Ho appreso oggi che Vicka è di nuovo ammalata.
Le sofferenze fisiche e morali che ha sopportato e che Dio solo conosce, lei le ha offerte per ciascuno di noi con entusiasmo. Un giorno la Gospa le ha detto: "Sono molto rare le persone che hanno compreso il grande valore della sofferenza offerta a Gesù!" Alcune volte ai pellegrini che la interrogano, Vicka spiega: "Soffrire non può essere spiegato. Soffrire può semplicemente essere vissuto nel nostro cuore. Quando il Signore dà una sofferenza, una croce, è veramente un grande dono che Lui ci fa. Pensiamo spesso: ‘Come è possibile che la malattia sia un dono?’ Ma è un gran dono! Dio solo sa perché dà questo dono e perché lo toglie in un certo momento. Ma noi siamo liberi di decidere. Sono pronto ad accettare questo dono? Ci sono diversi tipi di sofferenze: c’è la sofferenza che Dio dà, c’è la sofferenza che noi stessi ci creiamo. Non hanno lo stesso valore. Quando sorridi malgrado la sofferenza é perché l' hai accettata e perché appartieni totalmente a Dio. Dopo questo non ti accorgi neppure più della sofferenza, ma percepisci della gioia. Quando soffri con gioia non c’è più tensione. Ma questa gioia non viene dall’esterno, viene dal nostro interiore, dal nostro cuore. Provo una gioia così forte che voglio fare di più per la Madonna"
Nel mio ultimo pellegrinaggio a Medjugorje ho potuto vedere personalmente come – dopo la sua testimonianza agli italiani – ella si trattenga per ben 45 minuti in intensa preghiera per tutti i malati e sofferenti. Potete vedere una foto di seguito. Peccato che molti italiani - dopo qualche minuto di preghiera in silenzio - si mettano a “girovagare” li intorno. Speriamo che l’esempio di altri più “forti e decisi” li possa per il futuro trattenere di più in preghiera.
Nel frattempo contiamo ad offrire, come sempre, ciascuno nella sua intimità spirituale, la nostra preghiera per tutti i malati, i sofferenti di ogni genere specialmente quelli nella solitudine, compresa la buona Vicka!
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