostolo nella città di Mostar riveste particolare importanza.
Iniziativa d’ impegno morale
Nel concreto mi permetto di proporvi una iniziativa che si chiama: Iniziativa d’impegno morale:
Chi vorrà aderirvi, si impegna, per i prossimi due o tre anni, a versare mensilmente una quota minima discrezionale, che, come semplice suggerimento, viene indicata in € 10,00 (dieci).
Per favore si chiede ai lettori, agli amici e sostenitori di divulgare questo opuscolo e L’iniziativa d’impegno morale in esso proposta.
Ringrazio sentitamente di cuore per l’attenzione prestata per la lettura di quest’opuscolo e tutti coloro che decideranno di aderire all’Iniziativa d’impegno morale, assicurando la mia preghiera personale e di tutta la mia comunità. A tutti, compreso chi, per qualsiasi motivo, non se la sentisse di impegnarsi nell’Iniziativa d’impegno morale, chiedo un impegno nella preghiera per sostenere questo nostro progetto pastorale-spirituale che per noi é molto importante e urgente.
I contributi per l’iniziativa d’impegno morale per la parrocchia di San Tommaso Apostolo nella città di Mostar si possono consegnare direttamente a don Krešo o inviare a Mostar sul conto:
don Krešo Puljić
UNICREDIT BANK d.d. Mostar
Kardinala Stepinca bb.
88000 Mostar, Bosna i Hercegovina
IBAN BA39 3381 0040 2309 3549
S.W.I.F.T. UNCRBA 22
Indirizzo:
don Krešo Puljić, parroco
Kneza Trpimira 8
88000 Mostar
Bosna i Herzegovina (BiH)
Telefax: 00387 36 329 490
Cell: 00387 63 378 145
E-mail: kreso.puljic@tel.net.ba
Web: www.svtoma.com
Per i nostri benefattori celebriamo la Santa Messa ogni domenica. Grazie di cuore per le vostre preghiere, comprensione e aiuto finanziario. Dio vi benedica per la vostra compassione e condivisione.
don Krešo Puljić, parroco
Fonte: www.svtoma.com
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