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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 11 giugno 2012

Commento al messaggio del 25 maggio di Padre Livio di Radio Maria

"Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

 

Commento al messaggio del 25 maggio di Padre Livio di Radio Maria

 

I messaggi della Madonna sono semplici, ma sono di una profondità straordinaria.

In questo messaggio è sintetizzata veramente tutta la vita cristiana, ma anche la fotografia della nostra situazione spirituale. Intanto facciamo una riflessione su noi stessi e cioè, quando la Madonna ci dice: “Siete ancora lontano”, siete ancora lontano dalla conversione, dalla santità, domandiamoci: dice una cosa esagerata o una cosa vera? Io ritengo che dica una cosa vera, perché se ci fossero più Santi il mondo sarebbe molto diverso. Quindi questa è la diagnosi che fa la Madonna della nostra situazione spirituale. Siamo ancora lontano!

Però quando la Madre ci dice questo non lo fa per scoraggiarci, lo fa per spronarci, per cui pazientemente, sapendo quanto è debole la natura umana, sapendo quanto l’uomo ha bisogno di essere incoraggiato ogni giorno, sapendo che noi siamo come quei somari che bisogna continuamente esortare perché tirino il carretto, se no ci fermiamo, allora ecco che la Madonna, continuamente nei suoi messaggi, dice: “Anche oggi, anche oggi!”. La Madonna lo sa benissimo che si ripete.

Cosa credete voi che la Madonna non sappia che si ripete? Cosa volete cha faccia, che perda la pazienza? La Madonna una volta ha detto: non sono stanca di esortarvi!” Non si stanca di esortarci, come Dio non si stanca di perdonarci, per cui dice: “Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità”.

Poi la Madonna ci spiega qual è l’atteggiamento, cioè la radice del cammino di conversione, del cammino di santità. Come comincia il cammino di conversione, il  cammino di santità? Incomincia così: “aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio”, cioè il cammino di conversione e di santità, incomincia con l’aprire il nostro cuore e il nostro sguardo verso Dio, cioè aprirsi a Dio, far entrare Dio nella nostra vita. Elevare il nostro sguardo verso il Cielo, verso Dio e verso le cose di Dio, desiderare i beni Celesti. Quali sono i beni Celesti? Sono quelli che Dio vuole darci, cioè la gioia e la pace.

Questi beni Celesti Dio ce li dà se noi apriamo il nostro cuore a Lui e indirizziamo lo sguardo verso Lui. Ci dà questi beni che sono anche in questa vita le cose più preziose. Cosa c’è di più prezioso che la gioia della pace? Ma quella gioia che non è la gioia del mondo, perché la gioia del mondo passa subito, è passeggera.

La gioia che rimane, la gioia profonda che rallegra è quella gioia che proviamo quando ci apriamo alla luce, al calore del sole. Quella pace che è la pace del cuore, quella che è la pace della coscienza, è sentirsi in pace con se stessi, perché siamo in pace con Dio e quindi poi, siamo in pace con gli altri, perché non siamo più aggressivi ma viviamo negli atti dei fratelli.

Questi sono i più grandi beni della vita: la gioia, la pace.

Questi beni li otteniamo se eleviamo lo sguardo verso Dio, guardiamo verso l’eternità, guardiamo verso il Cielo e apriamo, ci apriamo; quante volte la Madonna ci ha detto negli ultimi messaggi: “apritevi come il fiore si apre ai raggi del sole, così voi aprite il  vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio”. Dio e le cose di Dio che sono la gioia e la pace che sono i beni di Dio, ma anche le cose di Dio che sono ovviamente i desideri di Dio, cioè che tutti conoscano e giungano alla conoscenza della verità.

Invece noi purtroppo, ecco qui la nostra malattia esistenziale, la nostra malattia spirituale, ma anche quella del mondo fonte di inquietudine, di angoscia, ma anche di disperazione, - come ha detto la Madonna in altri messaggi, - ecco qual è la nostra situazione esistenziale, siamo attaccati alla terra, alle cose della terra.

Quindi io dico, siamo attaccati alla terra, alle cose della terra, ma le cose della terra non ci danno né la gioia, né la pace.

Le cose della terra non ci danno la felicità, le cose della terra sono friabili, sono passeggere, sono molte volte velenose, sono ingannatrici, sono false luci, sono false gioie, però noi le perseguiamo!

Mi pare che qui la Madonna voglia anche fare allusione a un modo diverso di guardare la crisi economica, che pure viviamo e sappiamo come questa crisi economica pesi su molte famiglie, quindi ovviamente il pane quotidiano comunque fa parte delle domande che dobbiamo fare a Dio. Però nel medesimo tempo, la Madonna ci vuol far capire che mentre noi siamo preoccupati quando ci manca il pane, quando ci manca la casa, quando ci manca il denaro, quando ci manca la macchina, siamo preoccupati, molte volte anche giustamente preoccupati (c’è anche una giusta preoccupazione per questo) però dovremmo essere ancora più preoccupati quando ci manca la Grazia di Dio , quando ci manca la Pace di Dio, quando ci manca la Gioia di Dio, quando manca la pace nelle nostre famiglie, quando manca la preghiera nelle nostre famiglie, quando manca la comprensione, quando manca il reciproco perdono, quando manca il reciproco amore, quando manca la solidarietà.

Dovremmo essere più preoccupati quando mancano queste cose di Dio, che poi sono l’Amore in tutte le sue manifestazioni, ma di questo siamo poco preoccupati, mentre siamo molto preoccupati per le cose della terra.

Cari amici, una giusta preoccupazione ci deve essere per le cose della terra, e infatti Dio provvede alle cose della terra, non è che non provvede, ci ha messo a disposizione tante cose. Ma un conto è una giusta preoccupazione per le cose della terra e un conto la malattia, l’attaccamento che ci fa dimenticare quei beni che poi ci rendono più felici, che sono i beni dello Spirito o, se vogliamo, quel bene che è il sommo bene che è Dio stesso e che facciamo fatica a far entrare nella nostra vita.

Ci crediamo un po’ con la testa, si c’è, c’è, ma non entra nella nostra vita.

Ma se Dio entra nella nostra vita, entra la pace, entra la gioia, entra la serenità e entra anche quel giusto atteggiamento verso le cose materiali che diventano degli strumenti per vivere serenamente e non più degli idoli che poi ci tradiscono. Questo meraviglioso messaggio, è un programma di Santità se lo vogliamo cogliere.


Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

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